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tecniche di modellismo, dai primi passi ai metodi più avanzati
Kit ha risposto a LC_Revenge nella discussione Modellismo
Troppo..... . Ma tra risicare sul prezzo per l'acquisto di kit scadenti e dover penare per avere risultati accettabili, e avere già in partenza kit buoni preferisco la seconda. Anche se la vera scpesa non è l'acquisto della scatola di montaggio, ma tutto il resto. -
di nuovo grazie per averla condivisa....la aggiungerò al mio personale "bagaglio di tecniche" e magari una volta provata la userò anche io
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Lo faccio pure io....per questo non conoscendolo, ho chiesto chiarimenti riguardo lo stucco da pittore...... . La bellezza del forum è che si trovano amici che sono disposti a divulgare le proprie conoscenze e/o scoperte....ogni consiglio, metodo, opinione....secondo il mio punto di vista, merita di essere ascoltata...poi ognuno è libero di adottare o meno il metodo messo a "disposizione". E' altrettanto importante però, non confondere una opinione in contrasto,(che dovrebbe invitare a discutere e perchè no approfondire l'argomento) con un "affronto personale".
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E' la prima volta che sento parlare di "stucco da pittore"...dalle foto l'effetto non è niente male, potresti approfondirec un po il discorso, credo interessi molto a me (sempre in cerca di "novità") senz'altro...!! P.S. per approfondimento intendo...come si presenta lo stucco sopracitato, il metodo di applicazione, i tempi di essiccazione...ecc....!!
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Un po per il caldo, un po per "saturazione" da modellismo...dopo aver fatto due modelli di fila (Zero e Corsair) avevo rallentato l'attività modellistica limitandomi a piccolissimi lavori di assemblaggio sul nuovo F/A 18. Smaltita la "saturazione" sto ripartendo, ed oggi ho testato un nuovo metodo per l'eliminazione della linea di congiunzione sul canopy, che Hasegawa si ostina (nonostante il costo dei propri kit) a presentare su alcuni modelli tra i quali appunto l'F/A 18. nella foto sotto è visibile l'odiosa linea....molto antiestetica e poco realistica. Sia con l'F16 (che non è Hasegawa ma Tamiya) e con l'Harrier Hasegawa, i quali presentavano entrambi la linea sul canopy avevo risolto felicemente il problema con metodi un po "antiquati" e molto rischiosi per il canopy stesso....per questo in cantiere ho sperimentato un metodo più moderno.... che non solo si è rivelato molto efficace, ma il rischio di rovinare il trasparente è praticamente nullo..... Le immagini parlano da sole......consideriamo che ancora non ho trattato il trasparente con la Future..!!! la "bacchetta magica"...in questo caso dovrei dire la "limetta magica"....si tratta di una limetta per il trattamento delle unghie, la parte verde per limare la bianca per rifinire e lucidare.... la parte verde dovrebbe essere nient'altro che carta abrasiva molto "fine" la bianca uguale ma molto piu fine. Con la parte bianca sono riuscito a togliere anche un graffio dovuto a sfregamento che il canopy aveva già appena aperta la confezione...sul retro della confezione c'è scritto che la parte bianca serve per lucidare l'unghia e devo dire che funziona alla grande. Sia la parte verde che la bianca sono su un supporto morbido che durante la lavorazione si adatta ai contorni del canopy....fantastico!!!!
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....Sarebbe più corretto.
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Non si tratta di "integralismo"....(in quel caso potrei dire di trovare integralista chi sostiene io contrario) Si tratta semplicemente di un punto di vista o chiamiamola pure opinione personale. Secondo il mio punto di vista il modellista che si dedica al modellismo costruisce i propri modelli e li colleziona....il collezionista che si dedica al modellismo, acquista e colleziona modelli costruiti dal modellista....tutto quì tra collezionare modellini e costruirli, credo che la definizione di modellismo si accosti maggiormente a chi i modellini li costruisce....poi che quelli comprati in edicola o altrove già costruiti siano modelli più o meno validi, nessuno lo mette in dubbio.
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Senza entrare nel merito della qualità...ammesso che questa ci sia, il dilemma è sempre lo stesso, vogliamo collezionare modellini o fare modellismo...?!
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Ciao Riky...In effetti più che scrostature sembrano la pittura di guerra su un Cheyenne...!!! Quando fai le scrostature utilizza un pennello piccolo ma non il più piccolo, devi utilizzare quello con cui riesci a riportare sul modello quello che hai in mente fai delle prove con i pennelli più piccoli che hai a disposizione...se nessuno di questi ti permette di ottenere il risultato voluto, acquista un altro pennello l'importante è che sia di qualità (i pennelli non sono tutti uguali...). Per il colore quoto Manu....mixa l'alluminio con del grigio per smorzare un po la lucentezza, considera anche che con il successivo lavaggio puoi correggerla ulteriormente. Poi inizia con piccolissime quantità di colore "mirando" i punti che vuoi scrostare, solo il pennello ti permette una collocazione "studiata" altri metodi sono molto casuali.....successivamente amplia le scrostature ma senza mai esagerare, secondo il mio punto di vista nel modellismo per rendere l'idea del soggetto reale bisogna sì...enfatizzare la realtà, ma il tutto deve avvenire entro un certo limite oltre il quale si passa nel fantasioso.
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Non rimane che attendere ulteriori esperimenti da parte tua.....! Però....ripensandoci, anche un lavaggio fatto bene da dei riflessi specialmente sui colori metallizzati, che potrebbero sostituire (rimane da testare se in meglio o in peggio) eventuali riflessi naturali degli alclad che si perdono con il lucido....
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Non sono di Milano, ma se abitassi lì....sicuramente mi servirei dal negozio sopracitato dal quale mi servo ugualmente via internet, ma almeno risparmierei le spese di spedizione . P.S Negozio fornitissimo (magari fossero tutti così), velocissimo nelle spedizioni, molto professionale, ed i prezzi sono in linea con altri se non inferiori.
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In effetti questa sarebbe una brutta notizia....ma i lavaggi mica devono essere fatti sugli Alclad. Voglio dire basta dare una mano di trasparente o Future e gli Alclad sono "isolati" belli e pronti a reggere il lavaggio. L'importante è saperlo... grazie anche a chi come Star...ci rende partecipi dei suoi "esperimenti".
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Prova a dare un'occhiata quì....qualche procedimento o tecnica utilizzata nella costruzione del modello, l'ho già spiegata nel topic se poi ti interessa altro in particolare...chiedi!
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Nell'opera, si nota l'intenzione dell'artista di riprodurre la contrapposizione del male o del lato oscuro della forza, che plana sulla incapacità umana di saper gestire le vele della pace saldamente "inchiappettate"....ma allo stesso tempo, in secondo piano notiamo la verde speranza che indica al strada giusta verso la forza celeste che potrà salvare il genere umano! P.S. Ottimo lavoro!!!! (ovviamente riferito al modello....non all'arte contemporanea )
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Più che eresie, hai descritto un metodo per l'applicazione delle decals che sento per la prima volta Il tipo di colore in effetti non dovrebbe incidere sulla causa in quanto viene isolato dalla mano di Future sulla quale poi metti la decal. Il metodo di far scivolare la decal da applicare su un vetro...te lo sconsiglio. Primo perche in effetti un po di "colla" dalla decals la toglie e questo non va bene perchè può incidere negativamente sulla presa alla superfice del modello della decals, secondo perchè la decals potrebbe rovinarsi nell'operazione di "distacco" dal vetro. l'acqua tiepida aiuta il distacco della decal dal supporto ma non deve essere eccessivamente calda...potrebbe deteriorare la decal, personalmente utilizzo acqua a temperatura ambiente ci mette un po di più ma non corro rischi. Gli ammorbidenti li puoi trovare in rete. Il fatto di non tamponare le decal...potrebbe essere la causa del tuo problema, in quanto c'è la possibilità che rimanga presenza di acqua che una volta asciutta lascia del calcare intorno alla decal che a vista non si vede ma probabilmente reagisce con la future...(è una supposizione). Il tamponamento della decal serve non solo a far aderire meglio la stessa al modello, ma appunto a togliere eventuali tracce di acqua rimaste sotto e intorno all'insegna. Mai toccare le decal con le dita, e neanche pinzette, utilizza invece un pennello tondo e morbido sia per posizionarle che per un primo "tamponamento" poi io utilizzo o carta assorbente o fazzolettini di carta per il tamponamento "finale". Le decals una volta che iniziano a staccarsi dal supporto di stampa, falle scivolare direttamente dal supporto alla posizione sul modello aiutandoti con il pennello sopracitato. Dopo la mano di Future facci sapere se il problema lo hai risolto....interessa molto!!
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Ciao Navigator...avevo sentito parlare di una reazione "allergica" che qualche volta si può presentare con l'uso di ammorbidenti per decals applicate su un fondo di Future, con la comparsa di tali aloni.... ma in questo caso chi ha avuto il problema mi ha anche assicurato che con una successiva applicazione di Future una volta evaporati i solventi, il "difetto" scompare. E' la prima volta che sento della comparsa di questi aloni dopo la mano di Future che teoricamente dovrebbe eliminarne di presenti . Potresti dare indicazioni sulla marca dei colori, la marca delle decals e l'ammorbidente che hai utilizzato sulle decals, così vediamo se si riesce a dare una risposta al problema che si è presentato..!! Sarebbe utile conoscere anche i tempi di applicazione...ovvero quanto tempo è trascorso tra l'applicazione delle decals e la mano di Future a "sigillo".
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Per ammorbidente si intende un prodotto che "sciogliendo" (notare le virgolette) la pellicola di supporto dove sono stampate le decals, permette a queste di aderire sia ai rilievi tipo dei rivetti, sia alle fessure tipo le pannellature, così da rendere l'effetto "verniciatura" anzichè "adesivo appiccicato" della stessa decal. Per completare l'effetto verniciatura (come se la decal fosse verniciata e non appiccicata) servono altri accorgimenti ma ne parlerò più avanti.....Pure io dopo varie prove di ammorbidenti diversi, utilizzo i due Micro-set e Micro-sol. Il SET come intuibile dal nome serve per aumentare o favorire l'adesione della decal alla superfice del modello (precedentemente trattata con trasparente lucido) ma non è un ammorbidente, il SET va utilizzato per primo ma dato l'effettivo aumento dell'adesione della decal trattata, (il SET quasi incolla la decals) lo sconsiglio nel caso di dover correggere la posizione dell'insegna per esempio se si vuole posizionare simmetricamente due insegne sulla fusoliera. Il SOL (anche questo intuitivamente dal nome) è il vero ammorbidente, va dato per secondo dopo aver trovato la giusta posizione dell'insegna, ma non è obbligatorio utilizzare tutti e due i prodotti....nel caso citato prima, se non si utilizza il SET, possiamo tranquillamente utilizzare il SOL che funziona lo stesso. L'uso del SOL tende a far raggrinzire la decal trattata, ma è un effetto "normale" quando il solvente asciuga la decal sarà bella stesa....nel caso della comrparsa di bolle d'aria, basterà forare queste con uno spillo e attendere l'evaporazione del solvente. é molto rischioso tentare di forzare la scomparsa di grinze o bolle durante l'azione del SOL poichè c'è il concreto rischio di rompere la decal che in questa fase è molto fragile, al limite si può ripetere l'applicazione del prodotto. Personalmente non ritengo che dopo l'applicazione delle decals, la seconda mano di trasparente sia inutile....secondo il mio punto di vista non solo non si creano spessori, ma la seconda mano di lucido serve proprio a diminuire lo "scalino" creato dallo spessore della decal e "far sparire" o meglio rendere invisibile la pellicola trasparente dove la decal è stampata. Inoltre se intendiamo fare un lavaggio ad olio la seconda mano di trasparente servirà sia da protezione alle decals sia per amalgamare queste con il resto del modello, ma quì ogni modellista in base sia ai propri gusti ed esperienza può avere pareri contrastanti.
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Fantastico...!! Sarebbe la soluzione al problema di Black. Il Thinner non è altro che la traduzione in inglese di diluente... Io utilizzo quello Molak ma va bene qualsiasi diluente per smalti per esempio l'Humbrol. Utilizzo il Thinner anzichè trementina, acquaragia o simili perchè lo trovo meno aggressivo ed ugualmente efficace. Per le decals il discorso si "allunga"...ma provando a sintetizzare....devi dare prima una mano di trasparente lucido, poi applichi le decals aiutando l'adesione alla pannellatura e ai rilievi del modello con appositi ammorbidenti. Una volta evaporati gli ammorbidenti dai un'altra mano di lucido per "sigillare" e proteggere il tutto poi puoi procedere con il lavaggio .
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Prima regola del modellismo....prendi le istruzioni del kit solo come riferimento, per il montaggio ed in particolare per la colorazione, utilizzale solo come "spunto". Molto meglio documentarsi con foto, disegni, walkaround.
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Sono daccordo con Star....molto meglio il bicomponente, Milliput o Tamiya epoxy. Il bicomponente non è difficile da utilizzare, l'importante è prepararne poco per volta. Per l'applicazione utilizzo dei semplici stuzzicadenti, per la rimozione degli eccessi utilizzo cotton fioc imbevuti di alcool.....il risultato è garantito, non occorre carta abrasiva, le pannellature rimangono intatte, non si ritrae durante l'indurimento e con un po di esperienza una volta verniciato non si nota! Che volete di più.....
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Il modello indicato da Manu.. mi trova favorevole anche se il "niente guarnizioni in teflon"....mi lascia un po perplesso, ma credo che Manu volesse scrivere "niente guarnizioni in gomma".... Comunque Ti consiglio una Badger 150 modello oramai pluritestato...con guarnizioni in teflon, che ti permettono di utilizzare eventualmente anche diluente alla nitro o ugualmente aggressivi per la gomma. La 150 che è una doppia azione, offre la possibilità di trasformarla in singola azione tramite una vite di regolazione cosa molto utile in alcune situazioni di colorazione. la cosa importante è la misura dell'ago e della rispettiva duse, che per i colori normalmente utilizzati nel modellismo vedi...Tamiya, Humbrol o simili è la M (media) la F (fine) va bene solo per gli inchiostri, tempere, olii...colori a pigmento molto fine adatti però per gli effetti di usura, per cui se trovi la versione che comprende sia la M che la F, facci un pensierino potrà tornarti utile in futuro quando avrai preso confidenza con l'aerografia.
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Il Milliput non lo uso, per cui non saprei darti indicazioni precise. Credo comunque che il bicomponente Tamiya che utilizzo non sia tanto diverso...l'unica cosa che per ora posso dirti è che da quando l'ho utilizzato la prima volta, gli stucchi classici per plastica non li prendo neanche in considerazione se non per vere e proprie "voragini". I vantaggi del bicomponente sono notevoli....in primis la possibilità (una volta acquisita un po di esperienza) di poter togliere l'eccesso di stucco senza ricorrere alla carteggiatura, con la felicità delle pannellature.
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Ciao Black..... Benvenuto nel forum! Dalle foto che hai postato, si capisce che sei un "principiante" , gli interni, le stuccature non fatte, la verniciatura.....ecc, tutti particolari che altri amici del forum ti hanno già fatto notare. Ma...si nota anche una predisposizione al modellismo, secondo me con un po d'impegno e di frequentazione del forum...i risultati non tarderanno a farsi notare!!! In altre paroile vedo la "stoffa" del modellista . Per i carrelli non vedo il problema...anzi il Tomcat in versione di volo, secondo me ne trae vantaggio. Per il canopy...io acquisterei un altro Tomcat uguale.... P.S. Consolati, la perdita di componenti anche molto importanti del kit....non è esclusiva dei principianti
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In 1/72 è veramente "microscopico"....Buon lavoro! Riguardo le svastiche, non condivido la scelta di non fornirle con il kit, giusta o sbagliata ...sono parte della storia...
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Esistono due tipologie di essere umano, gli "onesti" e i "disonesti". Gli onesti credono e seguono degli ideali, i disonesti si servono degli ideali....il resto è relativo!!!