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motogio

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  1. motogio

    "Focke-Wulf 190"

    Un pò OT ma vi fu anche un ME 109 che volò con insegne Americane e in zona di guerra: Nel mese di Settembre 1944 il tenenete colonnello Statunitense James A. Gunn III, prigioniero di guerra in Romania, dipinse a mano la bandiera Statunitense su un ME 109 G dopo aver convinto il principe e pilota capitano Constantin Cantacuzino, asso della WWII con 56 vittorie accreditate (compresi un paio di Mustang), a trasportarlo da Bucarest a Foggia per organizzare il salvataggio di oltre 1000 piloti Statunitensi prigionieri di guerra in Romania (i Sovietici erano alle porte e, anche se alleati, i Pwo Statunitensi rischiavano di attendere in Russia la fine della guerra). Qui il link in cui si parla di Constantin Cantacuzino con la foto del ME 109 "Statunitense".
  2. motogio

    calibri

    Stavo rispondendo a Gianni065 sul tipo di minaccie che un funzionario di polizia può incontrare durante il suo servizio, la questione dei giubbotti mi sembrava chiusa. Forse mi hai frainteso quando ho scritto "proiettili che hanno perforato il giubbotto" ma era una statistica interessante (se si può dire) e ho pensato di renderla nota. Comunque ti consiglio di guardare il pdf del 2003, comprende una fascia più ampia di casi e li c'è ne sono un pò di più, compreso un calibro 9mm. Da tenere in considerazione che comunque non viene specificato nè il tipo di giubbotto nè la distanza da cui è stato esploso il colpo quindi non è da prendere come un riferimento assoluto ma solo come informazione. Spero di essere stato un pò più chiaro Scusa il calibro 9 mm è segnalato nella statistica del 2007 tavola 41
  3. motogio

    calibri

    Il discorso, come dici, è molto complesso quindi, essendo oltretutto OT, mi limito a segnalare un paio di siti che analizzano i casi in cui vi sono state delle vittime fra i funzionari di polizia per chi fosse interessato all'argomento: Il primo è: Law Enforcement Officers Killed and Assaulted statistica tenuta dal FBI che analizza tutti i casi in cui un funzionario di polizia ha perso la vita, o è stato ferito, sul suolo Statunitense e contiene delle statistiche in cui sono riportate, tra l'altro, distanza d'ingaggio- calibro-parte del corpo colpita- proiettili che hanno perforato il giubotto ecc. Per cominciare vi consiglio i documenti in pdf (dal 1996 al 2003) perchè sono di più facile e immediata lettura. Il secondo, purtroppo solo in tedesco, è un studio pubblicato dal Kriminologischen Forschungsinstituts Niedersachsen e.V. nel 2002 ed analizza i casi successi in Germania, meno tecnico ma altrettanto interessante. Ps. non intendevo reclamizzare un sistema d'addestramento, ma solo segnalarne l'esistenza.
  4. motogio

    calibri

    La tecnica che avevo brevemente descritto nasce proprio per quei casi dove non hai 2 o 3 secondi per analizzare la situazione e decidere il da farsi ed è studiata per i corpi di polizia, ma specialmente per chi presta servizio di "routine" in ambito urbano più che per i corpi speciali. La precisione e relativa in quanto ci si allena a sparare su un bersaglio di 60 cm d'altezza per 35 cm di larghezza, quindi relativamente grande, ma è chiaro che il bersaglio devi prenderlo, solo che non si mira in un punto preciso come nel tiro di precisione (quando si effetua la "doppietta"). Altre info le puoi trovare qui: Chuck Taylor asaa
  5. Da quello che ho trovato l'icona era dedicata a Theotokos of Vladimir e fu portata in volo da un LI 2 (un DC3 costruito su licenza in Russia).
  6. A titolo di curiosità vi segnalo i link di presentazione dei tre concorrenti in lizza per la sostituzione del Tiger: www.rafale-schweiz.ch www.eurofighter.ch www.gripen.com Nei siti elencati vi sono sia informazioni tecniche che finanziare (non il listino prezzi) e altri argomenti interessanti, ad esempio l'opinione dei piloti: A elogiare l’Eurofighter sono fonti inaspettate e, per questo, tanto più significative: L’ex-generale John P. Jumper, già comandante supremo delle Forze Aeree degli USA, dopo aver volato con l’Eurofighter si è detto impressionato dalle sue prestazioni: “Ho pilotato tutti i jet dell’Air Force. Nessuno è stato eccellente come l’Eurofighter“. Jumper ha elogiato soprattutto la mobilità, la manovrabilità, l’accelerazione e la navigazione precisa dell'Eurofighter. Il generale – dopo un altro volo – ha rimarcato le capacità straordinarie del velivolo: “L’Eurofighter è davvero impressionante“. Egli ha elogiato, in particolare, le prestazioni del velivolo nel combattimento aereo. Il moderno jet europeo è facile da guidare anche in condizioni di elevata accelerazione gravitazionale: “Proprio per questo è stato sviluppato. La versione che ho pilotato, con la sua avionica, il sistema di visualizzazione a colori, è davvero eccellente. La mobilità del velivolo nel combattimento aereo ravvicinato è stata assolutamente impressionante". L’ex-capo delle Forze Aeree americane ha paragonato l’Eurofighter direttamente all'aereo da combattimento americano più moderno, l'F-22 Raptor. Egli ha constatato che l’Eurofighter è sia estremamente agile sia tecnologicamente molto innovativo. Non c’è dubbio che i due velivoli differiscano in alcuni punti riguardanti la loro concezione e il loro impiego operativo; tuttavia, a suo avviso l’Eurofighter e l’F-22 sono entrambi “velivoli high-tech“ ai massimi livelli. L’ex-generale John P. Jumper è l’unico pilota al mondo che abbia pilotato personalmente entrambi i tipi di aereo.
  7. No, ma mi sembra di averlo scritto che sul fronte orientale anche la Wehrmacht si scateno in una guerra di sterminio buttando in un fosso le usanze della guerra. O ti riferivi a qualcosa d'altro? Eisenhower non salutava i nemici perchè li vedeva come membri delle forze del male (e non si può dargli torto per questo) altri alti ufficiali Angloamericani erano più inclini a rispettare le tradizioni. Sono punti di vista, non è che uno e meglio dell'altro, l'importante è non fare come facevano i Giapponesi che consideravano i soldati che si arrendevano dei vigliacchi e li trattavano di conseguenza. Sul fronte orientale, ma meglio dire con le popolazioni Slave, era in atto una guerra di sterminio e il fatto che uno fosse un prigioniero di guerra o un civile non cambiava la sua sorte, finiva inevitabilmente in un campo di lavoro dove sovente moriva di fame e di stenti. Purtroppo per loro, quando furono liberati dall'Armata Rossa, la loro sorte non migliorò e molti finirono o nei campi di lavoro in Siberia, se soldati, o banditi dalla società, se lavoratori coatti.
  8. La Wehrmacht Heer, ma soprattutto la Luftwaffe, rispettavano il nemico ma le SS combattenti e gli Angloamericani mica tanto, soprattutto gli Statunitensi. Prima che mi fucilate spendo due parole su cosa intendo per rispetto con un esempio: Preambolo di un dispaccio con cui si ordinava alle truppe dispiegate in nord Africa di non rispettare le leggi della guerra: I nostri nemici hanno adottato da lungo tempo, nella condotta della guerra, dei metodi che non sono in conformità con le convenzioni di Ginevra. Particolarmene brutale e subdolo è il comportamento dei membri dei cosidetti Commandos, i quali, come è stato dimostrato, sono reclutati in parte tra i delinquenti liberati nei paesi nemici. Ordini da noi catturati dimostrano che i membri dei Commandos hanno istruzioni non solo di incatenare i loro prigionieri, ma anche di uccidere senz'altro i prigionieri inermi allorché ritengano che quest'ultimi rappresentino un aggravio o comunque un impedimento per l'ulteriore svolgimento della missione. Infine, sono stati rinvenuti ordini nei quali l'uccisione dei prigionieri è prevista come una questione di principio. -18 ottobre 1942 - Adolf Hitler- Rommel quando lesse il dispaccio lo bruciò, non voleva esasperare il conflitto per evitare conseguenze tragiche ai soldati prigionieri dei due schieramenti, anche se sapeva che quanto scritto corrispondeva alla verità. In un altro caso trovo un dispaccio Inglese in cui si vietava di dare da bere ai prigionieri prima di essere interrogati e questo lo indusse a reclamare con l'alto comando Inglese per far annullare l'ordine, con successo. In generale i Tedeschi (Wehrmacht) rispettavano le usanze della guerra tramandate dalle battaglie svoltesi nei secoli precedenti in Europa, come presentarsi al nemico catturato in battaglia, se si trattava di un alto ufficiale, o addirittura congratularsi con il nemico in caso di avvenimenti particolari.; per esempio il generale Von Raveistein scrisse una lettera al generale Campbell per porgere le sue sincere congratulazioni per la Victoria Cross guadagnata combattendo contro di lui in Nord Africa, e la firmo con queste parole: Durante la guerra vostro nemico, ma con profondo rispetto. Sia in nord Africa che sul fronte occidentale i Tedeschi non combattevano "odiando" il nemico ma poi, purtroppo, sul fronte orientale anche la Wehrmacht mise le tradizioni da parte e si scatenò in una guerra di sterminio. Eisenhower, al contrario, considerava queste usanze come una questione sentimentale che non aveva ragione d'esistere in un conflitto che aveva come scopo la radicale distruzione dell'Asse e considerò la guerra come una crociata contro le forze del male. L'unica volta che parlò con un ufficiale Tedesco fu quando il feldmaresciallo Jodl firmo la resa incondizionata, ma non gli porse i saluti. Da parte degli Inglesi, o meglio del Commonwealth, le opinioni erano divise ma alla fine prevalse l'opinione di Eisenhower.
  9. motogio

    Breitling Emergency

    Si e quello, anche se Neil Armstrong, quando scese sul suolo lunare, non l'ho aveva al polso. Dal 1975 è anche il cronografo ufficiale dei cosmonauti Sovietici.
  10. motogio

    Jericho

    Si, lo share negli Stati Uniti era deludente e per questo fecero ancora sette puntate per dargli almeno un finale (che lasciava comunque ancora tante questioni aperte) ed evitare le proteste che accompagnarono la chiusura della serie "Invasion" che fini con la prima serie senza un finale. Comunque penso che Chaffee79 intendesse "la terza" come fascia oraria e non serie.
  11. Comunque il concetto di legittima difesa va inteso in senso lato e si applica anche alla difesa di terze persone e vale in tutti gli ordinamenti del mondo, compreso il codice penale Italiano art. 52 a) la propria o la altrui incolumità: sempre rispettando il principio della proporzionalità, e quello che ha fatto il comandante e l'equipaggio rientra nel concetto di legittima difesa all'altrui incolumità. L'uso legittimo delle armi è descritto nell'articolo seguente (se il comandante rientra nella figura di pubblico ufficiale) e mi sembra che vi siano diverse voci che rientrano in pieno nel caso "Melody". , Art. 53. Uso legittimo delle armi. Ferme le disposizioni contenute nei due articoli precedenti, non è punibile il pubblico ufficiale che, al fine di adempiere un dovere del proprio ufficio, fa uso ovvero ordina di far uso delle armi o di un altro mezzo di coazione fisica, quando vi è costretto dalla necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza all'autorità e comunque di impedire la consumazione dei delitti di strage, di naufragio, sommersione, disastro aviatorio, disastro ferroviario, omicidio volontario, rapina a mano armata e sequestro di persona. Il Comandante merita un encomio per aver salvato la nave e, soprattutto, i mille passeggeri e i cinquecento membri d'equipaggio. Non bisogna dimenticare che i pirati sono dei criminali disposti a tutto, e non romantici filibustieri.
  12. Il "capo" dei pirati dice che volevano fare un salto di qualità: NAPOLI - Deluso e amareggiato, ma promette che tenterà di nuovo. Il capo dei pirati che due giorni fa hanno tentato l'arrembaggio alla nave da crociera italiana «Melody» si rammarica per il fallimento dell'attacco e per non essere riuscito a segnare una nuova pagina della storia della pirateria somala. Articolo completo: corriere.it Quello che non ho compreso è che nei post precedenti si affermava che le navi mercantili non potevano avere armi a bordo, ma qui c'era un gruppo di sicurezza composta da ex militari Israeliani armati, sia pur solo di pistole, e da quello che posso capire dall'articolo proprio per fronteggiare un attacco pirata: <<Pellegrino ha poi spiegato che la nave è riuscita a fronteggiare l'attacco anche grazie all'intervento di personale addestrato alla sicurezza di origine israeliana. «Noi scegliamo gli israeliani perchè sono i migliori. E ieri ne abbiamo avuto la dimostrazione - ha detto Pellegrino -. Esiste poi un sistema di sicurezza anti-abbordaggio, e si naviga comunque in un'area monitorata e in costante collegamento con un Comando interforze che in questo caso ha il suo centro a Dubai. Si tratta di militari pronti a intervenire in casi del genere>>. Le navi passeggeri non sottostanno alle stesse regole dei mercantili?
  13. No, non è lui, quello che "prevede" i terremoti si chiama Giampaolo Giuliani
  14. motogio

    calibri

    Un giubbotto antiproiettile classe NIJ III USA e, in alcuni casi anche di livello NIJ IV USA, non riesce ad arrestare un calibro .22 per il semplice motivo che non è progettato per farlo, e questo lo dicono le norme contenute nel documento "Ballistic Resistant Protective Materials NIJ Standard 0108.01" che tu hai citato, ma in modo incompleto. Ma cominciamo dall’inizio: Quello nella foto sottostante è un classico giubbotto antiproiettile da indossare sotto la camicia, secondo i dati riportati sull’etichetta assicura un grado di protezione SK 1 in base alla definizione Schutzklassen - German Police Body Armor. Comparato alle norme Statunitensi offre una protezione superiore ad una classe NIJ IIIA USA e, assodato che già una classe NIJ I USA è sufficiente ad arrestare un calibro .22 , non dovrebbe avere problemi con un proiettile di piccolo calibro. Oltretutto il produttore assicura che questo giubbotto protegge da un proiettile esploso da un MP5 a bruciapelo. Tutto bene quindi, se non fosse che, continuando a leggere le istruzioni del fabbricante, risulta che il giubbotto non si comporta altrettanto bene con le armi bianche: Ma se tiene un calibro .22 come può un punteruolo penetrare senza troppa difficoltà? Forse meglio fare un passo indietro e guardare un po’ meglio le definizioni di classe NIJ Standard 0108.01: 5.2.1 Type I Test Weapons and Ammunition 5.2.1.1 22 LR The test weapon may be a 22-caliber handgun or test barrel. The use of a handgun with a 10 to 12 cm (6 to 6.5 in) barrel is suggested. Test bullets shall be 22 Long Rifle High Velocity lead, with nominal masses of 2.6 g (40 gr) and measured velocities of 320 ± 12 m (1050 ± 40 ft) per second. 5.2.1.2 38 Special The test weapon may be a 38 Special handgun or test barrel. The use of a handgun with a 15 to 16.5 cm (6 to 6.5 in) barrel is suggested. Test bullets shall be 38 Special round-nose lead, with nominal masses of 2.6 g (158 gr) and measured velocities of 259 ± 15 m (850 ± 50 ft) per second. La definizione non dice che protegge da tutti i proiettili calibro .22 ma che protegge da un proiettile calibro .22 LR in piombo dal peso di 40 grani che viaggia a 1050 ft/s ± 40 ft e da un calibro .380 ACP in piombo con la punta ovale sino alla velocità di 850 ft/s. Ora bisogna prestare attenzione alle definizioni: il calibro .380 è un proiettile in piombo con la testa arrotondata (Lead Round Nose) mentre il calibro .22 LR HV è anch'esso un proiettile in piombo, come nella foto sottostante, facilmente deformabile e con scarso potere perforante. Ora, già da questo, si capisce che il nostro giubbotto qualche problema a frenare un calibro .22 potrebbe averlo, ma andiamo avanti a leggere cosa dice il NIJ standard per una classe Type II-A: 5.2.2 Type II-A Test Weapons and Ammunition 5.2.2.1 Lower Velocity 357 Magnum The test weapon may be a 357 Magnum handgun or test barrel. The use of a handgun with a 10 to 12 cm (4 to 4.75 in) barrel is suggested. Test bullets shall be 357 Magnum jacketed soft point, with nominal masses of 10.2 g (158 gr) and measured velocities of 381 ± 15 m (1250 ± 50 ft) per second. 5.2.2.2 Lower Velocity 9 mm The test weapon may be a 9 mm handgun or test barrel. The use of a handgun with a 10 to 12 cm (4 to 4.75 in) barrel is suggested. Test bullets shall be 9 mm full metal jacketed, with nominal masses of 8.0 g (124 gr) and measured velocities of 332 ± 12 m (1090 ± 40 ft) per second. Qui si è aggiunto un calibro 357 magnum e il nostro .38 special si è trasformato in un 9 mm FMJ, ma del calibro .22 non vi è menzione. Tutto ok allora? Purtroppo no perchè nella descrizione della classe vi è scritto questo: 2.2.2 Type II-A (Lower Velocity 357 Magnum; 9 mm) This armor protects against the standard test rounds as defined in section 5.2.2. It also provides protection against lesser threats such as 12 gauge 00 buckshot, 45 Auto., 38 Special ± P and some other factory loads in caliber 357 Magnum and 9 mm, as well as the threats mentioned in section 2.2.1. Quindi il grado di protezione di un proiettile calibro .22 è la stessa del corpetto di classe NIJ I USA, ne più ne meno, e questo vale per tutte le classi, un calibro .22 che supera o la velocità di 1050 ft/s ± 40 ft o il peso di 40 grani o, soprattutto, che sia camiciato riesce a perforare un giubbotto. Un proiettile calibro .22 come quello nella foto che viaggia a 1910 fps è più che sufficente, ma ci sono calibri .22 che viaggiano a 4000 fps come questo: Winchester Product Symbol: USA222502 . Ma se un giubbotto militare riesce a fermare un colpo di fucile come fa un calibro .22 a perforarlo? Anche cui bisogna chiarire una cosa, solo la parte protetta dalla piastra, come quella nella foto, protegge da un colpo di fucile. Il resto del corpetto è un giubbotto di classe III (spalle - fianchi - bacino), se il proiettile colpisce una parte non coperta riesce a perforarlo. E questo è il classico errore di sottovalutazione, il fatto che si usa per sparare ai topi non significa che non è pericoloso. Ma questo errore lo hanno fatto anche persone più istruite all'uso delle armi che noi due, almeno si spera. Un articolo interessante a riguardo è questo: Ruger 10/22 Suppressed Sniper Rifle Riassunto: Nel 1987 l’esercito Israeliano ha utilizzato un fucile Rüger 10/22 silenziato Sniper Rifle come arma non letale da utilizzare in caso di sommosse (Intifada). Per principio il fucile era da utilizzare per sparare alle gambe e rendere inoffensivi gli insorti, ma, a causa della sua fama di arma non letale e dal fatto che era silenziato, i soldati erano propensi ad utilizzarlo senza troppi patemi d’animo. Questo causo la morte di diversi Palestinesi, e a causa di ciò il fucile fu riclassificato come arma letale e il suo utilizzo molto più severamente regolamentato. Ed un altro articolo interessante e questo: Il sito earmi.it ha analizzato diversi proiettili calibro . 22 LR JHP ed è arrivata a questa conclusione: “Come si vede un proiettile micidiale, che conserva bene la sua velocità e che è pericoloso anche a notevole distanza (la gittata massima è di circa 1500 metri). L’esperienza medico legale insegna che il proiettile, se non uccide subito avendo colpito organi vitali, provoca sovente emorragie interne che producono la morte entro alcuni minuti. Anche in presenza di abiti robusti conserva sufficiente forza di penetrazione per attingere qualsiasi organo interno.” Per concludere le nuove direttive contenute nel Ballistic Resistance of Body Armor NIJ Standard - 0101.06 hanno eliminato la classe I, ma questo non significa che adesso non ci sono più problemi, perche un giubbotto fa bene solo in quello che prevede la sua classe di protezione.
  15. motogio

    calibri

    Solo un paio di cose: 1) tratto da WIKi. it: È una buona cartuccia per piccola cacciagione. (ripreso sotto prestazioni della 9 mm parabellum). 2) Mi fai notare dove ho menzionato che le forze armate Italiane usano quel sistema, e soprattutto dove ho millantato di appartenere a una delle suddette armi? Anzi facciamo tre, una anche per Einherjar: 3) Se io parlavo di "tessuti molli" cosa c'entra attraversare due spalle, se prendi una rotula, camiciato o no, il tizio non va lontano comunque. Per i giubbotti rispondo domani, sperando di non essermi sbagliato.
  16. motogio

    calibri

    Evoluzione del calibro 9° mm parabellum nei corpi di polizia in Europa Dalla fine della seconda guerra mondiale il 9 mm parabellum, chiamato anche 9 mm Luger o 9 mm Nato, cominciò a prendere piede nei vari corpi di polizia grazie alle sue qualità: La cartuccia calibro 9 mm combina una traiettoria piatta con un rinculo moderato ed un discreto potere d'arresto. (cit it.Wiki). Proiettile 9 mm parabellum Ma soprattutto perché è la munizione più “Politically Correct”, o “gentile”, in quanto è la meno letale; naturalmente questo non vuol dire che è una munizione innocua, un colpo in un punto vitale basta e avanza, ma solo che, se durante il suo percorso non trova ostacoli, trapassa i tessuti molli senza troppi danni, e, in alcuni casi, senza che la persona colpita se ne accorga (vedi nota). Al contrario il tanto sottovalutato calibro . 22 Long Rifle ha la brutta abitudine di entrare nel corpo e poi comportarsi come una palla da flipper, ed è per questo che viene considerato un calibro “bastardo”, oltre al fatto che trapassa facilmente la maggior parte dei giubbotti antiproiettili. Nei corpi di polizia si compensa il basso potere d’arresto allenandosi ad esguire da prima una “doppietta” (2 colpi in rapida successione) seguita da un terzo colpo “mirato” (se la situazione lo richiede). Contrariamente a quello che si vede nei film la sequenza non è cuore-cuore-testa ma torace-torace-colpo in un punto mirato. Il motivo è che si spara al torace perché è un bersaglio facile, e nella realtà conta più la rapidità che la precisione, ed in seguito si spara in punto mirato perché se andate davanti ad un giudice a dire che avete mirato alla testa vi arrestano per assassinio. Il 9°mm NATO purtroppo tanto è “gentile” con i delinquenti tanto e “bastardo” per gl’innocenti; di regola gli scontri armati in cui sono coinvolte le forze dell’ordine avvengono in ambiti urbani e sovente sono presente terze persone nell’area dello scontro. A causa della sua costruzione, mantello d’acciaio, il proiettile rimbalza facilmente sui corpi solidi, cemento parti in ferro ecc., danneggiando l’involucro ma mantenendo ancora una elevata velocità e se un proiettile di ribalzo danneggiato colpisce una persona si comporta come un proiettile “dum dum” causando gravi ferite. Vista anche l’istruzione che viene impartita alle forze dell’ordine la presenza di colpi di rimbalzo non è un evento tanto infrequente, così come la possibilità di ferire o uccidere degl’innocenti. Un altro difetto, spesso sottovalutato o addirittura sconosciuto, è la sua scarsa efficacia nel forare i (gli) pneumatici dei veicoli in fuga. Chiaramente non ha problemi ad attraversare un pneumatico, ma, a causa del suo mantello, crea dei fori di piccolo diametro che permettono al veicolo in fuga di percorrere ancora molti km prima di perdere una sufficiente quantità d’aria da afflosciare il pneumatico. Per questi motivi, e lottando con una classe politica più sensibile alla salute dei delinquenti che a quella dei cittadini, fra i corpi di polizia Europei comincia a farsi strada l’utilizzo di proiettili a “testa cava”, anche se sarebbe più corretto definirli “a deformazione controllata”. Modello in uso presso la polizia Olandese e Danese dati tecnici: vedi link Questi proiettili scaricano tutta la loro energia cinetica, grazie al fatto che si allargano quando penetrano in un corpo molle (vedi foto), immobilizzando l’avversario ed evitando che possa reagire. Nel contempo vi è meno pericolo per i colpi di rimbalzo, sia per la loro costruzione sia per il fatto che non occorre eseguire una “doppietta” (per l'istruzione si esegue il colpo singolo) limitando così il numero di colpi esplosi. Se utilizzati per forare pneumatici creano un foro sufficiente ad afflosciarli quasi istantaneamente. Naturalmente il loro uso, vista la loro pericolosità, è limitata alle forze dell’ordine, grazie al fatto che non sono sottoposte alla convenzione di Ginevra sulle munizioni esplosive (in cui rientrano i colpi a testa cava). Particolarità: il proiettile, a differenza di quelli a testa cava, non crea parti che si staccano per limitare i danni e resta abbastanza integro per essere sottoposto ad esami forensi atti a stabilire da quale arma e stato esploso. Nota: In un caso, in cui ero presente, un tiratore, per un errore di manipolazione, si è sparato un colpo nel “sedere” dall’alto al basso: il colpo ha attraversato il muscolo per circa 3/4 cm ed ha finito la sua corsa a pochi cm dal suo piede. Da un primo esame sembrava che il proiettile lo avesse preso di striscio e il tiratore non lamentava dolori o altro. Solo la presenza di una piccola macchia di sangue ha convinto lo sfortunato protagonista a togliersi i pantaloni per controllare se vi erano ferite. Forse anche a causa che il colpo era stato esploso a bruciapelo sia il foro d’entrata che quello di uscita si erano cauterizzati e non vi era fuoriuscita di sangue.
  17. Tratto da pagine di Difesa. it: Noi italiani abbiamo fatto tre interventi significativi: due in aprile (col gruppo Borsini-Etna) e uno in novembre col Durand de la Penne, nei quali è stata fra l'altro dimostrata l'efficacia degli elicotteri ancorché non armati. In nessuno di questi casi è stato necessario aprire il fuoco. Sempre da quella pagina: I pirati si celano spesso in recessi poco o punto popolati delle coste di paesi i cui governi hanno qualche interesse a non contrastarli. In Somalia poi utilizzano a loro comodo una regione autonoma – il Puntland, col porto di Eyl – sotto l'aperta e incontrastata protezione del governo locale. Qui l' articolo: Pirateria dei mari, è ora di dare la sveglia Ps. concordo con quello che si dice nell'articolo; Potrebbe forse stupire la veemenza della escalation di questi ultimi mesi, ma occorre pur sempre convincersi che qualsiasi forma di delinquenza cresce se la si lascia indisturbata.
  18. Intendevo dire che i due Mustang non figurano nell'elenco ufficiale dei velivoli abbattuti da Kheduboz perchè all'epoca erano ancora alleati. Sul motivo sembra che Kozhedub gli abbia scambiati per due «Fokke-Wulf col naso rosso» che stavano attaccando un B 17. E questo è uno dei due Mustang abbattuti da Kozhedub: Кадры ФКП с Ла-7 Кожедуба, запечатлевшие последние секунды полета американского "Мустанга", опрометчиво атаковавшего советского аса в берлинском небе 17 апреля 1945 г. Tradotto dovrebbe essere: dalla fotocamera di Kozhedub su La-7 , la sequenza degl'ultimi secondi di volo del "Mustang" americano, temerariamente attaccato dall'asso sovietico nel cielo di Berlino, 17 aprile 1945. ps Intruder puoi confermare?
  19. Ho trovato l'inghippo; effettivamente il 19 febbraio 1945, mentre volava con un altro asso Sovietico Dmitry Titorenko, ha abbatuto un M 262 vicino a Francoforte, ma la vittoria non gli fù riconosciuta e pertanto non compare sul suo "Palmarès" ufficiale, come d'altronde quella sui due P 51. Per i due Mustang il perché è chiaro; erano alleati. Un breve riassunto dell'accaduto secondo Kozhedub : On February 19, 1945, 1 was on a lone-wolf operation together with Dmitry Titorenko to the north of Frankfurt. I noticed a plane at an altitude of 350 meters (2,170 feet). It was flying along the Oder at a speed that was marginal for my plane. I made a quick about-face and started pursuing it at full throttle, coming down so as to approach it from under the "belly." My wingman opened fire, and the Me-262 (which was a jet, as I had already realized) began turning left, over to my side, losing speed in the process. That was the end of it. I would never have overtaken it if it had flown in a straight line. The main thing was to attack enemy planes during turns, ascents or descents, and not to lose precious seconds. Scusate il lungo OT ma sono un pò prevenuto su quello che dice Wiki quando non citano le fonti
  20. Ho trovato qualcosa fuori Wiki su Ivan Nikitovich Kozhedub ma non fa cenno del Me-262; c'è un breve elenco dei velivoli abbattuti (62 in tot, di cui 22 FW 190e 18 Ju 87) e di uno scontro con due Mustang. Tutto e possibile, ma mi sembra un pò strano
  21. Nonostante tutto sembra che l'ONU ha già previsto, tramite una risoluzione, l'utilizzo di armi per fermare la pirateria, ma non è mai stata applicata. Ora comunque gli Stati Uniti intendono agire in tal senso. Riporto un brano dell'intervista al segretario di Stato Usa Hillary Clinton sul problema pirati: <<Abbiamo notato che i pirati stanno acquistano equipaggiamenti sempre più sofisticati, stanno comprando barche sempre più veloci e capienti, stanno chiaramente usando il denaro dei riscatti a loro beneficio, sia personale che per le attività di pirateria - ha sottolineato - noi riteniamo di poter provare a ostacolare questo processo». Clinton ha però ammesso che tali iniziative non bastano per affrontare le radici del problema pirateria, ossia l’instabilità e l’insicurezza della Somalia, ma ne ha sottolineato l’urgenza a fronte del crescente numero di attacchi. «Bisogna domare il fuoco prima di ricostruire la casa - ha detto - e in questo momento le fiamme stanno divampando». Clinton ha quindi parlato di «dare la caccia» alle basi dei pirati sulla terraferma, come previsto dalla risoluzione Onu approvata lo scorso dicembre, ma mai applicata.>> Qui l'articolo completo: pirati, ecco come agirà l’america
  22. Concordo con te che non sradica il problema ma pagare riscatti che servono ad ingrassare le casse delle corti islamiche, le quali li reinvestono per comprare armi e barche per poter aumentare le prede, non mi sembra comunque una buona soluzione.
  23. Una variante interessante del Heinkel He 112 fu la versione a razzo; Nel 1936 Werner von Braun avvia un programma di ricerca il cui obiettivo è di riuscire a costruire un motore a razzo miniaturizzato da installare su un caccia a pistoni. Lo scopo finale della ricerca era porre le basi per la creazione di un intercettatore con propulsione a razzo. L’apparecchio utilizzato per le prime prove era un vecchio Heinkel He 112, che conservava la sua propulsione classica ma alla quale veniva aggiunto una camera di combustione e due serbatoi nella parte posteriore della fusoliera. I primi tentativi non furono incoraggianti ma von Braun riuscì comunque a raggiungere i suoi obiettivi nella primavera del 1937, con il 5° prototipo. Il pilota collaudatore Erich Warsitz sale sino a 800 metri d’altitudine utilizzando il motore a pistoni, poi accese il motore a razzo. Tutto funziono a dovere e lo strano He 112 v5 passo alla storia come il primo aereo a volare grazie ad un motore a razzo alimentato a carburante liquido (metanolo e ossigeno liquido). In seguito von Braun fece fare ancora numerose prove di volo per acquisire esperienza, ed in seguito si mise al tavolo da disegno per creare un vero intercettatore a razzo, che non vide mai la luce. Heinkel He 112 v3 da cui fu sviluppato il prototipo con motore a razzo. Prova motori al banco Questa foto è stata presa al Neuhardenberg ed è uno dei tre He 112 che sono stati usati in prove di propulsione a razzo. Disegno raffigurante lo schema dei motori Heinkel He 176 Link: Heinkel He 112 Heinkel He 176
  24. Ci hanno già pensato: NAVIES should take a page from history to battle piracy by resurrecting the Q ship tactic from the 20th Century’s two world wars, a security professional has told Fairplay. Kim Petersen, security chief for TranSystems, said heavily armed decoy cargo vessels could halt piracy cold: “What is needed is some game-changing action by US forces, and for part of the answer we need only look to the allied response to the U-boat wolfpacks in WWI and WWII.” Qui l'articolo completo: Use Q ships against pirates?
  25. Tralasciando il particolare che nelle basi somale sono "ospitati" oltre 250 marinai, in buona parte Filippini ma anche Indiani, Pachistani, Europei dell’Est e dieci Italiani , quindi i loro governi potrebbero avere qualcosa da dissentire, ha ragione Sangria; per eliminare qualche pirata quanti civili sei disposto ad uccidere? Non è meglio fare come stanno facendo ora i Francesi e attaccarli in mare? Stamani 11 pirati sono stati arrestati dalla fregata della Marina militare francese 'Nivose' al largo di Mombasa in Kenya. L'arresto è stato compiuto da un'unità navale che opera nelle acque dell'Oceano Indiano nell'ambito della missione europea 'Atalanta'. La flotta navale dell’Unione Europea, Eunavfor, è giunta nel Corno d’Africa lo scorso mese di dicembre avvicendando di fatto la forza navale permanente Nato, Snmg2, presente in quelle acque dallo scorso mese di giugno. Tratto da Corriere della sera it
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