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Dominus

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  1. Dominus

    Agusta BA609

    Infatti uno sta a Varese e uno in Texas, e Varese se non l'hanno spostato sta in Italia
  2. Dominus

    Sinistra in Italia

    La leva l'ha abolita il governo D'Alema, il centrodestra ha solo anticipato di due anni il termine. Quanto ai successi sono stati senza dubbio legati alla legge sulle grandi opere, la legge Biagi non mi piace perchè frutto di troppi compromessi, in parte non dovuti al centrodestra (infatti per far si che funzionasse bisognava eliminare l'art 18 invece che inserire nuovi contratti che sono più dannosi che altro).
  3. Sull'Europa a 25: credo che ci sarebbe prima stato bisogno di consolidare quella a 15 prima di pensare ad allargamenti, e credo che gli avvenimenti attuali sembrino darmi ragione. Quanto ai missili antinave: erano importanti in caso di conflitto convenzionale per riuscire a far fuori i carrier group, ma in una guerra nucleare totale avrebbero avuto un' importanza meno che marginale.
  4. Mea culpa, ho fatto una confusione di termini, intendevo il 130, non di certo il Freestyle
  5. Dominus

    Gripen nuova versione....

    Pare che la SAAB stia sviluppando una nuova versione ingrandita del Gripen con nuovi motori, più potenti, fusoliera ingrandita e carrello nelle ali invece che nella fusoliera in modo da poter portare più carichi sotto la fusoliera. L'aereo si pone in diretta concorrenza con il JSF e, potenzialmente, anche con il nostro EFA e soprattutto con il Rafale (immagino quanto saranno contenti i Francesi....staranno mettendo sui piani d'attacco dei loro Triomphant due nuovi segnalini: Stoccolma e Goteborg)
  6. Si, vista la capacità di manovra delle testate. Il problema è che tanto la difesa antimissile balistico americana in progetto non è certo verso la Russia, infatti questa può coprire un attacco limitato da parte di paesi canaglia e non di certo un attacco massiccio con centinaia di missili.
  7. Dominus

    Se volete ridere ...

    Per la precisione genii del terrore e del raccapriccio:lol:
  8. Dominus

    TOR M1

    Il B2 lo abbattono solo se lo beccano a vista, te l'assicuro
  9. Dominus

    Se volete ridere ...

    Guardate che roba scappa fuori da sto sito! http://www.nexusitalia.com/nexus_new/index...d=368&Itemid=70 Vi prego qualcuno gli spieghi cosa sono le scie di condensa! Mai pensato che il vapore acqueo potesse essere così pericoloso, comunque gli vorrei chiedere se mettono in quarantena il bagno dopo essersi fatti una doccia calda quando lo specchio si appanna! P.S. Ovviamente non potevano mancare gli articoli sull'11 settembre! http://www.nexusitalia.com/nexus_new/index...&id=6&Itemid=69
  10. Non è la copia del 346 bensì un derivato dello Yak-141, infatti all'origine il 346 era un progetto congiunto con la Yakovalev Yak ma poi siamo usciti per l'impossibilità di comunanza di requisiti tra noi e gli orientali, che puntano con prodotti di qualità inferiore, meno sicuri e con avionica da preistoria rispetto al nostro gioiellino. Credo che Max ti farà vedere la differenza tra i due cockpit che già dice tutto Anzi faccio io A te capire qual'è quello italiano e quello russo
  11. Sai com'è mi fido molto di più dagli americani che ci hanno tolto le castagne dal fuoco dal 1916 fino ad oggi rispetto che dei Russi e, soprattutto, dei Cinesi. Personalmente credo che l'unico polo che possa e deva bilanciare gli USA sia un Europa a 15 unita in uno stato federale alleato con gli USA. Quanto all'impero del male possiamo discutere riguardo alla politica USA di contenimento del comunismo ma personalmente non ho mai avuto dubbi sulla parte in cui stanno i buoni: la parte che aveva per bandiera una stella a 4 punte. Credo che a volte gli americani abbiano sbagliato nella loro foga di contenere il comunismo, ma è inevitabile quando si conduce una guerra totale, anche se sottobanco. Quanto a Cuba mi sembra che avessero ben d'onde di fare quello che hanno fatto, in vietnam si è comportata peggio l'URSS del Vietnam, quanto al Kosovo non so come tu la pensi ma non c'è assolutamente niente di male in quello che è stato fatto
  12. Non credo che gli sarebbe convenuto fare una cosa del genere, la MAD, acronimo quantomai veritiero, è un buon deterrente.
  13. Dominus

    Se volete ridere ...

    Vedo già lo zio sam che trema, Bush che cancella il programma JSF per comprare 2000 Raptor e 500 B2 che non saranno comunque sufficenti a fermare il nostro barbuto amico!
  14. Trestina non sta più vicina ad Umbertide? Quanto ai Tornado credo che siano di Piacenza, anche perchè non mi viene in mente niente, saranno gli ECR del 50 stormo. P.S. Io sto tra Passignano e Tuoro
  15. Non era per conquistare, era per togliersi di torno la NATO, comunque non credo sarebbero arrivati a tanto, anche perchè cruise e pershing sarebbero volati ben presto se avessero fatto una cosa del genere.
  16. Dominus

    Agusta BA609

    E' una joint venture, mi pare paritaria o a maggioranza bell, tra bell e agusta, infatti il nome è BA (bell augusta) 609. I prototipi sono uno in texas e uno a varese negli stabilimenti dell'agusta. Il progetto pare molto promettente e ha raccolto già un buon portafoglio di ordini in attesa del mio
  17. E' un pò di giorni che sul Lago Trasimeno vedo passare tornado in direzione nord-sud e nord-est-sud-ovest, oggi addirittura uno ad un altezza tra i 60 e i 100 metri che ho avuto l'occasione di ammirare molto da vicino. Qualcuno ha idea della base da cui partano e dello stormo?
  18. Tanto i tedeschi sarebbero stati gassati dai Russi già nei primi giorni di guerra e, quando si sarebbero dovute usare le atomiche tattiche, la germania sarebbe stata in un tale stato di distruzione, infatti mi pare che sarebbero state usate quando i Russi fossero arrivati vicino al reno, che credo che l'unico sentimento tedesco sarebbe stata fargliela pagare. Quanto ai Russi non avrebbero potuto rispondere con le tattiche in teoria, ma in pratica bisognerebbe vedere cosa avrebbero pensato i capoccia del Politburo vedendo le loro belle armate nuclearizzate e respinte oltre l'Elba.
  19. Dominus

    Se volete ridere ...

    minch*a quello è uno Yak-141 truccato e dicono pure che è stealth? Come diceva il principe de Curtis Ma ci faccia il piacere! Quello di paragonabile al JSF e all'F-22 c'ha solo le ruote del carrello e forse manco quelle! Per non parlare dell'insuperabile difesa missilistica iraniana che verrebbe distrutta in mezzora dagli americani o del cruise con portata 3000 km e cep di 12 metri! Non ci vuole gianni per dire a quell'articolista, giornalista è una parola grossa, che l'agricoltura ha bisogno di lui peggio dello zio sam
  20. Dominus

    Sinistra in Italia

    Due camere sono importanti, comunque se si scegliesse un maggioritario serio, a turno singolo o a doppio turno, con elezione diretta del presidente del consiglio e maggiori poteri al premier credo che si potrebbero risolvere molti problemi.
  21. Dominus

    Armiger

    Si, un programma congiunto con la USNavy
  22. Le tattiche per lo meno la NATO le avrebbe utilizzate, e a quel punto si sarebbe provata la veridicità della teoria dell'escalation controllata.
  23. Mi permetto di riportare quest'articolo da paginedidifesa perchè vorrei porre degli interrogativi: se anche un giornalista esperto e serio come Bonsignore giunge a conclusioni così estremistiche ed erronee quanto è radicato il sentimento antiamericano nella popolazione? Quanto riesce a penetrare la disinformazione mirata nelle menti dei cittadini? Cosa ci possiamo aspettare in futuro vista questa crescente mentalità? Visto che in quel futuro ci dovremo vivere tutti la cosa mi preoccupa alquanto. Mi rendo perfettamente conto che quanto sto per dire mi renderà odioso a molti lettori, il che non è una prospettiva piacevole. Però ci sono momenti in cui è necessario che qualcuno dica a brutto muso le cose che devono essere dette, e allora tanto vale che sia io a farlo. Le reazioni alla bomba di Nassiriya non possono né devono essere limitate alle rituali - anche se sincere - espressioni di cordoglio alle famiglie delle vittime, e nemmeno alle tirate di insulti (assassini, terroristi, criminali) contro gli attentatori. Bisogna invece fermarsi un momento a riflettere su cosa è successo e perchè e soprattutto su quello che rimane da fare adesso. Al contrario di quanto molti forse si aspettano dopo questo inizio, sono disposto a dare per scontato e fuori discussione che la nostra presenza militare in Iraq corrisponda davvero a degli interessi nazionali, e più in generale della comunità internazionale dei paesi civili, che devono essere tutelati ad ogni costo. Faccio questa ammissione non perchè ne sia davvero convinto personalmente - ritengo anzi che l'invasione dell'Iraq sia stata una guerra di aggressione imperialista priva di qualsiasi giustificazione, e se dovesse concludersi in un successo gli unici a ricavarne dei vantaggi strategici sarebbero gli Stati Uniti - ma invece perchè se ci rimettiamo a discutere di queste cose, non la finiamo più. Inoltre, non è questo il punto che intendo affrontare. Allo stesso modo, sono disposto a dare per scontato che le motivazioni del nostro intervento - forse per quanto riguarda i politici che presero le relative decisioni e certissimamente per quanto riguarda i nostri militari in Teatro - siano riconducibili al sincero desiderio di contribuire a una missione di stabilizzazione e di mantenimento della pace, fornendo supporto e aiuto alle popolazioni locali. Il problema è che non è vero. Quanto meno, non è più vero (ammesso che lo sia stato per un breve periodo iniziale) dove davvero conta, e cioè nelle menti e nei cuori degli iracheni. A causa di sviluppi completamente indipendenti delle nostre motivazioni e dal comportamento dei nostri soldati e anzi del tutto al di fuori dal nostro controllo, e che sono sostanzialmente riconducibili al modo folle e criminale con cui l'amministrazione americana ha "gestito" (si fa per dire) quella che avrebbe dovuto essere la ricostruzione irachena, ci troviamo ormai impelagati in un conflitto di contro-guerriglia e di soppressione di una resistenza popolare armata con tutto quello che ne consegue. E' del tutto irrelevante che le nostre motivazioni siano sincere e i nostri obiettivi nobili, quando gli iracheni ormai ci vedono come alleati e manutengoli dell'invasore. Allo stesso modo - come già detto - è solo puerile ostinarsi, come ormai fanno solo Bush e la sua ristretta cerchia di neocon, a definire "terroristi" e "criminali" quelli che in termini tecnici sono dei rivoltosi o guerriglieri e che vedono loro stessi - e ciò che più conta, sono visti da una forte percentuale della popolazione - come combattenti per la libertà del proprio Paese e per il trionfo di un'ideologia politica o religiosa. Il fatto che le motivazioni ideologiche o religiose degli insorti ci appaiano incomprensibili o addirittura ributtanti, e contrarie alla nostra morale e ai nostro ideali, non toglie nulla alla loro forza. Questo non significa voler giustificare o peggio ancora glorificare quanto è avvenuto a Nassiriya e men che meno denigrare il sacrificio dei nostri Caduti. Però per vincere bisogna prima capire chi sia il nemico, cosa voglia e per che cosa e come combatta. Se invece si rimane prigionieri dei propri preconcetti, dei propri sentimenti e delle proprie indignazioni, si finisce a fare compagnia a Bush, Cheney, Rumsfled & Co, che non solo sono dei criminali di guerra, ma sono anche dei criminali di guerra stupidi, perchè sono talmente accecati dalla loro arroganza che non riescono a vincere, pur disponendo di tutte le risorse del Paese più forte del mondo. E dunque, piantiamola lì una buona volta di parlare di "missione di pace" da un lato e di "terroristi" dall'altro. Non è più il tempo di nascondersi dietro a un dito. La situazione in Iraq, con la sua mescolanza di guerriglia armata contro l'invasore e di guerra civile sia contro il governo collaborazionista che tra diverse fazioni, ha molti punti in comune con la nostra Resistenza, solo che stavolta noi stiamo dalla parte dei nazisti di turno. Quanto ai ribelli, che forse a questo punto dovremmo cominciare a definire come partigiani, usano metodi terroristici semplicemente perchè sono i soli che hanno contro lo strapotere e le tecnologie americane. Vorreste forse che si presentassero in ordine chiuso davanti alla Zona Verde americana a Bagdad, a bandiere spiegate e con pifferi e tamburi, per sfidare lo US Army a tenzone in campo aperto? Tutti i movimenti di guerriglia, qualunque fossero le loro motivazioni e pur nel mutare delle circostanze, hanno sempre dovuto usare metodi terroristici per cercare di raggiungere i loro fini. In questo senso, la bomba di Nassiriya è l'equivalente di quella di via Rasella, o di quelle che i maquis francesi usavano per far saltare i treni carichi di truppe. Sento già il rumore di innumerevoli vesti stracciate: "Ma come osa, come osa paragonare i nostri partigiani ai terroristi assassini di Nassiriya?" Oso perchè è vero. E' vero non nella mia valutazione personale o nella vostra, che contano un fico secco, ma è vero per loro e per tutti gli iracheni che li ospitano, li sostengono o quanto meno fanno finta di niente quando li vedono piantare la mina che dovrà uccidere i nostri soldati. Questo dobbiamo pur capirlo. Quanto sopra per chiarire un po' il quadro della realtà della situazione in Iraq. Ma, come dicevo, non intendo né fare del moralismo fuori posto né sostenere una mia particolare tesi politica. Dato dunque che in Iraq vogliamo e dobbiamo restarci (almeno sino a che non decideremo autonomamente di ritirarci) e visto che la situazione è quella descritta, rimane da vedere come ci si debba comportare quando si spiegano delle truppe in una situazione di contro-guerriglia. Vedo dalle reazioni e dai commenti del forum di Pagine di Difesa che molte persone hanno istintivamente cercato una soluzione nell'impiego di veicoli meglio protetti. A parte gli aspetti tecnici, questo, pur se certo utile e necessario, è solo un blando palliativo. Allo stesso modo è illusorio pensare di arrivare a identificare e punire i colpevoli come se si trattasse di una situazione tipo Brigate Rosse; anche se ci si riuscisse, ci sarebbero subito degli altri terroristi pronti a prendere il posto di quelli eliminati. Le possibili soluzioni, se davvero vogliamo cercarle, si situano su un piano diverso. I conflitti cosiddetti a bassa intensità a base di guerriglia e contro-guerriglia, soprattutto poi se accompagnati da una guerra civile, sono una cosa molto dura. Chi è costretto a scatenarli sul proprio territorio, in genere per cercare di scacciare un invasore troppo potente per poter essere affrontato con forme di guerra convenzionale, accetta deliberatamente di pagare un prezzo molto alto in termini sia di distruzioni materiali che anche e soprattutto di esseri umani, caduti in combattimento o vittime della repressione. Le perdite che la guerriglia riesce a infliggere all'occupante sono proporzialmente molto più ridotte, ma ciò nonostante possano avere un impatto psicologico notevole. Anzi, questo impatto è il solo obiettivo pratico che i rivoltosi possono sperare di raggiungere. In aggiunta alle perdite materiali e umane, le guerre per bande partigiane e civili hanno (almeno finchè durano) un impatto profondamente negativo sulla mentalità e sul comportamento dei contendenti, che sono per necessità portati a fare cose, che sarebbero inconcepibili in un conflitto tra eserciti regolari. Gli uni assassinano, piantano bombe, organizzano imboscate, tagliano la gola alle sentinelle, sopprimono i collaborazionisti e i loro parenti e amici. Gli altri rastrellano, fucilano, impiccano, torturano, deportano. Pietà l’è morta. Peggio ancora, si innesca una spirale di violenza, che poi continua ad alimentarsi da sola. Ogni attacco o imboscata degli insorti attira delle rappresaglie sempre più feroci, che a loro volta causano nuovi attacchi per vendetta, e poi nuove rappresaglie, e ancora così. Sangue chiama sangue. E' stato così nell'Europa occupata. E' stato così in Vietnam. Ed è così in Iraq. I metodi e le tecniche per la contro-guerriglia sono noti e sperimentati da tempo, e sono appunto (in versione aggiornata) quelli che gli americani stanno utilizzando in Iraq e gli israeliani usano da tempo nei Territori e a Gaza. Posto che non è possibile sviluppare un veicolo che resista a qualsiasi bomba, posto che identificare e punire i colpevoli di un attentato servirebbe a ben poco e posto che è illusorio sperare di arrivare a intercettare tutti i bombaroli nella fase di preparazione, c'è una sola possibilità di uscirne: bisogna che alla gente di Nassiriya passi la voglia di mettere bombe o quanto meno di girare la testa dall’altra parte quando qualcun altro le mette. In una situazione diversa, e in cui noi fossimo padroni del nostro destino e di decidere cosa fare, quando e come, saremmo molto probabilmente già riusciti a ottenere questo risultato con una appropriata combinazione di tanta pazienza, comprensione e umanità, più quel tanto di decisione e uso della forza che è strettamente necessario. Il problema è che siamo invece a rimorchio degli americani e sono loro a fare la musica e a decidere che ballo si debba ballare. Al punto cui siamo arrivati, l'unico espediente è rimasto l'uso della violenza, non contro gli insorti e i terroristi, ma contro la popolazione civile, che con tutta evidenza costituisce, per dirla con Mao, il mare in cui gli insorti nuotano. Tanta violenza, e brutta, e crudele, perché la gente di un Paese che esce da decenni di una dittatura sanguinaria e in cui un giorno sì e l'altro pure c'è qualcuno che è disposto a farsi saltare in aria pur di trascinare con sé qualche decina di connazionali che non gli hanno fatto assolutamente niente, non si impressiona mica tanto facilmente. In un passato neanche troppo lontano ad un attacco come quello di Nassiriya si sarebbe reagito fucilando una trentina di ostaggi scelti a caso. Lo hanno fatto i tedeschi, lo hanno fatto gli Alleati, lo abbiamo fatto noi, lo hanno fatto tutti. Da Norimberga in poi la cosa è però passata di moda e si ricorre a soluzioni diverse ma in realtà equivalenti. Si fa come gli americani: si reagisce all'uccisione di quattro agenti di sicurezza civili e allo scempio dei loro cadaveri attaccando la città "colpevole" (Fallujah) e uccidendo indiscriminatamente un paio di migliaia di persone (non crederete mica che tutti quelli carbonizzati dalle bombe al fosforo fossero combattenti con le armi in pugno?). Oppure, subito dopo un'imboscata si chiamano gli F-16 a tirar giù un paio di case vicine in cui si "sospetta" la presenza di terroristi. E se invece dentro c'era qualcuno che non c'entrava per nulla, non è poi una cosa da perderci il sonno. Si fa come gli israeliani: si eliminano a colpi di missili aria-superficie un po' di veri e presunti capi terroristi con tutti quelli che gli stanno intorno per caso e poi si afferma tranquillamente che queste perdite collaterali sono "accettabili". Si spianano con il bulldozer le case dei famigliari degli insorti. Si attaccano e si distruggono le vere o presunte fabbriche di bombe, se possibile con tutti quelli che ci sono dentro. Si fa così. E così dovremmo fare anche noi. Non abbiamo forse degli Ariete dei Mangusta in Iraq? E allora, invece di mandarli in giro in insulse missioni di pattugliamento o nell’illusoria speranza di intimorire gli insorti, cominciamo a usarli per quello che valgono. Cominciamo a tirare missili contro tutte le vetture, che prendono una direzione sbagliata o che hanno a bordo qualcuno che non ci è simpatico. Cominciamo a tirare cannonate contro tutte le finestre, dietro cui si intraveda qualche movimento sospetto. Cominciamo ad amazzare gente, se possibile scegliendoci gli obiettivi ma altrimenti anche a caso. Lo scopo non è più, se pure lo è mai stato, quello di far sì che i bambini iracheni corrano incontro sorridendo ai nostri soldati. Anche perché, con l’aria che tira, arriverebbe ben presto il bambino suicida imbottito di esplosivo. Lo scopo è invece quello di far sì che gli iracheni, quando passa una nostra pattuglia, abbassino gli occhi. Magari “coi pugni stretti e con l’odio tra i denti”, come cantava qualcuno, ma devono abbassare gli occhi. Devono aver paura di noi. Devono cacarsi sotto. Non vi piace? Lo credo, e anzi lo spero bene. E’ indegno dell’onore dei nostri soldati? Certo che lo è. Se, come diceva Churchill, in un conflitto convenzionale “la prima vittima è la verità”, in una guerra anti-partigiana la prima vittima è proprio l’onore dei soldati che la combattono. Però queste sono ormai le regole del gioco, che noi non abbiamo certo contribuito a stabilire ma che ci vengono ora imposte. Se vogliamo continuare a restare in Iraq, dobbiamo accettarle. L’alternativa consiste chiaramente nel chiamarci fuori. Chiamarci fuori però non significa certo un ritiro immediato, che a questo punto sarebbe solo una vigliaccata senza senso. Invece, consisterebbe nel comprare di corsa qualche veicolo anti-mine, tanto per sgravio di coscienza, per poi limitare al minimo qualsiasi attività e tenere il più possibile soldati e carabinieri al riparo delle protezione delle basi, per i prossimi mesi sino alla scadenza prevista per il ritiro delle nostre truppe. Non sarebbe particolarmente glorioso e non aiuterebbe molto gli iracheni (ammesso che vogliano davvero essere aiutati e che sia possibile farlo). Però ci consentirebbe di riportare a casa i nostri soldati, sperabilmente senza subire altre perdite e senza costringerli a comportarsi come le SS mongole, e allo stesso tempo ci permetterebbe di incassare almeno parte del dividendo di credibilità internazionale a cui si mirava in origine. E’ quasi certo che il nuovo governo cercherà di orientarsi su questa scelta alternativa. E’ però altrettanto certo che dopo la bomba di Nassiriya, questa non è più una scelta che un governo possa fare nel chiuso delle consultazioni di gabinetto. In ultima analisi, spetterà agli italiani - spetterà a voi, spetterà a me - decidere cosa fare. “Volete voi - urlava Goebbels - volete voi la guerra totale?” Prima di gridare “Sì!”, pensiamo bene a cosa significa.
  24. Nell Ak-74 il calibro è stato modificato, secondo me sbagliando, dopo lo studio delle munizioni americane 5,56x45 in Vietnam.
  25. Io non lo so ma probabilmente preferirei una versione aggiornata del buon vecchio Phantom, come quelli Tedeschi o quelli Israeliani appena radiati o quelli Giapponesi
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