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Tutti i contenuti di vorthex
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Chi ha ucciso ciò che restava della par condicio?
vorthex ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
che non si senta parlare della sinistra arcobaleno è meglio... -
sono i colori indiani comunque... basta che digiti su google F4B o J seguito dal codice alfanumerico della tua squadriglia preferita e ti dovrebbe uscire, tra i vari risultati, un sito dove ci sono le immagini che ho postato
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tutte quelle pratiche come aprire le porte, farle passare per prima, dare la giacca quando fa freddo o piove. insomma, tutte quelle pratiche che nel 90% dei casi ti portano a finire "sotto il pacchero" o con la "fe**a in testa" e che avranno il loro acme in un essere lasciati, perchè si è poco uomini e perchè non le si fa sentire amate. in poche parole... le donne, per tenerle accanto, bisogna trattarle, quasi sempre male.
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veramente non capisco il nonnismo e le sue pratiche. ma che senso ha???
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ma noi non siamo maschilisti, ma cavalieri. l'essere cavalieri comporta, implicitamente, un certo maschilismo, che si traduce in una maggiore gentilezza verso il gentil sesso
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disintossicare un cocainomane è molto più facile che disintossicare un eroinomane, visto che la coca non da assefuazione fisica, anche se ha un "effetto palcebo" molto forte. e poi i denari sarebbero talmente tanti che "l'attività" sarebbe sempre in attivo. non capisco perchè poi moralmente è una bestialità, le sigarette e l'alcool fanno molto più male... eppure... è solo una questione di "moralità storica".
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è un giro d'affari immenso, lo stato farebbe un sacco di soldi a legalizzare la cocaina.
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ehm... l'agilità non è sinonimo di resistenza... un conto è fare manovre acrobatiche a velocità tutto sommate basse, un altro è eseguire manovre, anche "semplici" ad elevata velocità, come può essere seguire un aereo nemico in picchiata o condurre un combattimento aereo a 600km/h. comunque dire che due armi da 7,7mm e due cannonicini da 20mm fossero un armamento tale da rappresentare un punto di forza, mi sembra eccessivo, sia per la pochezza oggettiva che per i problemi di traiettoria dei diversi proiettili. infatti, Sakai usava usare solo uno dei due calibri alla volta, preferendo addirittura il minore dei due.
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da una rapida ricerca, sembra che esista solo un modello, scala 1/72 della Supermodel. questa marca, ha quanto ne so è fallita, ma i suoi kit si trovano facilmente su ebay o nei negozi di modellismo più vecchi
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ed eccoci finalmente con una delle navi a cui sono più legato sentimentalmente... il kit è costato 25euro, non troppi, ma neanche pochi, comunque in linea con le realizzazioni giapponesi (le altre non le tengo in conto, fanno troppo schifo, leggasi Revell ). lo scatolo è molto ben fatto, con cartoni duri e resistenti. il disegno principale, tenta di imitare le opere d'arte dei kit giapponesi, ma cade poi in banali errori di constestualizzazione storica (cosa c'entrano i bofors ed i radars MK.8 nel 1942???). un altro difetto dei disegni della trumpeter è l'endemico sbagliare le tonalità dei colori nei disegni al tratto, ma di questo poco ci importa. passiamo allo stampo. esso, è sapientemente inciso e lavorato e le plastiche si preannunciano come una gioia per il costruttore, così come lo furono quelle del CA-38 Baltimore. ogni stampo è racchiuso in un apposita busta di plastica, ad eccezzione dell'opera viva e dell'opera morta, che sono sfuse e legate assieme da fascette di plastica anti-urto (peccato che però manchi la famosa barretta di metallo, tipica delle realizzazioni del sol levante, il cui compito è dare un senso di "veritierà pesantezza" alla nave). ho già notato che il modello riserva delle sorprese, tra le quali la possibilità di realizzare i cannoni da 406/45 o in sistemazione fissa, con guanto di protezione (a dire il vero solamente accennato) alla base del pezzo, o in sistemazione mobile (che permette l'elevazione delle singole canne). inoltre, sembra anche che i 127/38 dispongano di un sistema per renderli elevabili (ovviamente in coppia, così come nella realtà). pregevoli, anche, gli stampi delle mitragliere da 28mm,20mm e 12,7mm e dei 2 Kingfishers da ricognizione. perplessità, invece, per la gru di poppa e per quelle centrali (si vedrà in sede d'opera). la note dolenti, invece, riguardano la radaristica, totalmente sbagliata, se si eccettua la grande antenna a materasso del radar di scoperata aera CXAM-1. infatti, abbiamo: sopra le direzioni tiro MK.38 (d.t. per i 406mm) dei radars Mk.8 (mentre invece dovrebbero essere una specie di Mk.3 somigliante, però, ad un Mk.4) e sopra le direzioni tiro MK.37 (d.t. per i 127mm) dei MK.12 con MK.22 altimeterico (mentre, invece, dovremmo avere dei semplici MK.4), inoltre, mancano del tutto i 2 radars SG da scoperta navale. questi errori, ci fanno capire, che lo stampo di base è quella già realizzata della North Carolina e di come essa appariva nel 1944 (tranne che per i radars SG). per ovviare a questi errori, basterà fare un pò di tagli ai MK.12/22 (che sono, in pratica, dei MK.4 con radar altimetrico laterale, in modo da usare il MK.22 come SG) e sostituire i MK.8 con dei MK.4 provenienti dal solito deposito pezzi di rispetto, che ogni modellista possiede. lo schema di mimetizzazione è la MS.22, di facilissima realizzazione, ma che io odio, perchè troppo semplice e moderno, anche se, devo ammettere, permettere di ammirare meglio il modello. ecco un pò di storia... http://en.wikipedia.org/wiki/USS_Washington_%28BB-56%29 http://www.navsource.org/archives/01/56a.htm ed ora... iniziamo a lavare i vari stampi...
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tacchinaggio mode-on
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sta nascendo un sentimento antisemita??? sei arrivato un pò tardi... l'antisemitismo è una delle caratteristiche dei comunisti pacifinti e non da oltre 50anni.
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aggiungendo che tu mi scrocchi sempre le penne... ci sto... guerriglia urbana tra i banchi ops... ho scritto duiti... si dice diuti
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il precariato colleziona un'altro morto
vorthex ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
bhe lev... la psicologia non è così semplice. ricordati sempre, chi vive per qualcuno, morirà per se stesso (vediamo se Pablo capisce la citazione ) -
col ov duiti...
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Moby - Disco Lies
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E dopo la prima donna comandante di Compagnia...
vorthex ha risposto a Thunderalex nella discussione Esercito
ed io che pensavo che l'episodio di nonnismo fosse accaduto perchè la recluta aveva detto al caporale che l'uniforme le stava male -
aeronauticamente robustissimi non lo so... basta pensare che ai caccia americani bastava gettarsi in picchiata per salvarsi, perchè ai caccia giapponesi si staccavano le ali.
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di aerei alla "arma finale tedesca" ce ne sono vari, tra cui abbiamo: Kyushu J7W1 Shinden, con elica spingente, canard ed una specie di ala a freccia... risultato: 1 prototipo volò per 45 minuti. Mitsubishi J8M1 Shusui, copa tedesca del Komet... risultato: 1 solo prototipo volo con esiti disastrosi Nakajima Kikka, molto simile al Me.262, ne eranbo state ideate versioni per molteplici impieghi... risultato: volò solo 2 volte e la seconda con esiti disastrosi diciamo, comunque, che a parità di pilota, c'era un discerto vantaggio "di macchina" a favore degli americani, dato che, è inutile far finta di non vedere, i loro aerei erano migliori di quelli giapponesi. l'unica speranza per il nipponico era di portare il nemico in un combattimento acrobatico, dove aveva maggiori speranze di vittoria. questo era un dato risaputo ai piloti statunitensi, che per questo, evitavano i combattimenti manovrati a bassa velocità (ed infatti i P-38 fecero stragi di veivoli ben più agili di loro, mentre in europa ebbero più difficoltà). al contrario, i piloti di sua maestà, non conoscendo la letalità dei cacciatori giapponesi, nei combattimenti manovrati, si gettarono nella mischia, forti dei loro Spitfire e delle loro vittorie in europa (parliamo del 1943-44), accumulando una marea di pessime figure.
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in liena generale erano aerei molto agili e leggeri, dotati di grandi doti di autonomia. tuttavia, pagavano questi pregi con una struttura il più delle volte fragilissima (basti pensare all' Oscar che andava in frantumi con 2 colpi da 12.7 o ai Betty, noti anche come accendino volante o al fatto che molti caccia giapponesi non potevano picchiare per inseguire un avversario, pena il distacco delle ali), senza protezioni passive e con un armamento spesso inadeguato (sopratutto i bombardieri). curiosità... erano tutti aerei con motori radiali, tranne il Tony (un caccia dell'esercito). tipico esempio di questa filosfia ne è lo Zero-Sen. aereo dalle doti acrobatiche e di autonima eccezzionale, che in mani esperte era un avversario pericolosissimo. tuttavia, pagava queste doti con una struttura leggerissima e quasi del tutto priva di protezione, con un armamento scarso e con prestazioni velocistiche che rimasero "al palo" (cioè mentre all'inizio era in linea con altri aerei, col tempo iniziò a rimanere sempre più indietro). inoltre, questa filosofia costruttiva esigeva al pilota molta bravura e ciò verrà pagato con perdite apocalittiche, nel momento in cui i piloti del sol levante non potranno godere di un buon addestramento. in definitiva, io sono contrario a questa filosofia costruttiva. privilegio molto di più quella americana, con aerei potenti e molto corazzati, che oltre a salvare la pelle a molti novellini, hanno permesso di far strage di Zero e compagni. ricordiamoci, infatti, che il Wildcat, quella specie di barile volante in dotazione alla marina americana nei primi 2 anni di guerra e che certo non era un campione di caccia, aveva un pregevole 5 a 1 contro i caccia nipponici, proprio per le sue doti di incassatore e di piattaforma molto armata (ovviamente accompagnata da accurate tattiche di combattimento).
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@Paladin: io penso che con una statalizzazione della droga, si possano introdurre apposite "sale da oppio" (intese anche come riservate camere d'albergo e non solo come coffèè shop), in modo da avere un maggior controllo o dei fortissimi vincoli giudiziari che ne vietino l'uso in luoghi pubblico (immediato arresto?).
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a dire il vero si possono comprare su R.I.D. senza problemi...
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questo non è vero, se stai giù, ti fai una canna o una striscia e ti torna l'allegria comunque, è ancora una questione del come e del quanto si usa una droga, non della droga in se per se. io non reco nessun danno (tranne che, eventualmente a me stesso) se mi ammazzo di canne o di pere a casa mia e se spendo i miei guadagni in questa attività. altro canto è se, per drogrami, rubo o ammazzo le persone, perchè non sono in grado di guidare una macchina. tuttavia, con una statalizzazione della droga, questi "danni pubblici", potrebbero essere grandemente limitati.