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il CC.1, CC.2, He.178, GlosterE.28 solo furono aerei monotori esclusivamente sperimentali della formula motrice. Il Heinkel He.280 assieme al Messerschmit Me.262, gareggiavano giá nel 1941 per la scelta della Luftwaffe come primo aereo caccia a reazione. Il 2 di Aprile voló per primo lo Heinkel con due motori a reazione HeS 3, in quei stessi giorni volava pure il Me.262, ma con motori a scoppio e con elica
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Polikarpov I-16 "Rata" L'avversario dei Cirri Nel 1936 arriva al porto spagnolo di Cartagena la nave da carico soviética "Rostok", cosí cominciavano le prime consegne dei Polikarpov I-16 per le Forze Aeree della República , totale che sarebbe arrivato circa ai duecento esermplari. Il Policarpov I-16 era quasi un "F-16" di quei tempi per la sua originnale architectura che nel futuro sarebbe stata la tónica di tutti i nuovi progetti, in sintesi: Ala bassa , struttura interamente in metallo, carrello retrattile, cabina "quasi2 chiusa, I Fiat C.R.32 avrebbero dovuto essere abbattuti con un netto margine di superiorità, ma spesso i piloti spagnoli e anche russi, anziché attaccare usando al meglio le prestazioni dei velivoli, si ingegnavano in combattimenti aerei manovrati, che con il maggiore carico alare, 110 kg per mq anziché 80 a pieno carico, li rendevano più vulnerabili. Il bando per cui combatteva il Polikarpov I-16 lo battezzó "Mosca" (il molesto insetto) ma il bando Nazionalista per la caratteristica condotta di volo a raso-terra dei piloti sovietici lo battezzarono "Rata" (Topo........di fogna)
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Heinkel He.51 B-1 Il Cirri tedesco, il primo caccia della Luftwaffe L'Heinkel He 51 era un biplano da caccia impiegato della Luftwaffe. Costruito in maniera del tutto convenzionale come robusto ed affidabile, aveva un rapporto potenza-peso più alto e un carico alare più basso del Fiat C.R.32, mezzo equivalente nella Regia Aeronautica italiana, ma nondimeno era più lento e meno maneggevole, oltre che scarsamente armato. La sua robustezza suggerì l'impiego come cacciabombardiere, ma fu un ripiego, dopo che esso venne nettamente battuto dal Polikarpov I-15 nella Guerra di Spagna. Assieme ai CR italiani, l'Heinkel He 51 dominò gli scontri aerei dell'estate 1936; ma quando arrivarono i sovietici, le cose cambiarono molto. I caccia Polikarpov I-15 erano eccellenti aerei da combattimento e diedero molto filo da torcere ai caccia italiani, che dovettero inventarsi altre tattiche di combattimento. Ma gli He 51 erano senza speranza: in poco tempo i caccia sovietici abbatterono 5 He 51 e 2 Junkers Ju 52 che stavano scortando, senza contropartita da parte tedesca. A quel punto, mentre i caccia Bf 109 venivano inviati ancora prototipi in azione, i tedeschi lasciarono ai caccia italiani l'onere della superiorità aerea, e per circa un anno la situazione non ritornò in mano ai nazionalisti. In ogni modo questo precario caccia tedesco diede il battesimo del fuoco a futuri grandi Assi della Luftwaffe come Adolf Galland, Hajo Herrmann, Werner Mölders, Heinrich Trettner tra altri. Saludos MC72 Oppure provare questi links
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Fiat CR.32 Freccia/Cirri Un brillante motore in línea Fiat A.30 ripotenziato allo standard A.30bis, aumento dell'armamento, un piú efficente sistema di raffreddamento e il Fiat CR.30 divenne il famoso Fiat CR.32 Freccia ma piú noto con il nomignolo di "Chirri" (Cirri in italiano) guadagnato nella Guerra Civile Spagnola tra il 1936 e 1939, dove rappresentó di gran lunga il grosso delle forze italiane e alleate in número di circa 400 unitá; Combattendo con distinzione lungo tutto il conflitto e guadagnandosi una gran reputazione. Maneggevole, potente e ben armato partecipó in numerosi duelli contro l'Aviazione Republicana e il suo principale esponente il rivoluzionario Policarpov I-16 "Rata" ("Topo" in italiano) ,questi duelli videro battersi due filosofie differenti, quella del maneggevole biplano contro il veloce monoplano, la costruzzione mista del "Cirri" verso il tutto metallico del "Rata", tutta un'ingannevole anticipazione che ha influsso notevolmente nelle future decisioni dello stato maggiore italiano in vista della futura seconda guerra mondiale. Sempre ho trovato che la soluzione aerodinamica del motore del CR.32 era molto azzeccata, ed é una pena che questa caratteristica si sia persa con la posteriore generazione di caccia. Oppure prova questi link Fiat_Cr_32_bis.jpg (1.0 MB) Saludos MC72
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Vorthex, in linea di principio sono d'accordo e certamente milioni di foto, grafici, canzoni e lavori di ogni genero e tipo sull' Internet hanno qualche tipo di diritti locali, ma nella rete globale, questo modo di fare é sicuramente in crisi, vedi l'industria musicale che dopo un primo momento di non capire realmente l'essenza della rete d'Internet, sta elaborando nuove strategíe globali e commerciali, adeguandosi alla realitá e non viceversa. Incluso questo famoso Copyright é sorpassato dalla realtá, e si muove in un mare di guai e grossi "grattacapi" ; Per esempio nella materia che ci convoca gli stessi lavori (spaccati) si presentano con confusi diritti "incrociati", vedi quest'esempio lo spaccato del Fiat CR32 in un posto si presenta come di John Weal .....Ma .....in un altro posto, il medesimo e identico spaccato! (con un po' piú di colore) magicamente si presenta come di Hubert Cance! (vedi la comparazione) e per di piú lo vendono come originale a modesti USD 1500 qualcosa di 1200 euro nella vostra moneta. Un altro esempio fra molti altri, negli Stati Uniti un'altra ditta, che commercializza spaccati realizzati da artisti appartenenti alla stessa (come si legge in inglese) curiosamente hanno fatto stesso spaccato (stesso angolo stesso dettaglio He.51) ma con la differenza che lo presentano come "blueprint" (vedi comparazione) ma a differenz dell'altra ditta per soli USD 26 + invío (20 Euro apr.) e come l'anteriore ditta hanno centinaia di spaccati con le stesse curiositá. Comunque non e qui il luogo per estenderci sui problemi e dubbi che presenta L'internet per il regolamento mondiale.
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Segreti di Guerra …… la partecipazione Cilena nella guerra delle Malvine/Falkland Apparso in Argentina, il libro "La guerra segreta per le Malvinas/Falkland", dell'inglese Nigel West, riveló aspetti fino ad allora sconosciuti della guerra. Una parte importante del lavoro è l'analisi sull’interferenza del Cile nella controversia tra l’Inghilterra e l’Argentina, (qui alcuni interessanti passaggi tradotti all'italiano, un interessante vista dei dietroscena di quei mesi) Chi erano gli agenti dei servizi segreti d’intelligeza che riunivano informazioni a Buenos Aires, prima e durante il conflitto delle Malvine/Falkland? Come il governo britannico gestiva questi dati? Perché si produsse l'affondamento del "Sheffield"? Che membri della British Intelligence Service conoscevano le reali possibilità di successo nel conflitto con gli argentini? Queste sono alcune delle domande che lo scrittore inglese Nigel West, lo pseudonimo usato possibilmente da un ex-membro dei servizi segreti britannici (MI5) - cerca di spiegare nel suo libro "La guerra segreta per le Falkland, che l'editrice Sudamericana ha messo nelle librerie di Buenos Aires. Un libro ha suscitando polemiche in diversi settori nell'Argentina, per i quali l'episodio delle Malvine/Falkland è ancora una ferita aperta e dolorosa. Nel libro di 259 pagine e sottotitolato "L'Exocet e la spia internazionale", l'autore descrive in dettaglio finora sconosciuto di come gli argentini pianificarono l'invasione e come Londra, fú colta di sorpresa. Inoltre, il libro rivela aspetti di come i servizi segreti inglesi programmarono di lanciare un attacco clandestino, fallito sotto il nome in codice "Mikado" a una base Argentina nella Terra del Fuoco dove erano custodiati i missili "Exocet", e in che modo l'astuzia di un comandante britannico dei servizi d’intelligence in Parigi, riuscí a mettere in scacco il mercato nero per l'acquisto e la vendita di missili aria-terra, tra le altre questioni. Ma il lavoro si estende anche generosamente al ruolo svolto dal Cile nel conflitto. In questa descrizione; West chiaramente indica come alcuni rappresentanti di Sua Maestà nel nostro paese (Cile) hanno intrapreso una intenso e ben pianificato lavoro di "avvicinamento" con le forze armate cilene alla fine che queste fornissero utili informazioni che per Londra era di vitale importanza per le sorti del conflitto. , Concessioni che, per inciso, non rappresentavano per niente, un semplice atto di aiuto gratuito, dalla parte del nostro paese. L'incredulità cilena Il sesto capitolo del libro è intitolato "Santiago" e West describe ampiamente la partecipazione e le implicazioni dell'evoluzione del conflitto delle Malvine/Falkland dell’intervento cileno. Così, l'autore rivela che l'allora presidente Augusto Pinochet non è stato sorpreso quando, il 30 di marzo, 1982, venne a sapere che l'Argentina si era imbarcato nell’invasione delle Malvine/Falkland. La sola curiosità del generale era circa un rapporto d’intelligence che gli era stato consegnato quella stessa mattina, ma che era datata 3 marzo. Dove era stato nelle ultime tre settimane? La spiegazione dell'autore è che l'intelligence cilena era profondamente divisa in quanto solo pochi mesi prima si era vissuta una tensa situazione di guerra con l’Argentina - nel dicembre del 1978 – Si era fatta una profonda riforma della cupola della Forza Aerea (con l’uscita del generale Gustavo Leigh) Da allora, l'esercito era stato il ramo che aveva una posizione dominate nella scena dell’Intelligenza nazionale, in particolare attraverso gruppi chiamati G-2, e INF. Direzione di Intelligence per la Difesa Nazionale (Didena). Tuttavia, i compiti d’intelligeza strategica, erano a carico di quest’ultima, che utilizzava una combinazione di personale civile e militare per analizzare le informazioni raccolte. In ogni caso, le tre rame delle Forze Armate informavano della loro attività direttamente a Pinochet, che presiedeva una riunione mensile per tale scopo. Secondo West, quando il 1° marzo 1982, in occasione della riunione presieduta da Pinochet, si parló per prima volta della possibilitá che l'Argentina avrebbe invaso le isole Malvine/Falkland, possibilitá che respinse energicamente in quell'occasione il Capo dello Stato Maggiore generale McIntyre. Una visione non condivisa da Emilio Meneses, che era l’analista in carico dell’analisi del teatro argentino. Lo stesso Meneses si compromesse che in tre giorni, farebbe un rapporto completo dove si segnalava che l’Argentina si sarebbe imbarcata in un invasione alle Malvine/Falkland tra marzo o aprile del 1982, o in modo sicuro più per settembre o ottobre. Ma la relazione di Meneses fu ritenuta e non analizzata nel ministero degli Esteri fino al 27 marzo dove si gestiva le sensibili relazioni con l’Argentina, arrivando nell’ufficio di Pinochet tre giorni dopo. Le funzioni dell’Ambasciatore Britannico Gli uffici dell’Intelligenza Cilena cominciarono a funzionare le 24 ore del giorno per l'analisi, della complessa situazione che cominciava a delinearsi dopo la decisione argentina d’invadere le Malvine/Falkland. Nigel West assicura che i volti di due rappresentanti civili britannici erano cominciati a vedersi spesso d’entro l’unità d’intelligenza Cilena, l'allora Ambasciatore britannico, John Heath, accompagnato da l’addetto navale britannico di quel tempo, il consigliere Michael Johns. Dobbiamo però ricordare, che le relazioni Anglo-Cilene non passavano precisamente per un buon momento. L'amministrazione del Primo ministro britannico Harold Wilson aveva ridotto la rappresentazione del suo paese a una copertura consolare dal 1975, in segno di protesta contro la politica dei diritti umani del regime militare cileno. Inoltre, il governo britannico aveva imposto un embargo sulle future vendite militari e di attrezzature per il Cile, una mossa dannosa per un paese bisogno di pezzi di ricambio, in particolare quelle volte a mantenere i loro aerei Hawker Hunter. Quindi, il compito intrapreso, dall'Ambasciatore Heath Johns e il suo consigliere era una missione scomoda e complessa. E per queste ragioni, l'ambasciata britannica per evitare di essere accusati di spionaggio sul regime militare aveva scelto di non mantenere rappresentanti del Secret Intelligence Service (SIS) in Santiago. In effetti, gli informatori SIS più vicini dei britannici erano a Buenos Aires, così il lavoro dell’Ambasciatore in Cile è stato particolarmente complicato. A tutto questo scenario, si doveva aggiungere il fatto che le relazioni Cileno-Argentine, si distinguevano per i forti attriti tra i governi, dubbi reciproci e rapporti segnati dal forte sospetto mutuo. Era un fatto ovvio che le forze armate dei due paesi dedicassero grande quantità di tempo per il monitoraggio e l'analisi delle operazioni e movimenti di truppe dell’ avversario. In ogni caso, nel Cile, i rapporti dei servizi segreti erano abbondanti e abbastanza completi. Tuttavia, i militari cileni convenivano nel fatto che sarebbero necessarie, almeno, 72 ore di tempo per stabilire se l'Argentina si movilizaba verso l’occidented (Cile) o e verso l’oriente (gli Inglesi). La preoccupazione Cilena era evidente, buona parte della della flotta cilena si trova a Valparaiso - porto situato a soli 15 minuti di volo dal territorio argentino. Da qui che l'intelligence della marina cilena era responsabile dello sviluppo di una capacità molto sofisticata per l'intercettazione di segnali, soprattutto dalle isole di San Felix e Dawson. In quel modo la Gran Bretagna, povera di dati d’intelligenza era più che interessata alle informazioni in possesso dell’intelligenza cilena. C’erano due problemi di grande preoccupazione per Britannici, gli abbondanti Dossiers cileni sulle basi aeree argentine, e le informazioni meteorologiche dell’Oceano Pacifico soprattutto nell’area del sud indispensabili per le future operazioni nell'Atlantico del Sud specie nella stagione dell'Autunno-Inverno. Inoltre a ciò vi erano altre due priorità per gli inglesi: cercare di convincere la Marina cilena per salire al mare, aumentando così la pressione sul fianco marittimo meridionale dell'Argentina, e due, generare attività militare lungo il confine terrestre per inchiodare numerose truppe nel continente che contrariamente potrebbero inviarsi a rafforzare le Malvinas/Falkland. Ma non c’era bisogno di rafforzare la preoccupazione del Cile circa le azioni dell’Argentina mediante le argomentazioni britanniche. In realtà, la preoccupazione dei militari cileni era stata piú che confermata, quando lo stesso generale Galtieri, la stessa mattina del l'invasione delle Malvina/Falkland in una locuzione radiale affermó che l'azione iniziata era solo “il primo passo per il recupero del territorio Argentino”. La conclusione di ufficiali cileni era chiara: mentre la Gran Bretagna mantenesse il controllo delle Malvinas/Falkland, il Cile sarebbe ragionevolmente sicuro. Ma se gli inglesi perdevano la guerra, il territorio cileno, sicuramente sarebbe il prossimo obiettivo per i militari argentini. Quindi, gli interessi dei cileni e gli inglesi non sembrano così distanti. L'ambasciatore Heath si mosse con rapidità per convincere i militari cileni. Non sorprende che l’inglese richiedesse che due sommergibili cileni della classe "Oberon" si spostassero al sud, nel modo più púbblico possibile. In una mossa che potrebbe preoccupare a Buenos Aires. Heath lavoró duro per rafforzare il legame tra le agenzie dell’Esercito e l’Aviazione rispettivamente, giá che entrambe le organizzazioni avevano la reputazione di conoscere in ogni momento la posizione di qualsiasi argentino in uniforme. Informazione che per gli inglesi, èra diventata di vitale importanza. Naturalmente, i "favori" cileni non sarebbe gratis. Gli inglesi sapevano del valore delle informazioni cilene e gli obbligava a non risparmiare ogni tipo di offerte per il suo ottenimento. Così l’Ambasciatore Heath espresse la volontà di fare un "prestito" di tre aerei da foto-ricognitori Canberra e due aerei da trasporto Hercules per la raccolta di dati tecnici. Secondo il libro di West, il Cile rimase in possesso dei tre Canberra, con numeri di serie 341, 342 e 343 - dopo il conflitto delle Malvinas/Falkland. Inoltre, la Forza Aerea Cilena ha ricevuto un totale di 9 aerei da combattimento Hawker Hunter e 30 motori di ricambio Rolls-Royce Avon-207, tutti a condizioni vantaggiose per il Cile. "Una concidenza?" domanda l'autore. "Garcia" L'Anglosassone Uno dei passagi più incisivi del libro riguardante la partecipazione del Cile nel conflitto si riferisce ai mutamenti militari che ha cominciato a mostrare la città australe di Punta Arenas, a solo 750 km dalle isole Malvine/Falkland. Nonostante la sua posizione strategica nello Stretto di Magellano, la forte relazione tra la popolazione civile e il personale delle Forze Armate non forniva sufficienti garanzie per i segreti militari. Pertanto, la tradizionale interazione tra soldati e civili per motivi di sicurezza, dovevano ridursi al massimo. I primi passi in questa direzione non tardarono. Per esempio, si richideva a tutti gli aerei commerciali che durante gli atterraggi e decolli di chiudere le finestre. Anche le finestre dell’Aeroporto di Punta Arenas,furono coperte per evitare la visione sulle piste. Tuttavia, era più che evidente che l'inventario di Hercules della Forza Aerea Cilena sull’aeroporto e Hangars della base era aumentato notevolmente. Un dettaglio tradiva questa situazione: gli Hercules adizionali erano dipinti con il tipico colore mimetico europeo e non la classica mimetica convenzionale utilizzata dagli Stati Uniti nella guerra del Vietnam, che era stata adottata come standard dall’aviazione cilena. Ma, in aggiunta, alcuni dettagli non è sfuggivano all'occhio attento di uno che conosceva bene l'attività di dell’aeroporto di Punta Arenas. Così, il libro spiega che i nuovi Hercules C-130 parcheggiati sulla pista dell’aeroporto australe portavano la legenda di "Fuerza Aérea de Chile" sulla fusoliera, ma con una differenza: la parola "Aera" in sostituzione della "Aérea " . Manca una "e" e il primo era senza accento. Almeno, curioso. Un sospetto che si chiarí per i piloti cileni quando gli si spiegó in riunioni esplicative, di non offendersi in caso d’incrociarsi con personale di spetto anglosassone con identificazione única di "Gonzalez" o "Garcia", e non facessero il classico saluto militare. Infine, West si riferisce all'intenzione della Gran Bretagna di estendere il conflitto in territorio argentino. Questo spiega l'operazione "Mikado", il che significava un attacco a sorpresa sulla base del Rio Grande in Terra del Fuoco, in particolare per individuare e distruggere i cinque aerei della marina Aerospatiale Super Etendard e i tre missili Exocet che erano nella base. La data scelta dagli inglesi fú il 16 maggio, giornata della Marina Argentina, data che si pensava ci fosse un indebolimento della sorveglianza. Secondo West, quando gli aerei britannici erano a 20 chilometri dalla città furono scoperti dai radar nemici, in modo che l'operazione fu interrotta. Le navi britanniche si ritirarono in direzione del Cile, dove gli aerei si rifornirono di carburante. Così la piú audace operazione inglesa fracassó, ma i suoi soldati, almeno, erano al sicuro. Al sicuro nella "neutralità" Cilena.
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Commonwealth Boomerang Caccia d'emmergenza Con la conquista da parte giapponese dell' Indonesia, lo stesso territorio australiano si trovava esposto ad un attacco diretto da parte delle forze dell'Impero Giapponese. La Royal Australian Air Force RAAF si trovava a corto di mezzi moderni con i quali affrontare questa grave minaccia. Le forniture di velivoli e di motori, specie per gli squadroni da Caccia, dipendevano in tutto dall'industria del Regno Unito, la quale, viste le intense operazioni belliche in Europa e nel Mediterraneo, aveva la priorità di rifornire la RAF. Inoltre l'altro forte alleato, gli Stati Uniti, non aveva ancora portato a regime la propria produzione bellica. Sorgeva allora la necessità, da parte australiana, di risolvere in casa la grave crisi corrente. All'inizio del 1942, solo due velivoli erano in produzione in Australia: l'aerosilurante bimotore Bristol Beaufort, prodotto su licenza, e l'addestratore armato biposto Wirraway, prodotto dalla Commonwealth CAC. Il Beaufort montava dei Pratt & Whitney Twin Wasp da 1.200 hp i quali, pur non essendo indicati per l'utilizzo su un caccia, erano comunque gli unici motori con buone prestazioni disponibili in quelle circostanze. Il Wirraway, inoltre, fu utilizzato come punto di partenza per lo sviluppo del nuovo caccia. Il risultato ................... fu il Boomerang Il progettiista del CA-12 Boomerang, fu Fred David, un ingegnere austriaco di origini ebraiche che aveva lavorato nelle Heinkel, rifugiatosi in Australia dopo l'avvento del nazismo. Il progetto fu impostato sulla manovrabilità, più che sulla velocità. La RAAF ne ordinò 105 CA-12 ; L'urgenza fu tale, che nel giro di 4 mesi era pronto il prototipo, volando per prima volta il 29 maggio dello stesso anno!! Il Boomerang CA-12 si rivelò un apparecchio robusto e molto affidabile, grazie anche alle corazzature per la protezione del pilota, con un pesante armamento quale punto di forza. Le quattro mitragliatrici da 7,62mm e i due cannoncini Hispano da 20mm, tutti alloggiati nelle ali, gli conferivano una straordinaria potenza di fuoco. Ma le prestazioni restavano comunque piuttosto basse, a causa soprattutto della bassa velocità, di appena 470 km/h; sopra 4.600 m, poi, tali prestazioni si abbassavano ulteriormente. Era, nel complesso, un caccia nettamente inferiore al suo principale avversario, il Mitsubishi A6M "Zero". Comunque nel 1943 cominciarono ad arrivare i piú capaci e potenti Munstang e Spitfire, che rimpiazzarono y boomerang dalla prima linea.
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"The S.M.84 also know as the S.M.94" Flight 10th September 1942 Certamente c'erano dei dubbi già nel 1942 sulla designazione del SM84 o SM94, en in qualque modo (dopo 66 anni) si rimescoli, forse, con i SM91 e SM92 come suggerisce Madmike....Ma è chiaro che gli SM91 e SM92 sono perfettamente individuati dalle loro sigle specifiche. Sul Flight del 1942 (si legge) "Italian torpedo-bomber One of the recent additions to the equipment of the Regia Aeronautica is a Savoia Marchetti torpedo bomber. A Certain confusion still exist about the correct designation of this type. It has been referred to as the S.M.94 while the Italian periodical L’ala D’Italia, published under the auspices of the Italian Air Ministry, prefers to call it S.M.84. Incidentally, this is also the designation of a civil transport twin-engine aircraftproduced in 1937 and bearing no sesemblance to the new bomber. The new aircraft is developed from the S.M.79, has a span of 69 ft. 9in. and a length of 58 ft. 9in.. It is powered by three Alfa Romeo 126 R.C.34 engines of 750 h.p. each carries two torpedoes and its approximate maximum speed is 260 m.p.h. at 12,500 ft. Italiano Torpedo-bombardiere" "Una delle recenti aggiunte al materiale della Regia Aeronautica è il Savoia Marchetti aerosilurante. Una certa confusione ancora esiste in merito alla designazione corretta di questo tipo. E 'stato denominato SM94, mentre il periodico italiano L'Ala d'Italia, pubblicato sotto gli auspici del Ministero italiano Air, preferisce chiamarlo SM84. Per inciso, questa è anche la designazione di un aereo da trasporto civile bi-motore, prodotto nel 1937 e che non ha alcuna somiglianza con il nuovo bombardiere. Il nuovo aereo è sviluppato a partire dal SM79, ha una apertura d'ali di 69 ft 9 pol. e una lunghezza di 58 piedi 9in .. E 'alimentato da tre Alfa Romeo 126 motori RC34 di 750 CV ciascuno di essi trasporta due siluri e la sua velocità massima è circa 260 mph a 12.500 ft"
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Ho trovato, un cenno sul SM.94 in un antico numero di Popular Science del Settembre del 1942, dove un articolo parla dei diversi aerosiluranti presenti nel secondo conflitto mondiale in corso in quel momento, appare "SM74" insieme a aerei molto piú noti, come lo He-115,Douglas TBD, Swordfish e altri. Si noti la sistemazione bicoda e Tri-motore e non Bi-motore (con due Isotta Fraschini Delta) come suggerisce il forista "Skybolt", e parecchie mitra per la difesa sicuro che piú di due uomini. Certamente nel 1942 era in servizio lo SM.79 con buone caratteristiche come aerosilurante, e in quell'epoca si stava lavorando in un brillante aerosilurante come il Fiat G.55S Saludos MC72
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Fiat C.R. 30 Parlando di aeroplani da caccia italiani, la famiglia dei caccia dell'ing Celestino Rosatelli realizzati dalla Fiat, scrisse interessanti pagine della storia, special modo nel periodo precedente alla seconda guerra mondiale. Ho trovato un'interessante articolo di Giorgio Bignozzi nella rivista Alata del 1973 con spaccato e tutto, che riproduco parzialmente. La fama del CR.32 ha messo in ombra il predecessore diretto di quel famoso caccia; ingiustamente dimenticato, ¡n quanto capostipite della "Seconda generazione" dei biplani da caccia Fiat che nel CR.32 avrebbe visto le maggiori affermazioni e s¡ sarebbe esaurita col prototipo CR.33, dando pero luogo ad un'ulteriore e ormai anacronistica serie, quel la che attraverso gli sperimentali CR.40, 40 bis e 41 si concluse soltanto nel 1938 col primo voló dell'ultimo « purosangue » di Rosatelli, il CR.42 « Falco ». Celestino Rosatelli, uno dei principali collaboratori di Verduzio e Savoia nella progettazione dello SVA, divenuto capo progettista della Fiat vi realizzó una lunga serie di bombardieri, ricognitori e caccia che dello SVA conservarono la típica travatura intelarare rígida a W; e nel 1930, resosi disponibile l'eccellente motore Fiat A.30RA, progetto un nuovo caccia che potesse sfruttarne a pieno la potenza e le doti. Conservando le caratteristiche strutturali dei precedenti velivoli — la « prima generazione », che va dal CR al CR.20 Asso — il nuovo progetto puntava su un notevole affinamento aerodinámico, risultante ¡n una linea quanto mai « filante » e di eccllente penetrazione, con l'innovazione della carenatura al carrello e dei terminali alari a pianta curvilínea. GIORGIO BIGNOZZI Alata/1973 Saludos MC72
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A-4B Skyhawk Malvinas/Falkland nel Sud Atlantico Dopo sventare per un margine di solo ore una guerra tra L’Argentina e il Cile alla fine del 1978, rimase comunque la Crisi latente nell’Atlantico del Sud, e la progressiva e deteriorata situazione interna nell’Argentina, sfociate tra il marzo e l'aprile 1982 in 5 massive manifestazioni, tutte represse nel sangue; la popolarità di Galtieri diminuiva inesorabilmente. Per calmare gli animi e riconquistare consensi tra la popolazione, Galtieri e la Giunta decisero di trovare una soluzione fuori delle frontiere, c’era il problema ancora non risolto con il Cile delle isole a Sud del Canal del Beagle e anche la lunga controversia per il possesso delle isole Malvine (Falkland) in mano degli Inglesi; La prima alternativa, porterebbe a una dura, amara e sanguinosa guerra con il Cile che nei due anni precedenti aveva rafforzato le sue línee, e la seconda porterebbe a uno scontro contro un’antica e lontana potenza mondiale in marcata decadenza, sicuramente ci sarebbero sanzioni dall’ONU, embarghi comerciali, ma improbabili azioni militari.Il 26 marzo dello stesso anno, decise di dare il via all'Operación Rosario, che prevedeva l'invasione delle Isole Malvine (Falkland), dando inizio all'invasione il 2 aprile 1982. All’indomani dell’invasione, un esultante Generale Galtieri, parlava dal balcone della casa di governo d'avanti ad una enorme e delirante folla che lo acclamava, (Solo pochi giorni dopo che la stessa folla e nella stessa piazza protestava massivamente contro la Giunta) Nella stessa giornata a Londra la Prima Ministro Margaret Thatcher dava l’ordine d' inmediata partenza di una Task Force Inglesa per l’Atlantico del Sud (La Thatcher si era giá guadagnato giustamente l’appellativo di “Dama di Ferro” e non sarebbe questa l’occasione ne il momento che la vedrebbe dubitare………e questo punto non fu tenuto in debito conto da Buenos Aires). Questi eventi scatenarono una Guerra veramente “Improbabile” , dando inizio alle piú grandi azioni aeronavali dopo la seconda guerra mondiale; fra i partecipanti il Mc Donnel Douglas A-4 SKYHAWK un vecchio e rustico veterano del Viet-Nam, Yom-Kippur (Guerra Arabo-Israeli) e adesso nelle mani dei abili piloti argentini si tuffó nel Atlantico del Sud scrivendo la sua miglior pagina; volando lunghissime missioni con rifornimento in volo, strumentazione spartana e disponendo solamente con armamento di caduta libera, efettuó numerose azioni a bruciapelle contro le navi della task Force Inglese; Afondando 3 navi da guerra, 2 navi da sbarco e danneggiando o mettendo fuori azione ben altre 7 navi, in piú azioni di strike contro le truppe inglesi sbarcate, e pagando uno scotto di ben 17 piloti morti e la perdita di 19 Skyhawks. Sul tema History Channel ha fatto un eccelente Documentale passato in TV poche settimane fa in Sud-America, non so se sia stato trasmesso questo programma in Italia...qui y link di un paio di Trailer con molta adrenalina di questo programma su YouTube Saludos MC72
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Bl4ckH4wk! Propio buono e nitido questo Spaccato del A-350, Saludos MC72
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Mirage 50CN/Pantera Il Guardiano del Sud Oggi come Ieri esiste il prepotente del quartiere che minaccia a destra e sinistra, appoggiandosi nel peso delle armi. Come le recenti minacce di Chavez d’invadere a Honduras e adesso congela relazioni e minaccia apertamente di guerra a Colombia per facilitare basi a truppe Nord-Americane, dimenticandosi di aver offerto lui stesso l’anno scorso basi in Venezuela, per la Russia! Trent’anni fá, il “Bullone” del quartiere in Sud-America era La Giunta militare Argentina che con Generali come Menendez, Galtieri e Massera, che forti del loro potere militare, minacciavano con le pene dell’inferno se non si accedesse alle loro sacrosante rivendicazioni territoriali nel Atlántico del Sud, dove si disputava la soberanía delle isole del Canale del Beagle con il Cile, situazione che fu aggiudicata a favore di quest’ultimo nel 1977, mediante un Laudo Arbitrale internazionale; Ma respinto dall’Argentina, La situazione degeneró quasi in guerra aperta tra Cile e l’Argentina nel Dicembre del 1978, con le flotte in alta mare, coprifuoco, campi minati e migliaia di soldati in trincere, e quando lo scontro armato sembrava inminente, e le trattative diplomatiche fracassate la diretta intervenzione papale sospese le operazioni belliche. Comunque i “venti di guerra” continuarono e malgrado L’embargo di armi imposto contro il Cile governato in quel tempo dalla Giunta Militare di Pinochet; grazie all’intermittente política estera francese si pote igualmente acquisire un importante numero di moderni Caccia-bombardieri Mirage-50 che iniziarono ad arrivare nel 1979 e furono inmediatamente destinati a questo teatro di guerra. Piú tardi, il Mirage-50 fu aggiornato, grazie all’assistenza dell’industria Israeliana IAI/Elta/Rafael, (inmune alle politiche d'embargo d'armi), e forte dell’esperienza con i propi Mirage; Fu cosí che sulla scia del programa di ripótenziamento dei Mirage-III Sud-Africani, trasformati nella versione /Cheetah, i Mirage-50 Cileni, furono trasformati nella versione /Pantera con kits del programma israelí Kfir C-2, l’adozione di ale canard, radar Elta, armi Rafael e anche fatte in casa. Adesso questo guerriero é passato al ritiro, rimpiazzato dall F-16, ma é notizia di questi giorni che i Mirage-50/Pantera, sembra ritorneranno a volare, in un accordo di vendita per la forza aérea dell’Ecuatore. Saludos MC72
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Caproni Campini CC.2 Il Campini-Caproni C.C.2 era un aereo sperimentale a getto ad ala bassa realizzato dall'azienda italiana Aeronautica Caproni alla fine degli anni trenta. Fu uno dei primi velivoli dotati di propulsione a getto realizzati nel mondo. Ancora se ne conserva un impressionante esemplare nel museo di Vigna del Valle; di linee aerodinamiche veramente all'avanguardia per l'epoca si scontró con gli inconvenienti del suo sistema propulsivo ibrido (motoreattore) inoltre le sue notevoli dimensioni e la sua non troppo leggera struttura, non gli permessero di raggiungere grandi prestazioni, e quindi accantonato. Interessante notare soluzioni come la presenza del post-bruciatore, soluzione singolare in queli'epoca, poi profusamente utilizzata dai Jets degli anni 50' ai 80'; Manco una soluzione di un vero propulsore a getto, giacché altre soluzioni di questo interessante progetto erano ben avviate...........come detto, Post-combustione; Soluzione della fusoliera con presa d'aria frontale come poi vista in prototipi tedeschi e eredati ai MiG russi e Sabre F-86 americani. Per último un cenno allo spaccato fatto da Alfonso Rigato che ci permrtte vedere i pregi e problemi di questo interessante aereo. Saludos MC72
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Qui un link a una pagina russa dedicata al Buran http://www.buran.ru e límmagine piú chiara, dove appaiono possibili due motori turbojet adossabili per il volo di rientro Saludos MC72
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P.S: Un altro shuttle Quell'altro "Shuttle" specificamente é veramente una rarezza si tratta dello "Shuttle-Sovietico" battezzato come BURAN. Efettivamente é una copia quasi perfetta del Shuttle americano, con bracció robotico incluso, ma com'é chiaro dallo stesso spaccato e privo dei tre motori principali della poppa presenti nel Shuttle originali; Tutta la spinta viene data da un gruppo di razzi esterni e sganciabili chiamati "Energia". Voló solo una volta allo spazio senza tripulazione e tele-controllato dalla terra.......chissá i Cinesi ne abbiano fatto qualche acquisto tecnologico nella loro corsa allo spazio con tecnologia Ex-URSS. Saludos MC72
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Convair F-106A Delta Dart Derivato direttamente dal "Dagger" il "Dart" o pure "Six" come chiamato dai suoi piloti, rappresenta l'ultimo esponente dei Century Fighters. Intercettore supersonico e 100% missilistico, (¡¡¡Ben 50 anni fá!!!) integró dal 1959 in poi la NORAD (scudo strategico del Nord America) contro eventuali bombardieri dell'Est, per questo ruolo imperativo, fu armato con differenti ordigni, come il missile aria aria Termo-Nucleare "Genie" di uso standard nelle sue missioni di pattuglia. Provvisto da un magazzino interno per le armi, la sua configurazione pulita, permetteva grandi doti velocistiche. Dopo la dissoluzione del NORAD, finisce la sua vita operativa nella Guardia Nazionale o ANG. Saluti MC72
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Ciao Blue Sky, con la crisis economica, bisogna badare un po' di piú il lavoro, e per questo il tempo libero si limita, ma comunque sempre é un piacere dedicare ogni tanto un tempo a questi temi di aeronautica. Come va l'Estate giú da voi? Qui abbiam l'opposto epoca di freddo, ma belle nevicate nelle montagne vicine. Saluti MC72 Ciao Folgore, se ti serve, ho lo spaccato del Convair F-106 Delta Dart di Aviagraphica in spagnolo o inglese, Saluti MC72
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Heinkel He.112 B-0 La Heinkel partecipó nel 1933 nel Concorso per il nuovo caccia della Luftwaffe con il suo He 112, di concetto avanzato per l'epoca, sembrava avesse il contratto assicurato, ma fu battuto dalla quasi sconosciuta Messerschmitt con il suo ormai leggendario Me.109. Lo spaccato mostra l'avanzata ingegneria applicata dai fratelli Walter e Siegfried Günter incaricati del progetto........forse un po´ troppo pretenziosa, considerando un ala ellittica molto complessa e un armamento pesante di non meno di 2 cannoni alari di 20 mm, 2 mitragliatrici MG-17 nei fianchi del motore e come se fosse poco......bombe anti-personale sotto le ali!!!! Il piú piccolo, pulito e manovriero Messerchmit Me.109 ebbe la meglio nel momento decisivo, verso questo vero Cadillac dei cieli. Saluti MC72
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Cant.Z. 1007-bis Alcione Un "Classico" della Regia Aeronautica, il filante Alcione, questo l´ho trovato in un vecchio numero di AirIntenational MC72
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Impressionante lavoro di Blue sul MC-200, interessantissimi i dettagli della genesi dalla guerra civile spagnola in poi; Solo son sopravissuti due esemplari conservati uno dello stormo dello "Spauracchio" a Vigna di Valle e l'altro il "5 rosso" dell' Asso di bastoni a Wright Patterson, ambedue restaurati certosinamente e dei quali ho avuto l'opportunita di vederli da vicino. Il Mc.200 di Vigna di Valle con la livrea del freddo fronte orientale russo e il Mc.200 di Wright Patterson, catturato dagli americani in Africa e appunto nella sua livre del calido fronte africano, un po' a prova degli estremi ambienti in cui si é trovato a combattere col nemico e con il clima. Certamente stare fronte a un originale in questi musei e tutta una senzazione particolare, per esempio l'esemplare in Wright Patterson nell'enorme salone-hangar dedicato alla Seconda Guerra Mondiale é l'único caccia italiano presente, assieme a Messerchmits, B-17, B-24, Mustangs, Focke Wulf e tanti altri in tutto il loro splendore e in una splendida atmosfera e illuminazione Retro. Saluti
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Bombardieri della Guerra Fredda Rockwell B-1B "Lancer" e il Tupolev Tu-160 "Blackjack" La Guerra Fredda ha prodotto molti progetti paralleli che sono stati in piú occasioni definiti “Politica dello Specchio” o “Tecnologia a rimorchio” il piú spesso il Cremlino riproducendo e copiando soluzioni del Pentagono. Un esempio tra molti il Rockwell B-1B “Lancer” nato come B-1A nel 1974 e sette anni dopo nel 1981 riprodotto in maggiór scala nel Tupolev Tu-160 (Co.NATO “Blackjack”) Interessante allora comparare gli spaccati di questi due rivali della Guerra Fredda nello splendido lavoro di un gran disegnatore come Mike Badrocke. Il Rockwell B-1 Lancer è un bombardiere strategico statunitense quadrireattore e quadriposto. È l'ultimo dei bombardieri americani della guerra fredda ed è stato inizialmente sviluppato come bombardiere da Mach 2 ad alta quota e ridotta segnatura radar (circa un decimo di quella del B-52); poi è stato riprogettato nella convinzione che i bombardieri ad alta quota erano diventati impraticabili contro le difese dell'URSS, passando alla missione della penetrazione a bassa quota e velocità transoniche. Il Tupolev Tu-160 (in cirillico Ту-160), nome in codice NATO Blackjack è un bombardiere strategico supersonico, quadrimotore ad ala a geometria variabile. Sviluppato nell'Unione Sovietica, è concepito per portare un attacco nucleare ed è il velivolo da combattimento più pesante mai costruito. In servizio dal 1987, è tutt'ora attivo presso l'Aeronautica militare russa.
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L'avevo visto in qualche posto un bel libro di Spertini col titolo "I mezzi d'assalto della X flottiglia MAS" 1940-1945, c'é un'immagine di una "Proposta" di trasporto dei SLC sul Cant Z.511 ma come molte altre, alla fine non se ne fece nulla; Ma l´ho considerata interessante per includerla solo come possibile "Potenziale" del Cant Z.511.
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Rimediato in qualche modo lo segnalato da Blue Sky; Solo non ho potutu ritoccare il titolo del Topic.........che é fuori dalle alternative di modificazioni. I programmi utilizzati son principalmente Adobe-Photoshop CS2, Picassa-3, e un po’ di Autocad 2009, In Sud America salvo il Brasile si parla lo spagnolo, e Quadrimotori si dice Cuatrimotor o Tetramotor.................Amigo!! Rispetto, alla domanda di Galland..............Per il Cant Z.511 si prospettarono molti possibili utilizzazioni da missioni nell’Arabia Saudita passando per l’Assalto al Rio de la Plata e infine pure attaccare il porto di New York, dove si pensó di utilizzare varie delle specialitá dei mezzi d’assalto della Regia Marina (Motoscafo Avio Trasportato M.A.T., uomini Gamma o il “Maiale” S.L.C.)........peró finalmente nessuna materializzata. Vi sono anche diverse versioni su que si pensasse utilizzare vedi links http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=10541 “Target America” http://books.google.com/books?id=hrsi2rH28...esult#PPA141,M1 MIDGET SUBMARINES OF THE SECOND WORLD WAR by - Kemp, Paul http://www.panereh.com/History/HOMS.pdf Ma che la Regia Marina pensasse certamente di aviotrasportare i S.L.C. é in un articolo molto dettagliato apparso nel Numero 112 della Rivista Aviazione e Marina pag.80 (Non é in internet) comunque si cita < Inizialmente si pensó di trasportare l’arma (SLC-Maiale) in prossimitá dell’obiettivo usando l’idrovolante Cant Z.506 (!), mentre era considerato sfavorevolmente l’impiego del sommergibile, dal cui scafo immerso sarebbero dovuti uscire gli operatori. Tuttavia questa soluzione prevalse dopo l’esito felice d’un esperimento avvenuto nel golfo di La Spezia ai primi del 1940..> Posteriormente disporre di una macchina molto piú capace come il Cant Z.511, e si penso anche in versioni Idrovolanti del SM.95 e il P.108 per materializzare la capacita di trasportare mezzi d’Assalto del tipo S.C.L., M.A.T. o uomini Gamma. Infine per límpossibilitá di trasportare questi mezzi nell’interiore dell’ idrovolante si pensó di appenderli tra le gambe dei galleggianti (ci sono versioni che parlano di anche di 4 S.L.C.?!, ma é chiaro che tra le gambe del Cant Z.511 ci fosse solo spazio per uno o al mássimo 2 S.L.C.!) e un guscio esterno per supplire la scarsa aerodinamica dei S.L.C. o M.A.T. .........un po’ allo stesso modo dei portabagali sul tettuccio delle autovetture.
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Northrop Grumman RQ-4A GLOBAL HAWK Un aereo di questo secolo........senza pilota, quest'ingenio che lavora 24 ore senza mai stancarsi su Afganistan o altro punto caldo del pianeta in questo dettagliatissimo spaccato di Giuseppe Picarella yk