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Vabè il mercato interno francese e tedesco più un paio di altri associati (nonchè le forze armate spagnole per avere partecipazione industriale) dovrebbero bastare per giustificare il progetto... Magari non di questi tempi, ma più in la...
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Non mi ricordo chi e dove aveva già risposto così, ma bisogna considerare che l'elicottero probabilmente non l'avrebbe comprato nessuno, idem la licenza, così che l'unica cosa rimasta da vendere è rimasto il progetto, che per valido che sia ha i suoi begli annetti sul groppone (in particolare la trasmissione, la vera tecnologia sensibile di un elicottero).
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Beh considerando i tempi di sviluppo non è detto che non ci servirà, non si sa mai. Sicuramente la Germania è quella a cui servirà di più, dato che attulmente è l'unica a disporre dei Super Stallion. Strano che per un progetto così impegnativo non abbiano messo in piedi un consorzio stile NH90. AW già si occupa di commercializzare e produrre il Chinook, che però appartiene ad un'altra classe di pesi e dimensioni. Chissà, staremo a vedere... Ad ogni modo è una bella bestia, peccato che sia troppo Eurocopter per i miei gusti (esteticamente i prodotti Eurocopter non mi fanno impazzire).
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Beh non c'è da andarne fieri... e considerando le politiche energetiche di Putin essere ottimi clienti Gazprom non è un vanto. Ma non andiamo clamorosamente OT.
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La formula del "tubo volante", introdotta su larga scala col B-29 Stratofortess, ha permesso di abbassare di molto i prezzi. Un'ala volante risolve molti problemi (in particolare i consumi), ma credo che avrebbe un costo d'acquisto elevatissimo. Senza parlare dei problemi di handling per un aereo del genere... Proprio il P180 è un bell'esempio di questo effetto: l'aereo ha delle prestazioni eccezionali, ossia consumo da turboelica e prestazioni da jet. Peccato che costi quasi il doppio di un pariclasse Citation...
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Al di la del fatto che sia giusto o no o che costi dei soldi, l'Italia è semplicemente obbligata a partecipare alle missioni internazionali dal diritto internazionale. Ad esempio, un paese NATO è stato attaccato (USA dall'Afghanistan), l'articolo 5 ci obbligava ad intervenire; l'ONU successivamente ha dato mandato alla NATO di dintervenire sempre in Afghanistan con ISAF, e l'Italia fa parte della NATO; l'ONU ha dato mandato all'UE di intervenire in Georgia, e l'Italia, che fa parte dell'UE, ha mandato i Carabinieri; nei Balcani (il nostro cortile di casa) qualche pazzo si è messo a fare pulizia etnica, l'ONU ha dato mandato alla NATO di far piovere bombe, chi meglio dell'Italia che si trova a quattro passi dalla ex Iugoslavia avrebbe potuto intervenire; in Libano abbiamo partecipato quasi individualmente ma sempre sotto mandato ONU... E' il "prezzo" da pagare per far parte di organizzazioni internazionali governative. Senza considerare che gli USA non sono gli unici imperialisti: fatevi un giro in Albania (sì, anche lì spendiamo soldi per fargli polizia aerea e guardia costiera), fatevi un giro in Bosnia ed in Kosovo: quei pochi che hanno rialzato la testa comprano FIAT e IVECO, senza considerare che la metà delle industrie che ha aperto lo ha fatto per mano di imprenditori italiani (compagnie aeree incluse, per rimanere a tema). Vogliano poi parlare degli interessi di ENI in medio oriente? Basta ipocrisie, gli USA hanno una potenza militare immensa quindi hanno un cortile di casa (zona di influenza) immenso, noi abbiamo un discreto cortile di casa e dobbiamo spendere soldi per tenercelo o per ampliarlo, e le OIG servono a leggittimere questo giochetto, e il mondo va così da sempre. Il Giappone e la Svizzera sono eccezioni, e neanche tanto, wing ha risposto in merito al primo, mentre la seconda ha da secoli ormai uno status neutrale, cosa che neanche le isolette del pacifico possono vantare.
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Ennesima prova che la parità non esiste in questo mestiere. Ci si stupisce alla stessa maniera quando in una casa la donna porta i soldi a casa e l'uomo tiene i figli e fa il casalingo. Una mia ex compagna di classe è (beata lei) in Accademia Ufficiali dell'AMI, e quando è tornata a scuola in divisa è stata elogiata molto più di un suo paricorso diplomatosi nello stesso anno in quanto prima donna dell'ITAer F. Baracca a diventare pilota militare. Se ci fosse veramente parità tra sessi sarebbero stati elogiati allo stesso modo, anzi io avrei elogiato di più lui poichè è riuscito ad entrare con parametri di selezione fisici più stringenti. Figurati se quando vengono feriti o uccisi dei militari in missione non si tende a rimarcare il sesso del militare coinvolto...
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Afghanistan - Topic ufficiale
Tuccio14 ha risposto a Thunderalex nella discussione Discussioni a tema
Ho letto solo ora quest'articolo, è interessantissimo, ne consiglio la lettura a tutti. -
Ciao HB, a braccio non saprei con precisione, credo comunque che volino molti VDS simili per forma e dimensioni al DA-20. Erano molto alti? Da quelle parti pullula di aviosuperfici!
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E minore costo d'impiego, minore costo della formazione degli equipaggi, minori costi manutentivi... Minori costi!
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Hanno praticamente riformulato la vecchia proposta in maniera più conveniente, introducendo un approssimativo "5000 posti di lavoro" che non fa mai male... Sagaci! All'AMI andrebbe da favola: 24 aerei in meno da gestire e retrofittare, soldi per aquistare la T3B, linea volo più omogenea, il tutto senza aver rinunciato al caccia negli ultimi 6 anni, con piloti già addestrati e senza pgare penali.
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Senza considerare che la velocità nel cargo civile conta eccome... Comunque vuoi vedere cosa fa chi ha bisogno di trasportare tanta merce? Eccoti servito"
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Una semplice risposta: non glielo certificheranno MAI! Il problema del peso si risolve abbassando la massa media attribuita al passeggero in base al tipo di volo e di passeggero (infant, child o adult, volo di linea domestico o internazionale, volo charter), già adesso sotto la media (attualmente si considera la massa di un uomo medio sui 75 Kg...) mentre il vero problema riguarda l'impatto, l'evaquazione e le misure di sicurezza. Già veder decollare i 73 di Ryan è una sofferenza (non si alzano mai, sono sempre stracarichi!), se metteranno in atto una roba del genere saranno dei veri e propri carri bestiame! Comunque la vedo grigia, a tutto c'è un limite, e se già il WC a gettoni ha suscitato scandalo questa trovata (di cui si sente parlare da molto) rimarrà quasi sicuramente una delle tante sparate di O'Leary e soci. Per lo meno spero, per la dignità del trasporto aereo...
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15.10.2007: inizia l'era dell'Airbus A 380!
Tuccio14 ha risposto a picpus nella discussione Aerei Civili
Che spettacolo! Bellissimo link! Comunque sempre i soliti due difetti, uno irrisolvibile poichè figlio della diversa concezione di cockpit, ossia il maledetto e detestato side stick, l'altro invece risolvibile, ossia la tapezzeria. Spero solo che le foto siano relative ad un prototipo! -
Quello che stupisce veramente del 757 è la versatilità. Senza dover essere riconfigurato torna da un volo charter a lungo raggio e viene impiegato su di una rotta domestica ad alta intensità, senza sprechi o sovradimensionamenti, semplicemente giocandosela con le proporzioni tra combustibile e carico utile. Paradossalmente quello che lo ha penalizzato è stato proprio questo, ossia l'essere uno spettacolare compromesso tra lungo e medio raggio. Attualmente veramente poche compagnie hanno queste esigenze, mentre in molti apprezzano la comunanza di pezzi tra aerei della famiglia 320 (non solo di pezzi, ma anche di equipaggi...). Il 321 ha letteralmente ammazzato il 757 e la Boeing per fargli concorrenza disponeva solo del 767, progetto valido ma neanche lontanamente paragonabile al successo della famiglia 320. In generale il 757 è rimasto un aereo duro che le compagnie hanno scelto per buttarsi a capofitto in quel segmento di mercato, mentre il 321 è un aereo che ha permesso di "saggiare" quel settore senza esporsi troppo. Con questo non voglio assolutamente denigrare il 757, uno dei miei liners preferiti, forse il più bello, che rimane una macchina eccezionale e amatissima da piloti e operatori. Guardate solo che spettacolo potevo gustarmi ogni volta che andavo a lavoro...
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Ciao neno, spero di rispondere in modo oggettivo, mi baso sulla mia esperienza in compagnie aeree. C'è da premettere che le prime considerazioni riguardano soprattutto il profilo umano del pilota poichè, purtroppo per loro, nonostante vengano assunti per portare i passeggeri in sicurezza da A a B (è la frase che, a ragione, dicono più spesso), la maggior parte del loro lavoro si svolgerà a terra. Per questo i piloti sono più tranquilli quando sono per aria a fare quello che sanno fare e non quando stanno a terra ed hanno a che fare con scartoffie, rampisti, ufficio turni, spostamenti, ecc. Innanzitutto le compagnie, se possibile, assumono piloti che abbiano già esperienza sul tipo di macchina che hanno in flotta, in primis per una questione di know-how, ma anche per una questione di costi, poichè un pilota già abilitato su di una determinata macchina deve fare meno addestramento prima di poter stare "da solo" in cabina, quindi sarà impiegabile il prima possibile dal momento dell'assunzione permettendo un numero maggiore di "rotazioni". Inoltre un pilota già abilitato sulla macchina (e con un discreto numero di ore sulla stessa) può diventare istruttore ed esaminatore in meno tempo. Il numero di ore effettive è in generale il dato maggiormente indicativo delle qualità tecniche. I piloti militari, pur sempre considerando che ci sono PILOTI MILITARi e piloti militari, generalmente hanno un "manico" inconfondibile rispetto ai civili (nessuno vola come i militari, voli in valle a bassa quota col Tornado se li sogna anche un pilota di Extra 300), ma sono meno avvezzi con le procedure ed il modus operandi civili, appunto perchè hanno sempre lavorato alla militaresca, ossia con tutta una schiera di persone con un compito specifico e soprattutto in spazi aerei appositamente disegnati e procedure appositamente studiate. Per darti un'idea di quello che è il pilota in una compagnia ti copio e incollo una parte del manuale dell'OCC dove si parla di turni ed impiego dei piloti, leggilo considerando che è rivolto al personale di terra. Immagina un ex militare che si trovi a passare da una struttura rigida e piramidale come può essere una gerarchia militare, dove il tuo unico compito è eseguire ordini secondo determinate procedure, ad una estremamente elastica, volubile e sfumata, come sono la maggior parte delle compagnie aeree civili. Immagina soprattutto la reazione dal punto di vista umano, fattore che è realmente alla base del successo o meno. In definitiva essere ex militari conta relativamente poco dato che quello che fa veramente la differenza sono le doti umane e tecniche in generale del pilota che si sta per assumere, e se proprio si deve scegliere un ex militare se ne sceglie uno che abiti vicino alla base di armamento e che si sia congedato con un grado decente!
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Su cosa si sbagliavano? La crisi di Cuba fu probabilmente il momento in cui si resero conto di quanto devastante sarebbe stto un terzo conflitto mondiale. Un first strike atomico, anche se seguito da una potentissima rappresaglia, avrebbe significato probabilmente l'annientamento di più della metà della popolazione mondiale, situazione dalla quale non uscirebbe nessun vincitore. Da quel momento in poi tutti i conflitti militari tra potenze si risolvono in guerre regionali, come il Vietnam.
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Nuova Guerra Fredda in arrivo?
Tuccio14 ha risposto a W L'ITALIA nella discussione Discussioni a tema
Se non c'è chi compra chi produce va in fallimento, è una legge di mercato basilare da cui il petrolio non fa eccezione. E' vero che lo Zar Putin tiene l'UE in pugno con i suoi gasdotti, ma è anche vero che se non ci fossimo noi europei a comprare vagonate di gas i russi potrebbero dimenticarsi PAK-FA, Iscander ma ancora di più istruzione, trasporti, infrastrutture... E comunque l'UE non ha nessuna capacità militare autonoma per ora, anche se ha ricevuto più di un mandato dall'ONU per eseguire delle risoluzioni. Sicuramente la NATO è l'unica vera alleanza militare che fa da deterrente per chiunque voglia attaccare l'UE, anche se la potenza militare e l'autonomia di missione che hanno raggiunto i paesi europei negli utlimi anni non è da sottovalutare, seppur minore rispetto alla superpotenza statunitense. Ad ogni modo non sono armi e capacità industriali che mancano all'UE ma una politica della difesa unica, raggiungibile e possibile ma non nel breve termine. Per il resto rimando al mio post in un'altra discussione dove parlo dell'EDA. Detto questo credo che l'attuale guerra fredda non si combatterà nè sul piano dei conflitti regionali (vedi Vietnam) nè sulle tecnologie della difesa (vedi guerre stellari di Regan), bensì sul piano economico (vedi Cina che acquista titoli di stato USA). -
CRISI FINANZIARIA 2008 - Topic Ufficiale -
Tuccio14 ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Probabilmente pagheremmo i combustibili fossili il doppio se non avessimo l'Euro e le nostre industrie resisterebbero alla concorrenza internazionale meno di quanto già non accada, altro che banchieri... Con la Lira avremmo l'inflazione ancora più su, avremmo ancora meno potere d'aquisto, noi del popolo intendo. Se tra i pilastri dell'UE gli unici che non sono (ancora) nell'Euro sono i sudditi di Sua Maestà c'è un motivo: non a caso sono gli unici ad avere una moneta più forte dell'Euro. Purtroppo non sono ferratissimo in materia, lo ammetto, ma se hanno fatto carte false, nel vero senso della parola, per entrare nell'Euro ci sarà un motivo no? -
Aerei antincendio
Tuccio14 ha risposto a Drugo84 nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
La SoREM è una società privata (Gruppo Aeroservices) che possiede 5 CL215 ed opera i 16 CL415 della Protezione Civile. I CL215 hanno vinto, l'estate scorsa, il bando europeo per un gruppo anfibio antincendio permanente basato a Bastia (Corsica) in grado di potersi rischierare autonomamente ovunque ce ne fosse stato bisogno. -
SONDAGGIO PROVOCAZIONE: Una forza aerea per Unione Europea?
Tuccio14 ha risposto a Gianfra1987 nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
Io ho votato "Sì ma in tempi più maturi". Sarebbe come costruire una casa partendo dall'arredamento. E' vero che abbiamo industrie che, consorziate o meno, producono risultati che sono lo stato dell'arte nei relativi settori, ma è anche vero che se non esiste un'unica entità e volontà politica da "accontentare" ogni aeronautica penserà ad accontentare il Ministero della Difesa dello Stato da cui dipende. Per avere una forza aerea UE bisognerebbe avere prima di tutto un unico ministero della difesa UE che esprima le volontà politiche di un unico alto rappresentante diplomatico UE. Attualmente ci sono vari organismi ed agenzie che rappresentano in forma embrionale queste istituzioni (vedi alti rappresentati per gli esteri ed Agenzia Europea della Difesa, http://www.eda.europa.eu/) che hanno già allo studio svariati progetti per armonizzare in particolar modo normativa e procedure operative, ma finchè non si raggiungerà una vera unità politica unica non si raggiungerà mai un'unica forza armata. In risposta a W L'ITALIA io posso anche dire di sentirmi più abruzzese che italiano, o ancora più pescarese che abruzzese, ma questo non mi esimerà di essere cittadino italiano. Allo stesso modo, il fatto di essere italiani non ci esimerà dall'essere cittadini europei. Che poi anch'io non mi emozionerei allo stesso modo se la PAN lasciasse nel cielo una lunga scia blu è un altro discorso, bisogna guardare avanti, senza dover perdere la nostra identità nazionale il futuro è inesorabilmente in UE. In particolare, per non andare troppo OT, un'unica forza aerea europea è allo studio, il progetto pilota si chiama EAG (European Air Group) ed è il risultato di uno studio commissionato all'EDA dal Parlamento Europeo. Le forze armate europee, comunque, non sono neanche troppo un'utopia: girando per vari forum di filo-europeisti, soprattutto non italiani, oppure sul blog di Barroso, si può notare non senza un certo stupore come la questione sia tra quelle di pimaria importanza (soprattutto per dare voce forte in ambito internazionale, come in Georgia). All'estero se ne parla molto più che in Italia dove già solo a nominare la parola "Difesa" si viene etichettati come neo-fascisti imperialisti filo americani. -
PRECIPITATO ELICOTTERO DEI VIGLI DEL FUOCO
Tuccio14 ha risposto a julian nella discussione News Aviazione
Da che io sappia la possibilità esiste negli elicotteri da combattimento dove si sgancia il rotore e si viene espulsi, ma sugli utility non credo... In qualunque caso quello dell'elicottero meno sicuro dell'aereo, se tralasciamo il fatto che spesso proprio gli elicotteri, seppur con personale altamente addestrato, svolgono le missioni più rischiose, è un luogo comune, come quello del motore che se si ferma l'elicottero va giù, Le statistiche sono più o meno identiche per aerodine ed elicotteri, entrambi classificati aeomobili. -
Bisogna tenere bene a mente che il macchino è un addestratore avanzato con capacità di impiego bellico. In primis è un addestratore, con impiantistica da addestratore, avionica da addestratore e supporto logistico da addestratore. Che poi l'Argentina abbia appeso delle bombe sotto le ali dei suoi 326 è tutt'altra cosa... Tra l'altro sul 339 non è stato integrato il POD RecceLite e non ha un computer di bordo capace di supportare un DataLink protocollo link16... Abbiamo gli AMX, usiamo quelli!
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CRISI FINANZIARIA 2008 - Topic Ufficiale -
Tuccio14 ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Non sono d'accordo. Semmai l'UE decidesse (Germania in primis) di salvare la Grecia un secondo errore non sarebbe concesso o perdonato. Questo tracollo si tradurrà, oltre che in enormi sacrifici per la popolazione, in decapitazioni ai vertici politici di tutto lo stato. E comunque nessuno regala niente a nessuno, non si spendono tutti quei soldi senza avere u tornaconto assicurato, i vertici dell'UE faranno i loro calcoli, economici e geopolitici. Sulla questione del voto in merito all'Euro probabilmente l'avremmo bocciato, ma pur non capendo un accidente di finanza credo di poter affermare con certezza che l'economia dell'attuale zona Euro ne avrebbe risentito non poco, in particolare paesi importatori come il nostro. Spero inoltre di poter il prima possibile poter votare per i capi europei, dato che tuttora stanno decidendo per più dei due terzi della legislazione del mio Stato. Se qualche populista da stramatti non si fosse messo a predicare disgrazie in Irlanda (proprio li, tra l'altro, che da quando sono in UE hanno assistito ad una crescita mostruosa) probabilmente staremmo già votando. Il vero problema è che non ci si rende conto di quenta cosa: alle ultime europee gli italiani erano più interessati alle proporzioni tra i partiti italiani che alla vittoria di PPE o PSE. -
Mi duole dirlo ma di sicuro sanno marciare meglio dei nostri...