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typhoon

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  1. Secondo me invece cerca di imporle anche a chi non ne fa riferimento, facendo pressione politica in modo che le scielte dei governi si allineino con certi precetti, peccato purtroppo che queste regole pesino anche sulla testa di chi non le condivide, riguardo la "larga parte degli italiani" ho moltissimi dubbi, di credenti della domenica a parole e non nei fatti ne conosco a decine, forse è proprio questo che la chiesa agisce in questo modo ...
  2. Hai scritto una mostruosità, io non sono cattolico, quindi perchè la chiesa deve impormi certe regole, e perchè io le dovrei rispettare? Più che il solito thread di flame, è il solito thread scomodo pieno di domande a cui non si può dare una risposta. Poi è sbagliato entrare nel merito di ogni argomento, cosa serve determinare se usare la pillola abortiva è giusto o no? chi è che lo determina? tu, io? ... è per questo che su certi argomenti si dovrebbe lasciare libertà alle coscienze.
  3. Non c'è largo consenso perchè molta parte della politica si è allineata, anche a Sinistra ... (leggi Binetti) ...
  4. Quello non lo può fare, ma con il suo potere politico può impedire che in Italia si faccia una legge sulle coppie di fatto, o ponga veti sulla ricerca con le staminali embrionali, non dimentichiamo che in questi campi l'Italia ha leggi medioevali. Non è assolutamente un thread provocatorio, vorrei solo sapere perchè la chiesa invece di parlare ai proprio fedeli cerca di imporre tramite il proprio peso politico i propri precetti a tutta la società, perchè due gay atei non posso sposarsi perchè la chiesa lo aborra? ... Poi francamente non ho mai pensato di abbracciare altre religioni, non ne ho mai sposata nessuna e stò benissimo così.
  5. Da oggi questo è il thread ufficiale sui Cacciatorpedinieri Classe Orizzonte
  6. Se sono sbaglio L'IRIS-T può ingaggiare un bersaglio anche se durante il lancio il sensore non lo vede.
  7. Penso che la risposta a tutti i miei perchè sia solo la grande certezza che hanno le gerarchie eclesiastiche sul fatto che certi precetti sarebbero seguiti solo da una sparuta minoranza con conseguente perdita di consensi, insomma se non puoi convincerli, obbligali ... è da secoli che la chiesa segue questa pratica, Galieo ne sapeva qualcosa.
  8. Il forum di Aerei Militari si basa sul software "IP.Board", chiunque può utilizzare tale software, si potrà anche personalizzare nella grafica ma gira che ti gira non è difficile trovarne di molto simili, basta guardare anche il forum di http://www.f1grandprix.it/
  9. La «cura spagnola»: i partiti si autotagliano Misure anticrisi, ridotti i finanziamenti di 17 milioni di euro. A noi costano più del doppio Diciassette milioni di euro. Cioè 34 miliardi di lire. Davanti all’incalzare della crisi internazionale, in Spagna hanno deciso una cura dimagrante che noi ce la sogniamo. Partendo, col taglio citato, dai finanziamenti ai partiti. Prova provata che i nostri cugini iberici non sono più svelti solo nel fare treni ad alta velocità, porti e autostrade. Eppure, i soldi pubblici stanziati a sostegno delle forze politiche spagnole erano già prima nettamente più scarsi rispetto a quelli italiani. Nel 2009 erano previsti 136 milioni contro i nostri 295. Meno della metà. La riduzione a 119 milioni varata nella legge di bilancio accentua il divario. Confermato nel rapporto pro-capite: per mantenere i partiti ogni cittadino castigliano, andaluso o galiziano dovrà sborsare l'anno prossimo 2,58 euro. Ogni lombardo, pugliese o molisano 4 euro e 91 cent. Una sproporzione abissale. Dovuta anche a quella leggina sulla legislatura monca che inutilmente i dipietristi hanno tentato l'altro ieri di cambiare con un emendamento che almeno dimezzasse le elargizioni. Leggina che per tutto il 2009, il 2010 e il 2011 continuerà a corrispondere ai partiti (oltre ai finanziamenti per la legislatura corrente) anche i soldi dovuti per quella precedente, infartuata e defunta con la caduta del governo Prodi, come se dovesse arrivare alla normale scadenza del 2011. Di più: continueranno a intascare quattrini pure i partiti che il voto popolare, a torto o a ragione, ha messo fuori dal Parlamento. Due esempi? Rifondazione comunista incasserà ancora 20 milioni circa in tre anni, l'Udeur di Mastella 2,7. E altri soldi, per questa legislatura, finiranno nelle casse di quelle formazioni che avevano presentato una lista alle elezioni di aprile e, senza superare lo sbarramento elettorale, avevano comunque ottenuto la magica soglia che consentiva comunque di accedere ai rimborsi: l'1%. Come La Destra di Francesco Storace che, orfana di Daniela Santanché, avrà circa 5,5 milioni in cinque anni o la sinistra arcobaleno che nel quinquennio ne avrà 7 e mezzo. Ma il confronto fra i costi della politica in Spagna e in Italia è sconfortante su tutti i fronti. A parte la differenza tra i bilanci del Quirinale e della Casa Reale spagnola, di cui abbiamo già dato conto l'altro ieri nella risposta alla lettera del segretario generale della Presidenza Donato Marra, spicca l'abisso tra i parlamenti. Anche la Spagna ha, come noi, un parlamento bicamerale (Cortes Generales) sia pure con un mandato di quattro invece che cinque anni. Anche lì ci sono una Camera (il Congreso de los Diputados) e un Senato. Ma le somiglianze si esauriscono qui. Il «Senado» madrileno, composto da 264 membri, costa agli spagnoli 60,5 milioni di euro, Palazzo Madama (dove siedono 315 rappresentanti eletti volta per volta più i senatori a vita che ora sono sei, per un totale di 321) pesa sulla tasche degli italiani per 570,6 milioni. Il che significa che ogni senatore costa ai cittadini spagnoli 229 mila euro e a noi un milione e 775 mila: quasi otto volte di più. Il rapporto, del resto, è più o meno lo stesso alla Camera. Il «Congreso de los Diputados», con 350 eletti, ha un bilancio di 98,4 milioni, Montecitorio (con 630 onorevoli) ne ha uno oltre dieci volte più alto: un miliardo e 27 milioni. Morale: ogni deputato spagnolo costa complessivamente alla collettività, tutto compreso, dagli affitti allo stipendio dei commessi, dalle segreterie alle spese di rappresentanza, 281 mila euro e ogni italiano un milione e 630 mila. Sentiamo già le obiezioni: sono paesi diversi, storie diverse, tradizioni diverse... Giusto. Anche costi diversi. L'indennità dei parlamentari spagnoli è identica per tutti: 3.020,79 euro al mese. Cifra alla quale vanno sommati 1.762,18 euro mensili per i deputati con residenza fuori da Madrid ridotti a 841,12 per gli eletti nella capitale. Complessivamente, quindi, un onorevole «peon» (che non sia presidente dell'assemblea, vicepresidente o a capo di una commissione), ha diritto a 4.783 euro al mese: lordi. A un collega italiano spetta una indennità di 11.703 euro lordi al mese più 4.003 euro di diaria più 4.190 euro per il «portaborse» (se vuole prenderne uno e pagarlo, sennò può mettersi il denaro in tasca) per un totale di 19.896 euro lordi al mese: netti sono 13.709,69 euro. Più 3.098 euro l'anno per le spese telefoniche. Più, oltre a una «tessera» di libera circolazione autostradale, marittima, ferroviaria ed aerea su tutto il territorio nazionale, un rimborso fino a 3.995 euro per raggiungere l'aeroporto più vicino. Il sito internet del Congresso spagnolo precisa invece che lì i deputati hanno diritto, per i trasporti, ai seguenti benefit: una carta (come da noi) di libera circolazione su tutto il territorio nazionale e un rimborso chilometrico di 0,25 euro a chilometro nel caso di uso di auto privata e dietro precisa giustificazione. E se non hanno la macchina o comunque preferiscono non usarla? Dal maggio 2006 hanno una tessera di abbonamento al servizio taxi valida fino a un massimo di 250 euro al mese. Quanto ai gruppi parlamentari, il confronto è non meno imbarazzante: 9 milioni e mezzo di euro al congresso madrileno, 34 alla Camera romana. Ma è tutto l'insieme ad essere nei «Palacios» più virtuoso. Lo stipendio di Luis Zapatero è di 91.982 euro lordi annuali in dodici mensilità. Cifra che, sommando l'indennità parlamentare, lo porterebbe ad avere 149.377 euro ma per consuetudine il premier spagnolo (al quale spetta la casa e la totale copertura delle spese di servizio) rinuncia. Carte alla mano, il premier italiano, nonostante la riduzione del 30% disposta da Romano Prodi per gli stipendi dei componenti di governo, arriva a guadagnare, indennità e benefit parlamentari compresi, 324.854 euro lordi l'anno. Né la differenza è meno sensibile per i ministri. Si dirà: sono paragoni da prendere con le molle. E' vero. Ma, con una ricchezza nazionale pro-capite identica (26.100 euro l'anno) nei due paesi, non può non spiccare la distanza perfino tra gli emolumenti che spettano a chi sta ai vertici di alcune istituzioni parallele ai palazzi delle politica. Solo un paio di esempi: a Madrid i presidenti del Tribunal Supremo (la nostra Cassazione) e del Tribunal Constitucional (paragonabile alla nostra Consulta) hanno uno stipendio lordo annuo di 146.342,58 euro. I loro omologhi italiani ne ricevono rispettivamente, sempre al lordo, 274mila e 444mila. Quanto al Tribunal de Cuentas, la Corte dei conti spagnola, costerà nel 2009 60 milioni di euro: vale a dire un quinto della nostra, che l'anno prossimo peserà sui cittadini per 281 milioni. Consoliamoci: fino a quest'anno ne costava venti di più. Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo http://www.corriere.it/politica/08_novembr...44f02aabc.shtml
  10. Sei OT, il thread vuole parlare di tutt'altro ... se vuoi parlare della religione musulmana apriti un altro thread.
  11. Il tutto si può estendere a tutte le religioni del mondo, ma sono toccato da vicino solo dai precetti della religione cattolica, quella musulmana ancora non impone alla mia donna di indossare il velo, inoltre il discorso è ancora più complicato visto che certi paesi musulmani sono delle teocrazie in cui i capi religiosi a loro volta godono anche di potere politico Perchè la chiesa non si limita a dire "il nostro parere è questo, ed i nostri fedeli devono seguire le nostre linee guida" (e nessuno in questo caso avrebbe da obiettare) ma pretendono che il loro parere diventi legge alla quale debbano sottostare credenti, non credenti, e credenti delle altre religioni: un delirio di onnipotenza allo stato puro. Forse sono consapevoli che queste "linee guida" le seguirebbero veramente in pochi e quindi meglio imporle, vorrei sapere se la "linea guida" sui contraccettivi viene diffusa anche in Africa dove milioni di persone ogni anno muoiono di AIDS.
  12. typhoon

    Religione e società

    La chiesa è contro l'uso dei contraccettivi, contro l'aborto, contro la ricerca nel campo delle staminali embrionali, contro l'eutanasia, contro il testamento biologico, contro le coppie di fatto ... ma mi chiedo, perché la chiesa fa continue pressioni mediatiche per indirizzare i governi a legiferare in modo da vietare o limitare queste cose? perché? ... perché la chiesa vuole imporre anche a chi non è cattolico o credente i propri precetti? nessuno obbligherebbe una donna ad abortire, o una coppia a non sposarsi e fare un PACS oppure una persona a fare testamento biologico ... quindi perché si limitano le libertà individuali? su certe questioni morali i governi dovrebbero lasciare la massima libertà possibile, poi starà alla coscienza e/o alla fede dei singoli se seguire certi precetti o meno. Vorrei capire perché chi è credente vuole imporre le proprie convinzioni anche a chi non lo è, vorrei capire perché due gay atei non possano sposarsi perché il matrimonio gay è inconcepibile per la fede cattolica.
  13. http://www.nytimes.com/2008/11/08/world/europe/08italy.html?_r=1&scp=2&sq=berlusconi&st=cse&oref=slogin Obama Joke by Premier Has Italy in an Uproar By RACHEL DONADIO Published: November 7, 2008 ROME — Italians never quite know whether to laugh or cry at Prime Minister Silvio Berlusconi. But many reacted with incredulity and outrage after the prime minister, visiting Moscow on Thursday, amiably called the first African-American president-elect in United States history “young, handsome and suntanned.” Skip to next paragraph Related Berlusconi Under Fire for Obama 'Joke' (November 6, 2008) Mr. Berlusconi made the remark while meeting President Dmitri A. Medvedev of Russia, saying that Senator Barack Obama’s good looks, his youth and his so-called suntan were “all the qualities” for Mr. Medvedev and the future president to “develop a good working relationship.” Many Italian newspapers gave the comment nearly as much front-page attention as Mr. Obama’s victory itself. The journalist Curzio Maltese wrote in the center-left La Repubblica that “bookmakers wouldn’t even take bets” on how long it would take for Mr. Berlusconi to let slip another of his famous gaffes. “Mr. Berlusconi never fails to live up to our worst expectations.” Mr. Maltese added that just when Mr. Obama’s victory was “inspiring billions of people” to consider “democracy, the most extraordinary triumph of humanity after centuries of bloodshed and intolerance,” Mr. Berlusconi instead contributed “a miserable, vulgar and racist remark, for which he didn’t even have the courage to take responsibility or the dignity to apologize.” A billionaire populist, Mr. Berlusconi excels at deflating such lofty talk. He said that his remark had been “a compliment” and that his critics lacked irony. “If you want to get a degree in idiocy, I won’t stop you,” La Repubblica quoted him as saying. “I say whatever I think.” He said the Italian left was wrong about everything, “including their lack of a sense of humor.” He added: “Too bad for them. God save us from imbeciles.” The center-left opposition leader, Water Veltroni, had earlier called such “cabaret one-liners” unworthy of a statesman and asked Mr. Berlusconi to apologize. In Brussels on Friday, when Mr. Berlusconi was asked by a reporter if he would apologize, he said whoever had asked the question should be added to “the list” of imbeciles, Bloomberg News reported. “You should apologize to Italy,” it quoted him as saying. Later on Friday, Mr. Obama, who has been calling world leaders, had a “long, cordial” telephone conversation with Mr. Berlusconi, according to the Italian news media. The two did not discuss the gaffe, the ANSA news agency reported. The furor over Mr. Berlusconi’s remark has raised a question: Why, of all the problems Italy is facing — a weak economy, higher mortgage rates — would Mr. Berlusconi get more attention for his off-the-cuff remark than for his political program? “Because it’s the last straw,” said a political commentator, Beppe Severgnini. “By now, Berlusconi isn’t a political case; he’s a psychological case.” Mr. Berlusconi’s remark “wasn’t racist; it was infantile and untimely,” he added. “He has such a high opinion of himself that he thinks it’s acceptable to say anything to anyone.” On Friday, Italy’s leading daily newspaper, Corriere della Sera, ran an illustrated display of Mr. Berlusconi’s most infamous gaffes. In 2002, he said that Prime Minister Anders Fogh Rasmussen of Denmark was “so handsome I’m thinking of introducing him to my wife.” In 2003, he compared a German in the European Parliament to a Nazi concentration camp guard. In 2005, he caused a diplomatic commotion after hinting that he had persuaded the Finnish president, Tarja Halonen, to back Italy to host the European Food Safety Authority by wooing her. “I had to use all my playboy tactics, even if they have not been used for some time,” he said. Yet Mr. Berlusconi’s latest gaffe seemed to tap into a deep well of anger at him, which is at least as strong as his high approval ratings. A brief report on NYTimes.com about the comment drew nearly 1,600 responses, most from upset Italians. A reader named Alberto wrote, “Mr. Berlusconi’s stupid joke is a further demonstration of the racism and intolerance that grow inside Italian population, helped by the embarrassing attitude of Italian politics.”
  14. Usa, ''Obama lavora alla chiusura di Guantanamo'' Washington, 10 nov. (Adnkronos/Ign) - Nel giorno in cui il presidente eletto degli Stati Uniti viene accolto per la prima volta alla Casa Bianca dall’attuale inquilino, George W. Bush, il sito "Huffington Post" riporta la notizia secondo cui i consiglieri di Obama stanno lavorando a un piano per il trasferimento negli Stati Uniti di decine, se non di centinaia, di detenuti della base di Guantanamo per essere sottoposti a processo. Il presidente eletto, commenta il sito, manterrebbe così la promessa fatta in campagna elettorale di chiudere il campo di prigionia americano a Cuba, da lui definito "un capitolo triste nella storia americana". Secondo il piano che si sta mettendo a punto alcuni prigionieri verrebbero rilasciati, mentre molti altri verrebbero processati dinanzi a tribunali penali americani. Un terzo gruppo di detenuti potrebbero comparire dinanzi a corti create appositamente per gestire i casi riguardanti la sicurezza nazionale, spiegano alcuni consiglieri ed esponenti democratici coinvolti nei colloqui. Obama ''farà quello che ha promesso in campagna elettorale'', annuncia al 'Wall Street Journal' il nuovo capo dello staff presidenziale Rahm Emanuel. Del resto, la netta vittoria democratica del quattro novembre indica "una chiara direzione di cambiamento a Washington". Anche Louis Farrakhan, il discusso capo della Nazione dell’Islam, fa gli auguri a Obama. "Il presidente eletto ha entusiasmato tutti gli oppressi, i rifiutati e gli emarginati" ha dichiarato. Ma Obama ha sempre rifiutato l’appoggio del leader musulmano afroamericano, accusato più volte di affermazioni antisemite e antisraeliane. --- Staminali e aborto, Obama vuole cambiare 200 leggi di Bush Intende modificare provvedimenti «politicamente divisivi». Ma la priorità resta il rilancio dell'economia WASHINGTON - Non appena insediato alla Casa Bianca, Barack Obama è pronto ad abolire o modificare almeno 200 decreti esecutivi o regolamenti amministrativi, varati dal governo di George Bush. Si tratta di provvedimenti dai forti connotati ideologici e «politicamente divisivi», con cui l'attuale amministrazione aveva sposato tutte le istanze della destra più conservatrice e di quella religiosa. Nel mirino sono fra gli altri il limite ai fondi federali per la ricerca sulle cellule staminali, le normative sulle emissioni di diossido di carbonio e su questioni sociali come l'aborto, alcune regole molto restrittive sull'immigrazione. La lista potrebbe allungarsi, se nel periodo ancora in carica George Bush dovesse approvare, come sembra tentato di fare, una sfilza di ordini esecutivi dell'ultima ora, nella speranza di irrobustire la sua legacy ideologica. Lanciata dal Washington Post, la notizia è stata confermata nelle sue linee generali da John Podesta, capo della squadra di Obama che prepara il passaggio dei poteri. Intervistato dalla Cnn, Podesta ha spiegato che il transition team ha già avviato un esame approfondito di tutti gli ordini esecutivi dell'amministrazione Bush, per consentire al nuovo presidente «di decidere quali vanno confermati, quali abrogati e quali modificati». Podesta non è voluto entrare nel merito, rifiutandosi di «anticipare decisioni non ancora prese». Ma ha aggiunto: «Che si tratti di trasformazione dell'energia, di migliorare la sanità o delle cellule staminali, stiamo guardando in ogni agenzia governativa per vedere come possiamo subito compiere dei passi in avanti». L'enorme lavoro di revisione sta impegnando da mesi - «da agosto», ha precisato Podesta - una cinquantina di esperti. L'idea è identificare le aree, dove sia possibile per il nuovo presidente agire immediatamente, senza dover passare per il Congresso, dando così il senso forte di una svolta. Anche perché, come ha spiegato al Post la rappresentante democratica del Colorado, Diana DeGette, molte azioni di Bush non sono mai state inserite in una legge da mandare alle Camere: «Obama potrebbe quindi semplicemente abolirle con un ordine esecutivo». Il presidente-eletto è comunque molto attento a non inimicarsi anzitempo il Parlamento. «Prima di prendere qualunque decisione - ha spiegato ieri una portavoce di Obama, Stephanie Cutter - si consulterà con i leader congressuali di entrambi gli schieramenti, così come con i gruppi interessati. Ogni decisione verrà discussa con i suoi ministri, nessuno dei quali è stato ancora scelto». Anche se la priorità numero uno del futuro presidente rimane la risoluzione della crisi finanziaria e il rilancio dell'economia, Obama è quindi determinato a fare la differenza su temi più vasti. A cominciare dai cambiamenti climatici, dove fra l'altro ha promesso di rovesciare il divieto, imposto in dicembre da Bush alla California, di regolare in modo autonomo le emissioni di CO2 dalle automobili, tagliandole del 30% tra il 2009 e il 2016.
  15. Parla dei problemi infrastrutturali alla base di Chiapparo (Taranto) ...
  16. USA 2008: PALIN NON SAPEVA CHE L'AFRICA FOSSE CONTINENTE Ora che la campagna elettorale e' acqua passata, i media statunitensi hanno messo nero su bianco retroscena e pettegolezzi della piu' lunga battaglia per la Casa Bianca. In particolare, si sono avventati sul clan repubblicano diffondendo dettagli sulle divisioni tra John McCain e Sarah Palin. Sulla governatrice dell'Alaska molto e' stato scritto, ma - si sostiene - molto e' stato anche taciuto. Secondo il corrispondente politico della conservatrice Fox News, Carl Cameron, lo staff di McCain era molto preoccupato perche' Palin non aveva "il livello di conoscenze necessario per un candidato, un vice presidente, a un battito di cuore dalla presidenza". Per esempio, non sapeva quali fossero i Paesi che aderiscono al Nafta, e "non capiva che l'Africa fosse un continente, piuttosto che una serie di Paesi, un Paese in se'". Stando alla ricostruzione dei media Usa, la Palin era l'incubo dei consiglieri di McCain. Prima dell'intervista con Katie Couric della Cbs, inoltre, rifiuto' di prepararsi, per poi dare la colpa del disastro al suo staff, in particolare a Nicole Wallace. Dopo quel episodio, la governatrice dell'Alaska divento' molto acida e iraconda con i suoi consiglieri fino a farli piangere a volte. http://it.notizie.yahoo.com/9/20081106/twl...ri-e497199.html Abbiamo scampato l'incubo Palin! ...
  17. OT: Cmq la Gelmini è una bella donna ...
  18. :asd: :asd: Obama chiama per ringraziare tutti i leader del G7 tranne Berlusconi Il presidente eletto degli Usa ha anche parlato con i capi di governo di Israele, Messico, Sud Corea e Australia WASHINGTON (USA) - Ha parlato con tutti i capi di governo dei Paesi del G7, tranne uno: il premier italiano Silvio Berlusconi. Naturalmente non si può certo dire che questo sia dovuto all'infelice battuta di Berlusconi sulla sua «abbronzatura». Anzi, potrebbe facilmente non essere così. Ma anzi potrebbe delineare al di là delle battute, una scaletta di priorità «diplomatiche» del neoletto presidente degli Stati Uniti nella quale l'Italia non è stata inclusa. Di fatto Barack Obama nel suo primo giorno di contatti con i leader del mondo ha telefonato a nove leader che lo avevano cercato per congratularsi della sua vittoria nelle elezioni del 4 novembre. IL COLLOQUIO PIU' LUNGO - In Europa, ha chiamato il presidente francese Nicolas Sarkozy (lungo colloquio con quello che è anche il presidente di turno del Consiglio europeo), poi il premier britannico Gordon Brown, il cancelliere tedesco Angela Merkel. Dei leader del G8, ha telefonato anche al giapponese e al canadese. E poi i capi dell'esecutivo di Israele (la questione mediorientale è un argomento inevitabile per un presidente degli Usa) e Messico (il più vicino Paese del Nafta). Poi una telefonata con i capi di governo di SudCorea, Australia. Una geografia di amici dove, del G8, non compaiono l'Italia, che Obama non aveva già visitato in estate, quando era stato in Europa, e la Russia. Ma, fuori dal gruppo dei Grandi, per restare in Europa, non estato chiamato, nel primo giro di telefonate, nemmeno il premier spagnolo Zapatero. Del resto le telefonate di Obama non sono certo finite. E ci saranno incontri con leader mondiali, a margine del G20 a Washington del 15 novembre. http://www.corriere.it/esteri/08_novembre_...44f02aabc.shtml
  19. Grande Ilvio ... yes you can http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/SC...ttaglio/3394464 SCUOLA: BERLUSCONI, CERCHEREMO EVITARE TAGLIO A PRIVATE "Cercheremo di non togliere i 134 milioni alle scuole private e cattoliche". E' l'impegno del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenuto questa mattina alla Fiera Milano di Rho. "Ho una grossa colpa - ha detto Berlusconi - non mi ero accorto che nella Finanziaria era previsto questo taglio alle scuole private e cattoliche". Il Premier parla di "una svista colpevole" e assicura il suo impegno per evitare questi tagli. (05 novembre 2008) ...
  20. Non perdiamo certi passaggi però per farci capire che razza di persone piccole piccole ci governano ... degli pseudi politici arroganti che se ne escono con certe dichiarazioni abberranti nei confronti del presidente degli stati uniti.
  21. Noi accontentiamoci di questi qui Gasparri contro Obama, scontro in Senato
  22. Che bello esprimere l'intensità luminosa in "milli candele" ... non si faceva prima a scrivere 35 candele? ... Cmq nelle info che hai postato la tensione di alimentazione è pure scritta ... chi cerca trova ...
  23. Ecco quindi avevo ragione, non è del PD e non è stato condannato per omicidio ... e te credo era du tutt'altra parte ..
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