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Bisogna anche dire che in questa vicenda manca un elemento, ovvero la ricerca della verità senza voler difendere una posizione a priori. Già unaa quindicina di anni fa si era parlato di questo caso, ma emergeva già allora che fosse difficile trovare, pubblicati, tutti gli elementi di prova, ricordiamo che negli USA non è obbligatorio scrivere le motivazioni delle sentenze e il perché la giuria abbia dato credito agli elementi portati dall' Accusa, piuttosto che quelli della Difesa. Per quanto riguarda il "complottismo", ricordiamo che sono gli stessi avvocati negli USA che suggeriscono di "metterla in caciara" e di giocare la carta del complottismo, il tutto per riottenere l' attenzione dei media sul caso.
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Quando si parla di Cina alias Repubblica Popolare (di nome, non certo di fatto) e di Hong Kong, nei libri di storia divulgativi è riportato che la colonia britannica alla foce del Fiume giallo fu "restituita" alla Cina in quanto previsto dal trattato fra Impero Britannico e Impero cinese nel 1998. Questo non è del tutto vero; è ben vero che i due stati stipularono un trattato "di cessione temporanea" di territori cinesi alla Gran Bretagna, ma questo NON riguardava l' isola di Hong Kong propriamente detta, ma soltanto la porzione sulla terraferma, colloquialmente nota come New Territories. L' Isola di Hong Kong non era compresa nel trattato e dunque non esisteva alcun obbligo giuridico nei confronti della Repubblica Popolare, implicitamente riconosciuta come "Stato successore" del Celeste Impero. Poco noto è il fatto che nel 1984 l' esecutivo guidato da Margareth Tatcher accettò liberamente di rinunciare alla sovranità, a partire dal 1 luglio 1997, su TUTTO il territorio, isole comprese, Questo fatto non fu reso ampiamente noto all' epoca ed è relativamente poco noto adesso; gli storici e i politici conservatori se possono non ne parlano e si da per accertato che tale decisione fu presa perché "era chiaro" che la sola isola di Hong Kong, per quanto grande, non avrebbe potuto restare abitabile una volta separata e verosimilmente isolata dalla terraferma (in quanto si dava per scontato che le autorità cinesi avrebbero rigidamente separato i New Territories dalle isole tramite una barriera ostativa sull 'esempio della Cortina di Ferro). A dire il vero, questa "certezza" è tutto tranne che certa, l' isola, già negli anni '80 fortemente urbanizzata e molto popolata, avrebbe potuto essere rifornita di acqua potabile tramite un dissalatore e i viveri importanti via mare dall' estero, ma soprattutto si sarebbe dato un segnale forte, che l' Occidente rispetta il Diritto, ma non è arrendevole. Invece, aver ottenuto a gratis tutta Hong Kong ha ringalluzzito i vertici cinesi che da allora, con indubbia continuità, si sono sempre più posti in maniera aggressiva nei confronti del resto del Mondo.
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Spero di sbagliarmi, ma vedo diverse analogie fra il comportamento della Cina di oggi con la Germania guglielmina dei primi anni del XX secolo, non ultima la corsa agli armamenti navali e il delinearsi di alleanze dapprima orientate a una cooperazione di massima e poi, con gli anni, sempre più volte a pianificare strategie dettagliate. Sappiamo che, negli anni precedenti la prima guerra mondiale, la Germania guglielmina aveva iniziato una strategia di "penetrazione economica" in vari Stati confinanti e anche a livello globale come base per una successiva egemonia politica e se guardiamo agli ambiziosi progetti legati alla "Nuova via della Seta" qualche analogia si vede; potrebbe essere un esercizio accademico, così tanto per discutere, se non fosse tali politiche, mosse anche da una perversa ideologia che voleva allora la Germania dell' Idealismo un "faro civilizzatore del Mondo" ( anche qui, sinistra analogia con l' ideologia marxisto-cofuciana cinese) , avrebbero portato in pochi anni alla prima guerra mondiale e credo che occorra farequalcosa per disinnescare la bomba cinese. Mi stupisco che nessuno abbia ancora pensato a un' operazione di "decapitation strike" della leadership del PC Cinese. Putin, dal canto suo, negli ultimi tempi è apparso sempre più propenso a mettere in atto omicidi mirati di persone in un certo senso sgradite, pensiamo a Litvinenko, Yushenko e recentemente a Navalny, e la storia cinese è ricca di omicidi politici di mandarini e pure imperatori...
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Non vorrei dire stupidate, ho una curiosità, fra le altre: è vero che l' US Army preferisce, per i reggimenti di fanteria, giovani provenienti dalle carceri? E' certo che in carcere negli Stasti Uniti i detenuti fanno molta attività fisica con pesi per cui sono fisicamente più "fit" dei pari età civili / fra i quali vi è anche un'alta percentuale di persone in sovrappeso) e hanno molta aggressività che si traduce in spirito combattivo quando si deve combattere sul serio, però fa anche capire come mai dove ci sono reparti americani, vi sono anche stupri, crimini violenti e la popolazione locale prima o poi simpatizza per la "resistenza"
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Premetto che non voglio assolutamente diventare un "bombarolo", c'è una cosa, fra le altre, che faccio fatica a comprendere: in certi video desecretati che negli anni '50 erano stati girati a scopo addestrativo per i soldati di fanteria si vede come alcune bombe a mano immesse nella canna di un pezzo di artiglieria, scoppiando possono addirittura far scoppiare la canna o danneggiare gravemente l' otturatore. Eppure il cannone spara regolarmente munizioni propulse da una carica esplosiva, mi vengono in mente come esempi la cordite o la ballistite, senza per questo scoppiare. E' dunque corretto pensare che, per usare un linguaggio poco tecnico, l' esplosione provocata da una data quantità di cordite sia in qualche modo diversa da quella causata da esplosivi come il Semtex o il C4 resi famosi dalla cronaca?
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A distanza di qualche mese, ho letto su vari siti che l' esercito di Saddam Hussein chiese ed ottenne l' aiuto informale di alcuni "consulenti" provenienti dall' URSS, fra i quali si vocifera vi fosse anche il generale Boris Gromov, noto per aver gestito il ritiro definitivo del contingente sovietico dall' Afghanistan. Non disponendo di ricognizione aerea, i consulenti avrebbero fatto ingente uso delle fotografie scattate dai satellitri- spia dell' URSS, anche se tale copertura era nel migliore dei casi sporadica, oltre che delle notizie liberamente disponibili sintonizzandosi sulle emittenti all news americane, e pare siano stati gli ispiratori della condotta irachena nelle prime fasi del conflitto. Risulterebbe che Gromov o chi per lui rassicurò gli Iracheni che i pezzi di artiglieria, generale e specifica anti-carro in loro possesso fossero "efficaci" anche contro i mezzi corazzati della coalizione, tutto questo basandosi su stime del KGB. Come sappiamo, la realtà dei fatti fu decisamente diversa e molto probabilmente la consapevolezza che il divario tecnologico fra NATO e Patto di Varsavia fosse diventato così ampio, proprio dove l' Armata Rossa si sentiva "più forte", cioè nella guerra con mezzi corazzati, contribuì al precipitare del morale nelle forze armate e di riflesso entro il partito. Negli alti comandi dell' URSS era noto che la nATO disponesse di un certo vantaggio tecnologico in fatto di aerei e armi aria-superficie, per altro dimostrato nei duelli aerei fra Israele e Siria di pochi anni prima, ma si pensava che tale svantaggio potesse essere colmato da un adeguato numero di SAM e, soprattutto, da una certa superiorità in fatto di mezzi corazzati. La presa di coscienza che quanto accaduto in Iraq avrebbe benissimo potuto ripetersi in Bielorussia e Ucraina e che nessun punto dell' URSS a ovest degli Urali poteva ritenersi al riparo da attacchi portati dall' F117 fu probabilmente il colpo finale che decretò la fine dell' URSS stessa
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Non è uno scherzo, pare che all' interno del Movimento 5 Stelle vi sia un "cauto ottimismo" che, grazie alla opera di persuasione di tutti gli Stati europei e dalla credibilità che il Movimento si è conquistato al di fuori dell' Italia come nemico dell' imperialismo, i Talibani siano indotti a formare un "governo inclusivo" che "rispetti i diritti di tutti". Pare anche che una importante organizzazione non governativa attiva in campo medico stia cercando, per così dire, di fare opera di persuasione sui capi Talibani affinché usino moderazione e non si ripetano gli orrori del passato. Personalmente non sono fiducioso, non credo assolutamente che i capi islamici siano uomini primitivi che si facciano convincere con le parole come accadeva con i nativi nel XVI secolo, , ma se questi sforzi portassero a qualcosa sarebbe un risultato rimarchevole.
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Biden dice che restare un altro anno non avrebbe cambiato niente. Non ne sono sicuro, da quello che si può vedere almeno a Kabul molti, soprattutto giovani e ragazze, avevano cominciato a vivere nel XXI secolo e si sa che in Afghanistan la vita media non è lunghissima, la maggioranza degli abitanti ha meno di 50 anni. Ancota pochi anni e la generazione nata durante la guerra contro l' URSS, dunque molto legata all' Islam radicale, sarebbe passata, e la nuova generazione diventata "classe dirigente". Si sa che la cultura di un Paese cambia quando le generazioni anziane , legate alla "vecchia" cultura, passano, e le nuove prendono il loro posto. in fondo in Italia il cambiamento culturale, buono o cattivo che sia stato, è avvenuto a partire dal 1968, ci sono voluti almeno 23 anni per cambiare volto al Paese. Parlando con conoscenti che fanno politica è emerso che anche all ' interno del nostro governo c'è "irritazione" per questo ritiro, perché adesso il cerino, che poi tanto -ino non è, è rimasto a noi Europei che potremmo molto probabilmente trovarci con una nuova fiumana umana di profughi e una recrudescenza dell' islamismo.
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Ovvia, non è una fonte ufficiale, ma anche ascoltando gli interventi alla Camera dei Deputatri, è emerso che in sede NATO Italia e UK avrebbero voluto che la missione continuasse, eventualmente anche senza gli USA. pasrlando cinicamente, il problema non è l' Afghanistan in quanto tale, ma quello che esso significa per TUTTO l' universo integralista islamico, dal Maghreb, alla Libia alla Turchia e anche e soprattutto in Europa. In Francia ci sono dei comuni e delle "agglomeration" alla periferia delle grandi città che sono oramai dei mini- califfati, dove gli integralisti dettano legge e tutti sono obbligati a convertirsi e a vivere secondo la Sha'arija. Vi invito ad andare a La Timone presso Marsiglia, o in una Bainlieue presso Parigi, dove ho vissuto qualche tempo e da dove sono stato obbligato ad andarmene perch non volevo convertirmi , e vedrete. Ora l' Afghanistan potrebbe benissimo diventare il punto di riferimento degli integralisti europei, contando che i Taliban si sono impadroniti di molto esplosivo e moltissimi fucili. In Inghilterra, come abbiamo visto, le persone comuni possono diventare combattenti rapidamente, sappiamo che gli inglesi in poco tempo diventano abili soldati che combattono senza timore nelle strade e nelle campagne, ma nell' europa continentale non c'è questa cultura.
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Per carità, questo è un forum dove ci sono molti ragazzi, magari interessati più ai videogiochi che alla situazione internazionale e non si può pretendere che possa influire sulle scelte politiche, però credo sia giusto dire alcune cose. Nel mondo musulmano ci sono forti tendenze integraliste, soprattutto in questi anni, e spinte verso una certa "modernizzazione" i cui sostenitori sono però minoritari e per certi aspetti isolati, un po' come i dissidenti all' interno dei paesi comunisti. Queste persone vedevano nell' Afghanistan un esempio di come l' integralismo potesse essere sconfitto, ANCHE con la forza, e un nuovo corso, piano piano, imporsi, perché per cambiare una cultura così radicata ci vuole tempo. Ci sono voluti 54 anni per battere la dittatura sovietica. Se gli USA si fossero ritirati dalla Germania Ovest nel 1965, dopo 20 anni di permanenza, on ogni probabilità l' URSS avrebbe occupato facilmente quel Paese. Adesso si scoprono gli altarni, cioè che Trump, non so per fretta o per altri motivi, e i suoi consiglieri hanno trattato un accordo con i Talibani in cui il governo afghano "legittimo" non era stato coinvolto. Giustamente molti combattenti regolari si sono visti abbandonati a loro stessi e hanno pensato che alla lunga avrebbero comunque perso, anche grazie all' abile propaganda islamista su social e nelle moschee. Oggi gli intellettuali ele persone comuni che vedevano nell' Occidente un esempio, sono rimaste molto deluse, perché pensano che le nostre promesse non valgono niente, ed è un duro colpo per le istanze di rinnovamento. Biden e i politici pensano che l' Atlantico sia abbastanza largo per tenere lontani l' integralismo islamico e immigrazione musulmana, ma non vale per noi Europa. quanto credete che ci vorrà perché l' Afghanistan ridivenga un rifugio sicuro per gli aspiranti terroristi islamici? e quanto perché divenga la base arretrata di chi vuole fare attentati o attacchi vari nelle nostre città? Mica penserete che i Talibani rispetteranno queste clausole negli accordi di Doha... Macron, che il terrorismo islamico lo ha già in casa, ha intuito che le cose possono mettersi male e pure Boris Johnson non è contento. A questo punto c'è un problema: se gli USA non possono o non vogliono fare come nel 1917 e nel 1941, va bene, nessuno li può obbligare. Ma non possono obbligare noi Europa a seguire le loro idee. Pare che la gran bretagna sarebbe stata disposta a proseguire la missione in Afghanistan anche senza gli USA e, incredibile dictu, pure il governo Draghi, ma Bidem avrebbe obbligato tutti a obbedire all' ordine di ritirata. Così non ci siamo.
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Ho ascoltato in ligua originale il discorso di Biden, con tutto il rispetto, devo dire che, come Europeo, ytemo che abbia delle ripercussioni anche nel futuro. In pratica ha detto che gli Stati Uniti non possono, né vogliono, spendere più risorse umane e/o materiali per risolvere i problemi di altre nazioni e ancora meno per favorire il sorgere di governi democratici (e di conseguenza di combattere regimi autoritari). Di fatto, se è, come credo, un discorso schietto, oggi la NATO ha cessato di fatto di esistere . Perché dico questo: è noto a tutti che gli stati Uniti sono il membro più forte dell' Alleanza e l' unico, con la parziale eccezione della Gran Bretagna, che ha le risorse umane e materiali per combattere una guerra moderna contro i potenziali nemici dell' Occidente ( Russia, Cina, mondo islamico). E' a tutti noto che l' impegno americano fu determinante nel 1917 contro gli Imperi Centrali e acora di più nel 1941- 1945 contro l' Asse e che soprattutto l' impegno americano, invero solo come "potenziale" schierato, ha contribuito a far funzionare la politica di deterrenza contro i governi sovietici. Se gli USA non vogliono più combattere per altri Paesi, a questo punto il principio stesso su cui si basa l' Alleanza Atlantica sia venuto a mancare Credo che adesso la palla sia passata all' Europa, perché, se gli Stati Uniti non vogliono più pararci il didietro, dobbiamo essere noi Europei a metterci in condizione di risolvere i nostri problemi, anche militari.
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Non sono un esperto di antiterrorismo, ma ci sono elementi che mi fanno pensare che non sia impossibile che gli islamisti in Libia o Tunisia possano eseguire un "raid islamista" contro le isole italiane più vicine alla costa della Tunisia. Lo penso perché da anni gli islamisti nel Nord Africa e in Nigeria praticano questo tipo di azioni, soprattutto Boko Haram in Nigeria e analoghe nel Burkina Faso, dove spesso non si fanno solo uccisioni, ma anche rapimento di donne e ragazze da mettere incinta e convertire a forza all' Islam. Azioni simili sono state frequentissime fin dal Medioevo e sappiamo che figure come il Barbarossa sono "mitologiche" per gli islamisti del Nord Africa che lo consoderano un esempio. Più praticamente, dalla Tunisia giungono notizie preoccupanti secondo le quali vaste zone costiere del Paese sono di fatto controllate dagli islamisti locali, dalle quali gestiscono lucrosi traffici di stupefacenti e di clandestini, con cui ricavi finanziano le attività terroristiche; hanno dunque disponibilità di molte armi leggere - fucili, bombe a mano, esplosivi- e di motoscafi veloci con motori fuoribordo. Per contro, la cronaca ci dimostra che anche piccoli gruppi di islamisti armati di fucile possano causare molti morti e danni in una comune città o cittadina europea, perché, anche grazie a una politica molto restrittiva in merito al possesso di armi da fuoco lunghe e a una sorta di pacifismo obbligatorio, eventuali terroristi non trovano di solito resistenza armata da parte della popolazione (come abbiamo constatato nelle azioni di Parigi e di Vienna). Anche le forze dell' Ordine sono solite occuparsi di attività amministrative, non avendo, almeno le persone sul territorio, una pratica costante di operazioni "tattiche". A differenza che in Austria, Polizia e Carabinieri possiedono le pistole mitragliatrici che , in ambito urbano, possono anche equivalere a fucili automatici, ma da quel che si sa la dotazione di munizioni non è grande. In particolare, Linosa e in misura minore Lampedusa mi sembrano particolarmente vulnerabili a un raid: la prima in particolare è molto vicina alla costa tunisina, indicativamente 2h- 2h:30 min di navigazione con un motoscafo veloce, il centro abitato è a ridosso del porto e di fatto non vi sono "difensori" armati. Che io sappia a Linosa vi è una stazione dei carabinieri con 4 persone che, a mia conoscenza, non dispongono di armamento pesante e pare che nessuno fra gli abitanti possegga fucili o munizioni. Penso che occorra seriamente prendere in considerazione questa eventualità e pensare a come reagire nel caso, non inverosimile, si verificasse
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Non so se sia già stato detto, ma il Tempest della seconda guerra mondiale è stato un aereo certamente molto impiegato, ma per contro ben ricco di problemi, tanto che, a differenza dello Spitfire, venne radiato dalls RAF subito dopo la fine delle ostilità
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A distanza di diversi anni, quello che colpisce è che i generali argentini, che ricoprivano alte cariche , abbiano così male interpretato la realtà geo-politica al punto da ritenere che la Gran Bretagna, Paese membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell' ONU e con una Premier conservatrice dura, avrebbe accettato senza reagire l' invasione manu militari di un proprio territorio. Ricordiamo, poi, che in quegli anni il conflitto interno in Irlanda del Nord era accesissimo e la comunità protestante di origine anglo-scozzese temeva che il governo a Londra volesse "disimpegnarsi", fiaccato dal prolungarsi degli scontri e dalle ingenti spese. Tutto ciò, a mio parere, non poteva non indurre a pensare che l' esecutivo Tatcher avrebbe quantomeno tentato di riconquistare le isole o di indurre gli Argentini ad evacuarle. Quanto all' appoggio da parte statiunitense, è difficile pensare che la presidenza Reagan voltasse le spalle alla Gran Bretagna, soprattutto in quegli anni in cui in entrambi i Paesi vi era una forte maggioranza conservatrice, per sostenere l' Argentina, o meglio, una giunta militare (ricordiamo che, in linea di principio, i politici americani hanno ben poca stima dei colleghi sudamericani, considerati corrotti e tendenzialmente inaffidabili ). E' ben vero che la giunta-Galtieri appoggiava praticamente senza riserve le politiche USA in Centro e Sud- America e contrastava, con i mezzi che ben conosciamo, i movimenti socialisti, ma è anche vero che senza il costante supporto di Washington il potere dei militari argentini sarebbe divenuto molto precario, per cui Galtieri e gli altri generali non potevano pensare di essere "indispensabili" o talmente importanti agli occhi del Presidente Reagan da poter "dettare legge". Per quanto riguarda le operazioni, è riportato - anche se la storiografia Argentina non è univoca- che né Galtieri né gli alti comandi dell' Esercito avessero dei piani su come affrontare la Royal Navy e, incredibilmente, nemmeno per contrastare le forze di terra qualora fossero sbarcate. In effetti è ben vero che i militari inglesi sbarcati erano forze "di élite" duramente addestrate, ma gli argentini erano numerosissimi e niente affatto privi di armi e munizioni. Malevolmente, è stato detto che l' Esercito Argentino era preparato per combattere contro civili disarmati e non contro nemici armati e bene organizzati
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Volevo fare una considerazione sui piloti della seconda guerra mondiale: durante i combattimenti effettuavano evoluzioni e manovre mutuate dall' aero-acrobazia ad alta velocità e con virate , per forza di cose, molto strette, per cui dovevano sopportare accelerazioni intense. Quello che colpisce è che solo pochi piloti, e ben dopo il 1944, ìpotevano disporre di "G-suits" , per cui dobbiamo ammettere che avevano una resistenza agli effetti dell' accelerazione a tutta prova. Presumo perché volassero molto e, come accade con i piloti dei Blue Angels che fanno esibizioni a cadenza ravvicinata, "si abituavano" e riuscivano a tollerare anche 7g senza perdere conoscenza. E' comunque degno di nota, perché oggi come ooggi i piloti si sottopongono ad addestramenti intensi, eppure sono obbligati a indossare le G-suit
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Secondo Voi è possibile che la Cina possa con un "colpo di mano" occupare la capitale di Taiwan - magari con una tattica simile a quellausata dall' URSS nel 1968 per occupare Praga partendo dall' aeroporto- ed instaurare un governo- fantoccio che proclamo l' annessione alla Repubblica popolare?
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Npn sono un analiata politico, né uno storico, però nel mio piccolo ho motivo di pensare che la Cina sia un avversario più pericoloso rispetto a quello che rappresentava l' URSS fra il 1945 e il 1990. Già nel 1946 l' autore del "long Telegram" - un testo anonimo in cui si descrivevano, direi con sagacia, i punti di forza e le debolezze del comunismo- puntualizzava che il comunismo era molto meno solido economicamente del capitalismo ed alla lunga, in ossequio al principio marxista del primato dell' Economia sulle ideologie, quest' ultimo avrebbe ironicamente prevalso. La Cina è invece stata accolta a braccia aperte del novero dei Paesi capitalisti ed anzi le è stato concesso di diventare "fabbrica del Mondo", ai suoi operai sono state insegnate tutte le lavorazioni, i suoi ingegneri - che sono poi tanti soldatini indottrinati - hanno accesso a tutti i progetti e tutte le ricerche, le sono stati confidati tutti i segreti. Addirittura, comprando le sue telecamere a circuito chiuso (con accesso a Internet) "n tanto al chilo", nella città proibita possono vedere chi entra e chi esce dai palazzi del potere delle capitali europee. Di fatto la situazione è speculare rispetto a come era nel 1905. Lì l' Occidente aveva imposto il suo volere alla Cina, invasa dai prodotti tessili inglesi e dall' oppio indiano eun corpo di spedizione europeo reprimeva le proteste dei "partigiani" cinesi "Boxers". Oggi siamo noi ad essere invasi e oppressi.
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Tempo fa ho avuto modo di provare un Ak-47 in modalità colpo singolo, devo dire che mi sono trovato, abituato come sono agli organi di mira del FN-FAL, non troppo bene con il mirino del fucile sovietico, tanto è vero che non sono riuscito a fare nessun centro anche a distanze relativamente brevi. Per carità, demerito mio, però quelli dell' AK-47 mi sembrano un po' troppo lontani dall' occhio. Se non sbaglio gli Israeliani, quando di fatto lo copiarono per realizzare il Galil, mantennero gli organi di mira NATO (che se non mi sbagliano risalgono addirittura a un modello di Lee-Enfield del 1917). Sono perplesso riguardo le affermazioni di ex militari sovietici secondo i quali con l' AK-47 era possibile colpire una moneta a 300 metri
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Una cosa che mi colpisce molto è che agli aspiranti soldati di èlite si fa fare attività fisica molto dura, addirittura più che agli atleti professionisti di Rugby o Pugilato - che sono considerati gli sport con le maggiori esigenze in fatto di preparazione atletica-, non solo attività miranti all' allenamento della forza, ma soprattutto della resistenza alla fatica. Da quello che ho potuto capire, nel 1916, quando il Gen. Capello fondò i primi reparti di "arditi", non vi era poi una selezione severa, anzi, inizialmente si accettavano praticsamente tutti i pochi volontari e anche l'addestramento fisico era mirato ai compiti specifici, flessioni, addominali, sollevamenti alla sbarra (per scalare le ripidissime pareti delle Alpi Giulie) , ma relativamente poca corsa.
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Una cosa di cui si parla poco è che l' addestramento di un membro, uomo o donna, delle Forze Speciali è qualcosa che resta tutta la vita, una volta che una persona ha imparato come si spara con precisione, come si fa irruzione in un edificio e si conducono attacchi con rapidità, queste capacità persisteranno anche dopo che il membro avrà lasciato l' unità e sarà tornato alla vita da civile. A mio parere questo può provocare diversi problemi, anche in relazione a diverse circostanze: come sappiamo, l' inserimento nella vita "civile" degli ex militari professionisti è difficile. In Italia, dove esistono posti riservati ai concorsi pubblici, il problema è meno sentito, bene o male un ex COMSUBIN un posto in Polizia o come operatore ecologico comunale lo trova, ma in altro Paesi la prospettiva più comune è la disoccupazione. Questo perché molti selezionatori di personale, spesso di formazione universitaria, hanno mentalità pacifista radicale e disprezzano i militari e perché i dirigenti o i dipendenti favoriti, spesso intenzionati a fare mobbing sistematico, preferiscono impiegati "nerd" perché non è molto consigliabile mobbizzare uno o una che ha imparato il Karate o il Krav Maga professionalmente. So per certo che negli Stati Uniti, in Gran Bretagna o in Israele gli ex membri di unità di èlite tengono nascosto il loro passato, a meno che non si candidino per incarichi nelle forze dell' ordine. Per contro, la criminalità organizzata è ben contenta se può arruolare ex membri delle forze speciali, perché possono diventare killer professionisti, oppure pianificare attentati con tecniche militari. si sa per certo che la mafia russa ha ingaggiato ex Spetznatz che vanno a fare i picchiatori contro chi non paga il pizzo e negli USA avvengono molti omicidi con tecniche che ricordano da vicino quelle insegnate nei Marines o nei Rangers. Un' altro motivo di preoccupazione è che fra gli ex militari disoccupati è comune la conversione all' Islam, perché se il Cattolicesimo è religione per donne anziane, l' Islam piace agli uomini. Temo sia molto facile per un ex Ranger o ex SAS convertito all' Islam diventare Jihaadista e magari combattere per lo Stato Islamico, oppure andare a fare un attentato come quelli di Parigi
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Chiedo scusa se, magari, non sono un tecnico esperto, ma vediamo come molti Paesi stanno progressivamente estendendo l' impiego di "body armour" per il torace e di protezioni supplementari degli elmetti, presumibilmente realizzati in Kevlar o analoghe fibre sintetiche. Data la notevole resistenza alla penetrazione di tali fbre, che, per essere superate, richiedono importanti energie cinetiche o proiettili particolari, secondo Voi è possibile che nel futuro aumenti il calibro delle munizioni standard? Quando si fecero gli studi sulla balistica terminale delle munizioni di calibro ridotto - il 5,56x45 MM NATO e il 5,45x39mm Russo- i soldati di fanteria non avevano protezioni, se non in casi eccezionali ed in effetti è più che provata le letalità di tali munizioni fino a 400m contro uomini in divisa - che poi è equivalente a una camicia di cotone spesso- , ma a mio parere le protezioni in Kevlar hanno di nuovo cambiato le carte in tavola. Se non ricordo male già nel 2003 i fanti iracheni con le loro 7,62x39mm erano pressoché impotenti contro le body armour della fanteria USA e non mi ricordo che ci siano state vittime americane di colpi di fucile. In un libro di Emilio Lussu si fa riferimento ad un esperimento italiano di body armour del 1916, la Corazza Farina. Lussu descrive come dei volontari che indossavano tali corazze si spinsero fino ai reticolati che dividevano le opposte trincee, ma una volta arrivati le corazze vennero penetrate, causando la morte dei volontari, dalle potenti munizioni 8x50mm dei fucili Mannlicher e delle mitragliatrici austriache. Ora, non ricordo dove, ma ho letto che parsadossalmente, se gli Austriaci fossero stati equipaggiati con degli M16A1 le Corazze Farina sarebbero state molto più efficaci.
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Bisogna dire che è di per sé difficile, sia in linea di principio, che all' atto pratico, trovare "prove incontrovertibili" che questi fenomeni osservati siano causati da attività di esseri intelligenti non terrestri. Una cosa che, comunque, possiamo notare è che, a differenza di quello che pensano gli "ufologi", l' idea che possano esistere gli extraterrestri non ha causato né allarmismo, né panico né sconvolgimenti. Anzi, vediamo che, almeno da noi, si è affrontato questo problema razionalmente e senza isterismi e credo che questo sia un buon viatico per cercare di comprendere a fondo questi curiosi fenomeni.
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Per carità, mi rendo conto che ci sono equilibri geo-politici da rispettare, ma come vediamo in questo link talvolta piloti di nazioni fra le quali vi è rivalità hanno dato luogo a veri e propri combattimenti simulati "incruenti". A mio parere, un dogfight "spontaneo" fra Su 57 e F35 / F16 o altri velivoli israeliani tecnologicamente avanzati, sulla falsariga di quello che successe nel 1996, potrebbe dirci molte cose interessanti sulle capacità del primo, anche agli stessi ingegneri russi che al momento hanno un velivolo le cui effettive capacità sono speculative e che, non potendo partecipare alle esercitazioni Red Flag, non ha modo di mostrare apertamente capacità e limiti
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Sarebbe interessante se i Russi schierassero uno o più Su-57 in Siria e vi fosse un "confronto" con gli F35 israeliani, anche per vedere finalmente le capacità e i limiti di questo velivolo, sul quale la Russia ha fatto molta propaganda
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M346 frecce tricolori - discussione ufficiale
una discussione ha risposto a Simone in Pattuglie Acrobatiche
Ovvia, lungi da me fare polemica, che io sappia, il diesel per autotrazione, che sarebbe poi adattabile anche ai relativi motori aeronautiici a pistoni , è la tappa precedente nela distillazione frazionata rispetto al kerosene, tanto è vero che quest'ultimo può essere infiammato con uno zolfanello, a differenza del diesel.. Ricordiamo che il diesel senza accise, che non so se si applicano anche ai carburanti per aviazione, costa meno della benzina per motori aeronautici e, ma per questo chiedo a chi è ingegnere o tecnico, già adesso sarebbe possibile usare il gasolio nei motori turbofan, a patto che il rapporto di compressione sia abbastanza elevato. A mio parere non è più giusto spendere migliaia di euro per ora di volo, urge trovare nuove soluzioni.