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Tuccio14

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  1. Tuccio14

    Aerei da Caccia QUIZ!

    Ammazza che geniacci che girano per sto forum! Senza scherzare eh! Una facile: che aereo è nato dalla specifica MRCA?
  2. Se avessero tutta sta roba(ccia), vincerebbero per la legge dei grandi numeri! Ma veramente hanno (avevano) in servizio migliaia di aerei? Cioè, nel '97 surclassavano la NATO! E' una mia opinione? Vabè che poi un leone contro 100 pecore vince... Anche se si nota la differenza con la concezione occidentale: guardate quanti AWACS hanno (avevano) in rapporto al numero spropositato di aerei da combattimento.
  3. Non avevo mai pensato a mettere su uno stupidario con tutte le cazzate del rotolo e spararle sul web stile Perle Complottiste! Io, sinceramente, ho molta poca stima del suo direttore sin dai tempi di Studio Aperto, telegiornale da me sempre molto poco digerito, sia per la sua parzialità penosa sia per il tipo di notizie ed il modo con cui vengono buttate in TV. Che poi basta guardarlo... Anche se immagino che tu stia parlando di qualcosa di più serio...
  4. Tuccio14

    Questione Alitalia

    Certo che a sentire quanti sprechi e quante ca22ate sono state fatte viene da mettersi le mani ai capelli... Quello che mi chiedo io è: ma se ci riesce paperinik (senza offesa eh!), ma se ci riesco io (senza esagerare), ma se ci riescono un po' tutti quelli che lavorano nel settore o per lo meno ci capiscono qualcosa, ad immaginare strategie e tattiche diverse (che altrove sono il must), ma perchè ca22o non ci riescono i dirigenti Alitalia?! Ci sono delle norme precise sui limiti di impiego dei naviganti, è impensabile che i sindacati continuino a difendere la posizione ed i privilegi (indegni poichè pagati dagli italiani) dei naviganti, a costo di far fallire la compagnia. Ci saranno 20.000 esuberi grazie ad un manipolo di comandanti che non hanno voglia di lavorare. A me duole il cuore e ribolle il fegato.
  5. Indovinate chi si riprende gli MD? Comunque: secondo me l'errore di base di AirBee è quello di molte altre compagnie italiane, ossia iniziare con aerei vecchi e superati in concezione e configurazione per ridurre l'investimento. I voli (VBS-FCO, CRV-VBS, NAP-VBS...), prima di AirBee, erano coperti da altri vettori (AirOne su tutti). Non è difficile "chiedergli" quanti passeggeri portano di media e regolarsi di conseguenza... Le tratte da te indicate, Nimitz, invece erano redditizie: su 159 posti (o 164 nel caso di I-DAWW), si andava mediamente dai 60 ai 100 passeggeri al giorno, mentre sulla VBS-NAP era facile arrivare a 120. Vuoi sapere quale sarebbe stato il vero aereo da impiegare per fare esperienza? L'ATR-72. Si sarebbe andato sempre in overbooking, l'aereo è italiano ed utilizzato anche da ADH, AZA ed ISS (quindi la manutenzione si effettua facilmente come per l'MD), e non costa nulla farlo volare. Purtroppo, in Italia, alla nascita di un'impresa si associano sempre enti pubblici, evidenziando il contrasto che nasce tra liberismo ed "autonomia economica" degli enti pubblici locali. In teoria l'affermazione di un vettore su uno scalo dovrebbe avvenire grazie alla sua capacità di soddisfare il cliente e chiudere i bilanci in guadagno, ti faccio un esempio che mi riguarda da vicino. Su Pescara sono molto redditizi i collegamenti con Milano (soprattutto Linate). Quest'estate sono stati operati da 3 compagnie: AirOne, inizialmente con il 737 poi con l'A320, ItAli, con il Do.328 jet configurato 31 posti o Embraer 120 configurato 30 Y, e VolareWeb, sempre con A320. AirOne vende soprattutto a Milano: è una compagnia arcinota, la disponibilià sui voli c'è quasi sempre, il biglietto è caro ma il servizio e la riprotezione in caso di emergenza sono garantiti. La ItAli: operando un aereo piccolo, applicando tariffe in linea se non inferiori alla concorrenza, fornendo un servizio sotto certi aspetti superiore (soprattutto per quanto riguarda il catering ed i bagagli, che vengono restituiti dal rampista al passeggero appena si scande dalla scaletta, evitando l'attesa al nastro ed il rischio di perderlo), hanno fatto sì che la maggiorparte dei voli partissero pieni, quindi in guadagno, assorendo anche parte dei clienti AirOne, grazie ai collegamenti giornalieri. VolareWeb: inizialmente, con i biglietti in promozione, veniva preferita alle altre due. Poi, applicando le tariffe in linea con il mercato, la gente non aveva motivo per preferirla. Ecco che, finita l'estate, la compagnia leva le tende da PSR, lasciando ad ItAli ed AirOne i suoi clienti, soprattutto ad ItAli che offre più collegamenti. Questa si chiama concorrenza: intutto questo giochetto non si sono mai mischiati provincia (neanche tramite SAGA, Società Abruzzese Gestione Aeroporti), comune, regione o simili. L'aeroporto non è affollato, le compagnie pagano, e la legge del libero mercato stabilisce vincitori e vinti. In pratica ItAli ed AirOne hanno mandato via VolareWeb. A Brescia, invece, la concorrenza non è stata garantita: AirBee non ha spodestato AirOne (che offriva tra l'altro un ottimo servizio) a forza di overbooking e clienti soddisfatti. Più semplicemente, data la sua natura di compagnia bresciana, si è vista allocare degli slot che prima erano di altri. Non c'è stato affiancamento. Secondo me, iniziando con l'ATR (e magari anche proseguendo), si potevano offrire tariffe inferiori rispetto ad AirOne, soprattutto in promozione, ed i passeggeri (di questi tempi) l'avrebbero sicuramente preferita, nonostante il timore del turboelica (ignoranti e pieni di pregiudizi che non sono altro). Abbiamo già detto che la richiesta è compresa tra i 60 ed i 120 passeggeri al giorno: se per il motivo che ho già detto i passeggeri avessero riempito giornalmente gli ATR, ADH si trovava costretta a partire con voli praticamente ridotti a posizionamenti, così che prima o poi avrebbe chiuso le rotte, lasciando spazio magari ad un altro vettore pronto a raccogliere le briciole. Questa è l'Italia, questo è quello che succede per il trasporto aereo come per molti altri campi industriali ed imprenditoriali. Comunque non sono l'AD della compagnia , solo che mi piace interessarmi ed approfondire i discorsi che mi riguardano da vicino, anche e soprattutto se sono più grandi di me e dalla mia poszione non posso condizionarli (è questo il motivo per cui mi piace dibattere di politica e geo-politica).
  6. Ormai gli USA non sono più visti come "i più forti", i governanti temono che simpatizzare per gli Stati Uniti sia dannoso ormai, e si schierano con i russi, nuovamente visti come valida alternativa. Sinceramente la situazione mi preoccupa. Al di la delle considerazioni che si possano fare o non fare sui russi ed il loro governo (le mie sono sparse in giro per il forum, spero che abbiate capito come la penso e non fraintendiate), bisogna ammettere che ormai, con l'escalation del prezzo degli idrocarburi, i paesi che fondano la propria economia sull'esportazione di materie prime sono avvantaggiati, mentre l'Occidente trasformatore e "terziario" si trova in affanno. Per fortuna le economie statunitense ed europea stanno dimostrando di riuscire per lo meno ad ammortizzare il colpo, reso ancora più duro dalla contestuale "crisi dei mutui" americana. Purtroppo non siamo stati lungimiranti, soprattutto per quanto riguarda le forniture energetiche. Ora ci tocca fare i conti con paesi che, rozzamente, forti delle loro risorse, fanno i gradassi e ricattatori finchè possono. Il governo russo, promotore di questa crisi (che me la vengano a raccontare ora la storia dei peacekeepers), sta cercando di ripercorrere malamente la strada tracciata dagli occidentali (e dall'amministrazione Bush in particolare). Ma certi sottili giochi, il Cremlino non se li può permettere, a meno di non andare troppo al lardo da lasciarci lo zampino. Non è dignitoso affermare che in tanti anni di strapotere USA l'Occidente non abbia fatto i suoi porci comodi in giro per il mondo. Certamente non condivido un certo tipo di politica, ma è quella che si è sempre vista giocare dai vincitori sui vinti. In questo momento la situazione, e non me ne voglia dindon, è di apparente parità. Dico apparente perchè l'Occidente sta mostrando di saper resistere e fare la voce grossa anche se ricattato, sono curioso di vedere come faranno la Russia ed i nuovi regimi energetici sparsi in giro per il mondo a sopportare un brusco cambio di tendenza del prezzo del greggio o delle fonti di approvvigionamento USA ed UE. Si sta creando una nuova cortina, ma di gas, per due motivi: è molto più facilmente penetrabile, da una parte e dall'altra, rispetto alla precedente versione metallica, per via delle relazioni economiche createsi negli anni '90, e per via del motivo per cui è stata eretta, dai russi. Il sistema multipolare mi sembra ormai prossimo, con buona pace degli abili ed indipendentissimi leaders Ossetino ed Abkazo che sono rimasti a 20 anni fa, e la divisione delle sfere di influenza si calcola a continenti, con l'eccezione asiatica, divisa a sua volta. Il Sud America, spaccato tra filoamericani e filorussi, sembra non volersi dare un organo proprio di unione, come fatto dall'Europa a suo tempo. I vari paesi sono ancora in conlitto tra di loro, e l'avventurismo venezuelano e boliviano non aiuta. Il Nord America, governato dal presidente degli USA (chiedo scusa ai canadesi ma è così), forte di anni di dominio assoluto ed incontrastato. Vede ridimensionato il proprio strapotere, ed i paesi "oppressi" da esso sembrano volersi riscattare. La Federazione Russa: il suo dittatore incontrastato (e povero a chi ci prova) Vladimiro Putin I sta cercando di rievocare i "fasti" della vecchia e sconfitta URSS, e per farlo è stato discusso abbondantemente nel forum quali metodi stia usando. Mirabolante il tentativo di riunire sotto un'unica egida tutti gli anti-americani del globo, senza scrupoli per chi siano (ogni riferimento ad Iran o cose è puramente casuale). La Cina: 1 miliardo di persone, un'economia in fortissima crescita (con l'aiuto di bolle, sfruttamenti e repressioni varie), inizialmente schierata dichiaratamente con la Federazione, in tempi di crisi "tradisce" le aspettative dello zar e non sostiene apertamente la prepotenza russa. L'India: 1 miliardo di persone, un'economia in fortissima crescita (con l'aiuto di investimenti ingenti da parte delle industrie occidentali, portatrici di infrastrutture e know how). Anch'essa non si schiera e sembra ripudiare i "geo-giochetti" cui altri partecipano per forza di cose. L'Unione Europea: quando l'acqua arriva al culo si impara a nuotare, ed in tempi di crisi internazionale, dove la voce di una nazione sola non riesce ad emergere ed anche le vecchie potenze coloniali sono schiacciate dagli stivali sporchi di petrolio degli altri, l'unica possibilità di fare la voce grossa dipende dalla volontà di procedere uniti, e far percepire l'UE non come un'entità superiore garante del libero commercio sul continente, ma come scudo contro gli attacchi esterni. Grazie a Sarcozy abbiamo potuto constatare tutti (Euroscettici compresi) quanto sia più facile farsi valere con la bandiera blu a stelle gialle dietro la schiena, e lo dimostrano le proteste russe quando avrebbero preferito la bandiera francese alle spalle del Signor Bruni. Nella lista non ho inserito: Il Messico e l'America Centrale; Gli Stati della CSI, che non sembrano voler seguire a ruota Putin, nonostante i ricatti; Il Giappone, piccolo pezzetto di Occidente dall'altra parte del Pacifico, insieme agli altri pezzetti di USA in Indocina; L'Africa, ancopra indegnamente ed ingiustamente ridotta a terreno di conquista per le multinazionali; Il Medio Oriente, la cui situazione è ormai stata dibattuta in lungo ed in largo. Spero di aver fatto un'analisi oggettiva e condivisibile, critiche e revisioni sono ben accette.
  7. Tuccio14

    Un Phantom congelato

    Ha ragione Matteo! Infatti si cerca sempre di sparare gli aerei ad una quota prossima a quella di tangenza, in modo da consumare di meno. Per quanto riguarda la formazione di ghiaccio, il problema non si pone per temperature basse e basta. Più che altro si forma volando in nube (incontrando fior fior di acqua sopraffusa) e scendendo di quota, perchè di colpo le ali fredde vengono a contatto con aria umida.
  8. E mica solo lui eh! Il pilota conta, ma come detto tante altre volte in un combattimento aria-aria (non ho capito se sia stato proposto un aa con BVR compreso o direttamente un dogfight...) sono tanti i fattori che determinano la vittoria, a partire dalle regole d'ingaggio, le posizioni iniziali, la disponibilità di aiuti esterni (AWACS e simili), le armi impiegate... Che poi il Ghibli, in dogfight, fosse superiore al Fitter non avevo dubbi: l'AMX è un aereo da attacco, ma è molto maneggevole, pur non avendo un grande rapporto peso-potenza. Di certo non monta armamento da lancio diultima generazione, ma l'AIM-9, anche nelle sue versioni non più attuali, è pur sempre un ottimo aggeggio! Poi ho dei dubbi riguardo al RADAR del Ghibli, ma è un altro discorso... Diciamo che aspetto notizie più accurate!
  9. Tuccio14

    Dopo la Georgia

    Io vedo la Russia (o meglio, i suoi rappresentanti) come un generale plurisconfitto che dopo anni di silenzio pretende di tornare alla ribalta per rievocare la sua grandezza di un tempo. Quello che più mi stupisce è il nazionalismo efferato dei sudditi di Putin. Posso capire censura, propaganda ed informazione controllata, ma spesso anche i russi etnici che si incontrano in Europa sostengono con forza le tesi di Vladimiro, nonostante abbiano avuto la possibilità di sentire due campane, o anche più di due. Con quello che sta facendo, soprattutto ora mentre ostacola e cerca di aggirare in ogni modo il trattato di pace dell'UE, il Cremlino ha acceso una nuova russofobia tra i suoi vicini, ed anche negli europei come me. Gli americani, invece, non credo abbiano mai veramente cambiato la loro visione dei russi, nè in positivo, tantomeno in negativo. Da europeo sento la Russia come un grande vicino che da collaborativo sta diventando oppressore, pretendendo sempre di più di vedere realizzati i propri propositi, con ricatti energetici e nucleari. Mi sembra quasi che Putin stesse covando questo ritorno alla grandezza da tempo, e non mi piace vedere che un paese così grande, dimostratosi incapace diplomaticamente, per esercitare il suo peso in politica estera sia ricorso così facilmente alle armi...
  10. Oddio il fumetto!!! :rotfl: :rotfl: :rotfl: Mi sto spanciando dalle risate! :rotfl:
  11. Tuccio14

    A chi piace la gnocca?!

    Ahug grande capo toga rossa dire paperinik innocente, andare in grande tana di markettari per studi scientifici. Giusto pap? Sempre a speculare voi altri...
  12. :rotfl: :rotfl: :rotfl: Non riesco a smettere di ridere! :rotfl: :rotfl: :rotfl:
  13. Chi è che fa il guerrafondaio? http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=174675 7500 sono tanti peacekeepers, un po' tantini secondo me, troppi direi, per essere un contingente di pace... Poi, quando sparano ai poliziotti, risultano essere ancora più peacekeeper... Ma perchè non vogliono osservatori internazionali in territori che neanche sono i loro? Non dovrebbe essere Saakashvili a decidere? Cos'hanno da nascondere? Vogliono giocare allo stesso gioco a cui gioca l'Occidente da una quindicina d'anni, ma se non si sa maneggiare il fuoco ci si scotta...
  14. Georgia, vacilla l'accordo Mosca-Ue A rischio la missione europea. Il Cremlino: il dispiegamento diegli osservatori avvenga intorno e non all'interno delle "repubbliche ribelli" MOSCA La tregua tiene, i soldati russi hanno lentamente cominciato il ritiro, ma la tensione tra Mosca e l’Occidente resta alta, con i russi determinati a mantenere il controllo nelle regioni separatiste di Ossezia del sud e Abkhazia. La lunga marcia di mediazione avviata da Nicolas Sarkozy non sembra sortire risultati significativa somiglia sempre più a un gioco dell’oca, dove l’Europa si ritrova al punto di partenza. Il presidente di turno dell’Ue, reduce da una missione a nella capitale russa e a Tbilisi, è stato ancora una volta smentito nelle sue certezze da Sergei Lavrov. «Il dispiegamento di nuovi osservatori internazionali - ha precisato stamane il ministro degli esteri russo in un comunicato - dovrà avvenire intorno il Sud Ossezia e l’Abkhazia e non all’interno delle due repubbliche». Ancora una volta, Mosca si attiene alla lettera dell’accordo mentre all’Ue non resta che richiamarsi allo «spirito» della mediazione europea. «La missione - ha detto l’Alto Rappresentante della politica estera, Javier Solana, intervenuto in mattinata all’Europarlamento - sarà dispiegata con lo spirito di poter andare ovunque», incluse quindi le due repubbliche separatiste. A Tbilisi, martedì scorso, Sarkozy aveva ribadito che la missione Ue, che partirà entro il primo ottobre, porterà circa 200 osservatori in quell’area di crisi e «avrà il mandato per entrare in Sud Ossezia e Abkhazia per osservare, riferire e prevenire le cause che producono effetti negativi». La stessa decisione russa di dispiegare 7600 militari in basi militari in SudOssezia e Abkhazia ha spinto il Dipartimento americano di Stato a parlare di «violazione della tregua» mentre un poliziotto georgiano è stato ucciso dagli spari provenienti da una postazione russa all’ingresso della zona cuscinetto attorno all’Ossezia del sud. Ai russi, dal canto loro, non è bastata la partenza dal Mar Nero delle navi da guerra della Nato per allentare la pressione sull’Occidente. Mosca è orientata a puntare missili contro obiettivi strategici statunitensi nell’Europa centrale, compresi i siti in Polonia e Repubblica Ceca destinati allo scudo antimissile statunitense. L’avvertimento è venuto dal generale Nikolai Solovtsov, comandante della Rvsn, le Forze Missilistiche Strategiche Russe, citato dall’agenzia di stampa Interfax. «La Russia», ha sottolineato, «è obbligata ad adottare misure corrispondenti atte a impedire, in qualsiasi circostanza, che il nostro deterrente nucleare risulti sminuito». Il generale ha poi annunciato che entro la fine dell’anno sono in programma quattro diversi test missilistici, compreso uno che riguarderà il nuovissimo "Rs-24", vettore strategico in grado di trasportare testate multiple e indipendenti.
  15. Ahi ahi ahi AirBee... Ecco cosa succede quando si firmano contratti senza fare indagini interne sulle risorse aziendali. Meno male che noi l'attività l'abbiamo ridotta di nostro, senza che nessuno allertasse ENAC! Purtroppo non posso sbilanciarmi troppo, con l'ENAC di mezzo vorrei aspettare per dire certe cose, mi limiterò a commentare quello che si sa. Innanzitutto le compagnie con sede su aeroporti medi o piccoli, come Brescia (IATA code VBS), sono partecipate (o ricevono ingenti finanziamenti) da enti pubblici locali, magari tramite aziende partecipate a loro volta dal comune, dalla provincia ecc... Una volta nate, le piccole compagnie sottraggono slot alle maggiori (ad esempio AirBee ha fatto razzia degli slot di ADH su VBS). I passeggeri si trovano a dover affrontare il brusco cambio di regime: immaginate voi di essere abituati al servizio AZA su una rotta, ad esempio, da Lamezia a Milano (non so se esista, è un esempio). Ad un certo punto sbuca fuori un vettore locale con aerei decrepiti pagati poco che, senza nessuna esperienza, si vede assegnate rotte redditizie grazie a consiglieri di enti locali che partecipano contemporaneamente la società di gestione aeroportuale ed il suddetto vettore. In breve tempo ci si trova a coprire fior fior di attività senza aver prima rodato la macchina, ed ecco che succede... Poi, ovviamente, i motivi elencati da paperinik sono validi, e si aggiungono alla gestione che spesso si fa nelle aziende italiane, compagnie incluse, fatta di "questo è il problema, vi pago per trovare una soluzione", anche quando la soluzione non c'è... Nella fattispecie di AirBee, il problema mi riguarda molto da vicino. Certamente gli errori originano dai piani alti della compagnia, e se gli uffici competenti non riescono a metterci una pezza, succede il patatrak. La compagnia aveva dei bei contratti all'attivo, e li ha tutt'ora (domani torno a lavoro, e sono sicuro che dal 15 cm, quando smetteremo l'attività per Eurofly, qualche charter firmato dall'ape non ce lo toglie nessuno...). Il problema è che pianificare al limite delle proprie capacità è un rischio: se si ha fortuna, si fanno un mucchio di soldi (l'unico modo che ha una compagnia per far soldi è far volare le macchine, possibilmente piene), se si ha sfiga (guasti, scioperi, aperture di malattie simultanee), tocca ai miei colleghi farsi in 4 per evitare il peggio. Fondamentalmente, secondo me, l'errore base è stato quello di svolgere contemporaneamente con le stesse macchine e gli stessi equipaggi charter e linea. Accadeva spesso che un'aereo iniziasse la giornata la mattina presto con un volo da Brescia (la base) per NAP, da dove si operavano fior fior di charter su base Capodichino ogni giorno, per poi la sera tornare a VBS. I voli al mattino ed alla sera comunque raggiungevano un rateo del 60-70% di passeggeri, ma quando si operano i charter sarebbe bene pianificare dei ransiti molto lunghi, dato che il ritardo è assicurato (soprattutto per tratte sul medio raggio e su aeroporti fuori zona EUR). Invece ogni tanto ci assegnavano operativi al limite dell'impiego per i crew, con rientro sugli aeroporti al limite della chiusura, così che se si aveva un guasto saltava tutta la giornata di operazioni, e si operavano inequivocabilmente in ritardo anche i voli di linea inseriti tra i charter, che avevano più che altro la funzione di posizionamenti. La polemica è infuriata quando su Napoli operava il nostro I-DAVB, che per il solito problema di pressurizzazione era limitato a FL250. Nei voli per la Gran Bretagna, o per il nord Africa, per non lasciare a terra passeggeri si lasciavano a terra i bagagli. Questo perchè, come ben sapete, più si vola bassi, più si consuma, più carburante bisogna imbarcare, meno carico pagante si può scarrozzare. Ahi voglia a dire all'operativo dell'ape di limitarli a 143 passeggeri, ma niente! Immaginate voi quante denunce fioccano quando, per 2 volte, si lasciano a terra tutti i bagagli di un MD-80 pieno zeppo, che significa 159 persone, nella configurazione di VB. Se poi c'è il solito conflitto di competenze su chi debba riproteggere i bagagli (grazie Livingstone ), ecco che dopo due settimane i passeggeri sono furiosi. All'ENAC, dove per fortuna non dormono, se ne accorgono, e si accorgono anche che la compagnia ha firmato per coprire più attività di qunta in realtà possa fare, così chiedono di sospendere, o almeno ridurre, l'attività. Di tutto punto la compagnia annuncia l'apertura di nuove rote e, guardacaso, negli stessi giorni mi arriva in ufficio la richiesta di fare dell'attività per AirBee. Ma con che macchine? Anche noi abbiamo entrambi gli MD rimasti imepegnati, ma con contratti più flessibili, per fortuna (un sentito grazie al direttore marketing, al planning ed all'OCC manager della mia compagnia, quelli che l'hanno salvata dal fare la fine di AirBee). Io mi auguro che Airbee guarisca: è una compagnia dall'enorme potenziale, come al solito gestito male. Se solo avesse avuto macchine più efficenti (ed un partner meno incasinato...) ora non si troverebbe in queste condizioni. Ah, Nimitz, per fortuna il VB l'abbiamo piazzato giusto 11 giorni fa... Ad AirBee! :rotfl:
  16. Anche se, come si legge nell'aticolo, mi sembra strano che il tizio che dice di interrompere tutto indossasse un microfono, tra l'altro acceso... Cosa ne pensi?
  17. Guardacaso... Comunque grazie Lev! Comunque è interessante vedere come la Russia stia in tutta fretta cercando di ricomporre un secondo patto di Varsavia stringendo alleanze in giro per il globo... E poi accusano l'Occidente di voler iniziare una seconda guerra fredda... Io ho come l'impressione che i russi abbiano un reale interesse ad iniziarne una nuova, sembra quasi che ritengano una nuova corsa agli armamenti utile per rilanciare la loro economia. Comunque Putin (io ormai Medvedev non lo nomino neanche più) sta diventando ridicolo facendo il giochetto dell'assassino che accusa gli altri di omicidio, mente su fatti che sono palesemente accaduti all'opposto di come sostiene. Ritengo molto interessante l'articolo postato da picpus in Blog & News. Se proprio ci dovrà essere una nuova corsa agli armamenti (cosa che non mi auspico assolutamente, al contrario del Cremlino, a quanto sembra), è meglio farsi trovare istituzionalmente pronti.
  18. Tuccio14

    Ciao

    Ciao Peppe, è sempre un piacere sapere che in questa comunity ci si trova bene! In bocca al lupo per la scuola!
  19. http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/e...poliziotto.html Non so se avete dato un'occhiata a quest'articolo postato da Lev in "Blog & News". Ma dico io il ministro degli esteri russo dovrebbe far capo al presidente della federazione, o mi sbaglio? Sta forse facendo capo al primo ministro?
  20. Sempre in agguato Barone!
  21. Tuccio14

    Tutti al mare!

    Grazie mille Galland, i tuoi post sono sempre elegantissimi e signorili! Io sono stato in Trentino usando lo stratagemma dei riposi ravvicinati: dispongo di due riposi settimanali, gestibili per quanto possibile. inoltre posso lavorare per turni che iniziano alle 0430 locali e finiscono alle 1230, oppure iniziare il pomeriggio alle 1500 (sperando che l'ultimo atterri in orario per le 2300...). Ed ecco che entra in gioco lo stratagemma: venerdì: turno di mattina, treno il pomeriggio (che peccato che di voli da PSR per il nord est non ce ne sono, altrimenti lo strapuntino non me lo toglieva nessuno! ); Sabato e domenica: riposi settimana 1; Lunadì e Martedì: riposi settimana 2; Mercoledì: treno di mattina presto, in turno alle 1500 LT. Morale: 4 giorni interi e due mezze giornate senza chiedere ferie! Comunque: arrivo in stazione a Mezzocorona, appena sopra Trento, sceso dal treno apprezzo la frescura di valle, che provenendo dal caldo estivo di Pescara non posso che apprezzare. In macchina su per la Val di Cembra, attraverso Lavis, Mosana e arrivo a Verla di Giovo, capoluogo del comune di Giovo (capoluogo di comune, concetto a me ignoto, tra l'altro con 600 abitanti scarsi!). Sono già stato innumerevoli volte in quella valle, ma il mio amico si è trasferito di recente da Ville di Giovo al suddetto paese, quindi quest'anno la vacanza ha un sapore diverso. Ricordavo quel paese per la Festa dell'uva che si svolge annualmente in loco, ma non avevo mai avuto occasione di starci per qualche giorno. Quello che colpisce subito è la cura con cui ogni singola abitazione è conservata, case di inizio ottocento che fanno da fondamenta a squisite casette di metà Novecento, e man mano che si salgono le rampe di scale sembra di ripercorrere un piccolo pezzettino di storia italiana. Sembra ancora di risentire i passi dei fanti di Bonaparte, o le esplosioni dei colpi dei cannoni dei fortini della Grande Guerra... E alla faccia di chi dice che i trentini sono freddi, l'accoglienza è stata sempre delle migliori, nonostante l'impegno che alcuni miei conterranei hannomesso per farsi odiare. Per pensare anche alla linea (ho verificato che il luogo comune del nordico magro e alto non è solo un luogo comune) escursione per i boschi, da 600 m a 1100 e ritorno, con pausa al rifugio Sauch, polenta e conel con 0.5 di weisse bier, e partite di pallavolo la sera. Consiglio a tutti di farvi una vacanza in quei posti stupendi, e lo faccio anche perchè in sei anni che li frequento ho sempre conosciuto gente disponibile che merita il benessere e la civiltà di cui gode, e di cui può godere qualsiasi turista che abbia voglia di conoscere una realtà non solo dal punto di vista a lui prettamente riservato, ma comprendendone usi e costumi, nonchè tradizioni e cultura, integrandosi per quei pochi giorni che il lavoro o lo studio concede.
  22. Tuccio14

    Auguri LENDER!

    Sempre il solito... Auguroni!
  23. Tuccio14

    Questione Alitalia

    Non solo, ma come sempre si distrugge una proposta e non si forniscono alternative... Io posso pure capire che gli imprenditori di CAI siano stati accusati di reati vari e che questo a molti, come anche a me, non vada giustamente giù, ma a fine settembre i soldi finiscono, i nostri soldi, e attualmente chi investirà sono loro. Non lo fanno per la gloria, è ovvio che chi investe si aspetta un tornaconto positivo, ma allo stato attuale delle cose, non ci si può permettere il lusso di aspettare che si facciano avanti azionisti "puliti". Non è bello dirlo, ma l'unica alternativa a tutto questo è il com-mis-sa-ria-men-to. Forse qualcuno, naviganti e relativi sindacati compresi, non si rendono conto di cosa voglia dire. Per una volta si possono lasciare a casa le logiche di partito? Typhoon, ma tu che avresti fatto? L'autore dell'articolo, che alternative porta? E se questi aiuti di Stato (perchè tali li considero) porteranno l'Alitalia a fare la fine della citata ENI, o del gruppo FIAT? Io mi sto convincendo del fatto che ci sia gente che preferisca vedere il Mondo in briciole solo per poter dire "io l'ho detto che questo Mondo faceva schifo". I Signori Onorevoli naviganti di Alitalia (non tutti ma la maggior parte), con i quali ho fin troppo a che fare, lavorano fino ad un terzo o la metà di quello che la legge consente (e non voglio mettermi ad elencare tutti i numeri dato che abbiamo appena recepito la nuova normativa EU/ops, e ancora non me le studio...). Il personale navigante prende uno stipendio base più tutta una serie di aggiunte in base al numero di tratte, di ore di servizio effettivo, di giorni e/o notti fuori base e rimborsi di ogni genere. In Alitalia inoltre, per tutti i voli che originano da MXP, come più volte elencato la compagnia fa anche la cortesia di far partire fior fior di voli in perdita per spostare equipaggi dalla loro base di FCO. Ed ora si lamentano che perdono il posto? Ma dico io non hanno guadagnato abbastanza? Non è arrivata l'ora di lavorare? Ci sono primi ufficiali in giro per l'Italia che guadagnano meno di duemila Euro al mese, comprensivi dei 500 che la compagnia trattiene per anni finchè non si fa ripagare tutto il type rating. Ed è gente che per i brevetti ci mancava poco che non dessero via il fondoschiena. In Alitalia ci sono persone che guadagnano diecimila Euro mensili ed hanno il coraggio di smuovere decine di uffici perchè non gli è stato rimborsato il pasto da 350 Euro che si sono permesse di offrire alla cabina perchè i crew meals imbarcabili non erano di loro gradimento. E il bello è che nel 90% dei casi i direttori degli uffici dicono di sì, perchè quelli sono comandanti anziani ed hanno ragione. La mia non è una battaglia contro i naviganti AZA, ripeto che ne conosco tanti che sono persone squisite nonchè professionalissimi lavoratori, ma quando sento i loro rappresentanti, forse gli unici che dovrebbero tacere incondizionatamente, protestare e strepitare mi viene il senso del raccapricciante. Loro, se intervenisse un commissario e venissero licenziati, se ne andrebbero a casa con un brevetto e/o migliaia di abilitazioni nel taschino pagate dal contribuente, tranquillamente utilizzabili in altre compagnie che li aspettano a braccia aperte. Il personale di terra AZA, invece, spesso non è riqualificato. Come spesso accade in Italia, sono lavoratori competenti ma senza titoli riconosciuti. Se gli va bene troveranno impiego in altre compagnie (saturando, tra l'altro, l'offerta lavorativa del settore per anni), altrimenti dovranno cambiare settore del tutto. E non è bello ricominciare da capo a 40 anni perchè un comandante non ha avuto voglia di volare.
  24. In effetti la forma non è il massimo, ma i contenuti mi sono sembrati pieni di passione, ed io lo apprezzo molto! Comunque il silenzio che c'è stato durante il governo Prodi (e che solo in parte ora si è levato, dato che anche il Berlusca è un campione di ipocrisia) è stato vergognoso. In ogni stato i soldati vengono festeggiati come eroi, da noi vengono visti come gente che sta lì per soldi, e se muore è perchè ha voluto la bicicletta e ha pedalato. Bisognerebbe far leggere i dossier di certi interventi a qualche che afferma impunemente che i mangiaspaghetti non sappiano combattere. Comunque, permettetemelo, Toxicity come grido di battaglia fa troppo stile...
  25. Entro un mese il ritiro russo dalla Georgia, in arrivo 200 osservatori Ue Sorrisi soddisfatti, la firma di un accordo che sancisce il ritiro delle truppe russe dal territorio propriamente georgiano entro un mese: ma anche qualche dispetto orchestrato dal protocollo del Cremlino ai rappresentanti Ue, un rinvio a momenti migliori del cruciale problema dello status delle repubbliche secessioniste georgiane di Ankhazia e Ossezia del sud, anzi una sorta di avallo dell'influenza russa su quelle zone, dove i militari russi rimarranno. E' una vittoria a metà il risultato del negoziato odierno al Castello di Maindorf, suggestiva residenza del Cremlino vicino a Mosca, fra il presidente russo Dmitri Medvedev e una troika Ue guidata dal presidente francese e di turno dell’Ue, Nicolas Sarkozy, con il presidente della commissione europea Jose' Manuel Barroso e l'alto commissario per la politica estera e di sicurezza europea Javier Solana. L'Ue ha strappato a Mosca tempi e modi del ritiro, ma non si è negoziato sul riconoscimento russo dell'indipendenza. La bandiera europea è stata a lungo assente dal palco della conferenza stampa, dove c'erano due soli leggii per i capi di Stato: il protocollo russo avrebbe voluto dare alla visita un carattere bilaterale. Poi, col prolungarsi del negoziato – in tutto quattro ore, tre oltre il previsto - le stelle europee hanno fatto la loro comparsa. A Barroso è stato concesso di affiancare in silenzio Sarkozy, mentre Solana sedeva in tribuna. Sarkozy ha presentato come una vittoria dell'Ue, "potente attore internazionale di pace" nella crisi caucasica, l'accordo odierno, che precisa i punti vaghi o controversi di quello del 12 agosto: "Se tutto andrà come deve, in poco più di un mese avrà fine un conflitto che avrebbe essere potuto molto più devastante in termini di sofferenze e di perdita di vite umane". E i negoziati di Nizza sull'accordo di partnership con Mosca, rinviati per la crisi in Caucaso, potranno riprendere a ottobre. Le date sono nero su bianco: entro una settimana spariranno i punti di controllo russi fra il porto georgiano di Poti e la citta' di Senaki, ed entro un mese il ritiro dei russi dal territorio georgiano - tranne che in Ossezia del sud e Abkhazia - sarà completato. Nel frattempo l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa riprenderà la sua missione di osservazione, sostituendo le forze russe nelle cosiddette zone di interposizione e con la possibilita' di varcare i confini abkhazo e sudosseto; dal primo ottobre, l'Osce sarà affiancata da 200 osservatori dell'Ue, il cui numero potrà aumentare se necessario. Il 15 ottobre a Ginevra aprirà un negoziato internazionale sul futuro delle due repubbliche secessioniste. E Sarkozy ha detto di aver consegnato a Medvedev una lettera del presidente georgiano Mikhail Saakashvili, che si impegna a evitare il ricorso alla forza contro Abkhazia e Ossezia del sud. Medvedev al riguardo ha citato una "garanzia francese". Medvedev ha sottolineato che per Mosca il riconoscimento di Abkhazia e Ossezia è "irreversibile", e la comunità internazionale, Europa compresa, dovrà prima o poi prendere atto della nuova realtà. Sarkozy ha risposto con un piccato ringraziamento al leader del Cremlino per "essersi fatto portavoce dell'Ue", e ha ribadito la posizione europea contraria alla secessione delle due repubbliche: "Se stiamo parlando di un dibattito che dovrà iniziare a Ginevra il 15 ottobre, significa che qualcosa da discutere c'e"'. Medvedev ha rincarato le critiche per la "scarsa comprensione europea sugli avvenimenti, in particolare su chi sia stato l'aggressore". Ancora pronto il francese, che ha notato come la risoluzione europea parli di "reazione russa spropositata. Reazione: quindi prima c'è stata una azione". Subito dopo essere stato a Mosca, Sarkozy - con la delegazione Ue - si è recato in Georgia per incontrare il presidente. Al termine del colloquio Il presidente georgiano Mikhail Saakashvili ha definito "un passo avanti" l'accordo raggiunto fra il presidente russo Dmitri Medvedev e la delegazione Ue: "Penso che stasera sia stato fatto un passo avanti, un passo avanti verso la totale attuazione dei sei punti negoziati dal presidente Sarkozy il 12 agosto", ha detto dopo un incontro con Sarkozy a Tbilisi. Sarkozy ha detto che se Mosca non si ritirerà entro il 15 ottobre l'Unione europea tratta le sue conseguenze. E' vero, nulla di trascendentale, ma comunque Sarcozy mi sta rendendo orgoglioso di essere europeo.
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