madmike
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Ma infatti, senza entrare in questo merito (e senza dire che B si e' portato a letto la ragazzina, o che addirittura sia sua figlia illegittima come gia si e' visto su altri forum...) qui il discorso e' semplice: - il fatto in se e' di nessun interesse dal punto di vista politico; - rientra in una sfera totalmente privata - quello che da da pensare sono le reazioni: perche' e' vero che c'e' chi specula, e ha tutto il mio disprezzo, ma c'e' anche chi, come Libero, ha sbattuto in prima pagina le foto della Lario (che io conoscevo quando si chiamava Bartolini,...) con il seno al vento, e mi pare che anche qui il messaggio sia chiaro. Ovvero 'da che pulpito...' per non dire di peggio. La cosa che mi disturba e da anni e' che in questa Italia non si riesce più a parlare di un fatto anche banale come un divorzio senza prendere posizione e buttare tutto in vacca. Guelfi e Ghibellini forever.
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Picpus, ma tu davvero credi che lo scopo del Parlamentino Siciliano del 46 fosse dare dignita' alla Sicilia, o non pensi invece che fosse dargli quello che conta davvero, ovvero capacità di spesa? ma sai che gli frega a quelli del Movimento Indipendentista (che voleva federarsi con gli USA, pensa te... e chissa' perche) autonomia amministrativa significa autonomia di spesa, per la Sicilia come per il Friuli.
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Ma capirai, e allora avrebbe usato il randello, mica sta roba qui. Figurarsi se Fazio, Santoro e compagnia bella non sarebbero arcifelici di intervistare la Lario che gli racconta la sua verita' su Berlusconi. Qui il discorso e' molto più semplice: - lui sono anni che tromba a destra e sinistra - lei di fare la cornuta felice, si e' rotta le scatole Provate a chiedere alla vostre mogli, quanto avrebbero resistito in queste condizioni, e avrete la risposta. Altro che comunismo. Che se ne parlava di meno quando avevo la divisa e c'era davvero, roba da pazzi....
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eh, sfortunatamente pero' la concessione della autonomia nel 46 e' meno romantica e prosaica: L'Autonomismo fu un modo per svuotare il movimento separatista, guidato dal Movimento Indipendentista Siciliano, che all'indomani dello sbarco alleato era uscito dalla clandestinità in cui era stato sotto il periodo fascista, chiedendo l'affrancamento della Sicilia dallo Stato Italiano. Svanì quasi subito invece l'idea che la Sicilia divenisse uno stato federato agli Stati Uniti d'America. Padri dell'Autonomia possono essere considerati i politici siciliani che lottarono per la concessione dell'Autonomia come Giuseppe Alessi, Giovanni Guarino Amella, Enrico La Loggia (I), Salvatore Aldisio. Lo statuto speciale siciliano fu originato da un accordo di origine pattizia (assimilabile, secondo alcuni, ad un trattato fra due entità paritetiche) fra lo Stato Italiano ed la Sicilia, rappresentata dalla Consulta per la Sicilia, in cui erano rappresentate le categorie, i partiti e i ceti produttivi dell'Isola, e che materialmente formulò lo Statuto. Statuto che fu emanato con regio decreto da Re Umberto II il 15 maggio 1946 (quindi precedente alla Costituzione della Repubblica italiana, che lo ha recepito per intero con la legge costituzionale n. 2 del 1948), diede vita alla Regione Siciliana prima ancora della nascita della Repubblica Italiana, e prima fra le 5 regioni italiane a statuto speciale. Le prime elezioni per l'Assemblea regionale siciliana si svolsero il 30 aprile 1947, e il 25 maggio 1947 ci fu la prima seduta parlamentare. La storia politica di sessant'anni di autonomia speciale in Sicilia, e dei suoi governi, ha vissuto momenti di vivacità, che hanno portato a definire la politica siciliana una sorta di "Laboratorio politico", e altri più bui. Da alcuni anni l'autonomia siciliana è stata rilanciata con forza dall'attuale presidente Raffaele Lombardo, leader del Movimento per l'Autonomia (MPA). quindi, in buona sostanza, non certo facendo riferimento ai precedenti storici, ma rimuovendo un problema al solito modo italico: coi soldi. visto che: Grazie allo Statuto autonomistico, la Regione siciliana ha competenza esclusiva, (cioè le leggi statali non hanno vigore nell'isola) su una serie di materie, tra cui beni culturali, agricoltura, pesca, enti locali, territorio, turismo, polizia forestale. Ogni modifica allo Statuto, trattandosi di legge costituzionale, è sottoposta alla cosiddetta procedura aggravata, cioè a una doppia approvazione, a maggioranza qualificata, da parte delle Camere. Per quanto riguarda la materia fiscale, la totalità delle imposte riscosse in Sicilia dovrebbe rimanere, infatti, sul territorio e ogni anno lo Stato Italiano sarebbe tenuto a fornire un ammontare da stabilirsi, con piano quinquennale, di denaro pubblico proveniente dalle altre Regioni per finanziare la Sicilia, così come stabilito dall'art. 38 dello Statuto della Regione Siciliana, articolo, come quelli di tutta la parte economica-finanziaria, ancora oggi non applicato, tant'è che vi è un conflitto istituzionale perenne fra Stato e Regione Siciliana. L'Italia, ancora oggi, conferisce ogni anno solo una anticipazione forfettaria, per cui la Regione Siciliana vanta da decenni crediti mai saldati dallo Stato. 1. Lo Stato verserà annualmente alla Regione, a titolo di solidarietà nazionale, una somma da impiegarsi, in base ad un piano economico, nella esecuzione di lavori pubblici. 2. Questa somma tenderà a bilanciare il minore ammontare dei redditi di lavoro nella Regione in confronto della media nazionale. 3. Si procederà ad una revisione quinquennale della detta assegnazione con riferimento alle variazioni dei dati assunti per il precedente computo. Altro aspetto importante è contenuto nell'Art 37 dello Statuto della Regione Siciliana: 1. Per le imprese industriali e commerciali, che hanno la sede centrale fuori del territorio della Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti, nell'accertamento dei redditi viene determinata la quota del reddito da attribuire agli stabilimenti ed impianti medesimi. 2. L'imposta, relativa a detta quota, compete alla Regione ed è riscossa dagli organi di riscossione della medesima. (Anche questo articolo non è stato sinora attuato ed inoltre le tasse dei siciliani confluiscono nella Tesoreria Unica Nazionale e solo una parte di esse viene poi ristornata alla Regione Siciliana. Vi è , quindi, ancora un conflitto costante per la parte finanziaria fra Stato e Regione per la mancata applicazione dello Statuto Siciliano dopo tanti decenni. Allo Stato attuale, alla Sicilia che produce 90% di tutto il petrolio italiano con i suoi pozzi e le sue raffinerie, non rimane nulla in quanto le Industrie petrolifere hanno sede legale a Milano e pur estraendo in Sicilia, pagano le tasse in Lombardia. Solo dal 2008, in base ad un recente accordo fra Regione Siciliana e Stato dovrebbe avere attuazione questo articolo. Sulla qualita' della amministrazione poi, credo non convenga iniziare alcun dibattito. http://it.wikipedia.org/wiki/Autonomia_speciale
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appunto. Poi vediamo chi vuole le LPD e tutto il resto, e chi no.
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Non sono 'sinistro' (almeno credo) ma penso di poter dire che, vista la maggioranza di governo, se il decreto voleva essere approvato, sarebbe stato approvato. PD o non PD.
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inizia a provare da qui... http://cartridgecollectors.org/bibliography.htm per Gianni065: si, tutto vero, e che ci siano munizioni 'particolari' in grado di perforare i giubbotti antiproiettile e' un fatto, come (e lo si e' detto) che un giubbotto NON protegge al 100% (e lo dicono anche i fabbricanti). Ma che sui proiettili indicati sia più o meno 'garantita' la protezione, si. Sul discorso di meccanica dei fluidi derivante dall'essere colpiti, invece, il discorso e' molto diverso, ed anche estremamente soggettivo (e intendo dimensioni e peso corporei del soggetto ttinto dal colpo) oltre che derivante dalla tipologia di giubbotto: se queste problematiche esitono sicuramente per i sottocamicia, ben diverso e' il comportamento dei giubbotti 'da esterno'. Comunque, sono abbastanza tranquillo, portando un III di non essere ferito da un 22lr, palla, peso, velocita' a scelta. Ovvio che sono disposto a ricredermi, vedendo le prove del contrario. Ad oggi, non mi risulta.
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eccola qui: Questa cartuccia fu creata specificatamente per il COLT ACR, che comunque poteva sparare anche la cartuccia standard NATO SS109 con palla da 62 grani. I due proiettili della Duplex, invece, erano Olin-Winchester di diverso peso: 33 gr quello davanti, 35 grani quello dietro, che veniva tenuto in sede dalla polvere contenuta nel bossolo. L'idea era ovviamente quella di avere più probabilita' di colpire il bersaglio, ed il proiettile conservava una certa precisione fino ai 300 mt. Peraltro, dal programma ACR scaturirono altri proiettili di tipo rivoluzionario (flechette, caseless ecc) che, a parte il G11, non portarono comunque a produzioni nemmeno su piccola scala. Il problema e' sempre il solito: un arma (o una munizione) sono davvero rivoluzionari quando danno un vantaggio notevole sui predecessori. Tutte queste armi, e le loro munizioni, questo vantaggio non lo avevano.
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mi pare se ne sia abbondantemente parlato un mesetto fa su questo thread.
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e' vero. Ho anche un vecchio articolo su ESERCITI E ARMI, ma non sono a casa. quando rientro provo di cercarlo.
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http://ww2chat.com/forums/weapons-technolo...up-carbine.html http://en.wikipedia.org/wiki/Bullpup
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9 settembre 1943, l'affondamento della "Roma"
una discussione ha risposto a madmike in Marina Militare
se parliamo degli aerei IMBARCATI (ed in quel caso parliamo dei RE2000 non 2001) il 9.9.43 erano presenti 3 esemplari a bordo, 1 su Roma e 1 su Italia (ex Littorio)1 su Vittorio Veneto. Nessuno fu lanciato, anche se 3 RE2000 contro i 28 DO217 non avrebbero potuto comunque fare molto. Sicuramente, sarebbe stato meglio di nulla. Per quanto riguarda i 90, vale quello detto più sopra. Il pezzo raggiungeva agevolmente le quote di attacco, ma disponeva di munizionamento piuttosto inefficente, e di DT poco adeguate. Resta da dire anche che la squadra, nella confusione di quelle giornate (ben descritte sopra) non si aspettava forse un attacco cosi' immediato e cosi' potente, mentre sappiamo che il piano ACHSE era stato deciso dai tedeschi, e studiato nei minimi particolari, gia da mesi. Per quanto riguarda, invece, la mancata copertura della AM... oltre alla situazione oggettiva della Aeronautica in quel periodo, c'e' da riscontrare la costante mancanza di collaborazione fra le nostre FFAA, causa non secondaria dei nostri rovesci militari nella IIGM. -
mmi contro pirateria in somalia
madmike ha risposto a davidecosenza nella discussione Marina Militare
Certo, ma i poteri sono quelli indicati sopra, che infatti io e te privati cittadini non abbiamo. Sequestrare un mezzo e' un potere autoritativo, che il normale cittadino non ha, ma e' di quello che si sta parlando, non di altro. -
mmi contro pirateria in somalia
madmike ha risposto a davidecosenza nella discussione Marina Militare
a questo punto temo che ci sia un poco di sopravvalutazione sul ruolo e i poteri del pubblico ufficiale: http://it.wikipedia.org/wiki/Pubblico_ufficiale L'articolo 13 della legge n. 689/81 definisce i poteri dei Pubblici ufficiali. Questi sono abilitati a: assumere informazioni; ispezionare cose e luoghi, con l'esclusione della privata dimora; effettuare rilievi segnaletici, descrittivi e fotografici; eseguire il sequestro cautelare delle cose oggetto di una confisca amministrativa; sequestrare il veicolo o il natante privo dell’assicurazione o della carta di circolazione. se poi mi spiegate cosa c'entra tutto questo discorso, con questi poteri, ve ne saro' grato. A me pare non sposti nulla. -
mmi contro pirateria in somalia
madmike ha risposto a davidecosenza nella discussione Marina Militare
bene, tipo? Ammesso che un comandante di nave e' dal punto di vista della difesa sua e dei beni un privato cittadino (mentre ad es le guardie Israeliane della MSC hanno lo status di guardie giurate o altro, quindi sono autorizzate all'utilizzo della forza anche per la difesa dei beni), secondo lei che cosa puo' fare più di quello che posso fare io, o lei, per la difesa di casa nostra? se sa, parli. -
mmi contro pirateria in somalia
madmike ha risposto a davidecosenza nella discussione Marina Militare
no, e' luogo pubblico per definizione. E' come sparare allo stadio, stessa cosa. per quanto riguarda la Legge della Navigazione, iniziamo da qui: Art. 8 - Legge regolatrice dei poteri e dei doveri del comandante I poteri, i doveri e le attribuzioni del comandante della nave o dell' aeromobile sono regolati dalla legge nazionale della nave o dell' aeromobile. quindi se ne evince che il comandante e' soggetto esattamente alle leggi (come quella sulla legittima difesa) come qualsiasi cittadino per quanto riguarda l'imbarco di armi, vige il seguente articolo: Art. 193 - Carico di armi e munizioni da guerra o di gas tossici 1. Il carico di armi e munizioni da guerra o di gas tossici nonché di merci pericolose in genere è disciplinato da leggi e regolamenti speciali, e non può essere effettuato senza l' autorizzazione data dal comandante del porto o dell' autorità consolare secondo le norme del regolamento. 2. L' imbarco di armi e munizioni per uso della nave è sottoposto all' autorizzazione del comandante del porto o dell' autorità consolare.[/i] il punto due e' molto chiaro: NON e' il Comandante (che come si vede ha tutt'altro che ogni tipo di facolta'...) a decidere anche solo se armare la nave e il suo equipaggio, ma deve comunque sottostare agli stessi vincoli dei cittadini Italiani: perche' se non lo fa Art. 1136 - Nave sospetta di pirateria 1. Il comandante o l' ufficiale di nave nazionale o straniera, fornita abusivamente di armi, che naviga senza essere munita delle carte di bordo, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni. si definisce per default la nave 'armata a scopo di pirateria' e quindi sconta la suddetta pena. Guardate che il diritto della Navigazione e' cosa assai complessa.... non fidiamoci di quanto si sente in giro, col comandante che e' un plenipotenziario sulla sua nave, e fa più o meno quello che vuole. Non e' cosi'. -
E allora non parliamo nemmeno di 'battaglie', ma di una singola fase tattica di una battaglia. Poi, ovvio che si era nel 44, che l'esercito tedesco era dissanguato dalla guerra ad est, ecc ecc, pero' l'affermazione che abbia spesso e volentieri battuto gli USA sul campo e', semplicemente, non veritiera.
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E infatti negli USA stampigliano le CANNE con scritto le avvertenze.... (anche per motivi legali, ovvio, ma comunque...)
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Si, qualche battaglia l'hanno persa, ed e' indiscutibile, ma i giapponesi sul campo non li hanno battuti praticamente MAI, i Tedeschi poche volte (anche se erano anni dove la potenza nazista era oramai allo stremo). Pero' dire che 'le hanno prese secche'.. beh, no....
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Avete ragione tutti quanti. Il 223 e' un calibro che, per quanto viene richiesto all'attuale fuciliere, offre il giusto compromesso fra versatilita', peso (anche delle armi che lo impiegano), numero dei colpi portabili, ecc ecc. Il 308 e' un calibro sicuramente più potente, ma nessuno sta pensando di sostituirlo, semmai di ri-affiancarlo, e solo in determinate circostanze, al 5,56. I russi hanno sostituito da tempo il 7,62x39 con il calibro 5,45 × 39 mm, piuttosto simile balisticamente al 5,56 Nato. Il 7,62 russo rimane comunque un ottima cartuccia, che viene ancora largamente utilizzata visto l'enorme numero di AK che e' stato prodotto. Peraltro, l'AK nelle sue versioni e' considerato da sempre un arma più che valida: il Galil e' sostanzialmente una copia migliorata, e fior di FS lo hanno utilizzato, in teatro, anche in tempi recenti. La cartuccia sarà anche migliorabile (ma ha 60 anni) ma l'AK ha un pregio notevole: spara sempre.
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mmi contro pirateria in somalia
madmike ha risposto a davidecosenza nella discussione Marina Militare
Purtroppo non e' cosi: per la legge italiana la legittima difesa si configura solo come ultima ratio: in sostanza, se e' a 200 mt e mi spara, io posso anche nascondermi. Attenzione, stiamo ragionando tutti quanti per eccesso, ma e' la stessa cosa che capita al gioielliere che spara FUORI dal negozio al rapinatore, anche se armato: finito il pericolo immediato di vita (e lo ripeto parliamo di ultima ratio) tutto il resto e' omicidio volontario. Di sicuro lo e' colpire a 200 mt un uomo con una fucilata. ma questo fabio massimo non solo in Italia: anche negli USA e' cosi'. Poi, ripeto: e' tutto un discorso molto accademico, ma se finora non sono comparsi i fucili d'assalto, c'e' un motivo. -
Era quello che intendevo, Paperinik, e ritengo che fossero in funzione anche sopra NYC, autorita' avvertite o meno.
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Un 7,62 non stacca nessuna testa a 900 metri, altrimenti tutti quelli che vanno a cervi col 308w. farebbero danni incalcolabili. Non alimentiamo leggende da film, per favore....
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beh, se e' per quello basta appostarsi in Virginia, allora... Non e' che, perche' fa le foto, ci sia il terrorista con lo STINGER appostato sull'Empire State Building.... no, e' proprio una colossale stupidaggine. E infatti, dalla notizia che hai postato dopo, pare sia gia iniziato lo scaricabarile.
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Più che di USAF direi delle autorità della FAA che ha autorizzato il volo senza dire nulla (da quello che si capisce) alle autorità di NYC: la cosa incredibile non e' il sorvolo a bassa quota dell'AirForceOne (che lo e', ricordo, solo quando a bordo vi e' il Presidente, altrimenti sono VC25A matricola 28000 e 29000..), ma il fatto che non sia stato detto, si legge, 'per motivi di sicurezza'. E quali se era vuoto? mah.