matteo16
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Rivitalizzo la discussione del Crusader In missione di scorta I Crusader del VF-211 decollano in missione BARCAP (scorta ai cacciabombardieri A-4) verso mezzogiorno del 12 giugno 1966 dalla portaerei USS Hancock,'li comanda il Cmdr. H.L. Marr. Gli altri tre aerei sono pilotati dal Ten. P.V. Vampatella, dal Ten. F.D. Richardson e dal Ten. D.C. Duffy. Gli F-8 forniranno ai cacciabombardieri A-4 una scorta anti-MiG mentre questi attaccano i loro obiettivi, delle caserme site in una zona a nord di Haiphong. Portata a termine, senza incontrare forte reazione, la missione di bombardamento, gli A-4 dirigono verso la portaerei, mentre gli F-8 fanno la guardia contro I'eventuale intervento di MiG. Sembra che la giornata sia destinata a concludersi con un nulla di fatto quando, all'improvviso, risuona negli auricolari il classico grido <Tallyho... Bogey a ore 7 in basso>. È stato Vampatella ad accorgersi dèl pericolo. 4 MiG-17, approfittando della coltre di nubi, sono riusciti quasi a portarsi a distanza di tiro nell'angolo morto in coda. A tradire la loro presenza sono state le scie di condensazione che si sono prodotte al contatto fra l'aria molto umida (soprasatura) e il getto caldo dei reattori, nonostante la quota di volo veramente bassa. Scherzi della fortuna. I quattro Crusader virano rapidamente a sinistra picchiando per dirigersi verso gli aerei avversari. Ma, a bassa quota e velocità sotto Mach 1, i MiG-17 sono delle brutte gatte da pelare, leggeri e maneggevoli come sono. In breve riescono quasi a mettersi in coda ai più pesanti Crusader. Il combattimento si scinde rapidamente in due scontri separati. Due MiG-17 ingaggiano Richardson e Duffy mentre gli altri due impegnano Marr e Vampatella. Marr effettua una virata ad alti G nel tentativo di scrollarsi di dosso gli avversari, sempre seguito dal suo gregario. Visto che la manovra non ha I'esito voluto, inverte la virata, poi la inverte ancora e ancora. All'improvviso riesce ad avere un MiG nel collimatore. Istintivamente lascia partire una raflica dai suoi quattro cannoni da 20 mm... Fuori bersaglio. Comunque il pilota del MiG si è accorto di aver corso un brutto rischio e cerca di svignarsela. Inutile. Marr è riuscito a portarsi in coda all'avversario, leggermente più in basso. Altrettanto ha fatto Vampatella. Ora i piloti dei Crusader sono in vantaggio. La scena precedente si ripete a parti invertite. I MiG cercano con ogni manovra di sganciarsi dagli F-8 e quello inseguito da Marr si infila in una stretta valle a fondo cieco. I due avversari volano zigzagando e spostandosi in alto e in basso. Marr, che non riesce a portarsi a tiro con i cannoni, decide di fare ricorso ai suoi due missili Sidewinder. Il primo parte lasciandosi dietro una scia bianca ben visibile ma non riesce a centrare il bersaglio e si schianta al suolo. Il secondo invece riesce a raggiungere il bersaglio e lo fa esplodere. La quota di volo molto bassa impedisce al pilota di lanciarsi. L'aereo si infila nel terreno esplodendo in una palla di fuoco. È il primo MiG abbattuto durante la prima campagna di bombardamenti sul Vietnam del Nord da parte di un pilota della U.S. Navy. Di Giorgio Gibertini
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La corsa agli armamenti passa per India, Emirates ed Israele: gli aerei militari i più venduti
matteo16 ha risposto a matteo16 nella discussione News Aviazione
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La corsa agli armamenti passa per India, Emirates ed Israele: gli aerei militari i più venduti
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Sipri, l'Istituto internazionale per la ricerca e la pace, di Stoccolma, ha pubblicato ieri un rapporto sul trasferimento degli armamenti a livello globale. Ne è emerso che nel corso degli ultimi cinque anni gli aerei militari da combattimento rappresentano un terzo delle esportazioni mondiali di grandi armamenti. Gli Stati Uniti sono risultati i principali venditori, mentre i più importanti acquirenti per consistenza di ordini sono stati l'India, gli Emirates, e Israele. Secondo lo studio infatti dal 2005 al 2009 gli Usa hanno venduto 341 aerei, contro i 286 del quinquennio precedente; al secondo posto ovviamente la Russia, che ha però avuto un leggero calo rispetto ai cinque anni precedenti, con 219 unità contro 331. La Francia 75 (58 nel 2001-2005). L'istituto sottolinea anche un fatto, opinabile per taluni, e cioè che l'acquisto di questi velivoli non è solo volto alla difesa, ma che questi aerei con i loro armamenti rappresentano una importante minaccia di destabilizazione in molte regioni. ... Metto il Link -
L'Indonesia continua ad acquistare armamenti, aerei ed elicotteri dalla Russia
matteo16 ha risposto a matteo16 nella discussione News Aviazione
Russia-Giakarta: contratto da 54 milioni di dollari in armi ed equipaggiamenti per gli aerei Sukhoi Giakarta, Indonesia - In dotazione all'esercito indonesiano Nella giornata di apertura del Salone "Indo Defence Expo&Forum 2010", che si tiene da ieri al 13 di questo mese a Giakarta, in Indonesia, la Russia ha subito concluso un contratto del valore di 54 milioni di dollari per la fornitura all'esercito indonesiano di armi ed equipaggiamenti destinati ai suoi aerei Sukhoi. A dichiararlo Mikhail Pukhov, vice-direttore del servizio federale per la cooperazione tecnico-militare, che guida anche la delegazione russa al Salone. Giakarta è diventato uno dei principali clienti per la Russia a partire dal 1999, quando per presunte violazioni dei diritti umani gli Stati Uniti imposero un embargo sulla vendita di armamenti al Paese. Recentemente Mosca ha completato un contratto da 300 milioni di dollari siglato nel 2007, con la consegna di tre aerei caccia Sukhoi Su-30MK2 e altrettanti Su-27SKM. Le forze armate del Paese avevano già in dotazione quattro fra Su27 SK e Su-30MK. La notizia conferma quanto dichiarato dal ministro della difesa indonesiano Purnomo Yusgiantoro, quando ad ottobre disse che l'Indonesia avrebbe continuato ad essere un buon acquirente di armamenti per Mosca. (Avionews) Link -
Tu-22M - discussione ufficiale
matteo16 ha risposto a Unholy nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Sarebbe sicuramente una scelta antieconomica...intervenire su un bombardiere che deriva da un progetto del TU-22 Blinder, effettuò il primo volo nel 1959! Le altre soluzioni ...un bel esempio è il B-2 Spirit -
Già stato nominato nella pagina 2 del Phantom II se leggi i post
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Un MiG-21 della al-Quwwat al-Jawwiya al-Yamaniya è precipitato per cause ancora non note ieri nei pressi dell’aeroporto di Hudaydah, sul Mar Rosso. Il pilota, impegnato in un volo d’addestramento, si è salvato. il link eccolo qui Link
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JSF: primo esemplare versione C a Patuxent River Il primo esemplare della versione da portaerei F-35C del Joint Strike Fighter è giunto presso la Naval Air Station di Patuxent River per prove di prestazione rifornimento in volo. Lo annuncia Lockheed Martin. L’aereo, pilotato da David "Doc" Nelson, è decollato dalla NAS Fort Worth Joint Reserve Base e durante il volo ha effettuato alcuni rifornimenti in volo. Il trasferimento è avvenuto il 6 novembre. ecco il link Link
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Incidente aereo MiG-27 dell'aeronautica militare indiana
matteo16 ha pubblicato una discussione in News Aviazione
Rajasthan, India - Nessuna conseguenza per il pilota. Si tratta, comunque, del quarto incidente occorso in India nel corso del 2010 a velivoli di questo tipo Oggi, mercoledì 10 novembre, è caduto a Rajasthan, nell'India occidentale, un cacciabombardiere da attacco sovietico Mikoyan Gurevich MiG-27 (nome in codice Nato "Flogger D") appartenente all'Indian air force, Iaf. Il pilota, il luogotenente A. Patni, l'unico a bordo del velivolo, è riuscito ad eiettarsi senza danni. Nessun problema neppure per l'impatto a terra dell'aeromobile. Secondo le ricostruzioni fornite dalla stampa internazionale, l'incidente sarebbe avvenuto alle 01:20 pm (ora locale), appena quindici minuti dopo il decollo, a circa 60 km di distanza dalla base aerea di Jodhpur. Ancora non sono state chiarite le cause dello schianto; sembra comunque che il pilota avesse riscontrato un problema al velivolo. La Iaf ha aperto un'inchiesta per fare luce sull'incidente, il quarto accaduto quest'anno in India a MiG-27, aerei prodotti originariamente in Russia, ma successivamente in India sotto concessione di un'apposita licenza. (Avionews) Link -
USA: Contratto di ricerca per arma a microonde ad alta energia
matteo16 ha risposto a F-35JSF nella discussione Armi aria-superficie
Ecco qui la notizia a proposito di questo... Link -
Finmeccanica si aggiudica commesse per circa 220 milioni di Euro
matteo16 ha pubblicato una discussione in News Aviazione
Ecco il link..... Link -
Il cap. Larry Richard del US Marine Corps stava compiendo turno un di scambio presso l'USAF aile dipendenze del 58°TFS del 432° TFW ad Eglin AFB, Florida, quando questa unità fu mandata in Tailandia,dove avrebbe operato dalla Udorn RTAB per compiere missioni sul Nord Vietnam. La missione di cui si parla in seguito ha avuto luogo il 12 agosto 1972. Gli F-4E avevano il compito di scortare un RF-4C in ricognizione meteo su bersagli ner Nord. Per non sfiancare inutilmente i motori era ormai normale decollare con carico limitato di carburante ed effettuare poi un rifornimento in volo. La rotta prescelta giungeva sul Nord Vietnam attraverso il Laos; i bersagli si trovavano lungo il fiume Rosso, proprio nel mezzo dele principali basi aeree avversarie. L'intervento dei MIG era dato per scontato. Giunti a circa 100 km ad ovest di Hanoi i Phantom ricevettero da Red crown (nome in codice di un incrociatore picchetto radar operante nel Golfo del Tonkino) la segnalazione di attività aerea avversaria nella zona di Hanoi. Questa informazione doveva rivelarsi esatta. Mentre i Phantom stavano lasciandosi alle spalle il cosiddetto Thud Ridge, Red crown li avvisò che i MiG si erano portati alle loro spalle e si trovavano alla distanza di circa 50 Km. I Phantom sganciarono i serbatoi ventrali e fecero una conversione di 180° con contemporanea leggera picchiata per guadagnare velocità. Red crown continuava a tenerli aggiornati sulla situazione degli aerei avversari, ora identificati, miracoli dell'elettronica, come due MIG-21. Gli F-4E iniziarono a ricercare gli avversari con i loro radar quando si trovavano a circa 30 km di distanza. Anche se il radar AN/APQ-120 dell'F-4E ha una portata massima in condizioni ottimali di ben oltre 100 km, a bassa quota le sue prestazioni calano nettamente per il clutter del suolo e là distanza d'acquisizione é di circa 35 km. Inoltre il radar può agganciare un solo bersaglio per volta, fattore che ne limita ulteriormente la capacità operativa. D'altra parte occorre tenere presente che la portata massima degli Sparrow é di circa 20 km,mentre quella pratica è di circa 10 km. Quindi rilevare i bersagli a 35 km è generalmente più che sufficiente, specialmente operando a bassa quota su terreno molto accidentato. Red Crown continuava a tenere aggiornati i tre F-4E sulla posizione degli avversari fino a quando i piloti furono in grado di avvistarli visualmente alla distanza di circa 12 km. I MiG-21 volavano a velocità supersonica, evidentemente sotto il controllo del loro CGI. Per acquistare velocità gli F-4E sganciarono i loro serbatoi subalari e accesero i postbruciatori. Ormai anche i MiG avevano avvistato i Phantom e cercavano di manovrare per portarsi in coda agli aerei statunitensi. La distanza diminuiva rapidamente. Giunti a tre km di distanza gli operatori radar dei Phantom bloccarono i bersagli sui loro radar e poco dopo il Cap. Richard sparò uno Sparrow verso il suo MiG-21 che si trovava a quota più elevata quasi davanti al suo Phantom. La scia del missile mise in allerta il pilota awersario che viro improvvisamente riuscendo ad evitare il missile, aiutato forse anche da un malfunzionamento della spoletta di prossimità. Il secondo MiG non fu così fortunato. Mentre il suo caposezione se ne andava il più rapidamente possibile verso la sua base, il secondo MiG-21 venne agganciato dal radar del Phantom pilotato da Richard che gli sparo il secondo Sparrow. Questa volta il missile fece centro pieno esplodendo all'altezza del centro della fusoliera: l'effetto fu disastroso per il MiG che si spezzò in due tronconi. La velocità del Phantom era tale che il Cap. Richard fu costretto ad effettuare una virata stretta per evitare di investire i rottami dell'avversario. Dato che il carburante era <Bingo> i Phantom ripresero la rotta di rientro verso la base cui giunsero indenni dopo aver effettuato un'altra operazione di rifornimento in volo. Di Giorgio Gibertini
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Sale a 60 il totale degli elicotteri da combattimento T129 ordinati dalla Turchia ad AgustaWestland. L’annuncio dato oggi dall’azienda vale 150 milioni di euro e, oltre a confermare le anticipazioni del giugno scorso, prevede la consegna a metà 2012 di nove macchine di nuova costruzione in una configurazione basica. Questi elicotteri diventeranno quindi i primi esportati nella trentennale storia del programma A129. Il valore del contratto approvato dall’SSM, la direzione dei programmi industriali della difesa turca, comprende le parti di ricambio, mentre l’assemblaggio sarà effettuato in Turchia dalla Turkish Aerospace Industries (TAI), capo commessa del programma di cui AgustaWestland è formalmente subfornitore. I 51 T129 nella configurazione completa, caratterizzata innanzi tutto dall’installazione di sistemi ed equipaggiamenti turchi, inizieranno ad essere consegnati invece dal 2013. Nonostante l’incidente occorso in marzo al primo esemplare, AgustaWestland prevede di completare tra breve la Critical design Review e rivela che nel corso del programma di sviluppo sono stati aggiunte ulteriori dotazioni di missione tra le quali il missile UMTAS. Due prototipi in corso di assemblaggio in Italia e Turchia dovrebbero volare nel gennaio 2011. Ecco il sito: Link
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Australia: addio all'F-111
matteo16 ha risposto a matteo16 nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Hobo sappiamo che le origini dell'F-111 è nel TFX e da caccia tattico diventò un bombardiere ma in servizio operativo è stato un bombardiere....o un disturbatore elettronico -
I bombardieri fanno scattare la trappola un attacco aereo per piegare l’aviazione tedesca All’inizio del 1944 la guerra aerea sull’Europa non aveva ancora visto uno dei contendenti prevalere. La Germania nazista occupava ancora tutta l’Europa occidentale, per quanto nei cieli la pressione alleata si facesse sempre più intensa. Tuttavia, i comandanti della Luftwaffe, l’aeronautica militare tedesca, erano fiduciosi: nel corso del 1943 avevano subito innumerevoli incursioni di bombardieri nemici sui territori del Reich che avevano provocato gravi danni, ma le perdite inflitte erano state altrettanto pesanti. In alcuni dei raid maggiori, i caccia e la contraerea tedeschi erano riusciti ad abbattere quasi il 30% degli aerei attaccanti, una percentuale chiaramente insostenibile dagli Alleati. Una trappola per la Luftwaffe In effetti, le perdite erano state così pesanti da costringere i comandi alleati a sospendere i raid di bombardamento diurni, per riorganizzare le forze e pianificare una nuova strategia. L’idea era quella di eliminare il problema dei caccia tedeschi alla radice: una serie di intensi raid condotti da migliaia di bombardieri avrebbe dovuto ridurre in cenere l’industria aeronautica tedesca e, al tempo stesso, costringere i caccia nemici ad accettare battaglia contro gigantesche formazioni di bombardieri pesantemente difesi e scortati dai nuovi caccia Mustang: in questo modo si sperava di spazzare via dai cieli la maggior parte della Luftwaffe. Il piano scattò il 20 febbraio 1944: era l’inizio di una settimana decisiva che sarebbe passata alla storia come la “Big week”, la “grande settimana”. Nel corso dei bombardamenti compiuti in quei giorni furono sganciate oltre 10.000 tonnellate di bombe sulle principali industrie aeronautiche tedesche. Gli americani di giorno e gli inglesi di notte martellarono incessantemente i loro obiettivi, costringendo i cacci tedeschi a levarsi in volo per affrontare formazioni sempre più grandi di bombardieri. Il bilancio delle incursioni Le perdite furono molto pesanti: i soli reparti americani persero quasi 160 bombardieri tra B-17 e B-24, oltre a una trentina di caccia di scorta. Erano cifre importanti, ma in percentuale rappresentavano meno del 7% degli aerei impiegati. Molto più gravi in proporzione erano state le perdite subite dalla Luftwaffe: i piloti tedeschi erano riusciti a contenere i danni inflitti ai complessi industriali ma il prezzo pagato era troppo alto per essere ripianato: gli aerei abbattuti dal fuoco difensivo dei bombardieri e dai caccia di scorta si contarono a centinaia. Alcuni reparti furono letteralmente decimati, con un altissimo numero di caduti tra i piloti. Per la prima volta, i bombardieri avevano inferto un colpo mortale al loro nemico di sempre, i caccia. La Luftwaffe non si sarebbe mai più ripresa dalle perdite della Big Week: i cieli d’Europa ormai avevano un nuovo padrone. Andrea Molinari
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Australia: addio all'F-111
matteo16 ha risposto a matteo16 nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
eh si il spettacolare dump and burn ci mancherà! F-111 -
Australia: addio all'F-111
matteo16 ha risposto a matteo16 nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Intanto si parla di F-111 e non di F-117! .....intanto l' f-111 non è un caccia ma bensì un bombardiere! ....i suoi impieghi di successo furono contro la Libia e nella guerra del Golfo. Ormai il peso degli anni di servizio si facevano sentire e l'Australia ha scelto di sostituirli con i Super Hornet -
Notizie sulla missione al ponte di Lang Met Come già in Corea, anche nel Vietnam del Nord i ponti rappresentavano degli obiettivi di primaria importanza per impedire il trasporto dei rifornimenti. Quello di Lang Met sul fiume Rosso (fiume Hong) era poi particolarmente importante, essendo situato ad appena 80 km da Hanoi, sulla più importante via di comunicazione con la Cina comunista. La sua distruzione era quindi necessaria. Gli unici aerei capaci di trasportare bombe di calibro sufftcientemente elevato ed a velocità elevate a bassa quota erano appunto gli F-105D. La missione venne affidata a 24 F-105 suddivisi in 6 <flight> di 4 elementi ciascuno; di questo gruppo faceva parte il 562° Group della 23" TFW di base a Takhli. La data prevista era il 5 ottobre 1965; partenza alle ore 9,40', quota di volo 5.000 m. La lunga missione richiedeva I'effettuazione di due rifornimenti in volo, uno all'andata e uno al ritorno, per poter compiere il tragitto di oltre 2.100 km. Ogni aereo era armato con due bombe da 3.000 lbs (1.360 kg) e un serbatoio supplementare ventrale da 2.460litri: un carico totale di oltre 4.500 kg che penalizzava sensibilmente le caratteristiche di volo degli aerei. Contemporaneamente aerei della U.S. Navy avrebbero compiuto un'azione diversiva e missioni MIGCAP per impedire ai caccia nordvietnamiti di aggredire i bombardieri. L'appuntamento con i sei KC-135 che orbitavano sulla verticale di Udorn ebbe luogo in perfetto orario ed ogni aereo ebbe la sua razione di carburante. Il volo proseguì poi con i sei flight scalati di circa 5' l'uno dall'altro in modo da poter attaccare il ponte in successione senza interferenze reciproche. L'ultima parte del percorso sarebbe stata effettuata a bassa quota per sfuggiie ai radai awersari e sorprendere meglio la difesa AAA nemica. Il cielo sul bersaglio era molto,coperto e questo rendeva ancor più problematico colpire il bersaglio al primo passaggio. I primi due flight non riuscirono infatti a scorgere in tempo il ponte e furono costretti ad effettuare un altro passaggio. La contraerea NV ebbe quindi il tempo di prendere bene la mira e il fattore sorpresa sfumò. Come tutti gli obiettivi strategici, il ponte di Lang Met era protetto da numerose batterie di tutti i calibri, dalle armi leggere da 14 mm,23 mm e 3? mm a quelle medie di 57 mm a quelle pesanti da 85 mm. A detta dei piloti che parteciparono a quella missione, il fuoco incrociato era tanto intenso che sìmbrava impossibile poterne uscire vivi. Era addirittura incredibile che le postazioni AAA non finissero per colpirsi reciprocamente. Per le formazioni che seguirono la prima la visibilità era ancora peggiorata dalla nube di fumi prodotti dalle numerose armi che sparavano in continuazione. Il puzzo della cordite era così intenso da costringere i piloti ad impiegare la maschera d'ossigeno mentre sorvolavano l'obiettivo. Due o tre bombe sganciate dalle prime tre formazioni avevano già fatto precipitare un'arcata del ponte. Il danno era molto grave ma non irreparabile; comunque gli altri 105 terminarono il lavoro. Per parecchio tempo il ponte sarebbe rimasto inagibile. Nel frattempo l'AAA aveva lavorato bene: tre <105> erano stati abbattuti e quasi tutti gli altri erano più o meno crivellati di proiettili e schegge. Era ormai ora di fare ritorno alla base seguendo una rotta di rientro che sorvolasse il meno possibile il territorio nordvietnamita. I <105> superstiti diressero quindi verso il golfo del Tonkino sorvolando Kep, i cui MiG, per tacito accordo, non sarebbero stati attaccati finché non si levavano in volo, quindi rotta sud verso le coste del vietnam del Sud. Non tutti gli aerei erano infatti in grado di fare direttamente ritorno a Takhti: alcuni erano così seriamente danneggiati che furono costretti ad effettuare atterraggi di emergenza sul primo aeroporto amico sito sulla loro rotta. In realtà solo 8 dei 24 Thunderchìef partiti riuscirono a fare ritorno direttamente alla loro base, mentre i rimanenti furono costretti a fermarsi a Da Nang e ad Udon per fare effettuare le necessarie riparazioni. Il ponte era stato distrutto, ma a che prezzo! Le perdite ammontavano a tre aerei e tre piloti (12,5%), un quarto aereo era talmente malridotto da essere quasi irriparabile e quasi tutti gli altri avevano subito danni consistenti. Per parecchio tempo la forla dei sei flight sarebbe stata dimezzata, per non parlare dei colpo subito dal morale degli equipaggi che non doveva esiere certamentè molto elevato. Di Giorgio Gibertini
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Per contrastare la sempre crescente minaccia dei MiG nei riguardi degli F-105 Thunderchief che giornalmente andavano a bombardare bersagli nel Nord, i responsabili dell'USAF decisero di farli scortare dai più potenti caccia disponibili a quel tempo, gli F-4D phantom II. La forza di scorta venne posta agli ordini di un alto ufficiale di grandi capacità, il col. Robin Olds, già asso della caccia durante la seconda guerra mondiale. Studiata la situazione, il Col. Olds decise di effettuare, previa adeguata preparazione, una missione MIGCAP (MIG Combat Air Patrol) usando l'astuzia di fingere che la formazione dei Phantom fosse una formazione di F-105, in modo da attivare i MiG in una trappola mortale. A questo scopo, il 2 gennaio 1967, decollarono da Ubon e da Da Nang due formazioni di quattro Phantom ciascuna, dirette verso nord su rotte diverse. Per ingannare il nemico i piloti non dovevano rispettare il normale silenzio radio, ma comportarsi come facevano di solito i piloti dei Thud che effettuavano frequenti controlli. La prima formazione era guidata da Olds mentre la seconda era agli ordini del Ten. Col. P. Combies. il col. Robin Olds: Il cielo è coperto con nubi scure che si innalzano fino al livello di volo 60 (circa 1.800 metri). Questa può essere una buona occasione per i MiG guidati dal loro GCI. occorre tenere gli occhi ben aperti, a scanso di sgradevoli sorprese. Finalmente nelle cuffie risuona il grido <Bogey>: ecco il nemico. Il Col. Olds ordina a ciascuno di occuparsi del proprio avversario e i piloti non se lo fanno ripetere due volte. Il gruppo di Combies sta volando verso Hanoi. Rapidamente cambia rotta e si dirige verso la base di Phuc Yen salendo contemporaneamente fin sopra il tetto di nubi, esattamente come farebbero i 105 in fase di avvicinamento al bersaglio. I MiG devono essere da qualche parte, visto che Olds e i suoi sono già impegnati in combattimento. All'improvviso una formazione di 6 MiG-21 fora le nuvole a ore due rispetto ai Phantom seguendo una rotta intersecantesi con quella degli americani. Apparentemente non li hanno ancora scorti, stanno facendo quota per lanciarsi sul gruppo di Olds. Finalmente si accorgono del gruppo di Combies e sembrano disorientati dalla sorpresa. Il trucco è riuscito alla perfezione. Ma la loro indecisione dura pochissimo. Immediatamente si dirigono verso i Phantom per ingaggiare il combattimento, fidando nella loro superiorità numerica. Inizia il <calderone>, non molto dissimile dalle battaglie della seconda guerra mondiale, se non per la velocità e I'armamento impiegato: i MiG-21 dispongono di due missili IR Atoll (equivalenti alle prime versioni del Sidewinder) e di due cannoni da 20mm, mentre i Phantom hanno un armamento esclusivamente missilistico, 4 sidewinder all'infrarosso e 4 Sparrow III radarguidati. Combies, dopo aver eseguito varie manovre ad alto numero di G, riesce infine a porsi in coda ad un 21. Il suo operatore radar lo blocca sul radar: il MiG è pronto per la <cottura>. Il tempo necessario per <scaldare> l'elettronica dello Sparrow e poi il lancio. Con uno <swoosh> il missile parte accelerando fantasticamente ma sorpassa il suo bersaglio. Evidentemente questo non era ben bloccato sul radar. Ormai il MiG si è abbondantemente accorto del pericolo e manovra per sganciarsi ma il Phantom riesce a mantenere la posizione favorevole. Ancora pochi secondi e Combies lancia il suo secondo Sparrow. Questa,volta la mira è buona: il missile esplode sul fianco dell'aereo, praticamente questo si disintegra in una palla di fuoco. Il pilota non ha avuto il tempo di lanciarsi. In questa missione i bersagli non mancano di certo. Il MiG-21 è appena esploso che un altro passa davanti al muso del Phantom di Combies che gli lancia un terzo Sparrow; naturalmente il missile va fuori bersaglio dato che la velocità trasversale del MiG era troppo alta. Inutile cercare di seguirlo, tanto Combies riesce quasi immediatamente a mettersi in coda ad un altro awersario. Quarto Sparrow lanciato... No... Non è partito. Un bersaglio perduto per colpa del missile. Non è la prima volta e non sarà certo I'ultima che una preda riesce a sfuggire grazie a malfunzionamenti di queste cosiddette <armi intelligenti>. Quasi erano meglio i buoni vecchi cannoni. Combies decide di uscire momentaneamente dalla mischia per farsi un'idea della situazione che appare molto confusa. Fatta quota, scorge due MiG-21 in basso a ore 10. Rapido capovolgimento e all'attacco in picchiata, affrancato da un altro equipaggio. I due MiG si sono accorti del pericolo e si apprestano a fronteggiarlo. I due equipaggi dei Phantom si dividono le prede da buoni amici. Oggi i nordviet hanno inviato in missione buona parte della loro caccia. A questo punto i piloti nordvietnamiti compiono un errore fatale: si separano virando in direzioni opposte. Combies segue il primo mentre Larry Glynn si lancia all'inseguimento del secondo. cimbies dispone ora solo dei quattro sidewinder. Dopo una serie di manovre riesce finalmente a portarsi ad ore 6 dall'avversario e gli spara una coppiola di missili ad intervallo di pochi secondi. I due <winder> fanno il loro dovere ed esplodono presso la coda del MiG danneggiandolo, ma non così gravemente da farlo precipitare. Il MiG perde comunque velocità e il Phantom si fa sotto. Combies lancia gli ultimi due missili, poi è costretto ad interrompere bruscamente il combattimento per colpa di un avvertimento improvviso di virare a destra. Dato che l'avvertimento è generico, quasi sicuramente molti phantom hanno effettuato una virata secca a destra contemporaneamente. Il destinatario dell'avvertimento è Stone, colpito da un MiG mentre cerca di sfuggire. Combies riprende il controllo della situazione del suo MIG-21 non c'è più traccia, a parte il pilota appeso al paracadute. Dato che nessuno ha potuto vedere il MiG esplodere questa è solo una vittoria probabile. Ormai senza armi, con all'attivo un MiG e un altro probabile, Combies decide di fare rotta verso la sua base. Di Giorgio Gibertini
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Ma hai visto quanto sale il prezzo per il MIG-31 almeno? ...è già tanto poter volare su un'addestratore come L-39 Albatross a un prezzo che si potrebbe sacrificare per una volta nella vita!
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L’Australia si prepara a dare l’addio definitivo ai caccia bombardieri General Dynamics F-111. In previsione della loro prossima uscita di linea è stato organizzato per il 23 novembre un ultimo "media day" sulla base RAAF Amberley di Ipswich, nel Queensland, sede del No. 6 Squadron. Dopo questa data si svolgerà la cerimonia ufficiale di conclusione dei 37 anni di servizio dell’aereo, in via di sostituzione con i Boeing F-18 Super Hornet. Il link è questo Link
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Grazie a tutti e 2 ...Si di argomenti ne esistono ancora parecchi piano piano ne approfondiremo sempre di più!
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Secondo il mio punto di vista l'RCS sarà superiore all' F-22 e all' F-35 ma sicuramente inferiore al Silent Eagle e al Super Hornet NG.
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A-10 Thunderbolt II
matteo16 ha risposto a speedyGRUNF nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
L'USAF vuole tenere il B-52 sicuramente fino al 2030 da ultime notizie poi si vedrà ....non ci saranno più F-22 di A-10 perchè all'entrata in servizio del F-35 ci saranno più di 340 A-10 e gli F-22 circa 180 velivoli se tutto va come previsto nel programma JSF Ma non penso proprio che l'USAF acquisti nuovi F-15 e F-16 e cosa c'è scritto su tecnologia e difesa? -
postalo nella sezione modellismo al più presto,ciao