bhe avere il ponte corazzato porta degli svantaggi nelle sistemazioni aereonautiche e paradossalmente nella sicurezza... pesando molto non è possibile avere hangar aperti (almeno fino alla seconda guerra mondiale) e non si possono avere hangar ampi, per accogliere uno stormo decente di aerei. questo significa meno aerei a bordo e maggiori rischi se avviene un esplosione interna, dato che non ci sono vie di sfogo... se non sfondando la nave stessa.
ovviamente sono teorie costruttive... i ponti corazzati hanno dimostrato la loro utilità contro i kamikaze (le portaerei inglesi colpite da aerei sucidi riportavano meno danni delle similari americane, che anzi, spesso riportavano danni da "jack lo squartatore" sul ponte di volo), tuttavia, il gruppo di volo era piccolo. mentre, ad esempio, nel caso della taiho, il ponte corazzato contribuì a far sbriciolare la nave, una volta che i vapori di benzina si furono diffusi per la nave (i giapponesi avevano sistemi di controllo danni pessimi) e presero fuoco... forse sarebbe stato meglio far sbriciolare il ponte ma avere una via di fuga per l'onda d'urto e sopratutto un hangar aperto.
oggi, ovviamente, si è giunti al compromesso ideale (parlo sempre delle portaerei americane, le altre per me sono incrociatori portaelicotteri): ponte corazzato con hangar aperto ed ampio. questo però, avendo navi molto grosse e senza limiti di peso. ricordiamoci, infatti, che la maggior parte delle navi che hanno preso parte alla seconda guerra mondiale, erano frutto di uno compromesso (il più delle volte abominevole dal punto di vista progettuale/operativo) per mantenere i pesi entro i limiti dei trattati navali (abbiamo così avuto portaerei con l'osceno hangar sovrapposto, incorciatori pesanti che non avevano quasi corazzatura, ma filavano come un caccia... chi vuol capire capisca... corazzate poco corazzate ed incrociatori leggeri più protetti di quelli pesanti).