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-{-Legolas-}-

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  1. -{-Legolas-}-

    Auguri Legolas

    Onorato ragazzi, grazie mille!
  2. Scusa, ma riapri un vecchio topic solo per aggiungere questo? Il senso del discorso di Gianni non cambia, se la tua è una precisazione ti ringraziamo, ma almeno giustifica la tua spiegazione perfavore.
  3. -{-Legolas-}-

    Auguri Legolas

    Grazie signori, apprezzo tantissimo!
  4. Tristissimo, e vero. E' davvero successo ed è... non trovo parole.
  5. Si ho fatto caso alla tua correttezza nei confronti di Dominus, ed infatti ti consigliavo di lasciar perdere gli altri interventi. Poi se arriveranno altri interventi esaustivi, ben vengano, io sull'argomento in questione non ne so molto.
  6. -{-Legolas-}-

    Rifiuti spaziali

    Per Kinetic Kill, puoi tradurre come:"Centrato con impatto cinetico". Ovvero hanno fatto in modo che il vettore colpisse direttamente il satellite bersaglio (i cinesi). Non tutti i satelliti vengono predisposti per "il suicidio". Prevedere quest'opzione ha un costo, e far rientrare un satellite comporta certe responsabilità, e non sempre il gioco vale la candela. A quelli a cui alla fine della missione, avanza del carburante, può anche venire ragionevolmente coi tempi e costi, venire programmato un rientro suicida. Almeno così agiscono le agenzie spaziali oggi, un domani rivedendo la mappa dei rifiuti spaziali sarebbe auspicabile prevedere un cimitero dei satelliti.
  7. La risposta che ha dato Dominus non mi sembra sia da disdegnare. E' succinta, ma non priva di significato.
  8. Cosa intendi per punti deboli? Le "giunture" di un aereo? La posizione dei serbatoi d'ossigeno? Quella dei serbatoi? E quindi? Tutti gli aerei hanno i serbatoi dell'ossigeno in prossimità dell'abitacolo, tutti hanno serbatoi nelle ali e nella fusoliera, e tutti hanno cetine e longheroni dappertutto, non è che in uno spaccato ci siano chissà che segreti.
  9. Non è nemmeno escluso che l'alleato ci mandi avanti per contollare l'ex-nemico. Ma è solo la mia fantasia. Intruder ha ragione nei suoi interventi.
  10. Non so dire se sia più sfigato o miracolato.
  11. Certo che uno che si tiene uno come Mangano a casa sua...
  12. Prima della GdG del '91, l'aeronautica aveva in forza circa 2.200 militari, ed era basata su una forza di circa 80 velivoli fra Mirage F1, A-4 Skyhawk, e una quarantina di elicotteri. Buona parte di questi mezzi ha riparato in Arabia Saudita durante il conflitto. Ora la forza aerea si basa soprattutto su F-18 Hornet, Tucano e Hawk per l'addestramento. Trovi la scheda su Wiki-inglese.
  13. Ancora non realizzo come avvisato da noi, Gheddafi fosse nascosto nel bunker, mentre la sua figliola adottiva morta nel bombardamento fosse in una delle sue residenze. Mi fa un pò incazzare che la bimba fosse esposta al pericolo, e lui no.
  14. -{-Legolas-}-

    Il kriss malese

    E' affascinante la storia di questa lama. Nel faceto, il kriss viene anche citato ma non correttamente, in Dune il famoso libro di fantascienza scritto da Fran Herbert, 12 milioni di copie. Nei libri, il Kriss è lavorato dai denti del verme del deserto, non c'entra praticamente nulla se non per il nome con quello vero.
  15. Paperinick te lo spiego io: non c'entra niente, ed è stato solamente un mio errore in quanto mi ero posto due scelte: scriverla in USA-Libia, o in Blog&News, ma avezzo a leggere le magagne nelle discussioni degli altri utenti, non mi sono accorto di fare un'errore di valutazione per questa stessa discussione che io ho aperto. Ti ringrazio per la segnalazione, starò più attento in futuro. EDIT: +10% DOMI, CHE TI RIDIT?: :asd:
  16. Nei momenti peggiori il Giappone tira fuori i robottoni. E' sempre stato così.
  17. Quando l'Italia salvo' la vita al colonnello ROMA - "Salvare Gheddafi nell'86 dalle bombe Usa fu una decisione giusta". Il senatore a vita Giulio Andreotti ribadisce oggi che l'avvertimento alla Libia, da parte italiana, prima del raid americano del 14 aprile 1986, fu un atto giusto. La conferma ufficiale della dinamica della vicenda è arrivata solo nell'ottobre scorso, per bocca di due protagonisti dell'epoca: l'attuale ministro degli Esteri libico Abdel-Rahman Shalgam, allora ambasciatore a Roma, e il senatore a vita Giulio Andreotti, capo della diplomazia del secondo governo targato Craxi. Le cose, più di vent'anni fa, andarono così. Ronald Reagan, presidente degli Stati Uniti, aveva deciso di punire il colonnello per l'attentato - attribuito ad agenti libici - del 5 aprile 1986 alla discoteca 'La Belle' di Berlino, piena di militari americani in Germania (il bilancio fu di tre morti e circa 250 feriti). La rappresaglia si tradusse in un bombardamento di 12 minuti nella notte tra il 14 e il 15 aprile di quell'anno: bombardieri Usa F-111 decollati dalle basi di Lakenheat e Upper Heyford, in Gran Bretagna, colpirono a Tripoli alcune installazioni militari, la caserma Bab el Azizia, la residenza dello stesso Gheddafi e alcuni quartieri civili. Nello stesso momento aerei della Sesta flotta presero di mira a Bengasi una caserma e una base militare. Nell'attacco furono uccise una ventina di persone, tra cui una figlia adottiva del colonnello. Ma Gheddafi riuscì a scampare alla morte. Quella notte, riparato in un bunker, il colonnello sapeva già che sarebbero cadute le bombe americane. Lo avevano avvertito gli italiani. Secondo il racconto di Shalgam, in un convegno alla Farnesina nell'ottobre 2008,"due giorni prima dell'aggressione, Craxi mi mandò un amico comune italiano (secondo più fonti, si trattava del consigliere diplomatico Antonio Badini) per dirmi: "attenti, il 14 o il 15 aprile ci sarà un raid americano contro di voi". In quell'occasione, - ha aggiunto Shalgam - gli Stati Uniti usarono la stazione di Lampedusa, ma contro la volontà del governo italiano, perché Roma era contraria all'uso dei cieli e dei mari per l'aggressione". Quell'operazione, ha confermato Andreotti, fu "un'iniziativa del tutto impropria", peggio, "un errore di carattere internazionale". Per questo Roma mise in guardia Tripoli. fonte: http://www.ansa.it/opencms/export/site/not..._988515473.html
  18. Guidocamp, ma rileggi quello che scrivi? A partire da questo intervento ben in quattro utenti ti hanno risposto in maniera ironica, giusto per non mandarti a fare un giro, ora delle due l'una: o sono pazzo io a ritenere che dai ai nervi quando scrivi, o siamo pazzi in cinque (almeno) a ritenere di risponderti benevolmente solo per non mandarti a fare un giro. Vedi tu. Quanto alla logica, è lecito parlare di logica in interventi come questo di Galland, rispettato da tutti per come e cosa scrive da lungo tempo. Ripeto, ti consiglio di moderare i tuoi toni quando scrivi.
  19. Esattamente, conoscendo il libro si guarda il film come fosse uno scherzo. P.S. Bello il sito da cui l'immagine del AT di Guerre Stellari.
  20. Lucasauro, Intruder si riferiva a questo avviso, se per caso tu non lo avessia gia letto, te lo indico io.
  21. Guidocamp: ti consiglierei di dare una ripulita al tuo linguaggio qui sopra, in quanto fra un'opinione personale e una strillata, fa venire i nervi leggere i tuoi commenti, anche al più calmo dei forumisti. Scrivi quello che vuoi, sempre nel rispetto del lettore per cortesia. Intruder: Per la cronaca, la persona di cui sopra è reale e chiedo scusa a Intruder per il fraintendimento.
  22. -{-Legolas-}-

    Sgt Michael Burghardt

    ...sopravvive così bene da ringraziare col saluto del dito il terrorista che ha detonato la carica, e che di sicuro guarda col binocolo la scena. Un mito. Il segente M. Burghardt Leading the fight is Gunnery Sgt Michael Burghardt, known as "Iron Mike" or just "Gunny". He is on his third tour in Iraq. He had become a legend in the bomb disposal world after winning the Bronze Star for disabling 64 IEDs and destroying 1,548 pieces of ordnance during his second tour. Then, on September 19, he got blown up. He had arrived at a chaotic scene after a bomb had killed four US soldiers. He chose not to wear the bulky bomb protection suit. "You can't react to any sniper fire and you get tunnel-vision," he explains. So, protected by just a helmet and standard-issue flak jacket, he began what bomb disposal officers term "the longest walk", stepping gingerly into a 5ft deep and 8ft wide crater. The earth shifted slightly and he saw a Senao base station with a wire leading from it. He cut the wire and used his 7in knife to probe the ground. "I found a piece of red detonating cord between my legs," he says. "That's when I knew I was screwed." Realizing he had been sucked into a trap, Sgt Burghardt, 35, yelled at everyone to stay back. At that moment, an insurgent, probably watching through binoculars, pressed a button on his mobile phone to detonate the secondary device below the sergeant's feet. "A chill went up the back of my neck and then the bomb exploded," he recalls. "As I was in the air I remember thinking, 'I don't believe they got me.' I was just ticked off they were able to do it. Then I was lying on the road, not able to feel anything from the waist down." His colleagues cut off his trousers to see how badly he was hurt. None could believe his legs were still there. "My dad's a Vietnam vet who's paralyzed from the waist down," says <NOBR>Sgt Burghardt.</NOBR> "I was lying there thinking I didn't want to be in a wheelchair next to my dad and for him to see me like that. They started to cut away my pants and I felt a real sharp pain and blood trickling down. Then I wiggled my toes and I thought, 'Good, I'm in business.' As a stretcher was brought over, adrenaline and anger kicked in. "I decided to walk to the helicopter. I wasn't going to let my team-mates see me being carried away on a stretcher." He stood and gave the insurgents who had blown him up a one-fingered salute. "I flipped them one. It was like, 'OK, I lost that round but I'll be back next week'." Copies of a photograph depicting his defiance, taken by Jeff Bundy for the Omaha World-Herald, adorn the walls of homes across America and that of Col John Gronski, the brigade commander in Ramadi, who has hailed the image as an exemplar of the warrior spirit. Sgt Burghardt's injuries; burns and wounds to his legs and buttocks; kept him off duty for nearly a month and could have earned him a ticket home. But, like his father — who was awarded a Bronze Star and three Purple Hearts for being wounded in action in Vietnam — he stayed in Ramadi to engage in the battle against insurgents who are forever coming up with more ingenious ways of killing Americans. fonte Forum di Leatherneck
  23. mmh... La dottrina Bush ha portato la guerra a casa dei terroristi, non è cosa da poco decidere il campo di battaglia, non è cosa da poco aver distolto la maggior parte delle risorse del terrorismo dagli attentati nei paesi occidentali. Diciamo che come fase iniziale va bene. E' anche giusto cambiare, questo è inevitabile.
  24. -{-Legolas-}-

    Cinque dita...

    La procedura delle 5 dita, si può spiegare così: 1 Finger - Ground crew checks Speed Brakes 2 Fingers - Ground crew checks Stabilizer, Aileron & Rudder 3 Fingers - Ground crew & pilot check trims in takeoff position 4 Fingers - Ground crew & pilot check APC shaker & kicker 5 Fingers - Ground crew checks flaps & "BLC" Mi sono bastati 5 minuti su Google per trovare la spiegazione. Tratto da Lockeed F-104
  25. Va bene l'idea di agganciarsi al discorso Typhoon, ma per l'F-22 continuate qui, grazie.
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