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Capisco che dietro ad un monitor sia facile scrivere e "pontificare" su quello che si sarebbe/non sarebbe dovuto fare, però lasciare dei nostri connazionali a Tripoli, sapendo che gheddafi è Gheddafi, non è stata una decisione saggia. Non voglio essere menagramo, ma otto malcapitati adesso sono veri e propri ostaggi, ed a complicare le cose l'Italia ha già fatto sapere che darà il suo contributo alla "coalizione"... E' possibile che qualche esperto presso il Min degli esteri prema per un ritiro dalle operazioni, o comunque per l'accoglimento delle richieste prevedibili di Gheddafi, ma siamo sicuri che Sarkozy si lasci convincere a cessare le operazioni che per primo ha propugnato e sta mandando avanti con energia? Come è possibile che qualche consigliere prema per la "linea dura", ovvero cercare di liberare i nostri connazionali con un'azione di forza superando le grosse difficoltà del caso
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Addirittura 3 Bs contemporaneamente? Credo sia la prima volta che questo avvenga, in precedenza i B2 erano stati inviati singolarmente in missione. Se fosse vero, vuol dire che l'Aeronautica americana è ben lungi dall'essere decaduta, visto che è stata in grado di organizzare missioni logisticamente molto impegnative. Nel topic dedicato agli aggiornamenti minuto-per-minuto in News si è fatto cenno ad otto italiani, membri dell'equipaggio di un rimorchiatore, presi sostanzialmente come ostaggi a Tripoli, e purtroppo, non vorrei dirlo, la loro situazione non sembra molto rosea, è presumibile che verranno trattenuti come ostaggi in puro stile terroristico se le ostilità non cesseranno al più presto. Mi aspetto che la diplomazia italiana, che da quel che ricordo tornando con la memoria a fatti analoghi, ha sempre preferito assecondare simili richieste piuttosto che impuntarsi, da adesso farà molte pressioni su sarkozy per far far finire le ostilità (che poi Sarkozy e Carla Bruni si pieghino, è da vedere) oppure aiuterà Gheddafi in qualche modo. Sono rimasto sorpreso, comunque, dalla ripresa mattutina delle ostilità, sembra proprio che Sarkozy e Gordono vogliano molto più di quanto hanno fatto trapelare, perchè da quello che si può vedere già adesso Bengasi è "calma" e lasciata libera da forze fedeli al Coloonnello e la no-fly-zone difatto già esecutiva, eppure se si vuole continuare è per, secondo me, cambiare definitivamente la situazione. queste sono mie opinioni che di valore ne hanno ben poco. Comunque otto connazionaliche non c'entravano niente, magari con un contratto da 400 euro mensili nemmeno di lunga durata stanno rischiando molto
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Le fonti di informazione accessibili- che presumibilmente si rifanno a comunicazioni ufficiali delle forze armate interessate visto che nemmeno Sky ed AlJazeera possono permettersi satelliti-spia o ricognitori "privati" e si può presumere che i loro corrispondenti sul terreno non abbiano una visione realistica delle operazioni- riportano 110 Tomahawk lanciati e 20 obiettivi colpiti. Leggendo sul Forum ho visto che per ogni obiettivo si possono lanciare due o più missili. La TV libica, sia pure condizioata dalle operazioni nella sua possibilità di muoversi per il Paese, non ha ancora mostrato immagini di nessun Tomahawk abbattuto, mentre per paragone la tv serba mostrò subito le immagini dell'F-117 colpito, quindi o i loro furgoni sono inservibili, e materialmente non possono fare "riprese esterne", oppure più prosaicamente non ne sono state abbattuti. Meno che meno vi sono immagini del presunto Rafale dato per colpito
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La sospensione delle operazioni potrebbe essere un segno più o meno indiretto che Gheddafi non ha intenzione di imitare Hitler- evidentemente la Tragedia di ispirazione Classica o Romantica non gli piace, a differenza di Saddam Hussein che a suo modo era intellettuale- e potrebbe essere disponibile ad un accordo anche poco vantaggioso. Che si vada verso una divisione de rfacto del Paese più o meno come per il Kosovo? Possibile ancheche in queste ultime ore sia stata la diplomazia italiana, che ha rapporti ottimi con tutti i protagonisti di questa vicenda, a convincere il "colonnello" a guardare in faccia la realtà.
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E' possibile che, mentre molti media si focalizzavano-comprensibilmente- su quanto stava accadendo in Giappone- dove per altro non è per niente cessato l'effetto distruttivo di terremoto e maremoto- nei Ministeri della difesa di alcuni Paesi si stava discutendo sul da farsi riguardo all'evoluzione dei movimenti di "ribellione" in libia. anche se non sono un esperto, mi sembra difficile che un'azione come quella francese delle ultime ore sia stata improvvisata sul momento... E' presto per fare commenti di lungo respiro, però credo sia la prima volta dal 1956 che due Paesi europei supposti per varii motivi in crisi/declino come Franci e Regno unito mostrano non solo unità di intenti nei fatti oltrechè a parole, ma pure determinazione a fare scelte, diciamocelo, impopolari come propugnare azioni militari cntro un avversario piuttosto temuto come la Libia e di poter "trascinare" gli Stati Uniti. Fin'ora erano gli USa a trascinare e gli Europei ad agire più o meno entusiasti. Un'altra considerazione è che la Francia, nonostante un recente passato di difficoltà, è ancora capace di portare avanti azioni impegnative, e che il Rafale- con relativi armamenti- si è fatto molta pubblicità dopo i successi ottenuti. Se, poi- come qualcuno aveva sussurrato- esisteva un'alleanza Fgheddafi-Berlusconi-Putin in funzione anti francese/britannica, beh, questa alleanza non si sta mostrando solidissima, od almeno non tutti gli anelli sono ribusti allo stesso modo.
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Mah, il Min frattini ha detto che "senza l'Italia la missione (questa in atto) non si potrebbe svolgere... " -fonte RaiNews24- per cui se non è una dichiarazione tanto per far vedere che si è attivi, posso pensare che il trattato di Amicizia sia quantomeno sospeso de facto e che le Forze armate italiane avranno un ruolo non passivo in queste operazioni. D'altronde la pressione di Sarkozy sul governo italiano deve essere stata davvero energica, e per motivi comprensibili si è presumibilmente "buttato giù dalla torre" l'alleato meno forte, fra i Paesi Europei e Gheddafi
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Non voglio fare lo stratega, ma contro la Serbia fu usato il B2, perchè oggi non si hanno notizie del dispiegamento degli F22 in zona di operazioni? Non sarebbe questo un "banco di prova" per definitivo per questo mezzo, oltrechè uno strumento potentissimo per eseguire operazioni "delicate"?
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Scusate l'amaezza, ma visto che sembra che il Typhoon non possa essere impiegato nelle azioni che in questi giorni stanno avendo luogo sulla Libia-per motivi che non so, a che pro realizzarne una versione navalizzata? Per avere un mezzo aereo che, tanto, quando ci sarebbe da intervenire non lo si vuole/può rischiare...
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secondo notizie non confermate, pare che siano stati lanciati uno o due "Cruise" alla volta dell'"entroterra libico" nella zona di Bengasi, e da poco il Premier Gordon ha ammesso che "forze britanniche" stanno eseguendo azioni militari in territorio libico. (finalmente!) alcuni Typhoon sono stati dislocati in basi in prossimità delle zone di presumibili operazioni- si vedono alcuni di loro decollare dalla base RAF di Marshaw. A mio parere bisognerebbe impedire che i successi siano conseguiti solo da armamenti francesi ed americani, è bene- seppur enormemente cinico, lo so- che anche gli EFA siano citati nei Reports dei media. Ne va della economia Europea in generale, è un'occasione per il consorzio Eurofighter di far valere la bontà dei suoi mezzi, spero non si sia così miopi da sprecarla! e spero che la povera gente in Libia non abbia da soffrire, perchè quando tira il veto, spesso sono gli stracci che volano
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Nonostante la situazione sia delicata, i grandi media italiani al momento la stanno "ignorando". Su Skynews edizione globale è andata poc'anzi in onda un'intervista al Primo ministro Maltese secondo cui nei giorni scorsi- senza che ve ne fosse pubblicità- erano atterrati alcuni "Mirage" (che siano invece rafale?) francesi, che sono decollati recentissimamente. Secondo voi è possibile che gli eurofighter trovino impiego in questa crisi? Non per essere cinico, ma in India ci sono osservatori interessati che al mmento vedono i Rafale e potrebbero anche farsi influenzare in uncerto modo, non è che la gran bretagna può far decollare qualche EFA?
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Non sono nessuno per rispondere tecnicamente con prove inattaccabili, però non sembra che la libia- Paese sì recentemente uscito da una sorta di isolamento internazionale, ma pur sempre "sospetto" agli occhi delle potenze classiche- abbia a disposizione un numero significativo di mezzi terra-terra con gittata sufficiente per minacciare la Sicilia e meno che meno la penisola Italiana (spero di non essere smentito)
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Scusate l'ignranza, ma sono sorpreso da questa notizia; la Francia era in passato una potenza, adesso il loro aereo di punta è il Rafale- che non è più avanzato dell'EFA e tantomeno di F-22/-35 e da quanto ho letto anche qui sul Forum l'operatività, l'addestramento, i mezzi di uipporto non sono più quelli di un tempo. Insomma, non credo sia possibile che l'Aeronautica francese possa già essere operativa sui cieli della Libia, certamente nel prossimo futuro- con il determinante appoggio di altri Paesi- non metto in dubbio che mezzi e piloti Francesi possano farsi valere. Per me è una "boutade" tanto per risondere alle dure parole di gheddafi delle ultime ore...
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non sono un esperto, credo che la sorveglianza verrà effettuaa da uno o più AWACS operanti a distanza opportuna -credo però non troppo distanti, altrimenti comecontrollare le basi aeree poste nell'interno della libia?- però, nel caso in cui ci fosse una violazione, i Typhoon dovvrebbero avvicinarsi, non per altro perchè i piloti per eseguire la missione devono usare i missili AA in dotazione. E comunque se si vuole imporre una no-fly-zone bisogna , secondo me, avere i mezzi per conquistare se del caso la Superiorità aerea nell'area interessata, e in qualche modo bisognerà far fronte alla minaccia dei SAM libici. Mi sembra di ricordare che durante gli scontri sul Golfo della sirte degli anni '80 prima dell'arrivo degli F-14 fosse stato effettuato un nutrito lancio di Harpoon contro le postazioni anti-aeree libiche della zona
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Da qualche giorno si parla con insistenza di "no-fly-zone" la cui responsabilità potrebbe ricadere sui Paesi europei membri della NATO. Mentre pare, a giudicare da tutto quanto è emerso leggendo questo sito, che gli F-22 non dovrebbero eventualmente temere troppo dalla pur organizzata aeronautica libica, qualcuno azzarda che gli eurofighter potrebbero "trovarsi in difficoltà", soprattutto contro i moderni sistemi antiaerei SAM che la Libia potrebbe aver acquistato "in maniera illegale"
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Se non ricordo male esistono, e sono in vigore, Trattati internazionali che proibiscno lo "schieramento" di armi nello Spazio;non ricordo il testo esatto, ma sicuramente si riferisce a armi "persitentemente" nello Spazio, quindi o in orbita, oppure sulla superficie di corpi celesti (ipotesi questa molto improbabile). Un missile "SAM-simile" capace di arrampicarsi fino alle quote orbitali, ma NON orbitante esso stesso, a mio parere potrebbe ritenersi al di fuori da quanto esplicitamente proibito nei Trattati, perchè non sarebbe un oggetto persistentemente nello Spazio. Negli anni '60-70 negli USA esisteva il sistema Nike-Zeus, sviluppo del più famoso Nike-Hercules, accreditato di poter neutralizzare oggetti orbitanti fino a circa 500km di quota, e nel '79 l'amministrazione Carter autorizzò lo sviluppo di un missile anti-satellite aviolanciabile, che assunse poi la denominazione ufficiale di ASM-135, citato anche da Tom Clancy, e a quanto si sa avrebbe dovuto avere come bersaglio privilegiato i satelliti RORSAT da ricognizione ognitempo. E' del 2008 l'esperimento anti-satellite dello SM-3
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missilistica cinese: ICBM, DF-21, Silkworm, C-802 e soci...
Simone ha risposto a cloyce nella discussione Armi superficie-superficie
A quanto pare in Cina non sono , nemmeno ora, molto comunicativi riguardo i loro missili n late 1980s and 1990s, an academician of the Chinese Academy of Engineering named Wang Zhenhua (王振华) proposed a new theory typically for the JL-2 SLBM, called "(Free) Relaxation into Trajectory" (自由入轨). This theory was incorrectly translated and contains enormous technical and physical inaccuracies and no understanding of the rocket equation. Based on this theory, JL-2 only needs two stages to achieve its intercontinental status instead of three. Conventionally, any type of ICBMs has three phases to finish its flight: (i) the boost phase, (ii) the mid-course phase, and (iii) the terminal phase. Wang's idea is to combine the first and the second phases into one, the passive-boost phase (助推段). Plus the final atmospheric reentry phase, therefore, in total the JL-2's trajectory only has two phases and two stages. The first phase is based on the first solid-fueled rocket engine (first stage). The first stage passively launches the missile out of the atmosphere, and accelerates it into a speed in between the first (7.9 km/s) and second (11.2 km/s) escape velocities. When the missile is in this transition state, the first stage booster sheds off, and the missile automatically adapts its "free" trajectory and further reaches its maximum altitude (without a constant velocity); the dominating force here is just the earth's gravity. The second stage engine (liquid-fueled) then starts working. Normally, SLBM has three stages. Such design simplifies the structure of the missile and largely reduces missile's overall weight by reducing one stage. Additionally, it increases the atmospheric reentry velocity, which leads to more difficult interception, In sostanza , soatiene l'accademico, questo missile avrebbe un prmo stadio molto potente, tale da portare il carico bellico ad una velocità inferiore a quella di fuga, ma sufficiente a fargli raggiungere un notevole apogeo, mentre il secondo stadio dovrebbe rendere il rientro nell'atmosfera estremamente rapido. -
Si può sempre decidere di acquistare per ora un numero di esemplari ridotto, e di ordinarne di nuovi in un futuro non troppo lontano, diciamo entro il 2030, la spesa risulterebbe più diluita nel tempo, e più sopportabile. Al momento gli aeroplani di cui l'F-35 dovrebbe prendere il posto non sono stravecchi, nè arrugginiti, economizzando le uscite di addestramento la loro vita operativa potrebbe essere agilmente prolungata quel tanto che basta per rendere possibile la diluizione temporale. Non sono d'accordo sulla proposta disostituire gli F-16 con altri F-16, perchè un aereo si compra affinchè duri molti anni, anche 20 o 25, e non sono certo che nel prossimo futuro il Viper possa competere alla pari con quello che i potenziali avversarii potranno mettere in linea.
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così mentre i "grandi" in India potranno vedere l'EFA vero, i loro bambini potranno giocare coll'EFa versione Peluche oppure gonfiabile. se poi si userà elio per gonfiarlo, diventerà pure un palloncino a forma di Eurofighter, secondo me questo è grande marketing, che terrà alto il nome dell'Europa anche nel subcontinente indiano. P.S= volevo fare dell'umorismo!, però mi sembra che ad esempio non esistano versioni peluchizzate dell'F-22 o del Su-35
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Considerazione personale, Gianni ha scritto che in caso di attacco al veicolo con un AGM-88 la scoperta del missile avverrebbe, usando i sensori all'IR, quando questo si trova a circa 10km in linea d'aria, e a quel punto potrebbero mancare 10 sec all'impatto. Però questo vuol dire che i missile deve viaggiare, a motore spento- visto che 10km è la portata riferita per un missile a combustione esaurita- a 1km/s, ovvero intorno a mach 3. I dati secretati dell'azienda costruttrice non li conosco, certo è un missile velocissimo, ma secpndo Gobalsecurity.org la velocità massima dichiarata è, a fine combustione, di 2280km/h, ovvero 633,3 periodicom/s. non voglio fare il pignolo, però questo vuol dire che di secondi ce ne metterà 15 invece di 10, qualche secondo in più per sopravvivere
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indian's medium multi role combact aircraft
Simone ha risposto a red giacomo nella discussione Caccia
in effetti l'EFA, mezzo da superiorità aerea per le nazioni europee, andrà a fare il "secondo su tre" dell'IAF se vincerà la gara, e non è da tutti avere come medium aircraft quello che , tanto per dire,per la Gran Bretagna, è il mezzo "di punta" assieme col venturo F-35. E' possibile che l'essere adottato dalla Raf, nelle accademie della quale se non sbaglio si perfezionavano fino a qualche anno fa alcuni piloti indiani, possa aver costituito un punto a favore, così come l'innegabile qualità costruttiva., perchè è da notare che il Consorzio annovera Paesi che poco hanno da invidiare al resto del Mondo come qualità di materiali e lavorazioni. Se dovesse vincere, l'India si troverà con due aerei nati per affrontarsi fra loro, l'EFA ed i Flanker, fatto assai curioso -
Non mi sembra se ne sia parlato, ma credo si possa dire che se un ipotetico attacco nucleare fosse partito da basi terrestri, sarebbe stato immediato conoscre l'identità dell'aggressore, ma amio parere non sarebbe stato così facile in caso di SLBMs, salvo determinanti contributi di Intelligence, che potrebbero essere fuori dalla possibilità di molti Stati. imaginiamo che dal bel mezzo del Pacifico parta un flusso di missili, diretti verso la federazione Russa: a logica potrebbe essere un Boomer Americano, ma anche uno Ingles-sono molto silenziosi, avrebbe potuto anche arrivare fin lì senza essere sentito da nessuno-, oppure uno francese. O un cinese . A prescindere dalle possibili motivazioni, la dottrina prevede che si attui una risposta proporzionale, possibilmente rapida perchè le testate volano molto velocemente, ma in questo caso, come si può sapere chi "punire"?
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E' verissimo, il trattato START II- che dovrebbe essere fatto leggere ai nostri politici, visto che è ben scritto nonchè chiaro, a differenza delle leggi nostrane fatte da azzeccagarbugli!- conteneva limiti al numero di testate "...deployed and not deployed..." , però c'è incognita sul fatto che l'ultimo accordo venga effettivamente ratificato. E' vero che il senatore Lugar, considerato da tutti politico esperto in missili, si è recentemente espresso a favore della ratifica in Senato, ma egli è uno, e comprensibilmente non può obbligare tutti a votare a favore. A mio avviso potrebbe anche non avvenire,ma alla Russia non credo, personalmente, che possa dispiacere più di tanto questa nuova libertà. Sul numero di testate e' stato scritto che la versione evoluta del Topol-M conosciuta come RS-24 può portare 10 MIRV; questo è questionabile, perchè bisogna considerare quanta energia è disponibile per l'accelerazione. Ad oggi gli unici ICBM Russi da 10 e più testate sono (stati) SS-18 e SS-24, il primo con 8800kg di payload, il secondo con 4050Kg (=fonte Globalsecurity.org). Notiamo che o Scalpel era largo 3,7m. Sull'SS-18 trovano spazio anche 40 finte testate uguali come sagoma, ma vuote, mentre lo Scalpel pare non aver potuto portarne. Il Topol-M ha 1200kg di payload x 22,7m x 1,87m- e difatti è accreditato di 3 testate come limite massimo-, mentre c'è incertezza sulla sua "evoluzione" RS-24; con una lunghezza di ca22m e diametro di ca 2m, è difficile pensare che possa arrivare a 4000kg di payload.
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Dal sito "astronautix.com" si possono trarre queste informazioni, Status: Retired 1976. Gross mass: 8,000 kg (17,600 lb). Payload: 1,000 kg (2,200 lb). Height: 6.50 m (21.30 ft). Diameter: 1.37 m (4.49 ft). Thrust: 250.00 kN (56,200 lbf). Apogee: 300 km (180 mi). First date: 1973-02-01. Last date: 1976-04-06. Number: 6 . Sembrerebbe che all'epoca la Yugoslavia indipendente- forse timorosa di essere invasa come era successo all'Ungheria senza la speranza di ricevere aiuti- volesse sviluppare sue armi nucleari ed anche un aereo adatto allo scopo ("Oreo"), i quali però non sarebbero mai stati realizzati forse perchè ikl processo di disintegrazione delo stato è arrivato prima di ottenere òa fissione nucleare. Non mi trova molto d'accordo la congettura secondo cui il Governo italiano dell'epoca temesse il programma nucleare svizzero, a meno che non ci fosse la segreta intenzione di lanciare "grandi masse umane" alla conquista del Ticino e dell'Alta Engadina
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Arriva qualche novità, anche un pò datata (colpa mia che non sono stato lesto a postarla): The RS-24 "Yars" is a MIRVed version of the mobile Topol-M missile. The first three missiles were apparently deployed at Teykovo, as it was originally planned. It is still not clear how many warheads the missile carries - the press reports mention four, but I'm not sure if this is what Popovkin said. It may well be that they repeat a last-year eport. There were also reports about RS-24 carrying three warheads. My analysis also suggests that RS-24 will have three warheads - in this case the warheads are similar to 400-kt warheads deployed on SS-24/RT-23UTTH missiles. I'll count RS-24 missiles as carrying three for the moment, but we'll have the correct number once the New START treaty is ratified. Per motivi comprensibili le Forze strategiche non hanno fino ad ora rivelato inequivocabilmente il numero di testate per ogni RS-24, ma la cifra più accreditata è "non meno di 4". Ancora, l'URSS disponeva di un vettore a combustibile solido da 10 testate, l'SS-24- di cui esisteva anche una versione ferroviaria!- lungo meno di 25m e con circa 10 mila km di gittata nominale. E' strano che venti anni dopo si ci accontenti di qualcosa di meno potente, anche se ci sono voci secondo le quali si starebbe studiando un missile dalle stesse forma e dimensioni, però così potente da poter lanciare fino a 38 (!) testate, presumibilmente di potenza non immensa, contemporaneamente.
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Harvey dice bene, il T-50 è almeno ad oggi un prototipo, però a mio parere sarebbe molto interessante conoscere quale è la RCS attribuibile alla geometria del velivolo; noi sappiamo che l'eco radar dipende dalla forma e dalle caratteristiche riflettenti della superficie nella quale le onde radar si imbattono. Ecco perchè ritengo che potrebbe valere la pena radar illuminare il Pak-fa nei giorni di test da un Lacrosse il cui radar è molto accurato nonchè potente, si otterrebbe un dato non definitivo, ma almeno "darebbe un'idea".