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motogio

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  1. Il "principio filosofico" è questo: La capacità di sorvegliare, controllare e difendere lo spazio aereo è fondamentale per la sovranità dello Stato e deve essere assicurata – in particolare da uno Stato neutrale – con mezzi propri. E questo giustifica l'acquisto di nuovi apparecchi: Senza la sostituzione degli F-5 Tiger, la capacità di resistenza nell'ambito della salvaguardia della sovranità sullo spazio aereo, del servizio di polizia aerea e della difesa aerea sarebbe fortemente ridotta. Con soli 33 aviogetti F/A-18, una presenza permanente (24 ore su 24) nell'aria di quattro velivoli potrebbe essere garantita soltanto per circa due settimane. Tratto da Sostituzione parziale degli aviogetti Tiger
  2. motogio

    2° Guerra Mondiale

    A dire il vero qualche problema con i soldi c'é l'avevano anche loro. Non per niente organizzavano in continuazione campagne di raccolta fondi o di sensibilizzazione all'acquisto di buoni del tesoro. Prova a guardare "Flags of Our Fathers" di Eastwood, li è raccontata quella che fecero grazie alle foto della bandiera innalzata sul Monte Suribachi a Iwo Jima, ma famosa è anche quella organizzata per festeggire la "fine missione" del Memphis Belle e del suo equipaggio.
  3. Ci sono diversi tipi di razzi e naturalmente cambia sia l'esplosivo che portano che la gittata: E qui una foto: Se vuoi altre informazioni qui trovi le spiegazioni che cerchi: hamas-qassam
  4. La situazione comincia ad essere intollerabile per gli Statunitensi, ti riporto quanto è successo ieri: Da parte sua Abdi Garad, capo di uno dei gruppi di pirati, ha indicato che l'assalto con lanciarazzi contro il cargo americano Liberty Sun da parte di pirati somali è stato "un atto di rappresaglia", l'inizio della "vendetta" dopo l'uccisione di tre bucanieri avvenuta il 12 aprile durante l'operazione della marina militare Usa per liberare il capitano Richard Phillips. "L'obiettivo principale di questo attacco era totalmente diverso dai precedenti": "Abbiamo formato una squadra speciale per perseguire e distruggere tutte le navi battenti bandiera americana allo scopo di vendicare la brutale morte dei nostri amici", ha spiegato Garad raggiunto telefonicamente a Eyl, una delle roccaforti dei pirati nella regione autoproclamatasi autonoma del Puntland (nel nordest della Somalia). L'attacco contro il Liberty Sun, diretto a Mombasa (in Kenya), ha minacciato ancora, "non è che l'inizio": "Avevamo intenzione di distruggere il cargo con tutto l'equipaggio a bordo ma purtroppo la nave ci è scappata". Le parole di Garad fanno seguito alle minacce dei giorni scorsi dei pirati contro gli americani. Tratto da www.swissinfo.ch
  5. Da quello che sò è la REGA che ha chiesto alla AW di costruirgli un elicottero su misura, anche sul sito della Augustawestland si parla di un apparecchio sviluppato in base alle esigenze specifiche del committente. Probabilmente erano già molto soddisfatti del vecchio Agusta A109 K2, che ha quanto sò è stato sostituito dall'Eurocopter EC 145 principalmente perchè molto più spazioso. Ma d'altronde, come riportato dal sito della REGA: L’A 109 K2 è concepita su misura delle esigenze della Rega. Si tratta di una combinazione tra la versione civile A 109 C e quella militare A 109 K. e non era certo lo spazio a disposizione la sua priorità, ma la manovrabilità in ogni condizione d'impiego .
  6. Sabato 18 aprile 2009 presso la base REGA Ticino a Magadino - CH viene presentato al pubblico il nuovo elicottero di soccorso aereo d’alta quota, AgustaWestland Da Vinci Estratto dalla conferenza stampa: Riservatevi sabato, 18 aprile 2009! Orario: ore 10:00 - 17:00 La base Rega Ticino è in festa e presenta al pubblico il nuovo elicottero d’alta quota, AW Da vinci. La giornata delle porte aperte del 18 aprile ha luogo all’elibase Rega, all’aeroporto cantonale di Locarno. Vi aspettano i membri d’equipaggio per rispondere alle vostre curiosità, buvette e griglia accesa. Rega potenzia la flotta Il nuovo elicottero d’alta quota AW Da Vinci Gli elicotteri di salvataggio del tipo Agusta A 109 K2, introdotti dalla Rega nel 1992 sulle elibasi alpine e prealpine saranno sostituiti nel corso dell’anno con elicotteri dell’ultima generazione ed è un passo necessario. Negli ultimi vent’anni, il numero delle ore di volo è quasi raddoppiato. E questo con una flotta, oggi più ridotta. Ciò comporta un’usura maggiore e intervalli di manutenzione più ravvicinati. Il rinnovo della flotta tiene conto di quest’evoluzione. L’evoluzione tecnica nel settore degli elicotteri fa progressi notevoli e costanti. I costi di manutenzione degli elicotteri dell’ultima generazione sono minori di quelli sostenuti per la flotta precedente. Infine, pur sviluppando una potenza maggiore, le immissioni foniche delle nuove macchine sono inferiori. Per questi motivi la politica degli investimenti Rega è quella di rinnovare la flotta degli elicotteri più o meno dopo 15 anni di servizio. Dopo la fase della valutazione approfondita terminata nel settembre 2006, la scelta è caduta su un elicottero concepito per il salvataggio d’alta quota. Il costruttore AgustaWestland in Italia ha sviluppato il nuovo elicottero AW Da Vinci secondo i severi e precisi requisiti della Rega che ha ordinato complessivamente undici macchine del nuovo tipo. L’ AW Da Vinci è fatto su misura per le necessità specifiche e corrisponde agli esigenti requisiti che, fra altro prevedono • propulsione a due turbine • turbine gestite elettronicamente (FADEC) • quota operativa a pieno carico fino a m 4500 s/m (ISA +20°C) quota massima m 6000 s/m • cabina più spaziosa del modello precedente • cockpit a schermi digitali (autopilota digitale a quattro assi, interamente digitale, Enhanced Vision (camera ad infrarossi), sistema di segnalazione ostacoli aerei FLOICE, sistema di segnalazione traffico aereo TCAS • verricello con 90 m di fune / capacità di carico 270 kg (rispetto ai 50 m e 204 kg del modello precedente) • immissioni foniche al di sotto dei valori limite concessi • equipaggiamento sanitario completamente rinnovato Tra gli anni 1991 e 1995, la Rega ha messo in circolazione quindici Agusta A 109 K2. Allora sostituirono i dodici Alouette III SA 319 B e i tre Bölkow BO 105 CBS. In seguito, la flotta d’elicotteri restò monotipo fino a quando le basi di pianura Losanna, Berna, Basilea e Zurigo ricevettero gli elicotteri del tipo Eurocopter EC 145. Con la consegna dell’AW Da Vinci nel corso dell’anno a Locarno, San Gallo, Untervaz, Wilderswil, Erstfeld e Samedan, si concluderà il rinnovo della flotta Rega. Ulteriori informazioni: www.rega.ch
  7. Aveva entrambe le possibilità, ho trovato queste informazioni in riguardo alla Valmara 69, in questo sito www.mimetix.it/Valmara69.htm : DESCRIZIONE GENERALE La Valmara 69 è una mina a frammentazione allocata in un involucro circolare di plastica ed è il successore della Valmara 59. La differenza principale è il telaio che, nella Valmara 59 è fatto di fogli d'acciaio. Il coperchio del telaio ha degli steli verticali all'interno. La Valmara 69 ha un cappello con cinque steli dentati che è avvitato in posizione centrale sul coperchio . I Quattro laterali obliqui servono per attivare la mina con la pressione e quello centrale verticale è posizionato per attaccarvi uno o due fili d'inciampo. Gli steli sono connessi al corpo da un attacco a baionetta che è trattenuto nella posizione di sicurezza da una "forchetta di metallo". Il percussore a molla è attaccato al cappello con tre palle d'acciaio. La carica propellente è messa in una cuffia nera ed è avvitata alla base della mina. La carica principale è circondata da 2000 scheggie metalliche. Il raggio letale della mina è di 27 metri. FUNZIONAMENTO La pressione diretta su uno dei quattro steli laterali o la tensione di un filo d'inciampo sullo stelo centrale, curverà l'alloggiamento del cappello lateralmente. Uno stelo di collegamento ed il percussore a molla vengono alzati fino a che lo stelo raggiunge il suo limite e le tre sfere d'acciaio sono libere di cadere fuori dalla loro sede. Questo disconnetterà il cappello dal corpo della mina, rilasciando il percussore a molla che azionerà il primo detonatore incendiando la carica propellente che proietterà il contenuto del corpo della mina in aria. Un filo d'acciaio collegato al meccanismo del percussore raggiunge la sua massima lunghezza a un'altezza di 45 cm. Il filo d'ancoraggio muove un cilindro che ruota ed allinea il percussore col detonatore. Al termine della rotazione, il percussore colpisce il detonatore che innesca la carica principale. La detonazione della carica principale causa il lancio delle schegge. SPECIFICAZIONI TECNICHE Altezza: 205 [mm] Diametro: 130 [mm] Peso: 3,3 [kg] Peso esplosivo: 597 [gr] Composizione B. (Elevatore: 13 [gr]. RDX) Colore del telaio: Verde Oliva Detonatore: tipo M41. Filo d'inciampo o pressione diretta Sensibilità 10,8 [kg]. pressione diretta. 6-8 Kg strappo sul filo d'inciampo Visibile: Sì Dispositivo Anti Manomissione: Sì Detonatore secondario in posizione centrale sulla base della mina. NEUTRALIZZAZIONE: Sostituire la forchetta di sicurezza. DISARMARLA: Sostituire la forchetta di sicurezza. Seguire i fili d'inciampo da entrambe le parti e rimuoverli. Svitare attentamente il cappelli con gli steli evitando il contatto con lo stelo centrale. Girare la mina alla rovescia ed estrarre il detonatore. Ps non mi ricordo se fosse proprio una Valmara 69 quella del film.
  8. La situazione nel film "No mans' land" era questa: E, sempre nel film, l'artificere Tedesco disse che non c'era niente da fare e se ne ando, assieme a tutti gl'altri, lasciando il Bosniaco al suo triste destino. In una puntata di "Jag" invece la "colonnello" MacKenzie riesce a salvarsi da una mina balzante mettendo del peso sulla stessa e facendo un gran salto, aiutata dal amico comandante Rabb.
  9. motogio

    2° Guerra Mondiale

    Ti faccio anch'io i complimenti ma vorrei chiederti anche una cosa; nel tuo articolo affermi :Comunque gli americani, per ogni loro soldato caduto in azioni di guerriglia da parte tedesca, minacciarono di uccidere 200 ostaggi dove hai sentito questa affermazione? La Germania non aveva partigiani perchè chi era in grado di combattere era già incorporato in una forza armata, tanto che alla fine fecero combattere ragazzi, invalidi e vecchi nella Hitlerjugend e nella Volkssturm, ma quest'ultimi non avevano un uniforme e quindi potevano essere benissimo scambiati per guerriglieri. Ma non mi risulta che siano state effettuate delle rappresaglie.
  10. No, ma la Svizzera collabora già con la NATO tramite il Partenariato per la Pace (PfP) e L'Organizzazione per la sicurezza e la collaborazione in Europa (OSCE). Dal 1999 la Svizzera fornisce contingenti alle operazioni di sostegno alla pace condotte dalla NATO, soprattutto nel quadro della Forza multinazionale per il mantenimento della pace in Kosovo e della Forza intern. di sicurezza in Afghanistan, ma a condizione che l’impegno militare in operazioni di pace siano autorizzate dall’ONU o dalle parti in conflitto. C'è d'aggiungere che comunque non si tratta di truppe combattenti ma si occupano unicamente della logistica, trasporto feriti o materiale in favore della popolazione locale. In pratica se vogliamo andarci ci andiamo senza che la NATO ci possa obbligare, per contro la NATO non è obbligata ad intervenire in difesa della Svizzera in caso di attacco armato. Attualmente, ad esempio, sono in atto duri "scontri politici" all'interno del governo in quanto la UE ha richiesto un contingente armato per la missione «Atalanta» nel golfo di Aden, l'invio di truppe armate all'estero non è ancora visto di buon occhio e gli ordini provenienti da autorità estere ancora meno.
  11. Si effettivamente quella zona è una piazza d'armi e lì si allenavano i lanciamine pesanti stazionati a Tesserete e i Granatieri stazionati ad Isone, ogni tanto la usavano anche le truppe di Artiglieria stazionate al Monte Ceneri. Io abito li vicino, quando sparavano si facevano sentire. Ma in pratica tutte quelle montagne sono una piazza d'armi.
  12. È una granata di un Lanciamine 12 cm mod '87 (mortaio) da fanteria, le nostre montagne ne sono piene. Quello è il tipo d'allenamento, ha la testata inerte. Non posso darti molte informazioni perchè io non ero in fanteria e non li ho mai usati. L'unica info che ho trovato in rete e questa Lanciamine. Ps se ti capita di trovare granate inesplose o altro materiale bellico pericoloso puoi telefonare al n° 117 o eventualmente alla polizia.
  13. Ricambio i saluti, per i "casini" non preoccuparti, se c'è l'ho fatta io.....

  14. Dimentichi Paulus, non sò se il suo ruolo di "voce critica" del regime Nazista, quando si arrese a Stalingrado, influenzo l'andamento della guerra ma sicuramente nel suo ruolo di comandante sì, e non in favore dei tedeschi. Poi possiamo discutere sul fatto che non si poteva disubbidire a Hitler ma Rommel, in Africa, lo fece e nonostante questo non fù fucilato. Per il resto concordo con te, se Hitler si fossè concentrato a far la guerra contro i comunisti, invece di sterminare il popolo Slavo, le cose sarebbero andate in modo diverso. Purtroppo sia Hitler che Stalin erano due criminali e le cose andarono come andarono, basta prendere ad esempio cosa successe in Polonia per capire che nessuna delle due alternative era la soluzione migliore.
  15. Se vuoi approfondire l'argomento ti segnalo questo link: THE THIRD TEMPLE’S HOLY OF HOLIES:ISRAEL’S NUCLEAR WEAPONS Trovato in Internet, quindi ovviamente ufficioso, ma almeno ha l'elenco delle note e può servire per una ricerca.
  16. Nel film La battaglia dei giganti (Battle of the Bulge) c'è una scena che, in due parole, racchiude il vero motivo: Shaw explains to Kohler that he must show the Americans what defeat means. Shaw explains his view by showing Kohler a fresh chocolate cake delivered by air transport to an American private. That America can use their resources to send a cake across the Atlantic is taken as a symbol of America's wealth and not taking the war seriously in the view of the Germans. La realtà e che gli Statunitensi vinsero principalmente grazie alla loro logistica che permetteva ad un soldato di ricevere una torta ancora fresca proveniente dall'altra parte dell'Atlantico, senza nulla togliere al valore dei soldati. I Tedeschi persero contro i Russi perchè non avevano più cibo materiale e benzina, un pò grazie all'opera delle "Fortezze volanti", un pò per la filosofia Tedesca che ricalcava quella in auge nelle guerre Napoleoniche: " il soldato Tedesco non ha diritto a una razione fissa. Egli consuma ciò che la Patria e l'Intendenza gli possono procurare di volta in volta..." -tratto da "Noi moriamo a Stalingrado" di Alfio Caruso- Ti lascio immaginare la sorte dei soldati Italiani dell'ARMIR che per la logistica dovevano fare affidamento all'alleato. Sul trattamento dei soldati Russi meglio stendere un velo pietoso, sono già troppo OT.
  17. la Flak faceva paura e, secondo it.wiki colpivano il bersaglio anche abbastanza sovente: « Nel corso dei tre mesi che finiscono con l'agosto 1944, il fuoco contraerei tedesco ha provocato non meno del 66% dei 700 bombardieri persi e del 98% dei 13.000 bombardieri danneggiati. Nel 1943, il 33% dei bombardieri persi ed il 66% di quelli danneggiati è stato attribuito alla FlaK » Ma non sò se è attendibile. Se t'interessa approfondire ti segnalo questo interessante rapporto Inglese che ha eseguito un accurata valutazione dei danni creati dalla Flak ai bombardieri B-17 e B-24: GERMAN 88 MM. HIGH EXPLOSIVE ANTIAIRCRAFT SHELL Ma per risponderti correttamente è meglio comprendere come funzionava una difesa contraerea Tedesca e per questo ti cito un capitolo del libro “Tigri in battaglia”: di Stephen E. Ambrose: pag 171 “Il 17 novembre (ndr 1943) McGovern volò nella sua seconda missione come copilota di Surbeck. Il bersaglio era il nodo ferroviario di Györ, in Ungheria. La contraerea prese a sparare non appena giunsero sul bersaglio. Era intensa e precisa. Mantenendo un formazione stretta il suo aereo e gli altri sarebbero riusciti a ottenere un migliore schema di bombardamento , ma sarebbero diventati un bersaglio troppo concentrato. <<Era un muro di fumo interrotto solo dai lampi rossi delle esplosioni dei proiettili>>, ha ricordato McgGovern. I Tedeschi usavano un tipo di difesa <<a scatola>>. Ogni pezzo da 88 sparava in una zona mentre i bombardieri si avvicinavano. I proiettili viaggiavano più veloci del suono ed erano spolettati per esplodere alla quota degli aerei. <<Ci inscatolarono, ecco tutto.>> Le <<scatole>> avevano 600 metri di profondità e altrettanti di ampiezza, a volte anche di più. …. … I proiettili erano settati per esplodere a 20°000 piedi, oppure sopra o sotto quella quota, a seconda delle modalità di volo. Quando i proiettili esplodevano, con centinaia di schegge d’acciaio che avevano un raggio d’azione di decine di metri, i bombardieri erano costretti a volarvi dentro”. In pratica i Tedeschi formavano un muro di granate davanti ai bombardieri e questi dovevano attraversarlo per poter sganciare le bombe sull’obiettivo. Quando non dovevano sganciare bombe i bombardieri potevano aggirare lo sbarramento, per questo, quando erano in fase di rientro, non facevano così paura. Ma restavano i caccia. In quanto alla blindatura essa resisteva abbastanza bene ai colpi di mitragliatrice , si racconta a tal proposito di un attacco subito da un B-17D da parte di 18 "zero" giapponesi. Potendo usare solo la mitragliatrice (cal 7,7 mm) non riuscirono ad abbatterlo, nonostante fosse stato colpito da almeno un migliaio di colpi. Un uomo dell'equipaggio muorì e distrussero la radio di bordo, il ruotino di coda, un motore e forato i serbatoi del carburante. Erano resistenti, ma non invurnerabili; l'aereo andò poi distrutto in fase d'atterraggio forzato a Mindanao.
  18. Colgo l'occasione per fare i complimenti a Blue Ski, sia per questo topic che per gl'altri, ho appena cominciato a leggerli ma sono veramente ben fatti. Definirli "corazzati" è un eufemismo; avevano delle protezioni ma, ad esempio, le cupole dei mitraglieri erano in plexiglass. Erano buoni incassatori, ma erano pur sempre fatti in alluminio. Da rimarcare che, nonostante la loro fama, comunque la loro "aspettativa di vità", nel 1943, era di 11 missioni. Poi arrivarono delle modifiche tecniche e, sopratutto, i "Mustang" e le cose migliorarono nettamente. Ma se leggi il post di Blue Sky, in particolare il paragrafo Ho visto Schweinfurt ti puoi rendere conto delle difficoltà che un B-17 in missione poteva incontrare. Una curiosità: Il nome "Fortezza volante" gli fu data da un giornalista del "Seattle Dayli Times" durante la presentazione alla stampa del prototipo "mod 299". Il nome piacque alla dirigenza della Boeing, tanto che ne "depositò" il nome.
  19. Militarmente invece la tattica Russa si rilevò vincente, a differenza delle guerre combattute in seguito nel nome del socialismo reale la grande guerra patriottica fu un successo militare. Stalin aveva due obbiettivi: sconfiggere l'esercito Tedesco sul fronte orientale e arrivare per primo a Berlino. Entrambi gl'obbiettivi furono raggiunti e fu la "bandiera Rossa" a sventolare sulle macerie del Reichstadt. Eticamente è sbagliato, ma Stalin non dava troppo peso a questo.
  20. Forse un atomica no, ma lasciarli fare tutto quello che voleva.... Tra l'altro sembra che lui volesse farsi abbattere dall'aviazione Statunitense, sempre dalla CNN: Pilot wanted to be shot down, trooper says "Leon stated he decided to fly the plane into the United States with the expectation he would be shot down and killed by United States military aircraft," according to an FBI affidavit. Leon told investigators that "he has not felt like himself lately and has been treated recently by a psychiatrist," it reads. Fortunatamente era solo un caso d' "insanità mentale" e non un emulo dei terroristi dell'undicisettembre.
  21. La CNN da qualche notizia in più, il tipo è fuggito a piedi e si è nascosto in un "drugstore" ordinando da bere e da mangiare, ma aveva dimenticato soldi a casa Articolo CNN Scherzi a parte pensavo che dopo l'undicisettembre la difesa aerea Statunitense fosse un pò più "energica".
  22. motogio

    Guerra nel Vietnam!

    Se proprio vogliamo mettere i puntini sulle i anche lo Zyklon B era un prodotto da supermercato; all'inizio veniva impiegato come insetticida e disinfettante. Cito il fotografo Eddie Adams : « Il generale uccise il Viet Cong; Io uccisi il Generale con la mia macchina fotografica. Tuttora le fotografie sono le armi più potenti del mondo. La gente le crede, ma le fotografie mentono, anche senza essere manipolate. Sono soltanto le metà-verità. la cosa che la fotografia non ha detto era: 'che cosa voi avreste fatto se foste stato il Generale a quel ora, in quel posto e quel giorno caldo, ed avreste catturato il cosiddetto cattivo dopo che avesse fatto fuori, due o tre soldati americani?'. come fate a sapere che non avreste tirato il grilletto voi stessi? » Tra l'altro mi risulta che non sia più fra noi da un pò. Su quale foto sia stata decisiva non mi sembra così importante, ma tutte le foto hanno avuto una grande rilevanza nel convincere l'opinione pubblica a chiedere il ritiro delle truppe. Non giochiamo con le parole, stiamo dicendo la stessa cosa. Grazie. Credevo di essere critico, ma se trovi che sia moralista perchè dico che in guerra anche la popolazione civile soffre (in questo caso sia per colpa degli Statunitensi, più per colpe individuali che per il governo vedi "Mi Lay", ma sia anche per colpa dei Viet cong) la considero più un opinione che una critica. Non mi sembra che su questo tema tu sia molto imparziale.
  23. motogio

    Guerra nel Vietnam!

    Alt, un passo indietro; io ho risposto ad un affermazione, questa: <<in viet-nam gli americani avevano i mezzi tecnici per vincere, o meglio per sterminare la popolazione collaborante con i viet-cong, ma non li hanno voluti usare, tutto qui.>> e detta così mi sembrava che volesse dire che gli Statunitensi erano in Viet nam a giocare a freccette, invece erano li per vincere ed hanno usato tutti i mezzi a loro disposizione per raggiungere lo scopo. Per questo ho menzionato l'Agent Orange fra le altre armi, tra l'altro dimenticando la BLU-82B "Daisy Cutter" che qualche danno in più l'ha fatto. Oltretutto già all'epoca l'uso dell' Agent Orange fu alquanto criticato, almeno verso la fine del conflitto. Comunque concordo che non si possa considerare un arma vera e propria, almeno in quel periodo. Questa non l'ho capita, ma provo a risponderti comunque. La visione di quella foto, con la bambina che correva nuda con i segni del Napalm sul corpo, segno profondamente l'opinione pubblica Statunitense e contribui ad alimentare il movimento di chi chiedeva il ritiro delle truppe dal Vietnam. Se fosse disgustata dalla guerra in quanto tale non lo so, ma da quella si. Comunque possiamo parlare anche delle atrocità commesse dai Viet cong, tipo quella di mandare bambini nei ristoranti frequentati dai militari Statunitensi a piazzare bombe (al-Qaeda non ha inventato niente) o l'utilizzo di ragazzini in battaglia (Niente e così sia di Oriana Fallaci) o ancora le stragi contro i civili Vietnamiti "riluttanti", (non mi ricordo in che film si racconto la storia che in un villaggio a tutti i bambini che erano stati vaccinati dagl'Americani fu tagliato il braccio). Io non parteggio per nessuno, perché, parafrasando quello che ami ripetere: I soldati non decidono le guerre, le subiscono. e non mi piace fare il moralista raccontando la Storia perchè io sono al comodo nella mia casetta a leggerla e non nel fango o nel ghiaccio a farla.
  24. motogio

    Guerra nel Vietnam!

    Probabilmente, visto che non era un arma non era quello il suo scopo, ma qualche danno l'ha fatto. Che poi non fosse intenzionale lo credo, anche molti soldati Statunitensi ne subirono le conseguenze. Esiste un programma Federale per aiutare quelle vittime www1.va.gov/Agentorange Significa solo che puoi generare figli con la spina bifida e tante altre belle patologie. E non stiamo parlando di questo? Ne ho dieci meno di te, si qualcuno l'ho visto tipo "Un cappello pieno di pioggia", parlava di un reduce della Corea.
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