S-300 russi dispiegati in Abkhazia
L'11 agosto scorso il comandante dell'aeronautica militare russa, generale Alexander Zelin, ha annunciato alla stampa l'avvenuto dispiegamento di batterie di missili S-300 per la difesa aerea dell'Abkhazia, una delle due regioni secessioniste della Georgia (l'altra è l'Ossezia). Citato dall'agenzia di stampa Ria-Novosti, il portavoce del ministero degli esteri, Andrei Nestenko, ha dichiarato che tale iniziativa non viola gli impegni internazionali di Mosca, poichè riguarda equipaggiamento militare dispiegato in una base militare che ha scopi solamente difensivi.
Di tutt'altro avviso Israele. L'opinione di Tel aviv, filtrata attraverso il sito web Debka che ha citato fonti militari statunitensi e israeliane, è infatti che gli S-300 in Abkhazia servano in realtà a intercettare eventuali raid sull'Iran settentrionale condotti dalle due basi aeree USA in Romania e Bulgaria. Da una di queste basi era peraltro decollato l'elicottero israeliano CH-35 che il 26 luglio è precipitato nei carpazi mentre secondo la lettura fornita da russi e iraniani, si esercitava nell'attacco di siti nucleari nascosti sui fianchi delle montagne. Ricordiamo che il contratto per la fornitura di S-300 russi all'Iran, firmato nel 2007, non è mai stato onorato da Mosca, ufficialmente perchè bandito dalle nuove sanzioni a carico di Teheran votate il 9 giugnio dall'ONU, ma evidentemente anche per le pressioni esercitate in proposito da Stati Uniti e Israele.
Fonte: Panorama Difesa