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Quando i francesi volevano rubarci la Valle D'Aosta
topgun80 ha risposto a topgun80 nella discussione Eventi Storici
Però quello che non capisco è questo: la francia, con l'italia in ginocchio occupa la valle d'aosta e viene messa subito a cuccia dagli americani, mentre la Jugoslavia che ha occupato grosse porzioni di territorio nei nostri confini orientali non è stata bloccata. Strano. -
Quando i francesi volevano rubarci la Valle D'Aosta
topgun80 ha risposto a topgun80 nella discussione Eventi Storici
Quel mangiaformaggio di de goulle aveva pensato di fare il colpaccio, far trovare gli americani di fronte al fatto compiuto. Purtroppo per lui la sua francia era praticamente a sovranità limitata visto che il cibo e le armi erano gentilmente fornite dallo zio sam. -
Quando i francesi volevano rubarci la Valle D'Aosta
topgun80 ha pubblicato una discussione in Eventi Storici
Ho da poco scoperto questo interessante articoli sui nostri cari cuginetti d'oltralpe Praticamente se gli americani non gli avessero fatti sloggiare la valle d'aosta oggi sarebbe dei francesi. " Le Monde " : nel ' 45 i francesi volevano annettersi una fetta d ' Italia E de Gaulle sfido' gli USA Quasi scontro in Valle d' Aosta poi Truman lo fece desistere Diede anche un ultimatum ad Eisenhower Alla fine si ritiro' sui confini del ' 39 ------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ "Le Monde": nel ' 45 i francesi volevano annettersi una fetta d' Italia TITOLO: E de Gaulle sfido' gli USA Quasi scontro in Valle d' Aosta poi Truman lo fece desistere Diede anche un ultimatum ad Eisenhower Alla fine si ritiro' sui confini del ' 39 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - PARIGI . Nel 1945, a un anno dallo sbarco in Normandia, le truppe angloamericane corsero il rischio d' essere prese a cannonate dagli alleati francesi. Si arrivo' sull' orlo di una battaglia "fratricida". Non si trattava di un errore tattico o di un tragico malinteso. Era un ordine di de Gaulle che, avendo occupato alcune zone della Liguria, del Piemonte e della Valle d' Aosta con le sue truppe, non intendeva rinunciarvi. Voleva un ruolo al momento dell' armistizio appropriandosi anche di terre italiane. In sostanza, ci ricambiava la mussoliniana "pugnalata alle spalle". Questo episodio e' stato ricostruito in un articolo apparso su Le Monde di ieri. Charles de Gaulle si sentiva snobbato da Churchill, Stalin e Truman. Viveva con l' incubo di essere ridicolizzato. In un documento segreto indirizzato a Roosevelt, predecessore di Truman, era stato dipinto come un uomo testardo e mentalmente instabile. Il generale temeva che la Francia libera fosse affidata per qualche tempo a un' amministrazione angloamericana. Cosi' aveva bisogno di dare prova della sua vitalita' militare. Nell' aprile del 1945, mentre gli alleati procedevano verso l' Italia del nord, due divisioni francesi, per lo piu' composte di partigiani e di alpini e comandate dal generale Doyen, dopo duri combattimenti ad alta quota sulle Alpi, riuscirono ad avere ragione di tedeschi e italiani. Il 28 aprile i francesi cominciarono a occupare Valle d' Aosta, Piemonte e la regione di Ventimiglia. Il comando inglese delle operazioni in Italia impose l' alt e ordino' che si ritirassero lungo le frontiere del 1939. Doyen informo' de Gaulle. "Non si arretra di un centimetro . fu la risposta ., anzi lei deve provvedere all' amministrazione militare e civile dei territori occupati". Doyen obbedi' , anche se a malincuore. Eisenhower s' infurio' , spedendo una lettera minacciosa a de Gaulle. Radicato nelle sue mire espansionistiche in Italia, il futuro fondatore della Quinta Repubblica alzo' le spalle. Il 9 maggio, alcuni mezzi blindati anglo americani, pronti a sparare, si sparsero nelle zone conquistate dai francesi. Alla richiesta di ordini, Doyen ottenne queste risposte. 12 maggio: "Qualsiasi straniero che pretenda d' immischiarsi nell' amministrazione dei comuni occupati dalle nostre truppe dev' essere espulso...". 17 maggio: "L' invio di forze americane nella zona che occupano le nostre truppe all' est della frontiera franco italiana del 1939 non puo' essere accettato. Sarebbe un atto ostile. Lei deve subito notificare quanto sopra alle autorita' militari alleate aggiungendo che l' esecuzione potrebbe determinare incidenti gravi". L' ultimatum di de Gaulle e' del 1 giugno: "Se gli alleati passeranno all' azione, dovra' impedirlo con tutti i mezzi". Charles de Gaulle si era spinto troppo oltre. Churchill lo defini' un "nemico degli alleati" e telefono' a Truman, denunciando il folle annessionismo del generale francese. Truman, il 7 giugno, scrisse a de Gaulle, dicendo d' essere sconvolto all' idea che soldati francesi, con armi americane, fossero pronti a combattere soldati americani e alleati che avevano liberato la Francia: "Le comunico che saranno interrotte tutte le forniture militari alle truppe francesi". De Gaulle innalzo' bandiera bianca. Scarico' ogni responsabilita' sul coraggioso Doyen. Il 9 giugno, gli "invasori" francesi si ritirarono sulle frontiere del ' 39. "Mi raccomando . disse de Gaulle a Doyen . di dare meno pubblicita' possibile al fatto". Fu cosi' che la Francia gollista ottenne dall' Italia solo qualche villaggio e valle per circa 700 km quadrati. Munzi Ulderico http://archiviostorico.corriere.it/1995/gi...506119337.shtml p.s. :noto adesso che ho postato nella discussione sbagliata. Scusate l'errore. -
E' quello che intendevo dire anch'io, e poi non capisco cosa c'è di tanto scandaloso nel fare affari con Cina.
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Esatto, secondo me bisogna prendere esempio dagli USA, che starnazzano con slogan tipo "tibet libero" e contemporaneamente fanno affari d'oro con Pechino.
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Sull' Africa il discorso sarebbe lungo, l'ultima cosa su israele e poi chiudo: tutti i dati che hai citato sono il risultato di anni di finanziamenti degli Americani e dei loro cosiddetti alleati; gli Israeliani sanno di dipendere totalmente dalla potenza americana e da tutte le altre potenze e naturalmente abbaiano quando gli USA gli dicono di abbaiare. Inoltre se i finanziamenti e le tecnologie americane (e non solo) non dovessero più arrivare tutti gli ebrei israeliani ritornerebbero nei loro paesi d'origine (pensate cosa succederebbe alla Russia), e nessuno stato si augura una cosa del genere.
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Te lo spiego subito: la posizione degli ebrei (sia israeliani che degli altri stati) in politica estera è esattamente la stessa di quella di Washington, non perchè siano filoamericani, ma semplicemente perchè israele campa di aiuti americani per tutti i settori della sua economia (senza i finanziamenti americani sarebbe come il burundi), quindi non possono avere una posizione diversa da quella degli USA.
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Che non è una fonte credibile.
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Per cosa dovrei manifestare a teheran? hanno riconteggiato i voti, adesso non possono dire che i risultati delle elezioni sono truccati. p.s. il link segnalato dal forumista picpus porta a un sito di ebrei.
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Adesso che i voti sono stati riconteggiati spero che le acque si calmino un pò, il sostegno che tutti i telegiornali stanno dando a quelle manifestazioni è sospetto.
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Io sono contro la censura, ma non capisco perchè censurare il leone del deserto, dove il nostro esercito non viene ridicolizzato, mentre ci sono dei film dove i nostri soldati appaiono come degli incapaci, senza che questo susciti nessuna reazione.
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Io ho visto il film anni fà in versione sottotitolata, è un peccato che abbiano aspettato 30 anni(!) per farlo uscire in Italia; tra l'altro l'esercito italiano ne usciva più dignitosamente che in quella schifezza di "il mandolino del cap. corelli", ecco, questo era un film da censurare.
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Non so se è questa la sezione giusta, ma in quest'articolo si parla del rapporto del nostro governo con la russia di Putin Cossiga: “Silvio pesta i piedi agli Usa, ecco perché lo vogliono far fuori” di Andrea Cangini Il presidente emerito parla a tutto campo: “Berlusconi è un istintivo, un ingenuo. Non dovrebbe replicare alle accuse e invece s’è inventato piccole balle. All’America non piacciono la sua sintonia con Putin e con la Libia”. PRESIDENTE Cossiga, solo lei può svelare l’arcano: c’è un complotto per disarcionare Berlusconi o no? «Un po’ sì, un po’ no». Risposta ambigua. «Caro mio, a essere ambigua è la realtà! E gli arcana imperii non vanno mai svelati del tutto. L’ho anche detto a Berlusconi…». Cos’ha detto a Berlusconi? «Diverse cose. La prima, fondamentale, è di tacere». In che senso? «Tacere, non replicare alle accuse per non aizzare nuovi attacchi». Berlusconi, invece… «Berlusconi è un istintivo, non s’è tenuto. Bastava dicesse ‘io mi occupo di politica e non di gossip’, invece è andato a Porta a Porta, ha gridato al complotto, s’è inventato una serie di piccole balle…». E i media ne hanno approfittato. «Ovviamente, più elementi dai più elementi troveranno». E’ la regola del giornalismo d’inchiesta. «Ma quale giornalismo? Ma quale inchiesta?». Quella di Repubblica, no? «Sarebbe meglio parlare dell’editore di Repubblica, De Benedetti». Perché? «Come perché? De Benedetti, come tutti gli imprenditori, punta a far quattrini, e con Berlusconi è rimasto fuori dalle fusioni bancarie, dall’affare Alitalia, dalla ricostruzione dell’Aquila e pare non intenda infilarlo neanche nella holding di Telecom in via di costituzione». De Benedetti, dunque… «S’è incazzato e, secondo me, grazie a una gola profonda nell’entourage del premier ha messo su lo ‘scoop’ sulla festa di Casoria». Era prevedibile? «Largamente. Ma Berlusconi non ha capito che un presidente del Consiglio deve aspettarsi che ogni dettaglio della sua vita privata venga passato al microscopio». C’è chi parla di «delirio di onnipotenza». «Posto che quando uno comincia come cantante sulle navi da crociera e poi entra nella lista degli uomini più ricchi del mondo un certo senso di onnipotenza ci può anche stare…». Posto ciò? «La verità è che Berlusconi è un giocherellone; se lo invitano a una festa a Casoria, lui ci va». E ora, che dovrebbe fare? «Tre cose: far avere la cittadinanza italiana allo ‘svizzero’ De Benedetti, farlo entrare nell’affare Telecom, affidare a una società presieduta dal direttore di Repubblica, Ezio Mauro, una parte della ricostruzione dell’Aquila». Potrebbe non bastare, c’è chi sospetta che l’intrigo abbia ormai dimensioni internazionali. «La questione è seria, ma di un’operazione del genere sarebbero capaci solo pochi Stati. Vediamo: la Francia non può essere stata perché ha bisogno dell’Italia per contrapporsi agli Stati Uniti; la Federazione russa neanche, perché Putin ha un eccellente rapporto con Berlusconi; Israele non ne avrebbe interesse, e comunque non fa operazioni di disinformazione ma solo omicidi mirati…». Dunque, non resta che… «Non resta che l’America. E’ infatti noto che Obama non ama l’Italia e non mi meraviglierei che disertasse pure il G8». Non amare l’Italia le pare un motivo sufficiente? «Se ha ragioni concrete, sì. La principale riguarda l’evidente asse politico che lega Berlusconi a Putin e l’accordo miliardario appena sottoscritto dall’Eni con Gazprom per la costruzione di un colossale gasdotto che approvvigionerà l’Italia e l’Europa». Iniziativa che intacca gli interessi americani? «Sì, perché rafforza Putin e penalizza fortemente il gasdotto che passa per l’Ucraina, sul quale gli Stati Uniti hanno una sorta di egemonia di fatto». Altre ragioni di inimicizia? «Ci sono, e sono sempre legate alla politica estera ed energetica. Ne dico due: Berlusconi è amico di Gheddafi ed ha firmato un trattato in base al quale l’Italia non concederà le proprie basi militari in caso di attacco alla Libia; l’Italia, a differenza degli Stati Uniti, è interessata a mantenere buoni rapporti con l’Iran». Insomma, abbiamo individuato il burattinaio. «Ma nooo, affatto. L’avremmo individuato se non fosse che Obama è un noto pacifista e se non avesse ordinato agli agenti della Cia di sospendere l’attività di intelligence per dedicarsi unicamente al gioco del golf e del baseball». Capito. Secondo lei, ora, cosa dovrebbe fare Berlusconi? «Stare calmo, dare per scontato che l’affare Noemi non gli toglierà voti e semmai gliene procurerà di nuovi e dimettersi subito dopo le europee per stravincere le elezioni anticipate. Capisco, teme che le Camere non verrebbero sciolte e l’incarico sia dato a Fini, ma sbaglia: Fini ha ormai dalla sua solo il ministro Ronchi». Quotidiano .net http://www.circololucedelsud.it/?p=10516
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Nord Corea [Discussione Ufficiale]
topgun80 ha risposto a mats88 nella discussione Discussioni a tema
Piccolo O.T. Guarda che l'italia non è stata affatto "liberata" dagli u.s.a.: l' Italia era un paese dell' asse, ha fatto la sua guerra, è stata sconfitta, e ha firmato una resa incondizionata che la rende un possedimento degli americani. Nella storia non si è mai verificato che un paese, dopo averne sconfitto e occupato un' altro, lasci libero quest'ultimo come se niente fosse accaduto. Tornando alla corea del nord, io mi chiedo come un stato così piccolo ed insignificante possa rappresentare un pericolo anche solo per la corea del sud, secondo me anche con 200 testate nucleari non riuscirebbe ad invadere nessun paese vicino. -
Nord Corea [Discussione Ufficiale]
topgun80 ha risposto a mats88 nella discussione Discussioni a tema
Intruder se non accetti opinione diverse dalle tue dillo subito anzichè cercare inutili scuse. -
Nord Corea [Discussione Ufficiale]
topgun80 ha risposto a mats88 nella discussione Discussioni a tema
Giustissimo, ogni stato deve avere la possibilità di rispondere ad un eventuale attacco, mica si dovono poter difendere solo i paesi con il posto di veto al consiglio di sicurezza dell'ONU. E' diverso, secondo me la corea dovrebbe riunificarsi, non mi interessa quale corea prenda l'iniziativa, basta che diventino un unico stato. -
Nord Corea [Discussione Ufficiale]
topgun80 ha risposto a mats88 nella discussione Discussioni a tema
Non mi risulta che i nordcoreani abbiano aggredito o minacciato altri stati, è semplicemente ridicolo che un paese così piccolo e debole possa minacciare altri paesi. -
Nord Corea [Discussione Ufficiale]
topgun80 ha risposto a mats88 nella discussione Discussioni a tema
Secondo me tutti i paesi hanno diritto a dotarsi di armi nucleari, il fatto che siano democrazie o dittature sono dettagli; anche la cina è una dittatura eppure nessuno si permette di criticarla per il nucleare militare. -
Intendi quello che decidono gli americani? questo dimostra che l'italia non ha sovranità.
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Non capisco che male c'è, è un dato storico che Colombo abbia ordinato lo sterminio di popolazione indigene.
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È più preziosa del petrolio e scarseggia: l'acqua
una discussione ha risposto a topgun80 in Discussioni a tema
Se l'acqua diventerà più preziosa del petrolio prepariamoci a nuove aggressioni americane. Messaggio provocatorio e senza argomentazione. 10% e vedi di cambiare, altrimenti seguiranno provvedimenti più drastici -
Non c'era nessuna guerra, gli americani volevano sfruttare l'america meridionale come una colonia e ci sono riusciti; pinochet e batista erano due criminali torturatori come tutti gli statisti addestrati dagli u.s.a., e i popoli che non accettavano i governanti imposti dallo zio sam venivano affamati con l'embargo.
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Chiediti piuttosto qual'è il concetto di democrazia per gli u.s.a., visto che tra dittatori e squadroni della morte hanno affamato e ucciso migliaia di persone in america latina. ps. ti risparmio le faccine perchè quando si parla degli u.s.a. in america meridionale c'è da vergognarsi.
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Già il fatto che gli americani chiamino il sud america "cortile di casa" dà un idea del loro concetto di democrazia.
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BBC: Iran ha lanciato suo primo satellite in orbita
topgun80 ha risposto a Debugger nella discussione News Aviazione
Veramente Saddam era supportato da tutti i paesi occidentali, e poi i paesi arabi hanno il diritto di comprarsi tutte le armi che vogliono. Un ultima cosa: i maggiori produttori di armi sono i paesi che hanno il posto di veto al consiglio di sicurezza dell'ONU (USA, Francia, Russia, Inghilterra, Cina), non certo i paesi arabi o l'iran.