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Berkut

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  1. Tempo fa, forse proprio qui e forse fu detto proprio a me ma non ricordo bene, lessi che uno dei motivi per cui è impossibile costruire astronavi come quelle viste nella fantascienza è che, indipendentemente dal propulsore, avrebbero avuto collassi strutturali o non si sarebbero proprio mosse; come mai?
  2. Comunque valuterai tu, in quanto ho sentito pareri discordanti. Spero di non aver spoilerato troppo!
  3. No no, il problema è che avvengono fenomeni "paranormali" a bizzeffe, specie verso la fine.
  4. Concordo. Oggettivamente il primo è stato un tentativo per far avvicinare i giovanissimi alla serie (Anakin stesso è infatti un bambino); negli altri due invece compaiono elementi più "maturi": la strage dei sabbipodi e le varie sfuriate di Anakin, il terzo non c'è neanche bisogno di descriverlo (bellissimo, l'ho visto decine di volte). Peccato per Qui-Gon, mi piaceva come personaggio. Star Wars comunque è una saga che merita davvero tanto. Cosa pensate invece di Battlestar Galactica (2003)? Sinceramente ho apprezzato molto l'inizio ma poi non ho gradito la piega religiosa che ha preso: era meglio concentrarsi esclusivamente sull'aspetto politico-militare-sociale.
  5. Io per motivi cronologici ho visto prima i prequel e poi la serie originale. Devo essere onesto, all'inizio ero scettico sulla serie originale ma col tempo (poco) l'ho amata come i prequel.
  6. Sì, volevo dirlo ma ho mancato di scriverlo. Per ammissione dello stesso Lucas è uno "space fantasy".
  7. Star Wars è senza ombra di dubbio il film di fantascienza più irrealistico che abbia mai visto! Ciò ovviamente non influisce affatto sulla godibilità di una storia che, nell'ormai lontana estate del 2008, mi ha fatto vivere momenti indescrivibili. Se non fosse stato per SW io non mi sarei mai avvicinato né alla fantascienza né (paradossalmente) alla scienza (che cerco invano di comprendere). Conosco Homeworld, ma da quel po' che so è difficilotto (motivo per cui non gioco a gioconi come Sins of a Solar Empire). Comunque ho deciso di abbandonare parzialmente l'idea del realismo estremo: avrei dovuto rinunciare a buona pare della trama o stravolgerla del tutto o peggio ancora rinunciare a narrare la storia. Le battaglie nello spazio sono molto diverse da come immaginate dalla fantascienza: le navi chilometriche non posso esistere, idem per la gravità artificiale (e anche quella generata da centrifuga crea problemi), viaggi FTL ovviamente. È l'impalcatura proprio ad essere errata; il massimo che si può fare e cercare di evitare cose come suoni nello spazio, esplosioni (che sono un po' diverse a dire il vero), mettere in evidenza il fatto che la nave a propulsori spenti continua ad andare avanti e far vedere come un caccia "inseguito" posso facilmente neutralizzare l'inseguitore girandosi e lanciando il missile, senza cambiare la direzione in cui procede. Sinceramente uno non si deve porre troppi problemi o rimane paralizzato (come me), anche perché un'opera di fantascienza è un opera di fantascienza, la divulgazione scientifica è un'altra cosa (e sinceramente non ho le competenze per fare il divulgatore e anche se le avessi preferisco tenermi due chilometri di astronave e narrare la storia che voglio narrare). Personalmente, ritengo che un misto di realismo e fantasia sia l'ideale: per esempio le sopracitate navi di due o più chilometri che procedono a propulsori spenti. L'importante comunque è la coerenza interna: se inventi una tecnologia che fa certe cose e le fa in un certo modo, quello è e quello deve rimanere ma soprattutto bisogna tener conto delle effettive capacità di questa immaginaria tecnologia. Esempio: sciami di nanorobot che atomo dopo atomo trasformano un pezzo di legno in una sedia. Cosa impedirebbe a tali sciami di smantellare atomicamente un carro armato nemico o un missile in avvicinamento? Avere una simile tecnologia e non impiegarla per far a pezzi il nemico è poco coerente e fa maluccio alla storia; certo, in presenza di una spiegazione convincente il problema non si pone. È una generalizzazione: proprio perché il trailer concentra quello che dovrebbe essere il meglio di un film può essere fuorviante. Io molto umilmente ammetto che potrebbe benissimo essere un grande film ma che semplicemente non ho la capacità di apprezzarlo. È sicuramente un limite, così come molto probabilmente tra 50 anni i giovani reputeranno Battlestar Galactica un'emerita cretinata (già quelli di oggi a dire il vero...).
  8. Diciamo che la fantascienza di un tempo ha uno stile tutto particolare che non sempre è apprezzato dalle nuove generazioni, vuoi per gli effetti speciali, vuoi per il particolare design di armi, navi, alieni e compagnia bella. Semplicemente noi giovani siamo abituati a vedere un genere di fantascienza stilisticamente diverso. Per inciso, il più vecchio film di fantascienza che ho visto è stato il primo Star Wars (bellissimo).
  9. Proprio loro! Ma, realisticamente, se un missile colpisse una con uno smorzatore inerziale attivato, l'equipaggio verrebbe sballottato? È vero che non esistono, ma per un fatto di coerenza è un dettaglio molto importante. Credo che più che al velivolo in sé si riferisce alla topologia caccia/bombardiere. Calcola comunque che questi velivoli dovranno pur partire da qualche parte.
  10. Un sistema di gravità artificiale "esotico" potrebbe risolvere il problema delle accelerazioni all'interno di una nave (mi riferisco al fatto che una nave non più schizzare da 0 a 10000 km/s in pochi secondi perché l'equipaggio finirebbe spalmato contro le pareti) ma allo stesso tempo consentire all'equipaggio di venir sballottato se un missile impatta contro lo scafo?
  11. Independence Day l'ho amato, ma credo che all'epoca non erano molti i film così spudoratamente propagandistici. Rihanna ha insospettito molto anche a me, comunque lo guarderò, se non altro per passare un paio d'ore in spensieratezza.
  12. Act of Valor non mi dice niente, a giudicare dalle diverse recensioni che ho letto è la solita americanata; Battleship mi ispira (amando la fantascienza...) ma non vorrei che si ricorresse nei soliti stereotipi del genere; di Red Tails non avevo mai sentito parlare...
  13. Berkut

    collaborazione per romanzo

    Onestamente? Sì. In ogni caso la mia idea non è del tutto nuova eh, prima di me già Platone aveva pensato un qualcosa che un po' ci somigliava; certo, riferito al mondo greco dell'epoca ma per me è stato fonte di spunti interessanti. Credo che la società di oggi sia troppo vincolata a concetti che a pensarci bene sono dannosi: l'attaccamento ad un partner ad esempio. Io infatti sono una persona gelosa e ritengo ciò un pesantissimo limite: la gelosia è qualcosa che corrompe e consuma le persone impedendo ad esse di essere razionali; immagina ora se tutti, maschi e femmine, per me non vi è NESSUNA differenza, non fossimo così vincolati al concetto della coppia fissa: non esisterebbero più i tradimenti, la gelosia e moltissimi delitti omicidi non avverrebbero! Qualcuno potrebbe dire che ciò indebolirebbe le relazioni umane ma secondo me è l'esatto contrario: senza l'attaccamento si vivrebbe meglio con se stessi e con il prossimo, privi di sospetto e diffidenza verso chi ci sta davanti. Ciò è -secondo me- l'ideale ma mi rendo conte che attualmente è impossibile.
  14. Berkut

    collaborazione per romanzo

    Il finale lo sto ancora pensando, ho diverse strade in mente. La società diverrà comunque (assimilazione a parte) come quella postumana: qualsiasi etica verrà abbandonata in favore di una ricerca scientifica totalmente svincolata da qualsiasi discussione morale. Anche al livello di relazioni sociali ci sarebbero grossi cambiamenti con la sparizione di concetti come "matrimonio", "fidanzamento" e "famiglia tradizionale". Per regole morali ed etiche di preciso cosa intendi? Posso dirti che se qualcosa non nuoce alla società e all'individuo è "etica" (ma è un concetto assente), tutto il resto è lecito.
  15. Berkut

    collaborazione per romanzo

    Magari... Comunque no, anche perché mancano grossissime parti della trama e molte cose da spiegare. Il problema principale comunque è l'estrema scorrettezza politica; il fine medesimo infatti è lo stesso: l'elevazione dell'umanità, da raggiungere ad ogni costo. Non esiste una strada corretta ed una sbagliata. Certo, fusi con una civiltà aliena (che in ogni caso è si molta diversa ma non tecnologicamente più avanzata) si raggiungerebbe di sicuro la pace e si fonderebbero le conoscenze dei due popoli; ma si potrebbe sempre parlare di umanità e postumanità? C'è chi risponde di no ed opta per la supremazia totale. Senza contare che i protagonisti, chi più chi meno, sono disposti a compiere qualunque azione per completare la missione.
  16. Berkut

    collaborazione per romanzo

    Sostanzialmente si basa su un conflitto tra umani e post-umani. La Terra è totalmente occupata (dove ancora abitabile) da una specie androgina, evolutasi tramite ingegneria genetica dagli umani. Più nel dettaglio presentano un corpo femminile, statura e dimensione del corpo maggiori, forza superiore e intelligenza media elevatissima, caratteristiche psicologiche maggiormente maschili. Dopo che questi post-umani se ne sono stati buoni per secoli decidono di attaccare l'umanità. Dopo i primi attacchi, tra i due arconti (seconda carica più elevata) principali scoppia un dilemma: o sterminare gli umani o assoggettarli e convertirli. Finirà malissimo in quanto l'arconte per lo sterminio si allea con una razza aliena, che intanto si è rivelata, e decide di fondere le due specie per dar vita alla specie più potente della galassia; l'altro arconte non condivide affatto in quanto crede che i postumani siano superiori a tutti gli altri e l'ibridazione sia un abominio, senza contare i timori per il fatto che gli alieni possano assumere il controllo totale sfruttando i post-umani. Avviene una scissione con relativo massacro della gerarchia politico militare dei postumani. L'Unione dei Mondi Liberi (gli umani) è stremata a causa degli alieni e dei postumani. I protagonisti umani decidono di schierarsi con l'arconte favorevole alla conversione per spazzare via gli alieni e dare il via all'elevazione finale dell'umanità. Tuttavia sarà prima necessario rimuovere ogni avanzo politico dell'Unione e occupare militarmente i sui territori... In soldoni è questo il filo conduttore, anche se essendo stancuccio ho scritto malissimo... Non chiedetemi come si chiama la nazione postumana perché non lo so: mi piace "Belka", ma chi ha giocato ad Ace Combat sa perché non posso usare questo nome.
  17. Berkut

    collaborazione per romanzo

    Spero che Giada mi perdoni se le rubo un po' la scena però visto che anch'io mi diletto a scrivere... Più che un velivolo con quelle caratteristiche me ne serve, se vogliamo, uno opposto: un aereo lungo due-trecento metri e armato decentemente. Se può trasportare altri aerei (anche pochi agganciati) al suo interno è meglio. Se avete giocato un qualche gioco di Ace Combat capirete perfettamente a quale tipologia di velivolo mi riferisco: all'Arkbird, all'XB-0, alle varie fortezze volanti di Ace Combat 6 ecc. In alternativa all'aereo vero e proprio mi interessa anche una "piattaforma" da combattimento capace di rimanere in hovering, qualcosa di simile: Mio Link. I costi non importano, siamo diverse centinaia di anni avanti nel futuro. Comunque Giada, ho letto un po' frettolosamente la discussione e onestamente mi incuriosice molto la trama (anche per sommi capi), anche perché da ciò che ho capito non è prettamente un romanzo di fantascienza.
  18. Berkut

    Centauro

    La Centauro ha la capacità di trasportare dei fanti? Quanti?
  19. Benvenuto a bordo allora! Per quanto mi riguarda tra umani e anche quando si aggiungono gli alieni fanno in realtà reverse engineering da tecnologia umana (opportunamente adattata) Non è detto! Killzone ad esempio narra di una guerra tra gli umani e gli Helghast, che sono semplicemente umani leggermente mutati dal clima del pianeta Hleghan, ma alla fine non sono poi tanto dissimili dagli umani. Se ho capito bene arrivi ad una conclusione simile alla mia: un'aeronautica come la conosciamo oggi è sostanzialmente inutile in un futuro in cui si dispone di armi e navi spaziali parecchio avanzate poiché sarebbe facilmente annichilita dall'orbita: basta un bombardamento orbitale (missili se si vuole essere precisi e bombardamenti cinetici se si vuole radere al suolo tutto) su un un aeroporto e il gioco e fatto. Io fare stazionare il grosso delle forze in orbita e qualche unità nello spazio interplanetario per intercettare le navi prima che si avvicinino al pianeta. Dipende dal realismo che uno vuole avere. Ciò presume l'esistenza dei gravitoni, cosa di cui non abbiamo la certezza. Per ora mi accontento nemmeno della Via Lattea ma del Braccio d'Orione! Nel mio romanzo ho eliminato ogni elemento poco fattibile, caccia inclusi (anche se il fascino di guardare da un'altura decine e decine di caccia alzarsi verticalmente verso lo spazio non ha uguali); le battaglie si svolgono come quelle tra galeoni di parecchi secoli fa, anche se a distanze molto maggiori (in BVR) e con missili guidati. Le navi poi non hanno gravità artificiale se non un modulo rotante che funziona da dormitorio. Le stazioni spaziali invece sì, avendo il diametro di diversi chilometri possono permettersi di rendere la forza di Coriolis non fastidiosa per l'equipaggio (da quel po' che ho capito su questa forza). La propulsione è affidata alla fusione che pare essere la cosa più realistica attualmente fattibile e per ciò che concerne i viaggi extrasolari o si usano ponti di Einstein-Rosen o il propulsore a curvatura, entrambi hanno pro e contro. Per rendere il tutto ancora più realistico pensavo addirittura di non includere viaggi FTL ma concentrare tutta la trama nella lotta per un singolo pianeta raggiunto e invaso dopo anni di viaggio (con relativa decelerazione) ma ciò renderebbe il tutto troppo piatto e con una singola battaglia spaziale.
  20. Per questo gli shuttle hanno gli RCS. Ci stavo pensando anche io alla doppia classe: ricordo un gioco (Colony Wars Vengeance) dove appunto c'erano missioni in atmosfera e si usava un velivolo diverso. No, non ho ben chiaro che tipo di energia usare ma di certo non i propulsori attuali.
  21. Grazie mille Cama! Non ho però ben capito cosa vuoi dire nel passo in grassetto. La mia idea per il combattimento spazio-spazio è ben o male simile all'attuale combattimento navale: portaerei che schierano caccia a notevole distanza che si affrontano in BVR. Cosa ne pensi dei combattimenti spaziali di Battlestar Galactica (serie del 2003) se hai mai visto qualche puntata?
  22. Un F-35 VTOL veramente può muoversi in questo modo?
  23. Meglio il sinistro fruscio del TIE Fighter! Un po' di tempo fa ho letto di un velivolo che avrebbe avuto la capacità di schierare marines in ogni parte del mondo in pochi minuti, ed aveva proprio la capacità di muoversi in orbita. se ripescassi la notizia potrei vedere meglio di cosa si tratta e magari rielaborare lo stesso progetto. Sicuro!
  24. Il problema, con la fanteria, è sempre lo stesso: 'sti tizi come ci ritornano su? Le nanotecnologie mi hanno già incuriosito in passato, ma poi le ho del tutto abbandonate. La mia idea era quella di utilizzarle per auto-assemblare qualunque cosa, ad esempio cantieri spaziali costituiti solo dalle materiale da costruzione, poi le nanomacchine avrebbero disassemblato (al livello atomico) i materiali e li avrebbero riassemblati dando poi forma alla nave. Addirittura mi spinsi ad immaginare navi auto-riparanti. Poi abbandonai tutte queste idee, soprattutto l'ultima (dove avrebbero preso i materiali per rigenerarsi? Un conto è smontare atomo dopo atomo una barra di metallo un altro replicarsi dal nulla). Comunque le nanotecnologie le conosco molto poco.
  25. I Pelican, sì, l'idea era quella. Solo più grandi, anche per il trasporto di carri. Ho presente le navette da sbarco ISA (come facciano dei soldati a star dentro quegli affari senza manco un tetto mai lo capirò) e le navi da sbarco Helghast, pure interessanti. Se l'antigravità ha una base scientifica (anche remota, siamo sempre nel 3103) potrei includerla, anche se poi dovrei cambiare parecchie cose nelle tattiche militari. So comunque che l'AG non ha una gran solidità... Per le capsule magari delle giuste dimensioni per i carri, può essere un'idea. Il problema è come riportarle nello spazio senza dover organizzare un lancio in stile Space Shuttle! Il problema è lo stesso di prima. Si presuppone che per l'"interplanetary warfare" ci siano forze in proporzione! La questione però mi ha posto difronte ad un dilemma: aumentare o no le dimensioni delle unità militari? Le divisione per esempio contano circa 10-20000 uomini; non so se è il caso di aumentare questa cifra. Tutto sommato le forze per invadere un pianeta sono sempre quelle, come le dividi -credo- sia relativo.
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