madmike
Cancellato-
Numero contenuti
2892 -
Iscritto il
-
Ultima visita
-
Giorni Vinti
26
Tutti i contenuti di madmike
-
questo, sarà presto un bel problema per Israele (e per i suoi alleati). http://www.cesi-italia.org/dettaglio.php?id_news=839 Alla vigilia del tanto paventato attacco all'Iran un'altra minaccia, questa volta interna,preoccupa la politica israeliana: la crescente contrapposizione tra laici e ultraortodossi.... degli haredim hanno protestato all'ingresso di una scuola contro delle studentesse - tutte bambine tra i sei e i dodici anni- per i loro atteggiamenti impuri. La loro colpa era di indossare maglie a maniche corte e jeans. La gravità di simili episodi ha indotto il segretario di stato americano Hilary Clinton ad alzare la voce e ad ammonire Israele sostenendo che un fanatismo del genere è più degno dell'Iran che di una democrazia liberale. attenzione, stiamo parlando dell'attuale 10% della popolazione, ma in notevole aumento: nell'articolo si legge che i figli sono 8 per donna fra gli ortodossi, contro i 2,6 dell'israeliano 'medio'. un 200% abbondante in più.
-
ah beh, se l'appartenenza alla NATO significa andare (controvoglia, non dimentichiamolo) a bombardare la Libia, ammazzando fra l'altro un discreto numero (da quanto si capisce) di civili, tirando 7000 e oltre bombe su un paese che non aveva probabilmente 7000 bersagli, facendo la figuretta di mandare la nostra unica portaerei disponibile a bombardare a 100 miglia da casa, e a ritirarla per esaurimento munizioni, e mi fermo per carità di patria..... eh, allora è giusto: continuiamo cosi'. Poi vedremo se con le 'proiezioni di potenza' nel Mediterraneo allargato' (che qualche buontempone continua a considerare fra le missioni delle FFAA, e principalmente di Cavour) quanto ci potremo permettere di stare in missione. Magari anche due mesi, se non ci tocca di usare le armi.
-
Mi pare chiaro: - che senso ha parlare di networkcentric warfare, e sborsare una barca di soldi per comperarsi alcuni mezzi atti a quel tipo di utilizzo, e che hanno un senso davvero compiuto solo in quel contesto, se poi, per il contesto stesso, dipendiamo da altri? E la (mia) risposta è: nessuno. Facciamo solo l'affare degli USA, arricchendo alcune loro industrie, peraltro, dotandoci di mezzi e strategie che a noi non servono se non in presenza degli USA. Come detto: ho la Ferrari, e senza gli USA la guido per le stradine di Gubbio (al 10% del suo potenziale, ma sempre pagandola un botto), oppure, se preferisci, mi ritaglio addosso il ruolo di servitore degli interessi USA, con mezzi da loro forniti che rispondono ad una loro strategia precisa di impiego. Che senza di loro, non funziona. Ovvero, truppe mercenarie al servizio del sovrano. O Ascari, se si preferisce il richiamo italico. tutto qui. Con la (nostra) politica di difesa, mi pare non c'entri un tubo.
-
Tralasciando il pistolotto politico, poco interessante, e quello storico, restiamo sul pezzo. Ovvero, la definizione di VVS e di PVO, che sono, nella sostanza, due forze aeree con compiti differenti. E sono la prima, rivolta al bombardamento aerotattico, la seconda alla difesa del territorio (ovvero, alla gestione degli intercettori). Poi, che nel primo caso vengano schierati anche caccia, oltre che aerei da attacco, è un fatto: ma con compiti, e comandi, diversi. questo, per dire, era una suddivisione tipo: http://en.wikipedia.org/wiki/16th_Air_Army#16th_Air_Army Ma anche in questo caso, la suddivisione era l'equivalente del TAC (Tactical Air Command) USA (VVS) e del ADC (aerospace defence command) USA (PVO per l'URSS). Ovvero, diversi comandi con, spesso aerei di tipologie diverse, specie molti anni fa, e con compiti diversi. Per dire, F89, F101, F102, F106 erano aerei prevalentemente impiegati dallo ADC, mentre negli anni 80 e seguenti, dopo l'inattivazione dello ADC, e il trasferimento dei compiti al TAC, il lavoro è stato affidato a F15 ed F16 di TAC e ANG. Si tratta quindi di una suddivisione operativa, per quello che riguarda le missioni, e conseguentemente la tipologia di aerei assegnati
-
forse non sono chiaro. Qui l'oggetto del contendere non è che gli USA possano agire nei termini e nelle modalità della 'Networkcentric Warfare' . L'hanno inventata loro, è plausibile che, almeno in parte, le loro FFAA possano operare in quel modo. Quello che sfugge, è quello che in tutto ciò c'entri la NATO, e conseguentemente (ed è quello che mi riguarda) l'Italia. Ovvero: non ho i soldi per pagarmi le bombe (e anche li, parliamone: gli USA non ce le hanno date, che abbiamo dovuto ritirare Garibaldi dalle operazioni, o non avevamo i soldi per pagarle?) e faccio il figo con i mezzi da NW, che funziona solo se ci sono gli USA, perchè in caso contrario va bene un qualsiasi bomb truck che tanto il Netrwork Centric Warfare io non ce l'ho, e non ce l'avrò mai (per operare con Francia, Germania, o UK senza gli USA) perchè non me lo posso permettere? Dico, ma che politica di difesa è? Compro la Ferrari di Formula uno, per girare per Gubbio?
-
bella definizione!
-
Gli USA hanno sempre fornito la maggior parte degli assetti,ancor prima dell'avvento del concetto Network-centric Warfare.Le aerocisterne chi ce le ha messe durante la campagna in Kossovo(così come il 70-80% degli assetti tattici)?E gli AWACS?E le bombe nucleari a doppia chiave durante la guerra fredda?Il GPS per le JDAM?La verità è che noi Europei da soli non andiamo da nessuna parte e io che ho detto? e allora non chiamiamola piu NATO, la chiamiamo US DEFENCE e noi siamo i soldati di ventura.
-
No no, un attimo. Qui la cosa è tutta diversa. A parte che i francesi SONO nella NATO, e il problema delle comunicazioni non l'hanno avuto solo loro, ma tutti, i termini sono ben altri. Qui si parla di 'networkcentric warfare' (e usiamolo pure, sto termine di moda) per giustificare un tipo di guerra, o dei mezzi adatti a quel tipo di guerra. Poi, ci accorgiamo che di tutta questa catena, mancano la petà degli anelli. E, quindi, catena non è. Solo un insieme di mezzi costosissimi, la cui ragione di esistere è in gran parte di lavorare in modo 'networkentrico', cosa che ovviamente non è possibile. A meno di non fare gli ascari degli USA, che hanno la catena completa. E allora, a che pro parlare di NATO? Parliamo di servitù, non di alleanza.
-
esatto Legolas Un po come avere la pubblicità di Internet a 10 mega, poi avere 128 k sulla tua linea. Qui, è lo stesso. Si sta vendendo fuffa, non so se è chiaro. Tutta questa roba ce l'hanno, forse, solo gli USA. Tutti gli altri, checchè se ne dica (e i riferimenti allo F35 NON sono casuali) non hanno niente, hanno dei pezzi ma gli manca il complessivo. Quindi?
-
la NATO ha pubblicato (per il momento, in forma riservata) il primo rapporto su quanto successo in LIBIA. Le indicazioni non sono confortanti: il rapporto 'confidenziale' della Nato ‘Joint Analysis and Lessons Learned Center’, traccia un quadro della campagna di Libia con: difetti di pianificazione, assenza di analisti specializzati, scarsa preparazione e conduzione delle operazioni, alto numero di vittime civili nel corso dei bombardamenti, mancata assistenza ai profughi che tentarono di salvarsi in mare e, infine, l’ eccessivo affidamento dell'Alleanza nei confronti dell'expertise militare statunitense. La totalità delle 7.700 bombe e missili teleguidati, infatti, nonchè la maggior parte degli aerei specializzati che condussero le missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione, furono forniti dagli USA. Prova, se ancora ce ne fosse bisogno, dell’assoluta dipendenza della Nato dagli Stati Uniti. Come poi riporta Analisi Difesa http://cca.analisidifesa.it/it/magazine_8034243544/numero127/article_744220402844028072160061322038_6782002623_0.jsp avrebbero provocato vittime civili ben oltre la settantina di casi accertati e del resto l’impiego di 7.700 bombe e missili (715 dei quali lanciati da aerei italiani) aveva già destato perplessità specie considerando un numero di obiettivi militari colpiti (oltre 6.500) troppo alto rispetto alle forze dei lealisti. e non era difficilissimo da capire, anche senza la NATO. L’esaurimento delle scorte di bombe riguardò anche i jet Harrier della Marina italiana e determinò in luglio il ritiro della portaerei Garibaldi dall’operazione. Nel novembre scorso emerse che l’Aeronautica italiana lamentò ritardi e difficoltà nel disporre del supporto degli aerei radar della Nato mentre il report ha evidenziato il pressapochismo con il quale venivano indicati gli obiettivi da colpire da “specialisti” in molti casi privi di esperienza. e questo già è peggio. http://www.nytimes.com/2012/04/15/world/africa/nato-sees-flaws-in-air-campaign-against-qaddafi.html?_r=1&pagewanted=1&ref=world&src=mv qui le notizie più complete (il riporto, come dicevo, non è pubblico nella sue interezza). Certo se le cose stanno cosi' c'e' da stare freschi. Ah, poi magari qualcuno spiegherà tutti i bei discorsi sulle 'reti', le 'connessioni', il 'wired'....... Che pare non ci siano proprio.
-
due facce della stessa medaglia. Da una parte, F35 fa schifo di sicuro, dall'altra, F35 è ottimo di sicuro. Il tutto, ovviamente, basandosi su prototipi. Divertente
-
se lo devi usare per impressonare la plebe, meglio che fai sfilare 50 mig 21. Perchè sono 50.
-
Ma no, in realtà aerei simili (come concezione) li abbiamo avuti anche in occidente (F102 E F106 per dirne due), ovvio che le condizioni geografiche della Russia favoriscono quel tipo di aereo, che all'estero ha molto meno senso. O il Tornado ADV, che infatti aveva una missione particolarissima, e compiti e prestazioni molto simili. E torniamo a quanto si diceva pochi giorni fa, commentando il potenziale acquisto da parte della Siria: in quel caso, non si capisce di un simile aereo cosa possano farsene.
-
Mi pare si stia facendo un poco di confusione: - la 'dirt runway' da cui decollerebbe il Mig29, non è una 'pista semipreparata', ma appunto una pista 'sporca'. Non so in effetti che senso abbia come affermazione, ma nessun aereo moderno (specie se ha le prese d'aria come quelle del Mig29...) può ragionevolmente pensare di decollare da piste semipreparate senza infestione di FOD e conseguente rischio di distruzione dei motori. Basti pensare alla routinaria ispezione FOD sulle portaerei (dove può esserci un cacciavite o un bullone, di certo non un sasso) che viene effettuata a rastrello da parte degli uomini sul ponte di volo, proprio per evitare che ci sia qualcosa. Come detto da Flaggy, se in tempi di guerra fredda poteva avere senso rischiare qualcosa per evitare gli aeroporti (per definizione ben conosciuti) e cercare di decollare dalle strade, ora non si capisce che senso abbia una roba del genere. - 'aereo di prima linea' è una definizione arbitraria e piuttosto personale. Nella aeronautica russa, sia Mig29 che Su27 che Mig31 sono aerei di prima linea, in quanto questi aerei sono demandati alla immediata difesa\offesa del territorio, e hanno in questo lo scopo primario. La distanza dai confini, o la loro distribuzione, non li identifica come prima\seconda linea. - Il fatto che un parafreno sia pesante, (only the extra weight for the aircraft) mentre un gancio di arresto no (reinforced chasiss) è smentito dallo stesso blogger. Le due affermazioni sopra lo provano. Ma anche il buonsenso: un gancio richiede, appunto, come avviene sugli aerei imbarcati, importanti rinforzi strutturali, che si rischiarebbe di strappare via pezzi di aereo. Questo, ovviamente, richiede peso. - Nulla da dire sulla eventualità di uso come 'mini awacs' del Mig31, cosa risaputa da tempo, e fattibile anche, ad esempio, dal Tornado ADV. - che Mig29 e Mig 31 siano aerei diversi per scopi diversi..... direi che lo si immagina solo guardandoli. - Sul fatto che il Mig31 possa decollare da piste semipreparate, vedi sopra. Anche un F22 probabilmente, ma chi è tanto pazzo da rischiare la demolizione di 300 milioni di aereo? Il fatto che 'possa decollare' è una cosa, che lo faccia, altro. Il gancio di arresto mostrato, come da precedenti post e come gia detto, è un sistema di emergenza per atterraggio, nel caso i freni non funzionino. In quel caso si aggrappa il sistema visto, che è in pratica una rete di quelle di emergenza in uso anche da noi, posta a fine pista, e si rallenta (nel giro di qualche decina o centinaia di metri) senza arrivare a fondo pista. Ovviamente nulla di sofisticato come i cavi di arresto della portaerei. Sul resto, mi pare che abbia descritto (e tu abbia riportato) quella che è la differenza fra un caccia leggero e un caccia pesante, anche qui nulla di nuovo. All'interno dell'Usaf, per dire, F15 ed F16 operano alla stregua (piu o meno) di MIG31 e MIG 29, ovvero caccia pesante e caccia leggero.
-
AgustaWestland AW-101 - discussione ufficiale
madmike ha risposto a easy nella discussione Elicotteri
un affarone, direi! -
Probabilmente si: ma d'altro camto, è il dubbio, la fonte della ricerca.
-
eh, come il chinino, usato per secoli per curare la malaria, ed è un alcaloide estremamente tossico, con effetti tossici che spesso permangono anche dopo la sospensione della cura. La scoperta dell'acqua calda: una cosa che fa bene per una cosa, fa male a un altra. E dire che il DDT (con cui, ripeto, si è debellata definitamente la malaria) sia stato un 'male' in termini assoluti.... è una cosa che proprio non ci sta. Specie perchè., come detto, all'epoca non si conoscevano gli effetti colaterali. Metterla giù così ha poco senso. Su Snowden.... di cui onestamente non ho letto il libro, ma solo alcuni stralci sulla rete, mi limito ad alcune affermazioni: Shamefully, the Italian malaria expert Alberto Missiroli had a role to play in the disaster: he did not distribute quinine, despite being well aware of the epidemic to come. Snowden claims that Missiroli was already preparing a new strategy - with the support of the US Rockefeller Foundation - using a new pesticide, DDT. Missiroli allowed the epidemic to spread, in order to create the ideal conditions for a massive, and lucrative, human experiment. Fifty-five thousand cases of malaria were recorded in the province of Littoria alone in 1944. It is estimated that more than a third of those in the affected area contracted the disease. Thousands, nobody knows how many, died. With the war over, the US government and the Rockefeller Foundation were free to experiment. DDT was sprayed from the air and 3m Italians had their bodies covered with the chemical. The effects were dramatic, and nobody really cared about the toxic effects of the chemical. Qui siamo addirittura alla affermazione che nel 1943 Missiroli, in piena guerra, e soprattutto in piena occupazione tedesca, contatta la Fondazione Rockfeller, si mette d'accordo per la distribuzione del DDT (ovviamente a guerra finita, si vede che aveva capacità divinatorie) e non distribuisce il chinino (ma non era stato rubato dai tedeschi?) per far si che la malattia degeneri. 55.000 casi in provincia di Latina: eh, è quello che si evince dai dati ufficiali. e 'nobody knows how many died', lo si sa invece benissimo: 299 in tre anni. ancora meglio: By 1962, malaria was more or less gone from the whole peninsula. The last cases were noted in a poor region of Sicily. One of the final victims to die of the disease in Italy was the popular cyclist, Fausto Coppi. He had contracted malaria in Africa in 1960, and the failure of doctors in the north of Italy to spot the disease was a sign of the times. A few decades earlier, they would have immediately noticed the tell-tale signs; it was later claimed that a small dose of quinine would have saved his life. Ecco, per Fausto Coppi, direi che possiamo stendere l'ennesimo velo pietoso: i medici italiani che sbagliano.... Coppi è morto in 3 giorni ricoverato il 29 dicembre, morto il 2 gennaio. La Malaria non sisteva, hanno sbagliato diagnosi? eh, potevano anche dire che era stato punto dalla mosca tse tse.... fra l'altro, come ovvio: http://www.sissco.it/index.php?id=1293&tx_wfqbe_pi1%5Bidrecensione%5D=3094 Infine, una tesi ha suscitato reazioni da parte di storici tedeschi: l'autore sostiene che la Wehrmacht nel 1944 inondò le campagne laziali con l'obiettivo non solo d'impedire l'avanzamento alleato, ma anche di realizzare un'arma biologica, deterrente e punitiva per le popolazioni locali, grazie all'aumento di acquitrini malarici. e gia qui, qualche dubbio viene. Ma se andiamo sull'autorevole Oxfordjournal, nella recensione leggiamo niente di meno che In 1943, when the surrounded German forces were retreating, a ruthless plan to use malaria as an agent of biological warfare was implemented. By dismantling environmental control measures and introducing nonnative, highly malarial Anopheles species vectors, malaria cases once again surged. In the aftermath of World War II, malaria was reconceptualized as an entomological problem rather than a social one, and many experts believed it could be resolved solely by the widespread spraying of dichlorodiphenyltrichloroethane. This technological approach, however, was not implemented in a vacuum. Rather, dichlorodiphenyltrichloroethane use, in conjunction with infrastructure improvement, mass employment, and higher living standards, enabled Italy to eradicate malaria by 1962. addirittura, hanno importato delle specie di zanzare non autoctone.... prese magari in Finlandia, e di cui mai nessuno ha parlato. Posso dire che, indipendentemente dalla fonte (ma se riesco a scaricarlo, me lo leggo....) mi pare anche in questo caso non esattamente serissimo?
-
Zander, io credo che queste due persone abbiano scritto libri 'a tesi': ovvero, sono partiti per dimostrare una tesi, e hanno distorto i fatti per dare supporto alla tesi stessa. Ovvero, quello che uno storico NON dovrebbe MAI fare. In soldoni: come si evince dal rapporto ISS, i morti e i malati per malaria, ci sono sempre stati. Il discorso della bonifica dell'Agro Pontino, è un falso problema. A tale riguardo, consiglio vivamente la lettura del libro di Pennacchi citato, che oltre a essere divertentissimo come racconto, è benissimo ambientato dal punto di vista temporale (i personaggi sono di fantasia, ma Pennacchi è nato e cresciuto a Latina, e la sua famiglia ha avuto una storia come quella raccontata nel libro). L'Agro Pontino, prima delle bonifiche, era una zona infestata dalla malaria, ma sostanzialmente disabitata. E' stata bonificata, ma la malaria mai estirpata (dovettero arrivare i pesticidi per eradicarla definitivamente, come detto) e anche nell'immediato anteguerra, morti e malati erano migliaia. Vediamo i dati postati (ufficiali): nel 1937 i casi 108.480 e i morti 1.032. nel 44\45\46, casi 180.277 , morti 299 Insomma, parrebbe che i tedeschi abbiano dato una mano a combattere la malaria, invece che fare 'guerra batteriologica'.... Ovvero: si prende una normale operazione bellica (posso allagare e rendere impraticabile un territorio al nemico, e lo faccio per facilitarmi la difesa) e lo si trasforma in qualcosa d'altro, evidenziando una malattia che viene posta come creata dalla situazione, quando era invece endemica. Ecco: questo, rende fallace tutta la ricostruzione. E, come detto, parlare del DDT è mettere i cavoli a merenda: che sia dannoso, lo si sa appunto dal 1969, ma che diamine c'entra con le armi chimiche? Anche l'amianto è pericoloso, lo trattiamo come un arma? Stessa cosa per le armi chimiche: si è sempre saputo che l'Italia ne possedeva, un po meno sul loro uso (in Africa) che era sempre stato nascosto. Ma che venissero sversate in mare, è un problema mondiale. Nel Baltico i tedeschi buttarono di tutto, e si sa da decenni. Non esistevano, negli anni 40\50, attrezzature per lo smaltimento, o semplicemente costavano troppo. E' tutta roba che si sa, come detto, da decenni, e anche in italia la pubblicistica, anche ufficiale, se ne è occupata da anni. Quello che non tollero, in una opera che come giustamente dici 'raggruppa' un po tutto quanto sul problema (o avrebbe la pretesa di farlo) è il preconcetto scandalistico che la guida.
-
Afghanistan - Topic ufficiale
madmike ha risposto a Thunderalex nella discussione Discussioni a tema
no, non le sto attribuendo a te. Tutt'altro: ma come vedi, morto un nemico se ne crea subito un altro. E che facciamo: occupiamo manu militari tutto il terzo mondo? Fermo restando, come detto, che con questo concetto la prima nazione da invadere, era l'Arabia Saudita. Ad oggi, i Talebani non rappresentano un pericolo esterno, ma solo 'interno': e, scusami il cinismo, se dobbiamo occuparci di loro, dobbiamo occuparci anche del restante 70\80% del mondo che non sia nordamerica, europa, e australia. Partendo ovviamente da casa nostra. Mi pare un vasto programma. Poi, se i Talebani vorranno creare il loro nuovo network del terrore, sarà compito delle intelligence dei nostri paesi evitare che facciano casini. Come, peraltro, si è sempre fatto, senza andarsi a impegolare in guerre pluriennali costosissime e inutili. O pensiamo davvero che questi si 'addestrino' ad attentati terroristici in Europa, sparando con l'AK47 in qualche valle afghana? -
Afghanistan - Topic ufficiale
madmike ha risposto a Thunderalex nella discussione Discussioni a tema
Ma guarda, tu pensi che occupando a tempo indeterminato un paese, si elimini il terrorismo? No, cosi' gli si da linfa. I Talebani non si sono mai mossi di casa loro. Adesso abbiamo bisogno di crearci un nuovo Bin Laden, un babau di turno? e parliamo allora dello Haggani Network, la Al Qaeda del 2010, un altro bel nome a cui appiccicare gli attentati e i casini successi in ogni parte del mondo, la Spectre di James Bond. A nessuno viene in mente che tutti gli attentatori dell' undici settembre erano sauditi? -
Afghanistan - Topic ufficiale
madmike ha risposto a Thunderalex nella discussione Discussioni a tema
Guarda, sul fatto che l'Afghanistan sia stata la 'base' per l'11\9, direi che siamo oramai arrivati a sfatare il mito. I terroristi si sono addestrati a pilotare gli aerei... neglI usa, e questo si da dall' 11\10\2001 o poco di più, e Bin Laden è stato ammazzato, dieci anni dopo..... in Pakistan, in un paese che doveva essere un nostro alleato. I talebeni, con Bin Laden e compagnia cantante, non c'entrano un tubo: sono tribù dedite a farsi i fatti propri, e che possono conoscere il mondo al di la delle montagne sono perchè ogni tanto consegnano l'oppio. E stop. Stessa cosa per i somali: a nessuno viene in mente che ci sono organizzazioni che finanziano la pirateria, che oramai è un business, o pensate davvero che un riscatto da dieci milioni di dollari rimanga nel paesello di pescatori? Vogliamo affondare i pescherecci? e facciamolo: poi mandiamo i sacchi di farina e riso a quelli che muoiono di fame, e facciamo il gioco delle corti islamiche. Così magari ci vediamo anche un somalo in metropolitana col gilet esplosivo, tanto disperato per disperato..... Cosa dovete vedere, ancora, per capire che questi sistemi non funzionano? -
Afghanistan - Topic ufficiale
madmike ha risposto a Thunderalex nella discussione Discussioni a tema
Il dopoguerra, signori, non ci riguarda. E' ora di fare un poco di sana realpolitik, e di capire che l'export democracy di Bushiana memoria è stata una delle stupidaggini più grandi che l'occidente potesse fare. La democrazia è una cosa che ha attecchito in Europa solo dopo secoli di massacri e un percorso storico ben definito. Che possa interessare altri, è una nostra convinzione. Prima lo capiamo, meglio stiamo tutti. -
Guarda, con tutto il rispetto: la storia della malaria è, davvero, una bufala colossale. Ma lo dicono i numeri stessi: 50000 ricoveri, e 112000 vittime??? L'Italia ha avuto, in tutta la guerra, 130.000 vittime civili accertate. Da bombardamenti ecc ecc. e 112000 nel Lazio per la Malaria? La mortalità della malaria, in pazienti non immuni e non trattati, puo' arrivare al massimo al 20% http://it.wikipedia.org/wiki/Malaria#Curiosit.C3.A0_storiche il che vorrebbe dire, almeno, 7\800.000 infettati, e nessuno trattato a dovere, e nessuno immune naturalmente. Peraltro, la malaria era ben diffusa in Italia, e le bonifiche dell'agro Pontino avevano ridotto il fenomeno, ma non certo eliminato: nel 1937 i casi erano ancora 108.480 e i morti 1.032. Attenzione: mortalità 1%: se applichiamo i morti di De Feo a questa statistica nazionale, abbiamo almeno 1.200.000 contagiati. Roma, nel periodo fascista, aveva un milione di abitanti, erano tutti malati? Peraltro, se invece di parlare di non meglio identificati rapporti De Feo leggesse quanto disponibile (e ufficiale...) da anni, ovvero http://www.iss.it/BF6AAC98-247D-4097-A22E-549C0F235660/FinalDownload/DownloadId-E11E7287BE3A8A7381B57B5E5CE44690/BF6AAC98-247D-4097-A22E-549C0F235660/binary/publ/cont/quaderno_5_malaria_xweb.pdf questo rapporto dell'Istituto Superiore della Sanità sulla Malaria, scoprirebbe che gia dal 40, la profilassi antimalarica subì delle difficoltà dovute alle restrizioni di carattere economico che interessavano tutto il paese. La recrudescenza della malaria nella zona, che comunque ci fu ed è accertata anche nei siti che ho postato, era dovuta invece al ristagno dell'acqua nei crateri delle bombe, dei canali non più trattati, e cosi' via, ma anche dall'allagamento che dall'ottobre 1943 i tedeschi iniziarono a fare, a scopo bellico (ostacoli, non guerra batteriologica) nell'agro pontino.Erich Martini, come si evince da pag. 39 del suddetto rapporto, fu inviato per una valutazione sui possibili danni derivati dall'allagamento dei terreni bonificati. Ma il problema fu che durante la ritirata, i tedeschi fecero saltare (sempre per meri motivi militari) oltre 50.000 mine, radendo al suolo oltre alle idrovore (indispensabili per eliminare gli allagamenti) anche vari edifici civili. Tattica della terra bruciata sempre messa in atto, e che nulla ha a che vedere con la 'guerra batteriologica'. Inoltre, risulta chiaro che dopo due anni di completo abbandono delle opere idrauliche (e basterebbe avere letto 'Canale Mussolini' di Pennacchi, per capire quale era lo stato della zona durante la guerra, con i maschi adulti per lo più mandati in guerra o in servizio, e impossibilitati alla ordinaria manutenzione) avevano provocato una recrudescenza della malaria. Tutte cose, come detto, arcinote e che è vergognoso presentare come 'guerra batteriologica'. A pagina 42\43 del rapporto di cui sopra, vi sono le tabelle con i casi trattati e i decessi. I primi, sono 180.277 complessivamente (82007 a domicilio, 98270 in ambulatorio) I secondi, sono 299 nella provincia di Latina (quella interessata) nel 44\45\46. Sul DDT, meglio stendere un velo pietoso: e' stato vietato in Italia nel 1969, parlare di 'morti da DDT' per quanto sparso dagli alleati (peraltro, se la zanzara anofele è stata debellata in Maremma lo si deve agli americani) è un insulto all'intelligenza. Su tutto il resto, invece, non entro nel merito: certo è che se la ricerca è stata fatta con la stessa serietà, stiamo freschi.
-
Di Feo ha, a mio avviso, il pregio non piccolo di avere riunito, il più possibile, le informazioni. Il difetto, di avervi inserito roba che è complottismo puro, come la storia delle atomiche, o la malaria nell'Agro Pontino del 44\45, dovuta non certo a 'guerra batteriologica', ma a fattori molto più naturali, come l'abbandono delle culture: http://digilander.libero.it/lacorsainfinita/guerra2/schede/malaria.htm http://www.cassino2000.com/sezioni.php?action=content&idsezione=81&cat=Il%20fronte%20di%20Cassino con i 'centomila morti' che sono 300. Centomila morti sarebbe stata, in una zona come l'agro pontino, equivalente alla peste nera.
-
Vorthex, non esserne personalmente a conoscenza, non vuole dire che non si sapesse.... http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/bonifica/images/cetli_%20briefing%2013%20novembre%202009%20sola%20lettura.pdf http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/bonifica/index.php?option=com_content&view=article&id=2:obiettivi-del-piano&Itemid=2 C'è un dossier dell'Istituto per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (Icram), che rappresenta il risultato di due anni ('98-99) di indagini in mare e di campionamento e analisi delle acque e dei pesci. L'area prescelta è il tratto di mare esteso 10 miglia nautiche che si trova a 35 miglia al largo di Molfetta http://www.biografiadiunabomba.it/dinicola.html http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/bonifica/Piano%20car%20Basso%20Adriatico.pdf oltre, ripeto, ad articoli apparsi da anni sulla stampa storica e specializzata.