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Tuccio14

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  1. Ricorda molto l'EF-2000 "aereo nucleare"... Vaaaaaaaaaaaaaabè!
  2. Sono rimasti lievemente feriti il pilota e il copilota nello schianto di un cargo della compagnia aerea tedesca Lufthansa avvenuto all'aeroporto Re di Riad. Lo hanno reso noto fonti aeroportuali della capitale saudita. L'incidente, a quanto si è appreso, è avvenuto in fase di atterraggio. L'aeromobile ha preso fuoco prima di toccare terra, si è schiantato e si è spezzato in due. I due feriti sono stati trasportati in ospedale. Una portavoce della Lufthansa contattata a Francoforte, il quartier generale della compagnia, ha dichiarato che l'aereo non si è schiantato ma è rimasto coinvolto in un incidente. Una colonna di fumo si è sprigionata dall'aeromobile appena prima di toccare terra, ha riferito la tv satellitare araba al Arabiya, che ha segnalato che i soccorritori sono impegnati a domare le fiamme dell'incendio che è scoppiato sul posto. Notizie Virgilio Chissà se veramente c'è stata una collisione prima dell'atterraggio...
  3. Finmeccanica e EADS proporranno assieme l’M-346 Master per il programma AEJPT 27 apr, 2010 Alenia Aermacchi (AAEM), società di Finmeccanica, ed EADS Defence and Security (DS) rendono noto che il 15 Marzo 2010 hanno risposto in maniera congiunta alla Request For Information (RFI) emessa dalla Agenzia Europea di Difesa (EDA) in data 15 Luglio 2009, relativamente al programma Advanced European Jet Pilot Training (AEJPT). L’iniziativa fa seguito alla firma di un Memorandum of Understanding (MoU) tra AAEM e DS, siglato a dicembre 2009, relativo alla collaborazione per la fornitura di un sistema integrato di addestramento basato sul velivolo da addestramento avanzato M-346 Master, in linea con le specifiche esigenze dei nove paesi europei che fanno parte del programma AEJPT. Alenia Aermacchi e DS, combinando in modo sinergico le rispettive competenze nel settore specifico, sono in grado di offrire una soluzione all’addestramento dei futuri piloti militari che soddisfa le aspettative di EDA e delle nazioni coinvolte nel programma AEJPT in termini di capacità, flessibilità, efficacia addestrativa, interoperabilità, allocazione geografica e work share industriale. In linea con queste aspettative, è intenzione delle due aziende considerare un ampio coinvolgimento di altre imprese europee, che fanno parte del gruppo di paesi AEJPT, nelle attività di servizio addestrativo e di gestione delle basi. La risposta congiunta all’RFI prevede già un ruolo attivo di alcune ditte, inoltre il sistema di addestramento integrato di AAEM e DS è in grado di includere ulteriori aziende per poter offrire la miglior soluzione al requisito europeo. Dedalonews Beh ha praticamente la strada spianata per essere il prescelto del concorso, considerando che nei programmi europei è praticamente EADS a decidere le sorti degli appalti. Appare evidente anche a loro che attualmente non esista un addestratore avanzato da contrapporgli, e se veramente l'AEJPT va in porto è il miglior risultato che Alenia Aermacchi potesse attendersi, probabilmente quello per cui è stato avviato l'intero programma. Questo potrebbe portare anche benefici all'AMI ed al suo progetto di avere la base principale del programma a Lecce, dove Aermacchi ha sedi stabili per l'assistenza tecnica dei velivoli. Poi, sinceramente, non saprei se per l'arrivo dei Master all'AMI siano stati fatti dei lavori specifici, cosa che favorirebbe non poco questa scelta.
  4. Beh che i nostri media non ne parlino non dovrebbe stupire, le notizie di politica estera non sono mai state le preferite degli italiani, non aggiungo altro poichè violerei il regolamento.
  5. Seguo questo topic dalla sua nascita ma, sarà che sono a lavoro, non capisco cosa intendi. Quali signori della guerra?
  6. Insieme al radar AESA che però credo non vedremo prima di 5 anni (se va bene). Comunque la consegna è avvenuta contestualmente all'integrazione del casco visore sul Master. Che voi sappiate è lo stesso?
  7. In effetti irresponsabili è un complimento. Chissà come la prenderanno gli alleati... Bella arrampicata sugli specchi dire "...è solo fino al dicembre 2009!" Comunque se questo fosse vero giustificherebbe un sacco di cose: "Tra le carte emerge, tra l’altro, che il Pakistan, ostentatamente alleato degli Stati Uniti, ha permesso a funzionari dei suoi servizi segreti di incontrare direttamente i capi talebani in riunioni segreti per organizzare reti di gruppi militanti per combattere contro i soldati americani, e perfino per mettere a punto complotti per eliminare leader afghani; e che l’intelligence pakistana (Directorate for Inter-Services-Intelligence) lavorava al fianco di al Qaeda per progettare attacchi e faceva il «doppio gioco»."
  8. No non credo che il nEUROn possa insidiare lo strike "manned", nel senso che ancora per una generazione lo strike e l'interdizione saranno appannaggio dei normali cacciabombardieri. Per alcune "sfaccettature" dell'appoggio tattico, invece, gli UCAV sembrano fatti apposta, tanto che hanno definito specifiche nuove dottrine militari. Comunque sicuramente costa meno aggiornarli, questo è sicuro, ma vedrai che prima o poi i T1 riusciremo a sbolognarli a qualche aeronautica. Di sicuro conviene portare i T2 alla T3, ma credo che con gli attuali chiari di luna è già tanto che siamo riusciti a comprare la T3A. Di sicuro ormai quei caccia li abbiamo e sono anche degli aerei superbi nell'aria-aria, dato che difenderanno i nostri cieli per qualche decennio aggiornarli e standardizzare la linea mi sembra il minimo. Anche perchè Finmeccanica dovrà pur lavorare...
  9. Via alle esercitazioni Usa che irritano Pyongyang Manovre congiunte con Seul SEUL Gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno cominciato questa notte le manovre navali congiunte nel Mar del Giappone destinate a lanciare un «messaggio chiaro» alla Corea del Nord, che ha minacciato di ricorrere «ad una potente dissuasione nucleare». Questa esercitazione è la prima di una serie di sei manovre destinate «ad indirizzare un messaggio chiaro alla Corea del Nord, informando che il suo comportamento aggressivo deve cessare», hanno dichiarato questa settimana in un comunicato congiunto il segretario americano alla Difesa Robert Gates e il suo omologo sud coreano Kim Tae-Young. La Corea del Sud e gli Stati Uniti accusano in particolare Pyongyang di avere affondato con un siluro partito da un sottomarino, il 26 marzo, la nave di guerra sudcoreana Cheonan: un incidente che ha provocato la morte di 46 marinai sudcoreani. L’esercitazione iniziata questa notte dovrebbe essere completata il 28 luglio e mobiliterà 8.000 militari americani e sudcoreani, una ventina di navi e sommergibili, fra cui la portaerei George Washington, circa 200 aerei, fra cui il caccia F-22 Raptor. «La George USS Washington ha lasciato il porto di Busan verso 7 locali e si sta dirigendo verso il mare del Giappone per partecipare all’esercitazione», ha precisato un portavoce militare americano. La Stampa
  10. Tuccio14

    Kosovo indipendente

    Non ho trovato il vecchio topic sulla geopolitica per cui ne apro uno nuovo. Non so se sia un argomento trattabile, ai moderatori l'ultima parola. In Spagna baschi e catalani brindano per la sentenza sul Kosovo indipendente di Riccardo Barlaam Musica gitana, vecchie mercedes e sigarette di contrabbando. Signori, il Kosovo indipendente è uno stato sovrano. Ha fatto bene ad autoproclamarsi indipendente dalla Serbia. E non ha violato il diritto internazionale. Lo ha sancito chiaro e tondo la Corte di giustizia internazionale, il tribunale dell'Onu, con una decisione sofferta ma attesa, presa a maggioranza dai 15 membri togati: nove giudici hanno votato a favore, cinque contro (tra questi il vicepresidente slovacco Peter Tomka e il russo Leonid Skontnikov). Il quindicesimo giudice si è ritirato per motivi personali: è stato sostituito da una cinese che però, diplomaticamente, non ha votato perché «non ha partecipato alle discussioni». «Nessuna legge internazionale proibiva al Kosovo di dichiarare l'indipendenza», ha affermato la Corte, presieduta da Hisashi Owada, in un passaggio del dispositivo. Pristina festeggia e si è detta disponibile a trattare con Belgrado ma da «stato sovrano». Belgrado ha già fatto sapere che per lei non cambia nulla. E i movimenti separatisti di mezzo mondo brindano per la decisione del Tribunale Onu. Ma gli americani, grandi sponsor dell'indipendenza del Kosovo, che ospita importanti basi militari statunitensi, frenano gli entusiasmi e invitano la vecchia Europa unita (a fatica) a non disunirsi. In un messaggio inviato al governo di Belgrado gli Stati Uniti sostengono che «è tempo che l'Europa sia unita» e lavori «per un futuro comune». Come dire: facciamo finta che non sia successo niente. Il verdetto espresso dal tribunale dell'Onu non ha valore vincolante. Ma pesa. Pesa moltissimo perché è un precedente destinato ad avere profonde implicazioni sulle aspirazioni indipendentiste dei movimenti separatisti di mezzo mondo. Da quelli cresciuti in Europa, i separatisti baschi, i catalani, i greco-ciprioti. Agli altri, gli uiguri e i tibetani annegati nell'impero cinese. Fino alle irose e improbabili repubbliche caucasiche dai nomi impronunciabili nate in seno alla grande madre Russia. Si è aperto uno spiraglio, una falla. Come scrive sul Guardian James Ker-Lindsay, esperto dei Balcani della London School of Economics, «il parere del tribunale è destinato a cambiare radicalmente in futuro le aspirazioni dei gruppi sepratisti». Da oggi si potrà aprire una porta per i nuovi stati possibili non ancora tracciati sul mappamondo. La decisione pesa molto di più dello specifico balcanico e potrà essere destabilizzante per gli equilibri geopolitici. Il Kosovo che si è autoproclamato indipendente il 17 febbraio 2008 è stato riconosciuto come stato sovrano finora da 69 paesi. Non lo hanno riconosciuto, tra gli europei, Cipro, Romania, Slovacchia, Grecia e ovviamente Spagna. Il governo spagnolo, alle prese da anni con le aspirazioni dei Paesi Baschi e gli attentati terroristici, ha presentato alla Corte Onu dei dossier pieni di argomentazioni giuridiche contro l'indipendenza del Kosovo. Non è servito, a quanto pare. Non a caso sui siti dei giornali spagnoli, catalani e baschi, la notizia della decisione della Corte è in apertura della home page, accanto alle gesta di Contador che ha ipotecato il Tour sul Tourmalet. Pirenei, a un passo da Euskadi. I commenti dei lettori sono numerosi. Le reazioni ufficiali di Zapatero e degli altri politici si fanno attendere. Forse non a caso. Un sondaggio di elMundo chiede se la decisione potrà avere ripercussioni sull'unità della Spagna: l'87% dei lettori rispondono senza dubbi: sì. Sul giornale catalano La Vanguardia gran parte delle reazioni dei lettori è orientata a ricordare la «correlazione dell'indipendenza del kosovo con quella dell'area metropolitana della Catalogna». Altri su el Pais, madrileno, dicono che «l'indipendenza di Barcellona è impensabile perché la Catalogna, motore economico del Paese, è la garanzia bancaria che la Spagna ha dato ai mercati internazionali per avere i prestiti del Fmi». Uno su tutti racconta l'aria che tira a Bilbao e dintorni. Xavier su Diariovasco.com scrive: «Fiesta! Fiesta! per Euskadi, Catalogna e Fiandre piccoli Stati d'Europa». Il Sole 24 ore
  11. Certe volte mi chiedo come facciano, nel 2010, ad esistere ancora dei palloni gonfiati del genere.
  12. Nord Corea: esercitazioni Usa sono un "grave" pericolo giovedì 22 luglio 2010 10:55 di John Ruwitch HANOI (Reuters) - La Corea del Nord ha detto oggi che le esercitazioni militari congiunte Usa-Corea del Sud, annunciate due giorni fa e in programma per il 25 luglio, rappresentano un "grave" pericolo per la regione, e ha bollato come "ostili" le nuove sanzioni impostegli dagli Usa. Le dichiarazioni, rese da un diplomatico nordcoreano ad Hanoi nell'ambito del maggior forum asiatico sulla sicurezza, giungono all'indomani dell'annuncio da parte degli Usa di nuove sanzioni contro Pyongyang. Il Segretario di Stato americano Hillary Clinton, arrivata oggi nella capitale vietnamita, cercherà di rafforzare il sostegno nella regione verso la Corea del Sud, che -- con l'appoggio degli Usa -- ha cercato di far punire il Nord per l'affondamento di una nave militare sudcoreana. Le relazioni tra le due Coree sono peggiorate dopo che Seoul ha accusato Pyongyang di aver silurato a marzo una delle sue navi militari, uccidendo 46 marinai. Le esercitazioni militari su larga scala sono la prima risposta militare aperta all'attacco alla corvetta sudcoreana. "Questa decisione è una grave minaccia non solo per la pace e la stabilità della penisola coreana, ma dell'intera regione", ha detto, parlando con i giornalisti, Ri Tong-il, membro della delegazione di Pyongyang. "Viola inoltre lo spirito della dichiarazione del presidente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu", ha aggiunto, riferendosi ad una dichiarazione Onu che condanna l'affondamento della Cheonan, senza però citare direttamente la Corea del Nord. La Cina, l'unico potente alleato dei nordcoreani, ha duramente criticato le esercitazioni e ha lanciato proprie manovre militari al largo della costa orientale. Reuters La Cina, oltre a mostrare i muscoli, sta seriamente appoggiando la Corea anche nei dibattiti internazionali. Ma perchè perorare una causa così difficile e mal digerita da tutto il resto del mondo? Perchè difendere così a spada tratta una nazione rimasta politicamente a 70 anni fa ed in contrasto con tutto il mondo?
  13. Venezuela, il presidente Chavez rompe i rapporti con la Colombia Sale la tensione tra i due Paesi, ritirati i diplomatici da Caracas Chavez duro: Uribe è capace di tutto, siamo a rischio guerra CARACAS (22 luglio) - Improvvisa impennata della tensione tra Venezuela e Colombia. Con a fianco Diego Maradona appena giunto al Palazzo presidenziale, il presidente venezuelano Hugo Chavez ha concretizzato la minaccia lanciata un paio di settimane fa ed ha annunciato la rottura dei rapporti diplomatici con la Colombia. Poco dopo il ministro degli esteri, Nicolas Maduro, ha dato 72 ore di tempo ai diplomatici colombiani per chiudere l'ambasciata e lasciare Caracas. A far saltare la mosca al naso a Chavez è stata una durissima denuncia dell'ambasciatore colombiano presso l'Osa (Organizzazione degli Stati americani), Luis Alfonso Oyo. Che, a Washington, in un'assemblea straordinaria convocata appositamente, dispiegando mappe e filmati ha denunciato che 1.500 guerriglieri delle Farc fanno quello che vogliono nello stato venezuelano di Zulia, a 20 chilometri dalla frontiera con la Colombia. Compreso, nelle ultime due settimane, accogliere nei loro accampamenti, persone di sette Paesi per addestrarli sull'uso di esplosivi. Nell'assemblea di Washington quasi nessuno ha preso la cosa sul serio. E perfino l'ambasciatore Usa, Carmen Lomellin si è limitata ad esortare i due Paesi «a trovare una soluzione accettabile che migliori la sicurezza alla loro frontiera», che si estende per 2.219 chilometri. Ma Chavez non l'ha fatta passar liscia. Ed ha accusato di aver organizzato tutto il presidente colombiano Alvaro Uribe, che tra due settimane conclude il suo doppio mandato. Sotto lo sguardo serio e compunto di Maradona, trasmesso da tutte le televisioni, Chavez è andato a ruota libera su Uribe. «È fuori di sè - ha detto - È aizzato dagli Usa. È pieno di odio. È capace di installare un finto accampamento (di guerriglieri) sul nostro territorio e di farlo attaccare. Siamo a rischio guerra». E ha ricordato che «a suo tempo, ha già fatto bombardare il territorio dell'Ecuador». Chavez, però, ha tirato fuori anche parole più diplomatiche, visto che Uribe sta per lasciare la presidenza. «Mi viene da piangere perchè ho la Colombia nel cuore. E mi auguro che il presidente eletto, Juan Manuel Santos si adoperi affinchè non succeda nulla di grave». Un appello in tal senso è stato subito fatto anche dall'ex presidente colombiano Ernesto Samper. Dopo aver ammesso che «non dovevamo fare denunce internazionali», Samper ha espresso la speranza che Santos «possa ricostruire i rapporti tra i due Paesi e creare un clima più favorevole». E qui sta il nocciolo della questione. Santos ha perfino invitato Chavez al suo insediamento il prossimo 7 agosto. E nello stesso tempo, in politica interna, in quanto esponente di una delle grandi famiglie che da sempre governano la Colombia, ha cominciato a prendere le distanze da Uribe, avvocato di provincia che sognava di restare al potere per un terzo mandato. Quest'ultimo ha comunqu voluto approfittare del tempo che gli resta per mestare nel torbido contro Chavez (obiettivo facile volendo creare zizzania). Nel frattempo però Santos ha già incontrato i membri della Corte Costituzionale che hanno negato a Uribe la possibilità di farsi rieleggere una terza volta. E, a Londra, ha chiesto e ottenuto la consulenza di Tony Blair. Così come, per superare i non pochi malcontenti suscitati negli ultimi tempi da Uribe nei Paesi dell'America Latina (specialmente per aver consentito la presenza dei militari Usa in ben sette basi), ha cominciato un viaggio in cui visiterà tra l'altro, tra l'altro, Messico, Perù, Cile e Argentina. Già oggi è a Città del Messico dove, poco prima di incontrare il futuro collega Felipe Calderon, ha avuto un colloquio con il Premio Nobel suo connazionale Gabriel Garcia Marquez. Anche perchè dal punto di vista commerciale - gli scambi sono congelati da oltre un anno - è la Colombia ad avere tutto da perdere. E Santos sembra non voler pagare al posto di Uribe. http://www.ilmessaggero.it/img/logo_msgr_testata_big.gif "Ho già fatto bombardare l'Ecuador!" Ma che pensa di avere al seguito l'armata rossa?
  14. Per i mercati internazionali sì, ma per quello USA? Inoltre vedo che il 330MRTT sta riscuotendo un buon successo di export, il 767 finora ce lo siamo beccati solo noi (anzi, ancora no) ed i giapponesi (che non potranno mai rifornire un F-18, un F-35B o C o un qualsiasi aereo della marina statunitense). Secondo me anche la scelta industriale, col senno di poi, è stata sbagliata. Con tutto che in ogni progetto di Airbus a Finmeccanica vengono lasciate le briciole, avrei preferito queste ultime al casino assurdo che è venuto fuori col 767. Anche perchè se mai Boeing dovesse vincere il KC-X, la Aeronavali (o quello che ne rimane) avrebbe compensazioni penose. Diciamo che l'unico senso sta nell'essere coerenti con la partnership nel programma 787.
  15. Hai comprato Aerei di questo mese?
  16. Vabè ma eguagliare il volume di fuoco dell'armamento fisso del Warthog è impossibile, è praticamente costruito intorno al cannone!
  17. Stiamo andando un po' OT ma la discussione è interesante... Le FREMM credo che non si debbano ridurre, per la Marina è un discorso diverso, la sola presenza di una nave militare ha una valenza molto significativa ovunque si trovi, e le navi sono praticamente rischierabili ovunque. Stessa cosa non può dirsi degli aerei, che hanno principalmente due funzioni attualmente, ossia difendere il nostro spazio aereo e partecipare alle missioni internazionali. Sinceramente 200 aerei da combattimento, tra EFA e JSF, sono più che sufficienti. Anche per bastonare un qualsiasi pazzo che dovesse succedere al caro Gheddafi, in attesa che la NATO ripeta una replica delle operazioni condotte nei Balcani nei '90. Sempre che i rapporti commerciali a cui Berlusconi tiene tanto non facciano da deterrente, compresi quelli militari dato che la Libia è un importante mercato per Finmeccanica. Forse gli rifiliamo anche gli Eurofighter se va bene, tanto per tornare in topic.
  18. 60 milioni di dollari? Ma non era salito a più di 100? Vabè che 'sti prezzi si possono giostrare a piacimento...
  19. Karzai: dal 2014 faremo da soli A Kabul 44 Paesi discutono la transizione dal controllo Nato a quello afghano. Obama: evento storico Entro il 2014 tutte le 34 province della nazione saranno passate sotto il controllo delle truppe locali: con questo impegno si è conclusa a Kabul la Conferenza internazionale sul futuro dell’Afghanistan che ha visto il presidente Hamid Karzai confermare l’intenzione di rispettare una scadenza che consente alla Nato di dare corpo alla «exit strategy» della missione iniziata in risposta agli attacchi dell’ 11 settembre 2001. Vestito con il tradizionale copri abito tribale e il cappello di pelliccia dei pashtun, Karzai è intervenuto davanti a 44 plenipotenziari stranieri affermando: «Confermo, le nostre forze saranno responsabili di tutte le operazioni di sicurezza entro il 2014». E’ un impegno che i Paesi partecipanti hanno poi sostenuto formalmente e consente all’amministrazione Obama e alla Nato di procedere con i piani di un progressivo passaggio delle consegne a partire dal luglio del 2011, quando la Casa Bianca ha previsto il primo simbolico ritiro di truppe. «La visione che ci accomuna - ha aggiunto Karzai - è di un Afghanistan pacifico punto d’incontro fra le civilizzazioni». Il Segretario di Stato, Hillary Clinton, ha risposto sostenendo l’impellenza di dare inizio alla transizione che «è troppo importante, non può essere rinviata all’infinito e ruota attorno alla data del luglio 2011». Ma questo «non implica l’intenzione di abbandonare l’Afghanistan perché la nostra è una missione di lungo termine per garantire una pace stabile». La missione Usa e Nato appare destinata a trasformarsi con una maggiore attenzione per gli interventi civili parallelamente alla staffetta sulle mansioni militari. Il Segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha tenuto a precisare che tale scenario non comporta la revisione dei piani «perché la missione terminerà solo quando gli afghani saranno in grado di difendersi da soli » e dunque la scadenza del 2014 potrà essere modificata se la situazione sul terreno lo richiederà. Ciò non toglie che la svolta nell’approccio all’Afghanistan sia palpabile, come Karzai ha sottolineato suggerendo ai ministri stranieri di «concentrare gli sforzi su un limitato numero di progetti civili per trasformare la vita della gente». «Dobbiamo dare la prevalenza a progetti efficaci nel breve termine » ha aggiunto Karzai, al quale la Clinton si è rivolta per sottolineare «l’urgenza di combattere la corruzione e migliorare l’amministrazione» definendoli «terreni di prova per il governo» sui quali «tanto la popolazione afghana che la comunità internazionale aspettano di vedere dei rapidi risultati». La Clinton non ha fatto mistero dei problemi posti dal calo di sostegno popolare per la guerra: «La strada che abbiamo di fronte non sarà facile perché i cittadini di molte nazioni, inclusa la mia, si chiedono se il successo sia possibile». La conferenza è stata al centro della visita a Washington del premier britannico David Cameron. Al termine dell’incontro nello Studio Ovale Barack Obama ne ha lodato i risultati parlando di «evento storico» perché «è primo consesso internazionale svoltosi a Kabul». Cameron ha concordato, indicando nell’«addestramento degli afghani» il «maggiore compito che ci aspetta» e sottolineando l’importanza di una «strategia politica » tesa ad aprire il dialogo con i leader taleban «disposti a gettare le armi». Sui propositi di Karzai e della comunità internazionale pende tuttavia l’incognita di una situazione di sicurezza che resta precaria come evidenziato dal record di vittime Nato in giugno - 103, di cui 60 americani - e anche da quanto avvenuto proprio ieri all’aeroporto di Kabul, investito da una pioggia di razzi dei taleban che ha ritardato l’atterraggio dell’aereo del Segretario generale dell’Onu, Ban Kimoon. La guerriglia legge le notizie da Kabul come un indebolimento del sostegno Nato a Karzai e il numero 2 di Al Qaeda, Ayman al-Zawahiri, ha diffuso ieri un messaggio audio: «Stiamo vincendo». La Stampa.it Ci dobbiamo sperare?
  20. Fatto sta che, se le lobby avranno la ragione, non ci vorrà nulla per prendere il 767. Basta limitare in dimensioni le specifiche! L'avevo detto dall'inizio che l'aereo da contrapporre al 330 è il 777, appartengono proprio a due classi diverse!
  21. Prevedibile... Comunque sono due miliardi risparmiati e 25 aerei in meno da gestire. Di questi tempi non si può pretendere di meglio. Poi l'importante è che non di tiriamo indietro dal JSF, già è stato da masochisti non partecipare alla fase di sperimentazione insieme ad USAF e RAF, ora speriamo che almeno quello non lo taglino. Me262, chi legge i miei post da un po' sa quanto io sia europeista e quant'altro, ma effettivamente i Tifoni facciamo sempre a tempo ad aggiornarli e a comprarne di nuovi, sempre se mai ne avessimo bisogno. Ora è più importante riuscirlo a piazzare sul mercato internazionale per quanto possibile, parlo di India, Oman e soci (si parlava anche di Libia...). Quelli che abbiamo bastano per la difesa dello spazio aereo, forse non basteranno a tenere aperte tutte le basi, Cervia in primis.
  22. Panorama Difesa, come altre riviste di settore, raccontano la verità. E' un'ipocrisia assurda quella del governo italiano, ormai dovrebbe essere palese, anche per chi ancora parla di missione di pace. Chi ci è stato conosce la verità, in particolare i reparti di special forces che vengono spremuti abbastanza in quelle operazioni per le quali è stato coniato un termine apposito: difesa attiva. Accadeva negli anni '90 quando l'AMI compiva incursioni con i Tornado ECR nei Balcani (con missili HARM, tipicamente da autodifesa), accade ora, con i Mangusta schierati in un numero non trascurabile (dagli otto ai 10 a seconda della disponibilità) che più di una volta hanno scortato le colonne NATO o esplorato le zone di sbarco aeromobile, tutte operazioni che poco hanno a che vedere con la "distribuzione di caramelle". E' recente la conduzione di un'operazione aeromobile condotta con Chinook, Mangusta, AB-212 e Spartan, una delle più complesse finora condotte dalla JATF italiana per rifornire i posti avanzati sulle montagne afghane, da dove si può sentire quotidianamente il rumore dell'AK-47 spararti contro. Senza starne a discutere la leggittimità, questa tutto mi sembra tranne che una missione di pace, e mi dispiace per i soldati che al ritorno dalla missione vengono trattati come i turisti appena scesi da un charter di ritorno da Sharm el Sheik.
  23. Qualcuno sa se i problemi dei pod subalari siano stati risolti?
  24. Su "Aerei" di questo mese un interessante dossier sulle FFAA cinesi, aeronautica in particolare, ed una breve introduzione di Nico Sgarlato sugli equilibri geopolitici attuali. Ne consiglio l'aquisto, è molto interessante!
  25. Infatti, anche quello dell'F-35 ha un'architettura di questo genere.
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