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  1. Mi confermi Legolas che le traduzioni casalinghe saranno accettati, insieme ad un link, ovviamente? Saluti, Bugger.
  2. Group: Georgia admits to dropping cluster bombs GENEVA (AP) -- A prominent human rights group says Georgia has admitted dropping cluster bombs in its military offensive to assert control over the restive province of South Ossetia. Human Rights Watch says it has received an official letter from Georgia's Defense Ministry that acknowledges use of the M85 cluster munition near the Roki tunnel that connects South Ossetia with Russia. The M85 is the same weapon that was used extensively by Israel in its 2006 war with Hezbollah in Lebanon. HRW arms division researcher Bonnie Docherty told reporters in Geneva on Monday that Russia undoubtedly used cluster munition in several places during the conflict. However, Russia has denied using the weapon. ================ Ecco altra bella notizia, qualcuno è ancora convinto di bontà democratica di Saakashvili? Bugger.
  3. Ciao Dindon, ma cosa ti interessa di Russia? Se non mi lo dice, non so da dove cominciare... Bugger.
  4. Come ho già spiegato diversi volte, l'occidente sta attraversando la crisi economico-sociale più grave in 80 anni. Dopo il crollo di USSR sono passati già 17 anni. La situazione in mondo è cambiata radicalmente. Leggi tutta questa intervista, o meglio il libro "The limits of Power", per capire la situazione. Saluti, Bugger.
  5. Russia: US still looking for WMDs in Iraq? Russian Ambassador to the UN Vitaly Churkin Russia has slammed what it calls the UN Security Council's hypocritical stance on the independence of Abkhazia and South Ossetia. Russian Ambassador to the UN Vitaly Churkin has accused the world body of adopting a double standard approach in dealing with the issue. He said members of the Council are ignorant about the essence of the Caucasus conflict, Russia Today reported on Friday. The remarks were made after a Thursday's meeting of the Security Council during which the Western powers criticized Moscow's recognition of South Ossetia and Abkhazia. "Russia violated the security zone patrolled by UN peacekeeping forces deployed by the UN Security Council," said Alejandro Daniel Wolff, US Representative to the UN. "In Abkhazia, Russia is violating not only the territorial integrity of Georgia, but also the integrity of this Council." The US also said Russian troops should have never entered the territory of Georgia, a sovereign member of the international community. Churkin, however, hit back by referring to the US invasion and occupation of Iraq. "I would like to ask the distinguished representative of the United States about....Weapons of Mass Destruction. Have you found them in Iraq yet or are you still looking for them"? Churkin said. Churkin, however, said the international community had failed to act in response to Georgia's invasion of South Ossetia earlier this month. "The US and some European states promised (Georgian President) Mr Saakashvili NATO's protection and have started supplying him with new weapons. It obviously invites fresh provocations," the Russian envoy said. He also said that Moscow had called for a ceasefire in the early hours of the conflict but no one had supported it. SB/DT
  6. Stati Uniti con la NATO rischiano di fare lo stesso brutto fine del USSR, infatti le somiglianze sono moltissimi, tra quale: 1. la crisi permanente economica, che dura da Marzo 2000; 2. perdita dello scopo, L'USSR faceva le scaramucce in giro di mondo per portare il suo bene assoluto (il comunismo), e ora la facete vuoi, con infinita "guerra al terrorismo" e il bene assoluto "democrazia". 3. militarizzazione, il bilancio "difensivo" in "tempo di guerra" è oltre di un trilione dei dollari, che non ci sono più, quindi indebitandosi con sue avversari geopolitici. Ti sembra una situazione sostenibile? Bugger.
  7. Confermo che il motivo principale è la politica interna. Non possiamo permettere di perdere la faccia in questo modo. E siamo orgogliosi delle nostre FA. Al confronto di guerra Israelita con Hamas, per intenderci. Molto bene, FA Russi hanno conclusa un missione di peacekeeping, hanno respinto l'attacco USA-Georgiano, cosa volete di più? Non avete fatto un bella figura in Serbia, bombardando tutto per 72 giorni, non avete fatto una bella figura in Afganistan e Iraq, non pensi? Al riguardo di paesi slavi, del ex'patto di Warshavia, sono conformisti, hanno cambiato i padroni non di una volta in tempi recenti. Saluti, Bugger.
  8. '1,692 killed in Georgian aggression' Thu, 28 Aug 2008 10:06:30 GMT South Ossetia's prosecutor general reports 1,692 deaths resulted from Tbilisi's August offensive against the autonomous Georgian province. "We have information of 1,692 dead and 1,500 injured as a result of the Georgian aggression," Russian Interfax news agency quoted Teimuraz Khugayev as saying. This is while on Thursday, German Foreign Minister Frank-Walter Steinmeier urged Moscow to allow an international probe into Russian claims of abuses by the Georgian military in South Ossetia. "(Moscow) alleges that there atrocities were meted out on the South Ossetian population. Russia or South Ossetia must document whether this is the case and to what extent," Steinmeier told the Sueddeutsche Zeitung daily. "Russia ... would be well advised to allow for example the Organization for Security and Cooperation in Europe (OSCE) the possibility to investigate," he added. Early in August, Russian tanks and combat aircraft entered South Ossetia following a Georgian offensive against the province which has been at odds with Tbilisi since its declaration of independence in the early 1990s. MRS/MMN S.Ossetia says Georgian drone shot down over capital TSKHINVALI, August 28 (RIA Novosti) - A Georgian unmanned reconnaissance plane was shot down early on Thursday over the South Ossetian capital, a local Interior Ministry official said. "A Georgian drone was flying from south to north over Tskhinvali at 00.10 Moscow time (20.10 GMT). South Ossetian military units opened fire at the UAV and shot it down," said acting Interior Minister Mikhail Mindzayev. He also said several illegal armed groups were operating near the capital under orders from Georgian authorities to conduct subversive activities and terrorist acts. "To prevent these activities, South Ossetian security-related forces, including police, are forming special counter-terrorist units," Mindzayev said. On Wednesday, Col. Gen. Anatoly Nogovitsyn, the deputy chief of Russia's General Staff, said a Georgian reconnaissance drone made a flight at 3.15 p.m. Moscow time [11.15 GMT] over South Ossetia, spying on places of deployment and movement routes of Russian military detachments, in violation of existing agreements. Numerous flights by reconnaissance drones over South Ossetia were reported by Russian peacekeepers before Georgia launched its devastating military offensive against the region on August 8. Russia officially recognized South Ossetia, along with breakaway Abkhazia, as independent countries on Tuesday.
  9. Ma chi è Surikov? Non lo conosco. Si può trovare un può di tutto in rete. Comunque, i paesi Baltici sono in recessione ora, perché il traffico di import/export (che faceva 20% delle entrate) Russo non viene più tramite loro. Quindi, con altri mezzi, la politica Russa va in senso giusto. Ma non perché i russi sono cattivi, ma per la posizione russofoba e filonazista dei loro governi. Bugger.
  10. Giusto per chiarezza, io non ci credo, e avevo scritto diverse volte. Saremo amici come prima. Giusta osservazione, pero vale anche per Stati Uniti, Israele e Europa. Preciso che stata la Georgia (in realtà gli Stati Uniti) ad attaccare la Sud Osetia e peacekeepers Russi, non viceversa. Ritengo che FA Russo è di tutto rispetto. Per la difesa su terra sua. Cosi è stato, fu creata l'alleanza con i stati di Asia Centrale e la Cina , fu ripensata la dottrina militare, economica e sociale. Saluti, Bugger.
  11. Non so se sarà vero, ma se si, questo dimostra la validità della dottrina Weinberger-Powell. Bugger.
  12. Ciao tutti, vorrei esprimere mio giudizio personale su tema, in anzitutto occorre guardare un può indietro, il modo di pensiero di Tuccio14 deriva dalla dottrina militare neocon di "full spectrum dominance", che si è dimostrata poco efficace contro nemico poco attrezzato ma motivato e, sopratutto, supportato dai abitanti nativi. La dottrina neocon ha presto dimenticata la lezione di Vietnam, dove gli americani non si sono limitati nel uso della forza. Se qualcuno ricorda, dopo disastro vietnamita fu nata una strategia sviluppata da Caspar Weinberger, cosiddetta dottrina Weinberger-Powell, quale aveva questi nodi principali: 1. si combatte solo quando ci sono in gioco gli interessi nazionali vitali; 2. per ottenere obbiettivi concreti e raggiungibili, chiari in anticipo; 3. mobilitando tutte le risorse necessarie, "morali e politiche oltre che materiali", per vincere in modo decisivo e pronto; 4. uscendo dal conflitto senza lasciare strascichi e altri "lose ends". Secondo me, è una strategia di buon senso, pero, ora non vedo i presupposti per entrare in una guerra per i Stati Uniti in Georgia, come si dice Kissenger, USA non si suicida per un alleato minore (direi minuscolo). Se ci sarà un conflitto, di certo sarà più simile a quello di seconda guerra mondiale che di quello in Yugoslavia, perché i mezzi satellitari saranno neutralizzati in primi giorni del conflitto, AWACS sono i bersagli non difendibili, la flotta in Mar Nero è molto vulnerabile ad un attacco a saturazione missilistico. Allora rimane un attacco via terra, ma non tramite Georgia, ma Polonia. Vi rendete conto, che non avete le capacità di confrontare la Rusia su terra? Sulla pianura sconfinata, ideale per gli carri armati. Ultimi bravi a muoversi sulla terra erano i tedeschi, ma non ci sono più. Saluti, Bugger.
  13. FT.COM: The west is strategically wrong on Georgia By Kishore Mahbubani Published: August 20 2008 19:19 | Last updated: August 20 2008 19:19 Sometimes small events can portend great changes. The Georgian fiasco may be one such event. It heralds the end of the post cold-war era. But it does not mark the return of any new cold war. It marks an even bigger return: the return of history. The post cold-war era began on a note of western triumphalism, symbolised by Francis Fukuyama’s book, The End of History. The title was audacious but it captured the western zeitgeist. History had ended with the triumph of western civilisation. The rest of the world had no choice but to capitulate to the advance of the west. In Georgia, Russia has loudly declared that it will no longer capitulate to the west. After two decades of humiliation Russia has decided to snap back. Before long, other forces will do the same. As a result of its overwhelming power, the west has intruded into the geopolitical spaces of other dormant countries. They are no longer dormant, especially in Asia. Indeed, most of the world is bemused by western moralising on Georgia. America would not tolerate Russia intruding into its geopolitical sphere in Latin America. Hence Latin Americans see American double standards clearly. So do all the Muslim commentaries that note that the US invaded Iraq illegally, too. Neither India nor China is moved to protest against Russia. It shows how isolated is the western view on Georgia: that the world should support the underdog, Georgia, against Russia. In reality, most support Russia against the bullying west. The gap between the western narrative and the rest of the world could not be greater. It is therefore critical for the west to learn the right lessons from Georgia. It needs to think strategically about the limited options it has. After the collapse of the Soviet Union, western thinkers assumed the west would never need to make geopolitical compromises. It could dictate terms. Now it must recognise reality. The combined western population in North America, the European Union and Australasia is 700m, about 10 per cent of the world’s population. The remaining 90 per cent have gone from being objects of world history to subjects. The Financial Times headline of August 18 2008 proclaimed: “West in united front over Georgia”. It should have read: “Rest of the world faults west on Georgia”. Why? A lack of strategic thinking. Mao Zedong, for all his flaws, was a great strategic thinker. He said China always had to deal with its primary contradiction and compromise with its secondary contradiction. When the Soviet Union became the primary contradiction, Mao settled with the US, even though it involved the humiliation of dealing with a power that then recognised Chiang Kai-shek as the legitimate ruler. The west must emulate Mao’s pragmatism and focus on its primary contradiction. Russia is not even close to becoming the primary contradiction the west faces. The real strategic choice is whether its primary challenge comes from the Islamic world or China. Since September 11 2001, the west has acted as though the Islamic world is the primary challenge. Yet rather than devise a long-term strategy to win over 1.2bn Muslims, the west has jumped into the Islamic world with no strategy. Hence there are looming failures in Afghanistan and Iraq and an even more hostile environment in the Islamic world. Many European thinkers are acutely aware of the folly of many US policies. But they are reluctant to confront the dangers of outsourcing their security to US power. In security, geography trumps culture. Because of geography, Europe has to worry about Islamic anger. Because of the Atlantic Ocean, the US has less reason to do so. In the US, leading neo-conservative thinkers see China as their primary contradiction. Yet they also support Israel with a passion, without realising this stance is a geopolitical gift to China. It guarantees the US faces a hostile Islamic universe, distracting it from focusing on China. There is no doubt China was the bigger winner of 9/11. It has stabilised its neighbourhood, while the US has been distracted. Western thinkers must decide where the real long-term challenge is. If it is the Islamic world, the US should stop intruding into Russia’s geopolitical space and work out a long-term engagement with China. If it is China, the US must win over Russia and the Islamic world and resolve the Israel-Palestine issue. This will enable Islamic governments to work more closely with the west in the battle against al-Qaeda. The biggest paradox facing the west is that it is at last possible to create a safer world order. The number of countries wanting to become “responsible stakeholders” has never been higher. Most, including China and India, want to work with the US and the west. But the absence of a long-term coherent western strategy towards the world and the inability to make geopolitical compromises are the biggest obstacles to a stable world order. Western leaders say the world is becoming a more dangerous place, yet few admit that their flawed thinking is bringing this about. Georgia illustrates the results of a lack of strategic thinking. The writer, dean of the Lee Kuan Yew School of Public Policy (National University of Singapore), has just published ‘The New Asian Hemisphere: the Irresis­tible Shift of Global Power to the East’
  14. "La nostra scelta inevitabile" Medvedev scrive all'Occidente Questa è la lettera inviata ieri mattina dal presidente russo ad alcuni capi di stato e governo, fra cui il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, quello francese Nicolas Sarkozy, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi. Il capo del Cremlino annuncia il riconoscimento dell'indipendenza di Ossezia del Sud e Abkhazia Nello spirito delle nostre relazioni di fiducia reciproca desidero informarLa che la Federazione Russa si trova di fronte alla necessità di prendere la decisione difficile - ma l'unica possibile, in queste condizioni - di riconoscere l'indipendenza e la sovranità dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia. L'aggressione del regime di Mikhail Saakashvili contro l'Ossezia del Sud ha cancellato le vite di molti dei nostri cittadini, compresi i militari che facevano parte del contingente multinazionale per il mantenimento della pace. Avendo dato l'ordine criminale di attaccare l'Ossezia del Sud, Saakashvili contava di realizzare un'operazione lampo e di mettere la comunità internazionale di fronte al fatto compiuto di una "sistemazione" del conflitto tra la Georgia e l'Ossezia del Sud alle condizioni di Tbilisi. Contemporaneamente, lui stava preparando un'azione militare anche contro l'Abkhazia. Questi piani si sono scontrati con la resistenza dei popoli dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia e sono stati stroncati dalle azioni decisive del rafforzato contingente di pace russo. Da quando, all'inizio degli anni '90, il presidente georgiano Gamsakhurdia lanciò l'appello per una "Georgia per i georgiani" e abolì gli Stati autonomi dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, ordinando di prendere d'assalto Sukhumi e Tskhinvali, la Russia fece tutto quanto in suo potere per impedire il genocidio e le pulizie etniche. La Russia, come mediatrice e pacificatrice, voleva arrivare a una soluzione politica dei conflitti. Allo stesso tempo, ci siamo sempre basati sul riconoscimento dell'integrità territoriale della Georgia. Tuttavia la dirigenza georgiana faceva spesso saltare il processo negoziale rinnegando le intese precedenti. Faceva uso di ingegnose provocazioni politiche e militari violando gravemente il regime stabilito con il sostegno dell'Onu e dell'Osce nelle zone del conflitto. Tutto questo era accompagnato da azioni antirusse, attacchi ai militari del contingente di pace, arresti dei nostri ufficiali e deportazioni dei nostri diplomatici. Non abbiamo raccolto le provocazioni, abbiamo dimostrato fermezza e pazienza, abbiamo cercato in ogni modo di far rinsavire il regime di Tbilisi, farlo tornare al tavolo delle trattative. Non abbiamo abbandonato questa nostra posizione di principio neanche dopo la proclamazione unilaterale dell'indipendenza del Kosovo. Ciononostante la dirigenza georgiana non ha potuto e non ha nemmeno voluto apprezzare la nostra linea costruttiva, cadendo sempre più nella febbre militarista. Un ruolo chiaramente distruttivo è stato giocato dai protettori esterni di Saakashvili, che l'hanno aiutato a riarmarsi fino ai denti, favorendo di fatto le sue intenzioni aggressive e rafforzando la sua fiducia nell'impunità. I nostri insistenti appelli a Tbilisi per la stipula di accordi sull'impegno al non uso della forza in Abkhazia e Ossezia del Sud sono stati respinti dalla dirigenza georgiana e ignorati dall'Unione europea e dalla Nato. Nella notte dell'8 agosto 2008 Tbilisi ha fatto la sua scelta, iniziando la guerra contro il popolo sudosseto il quale - stando alle dichiarazioni di Saakashvili - è considerato una parte del suo Stato. Con il suo ordine criminale di iniziare la guerra, il presidente georgiano ha cancellato di propria mano tutte le speranze per il ristabilimento dell'integrità territoriale e la coesistenza pacifica di sudosseti, abkhazi e georgiani in un unico Stato. I popoli dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud si sono espressi più volte con referendum a favore dell'indipendenza delle proprie Repubbliche. Ciò che è successo in Ossezia del Sud e si stava pianificando di fare anche in Abkhazia ha fatto traboccare il vaso della pazienza. In questi giorni i presidenti Bagapsh e Kokojty, sulla base della delibera dei loro Parlamenti, si sono rivolti alla dirigenza russa per la richiesta del riconoscimento della sovranità di Stato dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud. Il consiglio della Federazione e la Duma di Stato in modo unanime si sono espresse a sostegno di questo appello. Questa posizione è condivisa dalla stragrande maggioranza dei nostri cittadini. Basandosi sulla situazione che si è venuta a creare, tenendo conto della volontà espressa dai popoli dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, attenendosi alle disposizioni dello statuto Onu e alla dichiarazione sui principi e il diritto internazionale riguardanti le relazioni amichevoli tra gli Stati, all'atto finale di Helsinki e agli altri documenti internazionali di parte, è stata presa la decisione del riconoscimento da parte della Federazione Russa dell'indipendenza della Repubblica di Abkhazia e della Repubblica dell'Ossezia del Sud. I rispettivi decreti saranno da me firmati il 26 agosto 2008. Conto sulla Sua comprensione e sul Suo sostegno. Inoltre spero che i 6 principi concordati a Mosca il 12 agosto per la sistemazione dei conflitti rimarranno in vigore per quanto riguarda l'adozione delle misure contro la riapertura delle attività militari. A tal fine faremo tutto il necessario, comprese la azioni coordinate con gli osservatori dell'Osce. Siamo pronti a concordare un regime efficace per la zona di sicurezza attorno all'Ossezia del Sud affinché sia posta una barriera contro le provocazioni e i nuovi preparativi militari. Saremo a favore di un ruolo dell'Unione europea in questi sforzi sotto l'egida dell'Osce. (27 agosto 2008)
  15. Siiii, ma come hai saputo? E' stato lui:
  16. Ecco come svolgevano gli eventi, da Wikipedia, che ritengo una fonte abbastanza imparziale: Mi sembra che la Russia ha tentato tutti i mezzi diplomatiche, prima di intervenire militarmente. Puoi ha cessato il fuoco, quando ha ottenuta gli obbiettivi della missione di pacificazione e prima che arrivato Sarkosy. Dimostrando la disponibilità di continuare i trattavi diplomatiche con EU e USA, ma i vostri politici non hanno voluto di ascoltare. Tra altro l'intervento la Russia ha fatto in maniera esemplare, da punto di vista militare e umanitare, togliendo il terreno nella politica interna di Saakasvilli. Ora i giorni di Saakashvili sono contati, sarà rimosso dalla sua gente alla breve. Eh, che paura. Abbiamo provato, sul serio, ma abbiamo visto, che all'occidente non è piaciuta una buona vecchia Russia, una Russia che è forte e indipendente, mi spiace. Abbiamo riflettuto parecchio... Ora riprendiamo la nostra strada. Saluti, Bugger. PS: Giusto per riderci un può, ecco la vignetta, che spiega bene il conflitto:
  17. Ma cosa, secondo te, avrebbe potuto fare la Russia? L'unica alternativa, annunciata da Gianni065, che ho visto fin ora, era di tacere (si tratta di morte sicura dei 500 peacekeepers Russi, che erano legalmente presenti nel territorio con mandato ONU, fino dal 1993, oltre a migliaia delle vittime civili) e poi chiedere a ONU di intervenire, dove ogni trattativa diplomatica del conflitto viene subito bloccata da Stati Uniti?
  18. Grazie Marcello, ti auguro oltretanto. Ma vedrai che non succederà niente di grave, saremmo amici come prima. Bugger.
  19. Intanto giungono le notizie: il presidente della Federazione Russa Medvedev ha ufficialmente riconosciuto l'indipendenza della Osetia del Sud e Abhazia nel discorso televisivo alla nazione. Saluti, Bugger.
  20. Concordo con intervento di Intruder, per intenderci. Hai la memoria corta, tutti questi disastri hanno origine di almeno 300 anni fa, i storici onesti definiscono i relazioni Serbo-Russi negli anni 90 come: Purtroppo la Russia non era in grado di intervenire in quel conflitto, per le cause che ho spiegato già. Ti prego di risparmiare questi orridezze, so bene la storia del mio Paese, e ormai non mi fanno più alcun effetto, come a stragrande maggioranza degli Russi. Vuoi una prova? Vai alla pagina Name of Russia e guarda chi sono i persone ritenuti più importanti nella Storia Russa. Saluti, Bugger.
  21. Si, sono russo, avevo annunciato nel mio primo post qua. Concordo che la responsabilità di carneficina in Yugoslavia è da attribuire principalmente alla Germania, quale ha sostenuto con armi e supporto diplomatico i separatisti. Il disgregamento forzato del Kosovo, contro ogni logica, è stata una ciliegina sulla torta. Ora dovrete supportare uno stato canaglia dei integralisti islamici, narcotrafficanti per lungo tempo a avvenire. Questo evento, insieme di saccheggio (dettato da consiglieri occidentali, attorno di Yeltsin) della Russia fino al fallimento totale della sistema finanziaria è stato una catarsi e ripensamento del suo ruolo in mondo per la Russia e, credo, anche per il resto del mondo (vedi situazione in America Latina, Asia, MO). Ora l'occidente non è più visto come faro di prosperità e democrazia, ma con diffidenza. EDIT: Ma la Russia ha tentato tutti i mezzi di trattativa diplomatica, dal primo Agosto, quando la guerra era imminente, ci sono stati diversi tentativi di convocare una riunione Russia-Nato e diversi tentativi di convocazione del consiglio di sicurezza ONU, tutti bloccati da americani. L'ultimo tentativo era proprio nella notte 7/8 Agosto, quando i georgiani bombardavano con MLRS, artiglieria e carri armati la Tshinvalli per 4 ore. Quindi, ribadisco, non è stato un "passo falso", ma l'unica opzione rimasta. Saluti, Bugger.
  22. Certo che no, sai come andato a finire l'investigazione del presunto avvelenamento di Yuschenko? Alla fine lui ha accusato suo cugino David Jvania, ora dissidente. Pero in intervista a BBC a Giunio 2008, Jvania sostiene che non c'è stato alcun avvelenamento, ma un comune pancreatite in forma aggravata. Se sei curioso, quali mezzi ha Russia e vuoi veramente capire le sue forze spingenti, ti consiglio di leggere un articolo, che ho postato prima, "To understanding of macroeconomy of State and World". E dopo rileggere il discorso di Putin a Monaco . Con stima, Debugger.
  23. Grazie Intruder, finalmente sta arrivando la informazione imparziale sul confitto. Vi avevo detto che la situazione sarebbe schiarita in poco tempo. Ora, credo, sia ovvio chi è stato l'aggressore. Peccato che Europa ha fatta una figura di m..da in tutto questo, avete ben chiaro dimostrato i pregiudizi, appoggiando la parte in torto in modo incondizionato (direi telecomandato dai soliti luoghi, dimostrando i valori della vostra "democrazia"), ma puoi, siete rimasti divisi su i fatti materiali. E' legittimo fare la propaganda per interessi proprie, ma la propaganda è una arma a doppio taglio, rischia di essere schiacciata facilmente facendo i danni, se entra nel collisione con realtà dei fatti. Su questioni di valori e virtù dei civiltà Occidentale, Russa e Orientale, la questione è off-topic, non posso continuare a chiacchierare qua. Aggiungo solo, che Europa è piena dei toponimi, che appartengono agli popoli scomparsi. Se qualcuno ha voglia di approfondire, leggete i libri di Arnold J. Toynbee, o Vadim Kojinov. Se qualcuno crea un topic specifico a questa tema, sarei lieto a partecipare. Saluti, Bugger.
  24. Si, concordo che non c'è nessun bisogno di intervenire militarmente, il tempo è dalla nostra parte. Abbiamo altri mezzi più sofisticati per riconciliare i nostri fratelli Russi, Bielorussi e Ucraini. Saluti, Bugger.
  25. Varrebbe la pena di ricordare, che tutti etnie della Russia sono riusciti a preservare e migliorare la loro lingua, letteratura, tradizioni, costumi e usanze nel corso della storia millenaria. Invece molti popoli europei, tranne quelli dominanti, sono stati meno fortunati. In particolare le lingue regionali della Italia stanno scomparendo mentre parliamo qua. In meno di 50 anni, sono passati dallo status delle lingue madri dominanti allo status delle lingue in via di scomparsa, senza letteratura, TV, e il resto. Se qualcuno sia convinto che la Russia è la prigione degli popoli, io ribadisco che Occidente è il cimitero dei popoli. Dai, è ovvio che la Russia è più forte che mai, avendo seppellito i dogmati marxiste e avendo trovato giusto equilibrio nella politica interna e esterna. Saluti, Bugger.
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