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Allora, sull'origine del popolo tibetano ci sono molte supposizioni, tu credi pure a quello che vuoi. Io ti posso dire che i cantonesi e gli vietnamiti del nord, un tempo erano sotto un unico regno prima di cedere una parte del territorio all'impero cinese. Loro, sì che hanno subito molte influenze malesi, tant'è che molti cantonesi preferiscono non parlare mandarino perchè la sentono come una cosa lontana. Che poi alcuni tibetani discendano dai cantonesi la cosa è probabile, ma a questo punto perchè escludere che abbiano subito influenze anche dai mancesi, l'immigrazione è un fenomeno che c'è sempre stato sai? Qui trovi anche una mappa che sintetizza in rosa le lingue di origine sino-tibetane : http://it.wikipedia.org/wiki/File:Sino-Tibetan_languages.png
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Mm.. scusami questa non voleva essere un'affermazione bensì una supposizione personale. Per la seconda parte ti dico che anche il Tibet ha avuto l'occasione di proclamare l'indipendenza nel periodo di tumulto e guerra civile cinese. Finita questa fase, tutto è tornato come prima. Alle solite storie sulle presunte repressioni culturali ci credo poco. Le ONG non sono sinonimo di imparzialità, tant'è che le lobby che stanno dietro possono benissimo essere quelle che finanziano le campagna elettorali dei governi. Nelle democrazie sviluppate, il potere civile e il potere statale non sono così ben distinte. A me risulta che le scuole pubbliche nelle regioni autonome dello Xinjiang e del Tibet siano bilinguistiche, e non mi risulta assolutamente che ci siano limitazioni di espressione culturale.
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Non saprei dirlo con certezza. Però, in Xinjiang, penso che abbiano protestato per poter beneficiare maggiormente delle riserve di petrolio di cui dispongono, e magari ottenere dal governo centrale una maggiore autonomia. (il caso ceceno ha origini simili) La maggioranza della gente che ha manifestato a Urumqi, non lo ha fatto in modo violento, i morti e gli incendi sono causati sopratutto da alcune falange estremiste e violente. Qui sotto c'è un video fatto da cellulare la quale dimostra che la maggior parte dei manifestanti si sono limitati a lanciare sassi alla polizia, niente di inconsueto insomma. http://www.youtube.com/watch?v=-o-WiqgRyBk (at 04.00) Qui invece, pare che abbiano ucciso una persona : Il caso di Tibet è una storia diversa. Il Tibet è un territorio strategico per 2 motivi : 1) E' praticamente l'unica sorgente di acqua potabile per tutta la popolazione cinese. 2) L'altopiano del Tibet rapresenta un confine sicuro con India, rivale naturale della Cina; quindi è per questione di sicurezza nazionale. Per fare un paragone con l'Italia, durante la Prima Guerra Mondiale, tra le ragioni per cui l'Italia ha tradito la Triplice alleanza, c'è quella per cui sarebbe stato molto più sicuro per l'Italia avere gli autriaci dall'altra parte dei Pirenei che non da questa parte; Insomma, il Tibet se non lo prendevano i cinesi, lo avrebbero preso gli indiani, c'è poco da discuttere. Quindi, dato l'alto valore strategico del Tibet per la Cina, allo stato attuale della situazione internazionale, è molto facile per l'organizzazione del Dalai Lama ricevere supporto da potenze rivali rispetto alla Cina quali gli USA, e quindi utilizzare il supporto ricevuto per istigare disordini interni. Ricordo a tutti che il Dalai Lama è tra i primi 100 uomini più potenti del mondo secondo un articolo pubblicato dalla Repubblica tempo fà, il Dalai Lama è tra i leader religiosi più ricchi al mondo, infatti non evita di usare il suo potere finanziario per farsi pubblicità e proselitismo. Molta gente pensa davvero che il Dalai Lama sia davvero il leader della religione buddista, senza sapere che i lama altro non sono che una figura fantoccio creato dall'impero mongolo per meglio governare quella regione del mondo.
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PARTE 2/2 Tornando allo Xinjiang, o Turkmenistan dell'est. Il grande Turkmenistan comprenderebbe anche 1/5 del Kazakistan, e un'pò di tutti quei stati -stan dell'asia centrale. Che vogliamo fare? Ridisegnare la mappa politica su base etnica? Inoltre, prima del periodo della dinastia Han Occidentale quel territorio non era ne cinese ne mussulmano. Poi la conquistarono i cinesi, e poi la conquistarono i musulmani e poi di nuovo i cinesi. Western Han Dynastie : http://www.cultural-china.com/chinaWH/feat...map_han_big.jpg (La parte in arancione chiaro)
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PARTE 1/2 Qui trovi una mappa della dinstia Qing http://en.wikipedia.org/wiki/File:Qing_Dynasty_map.png Se vuoi tirare in ballo la questione delle conquiste territoriali, ti voglio ricordare nel 1644, ovvero 350 anni fà, Italia era solo un concetto geografico, la germania non si era unificata e l'America era ancora abitata dai nativi... ecc.. http://www.euratlas.com/history_europe/europe_map_1600.html Ovviamente, attraverso il processo di industrializzazione e la conseguente rivoluzione dei trasporti le distanze si accorciano e i paesi si unificano(mai in modo indolore). Sul continente europeo, il primo a raggiungere lo status di stato moderno è la Francia. Non a caso ha cercato di impedire a tutti i costi ai suoi vicini di fare altrettanto; se non fosse per le sconfitte che ha subito contro i tedeschi e gli inglesi, La Francia non avrebbe mai permesso allo Stato piementese di conquistare il sud d'Italia. Ma la storia ha voluto che si facesse l'Italia e l'Italia si è fatta, ma non senza dolori. Milioni di figli di contadini sono stati costretti ad andare a scuola per imparare una lingua a loro estraneo : l'Italiano. Qui sotto ti riporto un estratto di una lettera di Salvatore Giuliano, un Siciliano, al presidente americano al termine della seconda guerra mondiale. Caro presidente, Se non vi disturbo e se il mio messaggio non vi trova mal disposto, vogliate accettare l'umile appello di un giovane che è molto lontano dall'america e vi chiede aiuto per la realizzazione di un sogno che fino ad oggi non è riuscito ad avverare. Permettete che mi presenti. Il mio nome è Salvatore Giuliano ... ma a causa della dittatura fascista, non ho potuto mostrare palesemente i miei sentimenti. Per quanto fossi latitante, seguivo da vicino la libertà politica portata dagli americani, e solo allora pensai di avverare quello che per tanto tempo era stato il mio sogno. Per tradurre in realtà il mio ideale mi unii ai membri del Movimento per l'Indipendenza siciliana. Il nostro sogno era di staccare la Sicilia dall'Italia e poi annetterla agli Stati Uniti. ... Ci occorre la cosa più essenziale; il vostro appoggio morale. Voi potreste, ed a ragione, chiedere: "Qual'è il fattore più importante che vi spinge a questa lotta per la separazione dall'Italia? Ed inoltre perché volete che la vostra splendida isola diventi la 49a stella americana ?" Ecco la mia risposta: ... Perché in 87 anni di unità nazionale, o, per essere esatti, in 87 anni di schiavitù all'Italia, siamo stati depredati e trattati come una misera colonia. Come scrisse giustamente Alfredo Oriani in uno dei suoi articoli, "il cancro legato al piede dell'Italia." Non vogliamo assolutamente rimanere uniti a una nazione che considera la Sicilia una terra di cui ci si serve solo in caso di bisogno, per poi abbandonarla come cosa cattiva e fastidiosa, quando non serve più. ... Per queste ragioni noi vogliamo unirci agli Stati Uniti d'America.... Permettete, caro signore, che vi ossequi il vostro umilissimo e devoto servitore. http://www.strano.net/stragi/stragi/nomi/giuliano.htm Come puoi vedere esistevano cellule separatiste anche in Sicilia, che tu li chiami terroristi o movimento di liberazione di bla bla bla.. non fa molta differenza. Sta di fatto che se l'Italia avesse lasciato che la Sicilia si scorporasse da essa, al giorno d'oggi, la Sicilia sarebbe diventata l'Israele del Mediterraneo. E i Siciliani avrebbero goduto di uno standard di vita molto più alta. Tutto nel loro interesse quindi, ma non del continente europeo. ...
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Legolas, mantieni la calma. Non vale la pena agitarsi per cose che succedono in posti così lontani. Il paragone che facevo con A.stan si riferiva al modo di sottrarre reclute alla guerriglia, non altro. Tornando all'argomento dell'immigrazione, incentivare la migrazione verso zone di confine con altri stati per rafforzare la presenza politica è una pratica comunissima, l'Italia lo fece con le aree a maggioranza tedesca/austriaca, così come gli altri stati europei. Ci furono atti di terrorismo anche in Italia. La storia ufficiale non ne parla molto, ma io ho un zio che c'era a quei tempi e che mi raccontava delle bombe nei bidoni di spazzatura.. Cmq sia, all'interno dei confini di ciascun paese, ciascun cittadino è libero di migrare dove vuole. Se nella regione di Guanzhou ci sono così tanti immigrati uiguri da creare problemi sociali, è naturale che succeda anche il contrario. Importante è non ricorrere alla violenza per risolvere tensioni sociali (e il monito vale anche per qua da noi). Nel caso specifico del Tibet, ad esempio, innalzare lo stipendio per i lavori a mano d'opera qualificata ha attrato molti immigrati cinesi, quest'ultimi non sarebbero mai andati a vivere a 4000 metri di altezza senza una paga elevata. Scelta dettata da necessità strategiche. Il caso di Xinjiang è un' pò diversa, si trova mediamente a 1000 metri sopra il mare, quindi non ci sono problemi di salute, dispone di immense riserve di idrocarburi e lo sviluppo economico della regione si alimenta sopratutto con quello. I primi cinesi che sono arrivati hanno trivellato nel deserto, i secondi hanno costruito le strade, e i terzi hanno creato le città. Giunti a questo stadio dello sviluppo, puoi fare 2 scelte: 1) Ti limiti a estrare il petrolio e trasportarlo verso le aree costiere lasciando Xinjiang in uno stato di arretratezza e sottosviluppo. 2) Usi i proventi del petrolio per contribuire allo sviluppo economico della regione. Ovviamente la prima scelta si addice di più alle potenze marittime come gli USA e molti stati europei, poichè quest'ultimi riescono a controllare meglio le pressioni migratorie dalle aree periferiche verso le aree centrali. Le potenze continentali invece avranno dei problemi se scegliessero la prima. Se adotti la seconda soluzione invece, avrai un'altro problema ancora, che i cinesi delle aree meno sviluppate cominceranno a migrare verso Xinjiang...
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http://www.dizionario-italiano.it/definizi...;lemma=S0773000 CITAZIONE〉"che ha buon senso; ragionevole" Insomma prevedibile è una cosa, mentre sensato è un'altra. Se hanno inventato 2 parole diverse ci sarà un motivo, no? La guerriglia uigura ha avuto il suo momento di furore in passato, ma dalla fine degli anni ottanta si è ormai spenta. La ragione può essere ricercata nei generosi sussidi statali che affluiscono nella regione, il quali nel tempo hanno megliorato le condizioni di vita delle masse strappandoli dalle file della guerriglia. (E' un' pò come quello stanno cercando di fare in Afghanistan.. ) Oggi la situazione è cambiata molto, Urumqi è una megalopoli moderna, ma con questo sono sorte molte altre problematiche come l'integrazione etnica e la disparità di ricchezza. Quello che vogrrei chiederti è che cosa intendi per condizioni al limite della sicurezza e come mai secondo te il governo centrale dovrebbe farlo apposta.
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Sarebbe un no comment a Dominus. Definire sensato un massacro su civili innocenti mi sembra un modo per giustificare questo caso la violenza. Seguendo la stessa logica, Hamas sarebbe cento volte più giustificato.
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Perdonatemi se riprendo un fatto di cronaca vecchia, quello di Xinjiang, ora che ho scoperto questo topic. Voglio solo informarvi del fatto che nel periodo in cui era scopiata la rivolta, i media occidentali hanno sì riferito le cifre ufficiali sui morti (192 alla fine) ma alcuni lasciando incompleta la dichiarazione ufficiale. Ovvero "192 morti, di cui la maggioranza di etnia Han." In questo reportage della BBC dice però che "Of 184 people known to have died, 137 were Han Chinese, 46 were from the indigenous Uighur community and one was an ethnic Hui, local officials said." http://news.bbc.co.uk/2/hi/8146069.stm Quando è scoppiato il casino, la polizia locale non aveva assolutamente i mezzi per contenere la cosa, hanno dovuto attendere l'arrivo dei reparti della PAP (People Armed Police, i "carabinieri" dei cinesi) per poter controllare la situazione. Fatto sta che all'arrivo della PAP, il grosso del massacro si era già compiuto (140 morti) rimaneva solo da contare i cadaveri. Si potrebbe anche supporre che i morti di etnia Uighur, in realtà, siano stati uccisi nei giorni successivi, quando anche i cinesi sono scesi in strada con macette e bastoni. Qui trovate alcune foto di un attacco con armi rudimentali ad una stazione di polizia che ha preceduto la rivolta: Attenzione le immagini sono molto violente. http://www.china-defense-mashup.com/?p=5648 Le motivazioni dello scontro può essere ricondotto principalmente al fatto per cui i uighuri, pur essendo l'etnia radicata del luogo, si trovano ad avere la vita economica controllata dai cinesi e di doversi accontentare di lavori pagati meno. Tutto questo disagio sociale potrebbe essere stato sfruttato da forze esterne per incitare alla rivolta. Quello che voglio innanzitutto prevenire è che si faccesse un parallellismo con i morti di Piazza Tiannamen, poichè al giorno d'oggi, è impossibile il ripetersi di un fatto simile a quello di piazza Tiannamen.
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RIPORTO UN MIO POST PRESO DA UN ALTRO TOPIC La situazione attuale del sistema paese Cina può essere sintetizzata così : La Cina è un paese in cui il primo mondo, il secondo mondo, e il terzo mondo coesistono insieme Le cosidette "città di prima linea" (一线城市), Pechino, Shanghai, Shengyang, Shenzhen, Canton ecc.. sono le città a più alto reditto e con le più moderne infrastrutture e servizi, nonchè con apparato industriale più sviluppato. Questi sono luoghi che attragono i maggiori flussi immigratori dal resto del paese. Dopo di che ci sono le cosidette "città di seconda linea" (二线城市) che sono anche meno conosciute delle prime come ad esempio "Wuhan", "Chonqing" (vi dice niente?), i quali sono relativamente meno sviluppati da tutti i punti di vista. Verso queste città, attualmente si stanno trasferendo molte delle produzioni a bassa qualificazione della manodopera, con lo scopo di consolidare nelle città di prima linea imprese 'upgradate' capaci di competere sul mercato internazionale con prodotti di alto livello. Infine, c'è il "Far West cinese" (西部地区) dove, la densità di popolazione non è nemmeno lontanamente paragonabile alle aree orientali, e dove l'industrializzazione si è avviata da poco e in misura minore. Ci sono delle eccezioni però, ad esempio, nella città di Lhasa il reditto medio è secondo solo a Shanghai, in modo da incoraggiare l'immigrazione verso quelle terre. Ciascuna area poi, contiene le sue aree centrali e aree periferiche. Come ho già accennato lo sviluppo non è uniforme, e ciascuna area ha un ruolo differente all'interno del paese. Ad esempio, a fronte di un GDP nazionale medio conseguito nel 2008 di +9%, nell'area di Canton si è registrato un valore prossimo allo zero (non ricordo quanto) per via del calo dell'export, mentre a Chonqing si è registrato un +14% (il più alto su scala nazionalle). Cmq, il primo mondo è Pechino (e dintorni), non a caso, di pechinesi immigrati all'estero c'è ne sono pochissimi, non che vivano al top, ma quando hai un quinto dell'umanità che ti paga le tasse, hai poco di cui lamentarti. Su quali siano i secondo, terzo mondo ci arrivate da soli. Basti guardare alla provenienza dei cinesi immigrati all'estero. Ci tengo a precisare una cosa, però; il fatto che il GDP pro capite misurato in dollari sia basso, non pregiudica però uno standard di vita dignitoso alla maggior parte delle persone del "terzo mondo cinese". Infatti, se in molti paesi del Terzo Mondo ci sono ampie fascie di popolazione urbana che si trovano al tempo stesso disoccupata e senza più il "salvagente" dell'agricoltura di autoconsumo, in Cina questo non avviene. I motivi sono che : 1. Il mercato agricolo non è liberalizzato. 2. Il Tasso di cambio con il dollaro è fisso. 3. Lo Stato fà il suo lavoro, e condiziona il processo di urbanizzazione attraverso incentivi e disincentivi.
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Taiwan - Difesa antiaerea, antimissili e possibili scenari
cloyce ha risposto a Balthasar nella discussione Armi superficie-aria
E dove si trova questo topic? -
Taiwan - Difesa antiaerea, antimissili e possibili scenari
cloyce ha risposto a Balthasar nella discussione Armi superficie-aria
E invece ti devo contraddire. I cinesi leggevano molto di più 20 anni fà, i giovanni di oggi leggono pochissimo e nemmeno più si interessano alla politica. I cinesi che viaggiano tanto sono poi quelli benestanti, gente che mica si emozionano facilmente. Se vogliamo fare un ragionamento serio, si può dire che nel 1989, l'ultima "linea difensiva" di Pechino era la città di Pechino stessa! Infatti, Pechino aveva contro le principali città storicamente rivali del sud, Canton in primis. Oggi invece, l'ultima linea difensiva di Pechino si è estesa fino a Hong Kong, il sentimento nazionalista è diffuso sopratutto fra le città di prima linea, poichè sono quelli che si trovano nella condizione di "Expand or Die". Nel 1989, ogni forma di dissenso era categoricamente proibita, oggi puoi parlare liberamente di quello che vuoi, purchè tu sia un semplice cittadino e non appartieni a qualche falangia dell'opposizione interna. La tradizione politica del paese ha sempre preferito le agopunture alle terrapie d'urto. Può sembrare difficile da comprendere, ma cerca di separare la libertà di parola delle persone singole da quelli degli oppositori interni. E sopratutto difidati di certa propaganda. -
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cloyce ha risposto a Balthasar nella discussione Armi superficie-aria
La situazione attuale del sistema paese Cina può essere sintetizzata così : La Cina è un paese in cui il primo mondo, il secondo mondo, e il terzo mondo coesistono insieme Le cosidette "città di prima linea" (一线城市), Pechino, Shanghai, Shengyang, Shenzhen, Canton ecc.. sono le città a più alto reditto e con le più moderne infrastrutture e servizi, nonchè con apparato industriale più sviluppato. Questi sono luoghi che attragono i maggiori flussi immigratori dal resto del paese. Dopo di che ci sono le cosidette "città di seconda linea" (二线城市) che sono anche meno conosciute delle prime come ad esempio "Wuhan", "Chonqing" (vi dice niente?), i quali sono relativamente meno sviluppati da tutti i punti di vista. Verso queste città, attualmente si stanno trasferendo molte delle produzioni a bassa qualificazione della manodopera, con lo scopo di consolidare nelle città di prima linea imprese 'upgradate' capaci di competere sul mercato internazionale con prodotti di alto livello. Infine, c'è il "Far West cinese" (西部地区) dove, la densità di popolazione non è nemmeno lontanamente paragonabile alle aree orientali, e dove l'industrializzazione si è avviata da poco e in misura minore. Ci sono delle eccezioni però, ad esempio, nella città di Lhasa il reditto medio è secondo solo a Shanghai, in modo da incoraggiare l'immigrazione verso quelle terre. Ciascuna area poi, contiene le sue aree centrali e aree periferiche. Come ho già accennato lo sviluppo non è uniforme, e ciascuna area ha un ruolo differente all'interno del paese. Ad esempio, a fronte di un GDP nazionale medio conseguito nel 2008 di +9%, nell'area di Canton si è registrato un valore prossimo allo zero (non ricordo quanto) per via del calo dell'export, mentre a Chonqing si è registrato un +14% (il più alto su scala nazionalle). Cmq, il primo mondo è Pechino (e dintorni), non a caso, di pechinesi immigrati all'estero c'è ne sono pochissimi, non che vivano al top, ma quando hai un quinto dell'umanità che ti paga le tasse, hai poco di cui lamentarti. Su quali siano i secondo, terzo mondo ci arrivate da soli. Basti guardare alla provenienza dei cinesi immigrati all'estero. Ci tengo a precisare una cosa, però; il fatto che il GDP pro capite misurato in dollari sia basso, non pregiudica però uno standard di vita dignitoso alla maggior parte delle persone del "terzo mondo cinese". Infatti, se in molti paesi del Terzo Mondo ci sono ampie fascie di popolazione urbana che si trovano al tempo stesso disoccupata e senza più il "salvagente" dell'agricoltura di autoconsumo, in Cina questo non avviene. I motivi sono che : 1. Il mercato agricolo non è liberalizzato. 2. Il Tasso di cambio con il dollaro è fisso. 3. Lo Stato fà il suo lavoro, e condiziona il processo di urbanizzazione attraverso incentivi e disincentivi. -
Un imagine interessante da Rand Study: Air Combat Past, Present and Future MRBM range(DF-21C) vs F-18 range Qui c'è il raggio di scoperta dei radar OTH contro navi di grosse dimensioni OTH range Da notare che sono in programma diversi progetti di UAV dedicati al ruolo di Ricognizione marittima. Qui c'è un articolo interessante a riguardo: http://geimint.blogspot.com/2008/11/oth-ra...sbm-threat.html A quanto pare i satelliti servono solo per confermare l'entità del bersaglio, ovvero distinguere una semplice nave mercantile da una CV. Il grosso del lavoro viene fatto dal Terminal Homing del missile (secondo voi di quanto riuscirà a muovere la CV in 10 minuti?) Ultimima cosa. Questa volta non è la solita notizia inventata per ingrossare la minaccia cinese. Dalle parti della Cina è da 2 anni che si discutte di questa arma, ne hanno parlato ampiamente sul problema della manovrabilità dal rientro atmosferico e sul fatto di poter usare le cluster bomb per danneggiare il deck delle CV in modo da impedire il decollo dei velivoli. Un ufficiale del PLA ha dichiarato che finchè la testata non è ancora in fase di rientro atmosferico c'è spazio per le manovre di correzioni. Quindi presumo che il nuovo missile dovrà "prendere la mira" da fuori atmosfera e poi "tufarsi a massima velocità" confidando sulle cluster bomb.