madmike
Cancellato-
Numero contenuti
2892 -
Iscritto il
-
Ultima visita
-
Giorni Vinti
26
Tutti i contenuti di madmike
-
Ma che vuol dire 'dati vecchi'? siamo a luglio, mette li dei dati che risalgono alla primavera, che deve fare, dargli i dati delle prove di ottobre 2013, o di maggio 2014? Ma ti rendi conto delle sciocchezze che dici? Leggi il rapporto, e controlla che ci sono problematiche enormi e non sanno quando le risolvono, e nel caso parliamo di quelle, invece di tirare sempre fuori roba che non c'entra un tubo.
-
e allora ripeto: segnala al Senato che il responsabile eccetera eccetera gli da dati vecchi e magari taroccati, in quanto senza palle. Proponiti, tu che notoriamente hai i maroni che fischiano. Altrimenti, smetti di dire sciocchezze e leggilo, il rapporto, vedrai che trovi belle sorprese.
-
Purtroppo Holmes continui a sbagliare indirizzo: devi scrivere al Senato degli Stati Uniti, e dirgli che il responsabile dell'ufficio Test e Sperimentazioni del dipartimento della Difesa è un cretino e va davanti ai senatori a sparare cazzate. Noi non possiamo farci nulla.
-
Gilmore also notes that the prognostic and health monitoring system, currently, is unable to provide timely detection of combat damage to the F-35B lift-fan system, which “might fail catastrophically before the pilot can react” during transition to vertical landing. Lockheed Martin comments that “in the remote chance of a failure, the pilot would auto-eject.” problema risolto!!! comunque qui trovate la relazione originale di Gilmore http://www.appropriations.senate.gov/ht-defense.cfm?method=hearings.view&id=216c4378-52ee-4eae-b54d-bb8ce6233dfa
-
stanno ricevendo da chi?
-
datato qualche anno, ma ancora molto interessante questo report sulle armi nucleari USA in Europa http://www.nukestrat.com/pubs/EuroBombs.pdf
-
Quello illustrato in foto è un TOS-1 che però ha una portata ben più limitata ed è un arma da appoggio tatticol http://en.wikipedia.org/wiki/TOS-1 Con quelle caratteristiche potrebbe essere un Uragan http://en.wikipedia.org/wiki/BM-27_Uragan
-
Sono evidentemente, come detto, fonti riservate. Per dire, fossi io che ho visto contratti derivanti la mia attività, non potrei divulgarli pena il licenziamento. Se si tratta di dipendenti pubblici, a maggior ragione.
-
Però lo stai velatamente facendo. Il discorso è: le cifre indicate, sono vere o false? Prendiamole per buone, poi se si confutano, vediamo. Io temo che siano veritiere....
-
analisi sui costi dei primi F35 italiani: http://www.analisidifesa.it/2013/06/esclusivo-i-primi-f-35-ci-costano-un-miliardo-di-euro-2/
-
Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
madmike ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
Holmes, credo che tu non riesca a scrollarti di dosso la 'bullonite' che ti attanaglia. Cosa è un 'cavallo da tiro'? Un OPV da 4000 tonnellate, un Borsini, una Floreal, o cosa? sarà meglio prima definire la missione poi trovare lo strumento..... -
Cercando comunque di capire meglio la cosa, pare estremamente improbabile che la nave, peraltro battente bandiera giapponese, caricasse 4500 CONTAINERS DI ARMI. Si tratterebbe di qualche migliaio di tonnellate, per non dire qualche decina di migliaia di tonnellate: un carico assurdo, per una sola nave, per di più straniera. In più, l'armatore ha incaricato società PRIVATE del salvataggio, cosa che nel caso di spedizioni clandestine non sarebbe di certo successo http://www.mol.co.jp/en/pr/2013/13039.html Probabilmente la stampa russa ha colto la palla al balzo di questo incidente per buttarci dentro un poco di peperoncino, a uso prettamente propagandistico.
-
appunto, l'ipotesi più credibile è un esplosione a bordo, e visto il carico le conseguenze sono quelle.
-
Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
madmike ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
L'ultima frase, visto la premessa, è un ossimoro spettacolare. Che l'Italia dipenda dal mare, è pacifico: ma appunto, o si crea uno steumento in grado di difendere TUTTE le rotte marittime (e non possiamo permettercelo, e onestamente non ce ne sarebbe nemmeno il motivo) o ci si da degli obiettivi realistici. Invece si parla di portacontainer armate da 35 nodi, che non si capisce manco a che servano (e a cui nessuno ha mai pensato). -
Come volevasi dimostrare, lavorano in maniera diversa....... Adnkronos – Dal 2003 gli Stati Uniti e i loro alleati hanno combattuto la guerra e attraversato un sanguinoso periodo di occupazione, ma è la Cina a trarre i benefici maggiori dall’Iraq post Saddam Hussein. Pechino è il principale cliente del petrolio iracheno -il Paese è ora uno dei maggiori produttori mondiali con quasi 1,5 milioni di barili al giorno- acquistando circa la metà della produzione. Ora la Cina, scrive il New York Times, vuole aggiudicarsi una quota ancora più grande, con un’offerta per partecipare allo sfruttamento di uno dei più importanti giacimenti del Paese, attualmente in mano alla Exxon Mobil. “I cinesi sono i maggiori beneficiari del boom del petrolio in Iraq”, dice Denise Natali, esperta di Medio Oriente alla National Defense University di Washington. “Hanno bisogno di energia e vogliono entrare nel mercato”. Dopo la caduta di Saddam Hussein e la fine delle sanzioni internazionali contro l’Iraq, la Cina ha iniziato a investire nel Paese oltre 2 miliardi di dollari l’anno. Non solo, Pechino si è mostrata disponibile ad accettare le regole imposte dal nuovo governo iracheno, accettando anche margini di profitto inferiori pur di aggiudicarsi i contratti. “Abbiamo perso”, ammette Michael Makovsky, ex funzionario della Difesa durante l’amministrazione Bush, impegnato all’epoca nella questione del petrolio iracheno. “I cinesi non hanno avuto nulla a che fare con la guerra, ma da un punto di vista economico ne stanno beneficiando e la nostra Quinta Flotta e le nostre forze aeree li aiutano ad assicurarsi le loro forniture”.La presenza cinese in Iraq e’ evidente, sia nella portata del loro investimento, che nei dettagli che lo compongono. Nel deserto al confine con l’Iran, la Cina recentemente ha costruito un proprio aeroporto per trasportare i lavoratori cinesi nei giacimenti dell’Iraq meridionale. Si sta pensando anche a collegamenti aerei diretti da Pechino e Shanghai con Baghdad. Negli hotel di lusso di Bassora, i manager cinesi impressionano i loro interlocutori iracheni sfoggiando una perfetta padronanza dell’arabo. Non solo, lo parlano con l’accento iracheno. Quello che i cinesi non fanno, invece, e’ altrettanto notevole agli occhi degli iracheni: i cinesi non si lamentano. Al contrario dei dirigenti delle grandi compagnie petrolifere occidentali, come la Exxon Mobil, i manager cinesi sono felici di accettare i rigidi termini imposti dagli iracheni nei contratti petroliferi, accontentandosi di minori profitti. Cio’ che interessa alla Cina e’ l’energia necessaria a far funzionare la propria economia, non arricchire le proprie aziende petrolifere. Le aziende cinesi non devono dare conto agli azionisti, pagare dividendi o generare profitti. Sono strumenti della politica estera di Pechino volta ad assicurare le forniture necessarie ad una popolazione sempre più ricca e sempre più affamata di energia. “Non abbiamo alcun problema con loro”, dice Abdul Mahdi al-Meedi, un funzionario del ministero del Petrolio di Baghdad incaricato della gestione dei contratti con le compagnie straniere. I cinesi, spiega, “sono molto collaborativi. C’è una grossa differenza. Le compagnie cinesi sono aziende di Stato, mentre la Bp, la Exxon o la Shell sono diverse”. La Cina si sta ora muovendo in maniera aggressiva per espandere il proprio ruolo, mentre in Iraq cresce il malumore verso le aziende che hanno siglato accordi petroliferi separati con il Kurdistan semi-autonomo. I curdi offrono condizioni piu’ vantaggiose rispetto a quelle del governo centrale, anche se Baghdad e gli Stati Uniti considerano quegli accordi illegali. Alla fine dello scorso anno la China National Petroleum Corporation ha lanciato un’offerta per acquisire il 60 per cento dei diritti del ricco giacimento di West Qurna I, una partecipazione che la Exxon Mobil potrebbe essere costretta a lasciare in conseguenza dei suoi interessi nel Kurdistan iracheno. Finora, la Exxon Mobil ha resistito alle pressioni e a marzo la compagnia cinese ha annunciato l’interesse a entrare in partecipazione con l’azienda americana per lo sfruttamento del giacimento. Se dall’invasione e occupazione Usa ha finito per trarne vantaggi la Cina, gli esperti americani di energia ritengono che questo imprevisto sviluppo degli eventi non finirà necessariamente per danneggiare gli interessi degli Stati Uniti. L’aumentata produzione irachena, in gran parte ottenuta con l’impiego di addetti e operai cinesi, ha anche messo il mondo al riparo da un aumento del prezzo del petrolio causato dalle sanzioni internazionali contro le esportazioni iraniane. Con il boom della produzione interna verificatosi negli ultimi quattro anni negli Stati Uniti, la dipendenza dal petrolio mediorientale è molto diminuita. Questo ha reso i gacimenti iracheni meno vitali per gli Stati Uniti. Non solo, gli interessi cinesi in Iraq potrebbero anche contribuire a stabilizzare il Paese in una fase di nuove e crescenti violenze. http://www.analisidifesa.it/2013/06/in-iraq-la-guerra-lhanno-vinta-i-cinesi/
-
Afghanistan - Topic ufficiale
madmike ha risposto a Thunderalex nella discussione Discussioni a tema
ROMA - Un commando di talebani ha sferrato stamani un attacco contro il palazzo presidenziale di Kabul, vicino agli uffici della Cia. Nella capitale afghana sono stati uditi per circa un'ora colpi d'arma da fuoco ed esplosioni in una zona in cui si trovano varie ambasciate ed edifici governativi. Quattro Talebani, stando all'agenzia di stampa Dpa, sono stati uccisi dagli agenti della polizia afghana. Nella sparatoria sono intervenute le guardie del servizio di sicurezza e soldati americani. Al palazzo presidenziale era in programma una conferenza stampa di Hamid Karzai e nella zona si erano già radunati vari giornalisti. «Quattro insorti a bordo di un'auto, con documenti falsi, sono stati identificati dalle forze di sicurezza e sono stati uccisi prima che raggiungessero l'obiettivo», ha detto alla Dpa il capo della polizia di Kabul, Ayub Salangi, assicurando che non ci sono altre vittime. I talebani hanno presto fatto sapere che l'obiettivo dell'attacco erano il palazzo presidenziale e i vicini uffici della Cia e la sede del ministero della Difesa. «Molti soldati locali e stranieri sono stati uccisi in questo attacco», ha sostenuto Zabihullah Mujahid, portavoce dei talebani, fornendo come spesso accade un bilancio diverso da quello ufficiale. http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/afghanistan_talebani_palazzo_presidenziale/notizie/296352.shtml -
Io torno a ripetere che avete una ben strana concezione del combattimento in ambiente urbano.... date per scontato che ci sia sempre appoggio, ma sarebbe troppo semplice.
-
Entrare in Marina Militare/Guardia Costiera - discussione ufficiale
madmike ha risposto a IceSergei nella discussione Marina Militare
Si, la storia dei 20\30\40 anni l'abbiamo gia sentita. la domanda sarebbe sempre un altra: le MISSIONI che la MM deve compiere, quali sono? Perchè se dobbiamo scortare le petroliere in convoglio da\per il golfo persico o il Golfo di Guinea dobbiamo costruire altre 3 Cavour. Non vi puzza che tutti stanno sul vago, che si parla di Mediterraneo allargato quando poi il problema sono i pirati (al massimo) e tutti la menano coi 30 anni? Ma se fra trent'anni scoprono il raggio distruttore dei marziani, a che servono gli OPV pompati modello de Giorgi? Ecco, un po di buonsenso non guasterebbe: NON è prevedibili, da alcuno, uno scenario a 30 anni. Allora ci si siede e si dice: il sistema Paese, di che ha bisogno dalle FFAA? e soprattutto, COSA PUO' PERMETTERSI? Tutto il resto sono cazzate. -
Ma è anche una questione di misura: alla fine, quante città occupano, realmente, i ribelli, considerato che hanno anche combattenti stranieri dalla loro? equi i carri gironzolano in tondo da soli fino a che uno non viene messo fuori uso ed abbandonato e devono arrivarne altri a tirarlo via dopo che si è preso parecchie botte. Al minuto 8.20 il carro recuperato viene ripreso nei dettagli per quantificare i danni. Nik, guarda che da questi video è difficile farsi una idea chiara. Intanto nel terzo video credo sia difficile parlare di un cameraman 'embedded' (è una cinepresa montata sulla torretta) e non sappiamo quello che realmente è successo: forse i due carri hanno semplicemente perso contatto, cosa che può succedere: hai visto cosa è una città di quel genere, tutta uguale e da cui ti possono sparare da mille posti.
-
Ripeto, perchè non sono stato evidentemente chiaro: fanno TUTTI così, ovvero tirano giu a cannonate tutto il possibile, POI appena possibile (che senò tornano i cattivi) la fanteria occupa le posizioni. Mandare un carro a sparare a destra e sinistra non vuol dire nulla, in ambiente urbano è solo fonte di guai. Per dire: part of the TF, the howitzers provided accurate, timely fires throughout the fight, delivering 925 rounds,mostly in danger-close fires. As dedicated assets to the TF, Paladin fires were greatly expedited in a 360-degree fight with fluid targets and a rapidly advancing maneuver force. Fire missions took less than two minutes from the initial call-for-fire(CFF) to rounds down range. Danger close missions were the rule, not the exception. 2/A/1-6 FA, our Paladin platoon, and Thunder Base, our 120-mm mortar platoon, quickly earned our confidence in their abilities todeliver timely and, more importantly,accurate fires. We routinely had 155-mm and 120-mm fires within 200 meters of friendly forces. Less frequently,81-mm mortars fired within 100 meters. Falluja, con i semoventi da 155 e i mortai da 120 che sparavano a meno di 200 metri dalle posizioni amiche (il limite standard è 600). http://www.globalsecurity.org/military/library/report/2005/2-2AARlow.pdf e Falluja fu infatti demolita. Nulla di strano, nelle immagini che vedete in Siria.-
-
Credo sia francamente impossibile che mandino avanti carri da soli. Va bene non avere armi sofisticate, ma un RPG a distanza ravvicinata a un cingolo ferma il carro. E a quel punto, o lo si recupera (e deve intervenire la fanteria) o lo si perde. Non risultano migliaia di carri persi, quindi con ogni probabilità utilizzano carri e fanteria nella giusta dose. Le estese distruzioni sono comuni in qualsiasi combattimento urbano, da Stalingrado in poi.
-
Comunque sia, realisticamente i canadesi pattuglierebbero la parte bassa di tale passaggio quella che si trova nell'atlantico. L'idea di lanciare degli F35 verso l'artico a 3mila km dalle loro basi e' assolutamente inutile anche perche i russi per accorciare dovrebbero sorvolare l'Alaska e li c'e l'Usaf. Dalla parte dell'atlantico non esistono minacce praticamente ah ecco, mi pareva. Rimangono gli USA, o il Messico... IL CANADA NON HA NEMICI, le FFAA sono infatti nominali (vedasi le FFNN) perchè da buon paese anglosassone non può non averle.... ma parte della polemica F35 viene anche da li.
-
Nel senso che gli USA non li attaccano? si.
-
Ma no, nessuna ironia: certo che se si dice che alla fine ai nemici ci pensano comunque gli USA, che in Artico non gli serve nulla, che la loro politica internazionale è non interventista, la domanda sorge spontanea. Poi evidentemente si scherza.
-
Ma soprattutto, se l'aereo non gli serve a un tubo, perchè dovrebbero comprarlo?