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Tuccio14

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  1. Tuccio14

    info Me 262

    Possibile che ti riferisca alla resistenza di forma?
  2. Non ricordo se avevo già postato l'idea... Il 313° gruppo addestramento acrobatico è, effettivamente, un gruppo di addestramento. Attualmente, anche se i fondi non lo permettono, la vocazione del gruppo è, oltre a quella dell'addestramento al volo acrobatico e in formazione (che proprio in Friuli-V-G è stato inventato), quella dell'ottimizzazione degli equipaggi all'attacco al suolo. Ora, dato che le missioni A-G sono affidate a sistemi di guida per i quali l'addestramento al vecchio "mira e sgancia" è (ahimè) sempre meno utile (mentre risulta fondamentale un alto feeling col velivolo e la sua avionica in particolare), la seconda vocazione delle Frecce mi sembra un po' desueta. Aggiungiamoci che i velivoli della PAN sono MB-339A PAN, decisamente più datati dei CD del 61°, anche se ancora validissimi per l'addestramento in sè (come tutti sappiamo il macchino è un velivolo riuscitissimo, anche se di concezione a dir poco antica). Alla luce di ciò trasformare la PAN in un gruppo di eccellenza nell'addestramento all'aria-aria, sfruttando gli appositi sistemi del quale il 346 è dotato, non mi sembra una cattiva idea. Si otterrebbero tre ottimi risultati: la PAN volerebbe un velivolo dalle prestazioni eccezionali e, insieme all'RSV, ne svilupperebbe le potenzialità, si verrebbe a creare un reparto d'eccellenza nell'A-A, propedeutico all'ingresso dei piloti nella linea caccia (che, ricordiamolo, in futuro sarà formata da Tifoni e Lightning II), il velivolo verrebbe promosso brillantemente tra i clienti esteri. I macchini di Galatina, appena aggiornati tra l'altro, continuerebbero a svolgere egregiamente il loro lavoro, in attesa di essere sostituiti più in là magari da una versione aggiornata del 346. L'importante sarà dare all'estero un'immagine evidente di "training wing" alla PAN, così da non portare i possibili acquirenti a fare il ragionamento che Flaggy ha giustamente fatto presente, cercando di far sì che quest'immagine permanga solo all'estero per evitare che, con la sensibilità verso le FFAA che c'è qui nel Bel Paese, anche le Frecce perdano il consenso che hanno fin'ora sapientemente raccolto. Unica pecca, secondo me, questa:
  3. Guardate che schifezza. Link
  4. Ma quella storia che l'AMI avrebbe dovuto aquistarne un paio?
  5. No, hai dato una spiegazione esauriente e completa, per quanto a noi sia concesso. Per il calcolo del MN comunque io mi affido sempre a lui: :adorazione: :adorazione: :adorazione: :adorazione: :adorazione: Tra l'altro ancora non riesco a capire da dove esca il caffè...
  6. Tuccio14

    Questione Alitalia

    Che ipocrisia. Al di la della questione in sè (ne ho già parlato nei precedenti post), sono schifato dall'ipocrisia del nostro premier. Il Giornale Dopo le elezioni vanno bene anche i francesi. Ma dico io, come ci si fa a far prendere per il così? Vabè dai, basta strumentalizzare, sto andando contro i miei principi!
  7. Beh, dato che non sappiamo cosa mettere nei termovalorizzatori, un po' di pacifinti ipocriti... Mascherare anti-americanismo e utopia antimilitarista dietro a ideali come uguaglianza e libertà ha quel che di criminale, bisognerebbe arrestarli tutti per vilipendio alla bandiera.
  8. Quoto in pieno Graz! Forse è passato inosservato il topic che ho aperto riguardo il Trattato di Lisbona, cui si accenna anche nel link proposto da picpus. Lo ripropongo poichè credo centri qualcosa con questa discussione.
  9. Tuccio14

    Sn nuova

    Un sentito benvenuto ad una celebrità! Spero tu non sia solo una meteora! Ecco che la presenza femminile del forum si fa interessante, un toccasana per la pluralità e la varietà dei punti di vista.
  10. Tuccio14

    Ciao a tutti

    Paperinik non si smentisce mai...
  11. A pari merito no, la cellula è concepita anni e anni fa (ai tempi della fighter mafia, e poi la prima missione del Falcon è stata un attacco). Intorno a Tifone e Gripen sono stati studiati logistica, swing-role, addestramento, assistenza post vendita ed aggiornamenti (detti a spirale), mentre il Viper era ancora concepito come aereo nudo e crudo, una dottrina tipica della guerra fredda. Comunque nulla toglie che l'F-16, nei suoi ultimi sviluppi, sia un sistema d'arma di ottimo livello.
  12. Evvai! Un altro infiltrato! Grandi ragazzi, continuate così! Certo, non appena verrà sviluppata la versione K!
  13. Link Tasse e aborto, vade retro Viaggio nell’Irlanda cattolica che potrebbe bocciare la riforma dell’Europa Vittorio Sabatin Dublino Chissà che cosa avrebbe detto Oscar Wilde se avesse visto tutti questi cartelli pieni di «Vota Sì» e «Vota No» dalla bella vetrata della sua casa che si affaccia su Merrion Street. Forse, ne avrebbe inventata una delle sue, magari questa: «Nella vita ci sono due sole tragedie: una è non ottenere ciò che si vuole, l’altra è ottenerlo». E’ il dilemma che angustia 4,2 milioni di irlandesi, che voteranno giovedì prossimo se accettare o no il trattato di Lisbona, decidendo così il destino di 495 milioni di abitanti dell’Europa. I Sì erano in testa nei sondaggi fino a qualche giorno fa (34%), ma i No stanno recuperando (27%) e gli indecisi (35%) restano ancora la maggioranza. Tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea si sono ben guardati dall’indire referendum per approvare il trattato: queste cose sono troppo importanti per lasciarle decidere alla gente, e quindici parlamenti su ventisette lo hanno già ratificato in nome del popolo. Ma gli irlandesi, si sa, hanno la testa dura e saranno gli unici a votare, correndo il rischio che si ripeta un terrificante scenario già visto: nel 2005 il no dei cittadini francesi e di quelli olandesi affossò il trattato costituzionale europeo, faticosamente ricucito (e chiamato con un altro nome) due anni dopo, appunto a Lisbona. Il no irlandese sarebbe di per sé già vincolante, perché la riforma deve essere approvata da tutti i Paesi, ma produrrebbe anche un effetto a cascata sui parlamenti un po’ riottosi che ancora devono ratificarla. Compreso quello italiano, con la Lega che chiede da tempo di imitare l’Irlanda e fare decidere ai cittadini. I prossimi saranno quindi giorni duri per il Taoiseach, il capo del governo Brian Cowen, impegnato in una serie estenuante di incontri e conferenze mirati a spostare dalla parte del Sì i tanti elettori ancora indecisi. Ha cominciato ieri, al National College di Dublino, incontrando un centinaio di sostenitori del Fianna Fail, il suo partito. «Non possiamo perdere questa occasione - ci ha detto prima di entrare nella sala della conferenza - perché quello che è buono per l’Europa è buono anche per l’Irlanda. Dobbiamo guardare e camminare avanti e non indietro, dove ci porterebbe la vittoria del No. Sono sicuro che ce la faremo e che i cittadini capiranno che votando Sì favoriscono i loro interessi». Insediatosi poco più di un mese fa alla guida di una coalizione di centrodestra, Cowen è nato a Offalay, un luogo così triste che i suoi abitanti, lui compreso, sono soprannominati BIFFO (Big Ignorant Fellow From Offalay, «Grosso e ignorante compare di Offalay»). Ha fatto il cameriere in un pub, dove ha imparato tutto quello che sa sulla natura umana, e quando parla nei comizi è davvero bravo. I suoi lo adorano, e lo si vede a ogni applauso. Si è impegnato così tanto in questa campagna che la vittoria del No lo distruggerebbe politicamente, ma tutti ricordano che quando si mette in moto la macchina del Fianna Fail, che conta su migliaia di entusiasti volontari, è difficile perdere una consultazione. Decisivo sarà l'atteggiamento dell’Ifa, la potentissima organizzazione degli agricoltori, che in cambio del Sì ha chiesto che il Taoiseach ponga il veto sulla liberalizzazione delle importazioni di carne e latte. Pochissime delle persone che ne parlano hanno letto il trattato di Lisbona, e ognuno lo tira dalla parte che vuole. I sostenitori del No, con in testa il partito della sinistra radicale Sinn Fein, lo accusano di essere la sorgente di tutti i mali: farà aumentare le tasse, toglierà il lavoro ai taxisti liberalizzando le licenze, renderà legale l’aborto, priverà il Paese dell’autonomia in campo militare e diplomatico, privatizzerà ospedali e scuole, renderà possibile per la Commissione europea prendere decisioni sull’Irlanda anche in assenza di un commissario irlandese, grazie al nuovo meccanismo di rotazione. Ma il timore maggiore riguarda il regime fiscale, e la difesa di quell’aliquota del 12,5% che ha attirato in Irlanda centinaia di imprese, creato posti di lavoro e diffuso ricchezza. Quasi nessuna di queste paure è fondata, ma tutte servono a creare slogan efficaci che riempiono le strade di Dublino: su un manifesto, le tre scimmiette rappresentano l'Europa che «non ti vedrà, non ti ascolterà, e non ti parlerà»; su un altro, sotto a una immagine della dichiarazione di indipendenza, si ricorda che «molta gente è morta per la tua libertà», paragonando - non senza esagerare un poco - l’Unione europea all’oppressivo regime inglese. Brendan O’Connor, giornalista, ex attore e notissimo per le sue apparizioni in tv, accusa apertamente i suoi concittadini di ingratitudine: «Tutti fingono di non ricordarsi che cosa era l’Irlanda 10 anni fa: un paese del Terzo Mondo che è cresciuto solo grazie all’Unione Europea e ai suoi contributi. La verità è che tutti stanno benissimo e non sono più abituati a sporcarsi le mani». La sera, nei pub più frequentati come O’Donoghues o Foleys, l’argomento di conversazione non è però il referendum. Tutti bevono birra e ascoltano come sempre le canzoni celtiche, i flauti e le fisarmoniche, le belle voci di cantanti improvvisati, le chitarre con i loro malinconici accordi di La e Mi minore, nella dolce e rilassata atmosfera che rende unico questo Paese. Giovedì voteranno in gaelico «Nìl» o «Tà», seguendo l’indicazione di chi li avrà convinti che è la scelta migliore. Soprattutto per fare in modo che niente cambi. Il Trattato di Lisbona (detto anche «Trattato di riforma») è stato redatto per sostituire la Costituzione europea bocciata dal no nei referendum francese e olandese del 2005. E’ stato firmato il 13 dicembre 2007 a Lisbona (in quel momento era presidente di turno dell’Ue) e la sua ratifica da parte dei 27 Paesi europei dovrebbe concludersi entro il 2008, in tempo per le elezioni europee dell’anno prossimo. Tra le principali differenze dell’ordinamento europeo introdotte dal nuovo trattato (che emenda e amplia quello di Maastricht e quello di Roma) ci sono l’introduzione del voto a maggioranza qualificata nel Consiglio Europeo, un Europarlamento più influente, e l’introduzione della carica di Presidente e del «ministro degli Esteri» europeo per una politica internazionale di maggiore incisività e coesione. L’entrata in vigore del Trattato di Lisbona renderà anche legalmente vincolante la Carta dei diritti fondamentali che regola il campo dei diritti umani. Il trattato di Lisbona è stato già ratificato da 15 dei 27 Paesi dell’Unione europea, tra cui la Francia e la Germania. In Italia il testo del trattato è stato già varato dal consiglio dei ministri venerdì scorso, l’iter parlamentare per l’approvazione definitiva dovrebbe partire a breve.
  14. Bella figura di m3rda che han fatto i norvegesi. A 10 giorni dall'avvio del programma di rinnovo della linea caccia (F-16) hanno annullato la gara d'appalto, annunciando un retrofit dei Viper. La SAAB aveva investito uno sproposito per promuovere il ripen su questo mercato, mentre Eurofighter si era già ritirata da tempo giustificando che "con i favoritismi verso il caccia svedese è d'obbligo conentrare le energie in altri mercati.". Si vede! E Lockeed ne esce comunque col sorriso.
  15. Mah... E vorrebbero anche tornare in Irak e cambiare le ROE in A-stan... Sulla seconda sono pienamente concorde, ma un po' di coerenza... E il ponte sullo stretto? Come lo finanziano? Esattamente come la manovra di taglio all'ICI? Rimango curioso di vedere dove reintegrano i 100 milioni sottratti ai Beni Culturali e i comuni di quanto alzeranno le bollette... Peccato, quest'inizio di legislatura sembrava positivo... VAI IGNAZIO!!!
  16. Ne hanno ricevuti 2 e stanno addestrando il personale, credo che ci vorrà ancora abbastanza per renderli operativi... A quale pagliacciata ti riferisci? Quale delle tante che hanno infestato l'aquisizione del gioiellino europeo?
  17. Non sapevo che Napoli fosse così importante... Si può azzardare un paragone con la base NATO di Ramstain? Altra domanda: il comando del CC-Mar viene assegnato sempre ad un alto ufficiale italiano per via della localizzazione dell base (Napoli, appunto)? Grazie in anticipo!
  18. Io spero che La Russa rispolveri il vecchio manganello e lo gambizzi... Scusate se sono drastico ma quando ci vuole ci vuole.
  19. Quest'anno ci dovrebbero essere anche un paio di novità o mi sbaglio?
  20. Quoto. Guardando i video nei link di picpus viene da piangere. I russi poi... Un altro pianeta!
  21. Quoto Lender, anche se Lev non ha del tutto torto (certo detto in termini più pacati...). Comunque giro di vite di Fini anche sui fannulloni in Parlamento e nelle commissioni. Ho sempre apprezzato provvedimenti del genere, e che siano proposti da destra o da sinistra sono sempre i benvenuti! Articolo
  22. Comunque guardando le parate degli anni passati mi viene ribrezzo a pensare quanta roba in meno sfila ora che ne avremmo anche un po' di più da mostrare...
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