-
Numero contenuti
68 -
Iscritto il
-
Ultima visita
Tutti i contenuti di ilclod
-
identificazione aereo sopra tang. est di Milano
ilclod ha risposto a PaulG nella discussione Prototipi ed Aerei Sperimentali
Per quanto mi riguarda, no. Ma vedo (e sento!) a intervalli regolari un P180 che mi passa sopra casa dopo una virata larga (presumo parta da Linate), apparentemente diretto verso VOG. Data la quota (quando lo vedo io sarà almeno a 1400-1500 ft) non si vedono i particolari, per cui non so dire se si tratti di uno dell'AMI, dell'ENAC o di qualche altro operatore (e qui in Italia ce n'è chi lo usa, anche al di fuori degli enti governativi o forze dell'ordine) Onestamente, secondo me di Starship in Italia non ce n'è manco uno. E, sospetto, pure in Europa. Peccato, perché, per essere bello, è bello, come lo era 25 anni fa. Ci sono effettivamente delle somiglianze: bianco, simil-canard, gli impennaggi li vedi e non li vedi... è pur vero che l'Avanti è ad ala dritta e lo Starship ha un'ala composita... mah! Altre ipotesi: - Aviazione generale? (quale aereo?) - VDS? (quale aereo?) - Anche se decisamente improbabile, non potrebbe essere anche uno tipo questo? (altro link) -
Premessa: ho cercato eventuali precedenti nel forum, ma non ne ho trovati. Come ci si regola per scrivere un programma di procedure di collaudo (flight test procedures) per un velivolo? Ci sono degli standard da seguire? Delle linee guida? Degli esempi? Degli iter? Presumo che le procedure saranno diverse tra un tanker, un liner ed un caccia, tanto per fare tre esempi. Presumo inoltre che, a seconda del tipo di aereo, vi saranno differenti parametri da prendere maggiormente in considerazione. Ma non riesco a trovare la chiave di ricerca (probabilmente), ne le linee guida generali per la stesura di un flight test program, indipendentemente dal tipo di aereo che ho davanti. grazie anticipatamente a chiunque riuscirà a chiarirmi queste curiosità.
-
Non lo sapevo... qui lo confermano. Vedo se trovo altre fonti Ok, condivido tutto. Onestamente però, non escluderei "a priori" una batteria-interferometro di velivoli con un radar in banda L (o anche qualcosa più bassa), collegati tramite datalink e funzionanti in modalità iSAR... o pensi che sia troppo fuori dalla portata tecnologica dei russi? In fondo la risoluzione di un sistema radar dipende dalla direttività del suo sistema d'antenna. e tante più lunghezze d'onda "copre" il sistema d'antenna, quanto più sottile è la "pencil" dell'antenna stessa, e, di riflesso, alto il guadagno. Certo, è tutt'altro che semplice (per chiunque), ma non impossibile. E, certo, se sei in pattuglia da solo sei decisamente miope. Se i presupposti sono quelli di cui parli tu, allora condivido in pieno. Se invece ci fosse sotto dell'altro... beh, staremo a vedere
-
La storia segreta dello spionaggio sottomarino
ilclod ha risposto a VittorioVeneto nella discussione Marina Militare
Io non sono ancora riuscito a trovarlo, in italiano... pazienza. -
meteo in banda L? io ero fermo a quelli in banda K. :blink: Piu la rileggo e meno la capisco, scusami. Puoi spiegarti meglio?
-
Ok, ma il PAK-FA è nuovo. E' stato progettato tenendo presente che lì ci doveva andare quell'apparato. Non credo sia una questione di prestazioni. I Soloviev hanno spinta da vendere. Direi più una questione di "ne vale la pena?" Sul Foxhound bisognerebbe vedere se c'è la "predisposizione", ossia lo spazio utile per montare questo sistema senza dover disfare tutto. E se non c'è, o fai uno strap-on o, se no, ti tocca ridisegnare e modificare il bordo d'attacco.
-
Speriamo. Sennò tutte le volte "...e io pago... ancora!"
-
Specifiche delle versioni del PANAVIA Tornado
ilclod ha risposto a Unholy nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Mi hanno detto che posso: Secret Projects -
Specifiche delle versioni del PANAVIA Tornado
ilclod ha risposto a Unholy nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Be', tutto sommato, ci starebbe pure. Ma qui siamo OT. -
Specifiche delle versioni del PANAVIA Tornado
ilclod ha risposto a Unholy nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Certo. Credo tuttavia che sia giusto rammentare che il Tornado è stato concepito, progettato e iniziato a produrre in un periodo dove la situazione politica era diversa, la tecnologia disponibile era diversa e i requisiti operativi, a mio parere, erano e rimangono comunque non del tutto sovrapponibili con l'F-35. Poi, sempre grazie a Flaggy che ha iniziato il discorso, si potrebbe chiarificare ulteriormente i benefici rapportati ai costi per rendere VLO o anche solo LO un Tornado in un ipotetico contesto posto tra il 1988-89 e il 1993-94 alcune foto dell'epoca: http://img709.imageshack.us/img709/9189/tornado2000baead.jpg http://img9.imageshack.us/img9/7624/stealthtornado2000.jpg http://img39.imageshack.us/img39/7673/baetornado2000.jpg http://img96.imageshack.us/img96/6563/ek45mb.gif fonti: Michael J. Gething - Air Power 2000 ; WAPJ Magazine - Tornado IDS Variant Briefing Non credo faccia molto netiquette, ma, nel caso, avrei un link (da un altro forum) dove se ne parla. Posso linkare o rischio il ban? -
Molto interessante. Grazie!!! Non ho ancora letto l'articolo di Kopp, ma, onestamente non mi sento di dire che si tratti di stupidità. Qui riportate le bande radar secondo Wiki. Mi viene da pensare più che altro ad un fattore di precisione e dimensioni, quindi, in definitiva, di praticità rapportata alle prestazioni: ritengo sia molto più semplice (dal punto di vista dei sistemi antenna/array, ricevitore e DSP) avere un fix su un oggetto a 12 Ghz piuttosto che a 1. E tutto questo semplicemente per il fatto che, a parità di capacità di calcolo e correlazione del software del DSP (nonché la sensibilità ed la rumorosità dei ricevitori), la lunghezza d'onda degli impulsi è molto più piccola a 12 GHz rispetto a 1 GHz; quindi, a pari dimensioni del target, a 12 GHz ti rimbalza indietro un'informazione molto più dettagliata. Senza tralasciare il (trascurabile? ) fatto che le antenne, per funzionare correttamente, devono essere accordate alla lunghezza d'onda di funzionamento: e per poter discriminare decentemente un target (sempre per avere il fix accurato di prima) ritengo necessario che l'antenna sia estremamente direttiva. Questo implica per forza avere una parabola grossa come una betoniera (o giù di lì). O, in alternativa, avere un array molto numeroso. Ma molto. (Per capirci, conta le fessure sulla superficie di un radar *esa). Domanda: dove lo mettevi un catafalco così? L'eventualità di usare il monopulse non mi sembra una gran pensata: è vero che richiede poche antenne, ma ritorniamo sul discorso della precisione; tant'è che i radar di tiro sono comunque tutti in banda x. E' anche vero che con i moderni DSP, certe cose le puoi correlare, decorrelare, analizzare molto più nel dettaglio rispetto a solo 10 anni fa, e questo potrebbe permetterti di usare trasmettitori meno potenti e/o antenne meno direttive e/o array con meno elementi. Probabilmente anche per questo motivo che sistemi del genere si stanno usando da relativamente poco tempo. Ma, come sempre, più informazioni hai, meno ne devi dedurre. (ricerca e sviluppo sono soldi: se investiti o buttati, dipende dai punti di vista e dalla lungimiranza di chi paga) Poi c'è da considerare l'utilizzo dello spettro: quelle bande sono dedicate ai radar. la banda da 1 a 2 ghz in realtà è molto utilizzata anche da altri servizi (radioamatori, cellulari, dme, ads-b, ssr, ponti radio, etc.). se devi fare dei anche solo dei chirp sei rovinato... Magari fra 10 anni si riuscirà ad avere un'accuratezza di 0,01°^2 con 6-7 antenne a 200 MHz, chissà... poi vabbe, c'è chi dice che in amore e guerra tutto è lecito...
-
Ok, ma ci sono delle fonti (libri, link, etc.) che parlano di questo sensore?
-
Di che sensore si parla? Come funzionerebbe? Ci sono delle fonti citabili?
-
Specifiche delle versioni del PANAVIA Tornado
ilclod ha risposto a Unholy nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Non sono assolutamente competente in aerodinamica e strutture, ma, ragionando solo col buon senso mi vengono da fare le seguenti considerazioni (o più correttamente, opinioni personali, smentibilissime) in ordine per lo più sparso: - La doppia deriva, a parità di momento d'imbardata, è anche più piccola rispetto alla deriva singola - non sono sicuro che, a parità di momento d'imbardata, ci siano così tante ripercussioni in termini aerodinamici (pur non essendo competente in materia) - il piano della deriva singola, in quanto tale, per buon senso, dovrebbe essere sempre normale al piano tangente le punte delle ali. La deriva doppia, costruendo il proprio effetto sulla risultante delle due pinne, non è così vincolata in questo senso (es.: JSF, Hornet, Blackbird, Nighthawk, PAK-FA, Raptor) - la deriva singola, secondo me, ha una RCS decisamente maggiore di due derive più piccole (e magari scampanate) - a livello progettuale ed economico sicuramente ci sono delle complicazioni - il profilo di missione degli aerei da strike solitamente prevede anche dei tratti a quota molto bassa, ergo aria molto densa; presumo quindi che le dimensioni delle superfici portanti ed equilibratrici possa essere leggermente più piccola rispetto ad un caccia puro. Avevo letto nell'archivio di flight del materiale circa un presunto (e mai realizzato) "Tornado 2000", più sfaccettato e con una RCS molto più bassa dell'attuale (ma ancora a deriva singola). Mi domando (e mi piacerebbe sapere) come sarebbe potuta evolversi questa idea, magari con doppia deriva. Ok, un po' troppo "what if", però credo sia interessante, no? -
Molto interessante. E' possibile avere ulteriori info su codesti materiali RAM? Che so, link, documenti (ci provo, eh) etc.
-
Spiegato così (su wikipedia) ha decisamente più senso di un documentario che guardai tempo fa, dove una frase recitava (cito quasi testualmente): "any faster and its long wings would come apart; any slower and it would tumble out of the sky"; intuivo lo stallo, ma non il mach critico ed il buffeting associato. grazie
-
Così scrivono. E, in tutta onestà, ritengo sia verosimile.
-
Non che io sappia. So solo che a livello del mare si parla di decine di migliaia di libbre, a 70000ft si parla di centinaia di libbre di spinta. Qui scrivono che a 70000ft il J57 aveva il 7% della spinta a livello del mare Aggiungo un altro link alla discussione.
-
Non che io sappia. So solo che a livello del mare si parla di decine di migliaia di libbre, a 70000ft si parla di centinaia di libbre di spinta. Qui scrivono che a 70000ft il J57 aveva il 7% della spinta a livello del mare Aggiungo un altro link alla discussione.
-
In verità non lo posso escludere. Proprio a tal proposito chiedevo l'aiuto di un motorista o, comunque, di qualcuno che fosse un po' più ferrato di me. Teniamo presente che 50 anni fa i motori a a turbina erano essenzialmente turbogetti. Probabilmente anche questo va tenuto da conto in quel che dicevo. Ad ogni modo, c'è ancora oggi un impercettibile vantaggio del turbogetto sul turboventola nelle condizioni più estreme (devo ancora investigare sul perché, ma mi verrebbe da dire perché nel turbogetto esiste solo un unico flusso (caldo), a differenza dei turboventola) Qui un grafico tratto dal Mattingly che tenta di giustificare quel che ho appena blaterato :
-
Premettiamo che sono ignorante quanto chiunque altro se non di più Secondariamente, è solo un sentito dire, al momento non suffragato da nulla. Terzo, purtroppo mi sono espresso male rispetto a quel che intendevo; ora vedo se riesco a riformularlo meglio: i turbogetti J57 ed il suo sviluppo J75 non andavano solo sull'U2: tralasciando le versioni turboalbero o turboelica, alcune versioni di questi motori (che, ricordiamolo, sono FAMIGLIE, non modelli singoli) furono montate su una ampia serie di aerei (tra cui diversi velivoli della "serie 100", il B-52, i prototipi dell'Avro Arrow etc. Non sono sufficientemente preparato per spiegare tutto, ma ho sentito da più di un documentario sugli aerei spia (in madrelingua da history, parecchi anni fa) che i motori montati sugli U-2 venivano inizialmente assemblati manualmente e con delle luci più strette tra palette dei rotori e la parete interna. In qualche modo, questo accorgimento diminuiva le perdite di pressione tra uno stadio e l'altro dei rotori, aumentando l'efficienza. Presumo stessero parlando degli anni '50 e '60, dove probabilmente le tolleranze di lavorazione erano qualcosina meno precise e soprattutto meno ripetibili quelle ottenibili già 15-20 anni fa. Del GE F-118, so che è il motore del B-2, che a sua volta, nella versione "lunga" (con postbruciatore) era del Super Tomcat e dell F-16. Ad ogni modo, a quote così estreme (ed a pressioni così basse), sempre per ragioni che al momento non sono capace di spiegare, mi pare di aver capito che i turbogetti riescono ad essere più efficaci rispetto ai turboventola. Ma qua ci vuole un motorista che spieghi bene il tutto.
-
Non sono esperto di radar, avionica ed EW (e giuro che vorrei), ma ritengo che ci possano essere dei problemi non immediatamente risolvibili di dimensioni o di risoluzione, dipende dal punto da cui si vede il problema. Tuttavia mi incuriosice un'eventuale implementazione pratica. Magari apro un topic in Avionica.
-
piccola aggiunta dell'ultim'ora:
-
Qui i dati di fatto: P&W J57-P-37A -- U-2 A, B P&W J75-P-13B -- U-2 C/R, TR-1A GE F-118-101 -- TR-1B, U-2S, TU-2S Qui i "sentito dire": pare che i motori P&W destinati agli U-2 fossero realizzati con tolleranze meccaniche più strette, per contenere al massimo le perdite dei rotori (sia compressore che turbina). Ma al momento, rimane una voce di corridoio non dimostrata. Tra l'altro, non ho trovato documentazione sulla variante P-37 del J57.