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NO: il colore finale io lo diluivo con il bianco opaco della stessa casa. (Bianco lucido prima del colore finale? Boh. Le cose cambiano...).
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Lo strumento principale per fare quello che dici è l'aerografo che non è la pistola a spruzzo, ma è più raffinato perchè puoi regolare non solo il flusso dell'aria, ma anche il getto di vernice. Ora: tutti quegli effetti che tu hai indicato su quell'F-18 super hornet sono reali e molto "belli" da vedere, io non li saprei mai riprodurre, nè ne avrei il tempo, MA fondamentalmente ricordati che salvo eccezioni quegli effetti li vedi bene solo quando ti trovi a un metro dall'aereo vero o comunque molto vicino. Se guardi un modellino in 1/72 da mezzo metro è come se nella realtà tu vedessi l'aereo vero da ben 36 metri di distanza e da questa distanza un sacco di piccoli difetti della livrea dovuti a invecchiamento, usura, sale, ecc... tu NON li vedi, ma vedi l'aereo nel suo complesso. Un sacco di modellisti, che ovviamente forse un F-18 vero non l'hanno mai visto in vita loro, vedo che fanno cose meravigliose, ma mi sembra che dimentichino proprio questo: e cioè che nella realtà, a una certa distanza, tutte quelle pannellature e quei toni differenti non li vedi o comunque non ne vedi così tanti, quindi non stare a caricare l'aereo di troppa roba perchè sennò si che sembrerà veramente finto... E poi schiarisci sempre i colori con il bianco, perchè un aereo è una cosa molto più grande di quello che pensi e il tuo smalto grigio dato su un modellino lungo 20 cm ha una cera tonalità (molto più scura di quella reale), mentre lo stesso smalto dato sull'aereo vero appare molto più chiaro perchè la superficie totale è molto più grande. Ciao.
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L'immortale "The Bridge on the River Kway": l'incredibile e pazzesca amicizia tra il col. Bogey/Alec Guinness e la sua controparte nipponica (Sessue Hayakawa), che giunge fino alla surreale gara per costruire un incredibile ponte nella jungla birmana pur di dimostrare ai giapponesi la superiorità del genio britannico... Ci penserà l'alleato statunitense (William Holden) a rimettere tutti al loro posto. Un altro film che io non sono più riuscito a scovare in italiano: "A Midnight Clear - Vicino alla fine". Qualcuno ce l'ha? Storia di un una pattuglia di soldati americani che finiscono sbattuti in prima linea nel Belgio o in Lussemburgo durante la grande offensiva tedesca delle Ardenne. Asserragliati all'interno di una grande villa nobiliare sperduta tra le colline coperte di neve e piena d'opere d'arte i ragazzi statunitensi entrano in contatto con la cultura europea a loro del tutto sconosciuta, poi faranno conoscenza con i tedeschi dell'altra parte. Gli americani scopriranno che di fronte a loro stavano ragazzini sedicenni e vecchi terrorizzati, ormai convinti che la guerra era perduta per la Germania e che non volevano morire proprio un attimo prima della fine. Gli americani propongono loro un accordo: una finta scaramuccia con i tedeschi che si arrendono per esserre fatti prigionieri dagli americani... Film secondo me splendido. Infine il superlativo "The beast - Belva di Guerra": il "reietto" Koverchenko degradato a semplice pilota di T-55 in mezzo agli orrori dell' Afghanistan... Spettacoloso incipit, con la frase di Kipling dei suoi racconti dei "Tre Soldati" e l'attacco dei carri russi al villaggio ribelle, tutto girato con carri originali catturati all'Egitto da Israele nel '73: « - Quando sei ferito e abbandonato sulle pianure afghane e le donne vengono a tagliare a pezzi i tuoi resti, rotola verso il fucile, fatti saltare le cervella e raggiungi il tuo Dio come un soldato. » Audio non originale (c'entra come i cavoli a merrenda tanto vale toglierlo):
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Uno dei film che mi colpì di più da bambino: "Zulu". "... e con questo indiciamo una grande battuta di caccia al bufalo cafro. Ogni esemplare che fuggirà a sud del Tugela, potrà essere inseguito dai nostri guerrieri...". In questo modo tradizionale (estremamente elegante) Re Cetshwayo (secondo il film si pronuncia: "Etueio") sovrano degli Zulu dichiara guerra alla Regina Bianca (Victoria Queen). "... uno Zulu può correre, CORRERE!, per tutto il giorno e quando arriverà avrà ancora fiato abbastanza da affrontarvi in battaglia!". Un irregolare boero ad alcuni soldati inglesi che ancora non avevano mai visto un vero Zulu in vita loro e ne sbeffeggiavano il valore. (Avrebbero avuto presto modo di imparare a conoscerli...). Il film narra un fatto d'armi realmente accaduto tra il 22 e il 23 gennaio 1879 vicino a un avamposto britannico situato nei pressi di un guado sul fiume Buffalo. Dopo aver annientato gli inglesi a Isandlwana, gli effettivi di quattro Impi (reggimenti) di guerrieri Zulu, circa 4.000 uomini, piombarono sull'avamposto britannico di Rorke's Drif. Toccherà alla minuscola guarnigione (139 uomini in tutto, compresi i feriti, i malati e alcuni irregolari boeri) tenere testa alla marea di Zulu che si abbatterà su di loro. Gli inglesi vinsero, con credo la più alta percentuale di Victoria Cross mai ditribuita in una sola volta a una singola unità britannica. Altro filmone sullo stesso genere (attualissimo per i temi trattati): "Le quattro piume".
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Io mi riferivo all'uso in Indocina, non all'ultimo impiego bellico. Non sapevo che anche il Corsair avesse abbattuto Mig-15. Di sicuro in Corea il cap. di fregata (ten. col.) Peter Carmichael dell'HMS Ocean abbattè un Mig-15 nel 1952 a bordo di un Hawker Sea Fury. Il Sea Fury, con il suo Bristol Centaurus da 1.879 Kw, fu forse il più potente caccia a pistoni mai imbarcato su una portaerei anche se in Corea come anche il Corsair era delegato all'attacco al suolo. Vi ricordate la scena di Rocky Balboa, quando Mickey gli dice di provare ad acchiappare la gallina sull'aia. Rocky grande e grosso si mette a correre dietro al pollo, ma non riesce a prenderlo. La manovrabilità del Trojan il Corsair se la sogna la notte soprattutto se il tizio ai comandi del Corsair si mette a dare retta a quello sul Trojan mettendosi a fare i giochetti, cosa in cui il Trojan eccelle. E' come mettere un F-18 senza i missili contro un Hawk: sarei proprio curioso di vedere...
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Poco, ma sicuro. Qualunque uomo normale che non faccia il mestiere della armi preferirebbe stare a mille miglia da una guerra. Ma ripeto: gli equipaggi di quelle navi da quello che so appoggiavano le truppe a terra. Se poi al momento del loro affondamento quelle navi erano quasi deserte perchè erano tutti in franchigia (scesi a terra) anche meglio. Sarei contento per loro.
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Bellissime foto. Si vedono tutte le superfici di controllo mobili al lavoro, LEVCON compresi (e anche le superfici fisse: notare i vortici evidenziati dal vapore alla punta dei LERX, anche se non so se si può parlare di lerx veri, ma mi sa di si). Nella penultima foro credo che stia eseguendo un tonneau a botte a bassa velocità e ad alto angolo (slats aperti).
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Vero, ma finchè sono obbiettivi sono nemici. Certo che i mercenari non sempre comandano navi (anche se non è del tutto vero), ma gli equipaggi di quelle navi appoggiavano con il loro fuoco dal mare quei mercenari che a terra scannano e violentano (e poi sgozzano dopo aver violentato) chi gli capita sotto mano, quindi per quanto mi riguarda non fa differenza tra marinai regolari o mercenari. Riguardo ai volantini. In tempo di guerra chi è sorpreso con un volantino nemico in mano come minimo lo passano per le armi seduta stante. Se è sfortunato invece prima gli mozzano la mano con cui regge quel volantino, poi lo impiccano al primo lampione e quel volantino glielo appendono al collo come monito... Totale: io non penso proprio che qualcuno possa scappare, o ritirarsi, o sbarcare dalle navi finchè Gheddafi ha ancora una minima parvenza di potere.
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Bigliettini? Ma che siamo al compito in classe? Che è tutta sta preoccupazione per quei tipi? Io spero con tutto il cuore che quelle navi fossero cariche dei mercenari assassini e stupratori di bambine che sono al soldo di Qaddafi. Spero che stessero dormendo sonni beati dopo aver ammazzato e violentato, quando una bella GBU li ha spediti tra le braccia del diavolo che da tempo li aspettava con ansia. Ora io non credo che sappiano leggere, ma secondo voi anche se un fantomatico "C-130" li avesse tempestati di volantini con su scritto in tre lingue: "Scappate cari! Addì 22 maggio 2011, alle ore 23:05, grande spettacolo pirotecnico! Pezzo forte della serata: voi !!!", quelli sarebbero scesi dalle imbarcazioni? No dico ce lo vedete un comandante mercenario (l'unico forse in grado di leggere sillabando) che va da Qaddafi con uno di questi volantini in mano, chiedendogli: "Che faccio capo? Posso scappare?"... Uahahahahahahahaha. Gheddafi il volantino glielo ficca in gola, lo strozza di sua mano e lo da in pasto ai cani prima ancora che quello abbia finito di pronunciare la parola "scappare".
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realizzazione di un caccia 100% made in italy
Hobo ha risposto a topogun nella discussione Aeronautica Militare
E il Macchi-Bazzocchi (MB) 326 e il 339 dove li vogliamo mettere? E' molto, ma di molto più italiano il 326 che il G-91, il quale non è che un piccolo F-86. Il vero problema nelle cose io ho sempre pensato che è la testa, non i soldi e i motori... La grande industria italiana (navale e aeronautica) a mio discusso e discutibile parere è stata annientata nel corso di 70 anni di politicizzazione spinta a tutti i livelli. E dove entra la politica italiana (partiti) cari miei secondo me è la fine di tutte le cose. Basta leggere Wikipedia. Exempli Gratia: "Industrie Caproni" (arrivate a produrre anche il primo aereo a reazione italiano e scusatemi se è poco...): "Caproni was an Italian aircraft manufacturer founded in 1908... ". La Caproni era. Dopo essere andati (quasi) tutti in Piazza Venezia per 20 anni a urlare: "Duce! Duce! E 'speziamo le reni alla Grecia!' e 'a primavera viene il bello!'...", all'improvviso si scoprì che gli Italiani erano stati da sempre catto-comunisti e che ripudiavano la guerra! Miracolo! E allora dagli al fascista! Dagli ai padroni! Il potere agli operai e ai contadini! Sono gli operai a comandare la fabbrica e a decidere quello che si produce, il come il quando e il perchè. Invece di aerei, da oggi si fanno treni, auto, o bamboline, punto. Morale: "Caproni was an Italian aircraft manufacturer ...". Scusate il mio sfogo ai limiti del regolamento del forum, ma uno che lavorava alla Caproni (e che si occupò anche del Ca-313 e della sua torretta, che funzionava benissimo, ma che era tutto peso in più), mi ha raccontato la storia di quel che successe subito dopo la guerra. Alla "resa dei conti". I migliori tecnici se ne andarono chi in pensione chi all'estero, letteralmente cacciati da una folla delirante di operai rossi che però la domenica affollavano le chiese in tutta Italia (non si sa mai: un colpo al cerchio uno alla botte). Fine della Caproni e temo anche fine della grande industria italiana. E così, mentre altri arrivavano a produrre l'F-104, il Mirage III e l'EE Lightning, noi rimanevamo al palo. Cantieri navali? Lasciamo perdere... , quella storia è anche peggio... Il vero problema nelle cose come ho scritto sopra è il cervello e l'uso che se ne fa (o che non se ne fa), non i soldi. Nessuno sano di mente investe un solo nichelino in un sistema folle. -
In che modo lo fanno? Dici che una GBU-12 per dare la sveglia gli può bastare?
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Si hai ragione in realtà erano C, ma riconvertiti a E non mi ricordo più da chi (forse proprio dai Francesi...).
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Occhio che non so se la Libia ha i C: gli F-1 libici dovrebbero aver cominciato con gli A (versione semplificata diurna), poi con i B (biposto) e infine gli E. Quelli scappati a Malta dovrebbero essere "E" controlla. Hanno tutti il radar più piccolo del Cyrano-4 francese (e quindi il muso più aguzzo) e insieme ai sudafricani A-Z, gli F-1 libici sono gli unici ad avere la sonda di rifornimento in volo retrattile (quindi a scomparsa nel muso e non fissa all'esterno del muso). Non vorrei dirla grossa, ma a occhio il grigio scuro di fondo delle superfici superiori mi rassomiglia a quello dell'F-15E. Il resto della mimetica non lo conosco, ma c'è un foglio della Eagle Strike che comprende anche i Mirage F-1 libici, solo che nel web io non sono riuscito a leggere le corrispondenze (tocca comprarlo). Inoltre mi sembra che la stessa mimetica dell'F-1 i libici la usino anche su diversi altri velivoli (Mig-23ML, Mi-8, Ch-47...), quindi se becchi i colori di questi hai anche quelli dell'F-1.
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Di missili ci capisco un'H, ma un missile lungo 2 m è una bestia di roba, chi ne ha visto uno può capire forse... Sarà piccolo forse per chi è abituato a vedere missili lunghi 6 metri, cioè quanto un Ducato maxi. L'AA-8 Aphid avrà una testata "piccola", ma credo che quello che conta è di COSA è fatta (che esplosivo) e quanto vicino riesce ad arrivare. Non credo sia un caso che sia lungo un metro meno dell' AIM-9: forse i russi avevano scelto la configurazione "corto ed agile", non so. Magari può essere lanciato anche da situazioni in cui un Sidewinder non lo puoi tirare (numero di G), o forse vira più stretto e sopporta manovre che altri missili non sopportano. Un aereo nemico non ce lo "abbatti"? Può anche darsi. Ma di sicuro dopo che ha incassato un tuo AA-8 il tuo nemico abbassa le penne e inizia a cercare in tutti i modi di trascinarsi fino a casa sua. Tradotto: abbattuto o no, è costretto a interrompere quello che faceva e ad andarsene lasciandosi dietro una lunga scia fumante, a meno che non sia un pazzo, il che significa che l'abbattimento non è strettamente necessario per vincere. (A meno che non si tratti di un Kamikaze diretto su un asilo e anche così, dopo che l'hai colpito con l'AA-8 ti avvicini e lo finisci a cannonate e quello non può farci proprio niente).
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E che è "La Grande Abbuffata"? Se uno giudica di non voler entrare non entra e basta. In Libia c'è una grande guerra civile, che è sempre uno schifo perchè mette un paese contro sè stesso: libici contro libici. Il capo (o ex capo) ha dimostrato di essere un ammazzasette sanguinario contro cui è stato spiccato un mandato di cattura internazionale. La Libia è ricca di risorse energetiche, quindi è importante che l'area sia "stabile". Siccome ora invece è tutto l'opposto, si cerca in tutti i modi di ristabilizzare tutto, cacciando nel contempo Gheddafi per processarlo (ma quando mai...), o comunque per destituirlo, dato che mi pare chiaro che gran parte del suo stesso popolo non lo vuole più (ammesso che l'abbia mai voluto). Chi teme lo "Spettro Vietnam" secondo me può stare tranquillo: in Libia ci sono troppe ricche risorse perchè si instauri uno "nuovo Vietnam" e poi in Vietnam la partita era ideologica, cosa che non è in Libia. Se vogliamo fare un paragone con il Vietnam io credo che si possa dire che allora noi stiamo appoggiando i Vietcong (e quindi siamo dalla parte giusta), cosa che secondo me gli americani avrebbero dovuto fare a suo tempo nel Vietnam e a Cuba, ma che non capirono o non ebbero il coraggio di fare perchè ripeto la cosa a quel tempo era ideologica, comunismo contro occidente, cosa che come ho scritto sopra non accade invece in Libia.
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Se era "poco tracciabile" non lo so, ma il Corsair da quanto ne so io venne usato in "Vietnam" eccome, però dai Francesi e quando il Vietnam si chiamava ancora "Indocina" (O almeno, NOI, lo chiamavamo così...).
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L'Aquila d'acciaio: assolutamente scandaloso il primo. I sequels neanche a parlarne: li facevo meglio io. Top Gun: mi meraviglio (ma non più di tanto) che vada ancora. Io lo vidi appena uscito. La storia è coinvolgente (anche se inverosimile), le riprese non hanno bisogno di commenti, 25 anni e secondo me sono ancora insuperate. Altro film che si fa guardare: "The Flight of the Intruder" (L'ultimo attacco). Storia, in parte autobiografica credo, di un pilota di A-6 in Vietnam. Poi c'è tutta la schiera di film degli anni '50 e '60 sulle forze aeree statunitensi. Sembrano tutti uguali (storie datate e fuori dal tempo), ma le riprese erano in gran parte originali e secondo me erano belle (I Ponti di Toko Ri, Aquile nell'infinito...). "Bat-21": storia in parte basata su un avvenimento realmente accaduto a un pilota abbattuto in Vietnam e salvato dopo diversi giorni da un FAC che credo si meritò la Medaglia D'onore del Congresso continuando a sorvolare ininterrottamente per giorni la zona dove era stato abbattuo il pilota, attaccando il nemico anche dopo aver esaurito le poche munizioni a disposizione sul suo "piccolo" Cessna Skymaster e mettendo su finiti attacchi rasoterra per attirare su di sè il fuoco. "Dark Blue World": le memorie di un pilota ceco (Rep. Ceca...) scampato ai nazisti che scappa con un amico e collega. I due si rifugiano in Gran Bretagna dove si troveranno coinvolti in prima persona negli avvenimenti della battaglia d'Inghilterra. Finale amarissimo. "I lunghi giorni delle aquile": filmone-documentario sulla Battle of Britain. L'indimenticabiel serie delle "Black Sheep", le formidabili Pecore Nere del Pacifico. Basato su fatti realmente accaduti allo squadrone del barbone-alcolizzato-asso della caccia Boyngton, che finì con il diventare uno dei più grandi assi statunitensi della WWII (e di tutti i tempi). In realtà più che i filmini, ti consiglierei i libri autobiografici. "Il Primo e l'Ultimo". "Caccia Zero" I vari di un certo Antoine De Saint Exupery ("Terre des Hommes", "Vol de Nuit"... ). "Le Grand Cirque"; Pierre Clostermann. "I ponti di Toko Ri". "Straniero alla terra"; Richard Bach. Ecc, ecc, ecc...
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Non so che fiammata era, ma sicuramente io direi che non era un "Dump and Burn". Il Tornado non lo può fare perchè sul Tornado la valvola di fuel jettison (fuel dump come ti pare) da quello che so io è diversificata in tre vie alternative di cui la più grossa credo è situata subito sopra il timone (mobile), mentre le altre due dovrebbero trovarsi ai lati delle semiali. E' quell'ispessimento della deriva subito sopra il timone, per cui il carburante non finisce negli scarichi. Comunque io credo che tu abbia descritto bene quello che hai visto, perchè sempre da quel che so corrisponde esattamente alla manovra di recupero dopo una picchiata d'attacco. Cabro, picchio, sgancio, richiamo subito fino a impennare l'aereo e a metterlo in un'arrampicata verticale a postbruciatori accesi per riprendere subito quota e allontanarmi dalla minaccia; mentre cabro e risalgo: chaff! Chaff! Chaff! Chaff! (Flares! Flares! Flares!...) ......... Ecco secondo me quello che hai visto. Un "Wing Over" di due bei Tornado (ADV RAF nella foto subito sotto): Tornado fuel jettison: Riguardo all'F-111, secondo me lo scarico del fuel dump tra gli ugelli di scarico non è mai stata una gran bella cosa, per quanto il carburante è a pressione e si incendia in un certo lasso di tempo per cui l'aereo riesce ad allontanarsi. Non ho mai capito però perchè la valvola di scarico non l'hanno messa su quel po po' di deriva che l'F-111 si ritrova. Comunque ci andrei piano con la tattica del fuel dump and burn come sussidio antimissile a IR: se uno squalo decide di venirmi addosso mentre sono in acqua perchè ha fiutato il sangue che mettiamo sto perdendo dal naso, io mica mi apro anche una vena a morsi per complicargli le cose... Quindi io ho i miei dubbi che serva come "tecnica anti missile infrarosso ". La trovo solo una trovata assolutamente mozzafiato nelle manifestazioni aeree. Però lascio il parere agli esperti. Non so. Brisbane Festival (in realtà NON è così, ma la fiammata è molto più corta e segue l'aereo senza scia, la scia è un bell'effetto fotografico dato dall'obbiettivo sovraesposto della camera):
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@vortex Guardate che ho scritto che è della stessa "classe" della Mk84, non che è una Mk-84, cioè per pesi e dimensioni ci si deve rifare alla Mk-84, cioè il BLU-109 è il penetratore di bunker della classe 2000 lbre. Sono partiti da una Mk-84 e l'hanno ripensata ottimizzandola come penetratore (corpo più sottile di una Mk-84 forse per andare più veloce e fatto in acciaio diverso in modo da sfondare meglio e mi pare di capire anche esplosivo differente, in grado di "incendiare" il cemento riducendone la resistenza), mentre per esempio la BLU-110 è della stessa classe della Mk-83 (1.000 libbre). Tanto è vero che: "quando dotata di carica di PBXN-109, "... the bomb [mk83] is designated BLU-110". Ma non è una Mk-83, è il penetratore di bunker della classe Mk-83. http://en.wikipedia.org/wiki/Mark_83_bomb Notare poi che anche la GBU-24, la GBU-10 e GBU-31 rientrano tra gli sviluppi della Mk-84. http://en.wikipedia.org/wiki/Mark_84_bomb Ora io non sono un esperto armiere, nè un meccanico, ma della BMW serie 3 ci sono la berlina, la station wagon, la coupè e c'è pure il SUV (X3), che sono tutte basate all'origine sulla serie-3, anche se sono macchine molto diverse. Questo era il concetto che volevo esprimere. Riguardo al JDAM mi sarò sbagliato, ma io sapevo che la precisone dipendeva dai satelliti e in genere superava il laser.
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La BLU-109 è in pratica una bomba della "classe" della Mk-84 (900 Kg) modificata per bucare il cemento. Si vede dalla forma. La Mk-84 è una bomba per uso generale. La sua testata è di circa 450 Kg di tritonal. La BLU-109 da quello che so io è una Mk-84 ottimizzata per forare il cemento armato prima di esplodere. Si vede dalla forma e dalle dimensioni che è della stessa classe della Mk-84 (2000 lbs). La testata della Blu-109 dovrebbe essere di 250 Kg (più o meno la metà di una Mk-84 classica), ma il suo guscio è fatto in acciaio speciale ("penetratore") ed è spesso due centimetri e mezzo, il doppio di quello di una Mk-84. Inoltre la spoletta anteriore della Mk-84 sulla Blu-109 è sparita, sostituita da un muso a punta probabilmente fatto per far accellerare la bomba in caduta e farle forare meglio gli strati del cemento. Sicuramente la punta si schiaccia nel fare questo. Subito dietro di essa io penso che ci saranno degli inneschi a percussione che attiveranno la spoletta ritardata (di pochi millisecondi) che credo si trovi in coda alla bomba. In questo modo, appena la bomba ha trapassato il cemento ed è penetrata nel bunker, Bum! Ovvio che per fare questo devi prima centrarlo il bunker. Ecco perchè la Blu-109 è stata dotata di sistema di guida JDAM. Se invece preferisci il classico e vuoi il laser (meno preciso della JDAM), nella classe Mk-84 c'è la GBU-24, che altro non è che un penetratore BLU-109 dotato di alette di guida laser PAVE-Way III. La Blu-110 invece è la stessa cosa, ma della classe della Mk-83 (1.000 lbs; circa 500 Kg, 454 per l'esattezza).
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Sul ponte dell'Atlantic Conveyor: Sea Harriers della Royal Navy e Harriers GR-3 della RAF. Notare che i GR-3 della RAF sono ancora completamente avvolti nei teli di protezione per il trasporto in mare, mentre i Sea Harriers della Marina sono scoperti e hanno solo le protezioni delle prese d'aria. Gli Harrier GR-3 della RAF infatti non erano ottimizzati per l'uso sul mare. Al contrario, tutte le componenti che potevano risentire del clima marino erano state eliminate sul Sea Harrier, specie le parti in leghe che contenevano magnesio, che in mare vanno in contro a corrosione. Notare che anche il CH-47 e i Westland Wessex della RAF sono anche loro completamente avvolti nelle protezioni. Il Sea Harrier era diverso dall'Harrier anche nell'aspetto. Il Sea Harrier infatti aveva tutta la parte anteriore della fusoliera ridisegnata per il radome appuntito che conteneva l'antenna del radar Blue Fox e per l'abitacolo, che sul Sea Harrier era spostato più in alto, per dare maggiore visibilità al pilota: l'aereo infatti era impiegato come caccia intercettore a breve raggio e non come cacciabombardiere e alle Falkland si guadagnò il soprannome argentino di "La Morte Nera", anche per il fatto che la sua colorazione apparentemente chiara, in realtà sul mare e sotto la pioggia e gli spruzzi assume una tonalità nera. Per tutti i vari cambiamenti, anche ala e deriva del Sea Harrier erano differenti dagli Harriers della RAF. La deriva dei Sea Harrier per esempio era maggiorata. Il muso dell'Herrier GR-3 invece non aveva antenne radar, ma solo un ricevitore laser "passivo" Ferranti LRMTS (laser ranger & market target seeker), che gli permetteva di acquisire bersagli terrestri illuminati da altri (come il PAVE Penny dell'A-10).
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In rotta verso Wideawake (Ascensione): una cisterna Handley Page Victor rifornisce due Harrier Gr-3 sopra l'oceano.
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Si è una Mk-84 JDAM da 900 chili, modificata con un guscio in acciaio per fare buchi nel cemento prima di esplodere (BLU-109).
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Combattevano come e più degli uomini e la propaganda ci teneva moltissimo ad esaltare questo fatto. Le donne erano in tutti i ruoli combattenti senza distinzioni. EG: Lidija Litvjak, Eroe dell'Unione Sovietica. http://it.wikipedia.org/wiki/Lidija_Litvjak
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Ecco perchè non hanno usato un MV-22: oltre che non entrarci in quel cortile, l'Osprey (dicono) è anche famoso per il suo rumore. Se poi hanno sviluppato un altro elicottero del tutto nuovo (come io sono ancora convinto che abbiano fatto), gli sarà costato ben più che 60 mil. di US$...). Riguardo al Doppler delle pale: io non ne so un piffero. L'unica cosa che so è l'"effetto Doppler" delle sorgenti di rumore in movimento. Riguardo all'abbattimento del rumore, stavo cercando blade noise su you tube e guardate che viene fuori. L'unica cosa che io capisco è che diminuisce l'ampiezza delle onde sonore (cioè la pressione, cioè il "volume") e vengono privilegiate le basse frequenze. Quindi nelle pale degli elicotteri ci possono essere anche palette mobili e non fisse.