madmike
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Lungi da me rispondere per Vonparish, ma... no. Credo proprio che l'Europa farebbe (e potrebbe fare) poco. Nel nostro spirito ci sono le elezioni: se la vittoria va ad un partito Islamico, ci si tiene il partito Islamico. Poi, si dirà 'attenzione, non siamo contenti' ecc ecc. Ma non si farà nulla di concreto, esattamente come non si fece nulla per l'Austria, e non si fa nulla per altri partiti, come la Lega, tranquillamente al governo. Da questo punto di vista, l'Europa non puo' (e aggiungo: giustamente) fare nulla. Se democrazia e suffragio universale devono essere, allora che siano, e se i risultati non ci piacciono, pazienza.
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la prima è storica: la Turchia ha partecipato alla storia europea, l'Iran no si, oddio, diciamo che ha partecipato come invasore (o competitor) esterno: che sia mai stata 'integrata' nella storia europera., no. Israele... eh, e' sicuramente uno stato occidentale a tutti gli effetti, ma anche quello con l'Europa..che c'entra? Vogliamo farlo entrare perche' gran parte dei suoi cittadini sono di origine europea (mia moglie, sabra, e' di origine olandese)? C'e' anche il problema 'pena di morte', seppure solo per alcuni reati, che pero' sono incaccellabili per la legge ebraica. Diciamo che ci sarebbe qualche problema... fermo restando che a loro credo importi nulla.
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Il Giappone non aeva alcuna possibilità di condurre operazioni offensive al di fuori dei (già estesi) territori Cinesi che controllava. La sua logistica, lo stato del suo esercito, scarsamente meccanizato, non avrebbe dato alcuna possibilità di manovra, e sarebbe stato macellato anche dalle poche divisioni russe presenti nel 42. Come ando' (seppure in circostanze molto diverse) lo si vide nel 45: ma anche nel 42 non avrebbero avuto grandi possibilità. E i Russi, che lo sapevano bene, spostarono, infatti, le truppe...
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mezzi con marine diverse , per compiti diversi , con strategie diverse non possono che essere diversi tra loro. SI, però senza esagerare: un SSN fa sempre caccia ai sommergibili, un SSGN caccia ad unità di superficie, un SSBN lancia missili strategici. Non e' che ci si possa tanto allontanare, in sede di requisiti, da questi usi. Quindi, un SSN dovrà essere silenzioso, dotato di sensori il più possibile efficenti, e di armamento in grado di colpire il più velocemente possibile, il più duro possibile, e alla massima distanza possibile. Se questi requisiti, che sono tutti, nessuno escluso, a favore USA, mancano, non e' un problema di 'scelta', e' un problema di non essere riusciti a farlo. I Rubis francesi, per dire, sono molto buoni in acque poco profonde, molto meno in mare aperto, ma sono piccoli e hanno come scopo principale la protezione degli SSBN. Gli SSN inglesi sono tranquillamente a livello di quelli USA, non si capisce perche' i Russi avrebbero 'voluto' ottenere sottomarini meno performanti. Per gli Alfa, poi (progetto di fine anni 50, ricordo...) basti pensare che dovevano agire come 'intercettori' pronti a partire su allarme nel caso un unità USA SSBN si fosse avvicinata alle coste URSS (si parla di Polaris, ovviamente...) e, soprattutto, nascono sulla base di un equivoco: quello di ritenere gli Skipjack capaci di 45 nodi. Di più: erano uno dei diversi approcci anche riguardanti la propulsione degli SSN, imbarcando reattori a sodio liquido anziche' acqua pressurizzata, che nemmeno i Russi poi portarono avanti. Furono, oggettivamente, un fallimento: la unità capoclasse rimase in servizio per pochissimi anni, nei '70, e poi smantellato per gravissimi problemi tecnici, mentre la segnatura acustica era, notoriamente, elevatissima. Ultima cosa: l'Alfa era ribattezzato, nella VMF, 'zolotaya ryba', pesce dorato, proprio per il suo costo elevatissimo, non giustificato dalle prestazioni. Una precisazione, infine, sulla lotta ASW delle marine NATO: negli anni '70-80', la VMF schierava, complessivamente, 60 SSBN, 25 SSGN, una sessantina di SSN, ed ancora una settantina di SSK. Stiamo a chiederci del perche' si teneva tanto alla lotta antisom? con quei numeri, avrebbero dato dei problemi anche se fossero stati TypXXI della seconda guerra mondiale...
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Batterie ottuple di QF 2-pounder mkII "Pom-Pom"
madmike ha risposto a mustang nella discussione Armi superficie-aria
No, l'affusto a 8 canne aveva una capacità di 140 colpi per canna, a nastro, quindi ca 70 secondi di fuoco. Erano comunque molto pochi per gli aerei moderni: la velocità alla bocca era bassissima, ca 585 m\sec, ed impediva un corretto puntamento contro aerei moderni (la gittata era infatti solo di 3500 metri). Tutti questi tipi di arma, basati sul principio Nordenfelt-Maxim, come pure la 40\39 Vickers in dotazione alla mm, furono sostituite fin dai primi '40 da armi più performanti, come i 40 Bofors e derivati. -
Credo che si debba anche notare, come peraltro ha fatto (sicuramente in maniera interessata) il Presidente Usa, che vi sono a tutt'oggi enormi lacune circa la raccolta e il trattamento dati. L'attentatore della Delta era stato denunciato da suo padre, peraltro rispettabilissima persona, e la segnalazione era caduta allegramente nel dimenticatoio. Qui temo che ci si stia avviando ad una riduzione delle libertà civili, tout court, per arginare un fenomeno che puo' essere sconfitto solo politicamente, e che ha dimensioni tali da essere, nella pratica, inarginabile. Non sono mai stato un fan dei complotti, ma la puzza di bruciato si sta facendo davvero forte.
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Allora: nelle FFAA statunitensi, soprattutto l'Esercito, ad oggi sono arruolati soldati NON di nazionalità americana, in gran parte di provenienza sudamericana, clandestini da anni negli USA. Diverse decine sono gia anche morti in Iraq e Afghanistan (su internet c'e' vasta bibliografia sull'argomento). Lo US ARMY, per evidenti motivi (nelle attuali guerre, e' quello dove ci si fa più il mazzo, quindi quello con meno appeal) ha avuto, ha, e avrà, problemi di reclutamento, quindi e' 'costretto' a rimpinguare le fila con non cittadini, che peraltro in quel modo vanno anche a guadagnare sicuramente di più dei lavoretti da giardiniere, facchino, ecc. Ma che le FFAA USA siano una sorta di 'legione straniera', dove chiunque arriva, chiede di arruolarsi, e magari alla fine gli danno anche la green card, proprio no. E specialmente le FFAA più 'prestigiose', come US NAVY e USAF, di sicuro applicano alla lettera QUEL regolamento postato. E il motivo e' evidente: parliamo di lotta al terrorismo, e ci mettiamo sulla Vinson il primo scemo che arriva chissà da dove? Ragazzi, ma per chi li avete presi?
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un interessante PDF su questa arma anticarro russa, che va sostituendo (almeno in madrepatria) il caro vecchio RPG-7 http://www.ecsbdefesa.com.br/defesa/fts/RPG30.pdf
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Be a U.S. citizen, or a foreign citizen currently practicing in the U.S. (see a Recruiter Officer for details.) Questa e' la dizione standard per l'arruolamento nelle FFAA USA, Marina compresa. Ovvero, O si è cittadini USA, O si fa un lavoro negli USA compatibile con quello che si farebbe nelle FFAA. Per Berty, ovviamente, la seconda ipotesi e' quella giusta (e ci mancherebbe: mi 'compro' un pilota gia addestrato, perchè non dovrei provarci?) per i 'normali', invece: Only U.S. citizens or foreign nationals legally residing in the United States with an Immigration and Naturalization Service Alien Registration Card ("Green Card" -- INS Form I-151/551) may apply. Applicants must speak, write and read English fluently. Can the Navy help me obtain U.S. citizenship? No. The U.S. military cannot assist foreign nationals in obtaining admittance into the United States. http://www.military.com/Recruiting/Content...s_navy,,00.html Per il resto, mi sa che ci siano molte idee, ma confuse.
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TAGLI E RISTRUTTURAZIONE FFAA ITALIANE - Topic Ufficiale
madmike ha risposto a Rick86 nella discussione Discussioni a tema
A me non risulta che all'epoca della leva ci fossero sovrannumeri di 'quadri'. E che nessun governo lo abbia mai affrontato, non e' molto importante: prima o poi qualcuno deve farlo, e comunque fra gli oneri dei governanti, ci sono anche queste cose poco popolari. Poi, che non lo si voglia fare, e' altra faccenda. -
TAGLI E RISTRUTTURAZIONE FFAA ITALIANE - Topic Ufficiale
madmike ha risposto a Rick86 nella discussione Discussioni a tema
Ma per fare ciò vi sarà bisogno di strumenti legislativi straordinari che al momento il Governo non pare intenzionato ad approvare ... ". ed infatti come segnalato anche da altri forumisti il problema e' proprio qui: la POLITICA della difesa e' assolutamente incerta, e basata sul 'tiriamo a campare': quello che lo strumento militare NON può permettersi. -
TAGLI E RISTRUTTURAZIONE FFAA ITALIANE - Topic Ufficiale
madmike ha risposto a Rick86 nella discussione Discussioni a tema
Picpus, mi pare un discorso di lana caprina: a me pare evidente che se do fondi extra alle FFAA, questi soldi mi mancheranno altrove, e sarò quindi costretto a dare meno soldi 'ordinari' alle FFAA per compensare altre spese. Ripeto, qua e' pura contabilità aziendale. Non entro, e non voglio entrare, nel merito di queste scelte: dico solo che, contabilmente, e' cosi'. -
TAGLI E RISTRUTTURAZIONE FFAA ITALIANE - Topic Ufficiale
madmike ha risposto a Rick86 nella discussione Discussioni a tema
Si, ma l'extra bilancio, e' sempre bilancio. Non e' che se i soldi li do con la sinistra invece che con la destra, una volta li ho, l'altra no. Lo Stato ha poco da spendere: se do extra bilancio i fondi missione, non avrò altri denari da destinare ad altro. Beh forse questa sarebbe la soluzione più idonea, forze leggere, ben addestrate e proiettabili sul modello Olandese o Canadese, di certo è meno immorale licenziare che mandare i nostri uomini impreparati in teatro. e' una scelta, Dominus: che pare nessuno voglia fare\prendere. Io non sarei d'accordo, ma tant'e'. per capirci, una bella analisi da DedaloNews di aprile (datata, ma ancora valida nel senso dei problemi). di Giovanni Gasparini * Quanto spende veramente l’Italia per la difesa? A prima vista la risposta sembrerebbe facile, grazie alla disponibilità della "Nota aggiuntiva allo stato di previsione per la Difesa 2009", finalmente resa pubblica sul sito del Ministero della Difesa. In realtà, questo fondamentale documento di base, legato all’approvazione della Legge Finanziaria, che per il 2009 recepisce le modifiche introdotte già dal decreto legge del 25 giugno 2008, va correttamente interpretato. A seconda che vengano compresi o meno (e in che misura) la spesa per le forze di polizia militare, le pensioni, i fondi non compresi nel bilancio del Ministero della Difesa, il risultato finale cambia radicalmente. Ancor più complessa risulta la comparazione internazionale, poiché non c’è una definizione contabile standardizzata; alcune analisi sono poi viziate da impliciti o espliciti obiettivi politici, poiché tese a dimostrare che si spende troppo, come fanno i siti antimilitaristi, o troppo poco, come sottolinea da anni ormai la Difesa, evitando però di affrontare il problema centrale della qualità della spesa. Con il termine "spesa per la difesa nel 2009" (Economia e industria della difesa: tabelle e grafici, edizione 2009 ) si intende la spesa prevista per l’anno a valori correnti in euro, effettivamente disponibile per produrre sicurezza esterna nel corso dell’anno di riferimento e in quelli futuri, anche attraverso operazioni internazionali di carattere prevalentemente militare. Data questa definizione, si escludono le seguenti voci incluse nel bilancio del Ministero della Difesa: le pensioni (provvisorie, di ausiliaria e definitive), le forze anche di carattere militare che però conducono operazioni di sicurezza interna (la maggior parte dei Carabinieri), le spese sostenute dalla Difesa, ma riguardanti altre amministrazioni ed altre funzioni (ad esempio, l’approvvigionamento idrico delle isole). Si includono invece, oltre alla cosiddetta Funzione Difesa, le spese per le missioni internazionali per la parte riguardante le Forze Armate e altri fondi presso altri dicasteri che siano connessi con la produzione di sicurezza esterna, quali i fondi presso il Ministero dello Sviluppo Economico per la parte relativa ai programmi d’investimento e di ricerca e sviluppo (R&S) in materiali di cui beneficia anche la difesa. Dal bilancio di previsione del Ministero della Difesa per il 2009, di 20.294 milioni di euro, vanno sottratti gli impegni relativi alle funzioni esterne (116 milioni), alle pensioni provvisorie (231 milioni), e a quella parte del corpo dei Carabinieri che svolge prevalentemente funzioni di sicurezza interna, stimata nel 92,5% del totale, in quanto si stima che su un totale di 110.000 uomini, gli effettivi disponibili per le missioni di difesa esterna siano 8.300, pari al solo 7,5% della forza complessiva. In sostanza, alla tradizionale Funzione Difesa, pari a 14.340 milioni di euro, vanno aggiunti 414 milioni stimati, relativi ai Carabinieri impiegabili in funzione di polizia militare e in missioni internazionali. A ciò si aggiungono una stima di 1.240 milioni di euro (data dal raddoppiamento dell’autorizzazione attuale prevista per il solo primo semestre 2009 secondo la Legge n.12/09), relativi alla componente militare del fondo missioni internazionali presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Si sottraggono invece i 179 milioni di spesa per i costi di ammodernamento dei radar necessari per liberare le frequenze del Worldwide Interoperability for Microwave Access (WIMAX, la tecnologia usata dalla Marina militare che consente l’accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili). I fondi controllati dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mse) corrispondono a una logica prevalente industriale e di sviluppo tecnologico ed economico, al di fuori del controllo della Difesa, sebbene di essi benefici in larga parte anche lo strumento militare, soprattutto per quanto concerne la sua sostenibilità nel tempo. La stima dei fondi del Mse di cui beneficia la difesa è data da tre macro-aree: una relativa ai fondi per il velivolo Eurofighter (Efa), pari a 888 milioni di euro, una per i programmi Fremm (fregate per la Marina) per 355 milioni e una per i programmi afferenti alla difesa del fondo per i programmi di R&S aeronautici, ad alta tecnologia e duali. Una parte dei fondi relativi al programma Efa, 420 milioni, è determinata dall’attualizzazione di somme che coprono limiti d’impiego pluriennali (mutui pregressi), e pertanto non andrebbero qualificati come nuova spesa, ma piuttosto come copertura straordinaria di spese rinviate in passato a causa delle ristrettezze di bilancio. Si giunge così ad un saldo complessivo di 17.102 milioni di euro, di cui 10.828 milioni sono spese per il personale (9.566 milioni per i militari e i civili dipendenti della Difesa, 394 milioni per i Carabinieri in funzione di polizia militare, 868 milioni per le indennità suppletive per il personale impiegato in missioni all’estero), 2.280 milioni per le spese di esercizio (di cui 372 si stimano su base storica provenienti dal fondo missioni, pari al 30% di detto fondo), 324 milioni per investimenti in infrastrutture, ed infine 3.046 milioni per investimenti in sistemi, equipaggiamenti e armamenti (inclusi i fondi straordinari per l’Eurofighter, esclusi i 179 milioni di spesa per i costi di ammodernamento dei radar necessari per liberare le frequenze del WIMAX) e 624 milioni di R&S, di cui 224 a carico della Difesa e 400 milioni stimati a carico del Mse. Squilibri interni La comparazione fra i dati 2009 e l’anno precedente, elaborato secondo la stessa metodologia, ci riferisce di una situazione già grave in ulteriore peggioramento. La spesa per la difesa complessiva non è elevata, rispetto ai principali alleati, ma nemmeno così irrilevante; ciò che la rende insostenibile è la distribuzione interna, totalmente fuori equilibrio a favore della spesa per il personale, a costo di sempre più pesanti tagli alle altre voci.Il personale sale nuovamente a oltre il 60% delle risorse complessive (63,3%, più 750 milioni rispetto dell’anno precedente), per di più in una situazione in cui la Finanziaria taglia proprio le risorse per nuovi reclutamenti, mettendo le premesse per una forza sempre più "anziana" e quindi meno flessibile; siamo dunque ben lontani dall’obiettivo del 40-45%. In poche parole, ci sarebbe spazio per un recupero di fondi nell’ordine dei 2,5 miliardi di euro, a condizione di non dover più porre in carico alla difesa qualche decina di migliaia di ufficiali e soprattutto sottufficiali in esubero rispetto alle esigenze reali. Ma per fare ciò vi sarà bisogno di strumenti legislativi straordinari che al momento il Governo non pare intenzionato ad approvare.La spesa per investimenti subisce nuovamente tagli per 560 milioni rispetto al 2008 e si regge precariamente su interventi al di fuori del bilancio ordinario, instabili per natura e mal riconducibili ad una situazione di programmazione di lungo periodo. Ma ad uscirne peggio è senza ombra di dubbio la spesa per l’esercizio, essenziale per garantire, tramite l’addestramento e le spese di funzionamento (carburante, etc.), l’effettiva operatività delle forze. Già avevamo denunciato come i 2.700 milioni previsti nel 2008 risultavano insufficienti per circa un miliardo rispetto alle reali esigenze; il 2009 prevede un ulteriore taglio di 440 milioni, compromettendo così la capacità d’impiego di breve e lungo periodo e degli uomini e dei mezzi. Senza una decisa sterzata legata al ripensamento complessivo e in tempi rapidissimi del nuovo Modello di Difesa, già a partire dall’anno prossimo si rischia di compromettere definitivamente l’equilibrio di breve, medio e lungo periodo delle Forze Armate. * Ricercatore senior dell’Istituto Affari Internazionali. Riprodotto da www.affarinternazionali.it -
TAGLI E RISTRUTTURAZIONE FFAA ITALIANE - Topic Ufficiale
madmike ha risposto a Rick86 nella discussione Discussioni a tema
L'investimento rimane grosso modo stabile per due ragioni: sia perchè nell'attuale crisi economica non si può togliere lavoro all'industria sia perchè sono quasi tutti programmi pluriennali e/o con altri paesi e quindi difficilmente sforbiciabili La catastrofe vera è nell'esercizio, cioè nei soldi per addestramento, carburante ed equipaggiamento. Senza quelli, le FFAA rischiano davvero una deriva sudamericana (come efficenza, non per i colpi di stato ovviamente). e' un dato di fatto, Rick, ed e' pura 'contabilità aziendale': non potendo comprimere o tagliare i costi fissi, si tagliano quelli variabili, di cui l'addestramento (non potendo-volendo tagliare le missioni) e' la parte più importante. Non ci sono molte soluzioni: i soldi son pochi, e licenziare (faccio per dire, che non venga in mente a nessuno...) non si puo'. -
Nulla: il Lince e' semplicemente troppo leggero, l'unica cosa che si puo' fare ( e si fa) e' usare contromisure elettroniche contro i comandi a distanza. Se e' comandato via filo, si spera. Non stupiamoci: ci sarà sempre qualcosa di incontrastabile. In Guerra si puo' anche morire, il vero scandalo e' che a tutt'oggi non lo dica ancora nessuno. Che siamo in guerra, intendo.
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Ma va, Dominus, andiamo.... ma ti dice nulla il vecchio proverbio 'chi semina vento raccoglie tempesta'? Ma chi, da 15 anni, parla di 'pericolo comunista', chi dipinge gli avversari come 'sovversivi', quelli che 'sputtanano l'Italia' se parlano contro di lui. Poi ci meravigliamo che un matto su 56 milioni ci crede? ma sarà colpa sempre di Di Pietro, quando anche Fini ha detto, una settimana fa 'occhio che al Re Sole gli hanno tagliato la testa'? Possibile che non vediate che l'uomo si atteggia a martire, sempre e comunque? 'Abbiamo salvato l'Italia', 'Abbiamo evitato la dittatura comunista'.... ma e' politica, o e' alzare sempre e comunque i toni? Poi se fosse stato uno dei centri sociali, potrei capire, e' uno psicolabile in cura da anni, tiriamo fuori Di Pietro? Ma cominciasse lui, a definire i suoi avversari come 'persone che non la pensano come me', e basta, invece di menarla sempre con la solfa dei 'nemici della democrazia'.
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qui ottimo articolo e numerose immagini sull'argomento : http://www.ausairpower.net/APA-Rus-ABM-Systems.html
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L'Italia sarà meglio che faccia con quello CHE HA, non coltivando sogni di gloria (??) peraltro di dubbio valore.
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Inoltre, domando, è così superiore la loro linea di volo (36 RAFALE e 4 E2C) rispetto alla nostra (18 F35B e 4 AW101 AEW)? a me pare di no messa cosi', la loro linea e' MOLTO superiore (Il Rafale come caccia e' probabilmente superiore all'F35B, che e' fondamentalmente un aereo d'attacco, mentre il confronto E2C-AW101 AEW non si pone neppure), ma l'argomento e' sterile: NON C'E' la volontà italiana, e tantomeno i denari, di costruire una portaerei CTOL. Cavour e' sostanzialmente immodificabile, quindi si parlerebbe proprio di costruire una Queen Elizabeth, con i costi conseguenti. Di più: una CTOL presuppone, come detto anche da altri, una POLITICA di un certo tipo: che noi, non abbiamo. Per la MM, e per le FFAA italiane, sarebbe un costo astronomico, che drenerebbe risorse da tutte le parti, un prototipo di difficile utilizzo se non dopo anni (una cosa e' un V-STOL, altro e' operare con le catapulte e i cavi d'arresto), sostanzialmente una nave inutile.
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Scusa nè...sono giornalista televisivo da oltre 40 anni, l'argomento è stato normalmente trattato nei TG svizzeri, io non sparo niente. Quello che dico non sono opinioni personali ma riferimenti a cose vere. Risulta chiaro che una politica di sicurezza svizzera può apparire strana ma, non facendo parte di alleanze, risulta molto precisa e riferita a realtà nazionali (svizzere). Tutto era stato bloccato dal trattato di non proliferazione delle armi nucleari firmato anche dall'Italia...i cui piloti "svolazzano" però ancora con testate NATO/USA. C'è altro ?.... Io non so cosa dicano i TG svizzeri, ma una cosa e' credo certa. NESSUNO ha mai parlato di atomiche svizzere COSTRUITE. Quello che fanno gli italiani, con armi USA sotto controllo NATO-USA, e' altra cosa. E non 'svolazzano' da nessuna parte, se non sul territorio italiano.
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C'e' poi un particolare non da poco, di cui tenere conto in questo 'Cannoni contro mitragliatrici' degli aerei Russi e Americani degli anni 50. Ovvero: i mig 15, erano nati come intercettori contro i bombardieri americani (B-29 e seguenti) che, all'epoca, erano l'unico vettore di armi nucleari. E' quindi evidente che servivano armi pesanti per ottenere il massimo potere distruttivo su aerei grossi e robusti (e numerosi...). Diverso il discorso Sabre, che nasceva come caccia da superiorità aerea, per cui le '50, come dimostrato poi in Corea, andavano ancora bene: erano affidabili, scaricavano un sacco di colpi (e non era detto che l'avversario fosse per forza un Mig: poteva anche essere un caccia a pistoni, per cui la '50 era ampiamente sufficente, come dimostrato nella IIGM), erano precise. Gli USA alla fine dei '40-inizio dei '50 non avevano in pratica alcuna minaccia aerea che li potesse colpire sul territorio nazionale, e le loro forze erano fin da allora concepite per un uso oltremare, e contro un certo tipo di avversario. Da qui, anche le motivazioni di certe scelte.
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Eh certo, ma io che ho detto?
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Certo Einherjar, ma un proiettile più pesante ne risente di più.
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La 13,2 Safat non era un arma standard per il REI, avendo questo adottato, come 'mitragliatrice pesante', il cannoncino da 20 mm. L'arma era la ca standard della regia Marina fino all'inizio della Guerra, poi venne progressivamente sostituita dalle 20 mm. L'uso fatto (in termini assolutamente sporadici, dallo EI (in pratica, solo sui carri comando serie M), era dovuto alla impossibilità di montare il 20 mm in casamatta, ed il volere comunque un arma più potente della 8 mm. Come arma, era in effetti una '50 (balisticamente): questo significa che, come affusto singolo, era già insufficente all'inizio degli anni 40. Ed infatti la RM la sostituì... Non avrebbe aggiunto nulla alle nostre FFAA se impiegata in modo più massiccio: specialmente sull'L3, il cui vero problema, contro carri 'veri', era la scarsa manovrabilità, l'armamento in casamatta, ed i limiti intrinseci del mezzo. Comunque, gli L3 armati con la 13,2 NON erano italiani, ma mezzi destinati al Brasile. Per l'EI, fu convertito solo un CV38, nel 1937, provato anche ad Erice, ma gli unici L3 armati con pezzi maggiori delle 8 mm furono i pochissimi esemplari convertiti in AS con il Solothurn anticarro da 20 mm.
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percorra una traiettoria più lunga quello che è più pesante, perchè gli attriti sono proporzionali alla velocità al quadrato ,ma erodono energia alla energia cinetica totale che- pur con la stessa velocità- è proporzionale alla massa. Penso quindi che un proiettile mm37 avrebbe avuto una traiettoria più "tesa" rispetto ad un mm 12,7,ma posso benissimo sbagliarmi No, perche' la forza di gravità agisce in maniera maggiore aumentando il peso, e conta, soprattutto (per le brevi distanze di cui stiamo parlando) la velocita' iniziale. Che, come postato sotto, e' ben maggiore per la 12,7