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madmike

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  1. Rick, spero il messaggio fosse ironico..... Parlamento Ue, Mauro rinuncia L'europarlamentare a due giorni dal voto del Pe lascia campo libero al polacco Buzek: «Evitare spaccature» Mario Mauro BRUXELLES - Mario Mauro rinuncia a correre per la presidenza del Parlamento europeo. La candidatirua dell'europarlamentare, lanciata dal premier Silvio Berlusconi all'indomani del voto per le europee un mese fa, è decaduta a due giorni dal voto nel gruppo dei Popolari europei che avrebbe dovuto scegliere fra lo stesso europarlamentare del Pdl e il polacco Jerzy Buzek come candidato alla presidenza del Parlamento europeo. «NO ALLE DIVISIONI» - Alla decisione, a quanto si apprende, si è arrivati dopo una serie di telefonate fra il capogruppo del Ppe Joseph Daul, il premier e presidente del Pdl Silvio Berlusconi e lo stesso Mauro, come estremo tentativo di evitare una votazione che avrebbe necessariamente diviso i 264 componenti del gruppo del Ppe. Il capogruppo del Ppe ha ringraziato Berlusconi e Mauro per la rinuncia. Il 7 luglio, giorno in cui si riunirà il gruppo per decidere quale sarà il candidato per guidare l'Europarlamento nella prima metà di questa legislatura, il candidato unico sarà l'ex primo ministro polacco Jerzy Buzek, forte, fin dall'inizio della sua corsa del sostegno della Germania, che voleva così manifestare la sua apertura nei confronti dei paesi dell'Est, che naturalmente sostenevano con la convinzione la candidatura di Buzek. A sostegno di questa candidatura è arrivata anche la presa di posizione del presidente francese Nicolas Sarkozy al termine del Consiglio europeo di giugno, che si è schierato apertamente al fianco del candidato polacco. LE PAROLE DI MAURO - Nella dichiarazione con la quale annuncia la decisione di rinunciare alla corsa Mauro spiega di voler contribuire «responsabilmente» al ruolo dei Popolari europei in un momento nel quale le istituzioni europee attraversano una fase di incertezza, testimoniata anche dalle difficoltà di confermare da subito Josè Manuel Durao Barroso alla guida della Commissione europea. È questo uno degli elementi indicati dallo stesso Mauro per spiegare la decisione di non candidarsi perché un voto all'interno del gruppo avrebbe prodotto «un'inutile e disdicevole spaccatura che avrebbe avuto come conseguenza quella di arrivare divisi alla fase costitutiva della legislatura nella quale bisogna indicare con chiarezza gli obiettivi politici nell'interesse dei cittadini europei».
  2. Io invece (per una volta ) sono d'accordo con Picpus, e trovo splendido questo pubblicizzare, elencando anche i mezzi, la parata del 14 luglio. E' chiaramente un paese orgoglioso dell proprie FFAA, e' che vuole fare conoscere il più possibile le proprie forze. Se poi facessero, oltre che i disegni in pianta, anche qualche profilo, ma che gli costerebbe.....
  3. Molto poco: è un forum di discussione (come hai visto, per l'Italia ci sono rappresentanti di tutte le Istituzioni economiche, vi partecipano rappresentanti del Ministero dell’Economia, della Banca d’Italia e della Consob), poi le decisioni vengono prese altrove. Un po come gli eventi tipo il G8: sono vetrine, in realta' gli 'sherpa' lavorano da settimane, e lavoreranno per settimane, per definire cosa si puo' o non puo' fare. Bisogna sempre tenere presente che queste Istituzioni (tranne la BCE, che ha effettivi, e per me troppo elevati, compiti istituzionali) non hanno capacita' di agire effettivamente: possono dare consigli che poi la Politica, seguendo le proprie valutazioni, teorie, e perche' no convenienze, mette o no in pratica.
  4. Beh ma sulla svalutazione ci abbiamo campato 20 anni: la 'svalutazione competitiva' (che era la cosa che faceva incazzare da morire i tedeschi, ad esempio, ed era alla base delle loro resistenze alla nostra entrata nell'euro) e' stata il traino del nostro export negli anni 70/80/90. Poi ci e' toccato di farla non volontariamente, ma per forza: ma fior di aziende ci hanno guadagnato pacchi di soldi (tutto il nord est, ad esempio, ha avuto gli anni di boom proprio in quel periodo). Detto ciò, sarebbe curioso sapere dai vari Milton quali provvedimenti alternativi si sarebbero potuti prendere in quel contesto: io a parte "e' tutto uno schifo" non ne ho mai sentito uno serio.....
  5. lo FSB e' questo: Il Financial Stability Board (FSB), costituito nel 1999, riunisce regolarmente rappresentanti dei governi, delle banche centrali e delle autorità nazionali di vigilanza sulle istituzioni e sui mercati finanziari, di istituzioni finanziarie internazionali, di associazioni internazionali di autorità di regolamentazione e supervisione e di comitati di esperti di banche centrali. Il Forum si propone di promuovere la stabilità finanziaria a livello internazionale, migliorare il funzionamento dei mercati e ridurre il rischio sistemico attraverso lo scambio di informazioni e la cooperazione internazionale tra le autorità di vigilanza. Per l'Italia vi partecipano rappresentanti del Ministero dell’Economia, della Banca d’Italia e della Consob. Il FSB è attualmente presieduto dal Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi. quindi, ne più ne meno di un think tank come ce ne sono tanti, e che, ovviamente, per il 90% fa bla bla. Ovviamente non aveva previsto proprio nulla della crisi mondiale. Peraltro, anche in questo e' in ottima compagnia, dalle società di rating fino ai Governi (tutti). Detto questo, l'articolo postato e' di Milton, che credo si possa decisamente definire di parte: le sue analisi sono più o meno come quelle di Scalfari, quindi le prendiamo per quello che sono (la riunione carbonara sul panfilo della Regina d'Inghilterra, se non fosse da ridere, ricorderebbe da molto vicino i complotti pluto-demo-giudaici di Mussoliniana memoria.) Peraltro, basta dare una scorsa agli articoli di Milton per vedere il tenore: http://www.loccidentale.it/autore/milton In sostanza: poca informazione, ovvio che se voglio leggere un certo tipo di cose lui e' perfetto. Come Scalfari, per l'altra parte politica.
  6. sul 'Giornale' di oggi, bella intervista (e chiarificatrice...) al Generale Bertolini: Il generale Bertolini: "Più soldati non servono" di Luciano Gulli «La situazione è seria, inutile negarlo. Nel sud del Paese, soprattutto nella provincia di Helmand, a Kandahar, a Paktika, nei santuari del Waziristan pakistano, nelle vastissime aree dove si coltiva il papavero da oppio, c'è una guerra vera e propria». Il generale Marco Bertolini, capo di Stato Maggiore di Isaf - numero due della forza internazionale schierata in Afghanistan - non si fa illusioni. Vede anche lui che gli «insorti» guadagnano terreno, spadroneggiando in aree sempre più vaste del Paese. Ma vede anche i progressi dell'esercito e della polizia afghani, la loro tenacia, i loro primi successi. E forse anche solo per senso del dovere si dice ottimista. Siamo in guerra anche noi italiani? «Diciamo così: noi non siamo in guerra perché non c'è una dichiarazione di guerra. L'Italia, insieme con altri 41 Paesi, è schierata accanto al governo afghano. Il quale deve fronteggiare una forte opposizione armata. Mentre in altri teatri abbiamo condotto operazioni di peacekeeping, mettendoci in mezzo a due contendenti, qui stiamo conducendo un'operazione di peace enforcing». Una volta si sarebbe detto che chi vuole imporre la sua pace con le armi è virtualmente in guerra. Dunque sarebbe meglio abituarsi all'idea. A proposito: c'è una strategia, un unico comando degli insorti? E soprattutto: chi sono? «Il campo avversario è composto da varie entità: ci sono i talebani, i signori della guerra come Hekmatyar e Haqqani, ma ci sono anche le bande criminali dei grandi trafficanti di oppio. Non hanno una strategia e neppure una linea unica di comando. Sono divisi per aree. Il loro obiettivo è abbattere il governo, tornare a imporre l'emirato del mullah Omar». A noi italiani è stata assegnata la difficile regione di Herat. Tra noi e gli spagnoli, circa 3mila uomini. Un'inezia. «È vero. Il personale non basta. Ma non sarebbe sufficiente neppure se fosse il triplo. È l'esercito afghano che deve vincere la sua guerra. Noi siamo di supporto. Ma questa insurrezione si combatte soprattutto su altri fronti». In che modo? «Fornendo sicurezza alla popolazione, aiutando il governo a imporre la sua autorità e favorendo la ricostruzione e lo sviluppo. Ciò significa: strade percorribili con sicurezza, ospedali raggiungibili, medici addestrati, scuole che funzionino. È su nodi cruciali come questi che si gioca il futuro dell'Afghanistan».
  7. Scusami, nel paese della "dittatura mediatica berlusconiana" è vietato esprimere da parte di un giornalista e condividere da parte mia, l'idea che si voglia nuovamente "far fuori" Berlusconi con un "golpe", sia esso giudiziario e/o mediatico?!?!?! Considerando che, peraltro, sarebbe un "déjà vu"?!?!?! assolutamente no. E' pero' scorretto aprire il post come se fosse verita' acclarata e queste opinioni fossero una dichiarazione di Di Pietro o Franceschini o chi per loro: ricordo Il modo "democratico" di fare "politica", tipico della più pura metodologia "COMUNISTA"!!! puoi condividere cio' che vuoi, ma con questa presentazione io posso dire che il comunista sei tu.
  8. E mi spieghi che c'entra Napoli 1994, ad oggi, con L'Aquila 2009? Ma ci rendiamo conto che partiamo da un articolo di un giornalista sicuramente pro-B, e fin qui nulla di male, che scrive sue impressioni, e questo diventa immediatamente accusa nei confronti di una parte politica? Che non ha, ad oggi, dichiarato, o anche solo ipotizzato, una cosa del genere? Signori, ma davvero pensiamo che in questo modo si possa andare da qualche parte? Picpus, non so come la pensi, a me quell'articolo fa schifo. E' pro-B, ma e' degno nemmeno dei peggiori pezzi dell'Unita', e' degno di Lotta Continua. Cosi' rimaniamo in tema.
  9. una sola Patria, l'URSS, ohe', Picpus, ma ti si e' fermato l'orologio? L'Urss e' finita esattamente 20 anni fa, e il presidente, comunistissimo proprio nel senso dei termini da te citati (anzi, ex presidente, ora primo ministro) e' guarda caso un amicissimo del NOSTRO P.M. Il che conferma la mia teoria, non la tua, del fatto che B. ami circondarsi di compagni, che nella migliore tradizione accorrono in aiuto del vincitore (Flaiano dixit), dimenticandosi rapidamente i loro trascorsi (di quando l'URSS c'era davvero e probabilmente era comodo fare il comunista col PCI al 30%). Non vedo, alla sua corte, un solo LIBERALDEMOCRATICO di lungo corso, solo gente che in passato studiava a Mosca o sfilava con la Bandiera rossa. Cicchitto? segretario FGSI corrente Lombardiana (PSI di sinistra) I Bondi e i Ferrara sono anche troppo noti. Adornato? ex giornalista dell'Unita'. Boniver? senatrice PSI Brunetta? ex consigliere economico area PSI, era della corrente di sinistra di Gino Giugni Paolo Guzzanti? -poi se vuoi, a proposito di comunismo, parliamo di Commissione Mitrokin e Telecom serbia- ex PSI di sinistra, ex patto segni antiberlusconiano di ferro.... se n'e' andato, vediam quanto dura. O parliamo dei giornalisti del Gruppo? Paolo Liguori, alias compagno Straccio, ex lotta Continua non vado oltre per carita' di patria. fatti, non parole. Altro che anteporre l'interesse nazionale.
  10. Picpus, io capisco tutto, però mi devi spiegare dove hai letto, in quell'articolo che trae delle conclusioni del tutto aritrarie, (negli ambienti più impegnati in questa campagna, che coinvolge innanzitutto alcuni organi di stampa e settori della magistratura, non si nasconde l'obiettivo di sferrare un colpo frontale per mettere il governo al tappeto attraverso l'obiettivo di un fallimento del G8.) come fai, a tua volta, a esprimere questo giudizio:Il modo "democratico" di fare "politica", tipico della più pura metodologia "COMUNISTA"!!! qui di comunista, e lo dico da fiero anticomunista, c'e' solo il modo di fare di chi interpreta a suo modo la verita' per poi accusare l'avversario di cose mai detto e mai fatte. Mi sto convincendo che non deve essere un caso, se B. si e' circondato di ex (ex?) comunisti, da Ferrara, a Bondi, passando da Elio Vito e Capezzone, e non di liberali VERI. Questo tipo di politica, che personalmente mi da il voltastomaco, e' veramente troppo simile a quella dell'URSS. E sfortunatamente non viene da Bertinotti, ma da gente che si definisce di destra.
  11. La soluzione però non partì dagli assetti dirigenziali (come sarebbe stato normale in una logica societaria), ma dai movimenti sindacali (come sempre accadeva in AZ). e magari imparano qualcosa anche i dirigenti, o no? E le forze politiche che cambiavano AD come trottole (strapagati) e, ovviamente, non volevano partecipare al licenziamento dei lavoratori.... I sindacati, non dimentichiamocelo, anche se a volte fanno (anzi, spesso) delle stupidaggini, sono li per tutelare i lavoratori. Col senno di poi certo che, magari, se ne avessimo lasciati a casa.... pero' il loro compito e' quello. La gestione, e quello che ne consegue, e' compito della dirigenza, e, nel caso Alitalia (essendo una societa' pubblica)anche delle Forze Politiche. In soldoni: se la dirigenza (strapagata, e stra incompetente, come si e' visto negli anni) dice 'licenziamone 2000' e la politica dice 'ok', il sindacato fara' quello che deve (scioperi, agitazioni, proteste...), e i 2000 vanno a casa. E vediamo se e' quello che serve. Se non serve, a casa ci vanno i dirigenti. Pretendere dal sindacato la proposta di licenziamento dei lavoratori, o l'avallo, mi pare pretendere troppo.
  12. le informazioni disponibili, a meno di non trovare i vecchi numeri di 'Aviazione e Marina' che ne parlavano, sono reperibili qui: http://digilander.libero.it/en_mezzi_milit...icostruite.html
  13. madmike

    solo per spiriti forti

    Vietnam mi sentirei di escluderlo, nella secondo foto l'arma in primo piano e' una MP-5 che non mi risulta essere mai stata impiegata in quel teatro. Viste anche le altre foto del sito pare più che altro un gigantesco deposito per armi obsolete e\o deattivate e comunque in pessime condizioni. Anche il sito non riesco bene a capire che sia, se di appassionati o altro.
  14. La penso come Dominus. Una prova di democrazia, ma una sconfitta per il Paese. Ma non perchè verrebbe rimosso B., ma perchè la rimozione sarebbe non a causa di una migliore proposta politica, il che sarebbe sano e fisiologico, ma aprirebbe solo uno scenario di incertezza. Scenario che peraltro, in questo contesto, c'e' gia. Uno scenario da post-guerra atomica, con nessun vincitore, e molti sconfitti. Noi cittadini di sicuro. Ma se deve essere, che sia.
  15. assolutamente. Ho scritto 'altro' non magistratura perchè e' un principio che trovo si debba adottare ovunque. Ecco, invece sul secondo punto, proprio non sono d'accordo: un poco perchè il termine 'lottizzazione' mi fa schifo, un poco 8ed e' il motivo principale) perchè vedo la politica in un modo totalmente diverso da te. Non e' una critica, ma una constatazione. Io credo che un rappresentante 'politico' nel CSM debba essere scelto sulla base di criteri oggettivi, un poco come i giudici della Corte Suprema Usa, che hanno sicuramente orientamenti anche politici noti, ma alla fine riservano, molto spesso, sgradite sorprese agli uomini di partito che li hanno eletti. Qui dovrebbe essere lo stesso: mentre invece si ragiona sempre in un ottica di uno a me uno a te che serve solo a non cambiare nulla (e i risultati si vedono). Sul fatto del magistrato 'apolitico e apartitico', scusa ma anche li non sono d'accordo. Il magistrato deve, rigorosamente, non farsi influenzare dalle sue idee (e non sempre ci riesce) ma non si puo' pretendere che non le abbia. Anzi, preferisco uno che le dice che non uno che sta zitto e lavora sott'acqua. Più che altro, con questo sistema (ed e' quello che bacchetta il Presidente della Repubblica) si arriva al paradosso che se uno fa una stupidaggine anche un altro si sente legittimato a farla: e i risultati sono davanti agli occhi.
  16. Beh allora Picpus penso che dovro' smettere di discutere con te: a questo punto e' evidente che ti faccio lo stesso effetto della muleta al toro. Questo e' quello che scrivi tu: Mi dispiace, ma come si suol dire, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire! Comunque tu glissi alla bella sul fatto che, nella gestione del comparto giustizia, solo la "lottizzazione" della componente "togata" del CSM (che in seno allo stesso, sulla base dei numeri, fa il bello ed il cattivo tempo), è in grado di produrre conseguenze nefaste! questo e' quello che ho scritto io nel post sopra: Ma ripeto, qui il problema non e' l'evidente lottizzazione, o comunque spartizione dei poteri, che e' evidentemente uno scandalo. Io ho scritto esattamente che e' una cosa scandalosa, la spartizione tout court di un potere dello Stato, sia che venga da forze politiche, sia quando viene da altro, proprio perche' crea contraposizione DI PARTE e non un confronto costruttivo (ed e' quello che vediamo ogni giorno). tu dici che glisso, contento tu....
  17. Ma non e' semplice no, non e' che questa cosa sia campata in aria, c'e' una motivazione tecnica.... o meglio, ad oggi l'organizzazione e' stata tarata su questo modello, in tempi di guerra fredda la Francia in effetti manteneva 3 SSBN in pattuglia (ma i Redoutable erano 6, non 4 come i Le Triomphant che, peraltro, hanno anche un assorbimento di personale maggiore). Comunque, detto ciò, anche il mandare in mare 3 SSBN, quando normalmente ce n'e' uno, e' un segnale inequivocabile (e il 'bersaglio' lo sa... ). A quel punto forse si rischierebbe anche un colpo preventivo. ps: mi scuso, visto ora, per l'OT, visto che il tema e' un altro....
  18. bene e sul Foglio, che mi dici? Tornato comunista anche lui, come in gioventù?
  19. Mah, purtroppo pare che anche stavolta si rimesti nel torbido, certo che si e' scoperchiata una pentola davvero fetida. un giornale diciamo fra i meno schierati: http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.ph...=&desc_sez= offre una panoramica dei titoli esteri. Fra i 'soliti noti', ve ne sono alcuni sicuramente non 'di sinistra', come Le Monde (vicino anche all'amico sarkò), o la Frankfurter Zeitung. Il problema cominciano ad essere i commenti: dal Foglio (certo non sospettabile di essere anti-premier): «Caro Cav., un premier non si difende così». È Giuliano Ferrara a firmare un editoriale in prima pagina del Foglio non certo tenero nei confronti di Silvio Berlusconi per le ultime vicende che lo vedono coinvolto. «Può essere che abbia ragione» Berlusconi a denunciare un «piano eversivo contro di lui», si legge, ma «il problema è che le armi affilate di questa campagna provengono tutte da Berlusconi in persona e dal suo entourage». Ferrara rimprovera «una licenziosità di comportamento difficile da classificare», «uno stile di vita esposto comunque ai noti meccanismi di condizionamento e di ricatto, vero o falso che sia il singolo racconto scandalistico, che sono l'eterna tentazione di coloro che frequentano in condizioni non perfettamente trasparenti gli uomini pubblici». E poi «un'autodifesa spesso risibile, esposta al ludibrio della stampa italiana e internazionale». Il Foglio fa l'esempio dell'«utilizzatore finale» evocato da Ghedini: «Una bestialità culturale e civile» che «riduce la storia in cui si cerca di invischiare il suo cliente, il che è veramente grave, a qualcosa di simile a quella che capitò all'onorevole Cosimo Mele». Per Ferrara, il premier «non può comportarsi come un deputato di provincia preso con le mani nel vasetto della marmellata». Il Foglio chiede uno scatto di reni al premier: «O accetta di naufragare in un lieto fine fatto di feste e belle ragazze oppure si mette in testa di ridare il senso e la dsignità di una grande avventura politica». Per il quotidiano, «tocca a lui tirarsi su da questa incredibile condizione di minorità civile in cui si è ficcato, e reagire con scrupolo, intelligenza e forza d'animo. La situazione si è fatta grave, e perfino seria». Gianfranco Fini: Gianfranco Fini punta l'indice contro la «delegittimazione reciproca tra avversari politici» e cita il romanzo di Dino Buzzati Il deserto dei Tartari per esemplificare la tendenza della politica italiana a «paventare l'aggressione di chissà quale nemico, interno o esterno». «Non c'è modo migliore per tratteggiare tale ansia - dice Fini aprendo il convegno su "Nazione, cittadinanza, Costituzione" - che rileggere Il deserto dei Tartari. Asserragliato nella Fortezza Bastiani, il tenente Drogo vive nella perenne attesa dei barbari. E quando i Tartari effettivamente verranno, egli non li vedrà, perchè avrà consumato la propria giovinezza in una tensione vana e sfibrante». «Fuori dalla metafora letteraria - aggiunge - si può dire che è diffusa in Italia una mentalità da emergenza continua, quasi che fossimo sempre all'ultima spiaggia. Non nego l'esistenza di gravi difficoltà nella vita nazionale, a partire dalla crisi economica, che tanta apprensione produce nelle famiglie, nelle imprese, nei lavoratori. Ma al di là della doverosa considerazione delle debolezze strutturali del nostro sistema e di nuove criticità, dobbiamo riconoscere che non si tratta in ealtà di questioni molto diverse da quelle che interessano qualsiasi altro paese europeo». e mi pare sia decisamente riferito alle dichiarazioni del PDC: Preoccupato, convinto di essere assediato da «poteri oscuri» che si avvalgono anche di spezzoni dello Stato, ieri sera Berlusconi ha puntato per la prima volta il dito fuori del nostro Paese ipotizzando trame di servizi e complotti che si avvarrebbero anche di spezzoni deviati delle nostre intelligence. POI, se anche i suoi uomini cominciassero ad accendere il cervello prima di parlare, magari all'estero avrebbe qualche argomento in meno su cui ricamare: Non si è fatta attendere la risposta di Confalonieri. «Nessuno può negare - ha spiegato - che ci sia il conflitto di interessi. Ma ci sono persone che ogni cinque anni se ne fregano e lo votano. E' un paese di cretini?». ecco, queste affermazioni in Inghilterra, Usa, Germania sono, semplicemente, inconcepibili. Se poi ne scrivono, non e' che ci dobbiamo meravigliare. rispondo a Picpus su quanto detto sopra, riguardo alla Magistratura: scrivi: La corrente o meglio il partito, "Unità per la Costituzione" è di centro-destra?! Sei sicuro?!! si, sono sicuro. Ma non perche' lo dico io, lo dice il link che hai postato (e che forse non hai letto tutto): ad un certo punto, parlando delle correnti, viene scritto "Unità per la Costituzione (il «centro», ndr) sostiene che forse nemmeno esiste e comunque non è un problema… ». Il centro. Vuoi che non dica centro-destra? va bene, solo centro. Sicuramente non sinistra. Ma ripeto, qui il problema non e' l'evidente lottizzazione, o comunque spartizione dei poteri, che e' evidentemente uno scandalo. Io trovo scandaloso che, oltre ai magistrati, un politico dica che la 'sua' lottizzazione non e' vergognosa, quella dei magistrati si. E il bello e' che TU sei anche d'accordo:riguarda i membri "togati" (2/3 e quindi maggioranza determinante per qualsiasi decisione presa dal CSM), eletti sulla base di "correnti", che sono veri e propri partiti riconducibili a quelli politici, costituiti all'interno della magistratura: lì e solo lì è lo SCANDALO!!! Fantastico, Picpus: come nella Fattoria degli Animali, gli animali sono tutti uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri!!!! l'ho sempre detto che Orwell era un genio....
  20. madmike

    Influenza suina

    nei campi profughi, o proprio nello Stato?
  21. su questo, oramai, non ci sono dubbi. Se non ci fosse stato l'Afghanistan dei talebani dietro con tutta probabilità non ci sarebbe stato l'11 settembre, massimo a qualche bombetta potevano puntare. su questo, dubbi ne ho eccome. Per il resto ti consiglio la lettura di crono911, vedi quante volte torna il nome afghanistan e a che proposito nella pianificazione dell'attentato e nell'addestramento dei dirottatori... letto anche quello, cosi' come il documento governativo ufficiale che ti ho postato, e da cui ho tratto le notizie. E, ripeto, NON E' quello l'oggetto del contendere ATTUALE. Con questo concetto, e anche qui mi ripeto, si dovrebbe trasformare l'Afghanistan in una colonia, con tanto di vicerè, farlo con la Somalia (notizia di ieri l'attentato in moschea di AlQaeda..) ecc ecc. Poi, si fa tutto: e mi ripeto ancora, e' questa la strategia???
  22. Atta ha studiato alla Huffman Aviaton a Venice, Florida. Moussaoui e Ihab Ali alla Airman Flight School a Norman, Oklahoma. Shehhi come Atta, Jarrah alla FFTC in Florida. Hanjour era diplomato FAA fin dal 1999, ovviamente in USA. per ogni tipo di dettaglio, vedere qui: http://govinfo.library.unt.edu/911/report/911Report_Ch7.pdf Questo non toglie che stiamo parlando del PASSATO, e come ho detto, fin qui non ci piove. Domani?
  23. Bene Rick, e fin qui ci siamo. Ora: in questo report, l'ultimo disponibile,http://www.icsm.it/articoli/documenti/docs/afghan-security-stability_0806.zip, vediamo ribaditi gli 'obbiettivi strategici' che sono i seguenti: (fare dell' Afghanistan un) - stabile e affidabile alleato nella guerra al terrore - paese moderato e democratico, con un fiorente (thriving) settore privato dell'economia - capace di governare i suoi territori e confini - rispettoso dei diritti dei suoi cittadini. Ora, nella migliore delle ipotesi sono obbiettivi che richiedono DECENNI di impegno, non tanto per i Taliban (o non solo) ma per gli interventi che devono essere fatti a livello sociale nel paese. Se questi (come sono, almeno ufficialmente) gli obbiettivi, dobbiamo prepararci ad una permanenza 'coloniale' nel paese. Viceversa, nessuno di questi obbiettivi sarà raggiungibile (e si torna alla domanda iniziale: che ci stiamo a fare, li?). Un inciso sugli attentatori dell' 11 settembre: vero che furono 'addestrati' in Afghanistan, ma si tratta, almeno per Atta e la sua cricca, di personaggi facente parte della cellula di Amburgo, e addestrati al pilotaggio negli USA: tutto ciò che possono avere ricevuto in Afghanistan e' quel bell'addestramento che si vede nei filmati di propaganda con gente che spara al cielo con l'AK47 o striscia sotto il filo spinato. Oh attenzione: non dico che l'intervento in Afghanistan, nel 2001, col tentativo di decapitare in un modo o nell'altro AlQaeda sia stato un errore, anzi: ma che oggi si deve assolutamente ripensare questo tipo di missione, per capire esattamente lo scopo A BREVE dell'invio di rincorzi, cambio di caveat e regole di ingaggio eccetera. Chiudo questo messaggio, anche troppo lungo, con una chiosa: non credo che uno stato debba ragionare in semplici termini di 'lotta al terrorismo': e' un fine manifesto e fin troppo banale, e comunque, con questo principio, siamo gia li per questo scopo. La mia domanda era e rimane: con questo aumento del nostro impegno, noi e gli alleati (soprattutto noi) che risultato ci prefiggiamo? Alla luce di quanto sta emergendo, pare ci sia un pò di confusione, o la semplice voglia di 'mostrare che facciamo di più'. Un po poco, dal mio punto di vista, visto che ogni settimana qualcuno piglia una pallottola. Almeno spieghiamogli bene il perchè.
  24. questo, direi: lo GLF-90(questo il vero nome) era un arma progettata dalla Franchi. Si trattava in realta', come si vede, di una cosa semplicissima: poco più di un cavalletti con 2 leve per aggiustare l'elevazione e il traverso (rispettivamente da 10 a 75°, e 10° ogni lato), del peso di 8 kg scarico. Con il sistema si lanciavano ogni tipo di granate da fucile, con un raggio max di 600-900 mt (a seconda del tipo di granata e del calibro della 'canna' di lancio, da 5,56 o da 7,62 mm). Lo scopo era evidente: avere un arma in grado di lanciare granate ad un raggio intermedio fra quello di un mortaio e quello delle granate sparate da fucile e\o tirate a mano, mantenendo una precisione superiore a questi ultimi. Fu esaminato da diverse FFAA (non quella Italiana, a quanto so) ma non adottato da nessuno. In effetti lo scopo dell'arma era piuttosto strano: nelle intenzioni, copriva un range 'giusto', il problema era che per il tiro di granate CC la precisione era ovviamente scarsissima, essendo un arma a tiro curvo, mentre per l'utilizzo AP, era paragonabile ad un lanciagranate da 40 mm (pur con letalita' maggiore) o ad un mortaio da 60-81.
  25. In assoluto l'idea e' ottima (e peraltro riprende, come citato anche nell'articolo, un passato neanche tanto remoto di navigazione). Io sono più che altro scettico perche' il Po, causa impianti idroelettrici a monte (prevalentemente) e ai fortissimi prelievi idrici (come si nota qui: http://www.adbpo.it/on-line/ADBPO/Home/IlbacinodelPo.html). In se sono favorevolissimo, temo come Dominus verdi, speculazione, contratti ai soliti noti ecc ecc, al che fra 25 anni avremo delle mezze chiuse e il fiume sempre a regime torrentizio....
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