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Ci resta l'F-35A (quando lo vedrò ci crederò) e ci resta uno scafo nuovo nuovo da 30.000 tonnellate a metà tra l'incrociatore portaeromobili e la portaerei (grande per essere un incrociatore, piccolo per essere una vera portaerei) e che imbarcherà gli Harrier finchè non cadranno a pezzi e anche oltre. Si, ma gli inglesi hanno costruito navi da 70.000 tonnellate (le per ora due Queens), più del doppio della Cavour, che con uno "stiracchiamento" minimo possono permettersi di imbarcare anche l'F-35C e diventare portaerei "vere". Mentre la Cavour bisognerà rimetterla in cantiere e riprogettarla se si dovrà rinunciare all'F-35B, altrimenti avremo solo l'ennesimo incrociatore pesante portaeromobili.
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Grazie, spero di non fare solo dei lunghi monologhi inutili. Inoltre purtroppo non ho più molto tempo. Appena posso ricomincerò ad annoiarvi e questa è una vera minaccia.
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Sikorsky CH-53 - discussione ufficiale
Hobo ha risposto a -{-Legolas-}- nella discussione Elicotteri
Non lo so, ma il primo (MH-53J) è un elicottero per le forze speciali, quindi dovrebbe servire soprattutto per recapitare e recuperare uomini a grandi distanze e in qualunque condizione meteo e di luce (cosa in cui tornerebbero utile la grande velocità e l'autonomia del V-22, perchè bisogna andare lontano ed essere veloci), il secondo, il "Sea Stallion", dovrebbe essere un mezzo da ricerca e salvataggio, trasporto e soprattutto è uno sminatore marittimo, un dragamine (RH-53D bimotore e MH-53E trimotore con una pala in più e con i rigonfiamenti laterali ingranditi). -
Molte delle più serie unità militari del mondo (soprattutto Cina e Francia) si fanno un punto d'onore nel garantire ai traditori, ai fuggitivi e ai disertori una pronta cattura IN QUALUNQUE parte del mondo essi si nascondano e non importa dopo quanto tempo. Noi italiani potremmo sorridere di questa loro "tradizione", noi ne abbiamo ben altre: Publio Servilio Isaurico, console di Cilicia, ricevette ordine da Silla di risolvere una volta per tutte il problema dei pirati. Isaurico scelse uno dei suoi uomini migliori, un giovane comandante già pluridecorato in battaglia, tale Gaio Giulio Cesare. Cesare fece rotta con la flotta verso l'odierno Dodecaneso e provocò i pirati, i quali, durante una scaramuccia, lo rapirono. Cesare si qualificò e li mise in guardia contro quello che poteva succedere a chi rapiva un cittadino romano, militare per giunta. I predoni se la risero davanti a quella che a loro poteva forse apparire come la spocchia di un giovane comandante umiliato e disperato e risposero chiedendo a Roma un lauto riscatto: venti talenti d'oro in cambio del comandante romano catturato. Molto probabilmente dovettero rimanere stupiti dalla reazione del loro ostaggio: Cesare infatti, anzichè disperarsi, si offese: "Venti talenti? Ma io ne valgo almeno sessanta!" (un talento sono circa 36 chili d'oro) e, dopo aver detto questo, aggiunse anche una postilla: "Guardate che è meglio per voi se mi ammazzate, perchè voi non vi godrete mai quell'oro". Forse i pirati risero anche di questo, ma qualche anno dopo, se ancora ridevano, lo facevano inchiodati a una croce, perchè Cesare, appena liberato, fece una cosa sola: approntò una flotta e diede ai pirati una caccia spietata per tutto il Mediterraneo orientale (e quindi l'oro, anzichè goderselo, lo spesero per pagare chi li nascondeva), finchè non li catturò uno a uno e non li crocefisse tutti. E per farlo non si rivolse a un qualche straccione del posto, ma si doveva sapere in tutto l'orbe terracqueo che era Roma che li inseguiva e che era Roma che li giustiziava, secondo la legge romana, che vietava la pirateria. (Su questo in realtà gli storici presentano versioni un po' diverse, secondo alcuni Cesare fu più misericordioso: prima di crocifiggerli, li fece tutti pubblicamente strangolare, evitandogli così l'atrocità della morte in croce). Altro esempio: quel poveraccio di Annibale. Ricercato dopo la distruzione di Cartagine, vagò per anni per mezzo mondo, cercando di scappare da Roma, che lo considerava un pericoloso "terrorista" eversivo (in quanto Annibale invece di tenere la bocca chiusa, se ne andava in giro sobillando quelli che incontrava contro Roma), finchè alla fine, vistosi con le spalle al muro, Annibale disperato preferì suicidarsi, dopo ben tredici anni di latitanza. Altro esempio. Periferia di Buenos Aires in una bella giornata di maggio 1960. Un distinto signore se ne va tranquillamente per la sua strada, quando incrocia una coppia di giovani che se ne stanno davanti a una macchina ferma ai bordi della strada con il cofano e il bagagliaio aperti. "Buongiorno signore! sarebbe così gentile da aiutarci a spingere?". Neanche il tempo di rispondere e gli mettono in testa un cappuccio, lo sbattono nel bagagliaio e via. Un mese dopo, Karl Adolf Eichmann, sterminatore d'ebrei e di gente inerme, compare davanti a un tribunale in Israele, dove, dopo due anni, penderà da una forca, ben 17 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale.
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Dipende da cosa si vuole. Per me basterebbero un C-130, un cappuccio, una bara e un pistolotto al Fentanyl e poi vedi come ci finisce in galera (in Italia). Aggiungerei anche joscina, così non vede niente. Se poi invece si vuole andare alla radice dell'erba cattiva, invece del Fentanyl, usiamo piombo. Intossicazione acuta da piombo: 9 mm DWM Luger, 7,36 grammi, nel cervello (lo stesso dosaggio dispensato dalla Policia Federal Brasileira, quindi se si mettono a cercare il dottore che ha prescritto la cura si rivolgono per primi a loro e per quando capiscono cosa può essere successo noi siamo già a metà strada sopra l'Atlantico). Mi meraviglio che sono decenni che sta gente se ne va a spasso e ancora noi stiamo qui con Napolitano and company? Stavo pensando poi: ma domani non i niziano i saldi di fine stagione? Ragazzi non è tempo di allertare il reparto liquidazioni immediate? Bisogna pur cominciare l'anno nuovo con qualcosa di buono.
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SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
Hobo ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Infatti, nel caso di Chernobyl, la nube radioattiva con il massimo livello di pericolosità coinvolse anche la Bielorussia che è lì vicino sul confine. Nella Bielorussia del sud praticamente quelli tra i 30 e i 40 anni parlano italiano benissimo: sono i tristemente famosi "bambini di Chernobyl", che appena potevano venivano (e vengono ancora) in Italia al mare. (Molti cercarono in ogni modo di rimanere da noi, qualcuno ci riuscì). La nube si diresse grazie ai venti dominanti verso nord e verso ovest, finendo nelle repubbliche baltiche che però dovettero tacere (perchè erano sovietiche) e poi in Scandinavia. Gli svedesi e i finlandesi si accorsero subito del picco improvviso della radioattività e pensarono a un danno a una LORO centrale! Quando videro che le loro centrali funzionavano normalmente, incominciarono a guardarsi attorno e scoppiò il putiferio e i vertici dl Cremlino non potettero più nascondere la cosa: il reattore numero 4 a Chernobyl, che portava tra l'altro il nome di Lenin, era scoppiato. Erano passati più di 15 giorni e nessuno (tanto meno gli ucraini) ne aveva saputo niente !!! Questo per dire che noi viviamo già vicini alle centrali nucleari altrui e che se per assurdo ne dovesse "scoppiare" sul serio una in qualche paese nostro confinante, sarebbe come se fosse "scoppiata" da noi: non ci sarebbe alcuna differenza. Certo, oggi credo che nessuno terrebbe più nascosta una cosa del genere e anche questo vuol dire che le condizioni in cui si sviluppò il disastro di Chernobyl non credo che si possano più verificare. -
SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
Hobo ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
FraSam83 datti una calmata, l'hanno capito tutti che il cervello ti funziona abbastanza da non voler metter su famiglia vicino a un reattore nucleare, ma cr*sto quando "scrivi" fai paura, che hai imparato da solo nel tempo libero? Si obliterano i biglietti del tram non le idee. Comunque da quello che so io, il vero pericolo di una centrale nucleare non è tanto il reattore, ma sono le sue scorie. Il pericolo se di pericolo si vuole parlare non deriva tanto dalle scorie in sè che possono avere un'"attività" (radioattività) molto varia, ma dal fatto che esse andranno obbligatoriamente stoccate in depositi sicuri per migliaia e migliaia di anni. E' questo il vero problema: il tempo. Ancora oggi non si conoscono materiali che diano garanzia di durare migliaia di anni essendo esposti a radiazioni ad altissima energia. I rischi su incidenti vari ai reattori sono sempre possibili, ma non credo sia proprio il caso di ripescare fuori Chernobyl e il motivo è che tutte le condizioni e la concatenazione di errori che si sono verificati a Chernobyl derivarono non dalla centrale in sè stessa, ma dal sistema sovietico allo sfascio che aveva prodotto quella centrale e che non garantiva più la qualità minima necessaria per i materiali e la manutenzione e come tutti sanno il sistema sovietico non esiste più, quindi io credo che sia per lo meno altamente improbabile che si riverivichino di nuovo le stesse condizioni di Chernobyl. Quindi secondo me chi parla di Chernobyl non è molto serio, anche se bisogna continuare a studiare bene quell'incidente, per farsi un'idea di cosa NON bisogna fare quando si vuole mettere su una grande centrale nucleare e di cosa invece bisogna fare nell'eventualità della situazione più catastrofica: il cedimento strutturale di un grande reattore. A parte questo, come dicono molti, il problema è semplicissimo: non penso proprio che si possa fare in Italia nulla di atomico senza interpellare di nuovo la volontà del popolo, proprio come fecero nel 1987: con un referendum. Il problema è che la gente, per rispondere a un referendum, va prima informata e in Italia l'informazione non è sempre all'altezza. Quindi perchè non lanciate un sondaggio su questo forum per cominciare? (C'è già?). Per quanto mi riguarda, di centrali nucleari ne ho viste tante, tutte francesi. La prima che vidi non me la dimentico perchè mi ci divertii un sacco. Era la centrale nucleare di Dampierre nel 1986. Le scuole allora potevano e volevano permettersi bel altre vacanze di quelle che fanno fare ai ragazzi oggi, così noi ce ne andammo in famiglia in Francia per tre settimane tre... Una bellezza quando hai 14 anni. Tra le altre cose andammo a Dampierre, al centro della Francia, che usa per il raffreddamento l'acqua della Loira. Ci dettero a tutti un elmetto giallo e girammo nella centrale per un giorno intero. Vedemmo anche i reattori. Sono passati 24 anni e ancora non mi è successo proprio un bel niente (se Dio vuole). Alla domanda: "Ma tu ci vivresti vicino a un reattore nucleare?". La mia risposta è no. Ma la dura realtà è la seguente: noi italiani vicino ai reattori nucleari già ci stiamo comunque, dato che i confini settentrionali italiani sono vicinissimi a centrali nucleari francesi, svizzere, tedesche, ceche e ce n'è perfino una in Slovenia. Quindi in caso del tanto temuto "incidente" catastrofico, le radiazioni ce le becchiamo lo stesso, anche se molto dipende dai venti. -
Va be questi sono famosi. ma per me sono cavolate: come si fa a confrontare due cose così diverse? Come sommare mele con pomodori. Vogliamo fare cose senza senso, allora perchè allora la Bugatti non la testiamo anche in... atterraggio? Video "estremi" veri? Questi li avete visti? Questi si che fanno sul serio. Se vi siete rotti, Whabnoski can fix it:
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La Royal Navy dice addio agli Harrier e alla Ark Royal
Hobo ha risposto a matteo16 nella discussione News Aviazione
Secondo me invece è proprio questo ciò di cui i britannici possono andare orgogliosi: la capacità di accorgersi quando ci si è spinti troppo oltre e di adattarsi alla nuova realtà. Bisogna essere molto in gamba per fare questo. Tutti quelli che si sono creduti onnipotenti non sono durati molto, l'Inghilterra invece è sempre lì. -
AMI riceve l'aereo Tornado IS86, caposerie RET7
Hobo ha risposto a matteo16 nella discussione News Aviazione
No volevo dire l'opposto, cioè che devi girarla la testa se vuoi guardare qualcosa, cioè se vuoi fissare la sua attenzione per inseguire un oggetto in movimento, che si muove perchè è in moto, o perchè si muove rispetto all'aereo. E' come guardare attraverso un imbuto. I piloti di A-10 ci riuscivano, gli altri non so. Molti ci riuscivano anche senza NVG, usavano solo la telecamera IR dei missili con un campo di visuale inferiore ai 20°! (meno di 10° per lato, mi pare 7,5° per lato). Meno di un cavallo con i paraocchi. Un carro armato non è che sta sempre fermo ad aspettare di essere bucato. Se si butta a destra ed esce dalla tua visuale IR, tu per ritrovarlo devi girarti e cercarlo, sperando che nel frattempo lui non abbia cambiato un'altra volta direzione. Il campo visivo umano è di circa 180°, 90° a destra e 90° a sinistra (qualcuno più dotato supera i 180°). Il campo visivo con occhiali infrarossi potrà essere mono o binoculare cioè derivante dalla sommatoria delle due immagini percepite da ciascun occhio, ma che ampiezza avrà? Vogliamo stare larghi? Diciamo 90° (cioè 45° a destra e 45° a sinistra, la metà di un campo visivo normale). In realtà penso che siano molti meno. Comunque, appena il bersaglio ti esce dal tuo campo visivo, tu devi inseguirlo e quindi devi per forza girare la testa. Questo può andar bene per un elicottero, ma non per un aereo che vola a 500 all'ora o più. Questo può essere permesso con armi come il cannone, o i razzi, o bombe stupide, per cui basta che viri con il tuo aereo per riportare l'oggetto davanti a te perchè tanto per sparare basta che premi il pollice, ma se devi far materialmente acquisire il bersaglio a un tuo missile (un Maverick?), o hai qualcuno che te lo fa (il tuo operatore di sistemi d'arma seduto dietro o di fianco a te), oppure devi essere Bravo e veloce, perchè devi fare tutto, puntare e sparare pilotando e guardando fuori contemporaneamente. Per questo ci sono degli NVG a visione "panoramica", cioè che ampliano il campo di visuale, in modo che non devi continuamente girare la testa per mantenere in visuale un certo bersaglio, ma mica so chi ce li ha. Credo che sull'F-35 questo problema ormai non c'è più, ci sarà un casco che proietta in visiera i dati di un HUD, sovrapposto a una panoramica infrarossa a grande angolo di apertura di ciò che sta davanti all'aereo (e forse pure ai lati e dietro, o sotto), quindi non devi più affannarti a cercare le cose all'esterno quando escono dalla tua visuale e soprattutto, ciò che tu vedi viene "visto" anche dal tuo aereo, cioè viene registrato in digitale (non so come si dice) e può essere usato un semplice gesto per puntare, acquisire e sparare. Al contrario, se voli con i "vecchi" NVG penso che invece lo devi fare (muovere la testa e correggere la rotta) e quindi devi essere più bravo di un pilota di F-35. Se invece non hai NVG, ma hai comunque un'avionica avanzata, le cose cambiano: non sei tu a "vedere", ma è l'aereo che vede e che presenta le immagini infrarosse o radar ad alta definizione su uno schermo, derivanti magari da un sistema di amplificazione delle immagini che ti permette di "vedere" per decine di miglia; tu decidi il "cosa", ci punti sopra il laser, o la testata IR o TV della tua arma e tanti saluti. Ao se poi me sbaglio non lo so. -
AMI riceve l'aereo Tornado IS86, caposerie RET7
Hobo ha risposto a matteo16 nella discussione News Aviazione
Con i goggles vedi in 3d meglio della Panasonic solo nel campo visivo loro, che non so se oggi comprende 360°, a meno che tu non sia su un F-35 con visore incorporato nel casco. Significa che non vedi su 180°, ma devi girare la testa, distogliendo l'attenzione dal tuo volo. Ma soprattutto, quello che vedi con i "normali" NVG è interfacciato con l'aereo? Cioè, tu li vedi, ma l'aereo li vede? E' inutile che tu vedi qualcosa che l'aereo ancora non vede, perchè così prima di acquisire il bersaglio devi perdere tempo prezioso a dire all'aereo dove guardare. E poi, questo significa che sei nel raggio tella TUA visuale, che essendo umana non credo superi un paio di chilometri, quattro al massimo: significa che sei molto vicino ai bersagli, anzi troppo vicino, perchè a 2-4 chilometri, quando tu li vedi nei tuoi goggles, loro ti hanno già sparato e di sicuro in quattro chilometri mica puoi perdere tempo a smanettare in abitacolo per puntare i designatori. Gli NVG, a meno che tu non sei su un A-10, o a meno che non siano interfacciati con l'aereo, penso che servano soprattutto per le operazioni di decollo e atterraggio in luoghi non illuminati o non illuminabili con luce convenzionale, come un ponte di volo sul mare in guerra, o un bosco vicino al fronte. -
Benissimo per la Fincantieri, ma per dirla tutta gli indiani ci potevano pure pensare prima. I russi sono stati più furbi. I cinesi le Kiev le usano come parco di divertimenti. Purtroppo per il Mig-29, a bordo credo che non ci sia molto spazio per lui una volta che imbarcano i Su-33 e i Su-34; su una grande portaerei nucleare russa il Mig-29 mi pare un doppione.
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Ne avevano già parlato, comunque quei cerchi concentrici sono l'espressione visiva del suono e si chiamano onde di pressione o Shock Waves o Shock Diamonds: http://en.wikipedia.org/wiki/Shock_diamond Postbruciatore vampeggiante direi proprio di no, ma di modi ce ne sono tanti, dipende. Postbruciatori eruttanti una vampa o fiamma lunga più di sei metri già rende meglio. (Non è proprio un argomento di aerotecnica, ma di lingua italiana).
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Per il postbruciatore direi boato. Per la vampa direi vampa. Per le onde di pressione che si vedono direi appunto onde di pressione.
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La boiata l'ho scritta io: i lanciatori degli SSN19 sono quei 12 ugelli sul ponte che si vedono a mezza nave a prua, a metà dello skijump ecco perchè non hanno potuto metterci le due catapulte prodiere. Una sistemazione simile ai vecchi Kiev. Gli SSN-19 da lancio in superficie da quel che so non hanno bisogno di essere allagati prima perchè per il lancio non hanno bisogno di essere avvolti e espulsi dalla nube di vapore ad alta pressione che invece necessita nei sottomarini in immersione. Anche le due Kutnetsov originariamente avevano i loro lanciatori prodieri a scafo per SSN-19. Come difesa SAM a medio raggio le Ulyanovsk dovevano imbarcare il SA-6. Evidentemente le portaerei russe hanno un impiego diverso dalle americane. Avevano disegnato un ponte di volo un po' stretto effettivamente, ma con un equipaggio molto ben addestrato forse si possono distanziare gli appontaggi per alternarli ai lanci da catapulta. Altra cosa strana per me e la mancanza del quarto elevatore: a sinistra ce n'è uno solo. Inoltre, sono troppo stretti per poter portare due caccia alla volta. Riguardo al sonar rimorchiato le Ulyanovsk dovevano imbarcarlo per davvero, perchè avrebbero dovuto ricevere il complesso sonar attivo/passivo MGK-345/365 "Zvezda-2", che hanno (avevano) anche le Kutnetsov. http://www.fas.org/man/dod-101/sys/ship/row/rus/1143_7.htm Insomma una portaerei russa dev'essere una nave tuttofare, anche a costo di metterci cose che fanno un po' a pugni, però può cambiare modalità d'impiego in un attimo, passanto dalla portaerei, all'antisom, passando per l'antinave.
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Solo il guscio vuoto o considerando anche i bacini, i reattori e lo stoccaggio delle scorie nucleari? Solo il guscio, una volta completato chiavi in mano direi a occhio da due a quattro miliardi di dollari americani. E mi sa che è proprio così. Questo nell'eventualità secondo me remota di uno scontro classico nave contro nave. Si, ma solo i Kiev in realtà lo erano, anche se come incrociatori portaeromobili erano un tantino grossi. La Kutnetsov la chiamano così perchè gli serve per farla entrare in Mediterraneo dove portaerei sovietiche non ne volevano. Non lo so. Le Ulyanovsk originali avrebbero dovuto imbarcarne quattro, ma si parla di dati ipotetici di 25 anni fà. Una "Ulyanovsk" come avrebbe dovuto apparire, notare lo skijump, tre ascensori invece di quattro e le postazioni dei silos degli SSN19 ai quattro angoli del ponte di volo, a gruppi di sei, notare anche l'assenza di fumaioli.
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Da quel che so, avrebbero dovuto essere come le Forrestal, forse con qualche migliaio di tonnellate in più, quindi un pelo più grandi (non so se sia un pregio o un difetto). Lo scafo che si vede nella foto in realtà non è dato per certo al 100% che sia l'Ulyanovsk, ma secondo i più è quasi certo che sia lei se non addirittura la sua gemella. Secondo altri invece, guardando le forme del dritto di prora e dei masconi (slanciatissimi come in tutte le navi russe) poteva essere l'inquadratura di un nuovo tipo ingrandito di Kirov, a causa del fatto che come si vede l'opera viva della prua ha il grande bulbo ancora da montare, secondo alcuni perchè forse c'era un grande sonar antisom, cosa strana, ma nient'affatto impossibile per una grande portaerei specie con i russi. (l'unica superportaerei americana con il sonar che io ricordo fu l'America, classe Kitty Hawk). I russi non scherzano e quindi avevano l'abitudine di dotare le loro navi di tutto e quando dico tutto voglio dire tutto (vedi i Kiev): sulle Ulyanovsk era infatti previsto anche l'imbarco di missili antinave SSN-19. L'immagine da satellite da ricognizione KH-11 invece è praticamente certa. Le Ulyanovsk avrebbero dovuto poi avere un peculiare accoppiamento dato da due catapulte a vapore a centro nave e dallo skijump. http://en.wikipedia.org/wiki/Soviet_aircraft_carrier_Ulyanovsk La Ulyanovsk doveva chiamarsi Kremlin, ma poi le hanno dato il nome della città natale di Lenin cioè hanno dato a una portaerei un nome da barcaioli del Volga. Il molo sulla destra della bocca del bacino da quel che so era il 444, non lontano dall'estuario del Bug (quello meridionale), che si fonde con il Dniepr prima di arrivare al mare a Nicolaev e ci sono passate molte grandi navi sovietiche, dai Kiev, ai Mosca, alla Varyag.
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A me invece quello della seconda foto (Tornado grigio italiano 6-14) sembra proprio un LITENING della Rafael, divisione armi della IAI di Haifa. In sostanza è un FLIR con un designatore laser. In più ha anche il GPS per le nuove bombe intelligenti e mi pare anche un data link e la capacità di operare in rete. Notare che sul Tornado italiano gli hanno dovuto aggiungere il piloncino di adattamento (probabilmente per i cablaggi). Come al solito gli israeliani hanno lavorato così bene, che gli americani ci si sono buttati a tuffo.
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AMI riceve l'aereo Tornado IS86, caposerie RET7
Hobo ha risposto a matteo16 nella discussione News Aviazione
I visori notturni sei costretto a usarli se l'aereo non ha sensori all'infrarosso (come i nostri Tornado) e non è mica una gran roba: limitano il campo visivo e i flares e le esplosioni ti abbagliano e poi a che serve in una missione di soppressione delle difese? Lì si gioca tutto sui radar e sulle ECM. Gli inglesi avevano il TIALD sui loro IDS, che fu sperimentato in Desert Storm dove inizialmente schierarono solo due IDS modificati per portare il TIALD e andò bene, ma non so più che ne hanno fatto. -
Ricordi del tempo che fu: Progetto 1143-7. Chernomorsky Sudostroitelni Zavod (Cantieri Navali del Mar Nero, i più grandi d'Europa), Nicolaev anni '80. Lo scafo della superportaerei a propulsione nucleare Ulyanovsk prende forma nel bacino, accanto alla sua gemella, che ancora non si vede. 1988-'89. (impostazione delle prime due lamiere di chiglia della Ulyanovsk: 25/11/1988). Satellite KH-11: i blocchi prefabbricati di una nuova portaerei vengono assemblati in cantiere, sotto due enormi carroponti a Nicolaev: Tests operativi dello Yakolev-44. Notare la bandiera della Flotta e le eliche controrotanti (le danno per turboprop, ma a me paiono tanto propfan...):
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Certo, questo quando mi devo confrontare con la testa calda di turno, ma quando devo fare affari con uno che è grosso almeno quanto me, quello quasi che mi si offende se gli mando la portaerei più vicina, perchè pensa che non lo prendo abbastanza sul serio... e non è bene offendere uno con cui stai trattando. Pre trattare da pari a pari ci vogliono i missili balistici intercontinentali perchè questi fanno subito capire che se lui mi ammazza, io lo ammazzo e quindi la violenza fisica è inutile anzi controproducente e come tale viene subito accantonata, quindi si torna a trattare da buon vicini. Un maschio di Grizzly da mezza tonnellata può fare il grosso con tutti quelli che incontra, meno che con un altro Grizzly da mezza tonnellata. Ma se questo passaggio non si verifica, tutto può succedere. Pensa solo a quante guerre mondiali avrebbero potuto esserci se non ci fosse stata l'atomica.
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La credibilità di una superpotenza alla fine è basata sulle sue armi nucleari strategiche. L'imbarco degli S400 sui Kirov (ma quanti ne sono rimasti?) forse indica l'intenzione di trasformarli in qualcosa di simile all'AEGIS, il che significa che proteggono la flotta dalle minacce aeree e forse pure spaziali, quindi se si mette un po po di sistema come quello a bordo di una nave come un Kirov significa che fanno sul serio e che probabilmente faranno le portaerei a propulsione nucleare, ma per fare le portaerei ci vogliono 20 anni.
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Da quello che so io, era un missile da ricognizione. Praticamente era un missile da mach 4 dotato di telecamere. Il motore era uno statoreattore, cioè un turboreattore senza il compressore. Il compressore non serve se hai una presa d'aria fatta apposta e se sei cosi veloce che l'aria si comprime da sola, in onde d'urto che arrivano dirette alla turbina. Il drone era il Lockheed D-21 ed era usato da un A-12 modificato con un pilone tra le derive. Doveva essere sganciato e lasciato andare quando l'aereo madre volava ad altissima velocità supersonica (sennò la statoreattore non va), il che rischiese una perfetta "congruenza" aerodinamica tra aereo e drone e ci fu almeno un incidente (mortale) a mach-3. L'idea era che il drone supersonico avrebbe dovuto penetrare nelle aree difese dai missili nemici entro la loro gittata, cosa che l'A-12 e l'SR-71, se potevano, si guardavano bene dal fare. Il drone avrebbe attraversato l'area a rischio registrando le informazioni e poi avrebbe volato sopra un paese amico, sganciando le apparechiature con le riprese, per poi autodistruggersi. Non so se aveva data link, ma non credo. http://www.youtube.com/watch?v=GMyC2urCl_4
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Fame, AIDS, malattia mentale e crimine sono contrari alla dottrina marxista: semplicemente NON esistono in Unione Sovietica! Chi dice il contrario e un eterodosso patologico e come tale va curato psichiatricamente nelle nostre eccellenti cliniche d'avanguardia, specie in quelle siberiane, in grado di curare ogni male.
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E va bene forse ho un po' esagerato e allora invece del Tigermoth a me e a windsaber ci dai qualcosa di più: uno Swordfish sul mare. La fase dell'individuazione te la lascio, tu facci passare davanti un Blackjack all'attacco a bassa quota sul mare e vedi che fine gli facciamo fare. Preferisci il petto o la coscia? Immagina se ci dai un F-18 che succede, immagina poi se ce ne dai uno per uno... A proposito, tu di YF-12 con l'AIM-54 ne hai mai sentito parlare?