madmike
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i 10.000 metri (a me paiono troppo comunque) si riferiscono alla portata massima balistica, ovvero, il punto piu altro che il proiettile raggiunge, praticamente fermo, e poi cade verso il basso per gravità. E' una distanza totalmente inutile militarmente: quella reale e' molto inferiore, ed e' (6000 per i 90) quelle dove il proiettile arriva con sufficente energia e velocità, che consentono un corretto puntamento.
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Voi siete favorevoli alla riammissione del reclutamento di leva?
madmike ha risposto a Madmax nella discussione Discussioni a tema
1) Abolire il servizio di leva sarebbe stato anticostituzionale, quindi essendo stata stato solo sospeso, sarebbe logico aspettarsi il reintegro del servizio. si, ma basterebbe fare una legge costituzionale modificando l'art52 (e con ogni probabilità sarebbe assolutamente votata bipartisan) e il problema sarebbe definitivamente risolto, fermo restando che lo e' anche ora. Per la seconda parte del tuo post.... ecco, questo e' il motivo per cui e' meglio NON rimettere la leva. Se il concetto di 'servire la patria' si trasforma in imboscamento, (e a fare nulla, magari) direi che possiamo tranquillamente restare dove siamo. -
dato che Suez fu minato via aerea. ah, si?? e quando, nel 1984?
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Ecco, appunto... Malgrado i Tibetani siano più di origine malese che cinese, il 'protettorato' cinese data dal 1200, ed e' durato fino al 1682, dopo di che fu, in sostanza, protettorato cinese. dal 1898 fu protettorato britannico, dal quale fu 'liberato' dai Cinesi nel 1910, a seguito dell'accordo anglo-russo. Il resto e' storia recente.
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Sta di fatto che se l'Italia avesse lasciato che la Sicilia si scorporasse da essa, al giorno d'oggi, la Sicilia sarebbe diventata l'Israele del Mediterraneo. E i Siciliani avrebbero goduto di uno standard di vita molto più alta. Tutto nel loro interesse quindi, ma non del continente europeo. e questa spettacolare affermazione, da cosa sarebbe supportata? L'attività indipendentista uiguri ebbe origine nella prima metà del 1900 e si proponeva come alternativa all'egemonia dei signori della guerra dello Xinjiang. Durante la guerra civile cinese, si tentò per due volte di istituire uno stato indipendente: dapprima nel 1934, con la creazione della Prima Repubblica del Turkestan orientale, poi con la Seconda Repubblica del Turkestan, istituita dieci anni dopo. La Seconda Repubblica venne tuttavia annessa alla Repubblica Popolare Cinese nel 1949.[1] Gli uiguri sono in lotta con la Cina dai primi del 900, e sono supportati anche da gruppi panturchi, tra cui il Partito del Turkestan Orientale, sia da altri movimenti estremisti mussulmani, quali il Movimento islamico del Turkestan orientale e l’Organizzazione di liberazione del Turkestan orientale; quest'ultimi, sono attualmente presenti nella black list statunitense dei gruppi terroristi internazionali e sono responsabili di attacchi alla popolazione Han, all'esercito cinese e alle strutture governative presenti nello Xinjiang. Dal 2001, la lotta su scala mondiale al terrorismo islamico ha coinvolto anche alcuni dei gruppi politici d'ispirazione islamica più vicini agli Uiguri; a seguito di ciò, si è intensificata la repressione da parte cinese dei movimenti indipendentisti. Molti uiguri in esilio denunciano la sistematica violazione dei diritti umani da parte delle autorità cinesi che reprimono ogni forma di espressione culturale del popolo uiguro. In opposizione all'indipendentismo uiguri, il governo cinese ha rafforzato gli incentivi per l'inserimento di gruppi cinesi d'etnia Han nella regione, continuando una pratica già intrapresa dalla Cina fra il 1960 ed il 1970. Stando a quanto dichiarato da alcune ONG, le autorità cinesi sono responsabili della repressione delle tradizioni culturali uiguri e di violazione dei diritti umani nei confronti degli appartenenti a quest'etnia. Insomma, una situazione parecchio complessa e che, con le attuali tendenze della lotta antiterrorismo, ha anche poche possibilità, giusto o no, di cambiare in meglio (per gli Uiguri).
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Beh, 150 morti su 200.000, sarebbe la campagna meno costosa della storia.
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Anche cosi', e' tanto lo stesso, si tratterebbe di ruotare tuto l'esercito, o i reparti combttenti più volte. Ma da dove l'hai presa questa notizia, che nei link postati non c'e' nulla di simile, e le notizie che si trovano parlano di ben altro..
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Infatti al fianco del governo di Saana sono intervenuti i Sauditi in forze, si parla addirittura di 200.000 uomini tra esercito ed aereonautica, con tanto di corazzati e aerei direi anche meno, considerando che TUTTO l'esercito Saudita conta ca. 150.000 uomini: http://en.wikipedia.org/wiki/Saudi_Arabian_Army http://csis.org/files/media/csis/pubs/0503...fine%5b1%5d.pdf Pare che il coinvolgimento della Arabia Saudita, oltre ad ovvi appoggi al governo per le operazioni antiguerriglia, si limiti ad attacchi aerei ed a battaglie di confine a seguito di sconfinamenti dei ribelli. Non certo comunque con numeri come quelli sopra indicati. http://en.wikipedia.org/wiki/Sa%27dah_insurgency
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Una buona disamina tecnica del PAK-FA. Con google translator (che viene proposto in automatico) si puo' tradurre decentemente e senza sforzo (ovvio che gli strafalcioni ci sono, ma meno del solito). http://www.ausairpower.net/APA-2010-01.html
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Più che altro non gli dice nulla nessuno nemmeno di qua. Non ricordo particolari urla quando l'anno scorso presentò, sempre in ritorsione all'affaire del figlio, un progetto all'ONU per la spartizione della Svizzera agli stati confinanti, il Ticino a noi e cosi' via (progetto ovviamente giudicato irricevibile e mai discusso). E' matto e si sa,ed e' a capo di una dittatura basata su di un rigoroso antisionismo e sulla retorica antimperialista, con una ideologia di estrazione beduina. Ma si e' deciso che fa comodo: quindi lo si sopporta. Un po come lo zio scemo. Solo che è più pericoloso dello zio.
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questa si: http://en.wikipedia.org/wiki/XM214_Microgun 38,5 kg con 1000 colpi.
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si, ovvio!
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Scusa, ma che c'entra questa sentenza con Abu Omar, Guantanamo e compagnia cantante? fermo restando che, sul problema esposto, ANSA dixit, In primo grado Casarotto era stato condannato a 5 anni e 9 mesi. I giudici del secondo grado hanno inoltre stabilito il non luogo a procedere per i reati di corruzione, andati in prescrizione per tutti i sette imputati, inclusi l'imprenditore padovano Vittorio Sartori e il suo braccio destro Giovanni Albertin, che commercializzavano le valvole brasiliane "Tri technologies". La sentenza è stata emessa dopo 9 ore di camera di consiglio. Per i familiari delle vittime non è stato previsto inoltre alcun risarcimento su provvisionale come invece aveva stabilito in primo grado il Tribunale di Padova (4 milioni e mezzo di euro). http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cr...1701590955.html adesso magari, con calma, andiamo a vedere PERCHE' sono andati in prescrizione, e a seguiti di quale leggina. Oppure, magari, no.
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Ma no, io non dico questo, ci mancherebbe. Certo hanno una grossa responsabilità, che nasce fin dagli anni 40 con un contesto geopolitico differente, con una situazione storica che vedeva gli Ebrei reduci dall'Olocausto e quindi 'debitori', in un certo modo, nei confronti dell'occidente, ecc ecc. Questo ovviamente senza dimenticare che Arafat e compagnia cantante di responsabilità ne hanno anche di più, perche' quando i governanti israeliani, Yitzhak Rabin per tutti, hanno aperto lo spiraglio per una trattativa positiva, alla fine e' stato tutto mandato in malora. E, citando lo stesso Rabin (ucciso da un estremista israeliano) come vedi, la colpa e' ampiamente ripartibile fra le parti. Ma bisogna andare avanti: se ci fermiamo a parlare di 'io c'ero prima di te', 'tu sei più terrorista di me' ecc ecc, allora non se ne esce.
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Scusa Legolas, ma ti pare che il problema siano gli estremisti palestinesi? ma quelli si basano proprio sull'equivoco, o, come ha postato Picpus sopra, su qualsiasi cosa possa anche solo lontanamente (e pretestuosamente) portare acqua al loro mulino. Bisogna togliere l'acqua a questi, fare si che quando Hamas incontra il capo famiglia palestinesi, si pigli un vaffa, non un voto e il figli pronto al martirio. Per fare questo, come sempre, serve speranza. E la speranza la danno, anche, i soldi.
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come chi era contro chi? nel 47-48? in Europa? Un 'Piano Marshall' per aiutare i palestinesi vorrebbe dire fondi, vorrebbe dire controllo delle spese (il Piano Marshall era controllato de facto dagli USA), e vorrebbe dire basta alibi. Ovvio che il presupporto e' uno stato: altrimenti, a chi do i soldi e le risorse, al primo partito politico che vince le elezioni? Guarda, qui il problema e' uno: gli Israeliani (o meglio, parte di essi fra cui l'attuale governo), non hanno proprio alcuna intenzione di dare ai palestinesi un benchè minimo appiglio di stato, perchè sarebbe considerato un pericolo. Di più: verrebbe visto, dalle frange oltranziste ebraiche, la cui espressione tipica sono i partiti ultraortodossi e i coloni, come un tradimento alla 'missione' storica dello stato ebraico. La soluzione da loro prospettata sarebbe una diaspora alla rovescia, con i palestinesi diretti verso i paesi arabi confinanti, che ovviamente non hanno alcuna voglia di prendersi qualche milione di nuovi poveri sulle spalle. Ecco perchè la soluzione, se c'e', non può essere che politico-economica: d'altro canto (e questo e' un refrain che si sta cominciando a sentire spesso, fra gli arabi moderati) se gli USA hanno sempre aiutato economicamente Israele, perchè non dovrebbero farlo coi palestinesi? Un bel modo di smentire tutti i discorsi su lobby ebraica, sionisti al comando in USA, ecc ecc. Ma temo non lo vedremo mai.
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Ovviamente secondo te sono tutti arrivati in quegli anni. Dai Picpus, fai uno sforzo: non leggere solo i siti di propaganda (informazione corretta lo e') e prova di leggere altro. Cosi', per farti una idea. Prova di guardare questa cartina, ad esempio: http://www.passia.org/images/pal_facts_MAP...inians_1946.gif Nel periodo del Mandato l'immigrazione ebraica nella zona subì una netta accelerazione, mentre l'Agenzia Ebraica operò per l'acquisto di terreni in cui insediare i nuovi coloni. Il risultato fu quello di portare la popolazione ebraica in Palestina dalle 83.000 unità del 1915, alle 84.000 unità del 1922 (a fronte dei 590.000 arabi e 71.000 cristiani), alle 175.138 del 1931 (contro i 761.922 arabi e i quasi 90.000 cristiani), alle 360.000 unità della fine degli anni trenta (quando ancora non era completamente nota alla pubblica opinione internazionale la dimensione delle misure repressive adottate contro gli ebrei dalla Polonia e, in modo assai più marcato, dalla Germania nazista), ai 905.000 del 1947. Per chiudere: questi sono i dati sulla popolazione pre-emigrazione (ovvero, all'epoca dell'Impero Ottomano) della palestina: 2. Palestine was not an empty land when Zionist immigration began. The lowest estimates claim there were about 410,000 Arab Muslims and Christians in Palestine in 1893. A Zionist estimate claimed there were over 600,000 Arabs in Palestine. in the 1890s. At this time, the number of Jewish immigrants to Palestine was still negligible by all accounts. It is unlikely that Palestinian immigration prior to this period was due to Zionist development. Though uncertainty exists concerning the precise numbers of Arabs living in the areas that later became Israel, it is very unlikely that the claims of Joan Peters that there were less than 100,000 Arabs living there are valid. poi, e' altrettanto vero che: 3. Zionist settlement between 1880 and 1948 did not displace or dispossess Palestinians. Every indication is that there was net Arab immigration into Palestine in this period, and that the economic situation of Palestinian Arabs improved tremendously under the British Mandate relative to surrounding countries. By 1948, there were approximately 1.35 million Arabs and 650,000 Jews living between the Jordan and the Mediterranean, more Arabs than had ever lived in Palestine before, and more Jews than had lived there since Roman times. Analysis of population by sub-districts shows that Arab population tended to increase the most between 1931 and 1948 in the same areas where there were large proportions of Jews. Therefore, Zionist immigration did not displace Arabs. For a detailed discussion that focuses on this myth, please refer to Zionism and its Impact. According to Justin McCarthy, in 1860, there were 411,000 Arabs in Palestine, in 1890 there were 553,000, in 1914 there were 738,000, but in 1918 there were only 689,000. As there was no census in several of those years, it is not clear how he draws these conclusions McCarthy tells us that these numbers have been adjusted for undercounting of women and children, accounting for the differences between McCarthy's figures and census data. The drop during the war may have been caused by famine and disease as McCarthy claims, but he doesn't note that in 1922, the British census listed only 660,641 Arab Palestinians (Christians and Arabs, see table below) nor does he explain the drop from 1918. Perhaps the earlier figures include areas of Palestine not included in the mandate or other overestimates. QUESTO, e' un sito tutto sommato corretto, di NUMERI: http://www.mideastweb.org/palpop.htm questi sono dati: e qui, l'unico mistificatore sei tu, che fra l'altro non sei capace di portare avanti una discussione senza offendere chi non la pensa come te. E la cosa e' piuttosto seccante, perchè un forum dovrebbe servire allo scambio di idee ed informazioni, non a farsi sentire 'hai ragione'. come pubblicare sta roba: Gli unici insediamenti permanenti in Palestina - segnatamente a Gerusalemme e a Safed, sede ininterrotta quest'ultima di università religiose - sono stati quelli ebraici, a partire dalla fine del regno ebraico nel 70 eh certo, gli Ottomani per 400 anni sono stati accampati sotto le tende.
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Poco dopo arriveranno i Mongoli, cacciati nel 1516 dai Turchi che costituiranno l'Impero Ottomano, dalla Turchia ai paesi del Magreb, vale a dire lungo tutta la costa meridionale del Mediterraneo. I Turchi vi resteranno fino alla fine della prima guerra mondiale Vogliamo sostenere che la Palestina era abitata dai Turchi? O la storia la scriviamo col diario di viaggio di de Amicis? Mah. Io ho riportato fatti e numeri, Picpus al solito opinioni. Non se ne esce. Legolas: non lo so. Mia moglie e' molto dibattuta, fra la giustezza dello Stato di Israele, la cui esistenza non puo' essere messa in discussione, e il diritto di persone che abitavano li di rimanerci, in condizioni civili. Credo che l'unica soluzione formale siano i due stati, ma ovvio che pongono problemi. Ma, ripeto, la mia risposta non puo' certo essere quella verso una risoluzione di un problema che, ad oggi, temo fortemente sia irrisolvibile, anche e soprattutto per problemi demografici. ps su Mark Twain. Quella citata, e' la descrizione della Palestina da 'The Innocents Abrioad'. Come spesso dico, i libri bisognerebbe leggerli tutti, NON SOLO DEI BRANI,che ancvhe nella Bibbia se uno estrapola una frase trova dell'antiebraismo. Detto questo, la GRECIA era descritta cosi';: "From Athens all through the islands of the Grecian Archipelago, we saw little but forbidden sea-walls and barren hills, sometimes surmounted by three or four graceful columns of some ancient temples, lonely and deserted---a fitting symbol of desolation that has come upon all Greece in these latter ages. We saw no plowed fields, very few villages, no trees or grass or vegetation of any kind, scarcely, and hardly ever an isolated house. Greece is a bleak, unsmiling desert, without agriculture, manufactures, or commerce, apparently." (The Innocents Abroad, p. 203) qualcuno di voi e' mai stato in Grecia? la riconosce cosi'? Un posto disabitato? ecco, la Palestina e' stata descritta in questo modo, pensate un po. Nel 1920 i Britannici certificano che ci abita quasi 750.000 persone, e guarda caso la terra e' 'disabitata'.... Su quel libro di Mark Twain, che e' ne più ne meno di un diario di viaggio che contiene impressioni personali, si trova anche questa perla, relativa ad Istambul: "[in Constantinople,] Mosques are plenty, churches are plenty, graveyards are plenty, but moral and whisky are scarce. The Koran does not permit Mohammedans to drink. Their natural instinct do not permit them to be moral. They say the Sultan has eight hundred wives. This almost amounts to bigamy. It makes our cheeks burn with shame to see such a thing permitted here in Turkey. We do not mind to see such thing in Salt Lake City, however." (The Innocents Abroad, p. 210-211) e' chiaramente un viaggio in terre straniere, visto con gli occhi di un americano del sud. Interessante, ma a suo modo, non certo da prendere per oro colato sulle impressioni. ma si può, sempre, portare documentazione DI PARTE, estrapolando quanto serve?
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Mah, sai com'e', noi avevamo perso una guerra, scommetti che in condizioni diverse avremmo preso anche noi il fucile? Ma che paragoni fai? Noi la situazione l'abbiamo subita, perche' dovevamo farlo, loro no, semplicemente. Poi, vuoi che ti dica che non c'e' chi se ne approfitta? E certo! Ma il dire ancora, nel 2010, che gli Arabi 'non c'erano' nella terra promessa (ed era su questo non su altro che avevo risposto) e' più che una falsità, una colossale fesseria. I NUMERI dicono il contrario.
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Già, dimenticavo i Filistei e i Cananei! eh gia, proprio loro. O meglio, i loro discendenti, magari. In europa mica teniamo gli istriani, o i tedeschi dell'est, nei campi profughi chiedendo che vengano reintegrati nelle loro terre d'origine nonostante questi siano stati espulsi a seguito di una vera e propria pulizia etnica e non, ripeto, molto spesso per loro scelta come i "palestinesi". ehm... e chi l'ha fatta la pulizia etnica? mi sfugge il concetto. I Palestinesi sono, molto più semplicemente, persone che vivevano in loco. Dove dovrebbero andare, in Siria, in Giorfania, in Iraq? Boh, mi pare che a volte si neghi la realtà. Nessuno, ripeto, nega l'esistenza dello Stato di Israele, e ci mancherebbe altro (poi avendo una sabra come moglie sono anche sensibile all'argomento) ma che il problema Palestinese possa essere risolto solo da Israele, mi pare un dato di fatto. Da chi, se no?
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Lo stesso termine Palestina, che significa “Terra dei Filistei”, antichi nemici degli israeliti, fu coniato dall’Imperatore romano Adriano, per chiamare così la Giudea, mortificando il suo popolo e tale gesto, si può considerare come il primo grande crimine antisemita della storia e può collocare l’autore a fianco del suo degno emulo Adolf Hitler. ma anche no.... "Filistea" (italianizzazione del termine biblico "Peleshet", ebraico פלשת Pəléšeth, P(e) léshet) è il toponimo da cui è derivato il latino "Palaestina", dunque "Palestina" è un nome ispirato al popolo dei Filistei. In epoca biblica i Filistei si scontrarono con gli Israeliti per un lungo periodo, subirono sconfitte ma vinsero alcune battaglie ai tempi del profeta Amos, vennero infine sottomessi da re David e forse definitivamente sterminati, scomparvero definitivamente come nazione e non sono più citati dai tempi delle invasioni degli Assiri. Adriano probabilmente non li conosceva nemmeno. In epoca antecedente era chiamato "Terra di Canaan", in quanto precedentemente abitato dai Canaaniti (o Cananei). Nella mitologia biblica i cananei sono i discendenti di Canaan figlio di Cam. Secondo la Bibbia questa popolazione sarebbe stata sopraffatta e sterminata dall'invasione degli Ebrei, popolo originario della Mesopotamia meridionale (considerati discendenti di Abramo) cui Dio avrebbe promesso la terra di Canaan. Con l'arrivo del popolo ebraico la 'Terra di Canaan' prese il nome di "Terra di Israele". La storia del territorio a questo punto coincide con la storia del popolo d'Israele. Fermo restando che Ebreo non indica solo un popolo, ma anche chi professa (soprattutto) la religione ebraica. Questa e' la storia, che non cambia una virgola i diritti degli Ebrei, ma prenderebbe anche in considerazione quelli degli 'altri'. per quanto riguarda i numeri, dopo l'inizio del mandato britannico, il censimento del 1922, a 5 anni dalla dichiarazione e dall'inizio dell'ondata migratoria che ne era conseguita, certificò che la popolazione ebraica era di 83.790 unita su un totale di 752.048 persone, pari al 11,14% della popolazione totale, di poco superiore come dimensioni alla comunità cristiana di 71.464 unità, ed inferiore alla comunità di nomadi beduini di circa 103.331 persone. Il resto, erano Arabi gia stanziali li. Che i 'palestinesi' non esistano come popolo (come gli Ebrei) e' una sottigliezza: sono gli Arabi e i beduini che abitavano in loco. Dire che non esistono come popolo e' come dire che non esistono gli Italiani, perchè di provenienze diverse: celtiche, normanne,latine, ecc ecc.
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Su tutte le nostre LPD, gli elicotteri, anche gli AB212 NON sono ricoverabili in hangar: gli elevatori sono troppo piccoli e non ci sono, quindi, le attrezzature di supporto. Il ponte e' solo un garage per automezzi, e gli elicotteri stanno solo all'aperto.
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non necessariamente, ovvio. C'e' differenza fra chiedere il PERMESSO alla autorità politica, come detto, e chiedere, o offrire, collaborazione, per la eventuale commisisone di un reato sul territorio nazionale. Che e' appunto l'oggetto dell'inchiesta della magistratura. Per la magistratura, il codice penale e' codice penale: infatti, non sono previste deroghe per gli operatori dei servizi (italiani o stranieri che siano), ma si può, al limite, 'vietare' tramite il segreto di stato che di quegli operatori si sappia chi sono e cosa hanno fatto. Il che impedisce ogni tipo di indagine. Ma nessuno, in nessun paese, e' considerato superiore alla legge: il segreto di stato, che esiste ovunque, e' l'escamotage per impedire, de facto, l'applicazione della legge.
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Da che mondo e' mondo, e' cosi'. Che i servizi di un altro paese, come Israele (per Vanunu) o la CIA, chiedano A NOI, il permesso di operare, questa si che e' una barzelletta. Magari anche il KGB. Più che altro, a fatti scoperti, il Governo opera secondo una linea di 'minor danno', che in questo caso (a mio avviso sbagliando) e' stata quella di non contrariare l'alleato, fermo restando che mai e poi mai gli USA ci avrebbero consegnato gli agenti.