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una particolarità, in effetti, c'è: sono sempre i media o comunque enti vicini all' Amministrazione USA o al Partito Democratico a "lanciare allarmi" e usare i toni più preoccupati, da paete europea e anche ucraina, stranamente, non c'è questo sentimento di urgenza né uso di toni allarmistici. Questo, secondo me, è strano.
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Boris Johnson ha dichiarato che, in caso di aggressione, la Gran Bretagna potrebbe non limitarsi alle sanzioni e che non è escluso che possa, anzi, fornire all' Ucraina un aiuto non già contro le forze russe avanzanti in territorio ucraino, ma nel caso in cui fosse necessaria una insurrezione contro l' occupazione. Dunque sembra, almeno al momento, improbabile che la NATO o singoli Paesi possano inviare truppe o "asset" in Ucraina e che tali asset siano direttamente coinvolti nei combattimenti. In ultimo, pare che la comunità dei Servizi di Intelligence britannici sia pessimista sulla reale possibilità di raggiungere una soluzione diplomatica alla crisi, che pare sempre di più diventare la più grave dai tempi della Guerra Fredda. Queste sono notizie tratte da testate giornalistiche, ma sappiamo che la BBC è sempre molto autorevole. https://www.bbc.com/news/uk-60326142
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Non c'è retorica guerrafondaia, non da parte della NATO in generale, né da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna in particolare. Lungo l' esteso confine fra Ucraina, Bielorussia e Federazione Russa sono dislocate molte unità militari , sia corazzate che meccanizzate, a quanto pare in uno stato di readiness elevato. Al momento, compiono esercitazioni e non hanno compiuto alcuna azione apertamente ostile contro l' Ucraina, ma non può sfuggire che siano in una posizione idonea per poter eventualmente lanciare operazioni offensive, se richieste. Da pochi giorni si è aggiunta una squadra navale russa nel Medirerraneo completa di tutti gli equipaggiamenti che, se consideriamo il contesto, non aiuta certo a stemperare la tensione. Questi avvenimenti fanno seguito a un lungo periodo di azioni quantomeno irritanti sotto l' aspetto politico e diplomatico: diffusione di notizie false tendenti a creare disinformazione nell' opinione pubblica europea tramite media riconducibili a Mosca, attacchi informatici a istituzioni pubbliche, sovvenzionamento di partiti e movimenti e ,si sospetta, di manifestazioni violente e disordini, minacce velate a giornalisti che avevano fatto inchieste su queste cose ( fra tutti l' italiano Ranucci, che non si può certo dire fuilo americano...) . Inutile nascondere che a tutti i livelli la preoccupazione che da parte russa si voglia arrivare alle vie di fatto c'è.
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Mi chiedo se in Russia non esista una rete di canali navigabili interni (Golfo di Tallinn - Neva - Granfi Laghi - Volga - Don - Mar nero) tramite cui spostare queste unità navali, invece del lungo periplo dell' Europa, consoderando che i Dardanelli appartengono alla Turchia e possono essere chiusi al traffico militare in qualsiasi momento. In questi giorni vediamo notizie contrastanti: da un lato, sotto l' ampia denominazione di esercitazioni, vediamo spostamenti e concentrazioni di truppe di terra e unità navali in posizioni, possiamo dire,strategiche in vista di una possibile slatentizzazione delle ostilità, ma contemporaneamente anche iniziative ad alto livello e molto determinate per cercare di raggiungere un accordo diplomatico. E' di pochissimi giorni fa il viaggio, criticato per le ingenti spese, di Macron a Mosca, di cui ci sono diverse interpretazioni: secondo la testata, decisamente su posizioni atlantiste, Politico.eu , Putin avrebbe prestato poca attenzione alle proposte del presidente Francese ed anzi avrebbe fatto intendere, in sostanza, che la Crimea è definitivamente parte della Federazione Russa e che è dovere (!) della Francia mantenere legami più solidi possibile con la Russia. Subito dopo Macron si è recato a Kyiv, in un contesto un po' dimesso da dove molte persone facoltose fanno a gara a chi se ne va prima, e avrebbe invitato fortemente il Governo ucraino a modificare la Costituzione permettendo ai Presidenti di alcune province di porre in sostanza il veto ai trattati internazionali proposti dal Governo centrale. In diplomazia è frequente che una delle due parti inizi la trattativa con richieste quantomeno esose e poi le ridimensioni in cambio di concessioni della controparte, ma ciò che preoccupa è che la Russia ha iniziato con delle richieste indubbiamente forti ( no all' Ucraina nella NATO, uscita da essa dei Paesi Baltici e altre dello stesso tenore) e, con il passare del tempo, non si schioda da esse. L' impressione è che non si ci trovi di fronte a un Paese che voglia condurre una vera trattativa, bensì imporre le sue condizioni con le buone o con le cattive. Per quanto riuarda l' ingresso dell' Ucraina nella NATO, ogni Paese europeo può chiedere di farne parte - anche la stessa Federazione Russa!- e se non vado errato occirre che tutti Paesi che già ne sono membri siano d'accordo.
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Mi sono dimenticato una cosa importante: in quello scenario faccio l' ipotesi che la Russia non sia in tempo di pace, ma in condizione di "guerra totale" .
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Senza polemica, nel 1944 la Messerschmitt consegnò alla Luftwaffe 28 Me 262 A-2a nel mese di Giugno, 59 a luglio, 91 a settembre e 117 a ottobre, nei difficili mesi di guerra e in un contesto più che ostico, fra carenza di materiali, bombardamenti frequentissimi e difficoltà varie. E' ben vero che il Su-57 è, ragionevolmente, estremamente più complesso che il Me-262, ma è anche vero che a distanza di 78 anni le macchine utensili, la scienza dei materiali e l' organizzazione industriale hanno fatto passi da gigante, basti pensare ai robot super precisi e che possono lavorare senza cali di efficienza 24 ore al giorno. Non sono un ingegnere e non ho dato nessun esame di organizzazione industriale ,ma mi sembra sorprendente che un Paese industrializzato non possa produrre che una manciata di Su- 57 all' anno. Quale è il fattore limitante il rateo di produzione? Possiamo ammettere che In Russia, in campo militare, non ci siano in pratica norme di sicurezza, limiti di orario o regolamenti sindacali e dunque, per esempio, che i lavoratori possano lavorare respirando vernici tossiche oppure movimentare carichi pesanti senza DPI o limitazioni; Possiamo ammettere anche che se ci sono per ventura tanti incidenti sul lavoro non sia un problema. Con queste premesse è lecito attendersi una super produttività (mettendo per un momento da parte gli inevitabili dubbi di natura etica). Veniamo ai componenti: è verosimile che il componente più difficile da produrre sia il motore di nuova concezione, ma possiamo ammettere che, in caso di necessità, possa essere adottato un modello meno moderno, ma già in produzione, come del resto si fece per i primi PAK-FA. In tal caso è ragionevole assumere una produzione annua di 50 - 100 unità. La produzione della cellula: possiamo assumere che i materiali siano prontamente disponibili e che le procedure di presso-fusione già collaudate. Se poi assumiamo che le linee produttive della cellula siano in tutto o in parte automatizzate e dunque con qualità poco variabile nel tempo, è lecito attendersi buoni numeri. L' avionica: se ci sono dei componenti che devono essere acquistati all' estero, allora la mia pappardella è già finita, ma possiamo assumere che, in caso di necessità, possano essere mandati a combattere velivoli senza tutto l' ambaradan elettronico , e comunque la fabbricazione dei componenti elettronici è in gran parte automatizzata.
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Certo che ritengo plausibili quegli scenari! Non voglio vantarmi, ma c'è più di un politico, locale e nazionale, un partito che fa del rinnovamento e dell' onestà i suoi capisaldi e il cui leader vive in Liguria , che legge con attenzione queste mie opinioni, quando le scrivo in altri contesti. Non dico che sono un esperto, per carità, ma credo che sia importante considerare che ci siano persone attive in politica che considerano quantomeno degne di attenzione queste idee. Non sono un esperto, ma una persona che , partendo dalla realtà cerca di capire quali potrebbero essere le evoluzioni. Bisogna anche dire che non è uno scenario peregrino, in questo articolo si fa cenno alla strategia "escalate to descalate" https://calhoun.nps.edu/handle/10945/63469
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Secondo Voi è realistico, disponendo di fondi ingenti e fornendo all' azienda tutto il personale che richiede, che da qui a Marzo possano essere prodotti 5 Su 57? Uniti ai 4 già esistenti, sarebbero sì una forza esigua, ma comunque in grado di farsi sentire: posso pensare che l' aeronautica potrebbe usarli come minaccia per gli AWACS, oppure per missioni "alla Doolittle" contro le capitali dei Paesi Baltici o Varsavia. Missioni ininfluenti sotto l' aspetto pratico, ma di sicuro effetto psicologico. Facciamo l' ipotesi che uno o sue Su 57 facciano cadere una bomba sul parlamento polacco, auspicabilmente quando non è in seduta, un obiettivo di sicuro valore simbolico: molti politici locali chiederebbero subito la fine delle ostilità e anche la gente comune non sarebbe più così convinta a combattere. Se i componenti sono disponibili - motori, parti della cellula, avionica- e le macchine utensili funzionano, mi insegnate che il rateo di produzione è questione di soldi.
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Chiedo scusa per la domanda forse ingenua: si è fatto cenno alla intenzione da parte dell' amministrazione- Biden di installare missili terra- terra, di che tipo non si sa, in Ucraina, con lo scopo nemmeno tanto nascoisto di tenere sotto scaco la Russia. Manco a dirlo, su Jane defence altre riviste non ho trovato nulla a proposito. Vi risulta? Lo chiedo perché le stesse persone dicono che Putin avrebbe organizzato l' invasione a scopo difensivo.
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Vi risulta che la Ruissia abbia "accelerato" ultimamente la produzione in serie di Su-57 allo scopo di mandarli in linea in caso di guerra? Mi aspetto che, se si vuole organizzare un attacco vero all' Ucraina, Mosca cerchi di utilizzare le armi più efficienti, dunque anche i Su-57 che, pur con i loro inevitabili problemi di gioventù, sono mezzi decisamente più potenti dei Flanker. Almeno, mi sembra irrazionale disporre di un aereo con avionica moderna e bassa RCS e non usarlo in una guerra che potrebbe anche riservare brutte sorprese, dunque penso sia verosimile che Putin possa aver ordinato di produrne in tempi brevi un certo numero.
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L' Ucraina , pur essendo un Paese vasto e con importanti risorse, umane e naturali, non ha delle forze armate tali da poter contrastare e meno che meno respingere, da sole, un intervento determinato da parte della Federazione Russa, per cui un intervento da parte russa, condotto con molti mezzi ed energia, potrebbe dare origine ad un conflitto di breve durata. Non bisogna dimenticare la dura lezione che gli anni '30 del secolo scorso ci hanno insegnato, un' aggressione non deve essere premiata dalla comunità internazionale. Putin non è ingenuo e, seppur molto autocratico, ha anche dei consiglieri non certo sprovveduti; è verosimile che, sulla base di diversi elementi, abbia percepito una sorta di "debolezza" da parte dell' Occidente. E' dovere non solo morale, ma anche di "realpolitik" non lasciare l' Ucraina da sola e bene fanno Biden e Boris Johnson, i leader con le forze armate storicamente più potenti della NATO, a mostrarsi risoluti, considerando che in Afghanistan la NATO ha fatto indubbiamente una brutta figura e ha perso parte del suo prestigio.
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Credo che in questa situazione si debba tenere conto non solo degli aspetti "economici e politici", ma anche, se vogliamo, degli aspetti "morali". Sappiamo che la Russia di Putin è uno Stato fortemente influenzato dalle teorie di Daugin che sono molto articolate e un po' si rifanno al concetto che la Russia ortodossa sarebbe superiore moralmente all' Occidente, considerato debosciato, decadente e nichilista. chi conosce la storia Russa sa che questi personaggi, da noi considerati più come personaggi da spettacolo, a Mosca e dintorni sono molto considerati e anche Putin pare ci dia peso. Tutto questo può significare una cosa, ovvero che Putin, convintosi della mollezza dell' Occidente imbelle ed effemminato, creda seriamente di poter fare ciò che vuole, tanto nessuno ha gli attributi per opporsi. Credo duunque sia necessario mostrare a Putin e a Daugin che si sbagliano, se necessario con tutta la forza che sarà necessaria. Anche perché è facile fare la voce grossa con Saddam Hussein, è il momento che le forze armate degli USA si misurino con un avversario numeroso e tecnologicamente avanzato. Nel 1941 la Germania nazista era più o meno militarmente forte come gli USA, ma Roosvelt non ebbe paura nell' entrare in guerra. Sarà Biden altrettanto forte moralmente? A Parole Putin non sembra ostile, ma i fatti dicono che forti contingenti russi, fra unità corazzate, meccanizzate e aviazione, sono posizionate a ridosso dei confini ucraini anche in Bielorussia. E' notizia recente, battuta dalla Reuters, che sarebbero giunte anche scorte di sangue e molto materiale da primo soccorso, come bende e l' occorrente per medicare ferite e ustioni. in Gran Bretagna sono seriamente preoccupati https://news.sky.com/story/he-absolutely-will-do-it-why-putin-seems-poised-to-attack-ukraine-after-one-of-surest-signs-yet-12527871
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E' ben vero che l' F-35 è un velivolo molto complesso che richiede molte e minuziose lavorazioni che richiedono molte risorse e molto tempo, però è anche vero che, con il tempo, tutti coloro che sono implicati diventeranno più esperti e, di conseuenza, più abili, in quel processo che gli esperti di ingegneria industriale chiamano curva di apprendimento. Mi sembra strano che, a distanza di diversi anni dall' inizio ufficiale della fabbricazione su larga scala, si consideri il tutto come se fossimo ancora al giorno 1, perché con il progredire della curva di apprendimento, e delle economie di scala, il costo unitario non può che scendere. Fabbricarne uno o mille, le spese fisse - capannoni, macchine utensili, formazione di base dei lavoratori- restano le stesse, cambiano ovviamente le spese variabili ( compensi orari, costo dei materiali e dell' energia) . Mi sembra incredibile che i velivoli dall' 1 al 100 costino "di listino" - per usare un' espressione mutuata dal mercato dell' auto- tanto quanto quelli dal 900 al 1000, è giusto che le aziende realizzino il loro guadagno, ma non possono apprifittarsene.
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In effetti avevo capito male un articolo in cui si faceva cenno alla richiesta da parte ucraina di ricevere batterie Patriot, mentre io avevo capito che la fornitura fosse già stata accordata. Sul fatto che occorra tempo, beh, le batterie sono sostanzialmente dei manufatti comandati da un computer con operatore, non siamo più negli anni '60 quando occorreva conoscere prcedure molto lunghe e addirittura dei linguaggi di programmazione per usare i computer, non credo ci voglia tanto per dei militari, magari con una formazione specifica in informatica o materie STEM, ad apprenderne l' utilizzo. Certo più tempo si ha a disposizione, più si ci può esercitare. Sul disastro "di proporzioni bibliche", è Putin che ha ammassato unità militari apparentemente pronte a entrare in azione ed è lui che sta tirando molto la corda. Per fare la pace o vivere in pace occorre che tutti siano d'accordo, se Putin vuole la guerra la Nato non può certo tirarsi indietro, considerando che l' Ucraina del 2022 è un Paese che vuole avere legami con l' Occidente e ha fiducia nella NATO
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Secondo me, un segnale forte potrebbe essere proprio l' invio di batteriue Patriot o similari, così come l' avanzamentro di squadroni di aerei multiruolo in Ucraina , a distanza di meno di un' ora di volo dal Donbass ove è più probabile che si combatta.
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Una possibile "chiave di lettura" per interpretare le azioni da parte russa è capire se Mosca ha intensificato le esercitazioni per i piloti dei nuovi Su-57 e se ha "avvicinato" un certo numero di tali veicoli alla zona in cui è probabile che avvengano scontri. E' noto che in Russia, come anche in ambito NATO, si da molta importanza alla copertura aerea e che siano stati dispiegate in Ucraina, forse anche in aree vicino al confine con la Russia meridionale, alcune batterie Patriot operative; questo potrebbe rendere molto difficile la vita per Mig 29 e Su 30, che stando alle informazioni disponibili non sembrano dotati di contromisure elttroniche insuperabili, mentre i Su 57, con la loro bassa Radar Cross section, possono operare con ridottissime probabilità di essere colpiti. Bisogna dire che le truippe russe in Bielorussia e nel vasto distretto di Rostov sono impegnate in vaste esercitazioni e, ora come ora, potrebbero intraprendere un' azione di guerra con brevissimo preavviso. Alcuni osservatori fanno notare che da parte Russa ci sono state diverse migliorie: i mezzi motorizzati sono sottoposti a manutenzione migliore rispetto al passato, vi è maggiore disponibilità di lubrificati e pezzi di ricambio - i camion UAZ e Kamaz tendono a guastarsi anche senza essere colpiti- si è diffuso l' uso del computer e i soldati stessi sembrano meglio formati. Anche l' abilità da parte dei cannonieri dei carri armati nel colpire bersagli fissi è aumentata rispetto ai risultati non sempre eccellenti di epoca sovietica. L' impressione generale è che l' rmata Russa sia migliorata rispetto ai primi anni 2000 e possa condurre operazioni militaricon determinazione.
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Questa è la stessa mentalità che ebbero Francia e Gran Bretagna nelle settimane in cui si tenne la conferenza di Monaco del 1938: "morire per Danzica"? Poi abbiamo visto cosa sarebbe successo da lì a poco. Se la Federazione Russa invaderà platealmente l' Ucraina e la NATO non reagirà con decisione, cosa credete che succederà nel caso in cui la Russia ripeterà lo stesso copione con i Paesi Baltici, o la Polonia? Se gli stati membri della NATO non vogliono, per vari motivi, uno scontro con la Russia relativamente all' Ucraina, allora non lo vorranno in NESSUN frangente e di conseguenza viene meno ciò che permette di creare deterrenza, cioè la certezza, nella mente di un aggressore, che troverà molto filo da torcere. Per onestà intellettuale, bisogna dire che negli Stati Uniti. Voi dite che io scrivo cose surreali, bene, perché non dite lo stesso alla Dott.ssa Evelyn Farkas, in passato consigliera del Segretario Generale della NATO? https://www.defenseone.com/ideas/2022/01/us-must-prepare-war-against-russia-over-ukraine/360639/
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Un allenatore di calcio poco conosciuto, perché al di fuori del "giro delle grandi", Franco Scoglio, diceva che esistono realtà che vincono perché esistono e altre che esistono fintanto che vincono. Vorrei sbagliarmi, ma mi sembra che la nATO, accusata anni fa da Macron, non propriamente una persona comune intervistata per strada, di essere in "morte cerebrale", appartenga alla seconda categoria, ovvero, molti dei membri ne fanno parte perché convinti che sia sostanzialmente imbattibile. In Afghanistan quello che Giulio Meotti - persona che molti qui conoscono - considera un "set" dello scontro di civiltà fra Cristiani e Musulmani, la nATO è stata sconfitta, possiamo chiosare molto, ma alla fine la sostanza è questa, e dunque la convinzione di cui sopra comincia a vacillare. Se la Russia invaderà davvero porzioni dell' Ucraina e la NATO, pur disponendo di una superiorità tecnologica ancora notevole, Non farà nulla , c'è davvero da chiedersi a cosa serva e molti, possiamo esserne certi, se lo chiederebbero. E' importante che, nel rispetto dei diritti di tutte le parti coinvolte, anche della Federazione Russa, la NATO non abbia timore nel passare alle vie di fatto SE le circostanze lo richiederanno, senza farsi condizionare da politici filorussi forse un po' troppo influenzati da Putin.
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i raptor sono stati pensati per essere competitivi anche in scenari molto complicati e contro nemici tecnologicamente avanzati quali Russia e Cina, o almeno questo si disse ai tempi per giustificare le ingenti spese di progettazione e sviluppo. Adesso, non lo dico io, lo dicon i servizi segreti militari degli USA, esiste la concreta possibilità che truppe regolari russe invadano porzioni dell' Ucraina, dunque potrebbe essere arrivato il momento di mostrare che gli F 22, e il personale dell' USAF, sono capaci di fare quello per cui sono stati costruiti e addestrati. anche perché se la radar cross section è così piccola come si stima, non dovrebbero avere timore delle batterie SAM russe, né dei radar avioportati.
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Non viorrei essere monotono, ma penso che schierare qualche F 22 in Polonia p in Lituania non sarebbe una cattiva idea, anche alla luce dei "chiari di luna" che si vedono in Ucraina e, soprattutto, nelle regioni contese con i separatisti filo russi. Penso che la minaccia costituita dagli F 22 nei confronti delle truppe di terra russe e in particolare dei vulnerabili comandi fissi in superficie possa rappresentare un certo deterrente dall' iniziare pericolose avventure militari come un' invasione dell' Ucraina o della Polonia.
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Magari mi sbaglio, ma credo che sia bene rendere finalmente gli F35 in Europa operativi e, magati, in grado di operare anche da piste non attrezzatissime. Scrivo questo perché con molte brigate corazzate o meccanizzate russe che "stringono" l' Ucraina da tre direzioni ed essendo escluso un aiuto , in caso di eventuale invasione, sotto forma di truppe di terra, l' unico aiuto concreto potrà venire con attacchi aerei che, per forza di cose, dovranno essere portati con velivoli dotati di bassissima traccia radar. Per dissuadere Putin dal fare l' invasore occorre che gli F 35 siano subito utilizzabili e pronti a compiere missioni "round the clock" fin da subito e non fra n anni.
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Forse sbaglio, però ci sono molti elementi che fanno pensare che Putin non stia "bluffando": la Russia è un Paese non povero, almeno rispetto a un decennio fa, ma non è così ricco da poter spendere milioni di rubli in gasolio, munizioni e materiali vari per tenere in "full readiness" più di una brigata meccanizzata per molte settimane SE non vi è un motivo molto serio che lo giustifichi. In più, le recenti mosse da pate di Mosca in merito all' esportazione di metano fanno pensare all' intenzione di, come dire, minacciare e/o intimidire i Paesi europei della NATO in modo che non accorrano in aiuto dell' Ucraina qualora scoppiassero le ostilità. Secondo me, un ruolo centrale in questa vicenda spetta a Polonia e Romania: sono Paesi confinanti e per questo più vicini alle zone diconflitto, credo che, in caso di invasione da parte Russa, delle unità militari polacche e/o ucraine, su invito del legittimo governo di Kiev, dovrebbero entrare rapidamente in Ucraina e prendere posizione lungo uno dei lunghi fiumi che attraversano il Paese da Nord a Sud, in modo da sbarrare il passo alle brigate russe con la deterrenza e, se del caso, con la forza. Credo anche che, nel caso in cui le forze russe risultassero insolitamente potenti, occirrerebbe fare uso di armi anche non convenzionali. Per quanto riguarda una maggior presenza americana nell' area, è ben vero che gli USA sono il membro più potente dell' alleanza atlantica, ma non per questo Paesi molto popolosi e in piena espansione econmica come Polonia e Romania non dovrebbero assumersi le proprie responsabilità. Non possono aspettarsi che l' America faccia da Superman che risolve i problemi di tutti.
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Se dipendesse da me, trasferirei uno o più "wing" di F35 in aeroporti polacchi vicini al confine con l' Ucraina e farei svolgere, dandone ampia pubblòicità, simulazioni di attacchi con bombe a guida laser e/o GPS contro ricostruzioni in scala del Cremlino o della casa di Putin. Il tutto "ut consules videant" . A mio avviso questo darebbe un messaggio di risolutezza e permetterebbe, nel contempo, di portare avanti un dialogo fra Federazione Russa e NATO più sincero.
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Non poche persone, sia negli Stati Uniti che in Ucraina, hanno preso molto sul serio i preparativi delle forze armate russe, che potrebbero disporre anche del supporto dato dai primi Sukhoi "stealth" di serie, ai confini oroentali e in Crimea. https://www.atlanticcouncil.org/blogs/ukrainealert/vladimir-putins-ukraine-obsession-could-spark-a-major-european-war/ E' ben vero che anche da parte ucraina c'è parecchia propaganda, ma a me personalmente non sembra così improbabile che Putin voglia fare un azzardo. In fondo, l' Europa dipende dal suo gas - la Russia non è l'unico fornitore, ma senza gas russo non ve ne è a sufficienza per le necessità e dunque i Psesi europei hanno per molti aspetti le mani legate.
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Non essendo un esperto di "geopolitica" non posso certo dire un parere autorevole, posso però dire che, secondo me, il Mondo dopo il Covid19 è diverso da come era prima, anche in fatto di politica internazionale. Se prima certe decisioni sarebbero state impensabili perché "troppo avventate", oggi la situazione è cambiata. Prendiamo il caso della Russia: l' epidemia, che anche grazie a una cultura generale di un certo tipo non è controllata con i vaccini, ha messo da un anno in crisi il sistema sanitario e, a causa delle chiusure e delle limitazioni aimovimenti, anche , in parte, l' economia. Il divario fra ricchissimi e poveri si è ulteriormente ampliato e sempre più persone cercano di lasciare il Paese, in cui la vita si è fatta davvero difficile, mentre gli obitori tracimano di morti, anche persone relativamente giovani. D'altronde, quando c'è gente come Daugin a fare da "ideologo" non si ci può stupire dei risultati (Daugin è un no vax convinto) in fatto di sanità. Chi conosce la Storia sa che i Paesi più o meno autoritari, dove anche se democratici esiste un "superpotente" che può essere il Presidente o il Primo Ministro che è leader indiscusso, quando hanno grossi problemi interni e non riescono a migliorarli, cercano di "metterla in caciara" con un conflitto, diplomatico o armato, contro altri Paesi; non è dunque inverosimile che Putin stia accarezzando l' idea di annettere alcune regioni entro i confini legali dell' Ucraina, ai cui abitanti sono già stati per altro concessi passaporti russi, confidando che l' Ucraina non abbia i mezzi per opporsi con efficacia - in effetti esiste un notevole divario in termini di equipaggiamento- e USA e NATO non vogliano farsi coinvolgere. E' certamente una decisione che avrebbe serie conseguenze, ma non dimentichiamo che tanto più un autocrate è nelle peste, tanti più rischi è disposto ad assumersi (anche perché in caso di fallimento, sarà un altro ad ereditare il compito di rimediare). Ad oggi i più convinti che l' Armata Russa stia mettendo in atto dei piani di invasione del Donbass che potrebbero essere attuati fra Gennaio e Febbraio 2022 sono i politici ucraini e, in effetti, visono foto satellitari di aeroporti nei distretti Russi della zona che sono letteralmente pieni di aerei ed elicotteri e in altre si vedono lunghe colonne di veicoli, anche mezzi corazzati; è vero che, ufficialmente, sono in programma esercitazioni su vasta scala, ma è anche vero che non c'è nulla come una esercitazione che possa fare da inganno dietro cui lanciare un vero attacco.