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matteo16

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  1. Anche la Spagna ha sottoscritto un accordo preliminare che potrebbe portare alla vendita dell' addestratore T-50 Golden Eagle per adesso non è stato divulgato il numero di esemplari che la Spagna avrebbe intenzione di acquistare...
  2. Tornado vs. F104 di Emanuele Chiodi Uno degli eventi preferiti dai piloti militari è lo Squadron Exchange, l’incontro annuale con un gruppo di volo della NATO. Quest’anno siamo a Leeming, in Inghilterra, base di Tornado ADV. Noi ci siamo rischierati con tre monoposto ed un TF. Nella migliore tradizione anglosassone al nostro arrivo ci attendono sottobordo i piloti di Sua Maestà con le immancabili cassette di birra. Per oggi con il volo di trasferimento dall’Italia, l’attività è terminata e qualche birretta non ci sta male….. per recuperare i "sali"!! Fatta questa premessa, l’attività di volo programmata per i 10 giorni di permanenza è alquanto avvincente: inizieremo con delle intercettazioni e combattimento due contro due ad alta quota. Passeremo successivamente a quote più basse in aree dedicate per effettuare, congiuntamente ai Tornado, CAP a bassa quota contro velivoli bombardieri d’altre basi. Siamo coscienti che l’addestramento sarà notevole e desideriamo approfittare dell'opportunità che ci si presenta. In Italia, infatti, la dilagante burocrazia, che attanaglia anche le nostre FF.AA, è un concreto ostacolo ad un addestramento all’altezza dei compiti richiestici (Bosnia e Kossovo ne sono la conferma). Iniziamo quindi il briefing per la nostra prima missione: 2 F104 versus 2 Tornado ADV. Sono analizzati tutti gli aspetti del volo, dalle procedure di decollo a quelle di navigazione verso l’area, le regole d’ingaggio, le safety rules, la gestione delle emergenze ed il rientro. Ci separiamo, ogni coppia per sé, per stabilire la tattica migliore da usare contro il "nemico": Zio Pino è molto sintetico anche perché abbiamo poco da inventarci. Il nostro sistema d’arma è in sostanza inefficace oltre le 20 NM. Cercheremo di ridurre le distanze il più rapidamente possibile evitando, con cambi repentini di quota ed incroci, di finire sul loro radar. Sotto le 10NM proveremo a vederli e simuleremo un ingaggio VISUAL con il Sidewinder. Il CRC (o radar della difesa) a nostro supporto ci fornirà tutte le informazioni necessarie sugli avversari in LOOSE CONTROL (rilevamento magnetico, distanza e quota del target). Detto e fatto! Siamo in zona, un parallelepipedo immaginario sopra il Mare del Nord che va da una quota di 5000 ft all’infinito, larga 30NM e lunga 60NM. Orbitiamo ogni coppia ai due estremi dell’area nell’attesa dell’autorizzazione ad iniziare l’ingaggio. Passano 10", appena il tempo di posizionare le nostre prue in direzione del target e il CRC c’informa che i TORNADO ci hanno già acquisito sul loro radar: sono ancora a 40NM. Com’è possibile????!!!! In effetti, non sappiamo molto delle loro capacità ma questa proprio non lo avremmo immaginato. Acceleriamo a Military e rapidamente siamo in transonico, portandoci in rapida discesa da 20000ft a 10000ft.Pochi secondi ancora e il radar ci avverte del lancio di 2 missili: siamo a 20NM e non ci rimane che rompere l’ingaggio con una repentina virata di 130° 150° alle massime prestazioni e scappare. Ma il tempo che trascorre dalla chiamata del leader alla separazione dall’arena, non è sufficiente ad evitare di subire il "kill" (colpito e distrutto). Ci posizioniamo nuovamente provando questa volta una manovra a tenaglia: ci allargheremo cercando di colpirli ai fianchi chiudendo sui lati esterni della formazione. Ma anche in questo caso il risultato cambia di poco e finiamo "killati" nell’arco di una manciata di secondi. Il resto …non cambia di nulla!!! Alla fine della giornata, dopo un dettagliato de-briefing, concludiamo con magri risultati: 7 kill subiti a 0. Nei giorni successivi proviamo ogni possibile tattica contro i Tornado ma a quelle quote, contro aeroplani che riescono a vederti già a 40NM e che anticipano ogni nostra mossa, è fatica sprecata. Mai, di fatto, riusciamo ad avvicinarci sotto le 10NM senza subire sonanti bastonate. In occasione di una MFFO contro dei Tornado IDS condotte a bassissima quota ci accorgiamo che il loro radar non è così efficace come lo era nei giorni passati nel bel mezzo del mare del Nord. Infatti, siamo noi piloti di 104 a vedere, a vista, i bombardieri, prima che i Tornado ADV acquisiscano le tracce sui monitor. Di fatto, gli unici ingaggi sono effettuati da 2 dei nostri. Verso la fine del rischieramento iniziamo l’attività di combattimento a bassa-bassissima quota. L’area dove effettuiamo gli ingaggi si trova questa volta nel bel mezzo dell’isola, tra Scozia e Inghilterra e circa 80NM dalla base di Leeming. Decollano prima i Tornado e seguiamo noi a 10 minuti. Il trasferimento avviene a bassa quota, inizio a familiarizzare con il paesaggio che da piatto diventa collinoso: finalmente mi sento a mio agio; infatti, in origine ho volato come bombardiere e la terra mi è più familiare dell’azzurro infinito del cielo. Prossimi all’area di combattimento, contatto il radar ed iniziamo a manovrare per ingaggiare i Tornado. Le due formazioni si avvicinano rapidamente: noi siamo affiancati ad un paio di chilometri. Intorno alle 20NM il radar c’informa che i due ADV hanno acquisito uno dei due centoquattro. Ci abbassiamo e cerchiamo di nasconderci alla loro vista sfruttando il mascheramento offertoci dalla collina di fronte a noi. La manovra ha successo, e con un paio di repentini cambi di prua riusciamo a ridurre la distanza alle 10 NM. Superiamo la collina e, in rapida successione vediamo entrambi i Tornado. Ordino al gregario di puntarli mentre manovrerò per colpirli al fianco. Le distanze si riducono e i due Tornado acquisiscono il mio gregario. Manovrano anche loro per incrociare il 104 con prua opposta per ridurre il ritorno IR ed eludere ogni possibilità di lancio. Ma incredibilmente non vedono la mia manovra, incrociano il gregario ed iniziano una virata verso destra. Pochi secondi e sono nei parametri di tiro ideali per il lancio ipotetico di un AIM 9L. Chiamo al CRC i parametri di volo del velivolo sul quale, nella realtà, lancerei il mio missile. Nel frattempo manovro sul secondo e più esterno ADV. Quando finalmente questi mi vede non ha più alcuna possibilità se non tentare di virarmi contro. E’ finita anche per lui, comunque!! Il radar che ha seguito tutto, al mio secondo "kill" chiama la fine delle ostilità e riposiziona le formazioni per altri ingaggi. Sono stupito e meravigliato dalla sequenza d’eventi che nel breve trascorrere di un centinaio di secondi ha visto un vecchio ma scatenato centoquattro "colpire due moderne macchine da 70 miliardi". Negli ingaggi successivi, i Tornado imparata la lezione, prendono le dovute precauzioni ma sono costantemente costretti alla difensiva. La giornata si conclude positivamente: il nostro addestramento, forzatamente vincolato dalla precarietà dei sistemi di bordo (specialmente il radar) ci ha portato ad affinare le tecniche di ricerca affidata unicamente ai nostri occhi. Questa ci ha permesso di vederli prima che il loro radar potesse fornirgli informazioni utili. La debole traccia radar lasciata dal nostro 104 aggiunta al mascheramento del terreno hanno giocato a nostro favore: siamo riusciti ad avvicinarli ad una distanza che ha reso tardive le loro manovre ed inefficace il loro missili. Ma più di ogni altra considerazione, oggi abbiamo dimostrato che, in antitesi ad un comune credo, una macchina concepita per volare alta e veloce ha costretto alla difensiva una macchina assai più moderna e aerodinamicamente concepita per volare a bassa quota. Finalmente a noi piloti della "Regia Aeronautica" l’onore di offrire da bere ai piloti di Sua Maestà.
  3. Harrier vs F104S di Salvo Ranucci Era Nel novembre del 1986 cadde finalmente il divieto di effettuare combattimenti fra velivoli dissimili. In altre parole, fino a quel momento non era possibile effettuare combattimenti, per esempio, fra F104 e Tornado. Nel supremo interesse della Sicurezza del Volo ciò era proibito, si temeva il ripetersi di eccessi da parte dei piloti, che in passato avevanoportato ad incidenti. Un F104 poteva scontrarsi solo con un suo simile. Ovviamente qualsiasi pilota degno di tale nome si menava quasi quotidianamente con qualsiasi velivolo gli capitasse a tiro e fosse consenziente, ma ciò non era legale, con tutte le implicazioni del caso. Finalmente il divieto fu tolto e quel giorno, nel poligono ACMI di Decimomannu si trovavano Sea Harrier inglesi e F104 italiani. Il primo a combattere fu il T.Col. Carlo Tondi, comandante del 10° Gruppo Caccia di Grazzanise, adesso collaudatore di elicotteri per l'Agusta. L'incontro finì zero a zero. Con stupore scoprimmo che quando il gioco si fa duro era difficile abbattere un 104, per una serie di motivi. AUTONOMIA DI COMBATTIMENTO Il 104 era troppo veloce per alcuni avversari e, cosa che fino ad allora non sapevamo, il fatto di potere accelerare in breve tempo senza un consumo elevato di carburante ci dava un'elevata autonomia di combattimento. Cioè, per restare nell'arena di combattimento non eravamo costretti a sprecare molto carburante, perché dovevamo usare potenze di poco più elevate di quelle di crociera. Altri velivoli che in crociera era più risparmiosi quando cominciavano a manovrare bruciavano carburante che era una bellezza. E ciò li rendeva molto caldi, ma questo lo vedremo dopo. In 40 minuti di tempo a disposizione, senza taniche ausiliarie esterne, un F104 poteva effettuare 4 combattimenti. Un Phantom 3, un F15 3 o 4, un Tornado ADV o un F5 solo 2. VISIBILITA' Visibilità significa vedere ed essere visti. L'F104 non ha una grande eco radar, né era facile da acquisire a vista, cosa a cui gli altri piloti non erano abituati. I radar del nemico si dovevano avvicinare più del solito prima di spararci un missile a guida radar AIM 7, entrando anche loro nel raggio d'azione del nostro missile a guida radar, che, per quanto vetusto, era sempre un pasticcone pericoloso per chiunque mettesse le sue zampine nel nostro territorio. Ricordiamoci che in combattimento aereo chi ha le armi che colpiscono alla maggiore distanza detta le regole del gioco all'avversario. Un aereo i cui missili non hanno un grande raggio d'azione dovrà inventarsi qualcosa per potere avvicinarsi all'altro aereo fino al punto di potere usare il proprio armamento prima di essere a sua volta colpito dall'altro. In quegli anni F16, Harrier, Jaguar, qualche tipo di Mirage non era dotato di missili a guida radar e ciò li poneva in condizione di impostare subito delle tattiche che evitassero i nostri AIM7. Quando anche loro hanno acquisito missili AMRAAM o equivalenti, la situazione si è rovesciata... L'essere costretti ad esercitarci ad acquisire visivamente un 104 a 10 miglia durante le esercitazioni quotidiane ci dava un vantaggio enorme. Vedere un F15 o un Tornado che sono dei camion volanti era un gioco da ragazzi. Non dimentichiamo che deve vedere anche il nostro missile infrarosso. Per potere lanciare il missile IR dobbiamo essere sicuri che questo abbia visto e agganciato il bersaglio giusto. Se vai in giro usando grandi potenze e bruciando carburante a tutta forza l'aereo diventa caldo ed ha una grande segnatura infrarossa. Il missile ti vede prima se combatti a tutta potenza (sviluppando molto calore), se come il 104, non hai sempre bisogno di tutto il motore... il missile avversario ci mette più tempo. LATI NEGATIVI Gli altri avevano dei radar bellissimi, avevano sistemi RWR che potevano acquisire i nostri radar non appena li avessimo accesi. Come si poteva fare per non farci scoprire prima che gli altri avessero scoperto noi? Come si fa a combattere contro piloti che mantengono una situazione più aggiornata di noi? HARRIER!!!!! Nell'estate dell'87, come da accordi presi in precedenza, ci rincontriamo con i colleghi inglesi del Sea Harrier. Progriammiamo subito uno scontro 3 Harrier contro 3 F104. L'appuntamento è alle 7 di mattina nella sede inglese. A Decimomannu inglesi, tedeschi, americani e italiani, dividono equamente la base ed ognuno ha le proprie strutture per il comando e controllo delle missioni e l'indottrinamento dei piloti. Le missioni si svolgono in un ampio rettangolo di 150 km per 80 km circa, al largo della costa occidentale della Sardegna. Un calcolatore elettronico elabora i dati di un dispositivo (POD) montato al posto di un missile a bordo degli aeromobili che combattono. Posizione e velocità del velivolo e molto altro viene inviato dal POD ad una serie di stazioni di terra che permettono di non perdere nessun dato. I piloti a terra possono rivedere quanto accade in aria stando comodamente seduti in una saletta davanti ad un enorme schermo. Su questo schermo appaiono le sagomine degli aerei in volo rappresentate secondo le fattezze proprie del velivolo. Si può selezionare la vista del poligono in qualsiasi maniera e ruotare tridimensionalmente la vista per mettere in risalto ciò che si vuole. Un altro schermo permettere di seguire istantaneamente i dati cinematici fondamentali di un singolo velivolo o di un velivolo in relazione ad altri. Quando un pilota in volo agisce sul sistema di sparo e lancia un missile, in aria gli altri in volo sentono un tono acustico (un missile è stato sparato) ed a terra il calcolatore ricostruisce la traiettoria del missile sulla base delle caratteristiche cinematiche dello stesso e delle caratteristiche del sistema di guida e di acquisizione. A terra dall'aeroplanino così come è rappresentato sullo schermo parte il simbolo del missile che lentamente si dirige sull'aereo avversario. Il calcolatore assegna la vittoria o meno disegnando una bara lampeggiante intorno all'aereo abbattuto che è costretto ad allontanarsi ed attendere l'inizio del nuovo combattimento. Insomma, come avete visto, si può ricostruire un combattimento in ogni singolo dettaglio ed imparare molto da ciò. Ci presentiamo puntualissimi. Siamo in 5. C'è Attilio, comandante del 10° Gruppo (Comandante di MD80 in Alitalia), Ettore (pilota della Pattuglia Acrobatica Nazionale in seguito), Peppe, adesso allo Stato Maggiore Aeronautica, sanguigno campano che non volerà la missione ma farà da controllore a terra davanti ad una delle consolle destinate ai superisori dello scontro. C'è inoltre un controllore guidacaccia del sito della difesa aerea di Licola detto "il Lupo dell'Irpinia" ed io. Peppe o' pilota ed il Lupo dell'Irpinia sfornano battutacce in continuazione. Ci accoglie un equipaggio formato da un ufficiale anziano, uno più giovane, sicuramente esperto ed uno giovanissimo, in addestramento. Hanno fatto come noi, penso, meno male, non hanno sparato i grossi calibri. Il briefing è dettagliatissimo, vengono assegnate quote di sicurezza, zone di partenza, vengono stabilite frequenze radio su cui troveremo i nostri guidacaccia. Al termine del briefing ci viene chiesto con estremo fair play se desideriamo uno scenario diverso o che gli Harrier mettano in pratica qualche tattica particolare per favorire il nostro addestramento. Attilio con il suo inglese un pò frammentario risponde di no, fate il meglio che potete contro di noi. Ci salutiamo, ci auguriamo buon lavoro reciprocamente ed abbandoniamo la sala. All'uscita noto che colui il quale ci ha fatto il briefing prima del combattimento campeggia su un articolo di un giornale inglese incorniciato su un quadro perché ha abbattuto qualche nemico durante la guerra delle Falkland... Molto bene ci sarà da imparare. Torniamo nella sede italiana. Attilio ripete il briefing e decidiamo quale tattica usare. Forti della maggiore velocità decidiamo di partire insieme verso il target (bersaglio, aereo nemico) e a 20 miglia dallo stesso ci apriremo. La formazione da 3 velivoli affiancati e separati di 2 miglia l'uno dall'altro diventa un triangolo. Il velivolo centrale incontrerà la formazione nemica per primo seguito dagli altri 2 a distanza di 20 secondi e da direzioni diverse. Il velivolo di Attilio cercherà di acquisire prima possibile il target per imporre ai Sea Harrier una manovra diversiva contro i nostri missili. Chi sbaglia mnovra dovrà fare i conti con uno dei 2 esterni che arrivano a forte velocità. "Dopo l'incrocio con gli Harrier che facciamo?" Attilio sorride e dice "Ognuno per sé e Dio per tutti. Stiamo vicini e occhio fuori. Non c'é niente di codificato a questo mondo quando sei nell'arena. Occhio fuori ripeto. Tu Peppe chiamaci le minacce ed al resto pensiamo noi. Del resto sarebbe così nella realtà, no?" Il briefing termina ed andiamo a vestirci. Prendiamo casco e tuta anti G, la borsetta con le carte per il volo ed andiamo. I marescialli fanno un tifo da stadio, mettiamo in moto e rulliamo. Gli Harrier decollano per primi. Non hanno taniche di carburante esterne, si sono tenuti leggeri, del resto è un velivolo di buona autonomia. Noi abbiamo solo il POD per la trasmissione dati a terra e un missile infrarosso a testa senza armamento esplosivo e propellente. In gergo si chiama "dummy" (lo stupido) e serve a fare sentire se la testata di guida IR ha acquisito il bersaglio. Non c'éè bisogno di un dummy per il missile a guida radar perché è il computer di bordo stesso che stabilisce se il missile va a segno o no e abilita al lancio. A terra abbiamo simulato di avere 4 missili, 2 IR e 2 a guida radar. Al termine di ogni combattimento il computer ci riassegnerà 4 missili totali. Gli Harrier decollano prima di noi, li seguiamo a 2 minuti di distanza. Sorvoliamo la Sardegna centrale, dirigiamo verso Oristano ad alta quota e entriamo nel poligono. Il controllo radar ci cambia con il controllore del Poligono ACMI, nel nostro caso Peppe. Attilio chiama. "Playground this is Ferrari formation" "2" "3". Le missioni di combattimento aereo in Sardegna hanno assegnato il nome di una macchina da corsa della nazione. Dopo la chiamata radio del leader, Ettore ed io abbiamo risposto in sequenza per fare sentire che ci eravamo anche noi. Dicendo 2 e 3 abbiamo risposto col nominativo di formazione. "Ferrari cominciamo le prove di sparo" Tutti e 3 spariamo un missile verso un compagno. Il missile IR che ho non è dei migliori ma va. Ho visto testine di guida più sensibili, ma bisogna accontentarsi. Anche in guerra ti può capitare un missile che è una ciofeca. "Le prove di sparo vanno bene, andate a nord" Andiamo a nord e cominciamo a disporci nella formazione di partenza. Effettuiamo un primo ingaggio senza sparare un colpo. Attilio decide di non farci aprire la formazione per non fare capire qual è la nostra tattica preferita e per studiare l'avversario. Nessuno fa errori, loro sono sulla difensiva, noi dobbiamo capire loro come si muovono, se stanno insieme o si separano per attaccare da più direzioni. La scoperta che faccio è che loro dopo una virata sono molto lenti e non possono spararci i missili alle spalle perché andrebbero corti. Siamo troppo veloci ed una volta incrociati desistono nell'inseguimento. Anche il secondo ingaggio va come il primo. Al terzo ingaggio Attila decide di fare quanto pianificato a terra. Siamo a 50 miglia dalla minaccia e le formazioni cominciamo a convergere l'una contro l'altra. Io ed Ettore stiamo davanti, Attilio dietro e siamo disposti ai vertici di una V. "OK ragazzi, the fight is on, fight is on" Peppe da terra comincia a sparare informazioni all'aria. Acceleriamo a mach .9 e cominciamo a cercarli sul radar. Li vedo per primo, sono disposti specularmente a noi, uno davanti e 2 dietro. Lo dico agli altri. Anche Attilio li vede mentre Ettore ha qualche difficoltà con il radar. "Ettore tu guarda solo fuori" Apriamo la formazione e acceleriamo ancora. Ettore va ad ovest e sale, io vado ad est e scendo, Attila prosegue a sud. Dopo 20 secondi convrgiamo contemporaneamente sui target sia io che Ettore. Ettore alza gli occhi. Passa qualche secondo e dice "Tally ho, tally ho, sono davanti a noi più bassi a mie ore 12, 10 miglia, Attilio, tue ore 12 leggermente più bassi" "Tally ho" significa "bersaglio in vista". Letteralmente vuol dire "ho visto la volpe" e deriva dal gergo dei cacciatori inglesi. Nell'aria risuonano i Tally ho. Tutti siamo in vista dei target. Il radar di bordo finalmente mi dà l'OK e faccio partire il mio missile a guida radar conto un Harrier più esterno alla formazione. Il bersaglio vira di 90 gradi alla sua sinistra e comincia ad accelerare per separarsi dal missile. Ancora una decina di secondi ed è fatta. Attila improvvisamente mi avvisa che un altro Harrier mi punta addosso i suo missili. La minaccia è alla mia destra a 90 gradi, comincia ad inseguirmi è ancora lontano ma fra poco devo fare qualcosa anch'io. Rompo gli indugi mi disingaggio dal mio Harrier e punto la mia nuova minaccia per passargli vicinissimo. Quando i velivoli si puntano l'uno contro l'altro i missili IR non hanno molte probabilità di sentire il calore. Meglio se il missile viene sparato con un angolo di 135 o 90 gradi rispetto al bersaglio, il missile va a segno sicuro. Il mio missile radar va sprecato, non sono riuscito a tenere puntato il target fino alla fine ed il missile ha perso le informazioni di guida del mio radar di bordo senza le quali è come un costoso fischione di capodanno. A terra mi confermano che il missile è andato a vuoto. Adesso la situazione si ingarbuglia. Mi incrocio con l'Harrier che mi minacciava, metto il motore al minimo per non risultare caldo e nascondermi così al suo missile. Dopo l'incrocio dò tutta potenza e mi allontano. I 2 Harrier adesso inseguono me, mentre Ettore è inseguito dal 3° Harrier che ha effettuato la stessa manovra degli altri. Attilio dopo l'incrocio si è allontanato ed ora sta rientrando. Non ho paura degli Harrier alle mie spalle, sono più lenti ed i loro missili non hanno possibilità di colpirmi. Il fatto è che non posso scappare all'infinito, devo portarli verso Attilio. Ci penserà lui a togliermi dai guai. Perché Attilio ritorni in gioco manca 1 minuto almeno, un infinità. Mi passa davanti ad almeno 4 miglia un aereo. E' Ettore. Da dove sbuca? Mi dice di avere un Harrier alle sue spalle, lo vedo è 3 miglia dietro, lo punto ed accelero per chiudere verso di lui e dare maggiore velocità di partenza al mio missile IR, non uso il radar per non farmi sentire. La testina del missile non me lo dà buono, devo virare per inseguirlo con il collimatore e così facendo gli altri si avvicinano. Anche chi mi insegue si è accorto della situazione ed avverte il compagno, che sta inseguendo Ettore, che ora è sotto la mia minaccia. L'Harrier vira contro di me sperando di annullare in tempo la sua segnatura IR e ripetere la manovra che io ho fatto poco prima. L'aereo stringe talmente che si lascia una scia di vapore condensato dell'umidità presente a quella quota. Troppo tardi. Per lui, stavolta. Comunico all'aria che ho lanciato un missile. "Fox 2 away su quello che segue Ettore!!!". Ne sparo uno solo, dovrebbe bastare, il dummy strillava come un matto un tono ottimale. Il mio missile parte, io viro via dall'Harrier e mi disinteresso dell'esito, ho sempre 2 che mi inseguono. Dopo 10 secondi di volo Peppe strilla "Salvo good kill, good kill!!". Il simbolo della bara circonda sullo schermo di terra il simbolo dell'Harrier nemico. Mi volto alle spalle i 2 che mi inseguono sono adesso pressati da Ettore ed Attilio che è tornato di nuovo in gioco. Devono fare qualcosa per evitare i miei 2 compagni ed uno gira dalla mia parte nel tentativo di tirare giù Attila. Ettore arriva prima di me e spara 2 "fox" IR su quello più arretrato, io cambio su quello più avanti, mi basta tirare 6 g anziché 4 per pochi secondi. Ancora una volta la testa di guida non sente subito, passano i secondi...Tono!, ho il tono!!! "Fox 2 away su quello più avanti" "Ok, terminate, terminate, gli altri stanno tornando a casa sono al joker fuel". Un elemento della formazione inglese ha consumato carburante in eccesso e preferisce rientrare. Attilio mi chiama:"Salvo dove sei?" "Sono dietro di te a 2 miglia vira a destra che viene anche Ettore. 2 vira a sinistra, il numero 1 è a tue ore 10 più basso" "OK il 2 è in vista di entrambi" "Siete tutti in vista?" "2 in vista" "3 in vista" "OK ricongiungiamo in formazione tattica, il 3 a destra" "2 segue" "3 segue" Attila chiama il controllo "Peppe rientriamo anche noi, per oggi può bastare". Rientriamo da Iglesias, passiamo sulla piramide di Siliqua ed atterriamo a Decimomannu. A terra il capo dei sottufficiali, Giggino, toglie il suo sigaro di bocca e mi dice col suo pesante accento campano "Comandà, avite fatto carne di porco...e bbravo" Gli inglesi ci attendono per il briefing post esercitazione. Il combattimento viene analizzato scientificamente ancora una volta con estremo fair play, vengono discussi dati tecnici e caratteristiche di volo dei due velivoli. Ad ogni istante di sparo le immagini vengono fermate per analizzare tutto quello che può essere studiato. Per noi sarà una lezione di umiltà e professionalità ben superiore a quella data da noi in volo. Incassiamo le dichiarazioni di sorpresa ed i complimenti del pilota che aveva combattuto nelle Falkand. Nei giorni seguenti non l'avremmo più abbattuto e tutti i combattimenti saranno terminati alla pari. Per entrambi i gruppi sarà una esercitazione che non dimenticheranno.
  4. matteo16

    Formula 2011

    Domani in Cina chi secondo voi vincerà? ancora Vettel ?
  5. matteo16

    VIDEO Sezione Caccia

    Degli RF-4 Phantom eseguono passaggi a pelo d'acqua http://www.youtube.com/watch?v=YmXvQqEcJZ8 e un QF-4E in un demo http://www.youtube.com/watch?v=XW4Ge7EQyUg Corsair a pelo d'acqua http://www.youtube.com/watch?v=cmmcvb8rjG8
  6. A riguardo delle nuove intenzioni giapponesi dopo il disastro: Japan launches F-X fighter RFP Link a riguardo all'orgoglio giapponese come avevo scritto ...guarda cosa lanciano un F-X...
  7. 15:57 - venerdì 15 aprile 2011 Embraer modernizzerà 11 ulteriori aerei F-5 per Air force brasiliana São José dos Camp, Brasile - L'accordo si aggiunge all'altro per aggiornamento 46 caccia (WAPA) - L'unità Defense and Security di Embraer, Empresa Brasileira de Aeronáutica S.A., ha ricevuto da Fab, Força Aérea Brasileira, l'aeronautica militare brasiliana, l'incarico di modernizzare 11 caccia F-5 recentemente acquistati e di fornire un simulatore di volo in più per questi velivoli. Tale ordine si aggiunge a quello siglato nel 2000, che prevede l'aggiornamento di 46 F-5, attualmente in corso di completamento, mentre l'upgrade dei primi dovrebbe essere portato a compimento a partire dal 2013. I Northrop Grumman F-5 sono aerei da caccia leggeri da attacco al suolo entrati nelle forze aeree brasiliane a partire dagli anni Settanta. Secondo quanto comunicato dall'azienda, il processo di modernizzazione è "Incentrato sul dotare gli aerei di sistemi elettronici da guerra all'avanguardia, nuova avionica, sistema di rifornimento aria-aria, e una maggiore capacità operativa, estendendo perciò la vita utile dei velivoli per minimo altri 15 anni". (Avionews) Link
  8. 16:35 - giovedì 14 aprile 2011 Corea del Sud potrebbe comprare fino a 36 elicotteri Apache Block III per il suo esercito Seoul, Corea del Sud - Per sostituire gli esemplari più datati di cui è attualmente equipaggiata (WAPA) - La Corea del Sud potrebbe acquistare dagli Stati Uniti fino a 36 elicotteri Apache Block III per il suo esercito: lo comunica oggi il quotidiano sud-coreano "Chosun Ilbo", citando informazioni fornite da diverse fonti anonime. Un primo indizio si evincerebbe da quanto dichiarato da Dapa, Defense Acquisition Program Administration, in una relazione fatta ieri alla commissione di difesa dell'assemblea generale, in cui si farebbe menzione della volontà di sostituzione degli ormai datati elicotteri MD-500 e AH-1 con altri esemplari di grandi dimensioni. La scelta del modello e la sottoscrizione del relativo contratto dovrebbe avvenire entro ottobre 2012. Un'altra fonte, secondo il quotidiano, avrebbe affermato con più precisione che si tratterebbe di fino a 36 Apache Block III, elicotteri al cui acquisto il Paese è interessato da una ventina d'anni senza avere la possibilità di sostenerne le spese, a causa delle ristrette possibilità offerte dai budget destinati alla difesa. Tale possibilità attualmente sarebbe in corso di valutazione, anche alla luce di un maggiore bisogno di mezzi difensivi che fa seguito agli ultimi episodi occorsi con la Corea del Nord. (Avionews) Link
  9. Primo attacco al suolo in Libia per il Typhoon 13 apr, 2011 Uno dei quattro Eurofighter inglesi in grado di svolgere sia missioni aria-aria che aria-suolo, operanti in Libia nell’ambito dell’operazione Ellamy, ha condotto per la prima volta in operazione reale un attacco al suolo che ha portato alla distruzione di due carri armati delle forze di terra libiche. L’aereo, decollato dalla base di Gioia del Colle assieme ad un Tornado GR4, una volta arrivato sopra i cieli di Misurata ha identificato gli obiettivi a terra e rilasciato in successione due Enhanced Paveway II, mentre il Tornado colpiva un terzo carro con una Paveway IV. Il Maggior Generale John Lorimer ha affermato che l’uso del Typhoon come piattaforma multi-ruolo, in combinazione con il Tornado, fornisce all’aeronautica una pronta ed equilibrata capacità di reazione mantenendo le forze schierate al livello maggiore di efficienza. Il Generale ha aggiunto che la RAF sta ora fornendo un quarto degli assetti d’attacco operativi in Libia, chiamati a svolgere una media del 15 per cento delle sortite totali NATO, rimanendo in volo per il circa il 25 per cento del totale delle ore di volo accumulate dagli aerei della coalizione. Durante il fine settimana, la NATO ha condotto attacchi contro 61 veicoli blindati e postazioni di difesa aerea; un terzo di questi, concentrati nella zona di Misurata, Brega e Agedabia, sono stati attaccati da aerei della RAF. Fonte Difesa News http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=w7AkFc47Q2I&gl=IT
  10. 18:40 - mercoledì Seul, Corea del Sud - Corea diventa così per la prima volta esportatore di un jet supersonico (WAPA) - Secondo quanto riportato da fonti ufficiali, l'Indonesia avrebbe scelto Kai, Korea Aerospace Industries, come vincitore della gara per il suo aereo addestratore. Lo ha annunciato la stessa azienda sud-coreana, affermando di aver ricevuto la notizia dal ministero della difesa indonesiano, sebbene siano ancora da definire alcuni dettagli della negoziazione, come ad esempio il prezzo dei velivoli. A breve dovrebbero iniziare le trattative per il contratto finale, che secondo fonti interne all'industria dovrebbero concludersi in tre o quattro mesi. L'Indonesia desidererebbe anche una cooperazione di tipo industriale sul progetto. Il Kai T-50 Golden Eagle è un addestratore avanzato monomotore progettato da Kai in collaborazione con Lockheed Martin e sviluppato da una joint-venture tra Corea del Sud e Stati Uniti. Il presidente di Kai, Kim Hong-Kyung, ha affermato: "Oggi è una giornata significativa perché siamo diventati il sesto Paese ad esportare un jet supersonico dopo gli Stati Uniti, la Russia, l'Inghilterra, la Francia e la Svezia". E ancora: "E' un fenomenale traguardo per la Corea vincere la gara contro Italia, Russia e altre Nazioni che sono oltre 90 anni avanti in termini di tecnologia aerospaziale". (Avionews) Link
  11. Pratt & Whitney, contratto da aeronautica statunitense per enstensione contratto di manutenzione motori F100 20:32 - venerdì 1 aprile 2011 Roma, Italia - Per aerei F-16 aeronautica militare italiana (WAPA) - Pratt & Whitney ha ricevuto dalla Us Air Force un contratto dal valore di 6,8 milioni di dollari per l'estensione del contratto di manutenzione per motori F100-PW-220E che alimentano gli aerei F-16 dell'AMI, Aeronautica militare Italiana. L'estensione dell'accordo, che copre le attività per tutto il 2012, fa sì che Pratt & Whitney fornisca "Un supporto fondamentale ai motori F100-PW-220E [...]. Materiale, assistenza tecnica, manutenzione, riparazione e gestione del programma saranno forniti da un team di dipendenti Pratt & Whitney con sede in Italia e negli Stati Uniti". Secondo il comunicato della società, l'accordo rappresenterebbe l'ennesimo step della continuativa collaborazione fra Italia e Stati Uniti. (Avionews) Sempre a riguardo... Contratto di supporto per gli F-16 italiani 1 apr, 2011 Pratt & Whitney ha ricevuto un contratto da 6.8 milioni dollari dalla US Air Force per estendere il suo programma di gestione dei motori F100-PW-220E che equipaggiano gli F-16 dell’Aeronautica Militare Italiana. Questo contratto copre le attività di manutenzione fino al 2012, data in cui terminerà il leasing degli aerei come previsto dal programma Peace Caesar. “Siamo orgogliosi di aver raggiunto gli obiettivi di disponibilità del motore e sostenuto le operazioni di volo in Italia in questi otto anni, e ci auguriamo di continuare il nostro rapporto con l’Aeronautica Militare Italiana e la US Air Force. Pratt & Whitney è impegnata a produrre i migliori motori militari con un ineguagliato ed economico livello di supporto, e siamo fiduciosi che l’Aeronautica Militare Italiana otterrà un elevato livello di prontezza operativa nell’ambito di questo programma”, ha dichiarato Mark Buongiorno, Direttore del programma per il motore F100 di Pratt & Whitney. Secondo i termini di questa estensione contrattuale, Pratt & Whitney fornirà il sostegno ai motori F100-PW-220E in linea di volo, così come ai fornitori intermedi, e aggiornerà i depositi. Materiali, assistenza tecnica, manutenzione, riparazioni e gestione del programma saranno forniti da un team di dipendenti Pratt & Whitney con sede in Italia e negli Stati Uniti. La serie F100 di Pratt & Whitney spinge sia gli F-15 e gli F-16 utilizzati a livello globale, arrivando a raggiungere più di 27 milioni di ore di volo. Più di 23 aeronautiche militari in tutto il mondo utilizzano l’F100 e Pratt & Whitney ne ha costruiti più di 7.000 esemplari. Link
  12. Aeronautica Militare: 2.500 ore per AMX 31 Marzo 2011 - 10:01 am Gli AMX italiani schierati in Afghanistan hanno effettuato 2.500 ore di volo in un migliaio di voli, scattando oltre 22.000 immagini in 2.000 località. Sono questi i dati quantitativi diffusi dal Regional Command West di Herat, il comando della missione ISAF dal quale dipendono gli AMX. Il nucleo, noto ufficialmente come Task Group "Black Cats" a rimarcarne l’origine nel 51° Stormo di Istrana (TV), è oggi comandato dal ten. col. Davide Testa, da poco avvicendatosi al maggiore Salvatore Lombardi. Link
  13. Gheddafi al contrattacco. Forze italiane sotto comando NATO. 31 Marzo 2011 - 9:43 am Sempre più incerta la situazione in Libia, dove sul terreno lo spontaneismo delle forze ribelli fatica a contenere i contrattacchi organizzati dell’esercito regolare di Gheddafi senza l’appoggio aereo diretto dei paesi occidentali. Una situazione ingarbugliata, la cui evoluzione è sempre più incerta. La presenza in Mediterraneo di una nave da appoggio anfibio britannico fa sembrare concreta la possibilità di uno sbarco, mentre gli Stati Uniti sembra preferiscano affidarsi a consiglieri militari per guidare gli insorti senza un coinvolgimento diretto. In questo quadro confuso, il riassunto delle operazioni diffuso dallo Stato Maggiore Difesa nella serata di ieri - oltre quattro ore dopo la loro conclusione e dopo i TG della sera - parla di due missioni condotte da due coppie di AV-8B, due missioni di una coppia di Eurofighter e ben tre missioni di una coppia di Tornado ECR. Si tratterebbe in tutto di 18 "sortite", al netto di altre quattro per il rifornimento in volo dei Tornado. Tutte le missioni si sono concluse entro le 17. Nella giornata si è anche completato il passaggio sotto controllo NATO di tutti i mezzi aerei italiani della precedente operazione Odyssey Dawn della "Coalizione dei volenterosi" alla "Unified Protector". Oltre ai sette aeroporti ampiamente utilizzati dagli aerei dei vari paesi, si tratta di mezzi numericamente modesti: quattro Eurofighter del 4° Stormo, quattro Tornado ECR del 50° Stormo e altrettanti AV-8B del Grupaer della Marina. La Marina continua a schierare per il blocco navale le navi "Garibaldi", "Libeccio", "Comandante Bettica" ed "Etna". Non sono conteggiati nelle scarne notizie ufficiali i mezzi impiegati in ruoli ausiliari - dal rifornimento al trasporto al soccorso - le cui quantità si intuiscono essere non marginali. La Marina, ad esempio, continua a impiegare la nave "San Marco" per la cosiddetta emergenza immigrazione e l’Esercito ha inviato a Lampedusa un totale di 160 uomini. (Dedalonews)
  14. Alenia Aeronautica consegna il terzo aereo C-27J alla forza aerea bulgara Sofia, Bulgaria - Ed inaugura un centro logistico presso la base militare "Vrazhdebna" di Sofia 17:26 - giovedì 31 marzo 2011 (WAPA) - Alenia Aeronautica (AA), una società Finmeccanica, ha consegnato oggi, presso la base militare “Vrazhdebna” di Sofia (in Bulgaria) l’ultimo degli aerei C-27J ordinati nel 2006 dalla forza aerea bulgara ed ha inaugurato un centro per il supporto logistico del velivolo. Alla cerimonia erano presenti Boyko Borisov, primo ministro bulgaro, Anu Anguelov, ministro della difesa bulgaro, il sotto-segretario di Stato alla Difesa, onorevole Giuseppe Cossiga, l’ambasciatore italiano in Bulgaria, Stefano Benazzo, il sotto-capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare, generale SA Maurizio Ludovisi e l’amministratore delegato di Alenia Aeronautica e responsabile del settore Aeronautico di Finmeccanica, Giuseppe Giordo. “L’inaugurazione di questo centro logistico testimonia la capacità e la volontà di AA di offrire ai propri clienti prodotti e servizi sempre più all’avanguardia costruendo relazioni strategiche e di lungo periodo”, ha dichiarato Giuseppe Giordo. La forza aerea bulgara porta così a tre il numero di C-27J, aereo da trasporto tattico di nuova generazione, compatibile con gli standard Nato ed interoperabile con i velivoli da trasporto di maggiori dimensioni in servizio presso altri Paesi dell’Alleanza Atlantica ed in grado di operare, grazie ai suoi sistemi di autodifesa attivi e passivi, anche nei teatri operativi più difficili. I C-27J bulgari sono infatti equipaggiati con dei sistemi di autodifesa che migliorano sensibilmente le capacità del velivolo di operare anche nelle condizioni operative più complesse. Oltre che dalla Bulgaria, il modello è stato ordinato dalle forze aeree di Italia, Grecia, Lituania, Romania, Marocco (primo cliente non Nato) e dagli Stati Uniti. Il C-27J, realizzato da AA, è un bimotore a turbina con tecnologia allo stato dell’arte nell’avionica, nel sistema di propulsione e negli altri sistemi di bordo. Il velivolo assicura un’elevata efficienza operativa a costi competitivi, un’estrema flessibilità d’impiego, le migliori prestazioni tra i velivoli della sua categoria in tutte le condizioni e caratteristiche uniche di interoperabilità con gli aerei da trasporto di classe superiore. Appositamente progettato per tutte le operazioni di trasporto tattico a supporto delle truppe di prima linea, grazie alle sue capacità di operare in piena autonomia e di decollare e atterrare in ogni condizione meteorologica su piste semi-preparate lunghe meno di 500 metri, il C-27J risulta una macchina ideale anche per l’impiego in missioni di protezione civile e di sostegno ad operazioni umanitarie. (Avionews) Link
  15. 18:48 - mercoledì 30 marzo 2011 Seattle, Usa - Del valore di 31 milioni di dollari (WAPA) - Boeing Defense, Space & Security, unità dell'azienda Boeing, ha annunciato di aver firmato con l'aeronautica militare statunitense un contratto da 31 milioni di dollari per due kit di modernizzazione destinati ad aerei C-130. Si tratta, per la precisione, di un accordo per kit Amp, Avionics Modernization Program, parte della gara vinta nel 2010 per un contratto Lrip, Low Rate Initial Production, che prevede, oltre ad un equipaggiamento di ricambio, supporto per la logistica, l'installazione e l'ingegneristica. Boeing specifica inoltre che, nel contesto del precedente contratto Amp per i C-130, ha effettuato l'upgrade di tre aerei da test che sono stati preparati all'entrata nel programma per il test e valutazione iniziale dell'operazione, nel mese di gennaio. Il produttore americano "Comincerà la sua porzione di installazioni Lrip nei primi mesi del 2012 nello stabilimento di San Antonio dell'azienda stessa". (Avionews) Link
  16. 30 mar, 2011 Lockheed Martin ha effettuato il roll-out del primo MC-130J Combat Shadow II per l’US Air Force Special Operations Command (AFSOC) nel corso di una cerimonia presso gli stabilimenti della società in Marietta, Georgia. Il Tenente Genenale Donald C. Wurster, Comandante AFSOC, ha affermato: “L’MC-130J è uno degli aerei da trasporto tattico più versatili del mondo. Le sue capacità multi-missione aumenteranno le prestazioni di combattimento delle forze speciali in tutto il mondo. I suoi sensori avanzati, l’avionica migliorata e la capacità di rifornimento in volo universale ci consentiranno di operare in condizioni difficili con incredibile velocità e capacità”. Il contratto prevede la costruzione di 15 MC-130J per iniziare a sostituire l’attuale flotta di MC-130 al termine della sua vita operativa. La US Air Force è autorizzata ad acquisire fino a 20 MC-130J con un requisito approvato per 37 macchine. “Come aereo da trasporto più flessibile al mondo, in questa nuova configurazione Combat Shadow il Super Hercules dimostra la sua ineguagliata capacità”, ha dichiarato Lorraine Martin, Vice Presidente di Lockheed Martin per i programmi C-130. “Come i recenti eventi in tutto il mondo hanno dimostrato ancora una volta, il C-130 è il primo assetto ad essere chiamato in causa, ora come in futuro”. Il nuovo velivolo si basa sulla versione tanker KC-130J ma con ali più robuste, un nuovo sistema di movimentazione cargo, un ricettacolo universale per il rifornimento in volo, generatori elettrici più potenti, sensori elettro-ottici, una stazione in cabina riservata all’operatore dei sistemi di combattimento e opzione per un sistema di contromisure antimissile all’infrarosso. La capacità operativa iniziale è prevista per il 2012. Intanto continua il programma di aggiornamento Avionics Modernization Program (AMP) dedicato a tutti i C-130 USAF, i cui kit di modifica sono attualmente ancora in fase di produzione iniziale a basso ritmo. Boeing ha infatti ricevuto un contratto da 31 milioni di dollari per fornire altri due kit che verranno installati a metà 2012. I primi tre C-130 modificati nel 2010 hanno iniziato la campagna di valutazione operativa a gennaio, mentre altro personale di volo continua l’addestramento. Il C-130 AMP è caratterizzato da avionica digitale con sei larghi display a colori, due HUD e nuovo sistema di navigazione al fine di aumentare la situational awareness dell’equipaggio, semplificando la presentazione delle informazioni e diminuendo il suo carico di lavoro. Link
  17. Grazie dell'informazione Dominus
  18. Nessuno ha informazioni a riguardo??
  19. Arrivati a Decimomannu aerei Emirati 29 Marzo 2011 - 7:05 am Sulla base di Decimomannu sono arrivati i sei F-16 ed i sei Mirage 2000 dell’United Arab Emirates Air Force che dovranno partecipare alle operazioni per la no fly zone in Libia. Nel pomeriggio erano stati preceduti a Cagliari da un Airbus A330 per il supporto logistico. (Dedalonews) Svezia, 8 Gripen, un tanker Hercules C-130 e un aereo da ricognizione per missione libica 19:03 - martedì 29 marzo 2011 Stoccolma, Svezia - Ma non saranno autorizzati ad effettuare raid terrestri (WAPA) - Continua l'operazione "Odyssey Dawn" in Libia, volta a far rispettare la no-fly zone, in applicazione alla risoluzione 1973 dell'Onu. Dopo la richiesta formale mossale dall'Organizzazione delle nazioni unite e della Nato, anche il governo svedese, al termine di una riunione straordinaria, ha stabilito di prendere parte alla missione libica. Lo ha annunciato il primo ministro Fredrik Reinfeldt, che ha specificato che Stoccolma contribuirà alle operazioni con l'invio di otto aerei Gripen della Saab, un non meglio specificato aereo da ricognizione e un'aerocisterna Hercules C-130. La funzione degli aerei svedesi, comunque, si limiterà a una stretta aderenza della Risoluzione Onu: come ha spiegato il premier, essi infatti "Non sono autorizzati a effettuare raid terrestri". (Avionews)
  20. Intanto ti ringrazio per il link dei spaccati stupendi! Be le riviste italiane confrontate a quelle estere sono inferiori ma ci dobbiamo accontentare di quello che c'è...
  21. Sicuramente male ....se non mi sbaglio la Delta Editrice la maggior parte dei disegni e spaccati li ho sempre visti sotto la firma di Michele Marsan,vuoi dirmi che li ha copiati tutti?? ...a me sembra un ottimo disegnatore che le altre riviste italiane di aeronautica se li scordano spaccati o disegni così !
  22. Arrivati a Decimomannu 6 F-16 olandesi 25 Marzo 2011 - 7:33 am Sei F-16 della Koninklijke Luchtmacht sono arrivati eri a Decimomannu dalla base di Leeuwarden assieme ad un tanker KDC-10. In questa fase la loro missione, ha precisato il governo dell’Aia, sarà di partecipare alle operazioni di embargo del traffico aereo verso la Libia senza prender parte a missioni di combattimento. L’Olanda ha anche deciso di contribuire alla missione con una unità navale, il dragamine "HNLMS Haarlem" (M853). (Dedalonews) Aereo libico distrutto al suolo a Misurata 25 Marzo 2011 - 7:54 am Un aereo delle forze libiche fedeli al colonnello Gheddafi è stato attaccato e distrutto da un Rafale francese ieri nella zona di Misurata. Secondo quanto comunicato da una nota di Parigi, un AWACS E-3F ha segnalato la violazione della no fly zone ad una pattuglia di caccia, che ha colpito la macchina appena atterrata con un ordigno teleguidato AASM (Armement Air-Sol Modulaire, pure denominato A2SM) da 250 kg. Secondo fonti statunitensi citate dalle agenzie l’aereo distrutto sarebbe un Soko G-2 Galeb. (Dedalonews) Emirati Arabi, 12 aerei in Libia 11:58 - venerdì 25 marzo 2011 Dubai, Emirati Arabi Uniti - Dovrebbero essere sei Mirage e sei F-16 (WAPA) - Ieri il segretario di Stato statunitense Hillary Clinton ha accolto la decisione degli Emirati Arabi Uniti, Eau, di partecipare alla missione che si sta svolgendo in Libia in applicazione alla risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza dell'Onu con un importante contributo, costituito da 12 aerei. I caccia multiruolo coinvolti nel pattugliamento per il rispetto della no-fly zone dovrebbero essere sei Dassault Mirage e altrettanti F-16: lo ha riferito l'agenzia di stampa di Stato "Wam", citando il ministro degli esteri, lo sceicco Abdullah bin Zayed al-Nahayan. Secondo la Clinton questo passo "Sottolinea sia l'ampiezza di questa coalizione internazionale sia la profondità della preoccupazione nella regione per la difficile situazione della popolazione libica". (Avionews)
  23. Forse non vi accorgete che bene o male tutte le riviste senza far nomi infrangono il copyright di foto articoli e notizie...e scrivono all'inizio di non copiare ecc...,ma loro stessi già lo fanno!Lette notizie su internet e l'articolo era quasi uguale...ma dai su... La Delta Editrice è la migliore, visto tutte le riviste e libri a buon prezzo che escono da loro... E poi sbagliano tutti... E comunque il post parla di Nico Sgarlato tra i migliori scrittori italiani!!
  24. Si bravo un'altra portaerei avendo la Cavour nuova la mia opinione: soldi buttati al vento già ci è costato partecipare al costosissimo programma del Lightning II ...si dai sugli alberi crescono 3-4 miliardi (sono soldi di tasca nostra!),e non vedo proprio il bisogno di un'altra portaerei. Opzione F-35C nella nostra marina non la vedo proprio attualmente....Si spera nell'F-35B si concluda il suo travagliato programma e venga acquistato dalla nostra marina e se fallisse 2 opzioni vedo: la Cavour diventa una portaelicotteri o si può pensare al Tifone navale proposto alla marina Indiana.
  25. RAF: Aeronautica libica neutralizzata 24 mar, 2011 Parlando dalla base aerea di Gioia del Colle, il comandante della Royal Air Force delle operazioni aeree sopra la Libia, Vice Maresciallo dell’Aria Greg Bagwell, ha riferito che l’aviazione libica “non esiste più come forza combattente”. Bagwell ha affermato che la forza aerea libica è stata neutralizzata dall’azione della coalizione: “Stiamo applicando una sostenuta e incessante pressione sulle forze armate libiche. La loro forza aerea non esiste più come una forza di combattimento, e il suo sistema integrato di difesa aerea e le reti di comando e controllo sono state notevolmente degradate al punto che siamo in grado di operare in Libia con impunità. Mentre continuiamo a far rispettare la no-fly zone, stiamo vigilando sul popolo innocente della Libia assicurando protezione dagli attacchi. Abbiamo le forze di terra libiche sotto costante osservazione, e noi le attacchiamo ogni volta che minacciano o attaccano i civili o i centri popolati”. Con l’arrivo martedì notte dei Tornado GR4 a Gioia del Colle, tutti gli aerei inglesi assegnati all’operazione Ellamy sono ormai in posizione stabile. La presenza dei Tornado, insieme ai caccia Typhoon dedicati al pattugliamento della no-fly zone, e agli assetti di supporto, sorveglianza e ricognizione, garantiscono l’impegno del Regno Unito all’operazione internazionale coordinata autorizzata dalla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR) 1973. I Tornado, neutralizzata la minaccia, vengono ormai impiegati per ricognizione aerea, tornando alla base con tutto l’armamento con cui sono decollati. L’attenzione è ormai puntata sull’Operazione NATO Unified Protector (Risoluzione UN 1970), ovvero garantire l’embargo navale sull’arrivo di armi alla Libia, il congelamento dei beni personali delle autorità fedeli a Gheddafi e il loro divieto di spostamento. L’embargo è messo in opera attualmente da sei navi della coalizione sotto il comando italiano, a cui se ne aggiungeranno altre 10. In totale sono state assegnate alla missione una nave comando italiana, quattro fregate turche, una canadese, una spagnola, una britannica, una greca, una italiana e una americana, tre sottomarini (uno italiano, uno spagnolo e uno turco) e due navi appoggio fornite da Italia e Turchia. Dirige le operazioni il Viceammiraglio Rinaldo Veri del Comando Marittimo Alleato NATO di Napoli, mentre l’Ammiraglio USA Samuel J. Locklear rimarrà il riferimento delle operazioni aeronavali della missione Odyssey Dawn. Il blocco selettivo di navi sospette consentirà di tagliare l’approvigionamento clandestino di armi come il sistema antiaereo a corto raggio SA-24 Grinch di fabbricazione russa. Intanto la Portaerei Cavour ha iniziato le prime prove di qualificazione per le operazioni sul ponte di volo nelle acque del Golfo di Taranto con i velivoli AV-8B del Gruppo Aerei Imbarcati, mentre collauda anche il Sistema di Combattimento. fonte Difesanews.it ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ VIDEO: Odyssey Dawn 24 marzo 2011 Difesanews
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