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Simone

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  1. Secondo me la Grecia,che dopo la fine delcomunismo si sta riavvicinando alla Sorella Russia,potrebbe finire nella sfera d'influenza di Putin e amici suoi,e anche arrivare a comprare armamenti ex-sovietici,Su-50 "export-version" compreso.
  2. Da quanto ho capito tuttele Aeronautiche si avvalgono,per intercettare aerei ostili informazione,o isolati,in via generale sia di sistemi terra-aria,sia di velivoli intercettori,ma secondo,quale è quello "più efficiente"?Lo chiedo perchè mi sembra che sia oggetto di discussione,a livello teorico,fra strateghi aeronautici,adesso,come in passato. Sembrerebbe che la bilancia stia pendendo verso i sistemi terra-aria,forse perchè sono relativamente più economici,forse perchè sono schierabili in maggior numero
  3. Mi spiego meglio, il mig-31 poteva/potrebbe farsi valere contro Tornado, Tomahawk, ricognitori d’alta quota, e entro certi limiti anche contro i B-1,ma,dotato “soltanto” di radar in banda-x, può fare poco o nulla contro il B-2,così come i prossimi UCAV a bassa visibilità. Se l’aeronautica Russa avesse in programma un sostituto a breve, non vi sarebbe necessità di risolvere questo problema,ma dato che ilFoxhound dovrà,volente o nolente,restare in servizio a tempo indefinito (=almeno così dicono loro stessi),credo che sarebbe opportuno aggiornarlo con i sensori ad onde lunghe,non per altro perché un intercettore “cieco” non ha alcuno scopo. E’ vero,aggiungere un apparato sofisticato non è facilissimo,ma se dipendesse da me farei quantomeno uno studio-di-fattibilità. CarloKopp sostiene che tali sensori saranno installati anche sui Sukhoi "vecchio-tipo" sottoposti a modernizzazioni, se è possibile farlo in quei mezzi "piùpiccoli",e più stipati di apparecchiature, perchè nondovrebbe riuscire in un mezzo grande come un camion?
  4. Questi mezzi nè NATO,nè Russi,come sono designati in quanto a "nomignoli" da parte della NATO stessa? Ne hannouno,oppure non sonoconsiderati abbastanza "importanti"?
  5. chiedo ai "bene-informati", la forma della cellula non ricorda vagamente il"progetto 1,44",almeno per la superficie superiore? Mentre non sembrerebbe esserci molto del Su-47,dato all'epoca addirittura come "progetto-guida" del Pak-fa,oltre che come massimo risultato dell'industria aeronautica ex-sovietica,e che parrebbe essere stato invece silenziosamente abbandonato
  6. Posso pensare che non dovendo occuparsi di contrabbando/traffico-di-droga la difesa aerea sovietica non avesse procedure studiate a tavolino per intercettare piccoli velivoli che non puntassero verso obiettivi militari. Sappiamo che la capacità di improvvisazione non è la migliore qualità del personale di corpi militari burocratizzati,per cui sarà presumibilmente stato necessario contattare,via telefono a disco!, il comando centrale per chiedere una qualche istruzione . Immagino sia stato necessario aspettare che la linea fosse libera, che il soldato d’ufficio rispondesse,che l’ufficiale in comando-ci scommetto sarà stato al bar- ricevesse la comunicazione,e chiedesse a sua volta istruzioni,e di telefonata in telefonata sarà trascorsa un’ora. Con tali macchinosità era ovvio che qualora fosse arrivata l’autorizzazione finale l’aeroplano per quanto lento se ne sarebbe già andato fuori tiro,costringendo la successiva postazione contraerea a ripetere il medesimo iter (ci credo poco che sarebbe stato possibile diffondere un’allerta generalizzata). Comunque, fa pensare la “reazione” della gente moscovita; da noi credo ci sarebbero state scene di panico, e nessuno si sarebbe avvicinato con buone intenzioni,meno-che-meno portando pane e sale. Anche la Milizia si dimostrò molto più “professionale” di quanto si ci sarebbe potuti aspettare dalle Polizie occidentali,nessun manganellamento preventivo,nessuna sparatoria, addirittura ufficiali che parlavano inglese,
  7. Non so se questa tempistica è prassi,ma i "collaudi" si susseguono a ritmo indiavolato,molto più serrato di quanto è accaduto per nuovi-prototipi realizzati da altri Costruttori. Stupisce questa decisione,ed anche questa disponibilità economica,visto che i collaudi costano presumibilmente molti soldi; che da qualche parte dovranno pur arrivare
  8. Simone

    Mig-35: Discussione Ufficiale

    Non sono iscito a trovare informazioni aggiornate sullo stato di avanzamento del "progetto",perchè le pagine d iwikipedia che posso leggere paiono non essere aggiornate da parecchio tempo,come se tutto fosse abbandonato. Sarà davvero adottato dall'Aeronautica Russa? O sono già stati consegnati i primi esemplari?
  9. Una cosa non ho,purtroppo,capito: ilradar "look-down" usa l'effetto-doppler,altrimenti non discriminerebbe alcunchè sullo sfondo rapresentato dal terreno,che fornisce un"muro" d'eco. ma per calcolare l'effetto doppler, servono computer potenti,e mi sembra sorprendente che il piccolo cervello-elettronico immesso nei VympelR-33 negli anni '70 potesse svolgere tale gravoso compito; e se non calcolava l'effetto-doppler,come poteva l'R-33 inseguire un bersaglio che si trovava in basso rispetto a lui? a meno che la strategia non prevedesse volare per inerzia fino alla stessa quota del bersaglio ponendoglisi in coda,e solo allora accendere il ricevitore radar. Poi un'altra cosa: rispetto ad un ricevitore inmovimeno,come si discrimina il segnale-doppler proveniente dal terreno,rispetto a quello dal bersaglio? Sui lanci, nel topic ddicato al Blackbird si fa cenno a "migliaia" di lanci effettuati,e se non erro anche in tempi recenti,quando il VympelR-33 era già in servizio.
  10. però nessuno sa se isistemi S-400/500 siano davvero "impotenti" contro l'F-35;se possono scoprirlo,unmissile a mach 6-12 con un computer potente non lascia molto scampo,nonostante tutta la situational-awareness del mondo,temo
  11. Però se èstato possibile infilare unsensore per la banda L nel Pak-fa,non dovrebbero sussistere difficoltà "dimensionali" sul mig-31, che tra l'altro non dovrebbe nemmeno risentire troppo come prestazioni velocistiche di qualche decina di chilogrammi in più.
  12. Non vorrei dire stupidate,però essere poco-visibili ai radar è utile anche,a mio parere,per aumentare la probabilità di sfuggire agli aeroplani intercettori ed ai loro missili AA. Non per niente l'aereo-multiruolo del futuro,l'F-35,ha nella stealthness una delle caratteristiche più pubblicizzate
  13. Per me la caratteristica "migliore" dell'aereo come intercettore è l'avere DUE membri di equipaggio,uno che pilota e l'altro che si dedica integralmente all'intercettazione/comunicazione,compito che immagino sia molto complesso. A mio avviso una persona da sola,per quanto tecnologizzata,potrebbe fare meno
  14. qualcuno disse,non ricordo in quale circostanza,che unR-33 sia stato lanciato,da un mig-31 decollato in tutta fretta, contro quell'aeroplano privato che atterrò sulla Piazza Rossa,evidentemente senza successo,e questo farebbe pensare che la kp non sia effettivamente proprio "micidiale".Tral'altro contro i Blackbird non sembra abbia ottenuto grandi successi
  15. Il sensore Tikhonov è un radar ad onde-lunghe,che non sono assorbite dalle vernici radar-assorbenti, e dovrebbe captare anche velivoli considerati stealth,e visto che ilmig-31 è un intercettore puro,non farebbe male avere tali sensori.
  16. Simone

    Come abbattere i Raptor?

    A questo punto credo che la domanda se la porranno i piloti dei PAK-FA,con concrete possibilità di trovare una rsposta positiva
  17. ora che il sensore "ad-onde-lunghe" della Tikhonov,spero di averlo scritto correttamente,sembra completamente operativo, potrebbe essere prevista la sua installazione sulle ali dei mig-31 superstiti,essendo oramai dato per certo da molti che dovranno reestare operativi ancora qualche anno,e che potrebbero così equipaggiati diventare pericolosissimi anche per B-1,B-2,UCAV stealth e così via?
  18. Beh, parlando "teoricamente", contro un Su-50 se davvero si confermasse "stealth" (ma non è troppo avanzata come numerazione?) gli aerei AWACS potranno fare poco,o comunque meno. Mi pare di capire che potrebbe ricoprire per l'Aeronautica Russa il ruolo sia del mig-31,grazie alla notevole autonomia,che della famiglia su27 e derivati, e secondo me la caratteristica più notevole sono i sensori ad onde lunghe alloggiati nelle ali: se non sbaglio sono accreditati di "captare" (anche se non lockare compiutamente) in virtù delle inusualmente basse frequenze utilizzate, bersagli altrimenti invisibili a distanze considerevoli, rendendolo un pericoloso anti-F35. Bisogna direche la ditta Sukhoi ha partorito un buon prodotto,nonostante le difficoltà,ed aumenta ilrammarico per nonaver saputo,inEuropa,progettare nulla di analogo,nonostante tutte le risorse umane informatiche e tecnologiche disponibili
  19. forse sbaglirò,ma secondo me il typhoon potrebbe diventare migliore se fosse fornito di unrilevatore "ad onde lunghissime",perchè mi sembra di capire che un aereo stealth per i radar convenzionali divenga molto più visibile con frequenze molto più basse. con questo sistema il nostro typhoon diventerebbe di nuovo un super-cacciatore anche contro gli "stealth"
  20. por*a miseriaccia,bisognava impostare uno stealth europeo,non è possibile che siamo arrivati nel2010 senza uno straccio di progetto. MAIc'era stata così tanta differenza di potenzialità fra prodotti europei e russi,nemmeno ai tempi di Mirage e su-27 Ma nonsipuò immettere un sensore ad ondelunghissime nel Typhoon?
  21. Nella nuova Russia "zarista" la ChiesaOrtodossa assume il ruolo che aveva nei secoli passati;mi aspetto che un gran treno di Patriarchi/diaconi/incensieri sia in viaggio per benedire il velivolo con incenso e salmi e preghiere,come si confa ad un importantem manufatto nazionale.
  22. potrebbe essere un nome piuttosto volgare,ma signiicativo ,"fu*k...r",oppure "Further"-
  23. Simone

    CALCIO - Topic ufficiale

    Ranieri si è preso una bella rivincita,forse a Torino era stato maltrattato dalla dirigenza che ha una mentalità "aristocratica"-nel bene o nel male- mentre il tecnico romano è "'dde 'bborgata"
  24. Simone

    Tipi di Motori

    il vapore d'acqua per definizione è a almeno 100 centigradi,supponendo come ragionevole una pressione-di-circolazione di 1atm, se ci pensiamo non molto diferente dalla temperatura dell'acqua+antigelo ad alta pressione-che resta liquida anche ad oltre100gradi. C'è da dire,però, che la "capacità-assorbitiva-di-calore" del vapore è minore diquella dell'acqua,perchè le calorie assorbite dal refrigerante sonodirettamente proporzionali alla massa dello stesso,o se vogliamo alla portata. L'acqua liquida ha densità maggiore delvapore-che è gas-e quindi può assorbire e trasferire piùcalorie per unità di tempo. Un sistema a vapore-di-Na èstato usato per l'impianto sperimentale di superphoenix,m
  25. qualche dato curioso,da una rivista di economia sanitaria È opportuno passare, come l’Italia nel 1978, da un sistema mutualistico (Bismarck) a un Servizio Sanitario Nazionale (Beveridge)? La risposta è sì. Una recente ricerca dimostra infatti che i sistemi sanitari a modello Beveridge si comportano – in media – meglio rispetto alla spesa sanitaria, allo stato di salute e al mercato del lavoro. È opportuno passare, come l’Italia nel 1978, da un sistema mutualistico a un Servizio Sanitario Nazionale? Mediamente sì, sostiene questo recente lavoro dell’OCSE. Del resto, dal 1960 a oggi sono solo quattro i Paesi OCSE che hanno percorso il cammino opposto e, in tutti e quattro i casi, si trattava di Paesi dell’Est Europeo che tornavano alla tradizione prebellica dopo la caduta del comunismo. Nella classificazione dei sistemi sanitari, particolare rilievo assume il grado di intervento pubblico lungo due dimensioni: il finanziamento del sistema e la responsabilità di produzione ed erogazione dei servizi. Rispetto alla prima dimensione, in particolare, l’intervento pubblico sgancia il contributo delle famiglie dall’effettivo utilizzo dei servizi e lo lega a criteri propri del sistema fiscale, primo fra tutti la capacità contributiva: le entrate delle strutture di offerta provengono prevalentemente da enti pubblici, che si finanziano presso le famiglie attraverso forme di prelievo obbligatorio. Nei sistemi a finanziamento privato, invece, le entrate delle strutture di offerta provengono prevalentemente dalle famiglie, nonché dalle imprese di assicurazione con cui le famiglie stipulano contratti di assicurazione volontaria. Tra i Paesi OCSE, tuttavia, solo gli Stati Uniti privilegiano il finanziamento privato. È quindi opportuno articolare ulteriormente la classificazione dei sistemi a finanziamento pubblico. Al riguardo, la distinzione più utilizzata fa riferimento al meccanismo prevalente di prelievo obbligatorio: l’imposizione di contributi sociali (sistemi di social health insurance – SHI, noti anche come sistemi mutualistici – modello Bismarck) oppure la destinazione alla sanità di una quota di gettito della fiscalità generale (sistemi tax-financed, noti anche come servizi sanitari nazionali – modello Beveridge). I vantaggi relativi dei due sistemi sono stati dibattuti a lungo, ma solo in termini qualitativi. Tra i limiti dei sistemi di SHI, in particolare, si citano frequentemente la minor propensione delle imprese ad assumere; la frequente assenza di copertura universale; le differenze anche significative tra gruppi di popolazione in termini di aliquote contributive, prestazioni garantite, qualità dell’assistenza; il maggior costo del sistema di prelievo. D’altra parte, i sistemi di SHI offrono un collegamento più diretto tra sacrifici (prelievo contributivo) e utilità (assistenza ricevuta), che potrebbe tra l’altro assicurare un minor tasso di evasione. Il dibattito è reso ancor più complesso dalla presenza di argomentazioni che presuppongono corrispondenze fisse tra sistemi di finanziamento, distribuzione delle responsabilità di produzione ed erogazione dei servizi, sistemi di remunerazione degli erogatori. In particolare, ai sistemi di SHI si associa la separazione tra acquirenti ed erogatori, la presenza rilevante di erogatori privati, la remunerazione degli erogatori tramite tariffe per prestazione. I sistemi tax-financed sono invece tradizionalmente caratterizzati dall’integrazione delle responsabilità di finanziamento e di erogazione (modello di Servizio Sanitario Nazionale). Ai sistemi tax-financed si associa inoltre l’affidamento ai Medici di Medicina Generale della funzione di gatekeeping. Si giungono così ad annoverare, tra i vantaggi dei sistemi SHI, i benefici (migliore qualità, minori costi) della maggiore concorrenza tra erogatori e, d’altra parte, tra gli svantaggi, i maggiori costi di transazione che derivano dalla separazione tra acquirenti ed erogatori. Si attribuiscono inoltre ai sistemi tax-financed i benefici del gatekeeping in termini sia di costi, sia di qualità dell’assistenza, nonché i benefici che derivano dalla maggiore attenzione alla sanità pubblica. In effetti, le corrispondenze sono molto forti, ma non mancano eccezioni significative: molti sistemi tax financed (tra cui l’Italia) hanno per esempio introdotto la separazione tra acquirenti e produttori nonché elementi di remunerazione a tariffa. Il paper di Wagstaff[1] (in Risorse) fa parte di un più ampio filone di ricerca[2] che si propone di spostare il dibattito dal piano qualitativo a quello quantitativo. Dal punto di vista metodologico, l’elemento chiave è la presenza, nel periodo 1960-2006, di ben otto Paesi OCSE (tra cui l’Italia) che sono passati da SHI a tax financing e di quattro che hanno percorso il cammino opposto – tra gli altri 18 Paesi OCSE, 11 hanno mantenuto un sistema di SHI, 6 un sistema di tax financing, mentre gli Stati Uniti vengono esclusi dall’analisi per la prevalenza del finanziamento privato (Tabella 1). Tabella 1. Principali caratteristiche dei sistemi sanitari OCSE a finanziamento pubblico. Adattato da Wagstaff (2009). Cliccare sull'immagine per ingrandirla Nota per la lettura della tabella: FFS (Fee For Service): Tariffa per prestazione. CAPITATION: Quota capitaria (ammontare fisso annuo per assistito). DRG: Tariffa predeterminata per il Raggruppamento Omogeneo di Diagnosi (Diagnostic Related Group) in cui viene classificato il paziente. PER DIEM: Tariffa per giornata di degenza. GLOBAL BUDGET: Ammontare complessivo predeterminato, destinato a finanziare l’intera attività della struttura. Più specificamente, il paper si pone la seguente domanda: “Come si comportano – in media – i sistemi tax-financed e SHI rispetto alla spesa sanitaria, allo stato di salute e al mercato del lavoro?” A tal fine si utilizzano quattro indicatori di risultato: 1.La spesa sanitaria procapite (deflazionata e convertita nella medesima valuta tramite Parità di Potere d’Acquisto). 2.Gli anni potenziali di vita perduti per nove cause di morte identificate da Nolte e McKee [3] come evitabili, ossia per le quali un’assistenza tempestiva ed efficace può evitare la morte. 3.La percentuale di occupati. 4.Tra gli occupati, la percentuale di lavoratori dipendenti rispetto agli autonomi. Rispetto a tali indicatori, l’analisi econometrica indica una sistematica inferiorità dei sistemi di SHI. Più specificamente, un sistema di SHI mediamente: 1.Incrementa del 3-4% la spesa sanitaria procapite. 2.Non traduce la maggior spesa in un beneficio sul fronte degli outcome. Con specifico riferimento alla mortalità prematura per cancro alla mammella, anzi, incrementa del 5-6% gli anni potenziali di vita perduti, forse per la minore attenzione prestata a medicina preventiva e sanità pubblica. 3.Riduce la percentuale di occupati (ma su questo punto non tutte le stime proposte sono statisticamente significative). 4.Riduce dell’8-10% la quota di occupazione rappresentata dal lavoro dipendente. Dal punto di vista metodologico, lo studio impiega già sofisticate tecniche econometriche, mentre potrebbe venire ulteriormente affinato negli indicatori di performance. Quanto alla rilevanza per i policy maker, pare più elevata per i Paesi in via di sviluppo e/o con sistemi sanitari non ancora maturi, per i quali la scelta tra SHI e tax funding può effettivamente essere all’ordine del giorno. Nei Paesi più avanzati, invece, i policy maker sono più inclini a ibridare i due modelli: potrebbe quindi essere più interessante approfondire gli effetti di specifiche componenti (separazione acquirenti-produttori, rimborso a tariffa, gatekeeping ecc.), evitando però di trascurare le forti interdipendenze tra le componenti stesse. Risorse Adam Wagstaff. Social Health Insurance vs. Tax-Financed Health Systems. Evidence from the OECD. The World Bank, January 2009 [PDF: 404 Kb]
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