Allora quello che so io, è che sono s'accordo con Ro.
All'Infedele della settimana scorsa, un economista della banca mondiale, si definiva "cinico economista" , faceva notare, che se all'inizio della sua carriera avesse presentato un piano come quello imbastito dall'Italia, lo avrebbero sbattuto subito fuori:
1) 7.5 miliardi di euro da spendere
2) previsioni di crescita del traffico errate
3) rischio elevato
Tanto che, si svaluta troppo la possibilità di potenziare la linea esistente, non è detto che quei soldi torneranno nell'investimento, proprio perchè le previsioni sono sbagliate, non è detto che le imprese metteranno le loro merci sul treno, perchè sicuramente gli converrà meno, che tenerle su gomma.
Ergo, gli Italiani pagheranno salato il fallimento dell'impresa.
Ma si può?
Senza contare, che per 10 anni, i comuni hanno tenuto regolari riunioni, con i gli incaricati di "dialogare" per conto del governo, e non hanno mai avuto risposte precise.
Sono stati presi per il naso per tanto di quel tempo, che questo per me basta per mettergli i bastoni fra le ruote.