Vai al contenuto

MC72

Membri
  • Numero contenuti

    331
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    19

Tutti i contenuti di MC72

  1. MC72

    Sea Hurricane

    Upss...scusa Matteo16, hai tutta la ragione Saludos MC72
  2. Motori efficienti ce ne furono pochi, il Ca.204 avrebbe avuto ol motore Alfa Romeo 135 di 1350 Hp, efettivamente costruito e con la potenza promessa ma con grandi problemi di mantenzione (vibrazioni, sopra surriscaldamento ecc, per quello che una soluzione viabile sarebbe stato fare ricorso a licenze di motori tedeschi BMW o Daimler benz, come fatto per i caccia della Regia, che una volta soluzionati i problemi di potenza si trasformarono in validi aerei, forse non molto armati...ma quella è un'altra storia. Con rispetto al Off-Topic sulla postazione frontale del Ca.135 ................Secondo me non è una torretta vera e propia come sul Fiat Br.20, ma neanche una posizione fissa in caccia, è una soluzione intermedia tipo "scudo" che permette girare nel piano horizzontale e una rotula permette brandeggiare in senzo verticale, dovendo l'armiere muoversi dentro della fusoliera per puntare, a differenza della torretta del Fiat Br.20 dove l'uomo e contenuto in una posizione ottima, in una soluzione integrale dove i movimenti orizzontali sono aiutati da motori elettrici. Saludos MC72
  3. Ritornando sulle posizioni laterali tipo "Scudo" non credo che si trattino di posizioni totalmente automatiche come nel caso del caccia pesante Me.410; nel caso del Ca.204, all'altezza delle torrette laterali, c'era sufficiente spazio interiore per due operatori umani per maneggiare questo armamento. Comunque questa ubicazione era abbastanza "affollata" per la prossimità della torre ventrale che poteva rientrare nella fusoliera quando non era in uso. Saludos MC72
  4. L'Informazione parla di 2000Kg di bombe (20x100Kg), penso che quella sia una dellle combinazioni, potendo sicuramente portare le varianti di 250, 500 e 800 Kg. Sulla Struttura è una completa incognita Rispetto le torrette laterali, i dati in mio posseso mostrano queste torrette circolari, "apparentemente" mecanizzate e similari allo stilo montate sul Zeroster Messerchmit Me.410, a quel rispetto, direi che non è chiaro come si puntavano, perche nel caso del Me.410, questo complesso era controllanto dal secondo uomo del Me.410, giustamente in un eccellente posizione visuale che permetteva un dominio completo della zona poppiera; Secondo me, manca un "Domo" per l'osservazione e puntamento di queste posizione laterali che sembrano per la verità un po' cieche.........Se qualcuno avesse informazione che aggiungere su queste torrette laterali italiane? Saludos MC72
  5. Caproni Ca.204 La Caproni presentò il modello Ca.204 per il concorso della Regia per un Bombardiere a Grande Raggio (BGR) con un disegno ortodosso snello e flessibile. Il Caproni Ca.204 era un quadrimotore monoplano con ala alta, e carrello retrattile nelle gondole motrici interiori. La coda presentava una interessante soluzione bideriva e con torretta di coda nella posizione centrale, libera di ostacoli visuali all'indietro, a differenza degli altri concorrenti che sempre avevano noiosi angoli cechi con la coda bideriva. Il resto della difesa si articolava su cuattro torrette (una frontale un altra ventrale che poteva rientrare nella fusoliera quando non era in uso) in adizione 2 torrette laterali nei fianchi della fusoliera con amplio radio di azione per la difesa. Il Caproni Ca.204 sarebbe propolsao da 4 radiali Piaggio P.XXI RC40 (18 cilindri) di 1500 Hp che assieme alla bassa sezione della fusoliera, avrebbe conferito al Ca.204 una buona velocità massima di 515 Km/h così come una notevole velocita di crociera di ben 456 Km/h con una capacità della maggiore autonomi di tutti i concorrenti. La Caproni inoltre presentò una versione trimotore con motori linali Isotta Fraschini L.180 RC60, versione denominata Ca.211 con velocità massima incrementata a 536 Km/h e velocità di crociera di 475Km/h...avrebbe avuto un autonomia di quasi 5000 Km (4930 Km). Finalmente la Regia scartò il Ca.211 ma il Ca.204 ottenne il secondo miglior punteggio e il 23 di giunio del 1939, incaricò alla Caproni la costruzzione di un prototipo. Le caratteristiche generali del Caproni Ca.204 ( Fonti/ Aerofan, Giancarlo Garello-Decio Zorini -Ufficio Storico Aeronautica Militare): Motori: 4 x radiali Piaggio P.XXI RC40 (18 cilindri) di 1500 Hp ciascuno (non construiti) Lunghezza: 23,20 m Altezza: N/A Apertura alare: 31,50 m Superficie alare: 124 m2 Peso a vuoto: 11.900 kg Peso totale: 22.500 kg Carico ùtile: 2000 kg Velocità max: 515 km/h (a 3200 m) Velocità normale: 456 km/h Salita a 5000 m: N/A Tangenza pratica: N/A m Raggio d'Azione: 4360 Km a 456 Km/h Armamento: 2000 kg di bombe (20x 100Kg) Cinque torrette (Frontale, Ventrale una nella coda e 2 laterali) ciascuna con una mitragliatrice Breda-Safat da 12,7 mm. Equipaggio: 7 uomini Saludos MC72
  6. Certamente c'era l'Embargo, ricordo ancora cuando mio padre mi parlava della politica autarchica nella quale era immersa la popolazione prima della guerra, che consisteva nel rimppiazzare materiali di difficile reperibilità con altri "similari".....(tuttavia si continuava a mangiare bene)......certamente la priorità dei materiali era per il settore militare ma con grandi broblemi (petroleo, acciaio ecc) Anche negli Stati Uniti si verificò un fenomeno parallelo ma in molto minor grado , cera poco Caucio (trovare ruote di ricambio per una vettura non era facile), certi metalli strategici solo per i militari, così che i civili si dovevano adattare ma con una Coca-Cola nella mano, certamente c'erano le risorse di tutta l'America (Nord e Sud) a dispozizione e come ùnico compratore, comprarono a prezzi stracciati minerali e tutto tipo di beni a paesi vasalli. Certamente, mi sembra che anche avendo grandi risorse, si ebbe anche un buòn utilizzo delle risorse delle industrie e molti prodotti azzeccati. Al contrario in una Italia più soffocata e sensibile all'embargo; La precipitata e poco pianificata, dichiarazione di guerra, gli valse all'Italia perdere nell'atto il 35% della flotta naviera mercante italiana, circa 218 navi erano fuori dalle acque territoriali italiane (Più di 1.000.000 di tonnellate) tra le quali Principessa Maria in Buenos Aires, il Conte Grande nel porto di Santos e Il Conte Biancamano nel canale di Panama, inutile dire che queste navi caddero subito sotto controllo di Stati Uniti e Gran Bretaña, e per migliaia di lavoratori di queste navi una inmediata prigionia........................Questo è un'orrenda perdita di risorse e uomini per un paese non ricco, solamente per una mancata pianificazione. Nel campo aeronautico, ci furono scelte ridicole e costose (per un paese non precisamente ricco) come nell'insistere in un caccia biplano come il Fiat Cr.42, spreco di risorze ore uomini, per un prodotto ormai largamente superato come di ridotto impatto ni teatri di guerra. ¿Cosa si potrebbe aver fatto nel posto di 1600 aerei Fiat Cr.42? uno spreco senza nome, solamente pensare in questo numero come aerei come il MC200, Fiat G.50 o meglio ancora nel Re.2000, ci sarebbe parecchio da immaginare. Si! non c'erano molte risorse in Italia, ma anche molta improvisazzione e concetti operativi ampiamente superati come nocivi. Saludos MC72
  7. MC72

    Sea Hurricane

    Si, dopo arrivarono sufficienti portaerei e anche il Sea Hurricane si "Civilizzò" con un gancio d'arresto. Comunque al principio, bisognava aver del fegato per farsi lanciare in mezzo dell'Atlantico (Senza ruote), per una misione dove "Il Ritorno" significava sempre lanciarsi in paracadute il più possibile vicino a una nave, in acque fredde o congelate. Saludos MC72
  8. MC72

    Sea Hurricane

    come indicato dall'illustrazione si tratta dei Hurricane Mk2 terrestre per la russia; Da non confondere con i Sea -Hurricane adattaziome dei Hurricane Mk1 per essere lanciati da catapulte da navi mercantili per la difesa aerea, di convogli atlantici. Questo modello era del tipo Lancia e Dimentica, ossia l'aereo si perdeva dopo la missione, e il pilota si lanciava in paracadute vicino a una nave del convoglio per il suo ricupero.........soluzioni disperate per tempi disperati.
  9. MC72

    b-29

    Ho trovato questo passaggio tratto dal diario di uno dei membri dell' Enola Gay, del 6 di Agosto 1945. Dal Diario perso del "Enola Gay" Il "Vecchio Toro" (Tibbets) mostrava i segni di aver avuto una dura giornata. Ti meriti un pisolino.<<04.25. Mi passano i controlli dell'aereo. <<07.24. Tibbets conetta l'intercomunicatore per parlare con l'equipaggio. Solo dice due parole:. "È Hiroshima">>.<< 08.14. Il colonnello ci ordina di metterci gli occhiali Polaroid per proteggerci dal Flash >>. << 08.15. si aprono le porte del vano bombe dell'Enola Gay , e la prima bomba atomica viene sganciata >>. Mentre Lewis continuava scrivendo le sue note: <<08.16. A 43 secondi dopo il lancio e dopo quasi sei chilometri di caduta, "Little Boy" (Pìccolo Ragazzo) esplode su Hiroshima. Secondo la sua testimonianza scritta, <<Un punto luce viola si espande in un enorme palla di fuoco accecante. La temperatura interna è di 50 milioni di gradi. A bordo dell'aereo, nessuno dice niente. Potrei quasi assaporare il bagliore dell'esplosione, aveva il sapore di piombo>> . << Il ponte di volo è stato illuminato da una strana luce. E 'stato come sbirciare nell' Inferno. Poi è arrivata l'onda d'urto, una massa di aria compressa che sembrava solida>>. >>Quando l'onda d'urto raggiunse l'aereo, Tibbets e io ci agrappammo ai comandi. Il "Vecchio Toro" ci ha portato alla massima altezza. Il fungo raggiunge un alto di un miglio dalla sua base che è un calderone ribollente, una massa ribollente di fiamme. La città deve essere sotto questo. Mio Dio, cosa abbiamo fatto? >>. Anni dopo, Lewis mi ha confessato che in realtà le sue prime parole furono: " Wow!, che Gran Batostaaa !!!". GORDON THOMAS. Nella Seconda Guerra mondiale, se cera un avversario che gli americani odiassero veramente, erano giustamente i giaponesi per lo spirito di Pearl Harbor, per quello che i sentimenti reali posteriormente furono "truccati" per la sensiilità politica.
  10. MC72

    b-29

    Tanto l' Enola Gay che sganciò "Little Boy" su Hiroshima come il Bockscar che distrusse tre giorni dopo Nagasaki con "Fat Man", sono esposti nei principali musei americani, L'Enola Gay vicino a Washington DC (Dulles Airport) in Virginia, e Bockscar, nel Museo della Forza Aerea nella Base Wright Patterson, tutti e due in perfettecondizioni. dopo tutto sono gli unici aerei in tutta la storia ad aver sganciato una bomba atomica in una guerra..........con tutto il suo tremendo significato.
  11. Non gisogna dimenticare, che In quello stesso periodo la Breda stava trattando i diritti di produzione del Boeing Model 307 Stratoliner che interessava la LATI (Linee Aeree Transatlantiche Italiane) e l'Ala Littoria, ed il Ministero dell'Aeronautica considerò anche di richiedere la licenza del B-17, il cui progetto era alla base di quello del Model 307; vi sono indizi della possibilità che l'eventuale licenza del B-17 fosse ceduta alla stessa Piaggio, ma l'ufficio tecnico della ditta italiana non ebbe difficoltà a dimostrare che il suo P.108B era più moderno ed interessante del Fortress. ("I grandi aerei storici") dunque c’era anche una finestra aperta a estero per questo tipo di macchine che sicuramente furono evaluate tanto dalla Regia come dalla Piaggio, ma con l’esperienza di Casiraghi nell’industria americana negli anni previ sicuramente faceva inclinare làgo a un prodotto nostrano. Comunque negli stessi anni in cui parliamo 1938-39 il Boeing B-17 nelle sue versioni iniziali A e B, non era poi troppo distinto a quello che si stesse presentando per il concorso della Regia per un Bombardiere a Grande Raggio, forse con migliori propulsori ma la cellulla ancora non era quella in cui poi si svilupparono le formidabili versioni del B-17F,G e H. Finalmente, se è vero che il radiale BMW 801 fosse ancora a un anno della suo ingresso al mercato c’erano eccellenti alternative come il radiale BMW 135 di 1550 Hp., certamente alternative tecniche c'erano ma forse le convenienze politiche e economiche, andavano per altri interessi. Saludos MC72
  12. Sono d'accordo con te, sarebbe per lo meno una macchina nata per quel compito e come qualsiasi altro modello di aereo sicuramente avrebbe evoluzionato in una soluzione efettiva magari nella sua seconda o terza versione come successo per esempio ai caccia Italiani (dal mediocre Fiat G.50 al eccellente Fiat G.55) La cellula del Fiat G.30B sembra ben riuscita, con pochi però (come la postazione difensiva ventrale...un po' primitiva) ma sicuramente superati i primi problemi di gioventù avrebbe trovato una migliore soluzione propulsiva come successo pure con i caccia della Regia. Inoltre un aereo con questo raggio d'azione potrebbe aver seriamente impensierito le difese di distanti obiettivi strategici come il petrolio dei russi nel caucaso o quello degli inglesi nel golfo persico, distraendo così numerose forze, e non consentendo loro un comodo concentramento, come efettivamente successe. Un Fiat G.30B/BMW con motori BMW 801, sarebbe un grattacapo per obiettivi lontani e "infiammabili", e il grande raggio d'azione permetterebbe una amplia varieta di rotte d'avvicinamento e uscita evadendo così la reazione avversaria. Saludos MC72
  13. Salvo i radiali americani sovralimentati più o meno tutti i radiali (tanto inglesi come italiani) non erano all'altezza tanto così che gli inglesi dovettero ricorrere al classico motore dei caccia RR Merlin per i loro Lancaster e Halifax; Comunque gli inglesi furono persistenti nel tempo, nel dotarsi di un arma strategica efficiente, mentre l'Italia dell'epoca, più povera e indecisa, non battè decisamente questa strada. Magari si potrebbe pensare che sulla stessa falsariga inglese, che un buon bombardiere pesante per la "Regia",sarebbe finalmente uno dotato per esempio di cuattro eccelenti radiali BMW 801 di 1600 Hp prodotto su licenza o il "Merlin tedesco" Daimler Benz DB.601/605 (prodotto dalla Fiat nelle sue varie versioni) di 1100 a 1475 Hp. Saludos MC72
  14. Mi ricorda le storie sui Foo-Fighter ...impressionante questa macchina
  15. Fiat G.30B La FIAT per il concorso della Regia per un Bombardiere a Grande Raggio (BGR) presentò il progetto FIAT G.30B dell'Ing. Giuseppe Gabriellì un disegno ortodosso e flessibile come tra l'altro indica il suffisso "B" per bombardiere, ma che sicuramente era un modello base dal cuale ricavare altre versioni come successo per il Piaggio P.108 con le varianti B,C,T (B per Bombardiere, C per Civile e T per Trasporto ecc.) Il FIAT G.30B era un quadrimotore monoplano ad ala semi bassa a 3/4 della fsoliera, interamente metallico con carrello retrattile. Coda bideriva similare alla soluzione utilizzata nel Br.20 Cicogna, aveva un posto di pilotaggio con pilota e co-pilota seduti fianco a fianco. La difesa si articolava su tre torrette ermetiche e girevoli (una frontale e due dorsali) in più una postazione ventrale sparante all'indietro abbastanza primitiva e di dubbia efettività e rafforzato con due postazioni laterali carenate e finestrate allo stilo di quello usato nei bombardieri americani B-25 Mitchell per diminuire la resistenza all'aria. In comparazione agli altri concorrenti il Fiat G.30B con i suoi motori radiali A.82 RC42 di 1250 Hp appariva leggermente sottopotenziato, il quale si traduceva in una velocità massima inferiore agli altri progetti in gara. Non si conoscono altri dati su questo interessante progetto, che non classificò per ottenere un ordine iniziale come si successe per il Cant Z.1014 e Caproni Ca.204. Alcune caratteristiche del progetto Fiat G.30B sopravissero e furono posteriormente incorporate al bombardiere mediano Fiat Br.20, dando vita alla versione Fiat.Br.20 Bis precisamente rimotorizzato con i più potenti A.82 RC42 di 1250 Hp. al posto dei A.80RC41 di soli 1000 hp, in più postazioni laterali e una torretta dorsale girevole e completamente chiusa come quelle previste per il G.30B. Il Fiat Br.20 Bis qui appare eredando alcune delle caratteristiche ideate per il Fiat G.30B (Motori, Torretta dorsale) Le caratteristiche generali del Fiat G.30B ( Fonti/ Giancarlo Garello-Decio Zorini -Ufficio Storico Aeronautica Militare): Motori: 4x radiali Fiat A.82 RC42 (18 cilindri a doppia stella raffreddati a aria) di 1250 Hp ciascuno Lunghezza: 23,00 m Altezza: N/A Apertura alare: 31,70 m Superficie alare: N/A Peso a vuoto: N/A Peso totale: 23.700 kg Carico ùtile: (3500 kg) Stim. Velocità max: 480 km/h (a 4000 m) Velocità normale: 400 km/h Salita a 5000 m: N/A Tangenza pratica: N/A m Raggio d'Azione: 4000 Km a 400 Km/h Armamento: Si stima un carico di bombe di circa 3500 kg ; Quattro torrette (Frontale, Ventrale e 2 Dorsali) ciascuna con una mitragliatrice Breda-Safat da 12,7 mm. (con Mg 151 di 20mm secondo Dimensione Cielo, Ediz. Bizzarri) 2 postazioni laterali finestrate con mitragliatrici Breda-Safat da 12,7 mm. Equipaggio: 7-8 uomini Saludos MC72
  16. Per la competizione per il Bombardiere di Grande Raggio (BGR) si proposeo piante motrici diretamente estrapolate da motori radiali in produzion alle differenti ditte italiane. La Fiat proponeva il A.82 RC42 estraplazione potenziata del motore A.80 RC41 di 1000 Hp., un motore Pratt & Whitney “Twin Hornet “ su licenza per plurimotori (Fiat Br.20 Cicogna); L’ A.82 RC42 raggiungerebbe finalmente i 1250 Hp. per la proposta del suo bombardiere Fiat G.30B per il concorso BGR della Regia Aeronautica. L'Alfa Romeo 135 Tornado era un motore radiale di 18 cilindri progettato da Giustino Cattaneo nel 1934-35. E ssenzialmente costituito da due radiali a nove cilindri Alfa Romeo 126 di licenza Inglese della Bristol. Cattaneo lascio lo sviluppo neee 1936 al ing. Bossi e il suo staff, ma senza successo. Al momento della sua prima pova nel 1938 e il 1939 era il motore radiale più potente del mondo, che generava poco meno di 1492 kW (2000 CV) con benzina da 100 ottani, ma la normale era di 87 (1,200-1,600 CV). Nonostante le evidenti potenzialità, questo motore era afflitto da numerosi problemi di affidabilità. Apparentemente risolti nei test effettuati nel 1939, a continuò ofrendo di surriscaldamento e vibrazioni, in modo serio per cui fu respinto dal servizio. Il Piaggio P.XXI era la proposta motrice per dotare al Bombardiere di Grande Raggio (BGR) Piaggio P.112 con una potenza di 1500 Hp., già come detto, questa pianta motrice non fu mai finalmente realizzata e l’alternativo bombardiere P.108B venne dotato con il meno potente P.XII RC35 di 1350 Hp Saludos MC72
  17. [quote name='Vultur' timestamp='1319267995' post='281473' Strano che non ottenne alcun punteggio: a me il P-112 pare molto più promettente, anche se non come aereo a grande raggio, ma come un b24 sarebbe andato benissimo credo. Le torrette telecomandate sull'ala secondo me no sono una grande idea: hanno un campo di tiro più ristretto specie se dovevano sparare di lato a 90° l'ala gli ostruiva la visuale e poi da un lato all'altro penso che si poteva sparare solo con una alla volta perchè di mezzo c'era la fusoliera. Meglio metterle tutte e due in tandem sulla gobba della fusoliera. In questo modo si poteva sparare da ogni lato con tutte le armi di tutte e due le torrette. Via quella deriva enorme, torretta caudale con doppie derive, o comunque coda da ridisegnare con torretta di coda. Le torrette telecomandate del P.112 nelle gondole interiori avevano molti angoli ciechi , certamente nella posizione delle gondole esterne del P.108B offrivano meno angoli ciechi ...direi che quasi equivalenti al essere nella fusoliera, perche più alte per il diedro alare quindi da quel punto il fuselaggio non è una gran barrierra per il campo di tiro. inoltre la torretta telecomandata del P.112 si presentava nella versione con una sola mitragliatrice . Saludos MC72 Sal
  18. Piaggio P.112 La firma Piaggio per la competizione della regia Aeronautica, propose il P.112; del progettista era Giovanni Casiraghi, un esperto ingegnere aeronautico che aveva in precedenza lavorato negli Stati Uniti dal 1927 al 1936. Sulla base della sua esperienza, concepì un aeroplano radicalmente diverso da quelle che erano le convenzioni dell'industria aeronautica italiana del tempo. Il bombardiere P.112 presentato al concorso per un Bombardiere a Grande Raggio era in pratica una adattazione del P.108B (in progetto independente) per adattarsi alle norme del concorso, e per meglio rispondere alle specifiche, prevedeva quattro motori Piaggio P.XXI RC.40 di 1500Hp. (per altro mai disponibili). Il P.112 era un quadrimotore monoplano ad ala bassa, interamente metallico con carrello retrattile. La cellula dell'aereo era molto robusta e garantiva ottime doti di sopravvivenza in ambiente bellico. Una caratteristica distintiva era quella di alloggiare una torretta difensiva Breda Z1 nella parte superiore di ogni gondola motrici interna (nel P.108B invece nelle gondole esterne) queste torrette controllate da posizioni ubicate nella fusoliera, caratteristica senz'altro allavanguardia nel 1938. Le origini del programma P.108B/P.112 risalgono al progetto del P.50-I e P.50-II degli anni 1937-1938, dell'Ingegnere Giovanni pegna (P.50-I) ridisegnato da Casiraghi nel (P.50-II) ma le limitazioni della struttura lignea fece decidere a Giovanni Casiragui di ridisegnare un nuovo bombardiere, nel progetto P.108B, poi adattato al concorso della Regia con nuovi motori come P.112. Il P.112 non ottenne nessùn risultato nel concorso e non fu scelto per la fase finale ma l'incalzare degli eventi bellici fece posteriormente decidersi sul simile Piaggio P.108B con i prototipi oramai pronti alla fine del 1939. Le caratteristiche generali del Piaggio P.112 ( Fonti/ Officine Aeronautiche CANT -Giancarlo Garello-Decio Zorini -Ufficio Storico Aeronautica Militare): Motori: 4 x radiali Piaggio P.XXI RC40 (18 cilindri) di 1500 Hp ciascuno (non construiti) Lunghezza: 22,00 m Altezza: 6,00 m Apertura alare: 32,00 m Superficie alare: 135,00 m2 Peso a vuoto: (13.000 Kg) Stim. Peso totale: 22.500 kg Carico ùtile: 3500 kg Velocità max: 500 km/h (a 4500 m) Velocità mínima: N/A km/h Salita a 5000 m: N/A Tangenza pratica: 8500 m Raggio d'Azione: 4000 Km Armamento: 3500 kg Due torrette (Frontale, ventrale) e due torrette a controllo remoto nelle gondole motrici interiori, ciascuna con una mitragliatrice Breda-Safat da 12,7 mm. 2 postazioni laterali brandeggiabili con mitragliatrici Breda-Safat da 7,7 mm. Equipaggio: 7 uomini Saludos MC72
  19. Ritornando sul tema stiva bombe del Z.1014, la posizione dell'ala in posizione bassa a 3/4 della fusoliera, comporta un vano bombe non troppo amplio, lo stesso problema l'aveva il Handley Page Halifax con la sua ala bassa a 3/4; Invece una delle ragioni delle bonta del Avro Lancaster era la posizione a mezza altura dell'ala che permetteva un amplio vano bombe per il Lancaster e la capacità di trasportare le più ingombranti e bizzarre bombe della 2GM Aggiungo un cuadro analizzando la disposizione delle bombe nel Z.1014, così dicendo sembra che la sistemazione delle bombe da 250 Kg nelle gondole motrici esterne più che una stravaganza, sarebbe stata dittata dalle ridotte dimensioni vano bombe centrale, già che i longheroni strutturali alari limitavano lo spazio inferiore della fusoliera, anche se apparentemente il volume generale disponibile fosse grande. Saludos MC72
  20. D'accordo alle mie note non si contemplavano bombe appese esternamente, dove si parla di due bombe stivate in ogni gondola motrice esterna per un totale di 1000 Kg dei 3500 Kg massimi trasportabili, (ignoro se la stiva sarebbe verticale o invece orizzontale) Hai ragione che la stiva in quelle gondole, è un affare complesso e laborioso, in terra l'altezza sul suolo di almeno 2,7 m, in contrasto con la stiva in fusoliera che andrebbe dai 2 metri al 1,4 m sul suolo. e come dici, non sembra aver problemi di spazio nella fusoliera, inoltre, il bilanciamento dei pesi non mi sembra optimo in caso di sgancio bombe assimetricamente, un mal calcolo in mezzo dell'azione potrebbe sbalanciare l'aereo.................penso che questa soluzione sia stata più di buon marketing nella competenza che di utilità reale. Comunque soluzioni del genere furono ampiamente usate in altri paesi come nel Petlyakov Pe-2 e Pe-3, in questo caso, lo spazio in fusoliera non si vede certamente generoso come nel Cant Z.1014, si noti che nella stessa gondola motrice si ospita il motore, treno di atterraggio e stiva interna bombe. Saludos MC72
  21. Non sbagli paolomiana, efettivamente il SAI S.404 era inspirato nel concetto di elica intubata da Stipa. Di cui Stipa realizzò un prototipo con la Caproni Realmente c'è veramente poca informazione sul S.404 non ho trovato che un piccolo trttico in Secretprojects.co.uk , ma niente più, ne tipo di motori, dimensioni, niente, la propia Regia decise d'escluderlo quasi dall'inizio per essere troppo eccentrico.....senz'altro una delle più originali proposte per bombardieri della seconda guerra mondiale. Questo soggetto lo lascerò al finale per vedere se ritrovo qualcosa in più. Saludos MC72
  22. Su queste osservazioni, non posso stare pìu di accordo con te, ma certamente nella ottica di quei tempi certe soluzioni come portare bombe anche nelle gondole motrici sembrava come voler dire “armato fino ai denti” La pressurizzazione credo sarebbe stato un pò troppo per la realtà dell’industria del 1940, ma certamente una razionalizzazzione del muso e la coda sarebbe perfettamente attendibile. Saludos MC72
  23. CRDA Cant Z.1014 La CRDA propose per la competenza il Cant Z.1014, disegnato dall'Ingegnere Filippo Zappata questo bombardiere era il più grande di tutte le proposte presentate per un Bombardiere a Grande Raggio per la "Regia Aeronautica" di costruzione mista con una ala bassa a ¾ della fusoliera. Ogni semi-ala con due gondole motrici, delle quali nelle gondole interne si alloggiava il treno principale di atterraggio, mentre nelle gondole motrici esterne si ricavavano posteriormente una stiva cappace di alloggiare ciascuna un paio di bombe di 250 Kg. La scelta/disponibilità del propulsore ricadde sul Radiale Alfa Romeo 135 RC di 18 cilindri, capace di potenze tra 1350 e 1400 Hp questo motore era una versione raddoppiata del Alfa Romeo 126 a sua volta una variante italiana del Bristol Pegasus inglese. Il Cant Z.1014 senz'altro era un bel progetto del ing Filippo Zappata che prendeva spunto dal suo anteriore Z.1008 e con le sue classiche soluzioni di torrette defensive, si noti che una delle caratteristiche singolari di questo bombardiere è la ubicazione del timone bideriva che permetterebbe una ottima vista e posizione per le torrette dorsali. Il posto di pilotaggio con comandante e copilota affiancati , godeva di un amplia visuale con la sua cabina ampiamente vetrata. La Cellula del Z.1014 bene affinata aerodinamicamente e articolata nelle sue funzioni, sarebbe stata una buona base per versioni posteriori dello stesso, tanto per migliorare i suoi punti deboli come le piante motrici, così come le sue caratteristiche generali, principalmente una maggiore potenza sarebbe a tutto beneficio di un maggiore carico bellico, a tutto beneficio dell'efficienza delle missioni. Il Cant Z.1014 risultò vincitore del concorso indetto dalla Regia Aeronautica per mezzo del Generale Valle gli assegnò un contratto per la costruzione dei primi tre prototipi il 23 di Giunio del 1939, si prevedeva che il prototipo fosse pronto nei posteriori 12 a 18 mesi. Posteriormente, l'incalzare degli eventi bellici fece deviare questa scelta sul P.108B della Piaggio. Le caratteristiche generali del Cant Z.1014 ( Fonti/ Officine Aeronautiche CANT -Giancarlo Garello-Decio Zorini -Ufficio Storico Aeronautica Militare): Motori: 4 x radiali Alfa Romeo 135 RC (18 cilindri) di 1350-1400 Hp ciascuno Lunghezza: 24,30 m Altezza: N/A Apertura alare: 36,00 m Superficie alare: 135,00 m2 Peso a vuoto: 14.150 Kg Peso totale: (25.000 kg) Stim. Carico ùtile: 3500 kg Velocità max: 516 km/h (a 4100 m) Velocità mínima: N/A km/h Salita a 5000 m: N/A Tangenza pratica: (8000 m) Stim. Raggio d'Azione: 4000 Km (3000 Km. Secondo altre fonti) Armamento: 3500 kg Bombe incluse 4 da 250 Kg stivate nella parte posteriore delle gondole motrici esterne. Cuattro torrette (Frontale, dorsale, ventrale e di coda ) più due postazioni laterali brandeggiabili, ciascuna con una mitragliatrice Breda-Safat da 12,7 mm. Equipaggio: 7 uomini Si notino, le dimensioni ragguardevoli del Cant Z.1014 rispetto all' Handley Page Halifax Mk.I Saludos MC72
  24. Bisogna però aggiungere che nell'epoca di questa competizione 1938-1939, i motori in studio o alle prove, previsti per questi bombardieri, erano abbastanza attendibili, in comparazione con la contraparte inglese nella stessa epoca; Per gli Inglesi i bombardieri pesanti non sono stati un successo automatico e meno indoloro. Non è un mistero che per l'epoca c'erano due modelli in studio, il pesante Short Stirling (Primo volo nel 1939) con motori Bristol Hercules di 1350 Hp ma con una velocità massima di appena 410 Km/h. L'altro bombardiere contemporaneo fù Handley Page Halifax (primo volo nel 1939), ma pure lui con problemi con alle piante motrici con i previsti Rolls-Royce Vulture che diede tanti problemi che dovette essere rimpiazzato con i soliti Bristol Hercules e più tardi finalmente con il favoloso Rolls Royce Merlin.Non bisogna dimenticare pure che il Bristol Hercules era prodotto su licenza in Italia propio dalla Piaggio. Il caso del Avro Lancaster (primo volo 1942) è stato più drammatico, nato come bimotore "Manchester", con i pessimi Rolls-Royce Vulture (sembra che il progetto fosse un regalo dei tedeschi per i suoi cugini) si rimotorizzò con ben cuattro Rolls-Royce Merlin, motore nato per i caccia, ma che dopo la vittoria nella battaglia d'Inghilterra fu autorizzata la sua distribuzione alla nascente flotta di Bombardieri Pesanti. Quindi, per l'epoca del 1938-1939 più o meno tutti avevano problemi con le piante motrici, le versioni del Bristol Hercules in Italia ebbero varie sorti, sotto il marchio Piaggio. Comunque gli inglesi furono persistenti nel tempo, nel dotarsi di un arma strategica efficiente, mentre l'Italia dell'epoca, più povera e indecisa, non battè decisamente questa strada. Magari si potrebbe pensare che sulla stessa falsariga inglese, che un buon bombardiere pesante per la "Regia",sarebbe finalmente uno dotato presempio di cuattro Daimler Benz DB.605 (Fiat R.A. 1050 Tifone) di 1475 Hp. Saludos MC72 Ciao Cap, Il tema del Bombardiere a Grande Raggio per la Regia, e fascinante, "Un attimo di effimerà lucidezza della Regia Aeronautica" , ma è un episodio sul quale è difficile trovare informazione e il Puzzle è ancora incompleto in certi aspetti, presempio ancora il SAI Ambrosini S.404, rimane abbastaza misterioso per le sue dimensioni generali così come le altre caratteristiche come impianti motori ect. Comunque Si!! Farò le presentazioni uno per uno di tutti i partecipanti nominati. Saludos MC72
×
×
  • Crea Nuovo...