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matteo16

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  1. E chi finanzia tutto ciò?? ....questo è possibile nei tuoi sogni...e poi gli F-35C non possono decollare dalla Cavour che ha lo sky-jump!
  2. Raid aerei su Misurata Tripoli, Libia - Dopo l’attacco il silenzio dal rais 14:32 - mercoledì 23 marzo 2011 (WAPA) - Gli aerei della coalizione occidentale hanno lanciato due raid nella zona di Misurata, città della Libia in mano ai ribelli dove sono stanziate le forze del colonnello Gheddafi. Lo ha affermato oggi un residente della zona, testimone dell’accadimento. Alcuni cittadini affermano che dopo l’attacco aereo, avvenuto in tarda mattinata (ora locale), i tank e l’artiglieria delle forze leali al rais hanno smesso di sparare. "Finora gli aerei degli alleati hanno bombardato due volte. Alle 00:45 (le 23:45 di ieri), stanotte e poi di nuovo poco meno di due ore fa", ha testimoniato a "Reuters" al telefono da Misurata un abitante di nome Saadoun. "(Le forze fedeli a Gheddafi) non hanno più sparato un solo colpo dopo l'attacco aereo". (Avionews) -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Su Twitter le comunicazioni militari degli aerei in missione in Libia 23 mar, 2011 Il feed Twitter di Huub Roem, un olandese ex membro delle forze armate, che si descrive come “guru delle radiocomunicazioni”, riporta alcune trasmissioni fra velivoli militari in missione in Libia catturate dall’inizio delle operazioni e messe online. Roem afferma di ascoltare comunicazioni militari da almeno 25 anni, passando per la guerra nei Balcani fino ai messaggi della CIA sui cosiddetti “rendition flights”, al fine di poter “conoscere la verità senza la propaganda militare o politica”. Un paio di giorni fa è stato intercettato il messaggio di un aereo della US Air Force EC-130J Command Solo della Pennsylvania Air National Guard dedicato alle Psy-Ops (ora chiamate MISO – Military Information Support Operations). Il messaggio, trasmesso in inglese, francese e arabo, recita: “Navi o battelli libici: rimanete ancorati. Non lasciate i porti. Il regime di Gheddafi sta violando una risoluzione delle Nazioni Unite che ordina di fermare le ostilità nel vostro paese. Se cercherete di lasciare i porti verrete attaccati e distrutti immediatamente. Per la vostra sicurezza non uscite dai porti”. Roem fa ovviamente in gran parte affidamento sulle comunicazioni non crittate trasmesse in UHF/VHF dagli aerei tenuti a segnalare periodicamente la loro posizione al controllo del traffico aereo, per evitare sorprese in volo. Tuttavia la sua strumentazione gli permette di cogliere anche altre informazioni sensibili provenienti da aerei di cui è nota la posizione, riportandole intervallate su twitter per non mettere in pericolo i piloti. Alcuni dei suoi tweets degli ultimi giorni: • “PSYOPS è decollato di nuovo! nr di coda USAF EC-130J 00-1.934 nominativo STEEL 74 in volo vicino alla Libia a FL250. • “USAF nominativo SNAKE 13, formazione di due F-16C della base di Spangdahlem diretti a NAS Sigonella WKG 123,625 MHz Malta ACC” • “PANTE 11 e PANTE 12 Tornado del 50° stormo dell’Aeronautica Militare, appena passata Roma diretti a Trapani-Birgi” • “Volo FURY 23, USAF, bombardieri B-2A della Whiteman AFB attualmente in volo oceanico vicino al Canada diretti al CONUS (Stati Uniti continentali) di ritorno dalla missione in Libia”. • “USAF, Boeing KC-135 Stratotanker nr coda 57-1.488 identificativo EXXON 01 partito da Mildenhall diretto in Libia per unirsi alle operazioni degli F-15E” • “Attualmente sei USAFE F-15E del 494 FS di Lakenheath, Regno Unito, sopra le coste francesi diretti in Libia per missione Odessy Dawn, identificativo PANTHER 69″ • “Avviso ai naviganti W0544/11 Posizione di uno UAV Global Hawk 364020N, 0150053E 15 NM”. • “RAF Sentinel R1 nr coda ZJ693, identificativo SNAPSHOT 01 sopra il Mediterraneo” Il radioamatore fornisce anche alcuni consigli all’US Africa Command: “@USAfricaCommand state attenti, uno dei vostri Weasel F-16CJ dal 23FS di Spangdahlem ha il suo transponder Mode S acceso! NON è sicuro!”. Per seguire il feed:@FMCL Fonte: Difesanews.it
  3. Hai capito proprio dov'è il problema italiano più grave:è nella politica! Certo come in Kosovo e in altri stati in cui abbiamo partecipato ad operazioni militari... Si diceva i nostri aerei non sganciano armi invece alla fine venne fuori che lo facevano eccome... Perchè i politici qui in Italia alla stampa nascondono sempre tutto??e non dicono la verità Quando sarà finita la guerra se non si saprà prima verrà fuori che i nostri velivoli hanno usato le armi(e secondo me l'hanno già fatto)
  4. Ma i Tornado F3 radiati del 111 Sqn di Leuchars che accennava Legolas sono gli ADV: il loro ruolo è intercettore non c'entrano armi aria-suolo gli IDS avranno ancora vita lunga!
  5. Il problema è il decollo! Il Typhoon che è in gara oltre per l'aeronautica indiana anche per la marina indiana che adotta portaerei con un classico Sky-jump come anche la Cavour e quelle spagnole. L'F-35C non può decollare da una portaerei con sky-jump se no perchè gli inglesi costruiscono nuove portaerei con catapulta??
  6. Grande Alfa un bel video hai trovato del secondo prototipo....non c'è niente da dire questo Sukhoi è eccezionale a vederlo!
  7. Intanto per iniziare mi sembra una ipotesi assurda che l'F-18 venga imbarcato sulla Cavour!! Se verrà cancellato l'F-35B le ipotesi sono si tengono in servizio gli Harrier fino alla fine delle ore delle cellule,la Cavour diventa una portaelicotteri o ipotesi non lontana e concreta di un Typhoon navalizzato ...la base robusta c'è basterebbero non così tante modifiche e sarebbero: -Irrobustimento strutturale -Irrobustimento del motore -Gancio d'arresto -Carrello più robusto e con maggiore corsa degli ammortizzatori -Motori a spinta vettoriale Ecco delle immagini e disegni del Tifone navalizzato:
  8. Eccezionale complimenti
  9. E allora perchè la Francia non usa solo i Mirage 2000 invece di utilizzare maggiormente il Rafale?avrebbero meno danni economici se ne precipita qualcuno...
  10. A quando risale esattamente il ritiro dal servizio dei Phantom in Israele?
  11. matteo16

    Nose Art

    F-4 giapponese F-4 tedesco Un'altro F-4
  12. Leggevo un articolo a riguardo del M-346 L'Alenia- Aermacchi ha completato lo studio per rendere meno visibile ai radar del suo M-346 Master,sono state progettate delle modifiche esterne in particolare frontalmente e sulla zone delle prese d'aria e nell'applicazione di materiale per ridurre la sezione radar del velivolo , questo kit sarebbe di facile applicazione per una versione da attacco leggero allo studio da parte di Alenia - Aermacchi. Questo kit è stato provato in volo e su cellule statiche...senza alterare in modo significativo limitazioni dell' inviluppo di volo e nelle caratteristiche del velivolo.
  13. Libia: la Spagna ha messo a disposizione quattro F-18 per missioni pattugliamento aereo Madrid , Spagna - Sono già sotto il comando della coalizione 17:42 - lunedì 21 marzo 2011 Il primo ministro spagnolo, Josè Luis Rodriguez Zapatero, dopo ave più volte detto di voler valutare al meglio la situazione, ha dichiarato che alla missione in Libia avrebbero preso parte quattro aeei da combattimento F-18, più un altro aeromobile per il rifornimento, per effettuare missioni di pattugliamento aereo. I quattro caccia sono già sotto il comando della coalizione e sono pronti a far fuoco se tale eventualità sarà necessaria. E' inoltre previsto che la Spagna invii anche una fregata F-100 ed un sottomarino che avranno il compito di sorvegliare le coste per poter imporre l'embargo internazionale delle armi sulla Libia. Link ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Libia: Inghilterra, operativi aerei con diverse funzioni Londra, Inghilterra - Più varie fregate e sottomarini 16:42 - lunedì 21 marzo 2011 Anche l'Inghilterra è, con Usa, Francia e Italia, tra i Paesi in prima linea nella difesa delle popolazioni libiche contro le sanguinose repressioni dei moti di rivolta messe in atto da Muhammar Gheddafi. Già inviati per lo svolgimento di operazioni di attacco sul territorio libico alcuni aerei caccia multiruolo Tornado GR-4 della Royal Air Force, equipaggiati con missili da crociera BGM-109 Tomahawk. Impiegati anche aerei Vickers VC-10, aerei progettati e prodotti dall'azienda britannica Vickers-Armstrong, utilizzati un tempo come aerei da trasporto sia civile che militare, ed oggi usati dalla Raf per il rifornimento in volo. Impiegati da Londra, inoltre, sono anche aerei Awacs, Airborne Warning And Control System (Sistema di allarme e controllo aviotrasportato), Boeing E-3 Sentry e Sentinel. Per il settore marittimo, l'Inghilterra ha due fregate nella costa libica, più alcuni sottomarini nucleari Trafalgar nel Mar Mediterraneo. Link -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Comando centrale operazioni Usa: non appoggiamo opposizione libica e non sappiamo dov'è Gheddafi Washington, Usa - Lo ha dichiarato il generale Carter Ham, che sovrintende le manovre 19:45 - lunedì 21 marzo 2011 Il generale Carter Ham, che comanda le operazioni americane nell'ambito dell'operazione militare "Odyssey Dawn" in Libia, oggi ha dichiarato che fino ad ora i Paesi della coalizione hanno riportato: "Un successo significativo nel degradare le difese aeree libiche. Non forniamo supporto aereo ai ribelli e anzi, non c'è comunicazione con le cosiddette forze dell'opposizione. La nostra missione è una sola: proteggere i civili", mettendo con queste parole al riparo gli Stati Uniti da tutte le critiche che in queste ore vengomo mosse ai Paesi che hanno risposto alla risoluzione Consiglio di sicurezza dell'Onu, da Nazioni come Germania, Cina, India, Russia e Brasile. "Gli equipaggi degli aerei hanno precise istruzioni su cosa possono e non possono fare" proprio per evitare il rischio di vittime civili, ha poi continuato Ham, il quale riferendosi al rais ha precisato: "Gli Stati Uniti non sanno dove si trova il colonnello Muhammar Gheddafi e non intendono fare del leader libico un obiettivo dei bombardamenti". Link ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tre aerei Tornado e due F-16 decollati dall'aeroporto di Trapani Trapani, Italia - La loro missione in Libia non è stata resa pubblica 16:34 - lunedì 21 marzo 2011 Nell'ambito della missione "Odyssey dawn" sono da poco decollati dall'aeroporto di Trapani-Birgi tre aerei Tornado dell'Aviazione militare italiana che porteranno a termine un nuovo incarico in Libia. Alcune fonti riportano che dei tre velivoli, partiti verso le 13:40, due sono dei caccia e l'altro è il loro "Tanker" per il rifornimento in volo. In seguito sono decollati dallo scalo siciliano anche altri due aerei F-16 che avranno una funzione di supporto nella missione dei caccia, che è comunque sconosciuta, perché il 37° Stormo dell’Aeronautica militare ha mantenuto il massimo riserbo sulla questione. Link
  14. F-2 danneggiati dal disastro successo in Giappone Link
  15. Sicuramente nel ruolo aria-suolo lancerei la lancia in favore del Tornado senza dubbio il Typhoon non è maturo e efficiente se paragonato al Tornado...è la realtà....e noi italiani preferiamo rendere disponibili gli F-16ADF piuttosto del Tifone qualcosa non mi torna... Va beh usiamo i soliti affidabili mezzi che non ci deluderanno!
  16. matteo16

    EA18 Growler - discussione ufficiale

    Le prime operazioni per il Growler Link
  17. Ecco il discorso di La Russa sul nostro intervento http://www.corriere.it/esteri/11_febbraio_21/multimedia_libia_bdc246c8-3dfb-11e0-8c41-24e78bec137b.shtml
  18. Ho sentito che gli aerei francesi partono da una base aerea vicino Digione un'altra notizia ... Link
  19. Un sito per rimarcare ancora la situazione disastrosa delle forze aree cubane...Link
  20. Altra notizia sui Marines Accordo della US Navy sul JSF, F-35C anche per i Marines 15 mar, 2011 Il Segretario della Marina americana Ray Mabus, il Capo delle Operazioni Navali Ammiraglio Gary Roughead, e il Generale Comandante dell’USMC James F. Amos hanno firmato un memorandum d’intesa che pianifica l’acquisto dell’F-35 Lightning II per il servizio, introducendo una novità rappresentata da una quota di F-35C, variante per portaerei convenzionali, che sarà acquistata anche dai Marines. Il programma prevede l’acquisto di F/A-18E/F e F-35B/C che saranno i due assetti principali della Marina statunitense e del Corpo dei Marines per almeno 40-50 anni. La decisione rispecchia la volontà di proseguire gli sforzi di integrazione del piano TacAir (tactical air) verso una fusione dei gruppi tattici a livello interforze. In particolare per quanto riguarda il JSF verranno odinati 680 aerei, ripartiti nel numero di 260 F-35C per la Marina e 80 per l’USMC, che si doterà di 340 F-35B, versione STOVL (decollo corto/atterraggio verticale), come piattaforma principale. L’F-35B è attualmente in un periodo d’osservazione di due anni al termine dei quali dovrà aver superato tutti gli inconvenienti tecnici incontrati nello sviluppo, pena la cancellazione. I Marines quindi alzeranno da tre a cinque il numero di gruppi di volo imbarcati sulle portaerei dotate di catapulte e cavi d’arresto, ampliando il loro raggio d’azione che ha come centro convenzionale le navi da assalto anfibio come le LHA Tarawa e America dalle quali opererà l’F-35B. Il primo gruppo di volo basato su F-35C dovrebbe fare la comparsa nel 2016. Ogni portaerei sarà quindi dotata di 4 gruppi d’attacco per complessivi 44 velivoli, 2 basati su F/A-18E/F e due su F-35C, un quarto dei quali apparterrà ai Marines, che attualmente impiegano F/A-18C/D, e AV-8B sulle LHA; questi aerei saranno pensionati completamente per la metà del prossimo decennio. I 40 gruppi d’attacco totali imbarcati saranno quindi ripartiti in 35 forniti dalla US Navy (basati su F-35C, F/A-18E/F) e 5 dall’USMC (F-35C, che ruoteranno affiancandosi a quelli della marina). Futuribili evoluzioni riguarderanno l’entrata in linea nella flotta aerea imbarcata di una piattaforma UCAV, nel medio termine, e di un futuro aereo di sesta generazione con cui sostituire i Super Hornet, noto al momento come Next Generation Tactical Aircraft (Next Gen TACAIR), con data di introduzione in servizio dopo il 2030. Link
  21. 20:52 - mercoledì Elicotteri: Cpi Aero annuncia di aver ricevuto ordine da Bell Helicopter New York, Usa - Per i pannelli strutturali di elicottero AH-1Z Zulu (WAPA) - "Cpi Aerostructures, Inc. ieri ha annunciato "Di aver ricevuto un ordine di acquisto da Bell Helicopter, società di Textron Inc., per la creazione e l'assemblaggio di diversi pannelli strutturali per l'elicottero da attacco AH-1Z Zulu, un bimotore utilizzato dal dipartimento della difesa degli Stati Uniti. L'AH-1Z ha raggiunto la sua capacità operativa iniziale nel settembre 2010 ed ha ricevuto l'approvazione per la produzione a pieno ritmo nel dicembre 2010. L'ordine di consegna iniziale fatto a Cpi Aero è per la produzione di uno dei sei pannelli, più strumentazione relativa ed altre spese non ordinarie. Edward J. Fred, presidente e Ceo di CPI Aero, ha dichiarato: 'Abbiamo lavorato duramente per guadagnarci il business Bell e ora siamo orgogliosi di essere parte del network dei fornitori di Bell Helicopter. Anche se l'ordine iniziale è modesto, siamo fiduciosi che questo porterà a commesse maggiori così come transazioni di aeromobili verso una produzione a piena scala'". (Avionews) Link
  22. Un bel promo del Falcon http://www.youtube.com/user/LockheedMartinVideos#p/u/64/3Ne_kAGC_d0
  23. Leggete notizia di casa nostra: 19:37 - lunedì Mozione sull'acquisto aerei F-35 JSF da parte dell'Italia Roma, Italia - Presentata dall'onorevole Augusto Di Stanilao (IdV)(WAPA) - "La Camera, premesso che, il Governo ha chiesto e ottenuto, ormai molti mesi fa, un parere favorevole dal Parlamento, in poco tempo e senza praticamente dibattito, per l'acquisto di 131 aerei cacciabombardieri Joint Strike Fighter (JSF) F-35 che potrebbero impegnare il nostro Paese fino al 2026; dal maggio 2009 è attiva una campagna di pressione 'Caccia al caccia! Diciamo NO agli F-35' lanciata da Sbilanciamoci! e da Rete italiana per il disarmo affinché il Governo italiano rinunci all'acquisto di queste armi e usi in maniera migliore per la popolazione gli oltre 17 miliardi di Euro di spesa previsti (e in crescita secondo le ultime stime); questa mobilitazione vede anche il sostegno di Unimondo.org e del progetto 'Science or Peace'. Nel dicembre 2009 la campagna ha già consegnato simbolicamente al Governo le firme allora raccolte. Sono poi 156 le organizzazioni di diversa natura ad aver aderito all'appello; il 24 novembre 2010, durante il convegno 'Volano gli aerei o i costi?' organizzato da Sbilanciamoci! e Rete italiana per il disarmo per la prima volta il Ministero della difesa, attraverso il competente Sottosegretario, ammette ufficialmente che sono sorti dei dubbi sull'acquisto di tutti i caccia previsti; inizialmente, la Lockheed Martin rende note le prime cifre con cui sarebbero venduti agli Usa i primi 30 aerei attualmente in linea di montaggio; il costo complessivo supererebbe i 5 miliardi di dollari, comprendenti eventuali integrazioni successive di sistemi avionici e d'arma, ma esclusi i propulsori (i motori); ciò porterebbe il costo medio per singolo esemplare intorno ai 170 milioni di dollari, senza i propulsori. Il 79 per cento in più rispetto al costo unitario di 94,8 milioni di dollari calcolato nel giugno 2006 dal Centro ricerche del Congresso Usa e il 174 per cento in più rispetto al costo iniziale di 62 milioni di dollari previsto dalla Lockheed Martin; ai costi attuali l'acquisto dei 131 aerei F-35/JSF comporterebbe per l'Italia una spesa di oltre 17 miliardi di Euro, a cui bisognerebbe aggiungere i costi dei propulsori. Il costo unitario stimato per un motore Pratt F135 (a inizio 2010) è di 7,3 milioni di dollari (il 52 per cento in più del costo iniziale). Calcolando la cifra in euro e moltiplicandola per il numero degli aerei in acquisto con i soldi dei contribuenti italiani, si aggiungono ulteriori 735 milioni di Euro; la spesa prevista a oggi per l'acquisto degli F-35 ha, quindi, raggiunto circa diciotto miliardi di euro ai quali si devono aggiungere i fondi già spesi (1 miliardo e 456 milioni di euro), quelli stanziati per il 2011 (472 milioni di euro) e quelli che ancora dovranno essere spesi per lo sviluppo, la progettazione e l'industrializzazione del programma, compresa la predisposizione tecnico-logistica (di una linea per la produzione di parti (le semiali) e per l'assemblaggio solo dei velivoli che saranno comprati dall'Italia; da diverse fonti giornalistiche emerge che alcuni esponenti del governo Usa hanno fatto 'Trapelare' un quadro sicuramente non positivo del programma JSF, nonostante sia il più costoso investimento in campo militare della storia (382 miliardi di dollari per il suo sviluppo), lasciando prevedere la possibilità di altri tre anni di ritardo. Ciò significa che la fase di sviluppo e progettazione, invece di terminare nel 2012, terminerà presumibilmente nel 2015, con conseguente riflesso anche sull'avvio della produzione standardizzata a Cameri prevista nel 2013; l'avvio della produzione delle semiali all'inizio del 2013, e dell'aereo completo nel 2014, è destinato quindi a essere differito nel tempo, così come le attese occupazionali (i 1816 addetti suddivisi in due turni, distribuiti su sei giorni la settimana) dichiarate dal Sottosegretario alla difesa; a distanza di quattro anni l'attuale sotto-segretario, Giuseppe Cossiga, con deleghe al procurement degli armamenti e al settore tecnico-industriale della difesa ha dovuto ammettere in un'intervista che, nonostante l'ingente investimento di risorse per gli F-35, in conseguenza della chiusura della linea Eurofighter, ci saranno in Italia 3 mila occupati in meno nel settore militare dell'industria aerospaziale; inoltre, a fianco degli hangar in cui già oggi i Tornado e gli Eurofighter Typhoon vengono risistemati, dopo incidenti in volo o eventuali problematiche maggiori, un investimento cospicuo di soldi pubblici creerà una nuova struttura che fino al 2026 dovrebbe vedere la costruzione di diverse decine di F-35, a completamento del programma (partito ancora negli anni '90 con le prime fasi di sviluppo) per il quale molti fondi sono stati spesi; l'Italia ha già contribuito con circa un miliardo di Euro in questi ultimi 15 anni, ma l'ultimo stanziamento in ordine di tempo è stato previsto con la legge di stabilità approvata a dicembre 2010: 795,6 milioni di Euro per la costruzione di questo nuovo impianto. Fino allo scorso anno l'onere previsto era di poco superiore ai 600 milioni di Euro, mentre dopo soli 20 mesi la cifra è lievitata di quasi 200 milioni; in questi mesi si è letto che la crisi finanziaria che imperversa in tutta l'Europa ha portato i vari Governi a tagliare le spese militari; la difesa inglese, in particolare, ha rinunciato alla versione più costosa del caccia multiruolo F-35B [variante a decollo corto o verticale e atterraggio verticale (Stovl)] dal costo di 120 milioni di dollari per quella meno costosa, l'F-35C, con una riduzione dei costi generali del 25 per cento. Anche la Francia e la Germania hanno annunciato una diminuzione delle spese militari di 3,5 miliardi di euro; il Canada ha rimandato la decisione relativa all'acquisto di 15 F-35 al 2013, così come la Danimarca (rinvio al 2014); l'Olanda ha rinunciato all'acquisto (manterrà 2 prototipi) a favore di un aggiornamento degli F-16; Israele ne riceverà 20, ma l'acquisto degli aerei sarà coperto dagli aiuti che Israele riceverà dagli Stati Uniti per la sua difesa: tre miliardi di dollari ogni anno per il prossimo decennio; il ministero della Difesa italiano non solo non intende tagliare il numero degli F-35, ma sembra che manterrà anche la versione B che gli inglesi stessi hanno abbandonato per l'elevato costo; in uno scenario di tagli di fondi a 360° è evidente che le spese militari non vedono la riduzione di un solo euro, ma prevedono un aumento considerevole di risorse. Si va dall'acqua in cui sibileranno i siluri per i sommergibili U-212 e navigherà una nuova unità militare di appoggio (87 milioni di Euro pagati a Wass e 125 milioni di Euro per Fincantieri rispettivamente), alla terra su cui si stenderà la nuova rete informatica militare DII (236 milioni a vantaggio di Elsag Datamat), 271 nuovi mortai (22,3 milioni di spesa), nuovi elicotteri prodotti da AgustaWestland, mentre nuovi sistemi di puntamento (Ots della Selex Galileo) e nuovi missili anticarro Spike verranno montati sugli A-129 Mangusta, gli stessi di stanza in Afghanistan. Il costo di quest'ultima fornitura è di 200 milioni di Euro. Una spesa complessiva di circa 950 milioni di Euro nei prossimi anni a cui sembra si colleghi l'acquisto dei primi 10 elicotteri AW-139 e di 12 macchine pesanti, modello AW-101, per circa un miliardo di Euro di spesa. Elicotteri acquisiti in versione combattimento e salvataggio per sostituire entro il 2014 quelli oggi in servizio; sono tutte risorse che saranno sottratte ad altri comparti economici, magari in difficoltà e che non trovano necessità e urgenza di essere investite per queste armi; a partire già da quest'anno, il mercato europeo della difesa cesserà di essere solo un auspicabile obiettivo per cominciare a diventare una realtà concreta; va tenuto conto, inoltre, che le regole attualmente utilizzate nel mercato italiano della difesa sono destinate a essere radicalmente modificate nel quadro del processo di integrazione europea e uno degli obiettivi primari sarà quello di migliorare il controllo parlamentare sulle decisioni del Governo relativamente ai nuovi programmi di equipaggiamento delle Forze armate, oltre al superamento della frammentazione del mercato europeo della difesa che rappresenta un limite sia per lo sviluppo delle capacità tecnologiche e industriali europee, sia per la competizione con i grandi gruppi americani sul mercato internazionale; è da tempo che il Governo sulla ridefinizione del modello di difesa annuncia grandi cambiamenti, ma manca anche solo una proiezione di come nei prossimi dieci anni l'Italia intenderà approntare un proprio sistema di difesa e con quali strategie, sistema che dovrebbe essere ispirato a criteri coerenti, definiti e dovrebbe essere frutto di un'accurata analisi in ordine alla compatibilità delle risorse impiegate rispetto agli obiettivi da perseguire; nonostante gli impegni assunti, per l'elaborazione della proposta di un nuovo modello di difesa è stata insediata un'apposita Commissione di alta consulenza e studio che ha da tempo concluso i suoi lavori a seguito dei quali non risulta essere stata elaborata e presentata la relazione finale, impegna il Governo: a sospendere la prosecuzione del programma per la realizzazione e acquisto dei cacciabombardieri Joint Strike Fighter (JSF) F-35; a procedere, in tempi brevi, alla ridefinizione complessiva del sistema di difesa e sicurezza nazionale, ad adeguare il quadro normativo in materia e a colmare le carenze nel settore difesa, per evitare che l'Italia sia fra gli ultimi Paesi a recepire nell'ordinamento le decisioni assunte a livello europeo". (1-00577) Di Stanislao, Donadi, Evangelisti, Borghesi, Leoluca Orlando. (Avionews) Link
  24. E forse qualche anno in più...
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