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Dominus

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  1. Dominus

    Il Mio Bombardiere Preferito

    cos'è la trasfusione? E' un simpatico cocktail fatto per la maggior parte di alcol puro a diversi gusti (sambuca, assenzio sono i più comuni, poi lo puoi fare con qualsiasi cosa) che se ben fatto supera gli 80% ed è devastante. Io comunque resto per il buon Whisky e per il Bloody Mary, irrinunciabile.
  2. Dominus

    Vino bianco o vino rosso?

    Io bevo entrambi solo che col bianco mi fermo al primo bicchiere, se non è qualcosa di davvero particolare (come quando vado dalle parti di Argonauta), mentre col rosso vado avanti, và giù liscio come l'olio. Poi bisogna vedere sempre la qualità del vino. Recentemente sto rivalutando il vino del sud, Cirò e Nero D'Avola sono davvero buoni anche se, se non ci stai attento, fanno brutti scherzi.
  3. Dominus

    Sinistra in Italia

    Si, premio di maggioranza a chi arriva al 30% come se avesse il 51, sarebbe l'unica possibilità, peccato che ,la democrazia andrebbe a quel paese. La soluzione è la creazione del partito democratico a sinistra e di una nuova realtà conservatrice a destra, cosa che succederà se mai il berlusca si ritirerà e forza italia cesserà di esistere non essendo un vero partito. P.S. Gianni tu voti in Italia?
  4. Hai ragione, chiedo venia. Tra l'altro ho un bellissimo pdf in inglese sul BM-59. Speriamo che l'esercito si svegli e cominci a venderli al mercato civile come surplus.
  5. No, non l'ha sbagliato visto che di liberale a destra c'è ben poco, comunque questo pezzo fa capire bene quello che pensa. Polemizza ferocemente con Rutelli sulla laicità, e poco dopo l’applaude in politica estera. Fa critiche pesanti al governo Berlusconi, come chiunque nel centrosinistra, ma poi placida gli riconosce meriti che i suoi compagni dell'Unione non si sognerebbero nemmeno di pensare. E quando le si domanda come si troverebbe da capo dello Stato, lei senza scomporsi risponde: “Non male, grazie”. Ma il suo non è un ondeggiare civettando per la politica: tutt’altro. È che Emma Bonino è una «signorina» radicale e ora, con la rosa nel pugno, s'esercita a fare la spina dell'Unione prodiana. Spina lealmente nel fianco, ben inteso. Perché, tra difficoltà e new entry diessine, pensa che «attorno alla Rosa nel pugno si stia formando qualcosa di duraturo», che potrebbe concorrere a non fare del partito democratico «una riedizione del compromesso storico in versione bonsai». In quel progetto ci sarà un frammento di «anima liberale», come ha scritto Pierluigi Battista sul Corriere? ”Speriamo!”, risponde Bonino. Ma se con la Rosa vien fuori “la parte davvero liberale laica e riformista della sinistra”. quali sono i temi di stampo radical-liberista che, con l'iniezione di Pannella e Boselli, dovrebbero passare dalla destra alla sinistra? Bonino ne ha indicato uno quando s'è detta d'accordo con Rutelli sull'opportunità di continuare le buone relazioni con Israele avviate da Berlusconi. «E’ una delle poche cose di politica estera in cui il centrodestra ha dato un segnale positivo», ha detto al Corriere. E le altre? «La valorizzazione del ruolo dell'Italia nelle attivita di peacekeeping in Kosovo, Afghanistan e Iraq», spiega al Magazine. "So che a sinistra c'e chi non ne condivide la filosofia di fondo, ma bisogna avere l'onestà intellettuale di dare atto che quella linea politica, in alcuni casi, ha mantenuto una certa coerenza». Politica estera a parte, i temi che vorrebbe iniettare a sinistra non son pochi. Salta agli occhi, per la convergenza, quello che è uno dei punti più forti del programma della Cdl: la separazione delle carriere tra giudici e pm «Ah, certo, siamo d'accordo», sbotta lei, «ma perché Berlusconi la ripropone ora dopo che non l'ha fatta per cinque anni, e avendo boicottato il referendum radicale?», Su questo tema, però, con l'Unione va anche peggio: “La sinistra è da sempre contraria, pensiamo di superare questa sua posizione non nel programma, ma nel Paese”. In realtà, osserva, «in termini di politica liberale, dal governo Berlusconi c'è poco da riprendere... Speravamo in Tremonti ma abbiamo scoperto che è colbertista, che vuole i dazi: doveva prendersela Bertinotti, come no global sarebbe perfetto». Da traslocare all'Unione c'è però la legge Biagi: «La salvo, rifiutarla è sbagliato. E, ancora di più, bisogna recuperare alcuni aspetti del Libro Bianco di Biagi, che prevedeva flessibilità e mercato non solo per i lavoratori, ma anche per le professioni e i servizi. Occorre rivedere con coraggio il sistema degli ammortizzatori sociali, dire no alla cassa integrazione e sì alla logica blairiana del "welfare to work"». Ancora Blair? «E un modo diverso di stare a sinistra. E non mi pare abbia prodotto sconquassi: in Italia, solo il 18 % di chi perde il lavoro gode di qualche ammortizzatore, in Inghilterra siamo al 60». Altro da iniettare nella sinistra? «La cosiddetta "agenda Giavazzi", cioè l'esigenza di tramutare in priorità alcune misure di liberalizzazione, come l'abolizione del valore legale dei titoli di studio, l'eliminazione degli ordini professionali…». Ma questa è già una cosa di sinistra: ne parlò anche D'Alema, al Senato, nel '98. «Ma ancora qui stiamo. Su questo, il programma dell'Unione è troppo prudente. E a volte, l'approccio graduale è mortifero. Perché intanto ci si continua a chiedere: a che scopo pagare un notaio per comprare l'auto usata, invece che spendere tre sterline all'Automobil club come in Inghilterra?». Pensa che Prodi le darà una risposta soddisfacente? «La verità è che questi temi di liberalismo, uno non li trova con sufficiente determinazione nè a destra nè a sinistra. E infatti, ad annacquare la direttiva Bolkenstein difendendo il corparativismo ci si è messa la santa alleanza di Ppe e Pse, la convergenza di Margherita e Ds con Forza Italia, An e Udc. Quindi, certo, sarà dura. Ma sono determinata». A proposito: da anni si invoca Bonino come capo dello Stato. Ora è spuntata anche la presidenza della Camera. Come ci si vedrebbe? «Be'. Senza essere arrogante, sono una signorina con qualche consapevolezza di sé. E questo è un momento di vitalità: nel mondo ci sono donne al potere che fanno cose notevoli. Sarei spaventata come sempre, però non mi vedo male. Ci vorrebbero però delle primarie: bisogna scegliere il capo dello Stato, non farlo decidere dai corridoi della politica».
  6. Mi sono sbagliato, anche sull'Iraq ha una visione coerente ROMA — Onorevole Bonino, e ora ritiro immediato? "Nient'affatto. Il ritiro dall'Iraq dovrà essere nè immediato nè, soprattutto, un unilaterale". Ma Prodi è incalzato dai super-ritiristi della sua maggioranza. "Sta a lui fermare quegli ardori. Esercitando la leadership in maniera autorevole e responsabile. Serve un ritiro graduale, concordato - come c'è scritto nel programma dell'Unione - con le autorità irachene per quanto attiene ai tempi e ai modi". Quale può essere l'exit strategy? "Più che la "exit strategy", bisognerebbe definire in generale la "strategy". Senza considerare l'Iraq qualcosa di isolato rispetto a tutte le molte altre aree di tensione e di terrorismo. Serve una strategia per l'Iraq, così come per l'Iran, la Palestina, l'Afghanistan, l'Egitto...". Sennò? "Sennò rischiamo di abbandonare l'Islam pacifico e democratico al proprio destino, proprio come paventato da Shirin Ebadi e da altri, favorendo l'unione dei diversi spezzoni di terrorismo fondamentalista che finora sono rimasti separati". Ma il governo Prodi sarà all'altezza di queste sfide? "Proprio perchè il mondo va così, non bisogna perdere tempo. Va formato, subito, un governo forte. Senza applicare il Manuale Cencelli e senza cedere alle tecniche dilatorie, messe in campo dal centro-destra". Voi ci sarete in questa compagine? "La Rosa nel Pugno ha proposto, a Prodi, la mia persona come ministro detta Difesa. Stiamo negoziando. E sono pronta per questo ruolo che significa occuparsi anche dì peace keeping e di sostegno ai processi democratici, spesso minacciati dal terrorismo". Non crede che il governo, prima ancora di nascere, può scoppiare per la politica estera? "lo trovo miope chi parla di ritiro immediato ogni volta che ci sono vittime italiane, per le quali soffro come tutti. Miope perché non mette a fuoco che il terrorismo fondamentalista non solo è globalizzato. Ma si traduce in un movimento tutt'altro che statico, con una varietà di tattiche e di obiettivi che non mettono nessuno al riparo". Neppure ritirandoci in Occidente? "L'Occidente è ormai diventato un avamposto del terrorismo di matrice islamica e una fucina di attentatori. Come ripete Magdi Allam, la verità è che il terrorismo non è la conseguenza ma la causa dei mali che affliggono i palestinesi, gli iracheni e il resto del mondo!".
  7. Infatti la Bonino è ancora d'accordo con la missione in Afghanistan, è la posizione della RnP che non mi piace: smilitarizzare e affidarsi alla NATO manco fossimo l'islanda. Comunque almeno è un politico a posto ed è ben considerata a livello internazionale, oltre ad essere una buona conoscitrice di politica estera, personalmente la vedrei meglio agli esteri però meglio di Mastella è. Personalmente continuo a sperare nella coppia Minniti-Forcieri.
  8. Dominus

    Sinistra in Italia

    Agli Italiani benpensanti il ritorno alle buone vecchie abitudini fa venire un pò il prurito, è questo il problema. Se fossimo un paese normale quello che dici si potrebbe applicare, ma stando così le cose proprio non è il caso
  9. Rekap non pensare male ma penso seriamente di amarti
  10. Staffo in italia la cultura e buona parte dell'informazione, l'istruzione ecc hanno, da una cinquantina d'anni, un solo colore, quindi anche se i governi erano centristi, anzi di centrosinistra, la prima volta che la destra andò al governo in Italia correva l'anno 1994, gli amici dell'est hanno avuto gioco facile con i loro messaggi subliminali per indottrinare la popolazione. Non dico che la maggioranza sia stata così indottrinata, ci mancherebbe a questo punto saremmo tutti in ben altre situazioni, ma non dimenticare che il PCI in Italia prendeva il 30%
  11. Deve avere dietro un partito con un peso politico tale da meritare quella poltrona, manuale Cencelli docet
  12. Dominus

    Il Mio Bombardiere Preferito

    No, non è così devastante, è solo insopportabilmente dolciastro. Provate la trasfusione
  13. Bush non mentiva, perchè se avesse voluto mentire si sarebbero trovate una decina di botti di VX nascoste nel deserto.
  14. Dominus

    attentato a nassyria

    Era una mina a carica cava, non un rpg, ma il funzionamento è similare.
  15. Dominus

    Sinistra in Italia

    Si, perchè si è fatto qualcosa comunque, in Italia il centralismo porta solo all'immobilità.
  16. La Bonino a mio parere è un politico serio che porta avanti buone iniziative e che a livello internazionale ha molto prestigio visto il lavoro portato avanti in commissione, ma non è tagliata per il ministero della difesa. Poi i radicali hanno cambiato idea troppe volte perchè io capisca qualcosa, pensate che ai tempi dell'intervento Iracheno erano l'unica forza politica Italiana ad appoggiare gli Americani.
  17. Si, in alcune squadre si
  18. Avevo recentemente chiesto a gianni in MP ragguagli riguardo alle connessioni tra Saddam e Al Quaeda, non credo la prenderà a male se posto il suo MP Come ben sai i rapporti tra Saddam e Bin Laden non sono stati idilliaci per molti anni. Ci fu soltanto un accordo per permettere ad Al Qaida di operare in Irak contro i curdi. Questo accordo permise all'organizzazione Ansar Al Islam, appendice di Al Qaida, di operare nel nord Iraq, ma si limitava a questo. Ti basta fare una ricerca su Ansar Al Islam in Google e ti escono tutte le fonti che vuoi, perchè ormai si sa tutto su questo gruppo (finanziato sia da Al Qaida che dall'Iraq) per le dichiarazioni rese dagli ex gerarchi di Saddam e dal capo stesso del gruppo, Mullah Krekar, che fu catturato mi pare nel 2002. Le cose cambiano dopo l'attentato al WTC del 1993. Saddam vide in Al Qaida la possibilità di colpire il suo odiato nemico (gli USA) e iniziò ad avviare contatti molto più seri con Al Qaida per il tramite dei suoi ufficiali di intelligence. Su questi contatti ha abbondantemente riferito Farouk Hijaz, capo del servizio segreto irakeno, catturato dagli americani nel 2003. Infatti nel 1994 Abdul Yasin, uno degli autori dell'attentato del 1993, fuggì a Bagdad dove Saddam gli offrì protezione. In effetti Saddam scoprì che Al Qaida aveva avuto un ruolo marginale nell'attentato del 1993, ma ritenne che in ogni caso le potenzialità dell'organizzazione consentivano di colpire gli USA sul loro territorio. Nel 1994 lo stesso Farouk Hijaz si incontrò personalmente con Bin Laden in Sudan, per trattare un accordo, ma l'accordo non ci fu. Cu furono però moltissimi contatti tra personaggi importanti irakeni, ufficiali dello spionaggio di Saddam, e uomini di Bin Laden, negli anni seguenti. Farouk Hijaz però stranamente di questi contatti dice di non sapere molto, o addirittura nulla. Eppure molti di essi sono stati confermati da varie fonti. Nessuno ha saputo dire però cosa si siano detti. Così come si parla di incontri di Bin Laden con Saddam, ma si tratta di testimonianze (come quella dell'Avvocato De Stefani, italiano). Sono attendibili? Non so, e non credo. Ad ogni modo, fai una ricerca con i nomi che ho postato e ti esce un bel po' di roba. Guarda anche questo: http://www.washingtondispatch.com/cgi-bin/.../view.cgi/16/32 Poi, a conclusione, ci sono una serie di rapporti della CIA che parlano di finanziamenti dell'Iraq a gruppi terroristici legati ad Al Qaida (ad esempio in Marocco) e sono molto attendibili per come sono ben circostanziati, ma non sono ancora declassificati. Sai come la penso? Saddam e Bin Laden non andavano per niente d'accordo, ma Saddam non negava di ospitare qualche terrorista di Al Qaida quando ce n'era bisogno e di fornire un certo appoggio anche finanziario quando c'era il comune interesse di colpire i curdi e gli americani. Ma dubito che troveremo mai fonti chiarissime sulla cosa, perchè sono fatti avvenuti dopo il 1993, quando Saddam aveva già avuto la prima batosta del 1991 e non voleva dare nessun elemento agli USA per averne una seconda. Quindi si sarà mosso senza lasciare tracce, per interposte persone. Leggiti anche questo: http://www.honoluluadvertiser.com/apps/pbc...11/1110/OPINION e questo: http://www.absoluteastronomy.com/ref/sadda...in_and_al-qaeda
  19. Dominus

    puntatori laser sulle armi

    Sono efficaci nel combattimento alle corte distanze, specificamente al chiuso. Per le medie distanze si tende a preferire le ottiche tradizionali o i red dot
  20. Dominus

    darkstar

    No, ma finmeccanica ha degli ottimi progetti, anzi ormai sono pronti per la produzione in serie, quindi credo che li adotteranno.
  21. ROMA - Il ministero della Difesa è ormai uno dei tasselli-chiave del prossimo governo. Due i candidati che vi aspirano e con due personalità e storia politica che più agli antipodi non si potrebbe: Emma Bonino e Clemente Mastella. Lasciata cadere la prudenza i due vengono allo scoperto e rivendicano pubblicamente - e con toni non proprio diplomatici - la stessa poltrona. Incomincia Emma Bonino dai microfoni di Repubblica Radio: "La Rosa nel pugno ha proposto per la mia persona il ministero della Difesa, questo è quello che abbiamo proposto e che diremo oggi nell'incontro con Romano Prodi". E poi aggiunge: "Se Romano Prodi dovesse scegliere Mastella al mio posto dovrà spiegarlo a noi e all'opinione pubblica. Senza arroganza io mi ritengo più qualificata del leader dell'Udeur". A scanso di equivoci la leader radicale risponde così a chi le chiede se non sia disponibile per il ministero delle Politiche comunitarie: "E' un ministero tutto da inventare e poi è senza portafoglio. Io ho vissuto bene senza fare il ministro... se posso dare un contributo molto volentieri. Non siamo abituati a ricattare ma abituati a convincere e credo che ci siano i margini di convinzione". Passano tre ore e Mastella replica: "Ho stima di Emma Bonino, ma da gentiluomo del sud certe sue espressioni non mi sono piaciute", premette parlando a Sky. E affonda: "Per un cattolico come me il mese di maggio è il mese dei fioretti. Per questo non parlo di ministeri o quant'altro". E in merito alle proprie credenziali per un eventuale incarico da ministro della Difesa, il leader Udeur osserva: "Conoscete bene la mia familiarità con gli Stati Uniti, e sapete da quanto tempo ho incontri con rappresentanti di questo Paese". (2 maggio 2006) da Repubblica.it Ma perchè siamo scaduti così in basso? La difesa contesa tra un poltronaro di Benevento e una pseudoliberalpacifista che sarebbe anche una persona molto inteliggente e molto adatta a ricoprire cariche come il ministero degli Esteri ma che nel suo programma scrive questo DEMOCRAZIA GLOBALE Sostegno alla promozione globale della democrazia; basta soldi ai dittatori! conversione delle spese e strutture militari in spese e strutture civili; moratoria universale sulla pena di morte; eliminazione delle barriere ai prodotti agricoli dei paesi in via di sviluppo dico solo dove siamo finiti! E io che speravo seriamente che ci andasse Minniti
  22. Dominus

    Sinistra in Italia

    Poi soprattutto in un paese come l'Italia in cui i politici si adagiano comodamente sulle poltrone, DC docet, non è il caso di tornare indietro dopo che si sta raggiungendo faticosamente il bipolarismo che garantisce l'alternanza democratica e rende i politici più svegli nel fare il bene del paese. Si sono fatte più leggi e riforme utili nella seconda repubblica che in 50 anni di DC, teniamolo bene a mente, e adesso le elezioni anticipate non si vedono più da un pezzo così come i governi da 6 mesi. Poi il bipolarismo sta facendo finalmente diventare, con qualche eccezione, gli estremi più moderati, vedasi il caso MSI o recentemente quanto fatto da Bertinotti.
  23. Beh infatti l'Iraq appoggiava Al Quaeda, nessun mistero. Quanto all'Iran fino al 1979 c'era lo Shah che era decisamente filoccidentale, anzi specificamente filoamericano (gli inglesi non li digeriva) poi ci fu la rivoluzione islamica, Khomeini ed è storia recente. L'errore americano è stato quello di lasciar fare a Khomeini che, quando gli era stato mandato da parte del presidente Carter un inviato per sondare le sue intenzioni, era stato definito un santo. Purtroppo il buon Jimmy non ha mai avuto la giusta dose di palle per fare quello che andava fatto subito, ovvero fare in modo che l'Ayatollah dalla Francia non tornasse mai in Iran, invece lo ha quasi appoggiato. Non dico che lo Shah fosse un santo, lungi da me, ma in confronto meriterebbe di essere eletto al nono cielo del paradiso.
  24. Dominus

    attentato a nassyria

    Il lanciarazzi, o fucile senza rinculo, a carica cava non è altro che il buon vecchio RPG, nessun mistero.
  25. Poi il FAL non è assolutamente una porcata visto che la Beretta è riuscita ad ottenere con una frazione del costo un fucile paragonabile all'M-14 americano convertendo i Garand, semplicemente è rimasto in servizio per troppo insieme al garand delle truppe di seconda linea che era proprio un vero anacronismo. A proposito anche se nel nostro esercito nessuno lo conosce col suo nome non si chiama assolutamente FAL ma Beretta BM-59 (beretta modello 1959) visto che il FAL è il fucile belga che è stato in dotazione alle forze armate di mezza europa oltre che a diversi paesi del mondo ma che in Italia non è stato adottato per il suo costo eccessivo.
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