Quota, quota, peccato che si vada sempre più OT...
Fintanto che siamo OT, pensa un po' a quali altri mezzi NON navali poteva mettere in campo l'Italia nei confronti dell'Argentina, e viceversa. Così la faccenda si fa sempre più assurda, ma allo stesso tempo offre nuovi spunti.
Intanto considera che la RN e la RFA misero insieme un'accozzaglia di navi obsolete e/o men che mediocri, tra le quali riuscivano a fare bella figura soltanto le portaerei e se non ci fossero stati gli SSN, meglio non pensarci! Con questa armada stracciona (ma soprattutto affondando il Belgrano da sottacqua) riuscirono a scortare le due LPD e una gran quantità di STUFT, tra cui tre grandi transatlantici/traghettoni, in puro stile Grande Guerra. Lo scopo quindi era di trasportare e sbarcare una brigata "commando" (più di nome che di fatto) e poi rinforzarla con altra fanteria leggera raccogliticcia (comunque noi non avevamo nemmeno quella).
Vedi bene che tutto ciò non ha alcun senso se trasposto nell'ottica italiana, per cui ripeto che FORSE l'Italia avrebbe avuto modo di sloggiare gli occupanti, ma NON nel modo prescelto dai poco fantasiosi e tutto sommato peggio che "garibaldini" britannici, ma forse dovrei dire da quel pirata in gonnella che li governava.
Riguardo all'ipotesi di blocco navale, prima di pensare ai chilometri che a ben vedere contano fino ad un certo punto, bisognerebbe pensare a far fuori la Veinticinco de Mayo. In qualche modo, uno qualunque.
Poi a difendersi dagli attacchi aerei, ovvero a difendersi meglio di quanto fece la RN.
Da Gibilterra a Port Stanley sono 6000 miglia. Tante, ma non tantissime: è tutta una questione di ambasciatori.