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Simone

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  1. Simone

    F-35 per il Giappone?

    Cettamente un eventuale ordinativo da parte del Giappone darebbe molto ossigeno al Consorzio Eurofighter che già sta intravvedendo la cessazione della produzione,però l'avanzamento direi abbastanza spedito del progetto J-20, iluon momento complessivo dell'Industria Cinese che ha aumentato di molto le sue capacità e la conseguente buona probabilità di disporre di un velivolo pragonabile all'F-22 in tempi non lontani porta inevitabilmente a considerare il Typhoon come una opzione,se vogliamo, di ripiego.
  2. A mio parere un problema serio per la nostra economia potrebbe derivare dall'installazione in India non solo di linee di assemblaggio di componenti prodotti altrove,ma dei macchinarii atti alla fabbricazione di tali componenti,poichè queste macchine utensili (beni di produzione che racchiudono anni di esperienza) potrebbero costituire un modello,per eventuali aziende locali,e renderlòe in grado di produrre componenti meccanici di elevata qualità,facendoci concorrenza sleale. o,al limite, potrebbe essere accettabile la produzione locali dei componenti a valore tecnologico minore,come maniglie, pulsanti,plastiche per il cockpit e così via,ma NON degli elementi della fusoliera e meno che meno dei componenti motoristici.
  3. Presumibilmente gli EAU vorranno vedere se il Consorzio -Eurofighter è eventualmente disposto ad "abbassare il prezzo" così come alcuni rumors sostengono abbia fatto per venire incontro alle richieste dell'esecutivo Indiano;nella discussione dedicata al lungo processo decisionale volto alla sostituzione del Mig-21 era infatti emerso che Dassault e Consorzio avrebbero presentato proposte di vendita a cifre molto simili, mentre negli anni scorsi l'Eurofighter era offerto a cifre oggettivamente molto elevate e maggiori rispetto al Rafale. Riguardo al Rafale stesso, c'è un particolare un po' "oscuro" nella sua lunga storia progettuale, si sa infatti che la Dassault aveva prima aderito più o meno completamente al progetto che sarebbe poi diventato l'Eurofighter,per poi uscirne.Però il velivolo sembra avere adottato alcune soluzioni molto somiglianti a quelle del Typhoon,a mio parere certi comportamenti(entrare in un progetto, acquisire dati e progetti e poi uscirne all'improvviso tenendosi tutti quei dati)non sono del tutto conformi al Diritto,a mio parere sarebbe bene porre questa questione di fronte ad un opportuno tribunale
  4. Beh, è vero che per detronizzare Saddam Hussein in modo tale che le pubbliche opinioni non fossero troppo ostili si enfatizzarono analisi e rapporti dei servizi di informazione al di là dell'effettiva corrispondenza al vero,ma gli elettori hanno tento conto anche di questo nelle elezioni politiche successive,almeno in Gran Bretagna più che negli stati Uniti ed è vero che,almeno per qualche tempo, gli ambienti conservatori non facevano mistero dell'esistenza di una lista di "Rogue states" con cui regolare i conti con misure adeguate(=guerra),però qui la questione è a mio avviso diversa. La Libia è stata fino a pochi mesi fa parte integrante di una vera alleanza, nemmeno segreta, con Italia e Russia di Putin,e già da qualche anno prima non faceva più parte degli Stati in qualche modo emarginati dal resto del Mondo, secondo me in quello scenario mutato rispetto agli anni '80 non è impossibile che Gheddafi sia riuscito a farsi "regalare" dalla Russia poche testate nucleari,magari scelte fra le più obsolete ufficialmente destinate allo smantellamento. Così come non è impossibile che un membro politicamente non smaliziato della milizia dei "ribelli" possa aver ingenuamente divulgato la notizia del loro ritrovamento che altri più esperti si sono affrettati a smentire. Ovviamente le mie sono tutte supposizioni senza elementi di prova
  5. Comunque stiano le cose,adesso non c'è più un Gheddafi dietro il "grilletto" di queste eventuali armi nucleari, ma personalmente non mi stupirei se esistessero davvero. La Libia è stata fino a pochi mesi fa uno Stato finanziariamente ben provvisto e,da qualche anno, pienamente accettato come alleato in tutto da Russia ed in una certa misura anche dall'Italia. La Russia non avrebbe avuto difficoltà a fornire un piccolo numero di testate tattiche a Gheddafi. Mi si può rispondere con una domanda:" se aveva queste armi,perchè non le ha usate e si è fatto catturare"? E' una domanda a cui non so rispondere,può darsi che i vertici NATO abbiano a loro tempo fatto sapere al Rais tramite canali molto riservati che ,in caso di attacco nucleare, ci sarebbe stata una rappresaglia dello stesso tono,oppure che Gheddafi stesso -vistosi oramai privo di appoggio- abbia rinunciato all'utilizzo di sua spontanea volontà. Personalmente non mi sorprenderei se fosse un fatto vero ,subito smentito per non creare allarme fra noi tutti,ora però ci sarebbe un problema molto serio,ovvero la possibilità che irappresentanti libici dei movimenti islamici radicali possano utilòizzare queste testate opportunamente smontate dai vettori per scopi non del tutto rivolti alla deterrenza
  6. Sarà forse una provocazione,ma la Guerra contro il forte regime di Gheddafi harilanciato il Rafale come progetto, in quanto-secondo me- con la crisi finanziaria che sta seriamente minacciando (o l'ha già cancellato?) di cancellare la versione "b" dell'F-35 il velivolo francese è l'unico mezzo occidentale navalizzato abbastanza avanzato da poter competere con realistiche possibilità di vittoria contro i mezzi di "scuola russa" prevedibilmente in servizio nel prossimo futuro, non è peregrino pensare che anche la Gran Bretagna e forse gli Statio Uniti potrebbero avere nel bistrattato velivolo francese una soluzione razionale ai loro problemi
  7. In definitiva, ad oggi, la versione "a" può dirsi uscita dallo stadio di prototipo? Lo chiedo perchè sono apparse alcune notizie in merito alla consegna dei primi velivoli "operational" all'USAF,però dall'altro si parla di cause poco chiare che hanno comportato ritardi indefiniti all'inizio del lungo programma di addestramento
  8. Simone

    b-29

    Dove si può trovare una "cronologia" del Progetto-B29? Ho letto che fin dall'inizio ci furono difficvoltà sia progettuali,che di ordine pratico molto ingenti,tanto da renderlo il programma dal costo-ufficiale-più alto di tutta la Seconda Guerra Mondiale,e che per un certo periodo fu sul punto di essere cancellato a causa di difficolrtà che parevano essere insolubili
  9. Potrebbe essere una accelerazione dovuta alle ultime evoluzioni,in senso non rassicurante, della situazione "nucleare" iraniana, tale che anche questo pacifico Emirato potrebbe essere spinto a rinforzare decisamente i propri sistemi d'arma. In questo caso un mezzo moderno e ,sia pure contro avversarii forse non equipaggiati come potrebbero essere gli Iraniani nel prossimo futuro,come il Rafale diventerebbe da lusso esclusivo che era, una necessità urgente.
  10. Simone

    Israele - Iran

    Le guerre alla maniera "ottocentesca" (coinvolti solo i combattenti in campi di battaglia ben lontani da centri importanti, senza bombardamenti sulle retrovie...) indubbiamente comportavano mobilizzazione delle risorse economiche rimaste immobilizzate,penso alle spese per le foriniture,la ricerca applicata, il sistema dei prestiti agli Stati, la successiva ricostruzione tanto che anche la crisi del 1929 negli Stati Uniti si potè risolvere definitivamente proprio con i grossissimi investimenti messi in moto dal conflitto del 1941. Però il Secondo Conflitto Mondiale fu per contro un salasso incredibile per l'Europa, i cui debiti contratti per risollevarsi pesano-rivalutati-ancora adesso,e una guerra di altissima intensità contro l'Iran,Paese popolososissimo e ben ricco di armamenti,potrebbe creare all'economia molti puiù danni di quelli che eventualmente risolverebbe. Pensiamo alla minaccia incombente sull'approvvigionamento di petrolio,quando l'Europa non ha ancora completato l passaggio verso le energie rinnovabili o non fossili. Nel VII secolo d.C n esercito Arabo sconfisse la monarchia sasanide che aveva spesso costretto le legioni romane ad una guerra difensiva talvolta disperata,chissà se nel terzo millennio ci sarà la tanto attesa rivincita della "nuova Persia"?
  11. Non ho dati precisi,penso però che con questa manovra che non sfigurerebbe (senza bomba,ovvio!) in un Air Show si potesse guadagnare qualche istante prezioso fra sgancio dell'ordigno -e contestuale cessazione della fase acendente del velivolo- ed esplosione,permettendo all'aeroplano di raggiungere una distanza in linea d'aria dalla detonazione" ragionevolmente sicura" ,almeno quel tanto che bastava per non ritrovarsi la fusoliera fusa. Da considerazioni matematiche l'intensità di radiazioni,calore e pressione (correggetemi se sbaglio) cala in proporzione al CUBO della distanza, quindi anche 500 metri in più avrebbero significato differenza fra morte immediata e ...qualcosa di meno rapido
  12. Che voi sappiate in India sono previste elezioni politich,magri "anticipate"e in questi mesi? Da quello che posso pensare le scadenze elettorali in Paesi democratici sì,ma non certo immuni da problemi economici e sociali sono un freno assai potente alle decisioni di tali entità, non è peregrino pensare che dopo la consultazione elettorale le decisioni si sbloccheranno
  13. Non sono ovviamente dentro il progetto e non conosco i relativi particolari,però mi sembra che tutto il "progetto" dopo la prima fase accelerata in cui voli e presentazioni si susseguivano rapiidamente ben ripresi da telecamere e macchine fotografiche adesso sia stabilizzato in una fase più "normocinetica",dove non so quanti progressi si stiano realmente facendo. Non per caso si è ancora a tre prototipi realizzati e non sembra ci siano moltissimi punti fermi,anche se dopo le incertezze degli anni scorsi il solo fatto di avere dei prototipi funzionanti appare già un prodigio. Non mi sorprenderei se questa fosse addirittura una falsa partenza e che il jet di quinta generazione Russo sarà un altro progetto ancora,magari indebitato progettualmente con il T-50, ma NON questo velivolo
  14. E' notevole il fatto che queste "messeinscena" abbiano funzionato così bene, in quanto sembra che i servizi Segreti nazisti si fossero convinti che,nonostante la guerra sottomarina e l'obbligo disostenere anche il Fronte Nordafricano, in Gran Bretagna nel 1940-1941 ci fossero il doppio delle truppe di quelle (in verità pochine) davvero presenti, supportate da "migliaia di caccia fra i più moderni",quando in realtà di tutti gli "aerei" fotografati circa 1/3 era vero ed il rimanente riproduzioni scenografiche. Per ottenere un risultato così eclatante, da come emerge in documenti desecretati da poco tempo, le autorità cmompetenti si avvalsero di professionisti provenienti dal mondo del Cinema, i quali si occuparono non solo di rendere le scenografie-perchè in effetti "aeroporti" e "basi militari" erano grandi set cinematografici- il più possibilisomiglianti alle contrparti reali,ma pure di realizzare effetti sonori tali da riprodurre le ordinarie attività in tempo di guerra. Insomma,per certi aspetti si trattò di un "bluff" che,per fortuna Inglese, Hitler non volle andare a vedere...
  15. Simone

    addio shuttle benvenuto orion

    Mi sembra un poco "ispirato" al programma Apollo,che-in effetti- ha permesso di ottenere grandi risultati ed a pensarci bene sarebbe stato un peccato buttare tutto quel "know how" conquistato con altrettanto grande fatica (e grandi spese). OPerò cio sono delle differenze che costringeranno a fare,presumo, una lunga serie di collaudi e non so se attualmente ci siano materialmente i soldi per riuscirci;l'economia americana è grande,ma il Debito Pubblico lo è ancora di più e temo che anche gli USA abbiano toccato il tetto delle loro possibilità. Secondo me questi progetti così amp-e costosi-dovrebbero essere internazionali,così si dividerebbero i costi e condividerebbero i risultati,penso ad una partecipazione dell'India con le sue risorse e il basso costo delle costruzioni ingegneristiche, altrimenti si rischia di "lanciare" un progetto,arrivare a metà,chiudere tutto per mancanza di fondi e buttare il lavoro a mare
  16. Simone

    U-Boot

    Sono sorrpreso di questa opinione espressa da Doenitz,che se non ricordo male aveva trascorso l'intera Prima Guerra Mondiale come ufficiale su varii sommergibili,perchè come e più dei suoi commilitoni avrà certamente visto quanto l'arma sottomarina sia stata importante lungo tutti gli anni di guerra nonostante il blocco-magari non totalmente efficace (anche se rimase sempre un ostacolo non da poco) della Manica e l'impossibilità di fare uso dei porti scandinavi. Come anche gli stessi Inglesi hanno dovuto ammettere-sia pure senza molto entusiasmo- ci fu un momento fra il 1916 ed il 1917 in cui temettero davvero di non poter continuare a combattere a causa della carenze di materiali indispensabili. Può darsi che Doenitz si sia opposto all'uso dei sommergibili come "boe statiche" che pattugliassero ristrette zone correndo di conseguenza rischi elevati di essere avvistati ed attaccati per suggerire,invece,tattiche più mobili.
  17. Probabilmente l'importanza dell'approvigionamento di carburanti-che per il Mondo di oggi è quasi scontata,visto che esistono più mezzi a motore che biciclette!, era stata sottovalutata perchè gli ufficiali si basavano sull'esperienza della prima Guerra Mondiale,dove la grande maggioranza dei movimenti avveniva a piedi o con mezzi trainati da animali ed i motori erano relativamente pochi
  18. Vero,però bisogna dire che,prima della Genetica molecolare, per attribuire gli animali ad una specie od ad un'altra si ci basava su caratteristiche macroscopiche, come la forma delle ossa o le dimensioni,tanto è vero che esstono delle specie che risultano ancor ainterfecondabili Pensiamo ai felini, i gatti "bengal" e Savannah" sono incroci fra gatti domestici e,rispettivamente, il "gattoleopardo" asiatico ed il serval africano, entrabi nominalmente appartenenti a specie diverse
  19. Anche se questo forum è silente da molti anni -anche perchè ci sono argomenti più "di moda" e la Guerra fredda interessa a ben poche persone- questo rimane sempre un argomento importante per chi si interessa di storia,non solo da "professionista". alcuni documenti,di cui si parla diffusamente nella sezione eventi storici, provenienti dagli archivi della repubblica ceca e dalla polonia risalenti agli anni della Guerra fredda mostrano come,in caso di conflitto, le forze del Patto di Varsavia avrebbero fin dal primo giorno fatto uso delle armi nucleari contro obiettivi "strategici",con l'intenzione non solo di minare le possibilità di resistenza,quanto di far venire meno la volontà di farlo,perchèsi supponeva che i politici e la gente- subendo questa forma di terrorismo- avrebbero evitato ulteriori distruzioni accetando la resa. A suffragio di questa ipotesi c'è il gran numero di missoli balistici a coro e medio raggio dispiegati dal PdV in prossimità del confine con la Germania Federale,si può ragionevolmente credere che avessero un motivo per farlo.
  20. Simone

    MLRS

    In effetti sarebbe interessante ripercorrere l'evoluzione dell'artiglieria campale dopo la Seconda Guerra Mondiale, doive se non vado errato l'unico Pese ad usare estensivamente razzi come armi superficie-superficie fu l'URSS,ma più per motivi di spesa che "tattici". Da varii documenti disponibili pubblicamente si nota che anche negli Stati Uniti il "cannone" continuava ad essere visto con molto rispetto anche per le lunghe gittate,tanto è vero che ancora negli anni '40 inoltrati fu progettato il pezzo trainato da 280mm presumibilmente destinato a sparare munizioni nucleari ed in Germania esistevano cannoni "ferroviarii" nominalmente capaci di raggiungere Anzio dai dintorni di Civitavecchia
  21. Simone

    DIEN BIEN PHU

    vorrei riaprire questo-interessantissimo,a mio parere. Topic- perchè personalmente vedo qualche analogia fra l'idea di costituire una "fortezza-spina-nel fianco-"a Dien Bien Phu con la spedizione a Salonicco nwel 1916,se non ricordo male concepita dal Gen francese Serraille, la quale aveva lo scopo di tenere impegnate,pur auto-confinandosi in un territorio angusto, 2ingenti forze nemiche" (all'epoca le forze armate bulgare che,se libere di muoversi, si temeva avrebbero potuto causare grandi problemi sul Fronte dell'Isonzo od addirittura sul Fronte Occidentale). Secondo diversi storici della Grande Guerra, nel 1916 l'attacco tedesco a Verdun, che per motivi più che altro di prestigio non poteva essere abbandonata se prima non si fosse combattuto fino all'ultima cartuccia divenne una "macchina tritacarne" per già provato esercito francese, e probabilmente costituì il fatto ispiratore della strategia in Indocina: occupare un territorio che i VietMinh,per motivi psicologici e propagandistici- non avrebbero potuto trascurare o fare finta che non esistesse, fortificarlo come le trincee della grande Guerra di parte tedesca e costringere i ribelli ad esaurire le proprie forze in attacchi in massa, iquali, come era accaduto nel 1916 e nel 1917, si sarebbero risolti sostanzialmente in un tiro al bersaglio con armi automatiche ed artiglieria sui malcapitati attaccanti. In effetti ,col senno di poi, questa concezione sembra basarsi sulla certezza che i nemici altro non avrebbero potuto fare che "accanirsi" su questa roccaforte fino a dissanguarsi,però a mio avviso questa certezza non poteva essere tale;insomma, il centro del potere Francese in zona era costituito dalle città costiere ,soprattutto lungo il Golfo del Tonchino e Saigon, che con il trasferimento a Dien Bien Phu risultava sguarnito di moltissimi validi soldatii quali,presumibilmente,contribuivano molto a contrastare la guerriglia nei dintorni delle città in questione. E se i VietMinh avessero trascurato Dien Bien Phu- un posto tutto sommato remoto- per intensificare le azioni vicino alle città? I francesi paradossalmente si sarebbero trovati auto-tagliati fuori (di fatto si ci poteva arrivare, a DBP,ma non ripartire)e con molti punti importanti potenzialmente quasi sguarniti
  22. Interessantissimo post! Sulla Svezia, avevoletto in un estratto su Raul Wallenberg-celebre diplomatico svedese che molto fece per gli ebrei di Budapest- che nel 1944 gli alleati avevano chiesto "con una certa insistenza" alla Svezia di entrare in guerra contro la Germania,in cambio di "adeguati compensi territoriali",ma che il timore di bombardamenti aerei e di mettere a repentaglio la vita della gente per "pochi ettari di macerie tedesche" aveva fatto propendere per la neutralità.
  23. Secondo me per la ricerca "di base" ,anche quella bologica o prettamente fisica l'esistenza della ISS-che è costata molti soldi- è più che utile,perchè permette di eseguire esperimenti altrimenti impossibili sulla Terra,non per altro per le condizioni di microgravità.In più ,adpttando criteriii economici, l'ammortamento di una spesa per costruire un manufatto dipende dal periodo di tempo in cui questo continua a funzionare:piùù tempo dura,meno viene a costare annualmente; quindi dismettere la ISS troppo presto sarebbe una grossa perdita economica o,per meglio dire, finanziaria. Compatibilmente con la sicurezza la ISS dovrebbe essere fatta operare fino a quando sarà possibile,non per altro per ammortare i costi di realizzazione. Sui nuovi progetti, saranno anche validissimi,però sono progetti,che in america nel 2011 prima di diventare realtà per motivi che non so devono superare troppi ostacoli, forse sarebbe meglio concentrarsi su quello che esiste già
  24. Mi chiedevo se,come sembra sia accaduto alla svezia più di una volta dopo il 1943 (almeno a quanto emerge leggendo un libro di Wallemberg) , gli alleati hanno mai chiesto alla Confederazione Elvetica di entrare in Guerra contro la Germania. la Svizzera,in fondo, ra rimasto intatta mentre gli altri Paesi si stavano praticamente "issanguando", possedeva difese naturali che credo avrebbero impedito tentativi di occupazione, possedeva una tradizione militare direi secolare (mi sembra di ricordare che non abbia mai subito una sconfitta). Nel 1944,penso, la Confederazione avrebbe potuto abbreviare il conflitto creando enormi problemi alla Germania, e credo che in cambio si sarebbero potuti esigere importanti incrementi territoriali . Magari certi colloqui sono stati seretati e chi vi partecipò ha preferito "non ricordare",però ,secondo me, almeno dopo lo sbarco in Normandia è possibile che a Berna qualcuno abbia accarezzato l'idea di diventare famoso come "vittorioso condottiero delle Armate Federali" in Germania o Lombardia...
  25. Simone

    Fronte russo II G.M.

    Beh,ad onor del vero questi resoconti si basano sui fatti dei primi anni del conflitto contro il Terzo Reich, meno si sa suòlle operazioni offensive avvenute dopoil 1943,anche perchè le memorie dei comandanti tedeschi si fanno meno dettagliate riguardo questo periodo. Anche se è indubbio che le perdite umane nonchè materiali rimaserostraordinariamente elervate,non si dimentica iche, ad ogni balzo in dietro, la linea del fronte si accorciava, le distanze fra luogo di scontro ed i centri industriali del Reich si riducevano (sappiamo che le distanze erano importantissime in quel contesto) e la volontà di resistere di Tedeschi ed alleati centroeuropei si faceva,nonostante i bombardamenti alleati, maggiore. Non si può negare che l'Armata Rossa abbia conosciuto una certa "evoluzione",anche se rimane appurato che il valore della vita dei soldatii rimaneva piuttosto basso agli occhi dei comandanti generali... Se non erro nel 1944 la Stavka emanò un manuale di istruzione per la fanteria che sarebbe rimato piùo meno invariato fino agli anni '50,in cui si raccomandava,prima di tentare l'azione di sfondamento con le consuete ondate di fucilieri più o meno supportate dai mezzi corazzati, di eseguire imponenti preparazioni con artiglieria o mezzi assimilati nonchè missioni di attacco al suolo anche agrande distanza dal fronte
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