Gabriele
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io non ho parole, e non ho più la forza e la voglia di rispondere a certi "esseri" che svendono così facilmente l'onore nazionale, che si gloriano di dire che siamo un paese piccolo piccolo, da terzo mondo, visto che ormai l'india poi, è una superpotenza, quindi è giusto che siamo sempre genuflessi. Che poi sono gli stessi che dopo che affermano queste cose, non so bene se con soddisfazione o rammarico, poi negano la necessità di migliore questa triste condizione con l'acquisto di nuovi sistemi d'arma che pesino sulla bilancia delle nazioni. Ma qui sarebbe bastato solo avere un minimo di palle, quelle che chiediamo ai politici, ma che alla fine siamo noi a non avere, visto che continuiamo imperterriti a dare maggioranze bulgare ai vari parolai, pacifisti, antinazionalisti e antimilitari.
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puoi tradurmi pinto?
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E' ufficiale: siamo un paese di buffoni. Il presidente del consiglio italiano Mario Monti.
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Quanta crassa demagogia qui sopra... immagino quanti e di quale rara qualità, discorsi sul tema difesa si siano tenuti nei bar, nei circoli, nei centri sociali. Ma d'altronde è un po' la regola, in un paese, con la p minuscola, dove chi detiene armi (circa due milioni di persone, e mica poco) se ne sta zitto zitto a sentire accuse di ogni sorta sull'immoralità di detenere e saper usare armi, per il quieto vivere, non c'è nulla di strano se gli unici sedicenti "esperti" di cose militari divengano proprio quei pacifisti che le armi le odiano a prescindere, anche se poi si lamentano quando in campo internazionale chi ha la potenza militare fa il bello e il cattivo tempo e loro sono all'angolo a dire: cattivo cattivo e cattivo, non si fa così. Sfogano così la loro frustrazione, sono deboli e imbelli e felici di esserlo, si sentono "moralmente superiori", che volete farci...
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Certo è normale che goda protezioni negli Usa d'altronde il grosso dei finanziamenti viene da lì checché se ne dica e se c'è una cosa che non hanno mai fatto mancare gli americani sono i fondi per le forze armate. E' chiaro che l' F 35 vedrà la luce, resta solo da vedere se saremo tanto stupidi da non averlo pure noi nonostante i vuoti della nostra aeronautica e dopo averci lavorato e speso sopra.
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mai visto uno sviluppo più tribolato.
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Logico ed inevitabile pinto, mi sembra di averlo scritto e ribadito in tempi non sospetti già settimane, se non mesi fa. Non si può volere la botte piena e la moglie ubriaca, a parte che vista l'aria che tira è tutto il comparto produttivo dei sistemi d'arma che si vuole eliminare, credo più per le implicazioni ideologiche, neppure quelle politiche a questo punto, visto che la nostra partecipazione al programma e la stessa proprietà della Fincantieri di Drs sarebbero più a rischio, nel senso malvisti oltreoceano molto più con un governo che non ha mai posto il problema di ridimensionare l'ordine rispetto a coloro che hanno detto chiaramente di volerlo fare. Poi bisogna vedere nella pratica e tutte le pressioni sottobanco che ci saranno.
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certo bisognerà aspettare il nuovo governo ecc. ecc., fatto sta che un qualsiasi governo che ragionevolmente potrà uscire dal voto, non porrà la questione in termini di disarmo completo e rinuncia all'aereo, questo deve essere ben chiaro, Hanno parlato di riduzione, e riduzione sarà temo, anche se siamo già a livelli ridicoli per una nazione come la nostra con 200 aerei con 40 anni sul groppone in fase di pensionamento e al centro del Mediterraneo, ma tant'è. Gli estremisti, ce ne sono tanti qui nel forum, che propongono di sbaraccare Càmeri, pagare le penali dovute, e rinunciare ai due miliardi e ottocentomilioni già investiti, risarcire tutti i privati coinvolti a Càmeri e nella joint venture e la cassa integrazione per i lavoratori, non avranno mai la maggioranza tale per compiere questo losco e suicida proposito. Semmai sarà da vedere come convincere stati ben più attivi di noi del fatto che con un ordine di un pugno di aerei residui si voglia continuare a mantenere la produzione e riparazione dei velivoli destinati all'europa continetale in Italia.
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che schifezza di aereo pinto, credo che anche la segnatura radar non potrebbe essere così piccola con quella specie di "bocca" sulla prua.
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come le tue evidentemente geppo, come le tue. La Germania ha altri problemi, altri vicini, altri precedenti storici, per cui non può esprimere tutto il potenziale militare che la sua economia e i suoi interessi permetterebbero.
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nessuno gioca ai soldatini, semmai chi ci gioca è chi pensa essi siano semplicemente una categoria di beneficiari di stipendi, magari a fini elettorali perché no, ma privi degli strumenti gli atti a compiere la missione cui sono tradizionalmente, e anche costituzionalmente, demandati. Siamo molto accomodati sul concetto che "tanto" nessuna guerra ci sarà mai più, e comunque ci sarà sempre qualcun altro a combatterla per noi, che si chiamino americani, inglesi, francesi o altro non importa, sembra che noi non saremo mai più chiamati ad un impegno che non sia semplicemente "civile", magari del genio militare, ma pur sempre di carattere civile o al massimo di servizio d'ordine. Basterebbe un'intelligenza di livello medio e una conoscenza basilare della storia per comprendere quanto sia assurda questa visione. Comunque, anche ammettendo tutto questo e lasciare il nostro esercito da operetta incapace di qualsiasi proiezione, e credo anche, difesa, visto che con 90 aerei residui e di tipo vecchio perfino di fronte alla quinta generazione cinese, difendi ben poco, e oltre a dover per forza rinunciare al nostro posto nella Nato, visto che l'impegno lì è richiesto a tutti, e non a chi non ha voglia di spendere se non per un migliaio di fucili e qualche fuoristrada blindato, giusto perché proprio deve, allora poi non dovremo lamentarci se la nostra considerazione internazionale, soprattutto da parte di chi comprendere solo la minaccia (o l'uso) della forza, sarà ancora più bassa. Purtroppo, non è solo la solidità finanziaria o industriale, o il prestigio di capi "integerrimi" (o meglio presunti tali) a conferire una politica internazionale coerente, credibile e tanto meno rispettata, non nelle questioni "serie", perlomeno. Poi nei consessi internazionale ci si può anche scorticare le braccia e la lingua in abbracci e felicitazioni, ma a porte chiuse la musica è un'altra.
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L'AMX, definito, leggo sopra "buon aereo", un aereo che già fece pessima figura di se negli anni 80 quando era nuovo, e ho detto tutto. Il Tornado invece è veramente un buon aereo, ma la progettazione risale agli anni '70, non si può andare in volo e tanto più in missioni che sono di guerra, checché se ne dica e checché aspirino alla pace universale ed eterna certi personaggi, con un aereo impecettato e con materiali usurati o raccattati da chissà quale magazzino. Anche non usati i materiali invecchiano, soprattutto le indispensabili guarnizioni, di cui gli aerei sono pieni. Ma voi ci andreste in giro con una macchina di 40 anni? Al massimo come auto d'epoca se ne ha i requisiti, ma certo non per andare a fare una corsa in pista o rally, e gli aerei militari non sono appunto dei semplici giocattolini da esporre in una teca, ma vanno usati e quando si usano non ci si va leggeri.
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non è solo vendola, lui va be' è pacifista, la sua base pure ed è facile fare demagogia così pensando di risolvere tutti i problemi d'Italia rinunciando a degli aerei, o perché no, a tutto il comparto difesa. Anche molti del pd, sia parlamentari che la base sono contrari, quindi se malauguratamente avessero una maggioranza indipendente farebbero di tutto per, non dico annullare, perché le penali sarebbero salate, l'impianto di Cameri è pronto e tanti andrebbero a spasso, ma di sicuro ridurre al lumicino gli aerei acquistati sì, cercando di tenere solo Cameri come luogo di produzione e riparazione per gli aerei extra americani. Una pretesa assurda, visto che ci sono altri paesi, Turchia in testa, che scalpitano con ben più sostanziose acquisizioni e ricadute geopolitiche che per ora possiamo solo immaginare nei nostri incubi, ma resta il fatto che una volta operativo l'F-35 farà una grossa differenza tra chi ce l'ha, e ne ha un numero consistente, e chi non ce l'ha e soprattutto non ha niente di paragonabile, tipo il Rafale (comunque inferiore, a mio parere).
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purtroppo a parte l'articolo di analisidifesa tutto è in inglese e non viene data neppure una sintesi in italiano.
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qui l'unico che delira e continua a insultare sei tu. senti che tu sia ideologizzato e abbia il tuo bell'odio antinazionale, nel senso che non useresti mai le forze armate per la protezione o il conseguimento di un interesse nazionale, lo abbiamo capito tutti, non c'è bisogno che ci erudisci costantemente con i tuoi deliri sul fatto che l'esercito non serva più (tanto nessuno ci fa la guerra, e comunque non si dovrebbe mai fare no, e mai più nemmeno tra migliaia di anni le cose cambieranno giusto? e poi chi delira sono io, a voler, imbecillamente considerare come definitivo una semplice congiuntura politica internazionale che peraltro sta rapidamente andando a ramengo, ma continuiamo ad illuderci che almeno entro questo secolo non accadrà mai niente a parte mandare qualche bombetta dove l'onu ordina di mandare); abbiamo anche capito che per te l'esercito al massimo dovrebbe avere qualche mezzo blindato e fucili, di sicuro l'Italia non può permettersi e non deve avere armi come si deve, meglio poi se non esistesse un esercito nazionale italiano, e se proprio deve esistere che si muova solo ed esclusivamente per interessi "multilaterali", come si usa oggi nel XXI secolo che tu apprezzi tanto. Va da se che questi interessi multiltareli in realtà sono sempre interessi nazionali, spartiti tra chi è più forte che si prende gran parte del pacco regalo, e chi è più debole cui non restano che le briciole, ma ciò che è peggio è l'essere trascinati in assurde avventure di cui non frega una beneamata minch*a all'Italia dal punto di vista nazionale, tralasciando operazioni che invece sarebbero alla base di un governo razionale, ma che per fare le quali servono armi avanzate e costose. scagnetti, solo una domanda semiseria, visto che mi aspetto la risposta: qual è la tua forma "possibile" di orgoglio nazionale, quello dei soldati italiani brava gente buoni solo a portare la pasta e trasferire in Italia per farsi curare le popolazioni disgraziate, in una sorta di emergency in divisa, che certo sarebbe largamente accettata dalla società italiana con pochissimi distinguo, oppure quello di avere un esercito valido, efficiente, capace di operare efficacemente per la difesa nazionale e in operazione estere, di carattere politico e militare, non umanitario in ogni caso? Le scelte sono queste, per la prima servono uomini disarmati, o al più con la pistoletta d'ordinanza giusto per non deludere il testosterone di certi ufficiali, con navi ospedali e cargo e aerei da trasporto per derrate, medicine e personale specializzato, per la seconda servono investimenti ben più consistenti, ma soprattutto una visione più cinica del bene della patria, che non si conquista solo con la soddisfazione morale di aver fatto cristianamente del bene, ma con l'ottenimento di vantaggi materiali, economici e politici. Blabbo se trovi il topic irritante, cosa viene a fare a provocare? sai bene cosa penso di te e dell'esercito da operetta che hai in mente, o vuoi che te lo dica più chiaramente, in privato però non ti preoccupare.
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ma davvero vuoi paragonare l'idea che nei paesi anglosassoni, e non solo in questi ovviamente, si ha delle forze armate, con l'idea che ha l'opinione pubblica in Italia? Spero tu non sia serio. Einer, lo so che la risposta è nel cinquantennio del dopoguerra, come tanti altri fenomeni oggi giunti non solo a maturazione, ma a completa degenerazione e marciscenza, il punto che non riesco proprio a risolvere è come sia stato possibile che un'ideologia deleterie, pacifista e ambientalista fino a colpire i più ovvi interessi nazionali, e quindi del popolo, o perlomeno delle elite che ci governano che dovrebbero, almeno loro e non parlo solo vagamente dei "politici", ma di tutto l'entourage di una classe dirigente: imprenditori, aristocratici, grandi commercianti, alti ufficiali e funzionari, professionisti di fama nazionale, intellettuali, ecc. aver capito che una nazione non si può governare con i sogni di un altro mondo è possibile, a meno che non si voglia, deliberatamente, distruggere quella stessa nazione e consegnarsi al servaggio verso uno straniero meno idealista e più attaccato ai propri interessi che non a quelli speciosamente universalistici. E' qui che mi riferivo alle manovre antinazionali, che in molti paesi del mondo a tutt'oggi così verrebbero detti senza mezzi termini. Immagina in USA se un vasto gruppo di pressioen si mosse con la violenza con cui si scagliano in ITalia contro l'F 35, scagliati contro la realizzazione dell' F 22 considerato oggi l'orgoglio e il pilastro della forze aree americane. Sicuro sicuro che nessuno avrebbe parlato di manovre anti nazionale e additato al pubblico ludibrio ( un pubblico capace di ascoltare questa accusa a differenza di quello italiano per cui è invece un "merito" opporsi al rafforzamento del proprio esercito e della propria posizione internazionale nel mondo) tali soggetti?
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Servirebbe una rete di satelliti radar, ne servirebbero abbastanza, ma considerata l'estensione del sistema solare meno di quanto si pensi. Infatti un singolo radar non essendoci altri disturbi può monitorare con accuratezza parecchio spazio.
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mad, hai capito benissimo, dai non cercare di sbeffeggiarmi facendomi passare per incoerente o cosa, che sembri tu l'ingenuo dopo le cose ti sono state spiegate anche da brando in maniera lucidissima e in due righe, quindi molto semplici da leggere e capire. Te lo rispiego: La gente vede nei militari, in genere, dei ragazzi, gente che non ha trovato un lavoro "vero", ma comunque dei giovani e in quanto tali e perché si sacrificano ecc. vi vedono dei valori positivi, ma GUAI a dire che questi soldati non sono lì solo per fare servizio di protezione civile o portare garze e medicine agli appestati del mondo, o peggio ancora, a pulire la "monnezza" per strada, fare un lavoro socialmente utile, GUAI a dire che loro, il lavoro proprio del soldato, sono lì per proteggere gli interessi nazionali con le armi se necessario usandole, se non necessario comunque come forza di persuasione o dissasuasione. Un buon addestramento non rende il soldato un buon vigile del traffico o un buon spazzino di rifiuti, o un buon infermiere o muratore, sono tutte cose che può anche imparare a fare sotto le armi, ma la cosa prioritaria è sapersi muovere nei teatri operativi e saper combattere, ed essere dotato di armamenti, dalla semplice pistola all'aereo ipertecnologico, per farlo al meglio e non solo per portare a casa la pelle (cosa comprensibilissima), ma affinché, con quelle armi, svolga pienamente i suoi ordini ottenendo il successo pianificato. E' questo che la gente non vuole e non accetta, e per questo rifiuta qualsiasi discorso sull'armamento di aerei o carri armati, o missilistica, o portaerei, alché poi è facile unire a questo discorso ceh colpisce in particolare il cuore dei pacifisti e dei non violenti (poi magari hanno i figli che pestano a sangue qualceh malcapitato in discoteca per uno sguardo di troppo, ma so ragazzi, quisquilie per il buonismo italiota), quello economico, sullo "spreco" di risorse. Già, molto meglio investire in spesa improduttiva, che in un bene pubblico fondamentale come la difesa, che non è solo mera difesa armata del suolo patrio, ma difesa degli interessi nazionali proiettati ovunque essi siano presenti. Spero che ora sia chiaro, e sfido chiunque a portare le prove, dalle chiacchiere da bar, a quelle ben più inquietanti nei salotti della tv o della politica, che il pensiero generale dell'opinione pubblica italiana sia questo: ossia solidarietà ed apprezzamento ai militari in quanto giovani uomini e donne, ma totale disprezzo per le armi che pure sono gli strumenti di lavoro dei militari e non gli scopettoni.
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grazie legolas, la discussione autonoma è più appropriata, ma volevo appunto dare poco risalto (un po' come ogni volta che si deve acquistare un sistema in Italia) proprio per avere delle opinioni da parte dei fruitori della discussione e non scatenare eccessive discussioni. Aver parlato di Bersani e Vendola è stato solo perché proprio ieri, tra le altre cose, hanno confermato di voler rivedere al ribasso il primo e cancellare il secondo tutto il programma, nihil novi sub sole direte voi, ma tant'è, continua la martellante propaganda. Poi la questione qui è più generale e l'ha ben riassunta brando. Qui non è il discorso F-35, perché c'è gente, non voglio far nomi, che ha parlato male della Cavour, e persino dei mezzi cingolati. Quindi è vero, verissimo, la gente, almeno la maggior parte, ama i militari come persone, in genere perché li vede come dei poveri ragazzi che non hanno trovato altri lavori "migliori", ma guai a sostenere che debbano avere armi efficienti, solo parlando in termini di sicurezza si può smuovere qualcosa nella psicologia collettiva, ma alché scatta il riflesso che sarebbe meglio non andare per nulla in missione, così non servono nemmeno i giubbotti antiproiettile, figuriamoci i mezzi corazzati. E' un dato di fatto che in Italia funzioni così, e non è solo qualche capo politico che sfrutta la demagogia, peraltro se c'è chi la sfrutta e non c'è nessuno (Nessuno) che parla mai in termini positivi dei sistemi d'arma, non solo dei militari come persone, significa che l'opinione pubblica è ben orientata. Parlare pubblicametne dell'utilità di un aereo (visto che siamo in un'altra discussione chiudiamola con le pseudo "dotte" discertazioni sulla convenienza o meno dell'aereo, che è stato fatto perfino per i fucili o sulle dotazioni individuali di soldato futuro quindi è palese l'impostazione ideologica che vi sottende, a mio giudizio, e la difesa a spada tratta del Tifone è solo una trincea arretrata per l'arrivo dell'F-35) o di un carro armato, o dell'addestramento operativo, che è molto costoso se fatto bene e con tutti i materiali che si usurano per compierlo, rappresenta un suicidio politico, e non serve nemmeno che la parte avversa (una parte che voleva mettere una pacifista convinta a capo della commissione difesa) lanci epitati che vede perfino scontati nella psicologia collettiva: guerranfondaio, militarista, fascista, ecc. manca solo il razzista e siamo apposto. Ho seguito, essendo interessato alle vicende al di là del confine carsico, alcuni acquisti di mezzi per la slovenia e la croazia, in particolare recentemente i gripen, niente di speciale, ma sicuramente quanto di meglio queste piccole nazioni potevano permettersi. Ed ho letto partecipazione ed entusiasmo, nessuna paura a parlare positivamente degli acquisti di armi, nessuna paura alla polemica politica forte con chi era contrario, cosa possibile sui forum, ma impossibile nelle arene politiche o anche solo nelle discussioni televisive (quando mai avete visto o sentito un personaggio pubblico farlo? io mai, 'daltra parte frequentissimi gli strali avversi, mai ribattuti se non con un laconico "ci serve per mantenere i nostri impegni", come a dire vorremo evitarlo anche noi che siamopacifisti pari a voi, ma non si può, peccato). Per cui rinnovo la domanda: Perché in Italia nessun entusiasmo per delle forze armate efficienti, mettiamola così, anzi una vera e propria idiosincrasia per esse, la simpatia, se c'è è limitata come detto sopra agli individui che fanno un lavoro duro.
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a quanto pare confermati i peggiori aneliti del centro sinistra, se vincerà le elezioni, il "ticket" Bersani-Vendola, taglierà drasticamente la partecipazione italiana al programma JSF, il primo, meglio il partito del primo, ha sempre manifestato la volontà di un drastico taglio, il secondo di chiudere tutto, ma potesse decidere autoritariamente chiuderebbe le forze armate tout court. Per cui tutti i partecipanti del forum che finora si sono battuti il petto contro il programma, e che evidentemente non hanno altro cui pensare a proposito di come vorrebbero essere l'Italia, hanno una forte ipoteca sul voto prossimo venturo. Vorrei sapere che ne pensano flaggy, o pinto e chi ha a cuore i destini (anche militari) della nazione e sono competenti, dei deliri pacifisti o europeisti secondo i quali tanto "ormai", la guerra non si farà mai più e tanto in caso ci sarebbero "gli altri" a difenderci; ne faccio volentieri a meno. Secondo voi se malauguratamente questi avessero i numeri per mettere in pratica i propositi manifestati ieri (o meglio ribaditi per l'ennesima volta), riusciremmo almeno a salvare la ventina di B per la Marina o siamo destinati in futuro a vedere la Cavour, priva di velivoli, trasformata permanentemente in nave ospedale al servizio delle onlus non governative? E un'altra cosa, questi signori si permettono ad ogni pié sospinto di dire cose che in un paese normale verrebbero, come minimo, avversati da una parte consistente della popolazione come costanti manovre anti nazionali, magari al servizio dello straniero, chi lo sa. Qui no, si plaude, ma non è tanto questo che mi chiedo, piuttosto, perché invece se uno "osa" sussurrare, senza insistenza peraltro ma solo a richiesta, che in fondo gli aerei ci servono, almeno per le missioni internazionali, sotto egida onu (l'unico modo per far digerire una missione militare alla nostra opinione pubblica parolaia e pacifista), viene preso per guerrafondaio o sprecone nel migliore dei casi? Peraltro, NON ESISTE una sola forza politica in Italia che abbia il coraggio di difendere a spada tratta il programma e dire che ci serve per seri motivi strategici e di geopolitica. Ebbene anche a questo, io chiedo a chi è forse più uomo di mondo di me, perché tutto ciò in Italia non si può fare, perché dobbiamo sempre essere un paese Anormale, in tutto e per tutto. Ci deve essere un perché, la gente ormai è scolarizzata, non c'è più la banale scusa che la gente è ignorante e se ne frega e pensa ai suoi cavoletti quotidiani e basta, peraltro che questa sia una scusa debolissima è confermato dal fatto che in paesi ben meno scolarizzati del nostro il dialogo pubblico e non preconcetto e a senso unico sulle forze armate è vivissimo, e paesi spesso talmente piccoli che mai useranno certe armi che pure acquistano. Quindi il problema è altrove. Perché, sempre agli esperti del forum, in Italia non si riesce a parlare serenamente di un programma tecnologico avanzatissimo che dovrebbe inorgogliore una buona parte della popolazione? Grazie
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Israele ha fretta di accapparrarsi gli F-35 con cui conseguire, o meglio mantenere, una schiacciante superiorità aerea nella regione. Io fossi in Israele però mi preoccuperei non poco della vendite "politiche" a mio parere folli, che gli americani hanno concesso soprattutto all'Egitto, ma a tutti i paesi della regione che solo di facciata e per conveninenza nell'immediato si sono dimostrati amici di americani ed israeliani. Oggi l'egitto, un colosso da 80 milioni di abitanti che non ha più nulla a che vedere con quello più volte battute (ma non arrivava alla metà degli abitanti che ha ora) da israele, e con ben mille carri abrams che non so se i merkava, inferiori di numero comunque, riuscirebbero a stroncare, ha uomini al potere certamente non amici di israele, se non pubblicamente, quanto meno nei veri propositi. Certo, c'è lo f-35 in arrivo che può alla bisogna fare pure bombardamenti tattici, certo, epperò il rischio di avere uno sfondamento sul terreno esiste sempre.
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è già possibile comprare alcuni elementi del proprio equipaggiamento in proprio, gli scarponi, ma anche il basco, nessuno usa la pizza italiana, e tutti comprano lo spagnolo o il canadese ben più piccoli e solo per una questione estetica non per comodità. Tuttavia ciò che si compra in proprio deve pur rispondere a caratteristiche di omogeneità e compatibilità con lo scenario in cui si andrà ad operare. Pensare a soldati con indosso le scarpe da tennis, chi della nike, chi della reebok, chi della puma, e di colori tutti diversi mi fa venire in mente l'abbigliamento dei barbari che inserendosi in numero sempre più elevato tra le fila dell'esercito romano alla fine ne modificarono il costume, che era uniforme, e alla fine era impossibile distinguire soldati barbari 2 "romani" dalla foggia, con grave danno dell'operatività e della disciplina.
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be' come avevo detto... ma ti pare che la raf, partner di primo livello, non prenda la versione A che è la principale? Riguardo Israele si conferma la sua versione "speciale" con elettronica di produzione nazionale? In un certo senso comunque gli acquisti israeliani li considero quasi ulteriori acquisti da parte del pentagono, visto che se andiamo a fare due conti la sorta di "tributo", o aiuto, chiamiamolo come vogliamo di 5 o 6 miliardi di dollari annui che il congresso versa, non so bene a quale titoli, nelle casse israeliane, raggiungono da soli quasi la spesa militare israeliana.
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Carissimo, sulle questioni tecniche lascio paralre chi ne sa più di me, ma su quelle giuridiche di diritto pubblico qualcosa ne so. La dottrina è unanime nel sostenere che l'importanza dell'art. 11, che va letto tutto comunque, è politico, non giurisdizionale. Questo significa che la corte costituzionale non può in nessun caso, mettere bocca sulla politica estera, militare, e di difesa della nazione, ma saranno gli elettori a legittimare o meno, con il voto, tale strategia. Se così non fosse, ogni giudicetto di quartiere sarebbe autorizzato ad adire la Corte ogni volta che c'è una spesa militare che non gradiscono, o che lo stato stipula un accordo di cooperazione militare, ma ovviamente non è così.
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Nuova Guerra Fredda in arrivo?
Gabriele ha risposto a W L'ITALIA nella discussione Discussioni a tema
deduco da tale "entusiasmo" per i carri sovietici già il livore ideologico, per cui, visto che purtroppo dopo questa sequela di provocazioni non posso dirTi quello che meriteresti, mi limito ad un esplicativo no comment, ma Ti invito a studiare qualcosa sull'operazione cittadella, quando i tedeschi erano già sulla difensiva nonostante inutili controffensive come questa: oltre 2000 carri sovietici completamente distrutti, numero imprecisato di danneggiati e recuperati; carri tedeschi distrutti 200, più altri 200 danneggiati e recuperati. E i sovietici.. hanno vinto! questo dimostra da sola, oltre alla conduzione tipica delle battaglie SEMPRE adottata dagli eserciti orientali, quale sia la strategia. Mai sentito dell'avanza Onda umana in dispregio alle vittime cinesi contro le postazioni di mitragliere e artiglieria americane o le poderose avanzate russe finite tutte pessimamente durante la prima guerra mondiale? e gli esempi vanno avanti. No caro, non sono stereotipi e avete rotto l'anima con queste accuse di razzismo a chi non è d'accordo con voi comunisti, ma una semplice analisi storica. Se poi tra cento anni russi e cinesi cambieranno radicalmente la concezione strategica tipicamente orientale non lo so, ma per ora è ancora quella.