-
Numero contenuti
5937 -
Iscritto il
-
Ultima visita
-
Giorni Vinti
13
Tutti i contenuti di Blue Sky
-
Chiudo.... Si quntinua quì: Finito: 1/48 F-14B Thief of Baghdad
-
Sono d'accordo con Dominius, tra l'altro un conto è scherzare ed un conto è accogliere i nuovi utenti in questo modo.. Sono rimasto veramente amareggiato dalle affermazioni di Paperinik, infine ha iniziato prima lui ad usare dei vocaboli a dir poco "Pittoreschi" P.S. Tra l'altro un utente con il nik come il suo non dovebbe proprio parlare!
-
Semmai che aereo "Piloti"!!!!! Dai ragazzi, ma almeno sui basilari!
-
Accidenti ragazzi, notavo la qualità eccelsa delle vostre realizzazioni, ma ignoravo del tutto il fatto che siano state pubblicate sulle riviste specializzate!
-
Perchè non mandare le foto al GAVS, essendo loro restauratori, magari riescono a capire di che pezzi si tratta!
-
Se segui i vari topics in giro per la sezione, troverai ciò che vuoi! Un consiglio per il primo modello??? Un bell' MB 326!
-
Olàààà Come potevasi prevedere il modello è molto promettente, finito sarà un gioiellino!
-
Colori acrilici, a smalto, Primer, trasparenti
Blue Sky ha risposto a thunderjet nella discussione Modellismo
Il tuo è un lavoro non un Hobby! -
No cara Marty sei tu che sottovaluti Consuelo!
-
Wow veramente notevoli
-
Mmm..... Notizia dai risvolti estremamente interessanti!
-
Sembrano i dettagli fatti in 1/48! Fantastici i seggiolini
-
Spettacolare Win, mi mancavano le tue Pagelle!!!!! Voto 9.5 GALATTICO!
-
Io alludevo alle prime foto dell'Hind in Volo, quella da me postata con il soggetto ripreso da vicino, rende bene la realisticità degli "Occhi Ammalianti"
-
Ehm.... Vedi Simone, avvenimenti del genere erano quasi all'ordine del giorno durante la guerra fredda, i russi d'altronde non erano da meno con i loro continui sconfinamenti, quindi diciamo che il Russo ha voluto esagerare, impaziente di provare il nuovo gioiellino fornitogli dalla madre Russia, comunque il suo comportamento ha avuto dei risvolti a dir poco dilettantistici, non ultima l'aver segnalato sulla sua fusoliera la sagoma dell'Orion che segnalava un abbattimento inesistente, anzi in uno scontro più duro, forse l'incontro sarebbe stato ad appannaggio di Salvesen!
-
Pregusto un mondiale molto combattuto! Per ora ha avuto la meglio Dentoner, ma Rossi c'era comunque!
-
F-86 "Sabre" & Mig 15 "Fagot", Primi Scontri fra Jets!
-
Colori acrilici, a smalto, Primer, trasparenti
Blue Sky ha risposto a thunderjet nella discussione Modellismo
Giuro che non avevo mai visto una postazione "Modellisitica" del genere -
Si! :asd: Non c'è che dire...Un pilota molto professionale!
-
Nel seguente link si possono visualizzare altre foto ed informazioni molto interessanti! Collision with Flanker Tratta dal link appena segnalato evidenzio questa frase: The Su-27 then flew a hard left turn and then disappeared one final time: it returned to the base safely, and has later got a "kill marking" in the form of a P-3-silhouette painted in black on the left side, behind the canopy (it kept this marking also after its bort number was changed from 36 to 38, in the mid-1990s)
-
F 117 Nighthawk - discussione ufficiale
Blue Sky ha risposto a Maverick1990 nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Non solo, nonostante i Russi avessero degli esemplari interi di B-29, l'operazione di "Clonazione" si rivelò infinitamente difficile, con i risultati che tutti conosciamo! -
Sopra: le procedure standard di intercettazione dell’ICAO. Né li Sukhoi né l’Orion seguirono queste procedure standard, il che portò a una collisione che avrebbe potuto avere conseguenze molto serie. Questa foto mostra i danni all'elica esterna di destra dell’Orion. Le estremità di due pale persero grossi frammenti, che furono scagliati con forza contro la fusoliora, perforandola e distruggendo articoli dell’equipaggiamento, causando una rapida decompressione. I danni all’elica provocarono vibrazioni talmente forti che il pilota dovette spegnere il motore esterno dl destra e rientrare allo base di Banak su tre motori. Singolare il fatto che i danni al Sukhoi siano stati lievi, poco più dello perdita della sommità della deriva di sinistra. Questo era l'aereo coinvolto nella collisione con l'Orion di Salvesen il 13 Settembre 1987.
-
Perchè il riflesso della luce ha un non so che di irrealistico (Nelle foto precedentemente postate), comunque visto che era stato espresso un dubbio e non una certezza, aggiungo una foto che delucida le nostre incertezze!
-
Intercettato da Vicino Verrà raccontato quel che accadde quando un Su-27 "Flanker B" si avvicinò troppo a un Orion norvegese che stava intercettando: Gli incontri tra i ricognitori della NATO e gli intercettori sovietici sono sempre stati abbastanza comuni sul Baltico e lungo il fianco settentrionale della NATO. Queste intercettazioni offrono spesso a entrambe le parti un’utile occasione di scattare foto dell’aereo avversario, e qualche volta le procedure per l’intercettazione aerea fissate dall’ICAO vanno a farsi benedire. I piloti sovietici spesso si avvicinano molto per salutare con gesti del braccio, apparentemente felici di poter essere riconosciuti in una foto in primo piano che sarà poi appesa a una parete della sala riunioni di un gruppo aereo della NATO! Questi ‘incontri ravvicinati’ hanno dato spesso alla NATO la possibilità di dare una prima occhiata a un nuovo modello di aereo sovietico. I Lockheed P-3 Orion del 333° Gruppo dell’Aeronautica militare norvegese incontrano spesso aerei sovietici durante le loro crociere sul Mare di Barents, e fu proprio uno di questi aerei a riportare indietro, nel gennaio 1987, una delle prime fotografie (Le prime così ravvicinate) del Sukhoi Su-27 "Flanker", l’ultimo modello di caccia intercettore sovietico. Il 13 settembre di quello stesso anno il gruppo poté dare una seconda occhiata, quanto mai scomoda per la vicinanza, al Flanker. Un Orion pilotato dal tenente Jan Salvesen stava effettuando una normale crociera di pattugliamento dalla sua base di Andoeya, e osservava le manovre navali sovietiche nel Mar di Barents, a nord di Murmansk. L'Orion aveva raggiunto un punto a circa 48 miglia a nord della costa sovietica quando comparve un Sukhoi Su-27 che si affiancò all’ala sinistra e cominciò a stringere continuamente la distanza. Quando vide che il pilota del ‘Flanker’ continuava ad avvicinarsi a meno di 50 m, Salvesen abbassò il carrello del suo lento Orion, nell’intento di avvertire il caccia di stare più alla larga. In Sequenza: Il pilota sovietico del Flanker’ si avvicinò molto, come si può notare da questa foto scattata da uno dei componenti dell’equipaggio deli’Orion; il Flanker mantiene la posizione rispetto all'Orion, usando ad apertura massima l'aerofreno dorsale, del tipo di quello dell'F-15 Eagle; le ombre scure in questa foto sono le pale delle eliche dell’Orion, e dimostrano quanto vicino arrivò il ‘Flanker’ in occasione del suo primo passaggio. Non era una manovra prevista dalla procedura standard e il pilota sovietico può averla interpretata come un gesto ostile da parte del pilota norvegese. Sta di fatto che continuò ad avvicinarsi sempre di più, fino a giungere a pochi metri dall’ala dell’Orion. Alla fine il pilota sovietico si stancò e accelerò, portandosi in avanti, poi scartò bruscamente a destra davanti al muso dell’Orion. Salvesen fece a sua volta una leggera accostata a destra e proseguì nella sua crociera. Qualche attimo dopo il Sukhoi si ripresentò, collocandosi questa volta a fianco dell’ala destra. Il pilota sovietico tornò a stringere la distanza, fino a collocarsi sotto l’ala dell’Orion. Pochi momenti dopo il pilota del ‘Flanker’ tornò ad accelerare, e questa volta la sua deriva di sinistra andò a urtare contro l’elica del motore esterno di destra dell’Orion. “Quello fu il momento più terrificante dalla mia vita!” ammise in seguito Salvesen. Il Sukhoi fece una secca virata a sinistra davanti all’Orion e scomparve, rientrando alla sua base nella penisola di Kola. L’Orion cominciò a vibrare violentemente, squilibrato dall’elica danneggiata. Salvesen spense il motore, eliminando così la fonte di vibrazioni, e fece ritorno in Norvegia, atterrando a Banak. Il ministero degli Esteri norvegese ìnoltrò una protesta formale all’ambasciata sovietica, reclamando una spiegazione. Alla fine l’URSS fornì scuse qualificate, ammettendo che il suo caccia aveva effettuato una manovra irregolare, ma fece anche presente che l’aereo norvegese aveva effettuato a sua volta “una manovra rischiosa, fra cui l’abbassamento del carrello per ridurre velocità”. L’incidente servì a dimostrare la necessità che da entrambe le parti venissero rispettate in pieno le procedure di intercettazione concordate in campo internazionale. (Take Off)
-
Sei da perdonare in quanto nuovo Abbiamo la raccolta di Nose Art più grande del Web! :asd: Nose Art