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Blue Sky

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Tutti i contenuti di Blue Sky

  1. Esatto Super! In questa foto si possono ammirare in modo dettagliato tutti i particolari!
  2. Blue Sky

    si alza il sipario

    Ehm..... Dalle faccine postate si può dedurre che hai contribuito anche su Sky Model o sbaglio?
  3. Ti riferisci al seguente articolo? 20 February 2009 - AESA for Eurofighter Typhoon
  4. Blue Sky

    Vought F4U-1A Corsair

    Quoto Oberst, sei riuscito a presentare il tutto con un ottimo bilanciamento dei colori! Aspettiamo le foto dei prossimi lavori!
  5. Blue Sky

    si alza il sipario

    Ragazzi, so di chiedervi molto, ma se non è vostro disturbo, magari si potrebbe creare un topic con le vostre foto dei modelli più belli che hanno partecipato alla gara!
  6. Blue Sky

    roberto bartini

    Segnalo questo link con delle info e dei video molto interessanti! Secret Projects
  7. Blue Sky

    Collimatore San Giorgio

    Non penso ti riferivi al seguente topic, ma esiste già una discussione sui collimatori, tra l'altro aperta dallo stesso Folgore! Collimatori caccia, seconda guerra mondiale
  8. In merito alle tue osservazioni voglio aggiungere questo interessante articolo! Gli euromissili e la posizione dell'Italia Nel 1977 si avvertirono in campo occidentale i primi sintomi di uno squilibrio esistente a favore dell’URSS in fatto di forze nucleari di teatro a lungo raggio, attinenti cioè all’area europea. In realtà il programma di ammodernamento sovietico in tale settore era già iniziato al principio degli anni Settanta, nel pieno svolgimento della conferenza di Helsinki per la sicurezza e la cooperazione europea. Già nel 1974 aveva inizio l’impiego operativo dell’aereo Tupolev TU-22M “Backfire”, bombardiere di portata intermedia (circa 4 mila chilometri) a geometria variabile, capace di compiere missioni nucleari e convenzionali su obiettivi terrestri e marittimi in tutta l’area europea. Nello stesso anno si aveva la prima prova in volo del nuovo missile SS-20, designato successore degli SS 4/5. Nel 1977 la fase sperimentale veniva completata e iniziava lo spiegamento operativo dei nuovi mezzi. Il piano di spiegamento dei nuovi mezzi si sarebbe sviluppato al ritmo di circa dieci Backfire e settanta SS-20 all’anno. Così, su iniziativa europea, nel 1977 fu decisa la creazione di un gruppo di lavoro ad alto livello con mandato di studiare e proporre le misure necessarie. Nell’aprile 1979 veniva inoltre creato un nuovo gruppo di lavoro incaricato di esaminare la possibilità di limitare lo sviluppo incontrollato delle armi nucleari intermedie e ciò per la diffusa preoccupazione di una possibile corsa agli armamenti. Nel rapporto congiunto dei due gruppi, presentato alla fine del 1979, venivano proposte due linee d’azione parallele e contemporanee: la dislocazione in Europa di un adeguato schieramento di moderne armi nucleari intermedie statunitensi; l’avvio di negoziati con l’Unione Sovietica per raggiungere un accordo in materia di limitazione degli armamenti nucleari di teatro. Il 12 dicembre 1979 il Consiglio Atlantico, in riunione congiunta Difesa-Esteri, approvava il rapporto e la decisione veniva ufficializzata in apposito documento. Esemplare, al riguardo, si rivelò la posizione dell’Italia, la quale, di fronte alle condizioni poste dalla Germania ed ai tentennamenti del Belgio e dell’Olanda, colse appieno lo spirito della doppia decisione del 12 dicembre 1979 come l’unico mezzo possibile per indurre l’Unione Sovietica a trattare. Tale posizione prevedeva lo spiegamento degli euromissili, senza deporre un solo istante il proposito di nulla trascurare per raggiungere il traguardo del più basso livello degli armamenti ed, auspicabilmente, il disarmo nucleare integrale da entrambe le parti sul teatro europeo. Era questa l’unica vera politica di promozione della pace che potesse venir attuata da una potenza media europea, come l’Italia, influendo altresì sul contesto generale strategico, ma evidentemente non illudendosi di sottrarre la parte più cospicua della responsabilità alle potenze direttamente impegnate su questo terreno. Il problema degli euromissili venne affrontato dal Parlamento italiano nella prima decade di dicembre del 1979. Nel suo discorso alla Camera dei Deputati, il Presidente del Consiglio, on. Francesco Cossiga, rilevava come l’ammodernamento, in buona parte già realizzato dall’Unione Sovietica, dei sistemi nucleari di teatro a lungo raggio, con la produzione e lo spiegamento progressivo dei missili SS-20 e dei bombardieri Backfire, avesse modificato l’equilibrio delle forze tra Est ed Ovest con particolare riguardo al teatro europeo. L’on. Cossiga aggiungeva che “dell’esistenza di questo squilibrio vi è praticamente oggi un riconoscimento, sia pure con qualche sfumatura, del più ampio schieramento delle forze politiche italiane. Così come vi è accordo, senza sfumatura alcuna, sulla necessità di operare in concreto per ricercare – alla fine di un nuovo e importante negoziato sul disarmo – non già un equilibrio ad un più alto livello di armamenti, ma un equilibrio sul livello più basso possibile”. Con questo preciso obiettivo venne adottata dal Governo italiano la decisione di dare il proprio consenso nel corso della imminente sessione ministeriale atlantica, al programma di ammodernamento nucleare, e cioè alla produzione ed al successivo schieramento dei missili Pershing 2 e Cruise. L’esistenza dello squilibrio a vantaggio dell’Unione Sovietica era stato segnalato nel maggio del 1977 a Londra dai Ministeri della Difesa della NATO. Era stato inoltre rilevato che gli SS-20 ed i Backfire, coprivano con la loro potenziale gittata non solo i paesi NATO dell’Europa, ma tutta l’Europa occidentale, gran parte dell’Africa del Nord, l’intero bacino mediterraneo ed il Medio Oriente. Cossiga affermò ancora: “Noi auspichiamo sinceramente che la stessa decisione della NATO diventi superflua essendosi conseguito il risultato negoziale della distruzione degli esistenti sistemi nucleari sovietici di medio raggio che sono alla base dello squilibrio”, aggiungendo: “minore sarà il ritmo di produzione sovietico, maggiore sarà anzi il livello di distruzione degli armamenti esistenti, e minore sarà fino allo zero la necessità di schieramento delle nuove armi nucleari della NATO”. Si trattava della cosidetta “opzione zero” che successivamente venne posta a base del progetto di trattato presentato dagli Stati Uniti nel negoziato di Ginevra sulle forze nucleari intermedie. Nella sua risoluzione finale la Camera approvò la posizione del Governo favorevole all’ammodernamento delle Forze Nucleari di Teatro (FNT) a lungo raggio da parte della NATO ed alla contestuale e immediata offerta negoziale all’Unione Sovietica ed ai Paesi del Patto di Varsavia per il controllo e la limitazione dei medesimi sistemi nucleari. Tale risoluzione auspicava, inoltre, sia la sospensione delle misure di ammodernamento sia l’annullamento delle misure stesse ove fossero state raggiunte le opportune condizioni: e cioè, nel primo caso, l’esito soddisfacente del negoziato, nel secondo la ristabilita parità attraverso l’arresto della produzione e lo smantellamento delle FNT da parte dell’URSS. Rientravano inoltre negli auspici formulati dall’Assemblea di Montecitorio la ratifica del trattato conclusivo del SALT II e ogni successivo sforzo mirante a intese di questo tipo. A tal proposito, il governo pensò di ricondurre nell’ambito delle trattative per il SALT III il negoziato sul controllo e la limitazione delle forze nucleari di teatro dell’Est e dell’Ovest, al livello più basso possibile. L’8 agosto 1981 il governo presieduto dal sen. Spadolini approvò la decisione di destinare l’aeroporto “Magliocco” di Comiso, in Sicilia, situato nel territorio della provincia di Ragusa, quale base per i 112 missili Cruise, con i 28 lanciatori assegnati all’Italia dal programma di ammodernamento missilistico della NATO. Tale decisione venne poi ampiamente discussa dalle Commissioni Esteri e Difesa del Senato, il 20 agosto e della Camera il 21, con l’intervento dei ministri Colombo e Lagorio. Il Ministro degli Esteri, on. Emilio Colombo, ricordò in quella occasione i precedenti che avevano condotto alla doppia decisione della NATO del dicembre 1979, in particolare il discorso pronunciato da Brezhnev a Berlino il 6 ottobre di quell’anno, in cui il leader sovietico subordinava una vaga disponibilità del suo Governo a ridurre il numero di propri non meglio precisati “sistemi nucleari a medio raggio”, situati nelle sole regioni occidentali dell’URSS, ad una rinuncia della NATO a decidere sulla modernizzazione delle proprie forze nucleari di teatro. Successivamente, la proposta avanzata dal cancelliere Schmidt, il 1 luglio 1980, per ottenere, contestualmente all’avvio del negoziato, la sospensione degli spiegamenti di SS-20 sovietici – almeno sino all’epoca (1983) in cui la NATO avrebbe osservato una moratoria di fatto sui propri spiegamenti – venne respinta da Mosca. Circa la “moratoria Brezhnev”, proposta dalla tribuna del 26° Congresso del PCUS il 23 febbraio 1981, il ministro Colombo espresse un giudizio negativo poiché essa si rivelava ad ogni più obiettivo esame tale da consolidare e codificare la situazione di grave squilibrio determinatasi nel teatro europeo con lo schieramento sovietico dei missili SS-20 e dei nuovi bombardieri nucleari Backfire, senza apportare perciò sostanziali elementi innovativi rispetto al discorso di Berlino del 1979. Questa ulteriore proposta era stata esaminata, e motivatamente respinta, dal Consiglio Atlantico di Roma, il 5 maggio 1981, perché avrebbe comportato il mancato spiegamento delle FNT della NATO per tutta la durata del negoziato, cioè a dire a tempo indeterminato. L’impegno italiano venne confermato dal nuovo Governo guidato dal sen. Fanfani. Egli ribadì che la duplice decisione del dicembre 1979 restava ferma per quanto concerne l’impiego e l’ammodernamento delle forze nucleari di teatro entro il 1983 e per quanto riguarda l’offerta all’URSS di negoziare le riduzioni di tali forze al livello più basso possibile con preferenze per il livello zero. Nel contempo l’Italia si impegnava a favorire il proficuo svolgimento degli altri negoziati in corso per il disarmo ed a concorrere a promuovere ogni altra iniziativa in vista di un’effettiva distensione. Il successivo Governo guidato dall’on. Craxi, riaffermando l’interesse supremo dell’Italia alla pace e alla distensione, aprì un ulteriore varco alla trattativa, nel senso che il negoziato di Ginevra sarebbe potuto proseguire oltre la data di inizio del dislocamento dei nuovi missili fissata per la fine del 1983. Anche in presenza di un avvio del programma di modernizzazione dei sistemi missilistici della NATO, il nostro proposito – ribadì il Presidente Craxi – è quello di continuare a sollecitare la disponibilità sovietica per serie trattative, senza pregiudiziali, con il fine di giungere ad un ragionevole e controllato accordo capace di garantire un equilibrio delle forze al più basso livello possibile.www.comitatoatlantico.it Fabrizio W. Luciolli Segretario Generale del Comitato Atlantico Italiano
  9. Blue Sky

    Come abbattere i Raptor?

    Grazie della segnalazione Lego, molto interessante!
  10. Blue Sky

    Future

    Ehm... Ragazzi, capisco il vostro linguaggio cameratesco (Che a me non spiace affatto :asd: ), ma purtroppo dobbiamo attenerci ad un linguaggio meno ehm.... "Colorito" P.S. Rinnovo i ringraziamenti al Dott. Barone!
  11. E' Vero, hai ragione, ma ne ho costruiti parecchi, non sarebbe il primo, devo cercare più che altro di ritagliarmi un po di spazio da dedicare di nuovo al modellismo!
  12. Sorry, mi era sfuggita! Se non erro, riporta degli aggiornamenti!
  13. Da segnalare il seguente Link! Iran likely has stuff to make nukes, U.S. military chief says
  14. Blue Sky

    Condor nell' Atlantico

    Molto belle, le riprese fatte all'interno del velivolo che mettono in evidenza molti dettagli interessanti
  15. Blue Sky

    Condor nell' Atlantico

    Bellissimo video, sono d'accordo nel considerare il Condor un aereo stupendo!
  16. Blue Sky

    Collimatore San Giorgio

    Belle immagini, molto interessanti, in particolar modo la seguente!
  17. Verissimo, infatti, quando ha postato il commento stavo giusto parlando con Dominus, e lui subito prontamente mi mostrò il video della famigerata "Duna" Fine Ot
  18. Blue Sky

    sm 82 marsupiale

    Accidenti, deve essere punito con la fucilazione! Scherzi a parte, potresti ricostruire l'antenna circolare facendo filare una sprua attorno ad un tappo di una biro del giusto spessore
  19. Io ne ho una caterva di Kit AIRFIX, non ricordo neanche i modelli, in soffitta li ho accumulati dentro ad un cartone, prima o poi devo farne una lista!
  20. Blue Sky

    si alza il sipario

    Ma scherzi manu??? Tutte le tue opere sono gradite, e mi raccomando fatti onore alla fiera!
  21. Blue Sky

    Vought F4U-1A Corsair

    Queste sono a colori spero ti siano utili!
  22. Blue Sky

    Come abbattere i Raptor?

    Di Niente! Da segnalare il seguente PDF in merito al Raptor How does the F-22A compare a quarter century later?
  23. Ecco il link! Tornado Italiani in Afghanistan, veramente
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