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Berkut

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  1. Berkut

    TERMINI SPECIFICI

    Per la scuola? Io penso che sia più per il mio forum: http://liberta.forumfree.net/?t=7366672&vi...stpost#lastpost Ti ho sgamato!
  2. Si, ma Staffo è un umano come noi, potrebbe offendersi... Comunque, di che stiamo parlando?
  3. La vogliamo smettere? Basta! Typhoon, nessuno ti ha autorizzato a dire che Staffo è incompetente, se lui crede a delle cose, lasciamogliele credere! Una discussione pacifica si stà trasformando in una rissa! Basta! Se continuate, qualcuno di noi si deve prendere la briga di avvertire un moderatore!
  4. Ma di che cavolo state parlando, del Pentagono o delle Twin Tower? Comunque, fatemi un riassunto di quello che state facendo e il perchè della litigata tra Staffo e -{-Legolas-}-. Non ci capisco nulla!!!
  5. Leggete qui, l' ho trovato su un forum fascista: 1. La velocità di crociera di un Boeing è di circa 900 km all’ora. Per riuscire a centrare un bersaglio di soli 5 piani come il Pentagono o un perimetro ridotto come quello delle Torri Gemelle, bisogna servirsi di piloti professionisti con grande esperienza alle spalle: le probabilità di mancare di centinaia di metri il bersaglio sono altissime. I tre aerei sono riusciti a centrare il loro obiettivo. Tuttavia, i piloti Mohamed Atta, Marwanal al – Sheddi e Hani Hanjour non erano nemmeno in grado di manovrare veicoli di piccole dimensioni. Più in particolare, nel caso di Hani Hanjour, la scuola di volo in cui aveva preso lezioni dichiarava che era totalmente incapace di pilotare un Cessa 172. Eppure i terroristi hanno assunto il comando di due modelli di Boeing, il 757 e il 167, molto più sofisticati e complessi da manovrare. I comunicati delle agenzie di stampa riferivano che nei dintorni dell’aeroporto di Logan e Boston, era stata ritrovata una copia del Corano assieme a un manuale di istruzioni base per manovrare un Boeing, e questo proprio il giorno in cui i voli venivano, a quel che si dice, dirottati. Si diffuse anche la notizia che nello stato della Florida, governato dal fratello di George W. Bush, i terroristi avevano svolto esercitazioni di volo su aerei di piccole dimensioni, abbandonando il corso a metà, prima di arrivare alla fase di atterraggio. 2. La storia ufficiale dichiara inoltre che diciannove persone, di nazionalità prevalentemente saudita, salirono sui quattro aerei con l’intenzione precisa di sacrificare le proprie vite, servendosi, come uniche armi, di taglierini e coltelli di plastica distribuiti ai pasti. Con quelle sole armi sarebbero riusciti a piegare un intero equipaggio, a prendere il comando degli aerei e farli schiantare contro l’obiettivo in uno dei massimi gesti di distruzione della storia. 3. Per molto tempo è sembrato che non ci fosse neanche un filmato dell’attacco al Pentagono. Essendo però un obiettivo militare primario, non era così assurdo supporre, come in effetti è successo, che fosse circondato da telecamere. Messo in serie di difficoltà dalla pubblicazione di “L’Incredibile Menzogna” e “Il Pentagate” di Thierry Meyssan, alla fine il governo statunitense ha diffuso un breve filmato, da cui sono state tagliate le inquadrature che avrebbero permesso di riconoscere nei dettagli l’oggetto che si schiantava conto il Pentagono. In poche parole, nel filmato si riesce a vedere solo il Pentagono prima dell’attacco e a scoppio avvenuto. 4. Lo schianto contro il Pentagono ha seguito una traiettoria orizzontale. Se a schiantarsi fosse stato davvero il volo 77 dell’American Airlines, avrebbe dovuto effettuare una rotazione di 270° e calare di più di 2000 metri, mantenendo una velocità di circa 800 chilometri all’ora. Uno schianto orizzontale contro il Pentagono, quello in grado di produrre i maggiori danni possibili all’edificio, avrebbe dunque necessariamente richiesto di volare a bassissima quota schivando al tempo stesso i pali dell’alta tensione presenti in quella zona. Fra i due poli elettrici dei pali in questione la distanza è inferiore alla lunghezza di un Boeing. Non sarebbe bastato nemmeno un pilota professionista, quindi: ci sarebbe voluto un pilota militare. 5. L’elenco delle persone decedute nell’attacco al Pentagono fornito dalla CNN rivela che le aree colpite sono state quella Finanziaria e quella delle Comunicazioni. 6. Perché le Torri Gemelle crollassero in seguito ad un impatto aereo, sarebbe stato necessario che la loro struttura portante in acciaio si fondesse, come del resto hanno evidenziato le ricostruzioni ufficiali dei fatti. L’acciaio comincia a dare i primi segni di cedimento a una temperatura di 550°. Il carburante aereo, quando si incendia, non supera mai i 360°. 7. Facendo un po’ di mente locale, si ricorderà che la torre sud venne colpita alle 9:03, diciotto minuti dopo lo schianto contro la torre nord. Eppure è stata la torre sud a crollare per prima. La torre nord è stata centrata quasi in pieno, la sud solo di sbieco: la sua struttura portante, quindi, avrebbe dovuto subire meno danni. Nell’esplosione seguita all’impatto, tra l’altro, l’aereo ha consumato quasi interamente la riserva di carburante. Resta perciò un mistero come la struttura della torre sud abbia potuto cedere prima. 8. Le torri hanno subito un crollo che in genere si verifica solo quando si demolisce un edifico. Resta un mistero come, dopo l’impatto, i piani superiori non siano crollati, né in blocco né progressivamente. Nei filmati che abbiamo a disposizione, i piani alti sono semplicemente svaniti. 9. Tutte le dichiarazioni rilasciate dai pompieri e dai superstiti che attestavano di aver sentito scoppi ai piani sottostanti il luogo dell’impatto sono state velocemente soppresse dai mezzi di informazione. 10. Per una strana coincidenza, la prima impresa ad arrivare sul posto è stata la stessa che era giunta in Oklahoma dopo che – almeno stando alla versione ufficiale – Timothy Mc Veigh, un folle che agiva completamente da solo, aveva raccolto un’enorme quantità d’esplosivo e lo aveva diligentemente piazzato all’interno del Murrah Building, riuscendo a provocarne l’esplosione che costò la vita a centinaia di persone, per poi fuggire a piedi. Il nome dell’Impresa? Controlled Demolition Inc. 11. La Controlled Demolition Inc. ha immediatamente venduto i resti della struttura d’acciaio delle Torri Gemelle ad alcune imprese di smaltimento di rifiuti; queste a loro volta hanno provveduto a esportarli alla velocità della luce in Cina e in Corea. Ciò ha impedito di effettuare le perizie legali che avrebbero permesso di rinvenire tracce di esplosivo o i resti dei due aerei e soprattutto di contrastare lo stato effettivo della struttura portante delle torri. 12. Le due torri hanno subito un crollo netto, e per di più circoscritto ad un area estremamente ridotta: un fenomeno molto frequente nei processi di demolizione degli edifici e molto anomalo in impatti di altro tipo. In un impatto aereo, se proprio un edifico deve crollare, lo fa in modo asimmetrico. Nel caso delle Torri Gemelle, però, non è andata così. Non è rimasta in piedi nemmeno una minima parte della struttura portante dei due edifici. Eppure è proprio quello che sarebbe dovuto accadere perché la versione ufficiale dei fatti potesse stare in piedi. 13. Le Torri Gemelle erano state progettate per reggere un impatto di aerei come i Boeing 757 e 767 (quelli che hanno sferrato l’attacco). Se ne fosse crollata anche solo una, sarebbe già stato di per sé molto strano. Invece si sono disintegrate addirittura entrambe! 14. Il 4 Dicembre 2001, durante una conferenza stampa, il presidente Bush ha rilasciato la seguente dichiarazione, a cui tutti possono accedere sul sito ufficiale della Casa Bianca: 15. Domanda: “Cosa ha provato, quando ha saputo dell’attacco terroristico?” Il Presidente: “Grazie, Jordan. Be’, Jordan, lei non può capire in che stato mi trovavo quando ho saputo dell’attacco terroristico. Ero in Florida. E il mio capo di Gabinetto, Andy Card – in verità in quel momento mi trovavo nell’aula di una scuola e per discutere di un programma di lettura che ha dato dei buoni risultati. ERO SEDUTO FUORI DALL’AULA MENTRE ASPETTAVO DI ENTRARE, E HO VISTO UN AEREO COLPIRE LA TORRE – LA TV OVVIAMENTE ERA ACCESA. E siccome volavo anch’io, un tempio, e allora mi sono detto: “Che pessimo pilota”. Ho pensato: “ Dev’essere stato un terribile incidente”. Ma ero sbalordito, e non ho avuto molto tempo di pensarci su. Ed ero seduto in classe, e Andy Card, il mio capo di Gabinetto, che era seduto lì con me, è entrato e ha detto: “Un secondo aereo ha colpito la torre. L’America è stata attaccata”. Il 5 gennaio 2002, alla Town Hall della California, Bush è tornato a palare dell’accaduto in questi termini: Domanda: “Qual è stata la prima cosa che ha pensato quando ha saputo che un aereo si era schiantato contro la prima torre?” Il Presidente: “Sì. Be’ ero seduto in una scuola della Florida. Ero andato lì per dire al mio fratellino cosa doveva fare, e… - sto scherzando, Jeb (risate). Ad ogni modo, stavo imparando delle cose su un programma di lettura che ha dato buoni risultati. Credo moltissimo nell’educazione primaria, e questa inizia quando siamo sicuri che ogni bambino impara a leggere. Quindi dobbiamo concentrarci sulla scienza della lettura, non su quello che può sembrare o può suonare giusto quando si insegna ai bambini a leggere. (Applausi). Sto cercando di avviare la mia iniziativa sulla lettura. Comunque, ero seduto lì, e il capo di Gabinetto, - be’ prima di tutto, QUANDO STAVAMO ENTRANDO IN CLASSE HO VISTO L’AEREO ANDARE DIRITTO CONTRO IL PRIMO EDIFICIO. C’ERA LA TELEVISIONE ACCESA. E, sa, ho pensato che si trattasse di un errore del pilota, ed ero davvero stupito del fatto che qualcuno potesse commettere un simile errore, ed ero davvero stupito del fatto che qualcuno potesse commettere un simile errore. E c’era qualcosa che non andava nell’aereo, o(…) COMUNQUE ERO SEDUTO LÌ, AD ASCOLTARE IL RAPPORTO E ANDY CARD È ENTRATO E HA DETTO: “L’AMERICA È STATA ATTACCATA”. In ben due occasioni, dunque, il presidente Bush ha parlato del primo attacco due alle torri. Nessun canale televisivo, tuttavia, né privato né pubblico, di grandi, medie o piccole dimensioni, ha mai trasmesso in diretta il primo attentato. Come ha fatto Bush a vedere il primo schianto contro le torri? Solo due anni più tardi sarebbe saltato fuori un filmato dell’attacco alla prima torre: ironia della sorte ha voluto che si trattasse di riprese amatoriali di due fratelli francesi che si trovavano lì per caso con l’intenzione di girare un documentario sui pompieri a Manhattan. Nel filmato si vede l’aereo solo un secondo e mezzo prima che si schianti contro le torri. E’ superfluo dire che nessuna rete televisiva pubblica o satellitare stava trasmettendo in diretta lo schianto contro la prima torre. Nessuna trasmissione in differita dell’evento ha inoltre utilizzato altra fonte che non fosse il filmato utilizzato dai fratelli Naudet. Ma la questione fondamentale, in tutto ciò, è che George W. Bush si è tradito da solo per ben due volte, senza che nessuno lo sottoponesse a un serrato interrogatorio a proposito di ciò che ha visto nel primo attentato: non aveva nessuna ragione di mentire; dunque, se lo ha visto davvero, questo può voler dire solo che ha assistito all’attentato su un televisore a circuito chiuso e che è entrato in quella scuola solo una volta che era sicuro che l’operazione era stata portata a termine. Il fatto che il presidente Bush quel giorno avesse altri pensieri per la testa è dimostrato dalla documentazione fotografica, nella quale si vede chiaramente che sta leggendo un libro capovolto. 16. Qualche giorno prima degli attentati, specialmente tra il 6 e il 7 settembre, Wall Street è stata attraversata da un’intensa e insolita ondata di transazioni, tra cui la cessione di azioni delle compagnie American Airlines e United Airlines. Nel caso di American Airlines, in quei giorni si sono concluse 4.744 vendite contro la normale media di circa 300 al giorno. Questa notizia è stata divulgata da moltissimi giornali e canali televisivi. Si era anche parlato di avviare un’indagine in merito, che avrebbe facilmente permesso di scoprire chi, essendo a conoscenza degli imminenti attentati, fosse riuscito a cedere tante azioni. Le operazioni finanziarie erano state eseguite presso la Deutsche Bank/ABBrown. Ma non si è mai saputo chi sia stato a comprare quelle azioni. L’unica cosa che sappiamo è che fino al 1998 la Deutsche Bank/ABBrown è stata guidata da A.B. “Buzzy” Krongard, poi passato alla CIA nel ruolo di direttore esecutivo. 17. Stando alla versione ufficiale, uno dei quattro aerei che sarebbero presumibilmente stati dirottati è precipitato nelle vicinanze di Pittsburgh, a causa di una colluttazione tra i passeggeri e i terroristi che ne avevano preso il controllo. Il giorno successivo, tuttavia, sono stati rinvenuti resti dell’aereo a una distanza di otto miglia dal luogo dello schianto, cosa che ci porta inevitabilmente a concludere che in realtà l’aereo sia esploso mentre era ancora in volo. 18. Come abbiamo già spiegato, perché le torri crollassero era necessario che la struttura portante in acciaio si fondesse. Attraverso i filmati, però, si riesce a vedere che gli incendi generati dall’esplosione si sono spenti lentamente, e da ciò si deduce che al momento del crollo la temperatura stava per forza di cose subendo un brusco abbassamento. 19. Nel suo libro “L’Incredibile menzogna” e sul suo sito Internet ufficiale Réseau Vóltaire, Thierry Meyssan dimostra che il Boeing che in teoria si è schiantato contro il Pentagono è in realtà molto più grande della voragine prodotta dall’impatto. 20. Nelle foto scattate nei dintorni del Pentagono a disastro appena avvenuto non c’è traccia della fusoliera dell’aereo e nemmeno di corpi umani o bagagli. 21. La CIA ha reagito alle accuse di Meyssan rispondendo che, se non è stato ritrovato alcun resto della fusoliera dell’aereo, è perché il materiale di cui era fatta, l’alluminio, si è disintegrato durante l’impatto. Meyssan allora ha chiesto alla CIA come sia stato possibile, se le temperature erano davvero così alte da fondere l’alluminio, procedere all’identificazione delle vittime tramite il riconoscimento delle impronte digitali. Non ha ricevuto alcuna risposta. 22. Sempre ne “L’Incredibile menzogna”, Meyssan riferisce inoltre che molti dei diciannove presunti terroristi immolatisi nell’attacco alle torri si trovano, vivi e vegeti, in Arabia Saudita, chiedendosi come mai siano morti in quegli attacchi. 23. Stando alla versione ufficiale, le torri sono crollate perché le giunture tra la struttura interna e quella esterna erano così fragili che avrebbero ceduto in seguito all’impatto aereo per via delle altissime temperature toccate negli incendi. Queste giunture erano tuttavia abbastanza solide da sopportare la pressione del vento, perché altrimenti gli edifici si sarebbero flessi. Se le giunture tra mura esterne e nucleo centrale fossero davvero così leggere, la quantità complessiva di acciaio sarebbe stata molto inferiore a quella effettivamente utilizzata per costruire le torri (circa un terzo in meno). A dimostrare che le torri avevano giunture solidissime tra mura esterne e nucleo centrale è un documentatissimo repertorio fotografico. 24. Sebbene nei filmati dell’11 settembre trasmessi dai notiziari televisivi non si vedano quasi mai inquadrature complete delle torri prima del crollo, diversi telespettatori ricordano di avere intravisto, nel primo servizio andato in onda, degli scoppi a livello inferiore. 25. Le torri sono crollate ad una velocità di circa sei piani al secondo. Un crollo a tale velocità si sarebbe potuto verificare solo nel caso in cui la struttura portante avesse ceduto completamente, e questo a sua volta sarebbe potuto avvenire solo se ci fosse stata un’esplosione ai piani bassi, o comunque a un livello molto inferiore rispetto al punto contro cui gli aerei si sono schiantati. Se fossero stati solo gli aerei a provocare il disastro, gli edifici sarebbero crollati un piano alla volta, con una velocità massima di un piano al secondo: ogni torre avrebbe impiegato più di un minuto, quindi, a ridursi in frantumi. I sismografi della Columbia University, disposti a 34 chilometri a nord rispetto al World Trade Center, l’11 settembre hanno registrato una strana attività sismica che finora è rimasta inspiegata. Generalmente, gli impatti aerei provocano delle scosse al terreno di entità trascurabile. Prima dei crolli, invece, i rilevatori sismografici hanno registrato delle oscillazioni significative, che plausibilmente sarebbero compatibili con una detonazione o un’esplosione di grande entità vicino ai piani bassi di entrambe le torri. 27. La denominazione scientifica della sostanza utilizzata negli attentati all’antrace è Ames. Questa sostanza viene prodotta esclusivamente negli Stati Uniti. 28. In una serie di trafiletti apparsi nientemeno che sul “New York Times” in data 4 gennaio, 12 e 19 luglio, 13 agosto e 17 settembre 2002, il giornalista Nicholas Kristof riferisce che la persona maggiormente sospettata di avere spedito buste all’antrace è Steven Hartfill, uno scienziato stipendiato dal governo di G. Bush che avrebbe inoltre collaborato con i due regimi razzisti del Sudafrica e della Rhodesia: in quest’ultimo paese si è registrata, tra il 1978 e il 1980, un’epidemia di antrace che ha colpito 10.000 agricoltori neri. La dottoressa Barbara Rosenberg, portavoce della Federazione degli Scienziati Americani, ha inoltre dichiarato che l’FBI, pur sapendo che il responsabile degli attacchi all’antrace era un cittadino statunitense coinvolto nel programma di biodifesa, non l’ha mai arrestato. Lo scandalo su un tema scottante come quello dell’antrace non è mai stato diffuso dai media argentini. Tuttavia, gli articoli del “New York Times” hanno avuto enormi ripercussioni interne, mettendo immediatamente a tacere l’ipotesi, allora diffusa dai media, che Saddam Hussein avesse procurato l’antrace a Osama Bin Laden. Dopo l’apparizione degli articoli di Kristof, i mezzi d’informazione hanno iniziato a bombardare il pubblico con la notizia del presunto possesso di armi di distruzione di massa da parte di Saddam Hussein, seppellendo definitivamente negli archivi la tesi di un probabile asse Bin Laden – Saddam Hussein (stando alla quale Saddam Hussein avrebbe appunto fornito l’antrace a Bin Laden). L’alta professionalità con cui il “New York Times” aveva affrontato la questione dell’antrace ha generato un improvviso silenzio mediatico sull’argomento. Certo è che l’ampia diffusione degli articoli di Kristof ha costretto l’FBI ad ammettere che uno dei principali sospetti era uno scienziato molto vicino all’amministrazione Bush, più precisamene uno dei suoi funzionari: Steven Hatfill. Ma l’FBI decise di non spingersi oltre, restando su quella posizione: avviare un’inchiesta seria avrebbe con ogni probabilità portato a svelare verità insostenibili; non avviarla del tutto non avrebbe fatto che ingigantire i sospetti e l’attenzione dei media. L’FBI optò quindi per aprire una sorta di “dossier fantasma” intorno al caso. Tuttavia, un diabolico atto di giustizia fu compiuto dall’Università statale della Louisiana, presso la quale Hatfill era direttore associato del Centro Nazionale per la Ricerca e la Sperimentazione Biomedica.: il 1° luglio 2002 l’università espulse Hatfill. Il caso antrace – Hatfill aveva sollevato un gran polverone negli Usa. I maggiori quotidiani fecero di tutto per mettere a tacere la faccenda, ma non riuscirono ad eluderla del tutto. E se può risultare strano che una così spinosa questione sia stata quasi ignorata dalla stampa estera, se ne comprenderanno facilmente le ragioni riflettendo sui nomi dei proprietari e dei direttori delle principali agenzie internazionali di informazione. Cosa ne è stato di Kristof, il giornalista che aveva messo a nudo la questione sul “New York Times”? E’ stato “premiato” con un temporaneo trasferimento a Baghdad verso la fine del 2002, appena prima che avessero inizio i bombardamenti aerei sulla capitale irachena, soluzione già adottata, oltre un decennio prima, da George Bush padre. In qualità di corrispondente di guerra, Kristof è riuscito a scoprire, tra le altre cose, che il despota Saddam Hussein aveva scritto e pubblicato sotto pseudonimo tre romanzi a sfondo romantico ed erotico… 29. Il 16 maggio 2002 scoppiò negli Usa un grandissimo scandalo. Ann Compton, corrispondente alla Casa Bianca della ABC che al momento degli attentati si trovava in Florida per trasmettere in diritta la visita di George W. Bush alla scuola elementare, ha dichiarato che Bush era al corrente degli attentati prima ancora che avvenissero. La stampa cominciò a esercitare pressioni su di lei perché rivelasse la fonte di quella notizia. Messa tra l’incudine e il martello, Ann Compton si limitò ad affermare. “Gliel’ho letto negli occhi”. Lo scandalo dilagò con estrema rapidità. Tra le altre cose, Hilary Clinton sollevò la questione al Senato, e il “New York Post” titolò in quei giorni, a caratteri cubitali, “BUSH KNEW” (Bush sapeva). Visto che Ann Compton non era una giornalista qualunque, ma l’inviato alla Casa Bianca più longevo (dal 1974), oltre che la prima donna e insieme la persona più giovane ad avere quell’incarico, lo scompiglio che ne derivò fu altissimo: la Compton rappresentava l’ABC, una delle “tre grandi” reti televisive. La CNN giunse persino a mettere in bocca alla Compton una presunta dichiarazione, nella quale avrebbe definito “ritoccate” molte delle immagini che erano state scatta a Bush l’11 settembre 2001. Stranamente però, nel giro di qualche giorno l’argomento sembrò scomparire da tutti i giornali. Perfino su internet vennero cancellate le notizie riguardanti Ann Compton, in particolare le notizie da lei stessa riportate nel sito ufficiale della ABC. A colpire di più è il fatto che al di fuori degli Stati Uniti non si sapesse quasi nulla di tutto ciò: la stampa estera, quasi del tutto ignara di quello che stava accadendo, spesso non riportava nessuna informazione in proposito, impedendo a molta gente di venire a conoscenza di questi fatti. E’ un comportamento normale? A questo proposito segnaliamo che, dopo quei fatti, Ann Compton sembra essersi trasformata, come per magia, in uno dei reporter più accondiscendenti quando si tratta di intervistare Bush… 30. I familiari di Bin Laden che all’epoca risiedevano negli Stati Uniti furono allontanati in Arabia Saudita solo quarantotto ore dopo gli attentati. Nessuno di loro fu interrogato dai servizi di intelligence statunitensi per scoprire dove fosse Osama Bin Laden o sapere qualcosa sulle sue attività. Parallelamente, in meno di 24 ore e senza disporre quasi di prove, i media davano per certo che gli attentati erano stati eseguiti dalla rete terroristica Al Quaeda guidata da Bin Laden. 30. Stranamente, solo sette settimane prima degli attentati terroristici, le Torri Gemelle, costruite per volere dei Rockefeller, sono state prese in affitto da un imprenditore per un periodo di novantanove anni, a un prezzo di circa 3000 milioni di dollari. L’uomo in questione, Larry Silverstein, pretenderebbe ora più di 7000 milioni di dollari di risarcimento da un’assicurazione svizzera. Nonostante questo, è lo stato di Nuova York ad accollarsi i lavori di ricostruzione del luogo, che potrebbero finire per essere realizzati con fondi pubblici. Ma chi è Larry Silverstein? Oltre a essersi assicurato il leasing delle Torri Gemelle, quest’uomo è il proprietario di un locale notturno del Queens, il Runway 69, che è stato coinvolto in scandali legali legati al traffico di eroina del Laos, al riciclaggio di denaro sporco e a episodi del corpo di polizia di Nuova York. Come ha potuto un uomo del genere aggiudicarsi un affitto delle Torri Gemelle per novantanove anni giusto sette settimane prima del loro crollo?... Mistero! Quei fascisti, dicono tante di quelle cose pur di far sprofondare la reputazione dell' America!
  6. Berkut

    Lego models

    Wow! La voglio! Quanto costa? E' in commercio? Sai che divertimento giocarci! L' unica cosa, è un pò ingombrante... In casa mia non entra!
  7. Ok! Io ho pensto che tutti ci saremo dovuti ri-registrare, sarbbe stato un dramma! Ops: devo aggiornare anche i banner di pubblicità!
  8. Berkut

    Psycho Sospeso!

    Ma esiste veramente una città del genere?
  9. Berkut

    ALCUNI VIDEO INTERESSANTI

    Questo non ho capito? Come?
  10. Berkut

    Psycho Sospeso!

    Io lo avevo capito! Ma...chi è quel Guest_Psycho?
  11. Berkut

    Psycho Sospeso!

    Ma che diamine succede?
  12. Berkut

    ALCUNI VIDEO INTERESSANTI

    Ma come si fà a vedere questi video?
  13. Berkut

    Psycho Sospeso!

    Si, Psycho è in questo momento collegato ed è anche moderatore, non sarà contento quando verrà a sapere di questo scherzo...
  14. Berkut

    Ma dove...

    Ci penste: il braccio che viene sparato!!! A parte gli scherzi, dove sone le finestre da cui il guidatore guarda, non le ho viste.
  15. Berkut

    Ma dove...

    Sui carri della Seconda Guerra Mondiale, è ugulae la cosa? Perchè su Battlefield 1942, stò alla guida e sparo allo stesso tempo.
  16. Berkut

    Ma dove...

    Io credevo che il pilota facesse tutto!!!
  17. Berkut

    Ma dove...

    Ah Ok! C'è qualche foto dell' abitacolo?
  18. Berkut

    Ma dove...

    Ma dove guidano i piloti dei carri armati?
  19. Berkut

    scaricare da internet

    Ma questo Palladinum o come si chiama, impedirà il download da internet?
  20. Berkut

    Auguri argo!

    Auguri!
  21. Berkut

    Parto anch'io

    Buon viaggio! E...divertiti! P.S: cos'è il litro?
  22. Berkut

    aiuto!

    Mi dispiace ma...ho girato vari siti, ma non ho trovato nulla...
  23. Berkut

    scaricare da internet

    Hai perfettamente ragione!
  24. Berkut

    Dittatori

    Mein Kampf! Mein Kampf! Mein Kampf! Non Mein Krafe!
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