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Tutti i contenuti di -{-Legolas-}-
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F100 e Andrea Doria, mettiamole a confronto
-{-Legolas-}- ha risposto a ivolongobardi nella discussione Marina Militare
Arrivate a una conclusione sui punti su cui siete d'accordo, e su quelli che rimangono "aperti" per cortesia. Sto per chiude il topic a "futura consultazione". -
Non ancora J, e per ora tieni a mente che l'unico scarafaccio buono, è lo scarafaggio morto!!
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I Grandi condottieri nella storia
-{-Legolas-}- ha risposto a Maverick1990 nella discussione Off Topic
Mitico Paperinick. Ma di Napo non si ricorda nessuno? Io ho votato lui. -
Grazie Dominus.
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Permettimi di fare una considerazione. Le LGB sono state create ai tempi del Vietnam, per colpire con precisione bersagli difficili come il ponte di Than Hoa, mentre la cosiddetta Guerra Chirurgica, è un genere coniato dalla stampa poi cavalcato dagli ambienti militari. Comunque quello che hanno promesso i militari, è stato di ridurre il pericolo di vittime collaterali. Non li si può troppo colpevolizzare se hanno sempre detto di "uccidere meno", mentre di qua la gente ha sempre solo capito "non uccidere del tutto". Sta all'intelligenza dell'interlocutore capire le cose.
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Basta saperlo come giustamente dici e poi ogni tanto qualche puntatina si può fare.
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Sto per farvi una rivelazione da corte marziale. In quella sezione segreta del forum....di solito ci mettiamo d'accordo e... vi sparaflesciamo
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Incidente B-777 della British Airways
-{-Legolas-}- ha risposto a paperinik nella discussione Aerei Civili
Sembra incredibile, il 777 è pure un progetto nuovo di pacca. Grazie degli aggiornamenti. -
C'era gia?
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SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
-{-Legolas-}- ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Vi porto a conoscenza di un intervista fatta al premio Nobel Carlo Rubbia: http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/a...bia-solare.html sul nucleare sono d'accordo con Rubbia. Aggiungo anche che le centrali al torio sono molto interessanti, e in India c'è una politica di ricerca di spingere molto su quel genere di combustibile, e quindi loro sono molto in vantaggio tecnologicamente parlando, su quel genere di centrale. -
Iran - Discussione Ufficiale
-{-Legolas-}- ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Vabè, bastonato da una coalizione internazionale. Se c'andava la Francia da sola per esempio, non ne sarebbe uscita così bene. -
Iran - Discussione Ufficiale
-{-Legolas-}- ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Ricordo a memoria come in quella missione, i piloti dessero per scontanto di non tornare vivi dalla missione. Tutti volontari. Tornarono tutti. -
Qanti?... Che onta per l'ex USSR.
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Casso che megatoppata che ho fatto! Mi spiace, che devo dire... farò Karachiri qui in un angolino senza disturbare.
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Ho trovato un articolo molto interessante. Spigolature Tutto quello che avreste voluto sapere sui candidati alla Presidenza Maurizio Stefanini 5 Giugno 2008 Barack Obama contro John Mc Cain. Come che vada, per la prima volta nella storia degli Stati Uniti si affronteranno per la Casa Bianca due candidati nati fuori del Continente nord-americano. Non fuori del territorio degli Stati Uniti: se no, stabilisce la Costituzione, non potrebbero essere eletti. Per questo non è andato oltre la carica di Segretario di Stato il tedesco di Norimberga Heinz Alfred "Henry" Kissinger, ebreo esule in seguito alle leggi razziale. E neanche la praghese Marie Jana Korbelová, anche lei esule di origini ebraiche, e ribattezzatasi Madeleine Korbel Albright. Quanto al governatore della California Arnold Schwarzenegger, oriundo austriaco, non a caso alcuni suoi fan hanno pensato di raccogliere firme per chiedere una riforma della Costituzione. Obama è però nato nel 1961 nelle Isole Hawaii: che due anni prima erano diventate il cinquantesimo degli Stati Uniti, ma che sono comunque un arcipelago dell'Oceania. Mentre McCain è nato nella Base Aeronavale di Coco Solo, dove suo padre prestava servizio come ufficiale: in America Centrale, in quella Zona del Canale di Panama che tra 1903 e 1979 fu territorio Usa, prima di passare tra 1979 e 1999 allo status di territorio sotto amministrazione congiunta statunitense-panamense, ed essere infine "retrocessa" nel 1999 a Panama. La legge del 1953 chiarì con effetto retroattivo che nella Zona era cittadino statunitense chi vi nascesse da almeno un genitore statunitense, mentre negli Usa per acquisire la cittadinanza basta nascere nel territorio. Di McCain è stato poi ricordato che è stato prigioniero durante la Guerra del Vietnam, e anche sottomesso a gravi maltrattamenti che tuttora gli impediscono di alzare le braccia. Per questo al tempo delle polemiche di Abu Ghraib fu uno dei senatori che più celermente reagì contro gli abusi. Mentre Barack Obama è presentato come il primo nero a correre per la Presidenza degli Stati Uniti, mentre Hillary Clinton sarebbe stata la prima donna. Ma prima di McCain, in realtà, la malasorte della prigionia toccò anche a Andrew Jackson, il settimo presidente. A 13 anni durante la Rivoluzione Americana si era infatti arruolato col fratello Robert come corriere nell'esercito continentale di George Washington, ma tutti e due furono catturati dagli inglesi e detenuti per un anno, durante il quale furono gravemente maltrattati. Una famosa litografia popolare mostra un ufficiale inglese che lo colpisce con una spada per essersi rifiutato di lustrargli gli stivali, e in prigionia lui e suo fratello si ammalarono di una forma di morbillo talmente grave che Robert ne morì poco dopo la liberazione. Quanto all'etichetta di "prima donna o primo nero" a correre per la Presidenza, sarebbe la classica domanda cattiva su cui far cadere un concorrente a un quiz o a un esame. Prima di tutto, infatti, Obama e la Clinton erano già candidati, e l'attuale vittoria del primo riguarda solo la nomination formale che il Partito democratico darà a agosto nella Convention di Denver, dopo il risulato delle Primarie. Bisognerebbe dunque parlare piuttosto di candidati che finiranno nella scheda finale. Ma anche in quel caso ci sono state già 23 donne indicate in quel documento, a partire da quella Charlene Mitchell che nel 1968 si candidò per il Partito Comunista, prendendo 1076 voti. Altre quattro donne erano già state candidate in precedenza, quando i nomi venivano scritti direttamente dagli elettori. Tre candidature addirittura nell'800, a un'epoca in cui le donne non avevano neanche l'elettorato, e un'eventuale loro vittoria sarebbe stata dunque cassata. La prima in assoluto fu infatti nel 1872 la femminista Victoria Woodhull, e la prima di cui sia stato tramandato il risiltato fu nel 1884 l'altra femminista Belva Ann Lockwood: 4149 voti. Va poi ricordato che Charlene Mitchell era oltretutto anche nera, e con lei nel 1968 si candidarono altri due afro-americani, nelle due ali in cui si era diviso il Peace & Freedom Party: 136.385 per il leader delle Pantere Nere Eldrige Cleaver, con l'ala "ortodossa"; 47.097 per il comico Dick Gregory, con un'ala scissionista ribattezzata Freedom & Peace Party. Ma il primo negro in assoluto a essere iscritto sulla scheda "finale" del voto presidenziale era stato nel 1964 Clifton DeBerry, del trotzkysta Socialist Workers Party: 32.327 voti. Perché allora si è parlato di "prima volta" per Obama e Hillary? In realtà, si tratta semplicemente della prima volta in cui un negro e una donna si sono contesi la nomination finale di uno dei due grandi partiti. Gli unici che possono poi mandare alla Casa Bianca un loro candidato sul serio. Prima di Obama altri cinque negri avevano concorso per le primarie democratiche, senza però arrivare alla fine della corsa. Il primo in assoluto, nel 1968, era stato Channing Phillips, che dopo aver condotto la campagna elettorale di Robert Kennedy aveva tentato di rilevarne la candidatura dopo l'assassinio. Nel 1972 ci provarono Shirley Chisolm, che nel 1968 era già stata la prima donna nera eletta al Congresso, e il pastore battista Walter Edward Fauntroy: entrambi furono per la prima volta in grado di aggiudicarsi uno Stato. Nel 1984 e 1988 seguì l'altro pastore battista Jesse Jackson. E nel 1994 ci fu anche il governatore della Virginia Lawrence Douglas Wilder, nel 1990 primo nero a essere eletto governatore. Quanto al Partito Repubblicano, nelle sue primarie ha avuto solo il candidato nero Alan Keys, ma per ben tre volte: nel 1996, 2000 e 2008. Come origine etnica, d'altronde, e a differenza di sua moglie Michelle, Obama non è tecnicamente un afro-americano classico, visto che non ha avuto infatti antenati schiavi. Suo padre era infatti un emigrante kenyano di etnia luo, e per quel lato Barack è addirittura cugino dell'attuale primo ministro kenyano Raila Amolo Odinga (così almeno racconta lo stesso Odinga). Sua madre era invece una bianca di origini miste inglesi, tedesche e francesi. McCain è invece un cognome scoto-irlandese: cioè un discendente di quei coloni scozzesi protestanti che gli inglesi mandarono a colonizzare l'Ulster contro gli indigeni cattolici; che oggi costituiscono il grosso della popolazione protestante dell'Irlanda del Nord; e che per la loro tempra di colonizzatori furono mandati in gran quantità in Nord America, al punto da dare addirittura il loro accento alla varietà di inglese parlata negli States. Quasi il 16% della popolazione degli Stati Uniti al momento dell'Indipendenza, coloro che si sono definiti scoto-irlandesi all'ultimi censimento non sono stati più dell'1,8%. Ma da sola o associata a origini inglesi, come lo stesso McCain, questa è stata l'origine etnica più diffusa tra i presidenti statunitensi. Erano infatti scoto-irlandesi Jackson, Buchanan, Andrew Johnson, Grant, Arthur, Truman e Nixon. Di origine mista inglese e scoto-irlandese, come McCain, Benjamin Harrison, McKinley, Carter, Bush padre, Clinton e Bush figlio. Inglese, scoto-irlandese e scozzese Wilson. Inglese, scoto-irlandese e irlandese Reagan. Scoto-irlandese, scozzese e olandese Theodore Roosevelt. Scoto-irlandese, inglese e tedesca Cleveland. Scoto-irlandese, inglese, tedesca e tedesco-svizzera Hoover. Scoto-irlandese e scozzese Polk. Washington, Adams padre, Jefferson, Madison, Adams figlio, Henry Harrison, Tyler, Taylor, Pierce, Lincoln, Taft, Harding, Coolidge, Lyndon Johnson e Ford erano invece di origine inglese. Fillmore inglese e scozzese. Monroe e Hayes scozzesi. Garfield gallese. Van Buren olandese. Franklyn Delano Roosevelt olandese e lussemburghese. Eisenhower tedesco. Kennedy irlandese. Dal punto di vista religioso McCain sarebbe il primo presidente nato episcopale e poi diventato battista. Ma il cambio di religione non è una realtà infrequente negli Usa: per adottare la fede del coniuge come ha fatto l'episcopale George W. Bush nel passare al metodismo, e anche il figlio di padre e patrigno musulmani e madre atea Obama nel passare alla congregazionista Chiesa Unita di Cristo; ma non solo. Comunque finora la confessione più rappresentata alla Casa Bianca è stata quella Episcopale, ramo Usa dell'anglicanesimo, e fede tradizionale dell'élite di origine inglese: con i 12 nomi di Washington, Jefferson, Madison, Monroe, William Harrison, Tyler, Taylor, Pierce, Arthur, Franklin Delano Roosevelt, Ford e Bush padre. Jefferson, Madison e Monroe al di là dell'appartenenza formale erano però piuttosto dei Deisti di tipo settecentesco, simpatizzanti del monoteismo razionalista di Voltaire. E Jefferson si sentiva pure vicino a quella denominazione Unitariana che rifiuta la Trinità. Arthur in compenso era passato all'episcopalismo dopo essere nato battista. Seconda denominazione, con sette nomi, è quella presbiteriana, chiesa calvinista etnica di scozzesi e scoto-irlandesi: Jackson, Polk, Buchanan, Cleveland, Benjamin Harrison, Wilson e Eisenhower. Ma Polk dopo aver lasciato la Casa Bianca si fece metodista. Al contrario Eisenhower era nato mennonita, aveva poi seguito la madre nei Testimoni di Geova, li aveva lasciati per il loro antimilitarismo al momento di entrare in Accademia e era infine entrato nella Chiesa Presbiteriana poco dopo essere stato eletto Presidente. Al terzo posto, con quattro nomi a testa, battisti e unitariani. I primi, forti al Sud e tra i neri, la più popolare delle denominazioni prorestanti Usa; i secondi, al contrario, una delle più elitarie. In particolare, erano battisti Harding, Truman, Carter e Clinton, anche se Carter nel 2000 ha poi lasciato la Chiesa criticandone l'"antifemminismo". Erano invece Unitariani i due Adams, Fillmore e Taft, a parte le simpatie di Jefferson. Ma sia Adams padre che Taft erano nati in quella fede Congregazionista oggi abbracciata da Obama, mentre Adams figlio andava anche alle funzioni presbiteriane. Tre i metodisti, seconda denominazione protestante Usa per numero, forte tra i pionieri del West: Grant, McKinley e Bush figlio. Ma sia il nato presbiteriano Grant che il nato episcopale Bush figlio si sono convertiti alla fede della moglie, mentre al contrario il nato presbiteriano Polk aspettò la morte della moglie per passare al metodismo. Tre pure gli adepti alla Chiesa dei Discepoli di Cristo, che è un po' una via di mezzo tra congregazionismo e metodismo, nata nel West tra pionieri scozzesi e scoto-irlandesi: Garfield, Lyndon Johnson e Reagan, che era di padre cattolico ma aveva seguito la fede della madre. Dopo aver lasciato la Casa Bianca però Reagan passò alla fede presbiteriana. Due gli adepti alla calvinista Chiesa Riformata Olandese: Van Buren e Theodore Roosevelt. Due i quacheri: Hoover e Nixon. Ma tutti e due prestarono giuramento, malgrado la loro fede in teoria glielo vietasse. Poi c'è il cattolico Kennedy, e alcuni casi dubbi. Lincoln: un figlio di battisti in gioventù attratto dal Deismo ma che da Presidente non fece mai capire a che denominazione apparteneva, pur proclamandosi genericamente "cristiano". Andrew Johnson, il vice che glu successe dopo il suo omicidio: anche lui di genitori battisti, e che a volte andava nella chiesa metodista di sua moglie e a volte addirittura a funzioni cattoliche, proclamandosi anche lui genricamente "cristiano". Hayes: non si sa fosse presbiteriano o metodista, ma era metodista la moglie e furono allevati come metodisti i figli. fonte: http://www.loccidentale.it/articolo/tutto+...sidenza.0052332
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Ah... ...e no, più fredda di così no. Per questo le chaff devono ingannare i sensori IR del sistema di guida dei missili. Più è raffinata è l'elettronica del missile, è più resistente sarà alle chaff. Se il missile si fa accecare dalla chaff, il gioco è fatto. Edit: Infatti mi sembra strano. Ad esempio, perchè vicino allo F-117 non compare la scala del calore? Forse l'immagine è ripresa con un sensore differente.
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Fai bene. Comuque è una vergogna. Nascondere le armi alle parate, dopo tutto quello che passano i nostri dall'Iraq all'Afghanistan passando per il Libano.
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Se la scala termica è circa la stessa di quest'immagine http://www.x20.org/81927172new-8%5B1%5D.jpg non mi sembra tanto calda la fusoliera. La parte più hot si aggira intorno ai 95 F°... circa la stessa del sedere del cagnone qui sopra.
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Mi segno sull'agenda un +10% per lender.
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Aspettare che qualcuno violi il regolamento quel tanto che basta da fustig....ehm... aiutare l'Admin a gestire questo bellissimo forum. Che avevi capito?
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Che pena. Non ho parole.
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...perchè vi osserviamo dall'alto! Della serie "ocio che te copo!" per stare in tema aeronautico. -----> E' una vitaccia ragazzi... connessi alla Matrix 24/24, ieri ho lasciato Neo prendersi le ferie, ma noi sempre qui! Diciamo che ci sono delle soddisfazioni..
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Simpatica sta discussione, l'ho vista solo adesso.
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Il clima di cui parlavo sopra, si capisce bene da articoli come questo: http://www.cursor.org/stories/civpertons.htm dalla NATO nessuno si aspetta vittime civili, e viene raffigurata come un difensore inerte che si trasforma in un mostro assassino quando i tempi sono cambiati rispetto alla sua creazione. (Dimenticando forse che la stessa avrebbe cosparso la Germania Ovest di bombe atomiche tattiche nel caso le forze le PdV avessero attaccato.) I confronti con la guerra del Vietnam, lasciano il tempo che trovano. In Vietnam si facevano bombardamenti a installazioni militari, o a tappeto nella jungla logico che il nuemero di vittime sia diluito dal quantitativo di bombe. Viceversa oggi si colpiscono i centri abitati, per uccidere terroristi e piccoli gruppi armati. Le proporzioni sono diverse e cambiano per forza di cose. Si può colpevolizzare la stampa e gli organi stampa degli eserciti per aver sfruttato l'onda mediatica sull'uso che si fa di bombe "intelligenti", per aver creato un falso senso di sicurezza, o dell'uso che ne fanno per creare un maggior consenso nell'opinione pubblica, questo si. Ma a questo punto è politica. Un Capitano sa bene qual'è il valore di una JDAM dal suo punto di vista, e ne farà uso quando ritenuto necessario dalla situazione di battaglia. Mi spiace ci siano vittime delle bombe nel tuo mondo Intruder, hai tutta la mia solidarietà benchè serva a poco.