Vai al contenuto

Gabriele

Membri
  • Numero contenuti

    364
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    4

Tutti i contenuti di Gabriele

  1. Perché sono educati. No a parte gli scherzi, c'è gente adulta, ex militari, giornalisti specialistici, e poi è una scelta editoriale dell'amministratore. Comunque concordo con la tua analisi Dick, molto lucida, la flotta lì è per delimitare il territorio in un certo senso, più nei confronti delle altre marine che si stanno avvicinando che verso la libia o tanto meno i barconi. Ma d'altronde, c'è chi auspica un intervento europeo, chi addirittura "del mondo", quindi cosa ci lamentiamo se questi vengono a mettere il naso in affari che non dovrebbero riguardarli, o comunque li riguardano molto meno di noi? Non c'è nulla di cui protestare se vengono pure chiamati, chiaro che poi loro fanno gli interessi dei loro paesi, che ovviamente sono in collisione con quelli italiani, finora predominanti in Italia nonostante tutta la propaganda di regime libica.
  2. Qui la gente si scandalizza delle numerose vittime... Per prima cosa io non credo che la gran parte delle vittime siano innocenti famigliole strappate dalle loro case una per una, ma vuoi o non vuoi giovani facinorosi, che sono andati a fare quello che volevano, giusto o sbagliato che lo si possa considerare, assumendosi, in quella situazione, anche il rischio di beccarsi una pallottola. In seconda istanza a me preoccupa molto di più l'istituzione di un emirato in Cirenaica, ma per l'opinione pubblica italiana quelli sono martiri della libertà e della democrazia, quindi avanti si vada, tanto...
  3. Ho scritto un'altra cosa, e lo sai bene, ma la fai facile ad irridere il tuo "avversario" che ha opinioni differenti dalle tue. Però a nik gli fai pure l'occhiolino per tranquillizzarlo... io sarà forse onanistico nelle mie idee di politica estera, ma atteggiarsi così forse è segnale di altro orientamento. Ho parlato: 1) occupare i porti, non addentrarci e ricostuire la colonia, e nel caso andarsene appena c'è un governo "amico" che non ci prenda per il culo come ha fatto gheddafi fino ad oggi; 2) La Libia ci ha già lanciato un missile, probabilmente buttato giù un aereo, nell'87 organizzarono una nave da crociera piena di militanti che senza il minimo permesso voleva sbarcare a Napoli, forse questa cosa è poco nota, per non parlare dell'esilio dei nostri connazionali e delle mille altre continue provocazioni che solo la nostra imbelle politica terzomondista ha potuto sopportare in decenni; 3)questi atti ricattatori libici e africani in generale sull'immigrazione devono finire e non c'è stato o istituzione al mondo che può imporci di accogliere a braccia aperte centinaia di migliaia, o magari milioni, di immigrati, o dovrei cominciare a pensare che le parole del colonnello su un'europa nera non erano così campate per aria. Quanti soldi abbiamo già versato per l'atto di riconciliazione come lo hanno chiamato? Ed ora diventerà carta straccia? Non penso proprio, così come Israele non penso proprio rimarrà con le mani in mano se l'Egitto penserà di fare carta igienica con i trattati di pace. Quindi ripeto: siamo una grande nazione industriale e occidentale, non dobbiamo perdere miliardi di dollari o di euro già buttati in libia a fondo perduto, per avere in cambio cosa? Invece del controllo immigratorio che chiedevamo e del rilievo sul piano economico, ci ritroviamo i primi e non i secondi, ma i soldi nonché le opere d'arte restituite (a noi però non restituiscono mai niente chissà perché), quelli se li tengono. Io sono filoatlantico e filoamericano, quindi con me la polemica non attacca, ma in primo luogo sono Italiano, e invece di quel ginepraio afgano dove non abbiamo alcun interesse nazionale, se non quello di farci belli e mostrarci cooperativi, potremmo impiegare le forze militari dove gli interessi li abbiamo eccome.
  4. Caro vortex, sei così sicuro che il divario tecnologico militare, nonché economico per sostenere le forze in campo, sia così meno abissale di quello che ha consentito le colonizzazioni? non parlo solo di Italia, ma di paesi europei in generale. O non è forse, in parte per la presenza di varie grandi potenze extraeuropee che non vedono di buon occhio certi movimenti, e in parte per il rifiuto ideologico delle popolazioni europee stesse? Come disse il presidente della FPU in Rotta verso l'ignoto <<avere i mezzi per fare qualcosa non significa necessariamente doverlo fare>>, verissimo, ma non dimentichiamo noi stessi, e non facciamo dimenticare, che se ci rompono troppo potremmo. Infine, in Albania come si procedette? Non si ebbe paura della piccola Albania ma del gigante islamico sì? L'Italia non deve avere paura dei beduini, meglio fermarli direttamente ai porti che scatenare la guerriglia in Patria contro 200.000 giovanotti con tante pretese e convinti di entrare in un paese di debosciati (forse non a torto). Poi non ho capito una cosa. Gli americani se gli gira male possono invadere un paese, due paesi, tre paesi, idem i russi, e nessuno dice niente, o non più di tanto, noi che abbiamo alla nostra frontiera marittima una situazione da sempre, non da una settimana, esplosiva, no, dobbiamo stare atterriti nel nostro spazio di mare e limitarci a dover accogliere pure i "profughi", come li chiamano eufemisticamente all'onu; ma loro sono una superpotenza, loro possono!
  5. Te lo ripeto blabbo, il gas lo abbiamo pagato (caro) quindi se una cosa la paghi è tua, non è più loro. Ancora, io 300 mila giovani islamici maschi incazzati in Italia non li voglio, non so tu. Non ho parlato di un'invasione, ma di un controllo almeno dei porti principali, non si tratterebbe di una riedizione della famosa pacificazione degli anni '20. Nik, Berlusconi non cade sta tranquillo, tu che pensi come qualcuno che un governo senza berlusconi (magari cattolico e di sinistra tanto per cambiare gli ultimi 60 anni da dopoguerra perché no?!), sia la panacea di ogni male d'Italia. Forse semmai darebbe il colpo di grazia ad un pericolante organismo. Comunque, una domanda tecnico-politica, gli aerei libici ora chi se li terrà, Malta? Considerato che hanno solo qualche elicottero e aereo leggero ad elica sarebbe un bel guadagno e d'altra parte è comprensibile che abbiano atterrato lì, in Italia sarebbe stato comunque rischioso.
  6. Dici cose sensate, come il rammentare agli smemorati che il cristianesimo della controriforma è tutt'altro che liberale e soprattutto "libero", semplicemente esso è a cuccia da forze molto più grandi, laiche, in negli stati islamici latitano. Sono rapporti di forza, tutto qui, e come sempre, se il cristianesimo riottenesse tra le masse e le elité quella forza di convizione che aveva, ci ritroveremo in un nuovo medioevo. Tuttavia irridi la mia proposta di creare una testa di ponte in Libia per garantirci che il gas (che abbiamo pagato) passi, e che vengano fermati gli immigrati (circa 3 milioni presenti nel paese, fonte non lieve di questa rivolta, visto che il paese ospita 7 milioni di abitanti in totale) direttamente dai loro porti. Già ma è troppo pericoloso, devo andarci io, magari pure disarmato vero? Che ridicolaggine, non sai cos'è la politica e l'uso delle forze militari se ragioni così...
  7. Il risolino mi sembra fuori luogo, perché no? La Libia stava (e in parte sta) sulla palle a tutti (almeno quelli che contano), se nell'86, dopo un bombardamento del nostro territorio nazionale avessimo inviato una flotta da sbarco NESSUNO ci avrebbe potuto dire e osato dire niente. La Francia avrebbe invaso per molto meno. Ma noi no, anzi gli diamo pure le informazioni segrete sui bombardamenti dei nostri alleati, questo sì che fa ridere. non è guerra santa è politica di interesse nazionale, se il nostro interesse esige che queste nazioni debbano essere umiliate e controllate, per la nostra stessa sicurezza e che esse debbano non solo rispettarci, ma temerci, allora così dovremmo impegnarci a fare, come del resto ci è tanto ben riuscito in tempi in cui ci facevamo meno paturnie mentali.
  8. Meglio non osare di più?? OH ma ragazzi, come parlate???? Possibile che si deve andar di diarrea in mano appena si profila una qualche possibilità, anche minima, poiché di più non è, di usare le costose forze militari per qualcosa d'altro che fare i poliziotti a Kabul? Io non capisco certi ragionamento, ma capisco come da essi poi discenda che una donna, come denunciava antonello, possa venir stuprata tranquillamente e il colpevole godersela come niente fosse, e lei magari rimanere incinta di quell'arabo. 1898, non 2000 anni fa quando i legionari italici sbaragliavano qualsiasi esercito si opponeva loro, rivolta dei Boxer, per l'uccisione dell'ambasciatore tedesco e l'assedio (respinto) della cittadella delle ambasciate europee, americana e giapponese, una spedizione internazionale peraltro di numero limitato riuscì a farsi largo fino a Pechino sbaragliando ogni resistenza e liberando gli assediati. Oggi solo a parlare di una forza terrestre che possa tenere il porto per qualche ora si ha paura del morto. Be' mi dispiace rivelarvi questa grave notizia, che loro, invece non hanno alcuna paura DEI, al plurale, morti, né tantomeno di farne.
  9. Dominus, te lo ripeto, se prenderanno saranno sì cavoli amari, loro... A me sembra che la strategia non offra molte alternative. Una soluzione alla turca è improponibile, la Turchia si è installata in un territorio che per secoli è stato legato all'occidente, l'elemento turco originario era sicuramente minoritaria ed ha turchizzato la popolazione preesistente. Una popolazione preesitente, anche se forzatamente convertita (sia religione, che di lingua), non perde tutto il suo retaggio, e lo vediamo. Senza contare che la Turchia ha avuto per secoli rapporti diretti con le potenze europee, ha occupato (causando i danni che oggi conosciamo) una fetta non piccolo del territorio europeo, ed ancora ne mantiene una popolosa e piuttosto ricca, che ovviamente produce cultura solo per questo fatto. Cosa possiamo dire di qualsiasi altro paese arabo? Israele oltre che rifiutato è troppo piccolo per agire da catalizzatore per i confinanti, anche se resta una pia speranza. E comunque anche della Turchia non c'è affatto da fidarsi, l'islamismo ha rigurgiti forti, esso non ha subito alcuna evoluzione culturale di rilievo, né soprattutto è nata alcuna cultura che sia "altera" e parallela ad esso, ma tutto deve essere sempre in essa contenuto. Io non dubito che presto o tardi anche questa religione decaderà, come sempre avviene per tutte le religioni, le istituzioni, le lingue, perfino le parole, che col tempo e l'uso si logorano, ma non è questo il momento storico. Ergo quindi, se l'egitto, da sempre punta di lancia in quanto stato più ricco e popoloso (è stato così fin dalla conquista a spese dei bizantini, e anche prima l'egitto fu sempre considerato la provincia più ricca dell'impero, e da Roma e da Bisanzio poi) del Medioriente, vorrà rompere i trattati, riscatenare la guerra, ne pagherà le conseguenze. Io spero solo che cessino immediatamente le forniture di pezzi di ricambio, tecnici, conoscenze, e tecnologie militari. Questo fatto è molto triste, ma non solo per il fatto di cronaca (vogliamo dire che se lo è voluto? ok, ma di certo non se lo è meritato...), più che altro perché casi simili, con differenti attori ed in diversi luoghi, hanno molta risonanza, per scatenare le solite spesso inutili polemiche, ma guai a toccare le sacre usanze di paesi del terzo mondo... Dovremmo invece ricominciare a pensare come facevano i nostri bisnonni, e come del resto pensano in questo terzo mondo santificato, cioè che la propria cultura, il proprio stile di vita, tutto sommato, è il migliore possibile, e va difeso con le armi se qualcuno lo minaccia.
  10. Scusa dominus, ma cosa dovrebbero fare in concreto? Andarsi ad impantanare il quel merdaio? Io semmai direi, in segreto, agli stati maggiori di tenersi pronti, preparati piani per qualsiasi evenienza, non si sa mai.
  11. questo. figuriamoci se posso ritenere che alle plebi maghrebine possano avere, o semplicemente interessi loro, la democrazia..
  12. Noto che nessuno ha capito il mio sarcasmo verso il commento che pure ho quotato.
  13. hanno diritto a libertà e democrazia... non mi aspettavo di dover leggere frasi da osteria, luoghi comuni buoni per un comizio, anche qui su un forum che ho sempre reputato come frequentato da gente piuttosto sveglia e competente.
  14. sì la cellula dell'abitacolo... quella che ho visto io sicuramente non è originale, credo che per motivi di sicurezza tolgano e rottamino comunque tutto ciò che non può essere usato in qualche maniera come ricambio.
  15. Ieri a Loreto ho visto un modello originale delle freccie tricolore MB 339 in esposizione permanente vicino al piazzale, è molto piccolo da vicino. Il punto è che la cellula era completamente eliminata, c'era una struttura plastica pitturata di grigio a simulare, credo il cockpit. Il motore ovviamente assente, e così la parte terminale del reattore, c'è solo l'involucro di vetroresina o alluminio in pratica. Non credo sia possibile acquistare i pezzi per renderlo "operativo", e in ogni caso, sempre se fosse possibile, bisognerebbe modificare tutta la strumentazione con una civile...
  16. I gradi degli ufficiali sono sostanzialmente identici, cambiano molto per i sottufficiali, in particolare hanno tutt'altra categoria che sostituisce quella dei nostri discussi marescialli a binari.
  17. Mi ripeto.. l'AMX poteva essere un buon apparecchio per le esigenze che si volevano soddisfare, e, certo, le grandi industrie americane non sarebbero mai state interessate! Era logico rivolgersi ai paesi del terzo mondo, e poi se si può far rientrare un po' di capitali che gli diamo per le materie prime, senza dovergli vendere macchine che metterebbero a rischio la geopolitica internazionale, tanto meglio. Insisto però che l'AMX lo potevamo sviluppare da soli, forse meglio di come è venuto fuori con l'aiuto brasilero, e poi vendergli l'apparecchio. Non vedo perché in un settore così strategico bisogni essere solidali e cedere tecnologie, soprattutto se i rapporti, per quanto buoni non possono definirsi ottimi, e sicuramente non strategici con un gigante debole così lontano. Caso leggermente diverso la Turchia, scelta da me criticata peraltro, cedergli tutto, anche gli originali tra un po', del programma Mangusta. Ma l'elicottero seppur valido ha i suoi anni, e senza cessione della tecnologia non ce lo compravano, e la Turchia ha per l'Italia, data la sua posizione, e dimensione, una posizione di rilievo. Ma ribadisco anche in quel caso la mia critica, di cedere troppo facilmente progetti scientifici nazionali, quasi non si avesse in molto conto questo aspetto del potere di una nazione.
  18. Be' prepariamoci al referendum, vedo le giovani generazioni sempre più lontane dalle sirene della sinistre ideologicamente contrarie al nucleare, probabilmente non per vera avversione al nucleare in se come fonte energetica, quanto all'idea che col nucleare, l'Italia sarebbe una GP (grande potenza) come gli altri grandi stati europei comparabili a noi per popolazione e Pil, e si sa che la sinistra una nazione grande, che possa avere velleità di qualche genere, e peggio, possa suscitare ammirazione e devozione da parte dei propri cittadini (che invece è bene la disprezzino e la critichino, in nome dell'internazionalismo e del superamento dello stato nazionale), la vede come la peste.
  19. Non dico di associarsi alla Boeing, o alla lockheed martin, che non ne hanno bisogno, ma a qualche azienda di calibro europeo si poteva. Conta poco che sfornino i Tucano, se poi non sanno come costruire una cellula per un jet decente. Dovremmo unirci alle aziende di punta del settore, non siamo certo all'ultimo posto in fatto di tecnologie, però credo che da una collaborazione europea, americana, o anche russa, avremmo molto più che da guadagnarci, in quel caso è l'Embraer che è andata a rimorchio nostro, prendendo il nostro know how come si dice. Noi ci abbiamo guadagnato un aereo economico per missioni "a bassa intensità" che ci costasse poco, e che si sperava di vendere all'estero (vuoi venirmi a dire che sbaglio se gli acquirenti papabili erano paesi del terzo mondo tra cui comprendo il sudamerica, o erano interessati forse britannici e tedeschi...) a paesi che non avessero molto da spendere, ma volessero comunque il loro cacciabombardiere a reazione abbastanza moderno.
  20. E' di qualche giorno fa la notizia, leggendo i contenuti del giornale, negli interventi pubblici, molti si sono dichiarati "entusiasti". Vorrei capire, Verona, città tradizionalmente di destra, città tradizionalmente fieramente italiana, già fortezza romana, che cos'ha a che spartire con leghisti, secessionisti, austricanti, papalini vari? So che il sindaco è un certo Tosi, leghista, ma so anche che Tosi è stato scelto per altri motivi, che poi sono i soliti che muovono tanti a votare Lega, non certo sic et simpliciter come qualche articolasta scrive, per odio all'Italia e Roma, ma perché la Lega da tante parte è l'unica che almeno a parole si attiva per sanare certe brutture sociali. A parole sì, perché anche per la Lega vince il motto del "questo non si può fare", magari a malincuore, ma vige. Ne dico una tratta dalla cronaca recentissima: poter portare liberamente un'arma per un incensurato che sia mentalmente stabile e poterla usare contro malviventi senza rischiare la galera e pagare migliaia di euro di danni. Ma questa è solo una, altre potrebbero venirmi in mente, tante cose che fino a pochi anni fa non si potevano nemmeno dire, se no si era fascisti, razzisti, ecc. Ma poi arriva la lega, antinazionalista (italiana), quindi antifascista, che fa e che dice, ecco che lo spirito di tanti italiani, mozzato dall'ostracismo morale degli ultimi 60 anni, si butta lì, così da non sentirsi "colpevoli" e accusabili. Questa una piccola sintesi, quindi non c'entra nulla il secessionismo, che semmai è un fenomeno minoritario che poi trova alcune eco più per conformismo ed ignoranza che altro. Quindi, perché a Verona si è arrivati a tanti, una delle città più italiane (di sentimenti) d'Italia?
  21. Concordo con queste parole. Ma ricorda che lì "popolo", non è affatto il popolo laico e di tendenze, più o meno, democratiche dalle nostre parti. Lì il "popolo", ha convinzioni proprie, che hanno poco a che fare con concetti di democrazia, divisione dei poteri, liberalismo, che sono propri di sparute minoranze intellettuali. Senza contare che chi cavalca queste proteste molto spesso sono agenti di partiti religiosi o comunque di ispirazione massimalista, quando non terroristica. Quindi ci andrei cauto con queste pesanti e non velate, accuse alla politica americana, che fa del suo per mantenere uno status quo che gli è favorevole, ma lo è anche a noi, perché lì il non status quo significa nuova guerra ad Israele, come minimo, chiusura del canale, e vari cambiamenti geopolitici abbastanza da brivido. Comunque hai ragione, hanno fatto una caxxata, ma in casi come questi si sbaglia, nessuno è perfetto, neppure l'establishment della nazione più potente del mondo e d'altra parte qualunque cosa sarebbe stata sbagliata senza conoscere l'esito preciso.
  22. Purtroppo hai ragione, l'AMX è nato sfortunato, hai usato una bella terminologia per descriverlo, eppure sarebbe potuto essere un buon aereo da esportazione per i paesi del terzo mondo interessati ad un aereo poco costoso di cui avrebbero avuto disponibilità di tutta la tecnologia. Credo che uno degli errori fu associarsi alla Embraer brasiliana, che, e qui non ti seguo, anche oggi rimane pur sempre un'azienda molto arretrata dal punto di vista tecnologico. Sarebbe stato meglio costruire tutto in Italia, tranne le cose, come i motori, che qui non siamo in grado di costruire, o comunque non c'è tradizione nel farle. Infatti per costruire qualcosa, e farla bene, non bastano i dettagli tecnici, servono macchinari ben rodati, e soprattutto maestranze esperte, ecco perché è sempre positivo avere dei progetti nazionali (chiaramente se c'è una capacità industriale sottostante) militari da realizzare, anche se il prodotto finale sul momento non è del tutto all'altezza. Altrimenti si rischia di rimanere sempre dipendenti dalle importazioni militari come un paese terzo.
  23. Hai ragione Antonello. Ci dicono i moderatori di non petulare su un ipotetico scontro con l'Egitto.. Va bene, non ne parliamo, ma sappiamo tutti benissimo che un Egitto islamista, perfino peggiore di questo Egitto nazionalista laico, sarebbe la punta di lancia di un movimento che coinvolgerebbe come minimo tutta la regione nord africana e buona parte del Medioriente fino alla Siria. Hanno sbagliato gli americani ad armare l'Egitto, così come sbagliano ad armare tiranni e tirannelli nella speranza che questi seguano l'ordine geopolitico. Hanno avuto l'esperienza dell'Iran, ora dell'Egitto, capiranno dai loro errori che i beduini è meglio lasciarli cuocere nel loro brodo, farli andare in groppa di cammello piuttosto che su un Abrams? Chi può dirlo? Comunque, lasciando da parte per un attimo Israele, rinnovo la mia polemica sul fatto che gli egiziani, un paese DA TERZO MONDO, campo di battaglia dei colonizzatori europei fino a 70 anni fa, oggi ci farebbe, noi Italia, un mazzo tanto con tutte quelle armi che possiede. Eppure, non mi pare che il loro Pil sia superiore al nostro. Non mi pare che abbiano tradizioni militari superiori alle nostre. Non mi pare infine, che abbiano una tecnologia militare e su ogni altro campo che può essere solo paragonata a quella italiana. Eppure noi, che spendiamo 20 miliardi di euro per la difesa ci ritroviamo con 200 Ariete e qualche centinaio di Leopard 1 ormai usati perlopiù come rimorchiatori, qualche Eurofighter ancora da rodare nelle sue potenzialità, e qualche decina di Mangusta, una valida portaerei sì, ma... senza aerei!! Perché qualche vecchio Harrier gli fa un piffero con quel dispositivo aereo che hanno, e con questo ecco tutto. E non diciamo che abbiamo l'esercito "professionale" che da noi la professionalità per gran parte del personale è intesa guadagnare 800 euro al mese per un annetto imparando a marciare e fare da furiere.... Ok, abbiamo i Tornado rinnovati, magari qualche danno potremmo farglielo prima di vederli ad ammainare il tricolore sul Vittoriano.
  24. Al tempo... quella guerra fu Iraq vs Resto del mondo, anche i paesi arabi lo temevano, si volevano levare di torno Saddam, tant'è che parteciparono direttamente, e in massa... Un caso come quello che ho prefigurato vedrebbe invece un loro massiccio intervento A favore degli attaccanti, e a difesa di quanto guadagnato territorialmente...
  25. Mah, non sono sicuro che in Europa si riuscirebbe a convincere l'opinione pubblica di mandare soldati per una guerra vera, che non sarebbe una semplice missione di "polizia" internazionale con un migliaio di uomini purtroppo... Comunque non voglio esagerare, secondo me l'egitto rimarrà saldo proprio perché non è la tunisia, sto immaginando scenari se succedesse.
×
×
  • Crea Nuovo...