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Già peccato, tienine quindi alto l'onore
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Un bella intervista ad Arturo Parisi sullo stato del PD dal sito de La Stampa Parisi: "Il Pd? Invecchiato precocemente" «Lo dico con amarezza, è finita una stagione» Fabio Martini Roma - L’uomo delle eresie si è stancato. Da 15 anni Arturo Parisi lancia e rilancia provocazioni alla sinistra italiana, finendo per dettarne la linea, ma per lui è arrivato il momento dei consuntivi: «Lo dico con sofferenza: una stagione si è conclusa. Fra poco saranno vent’anni dalla caduta del Muro di Berlino e da quando alla Bolognina Occhetto riconobbe che una fase della storia era finita. Un ventennio, lo stesso termine che usavamo da ragazzi per il periodo fascista. E noi siamo ancora a segnare il passo più o meno sulla stessa mattonella, in attesa che qualcuno ci dia l'avanti marsch! E' per questo che il Pd non è credibile: siamo innanzitutto noi che non crediamo più a noi stessi». Sono le 10 della sera e nel silenzio del suo studio a piazza Santi Apostoli, la piazza dove nel 1996 si festeggiò la prima vittoria dei progressisti nella storia della Repubblica, Parisi ripesca passaggi dimenticati: «Me lo ricordo ancora Veltroni, quando nel 2000 gli proposi di allungare il passo e scioglierci assieme in quel soggetto nuovo che già allora chiamavamo Pd. Tra gli applausi del congresso ci rispose che se volevamo, non avevamo che da accomodarci nella grande casa dei Ds. Ci costrinse così ad attendere per altri 7 anni il futuro, inventandoci la Margherita. E, così, dopo altri 10 anni sprecati, siamo ancora là...». Dottor Stranamore per i detrattori, profeta disarmato per i fans, da anni Parisi contribuisce a trascinare la politica italiana su lidi inediti. Regista dei referendum che affondarono Dc e proporzionale, inventore dell’Ulivo e delle Primarie, da 2 anni è l’unico oppositore dentro il Pd. Il congresso Pd è partito tra le beffe di Grillo, un partito ritratto su se stesso, l’assenza di un'idea di Italia... «Dobbiamo riconoscerlo: per la prima volta sembra profilarsi una scelta vera, e non la celebrazione di una scelta già presa. Peccato che appaia ancora scelta tra persone e non tra diversi progetti per il Paese. Ma lei pensa che la forza di Obama derivi solo dal fatto di sentirsi scelto dai suoi concittadini? E non anche invece dal sapere il perché lo hanno scelto?». L'unica cosa che conta sembra essere «chi sta con chi»... «Più che dalle diverse opzioni in campo, molti sembrano essere ossessionati dall’idea di schierarsi con chi vince. Dopo tanto parlare di vocazioni maggioritarie, il congresso del Pd si sta svolgendo secondo le regole del Porcellum: ci sono due coalizioni tipo-Unione. Schierandosi, in qualche modo è possibile “comprarsi” la prenotazione ad un seggio futuro». Per tutti i notabili, la colpa è sempre dell’altro... «A Veltroni chiedemmo le ragioni delle sue dimissioni, ma non rispose. Sul piano umano mi costò doverglielo contestare. Per la situazione nella quale si era cacciato mi sembrava di sparare sulla Croce rossa. Tuttavia il mancato riconoscimento delle cause del disastro è uno dei fattori principali di debolezza. Spero sia giunto il momento dell’autocritica. Da parte di Franceschini, ma anche per i troppi che, pur avendo condiviso due anni di gestione unitaria, danno ad intendere di aver vissuto altrove. E’ anche questo che ci costringe a vivere nella reticenza: la paura di vedersi contestata l’accusa di corresponsabilità». Nell’inno alla «Giovinezza» di Franceschini, le pare più sorprendente l'oblio dei patron o quel giovanilismo che ha echi in culture autoritarie? «Questo blablare che confonde i giovani del partito col futuro del'Italia è la spia più sicura della nostra crisi, un aspetto nel quale il Pd è purtroppo in totale sintonia con l'invecchiamento del Paese. E' una crisi che accomuna tutti gli schieramenti interni. Ma stia tranquillo: è un blablare che non ha nulla a che fare con "Giovinezza". Qua non sono i giovani ufficiali che vengono dalle trincee a picchiare sulla porta delle istituzioni, ma troppi maschi già sfioriti che giustamente si lamentano dei tempi di avanzamento della loro carriera. L’Italia ci chiede uomini nuovi, un progetto, una speranza, uno sguardo nuovo». Lo spirito della bocciofila evocato da Bersani? «Quando l'ho letto è come se l’avessi sentito di persona. Quel bell'accento emiliano che nelle mie orecchie di sardo è da 40 anni la colonna sonora della mia vita. Lo stesso accento che ha addomesticato la ferocia dello stalinismo e ha aiutato a dimenticare il sangue che ha bagnato questa pacifica terra. Io avrei evocato la durezza delle assemblee di condominio ma ognuno è fatto a modo suo». C'è un logoramento di tutta la classe dirigente? «Sì e mi ci metto dentro anche io, che sono in Parlamento da meno di 10 anni. E una delle origini della crisi sta in quello che con leggerezza chiamiamo nuovismo. Quel fuggire dal passato, senza farci i conti, l’inseguire qualsiasi novità appaia all'orizzonte, cogliendone solo l’apparenza, inseguendo nomi e parole ogni volta applaudite come salvatrici. E’ così che siamo finiti in America. Con la fantasia». Lei di parole nuove ne ha immesse tante: si sente in colpa? «Dica piuttosto beffato. Pensi alle Primarie. Prima il muro. Poi tutti a gareggiare nell’impadronirsene perché percepivano nella parola una illusoria via di salvezza. Ed ora troppo impegnati con tutta la propria energia a disinnescarle nei fatti».
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Se nel 1941 avessimo avuto una diversa composizione delle FF.AA.
una discussione ha risposto a Hicks in Eventi Storici
Grazie Blue, mi son ho dimenticato che qui se si cerca si trovano tutte le risposte. Bellissimo articolo, grazie soprattutto a Dave per la ricca documentazione riportata. -
FANTASTICO!!! Bellissima realizzazione Manu! Utsumi a bordo di questo gioiello farà strage di donzelle. Salutacelo tanto! PS Grazie per le risposte Manu.
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Se nel 1941 avessimo avuto una diversa composizione delle FF.AA.
una discussione ha risposto a Hicks in Eventi Storici
Della Serie 5 il Macchi era l'unico a non avere il mauser 20mm sparante dal mozzo in quanto era in pratica il 202 rimotorizzato, questo però fu anche il suo punto forte perchè le linee di produzioni erano le stesse e la disponibilità era quindi immediata. La Fiat, come ricorda giustamente Folgore, produceva solo Fiat quindi qualcosa gli si commissionava sempre (vedi i Cr42 ) So che il Sagittario aveva dei problemi strutturali alla coda ma non so di più. A cosa erano dovuti? -
Grande Manu, veramente splendido! Mi piace molto vedere i pannelli con un differente grado di opacità, lo rende meno omogeneo e più relistico. Due domande Manu se posso: che trasparente opaco usi e quale ammorbidente per le decal?
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...e perderci il momento in cui Utsumi battezzerà il suo Starfighter, assolutamente no! Le vogliamo vedere eccome!
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Benvenuti ragazzi. Sakai vogliamo vedere presto il tuo Mitsubishi Zero in scala.
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Bellissimo Manu !!! Hai risolto benissimo il problema della decal sulla coda: l'hai aerografata interamente? Questo modello lo terrai per te o è destinato a volare via? Intanto complementi ancora.
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I 4 gatti che hanno ancora il coraggio e la pazienza di ascoltare Benedetto XVI
Hicks ha risposto a dindon nella discussione Discussioni a tema
E' naturale che gli altri possano avere le proprie ed esporle ma trattare il maggior esponente della religione cattolica come un delinquente non lo vedo giusto. Benvenga invece chi la vede diversamente si confronti con un approccio costruttivo e soprattutto con rispetto, di qualsiasi religione o credo essi siano. Il Papa è un'autorità non il tuo vicino di casa. -
I 4 gatti che hanno ancora il coraggio e la pazienza di ascoltare Benedetto XVI
Hicks ha risposto a dindon nella discussione Discussioni a tema
Ognuno è libero di avere le proprie opinioni e credi quindi chiedo di avere rispetto per chi la pensa diversamente. Il Papa è un'autorità e rappresente la Chiesa Cattolica, per molti è una guida ma non per tutti, questo non dev'essere ne una colpa ne un motivo di scherno per chi pensa in un modo o nell'altro. Il rispetto non ha ne colore polico che un credo religioso. Con tristezza noto che continuiamoci a dividerci su tutto, sprezzando chi non la pensa come noi e augurandoci la sua estinzione! E poi ci si lamenta dello scarso senso di unità nazionale edi essere un paesucolo insignificante. Non c'è proprio speranza noi, signori! Buon proseguimento -
Molto significativa questa frase. Non abbiamo ancora fugato un dubbio: Adriano Visconti volò oppure no sul Ba.65 ad inizio guerra? Nelle biografie che si trovano sulla rete lo danno in un reparto d'assalto a bordo del Nibbio ma lui, come giustamente ricordato da Folgore, era un pilota da caccia.
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Lo so ma molti siti danno il suo reparto da giugno a dicembre 1940 equipaggiato con il Nibbio sul teatro africano. In forza al 50° stormo d'assalto (reparto specializzato nell'attacco al suolo) della 159a Squadriglia. Una fonte. L'unica cosa da salvare...
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Il mio timore è che un giorno sui libri di scuola venga ricordato(o anche solo citato) il Battisti sbagliato.
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Ne parlavamo nella pagina precedente. Trovi il link del trailer al post #620.
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Se non erro Visconti all'entrata in guerra dell'Italia compì le prime missioni con il Breda 65 in nord-africa, dove, correggetemi se sbaglio, a causa di gravi incidenti furono messi a terra tutti gli esemplari del Nibbio. Una nota curiosa e triste: l'unica vera dote di questo velivolo fu uno degli handicap che ebbero i successivi aerei della RA, l'armamento.
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Visto che si parlava degli ostaggi della Bucaneer vorrei riportare questo lancio del Corriere per dimostrare cha la Farnesina anche se non fa rumore ogni giorno silenziosamente lavora e tiene costantemente informati i familiari. dal Corriere.it Vagni: fratello a famiglie Buccaneer, "Abbiate fiducia in Farnesina" MONTEVARCHI (Arezzo) - ''Abbiate fiducia nella Farnesina''. E' l'appello che Francesco Vagni, fratello di Eugenio, rimasto 178 giorni nelle mani dei ribelli islamici di Abu Sayyaf nelle Filippine, smaltita la festa dopo la notizia della liberazione, rivolge alle famiglie dei dieci marinai italiani del Buccaneer, il rimorchiatore in mano ai pirati somali da tre mesi. ''Mi e' dispiaciuto non pensare subito a loro - dice - ma a volte i momenti di festa fanno dimenticare i problemi degli altri. Oggi voglio rivolgere un pensiero a loro e dire a tutti di avere fiducia nel lavoro della Farnesina che noi non possiamo che ringraziare'', aggiunge Francesco, che spera che il fratello, dopo quest'esperienza si fermera'. ''Noi Vagni abbiamo sempre le ruote sotto i piedi - spiega - ma a Eugenio manca solo un anno alla pensione e allora, visto che c'e' anche la bimba piccola, e pensando a cio' che ha passato, spero che si fermi''.
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Dal sito della CNN il pakistan fa una proposta che ha il suo prezzo Pakistan says Taliban leader will talk to U.S. (CNN) -- Pakistan's military has declared that not only is it in contact with Afghan Taliban leader Mullah Mohammed Omar but that it can bring him and other commanders to the negotiating table with the United States. The acknowledgment of on-going communication with Taliban forces using sanctuary in Pakistan to launch military strikes against U.S. troops in neighboring Afghanistan is part of a new diplomatic overture to help the Obama administration find an end to the long-running conflict. In a CNN exclusive interview, Pakistan military spokesman Maj. Gen. Athar Abbas said in return for any role as a broker between the United States and the Taliban, Pakistan wants concessions from Washington over Islamabad's concerns with longtime rival India. And senior U.S. officials have told CNN the Obama Administration is willing both to talk to top Taliban leaders and to raise some of Pakistan's concerns with NATO's Afghan force commanders conceding the military fight against the Taliban in key areas of Afghanistan is at a "stalemate" and that a recent influx of American combat troops is hoped to break the deadlock, the consensus among military and diplomatic figures in the region is that the United States cannot win the war in Afghanistan militarily. [...]
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A cosa ti riferisci Saetta al paragone o al fatto dell'ammirazione/odio nei confronti di M.?
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Originale questa livrea! Vedo che sei partito alla grande! Bellissimo il cockpit ...a me non è non mai successo con una rivista di aerei
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Purtroppo Di Pietro non li ha seguiti, vedi intervista rilasciata all'Herald Tribune.
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Auguri di buon Compleanno Mangusta
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Quoto in pieno Madmike! Eolo lascia perdere, di parassiti dello stato ce ne sono già abbastanza. Portare la divisa è prima di tutto un onore e un dovere, sappi che ci sono persone che lo farebbero gratis o quasi. Quindi lascia perdere questa strada.