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Blue Sky

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  1. Blue Sky

    RATTLRS

    (www.defencetalk.com)
  2. Altro video sul Minuteman Minuteman III Missile Launch - California to Kwajalein Atoll Certo che vedere gli ICBM in azione mette inquietudine!!!
  3. Blue Sky

    Pippo

    Pronti!!! VI PRESENTIAMO "PIPPO" Il misterioso aereo notturno sulla R.S.I. Nino Arena Sveliamo le caratteristiche del famigerato velivolo che, con le sue incursioni, turbò il sonno dei civili del nord Italia e creò non pochi problemi ai comandi italo-tedeschi. Era diventato un'ossessione, un rompiscatole insopportabile, un pericolo costante, anche se la gente aveva finito per abituarsi alle sue scorribande notturne e lo aveva "affettuosamente" battezzato "Pippo". In realtà faceva soltanto il suo dovere di aereo disturbatore, col compito di tenere in allarme tutto il nord Italia, ma chi ha vissuto il ciclo storico della RSI, non può dimenticarlo poiché non c'era notte in cui il nostro misterioso disturbatore non facesse la sua apparizione lasciando ovunque il suo biglietto da visita: 18 luglio '44-bombe su Varazze, 19 agosto-un autocarro mitragliato vicino Busalla, 12 settembre-sul ponte dell'Orco scoppia una bomba nei pressi di Chivasso, 20 novembre-autoveicolo in fiamme fra Susegana e Conegliano, 16 gennaio 1945-bombe su Brescia vicino alla Wuhrer, Cinisello Balsamo e Mantova, 28 marzo-camion mitragliato nottetempo vicino Codigoro, 6 aprile-attacco notturno ad una corriera vicino Fidenza, tanto per citare alcuni casi delle numerose malefatte attribuite a "Pippo", su cui molti ricamavano misteriose vicende e imperscrutabili collegamenti su taluni avvenimenti di cronaca locale. Ovviamente ad ogni segnalazione si abbinavano danni a edifici, autoveicoli, fabbriche, manufatti stradali, incendi, distruzioni, incidenti e con tali notizie le inevitabili liste di morti, feriti civili e militari. "Pippo" era imprendibile, scorrazzava ovunque, era diventato una leggenda popolare. Personalmente ricordo alcuni episodi legati a "Pippo". Alcune bombe cadute vicino alle officine Tosi di Brescia, dirette forse sulla scuola in cui alloggiavamo; due autocisterne di carburante parcheggiate sotto gli ippocastani di viale Rebuffone di Brescia, "centrate" e incendiate da "Pippo" (soffiata della resistenza?), un mitragliamento notturno sulla statale fra Sacile e Pordenone sull'autocarro che ci precedeva e un nastro di mitragliatrici caduto fragorosamente dal cielo sulla strada fra Peschiera e Desenzano. Ma ricordo anche di aver superato un autocarro in fiamme con morti e feriti sulla strada statale 15 (dopo un passaggio di "Pippo" mezz'ora prima). Poi finì la guerra, ci fu il dopoguerra e la leggenda di "Pippo" finì nel dimenticatoio, anche se rimase sempre in me il desiderio di sapere chi era e cosa doveva fare. Passarono altri anni, divenni più esperto di problemi aeronautici, mi specializzai in ricerche storiche e finalmente riuscii a sapere tutto (o quasi tutto) sul famigerato aereo notturno; ed oggi vi presento l'esito di quelle ricerche. All'epoca - 1944/45 - l'aviazione alleata nel Mediterraneo - la MAAF - disponeva di 4.500 aerei di 1a linea-bombardieri, assaltatori, caccia-bombardieri, caccia e dominava numericamente i cieli del nord Italia. Le incursioni diurne erano affidate all'USAAF, mentre la RAF inglese si era specializzata in missioni notturne con largo uso di artifizi illuminanti con paracadute, lanciati da speciali aerei segnalatori: i Pathfinder, che anticipavano l'arrivo dei bombardieri sul bersaglio (target) lo individuavano, lo segnalavano con bengala di vario colore e particolare significato: inizio bomber area, delimitazioni corridoio laterale, sentiero d'ingresso, zone pericolose da evitare, fine zona del bombardamento. Tutto ciò facilitava l'arrivo della formazione d'attacco, degli aerei bengalieri che scaricavano centinaia di artifizi luminosi e i bombardieri scaricavano sul target il loro carico mortale. In tal modo la missione veniva di molto facilitata e l'esito garantito in elevata misura. Poi gli aerei tornavano alle loro basi nel sud Italia e la zona ritornava nella normalità (relativa), l'attività riprendeva, arrivavano i soccorsi, venivano sgombrate le zone colpite, affrontati i danni, ripristinate le normali incombenze per il proseguimento della vita civile. Sarebbe stato possibile perpetuare invece uno stato di allarme prolungato? Questo quesito passato alla MAAF venne preso in considerazione col progetto di impiegare aerei disturbatori notturni, prolungare sino al mattino il clima di allarme, dare in consegna all'USAAF la situazione della notte, riprendere gli attacchi diurni, arrivare a sera e affidare nuovamente alla RAF il compito successivo, e così via fino al giorno seguente, in un prolungarsi di missioni ininterrotte che dovevano stancare il nemico, innervosirlo secondo i dettami del Psycological Werfare Services, molto usati dagli alleati nella Seconda guerra mondiale. Il progetto e i compiti assegnati al nuovo servizio di disturbo notturno, erano in verità piuttosto limitati ed avevano aspetti pratici tenendo costantemente in allarme il dispositivo difensivo italo-tedesco del nord Italia, colpire il traffico notturno (a causa della preponderante presenza USAAF di giorno era praticamente impossibile circolare tranquillamente), provocare nervosismo e difficoltà al traffico militare che veniva svolto principalmente di notte. Durante il giorno, coppie di caccia-bombardieri americani del tipo P.47, P.38 e P.51 sorvegliavano tutti i settori del nord Italia, attaccavano il traffico sulle strade, colpivano indiscriminatamente treni, tramvie, autobus, vaporetti lacustri e di piccolo cabotaggio, veicoli isolati, carri agricoli, non disdegnando i gangster's volanti di attaccare persino ciclisti, con un sadico e disumano divertimento. Decine e decine gli episodi di attacchi a mezzi pubblici e battelli sul Garda, Iseo, Maggiore e Como con centinaia di morti innocenti (solo a Chioggia 300 gli annegati sul vaporetto per Venezia). Di conseguenza il grosso del traffico militare (e civile) riprendeva nottetempo e tale constatazione offriva agli aerei disturbatori ottime possibilità d'intervento, nella speranza di provocare il blocco veicolare diretto verso la "Gotica". Approvato il sistema, la MAAF studiò con quali tipi di aerei si poteva realizzare il servizio, e la scelta, dopo un accurato studio delle caratteristiche tecniche, cadde sul bimotore Bristol Beaufighter, dotato di due motori da 1.400 HP, 1.900 Km. di autonomia (circa 5 ore di volo) armato con 4 armi da 20 mm. e 6 mitragliatrici cal. 7,7 mm., con velocità attorno ai 510 Km./h e 2 persone d'equipaggio: un ottimo velivolo, collaudato da 4 anni di servizio, affidabile, soprattutto con la versione Mk. X dotata di motori potenziati, aumentata autonomia (6 ore di volo) e bombe per 1.200 Kg. Erano state considerate sufficienti 5 coppie di aerei suddivisi fra Liguria, Piemonte, Emilia, Lombardia e Veneto per assicurare la copertura del nord Italia fra le ore 22.00 e le 05.00, per tenere in allarme l'intera zona. I due caccia della coppia potevano offrire reciproco aiuto in caso di necessità, pattugliavano longitudinalmente e trasversalmente i settori loro affidati, si tenevano in contatto radio fra loro e con la guida-caccia scambiandosi le novità. Praticamente erano indisturbati considerando l'assenza di caccia notturni tedeschi, il silenzio delle difese c.a. (solo le mitragliere potevano reagire a bassa quota se venivano avvistati), disponevano di disturbatori Windows (finestre) per accecare i radar e poiché agivano isolati la loro presenza non meritava l'intervento della Flak con cannoni pesanti. Resta ora da accertare quali apparecchiature utilizzavano per svolgere il loro compito, poiché gli avvistamenti non erano soltanto occasione di fortuna (peraltro limitati a notti di luna piena o per particolari facilitazioni ottiche) giacché la luminosità naturale aveva limitata importanza nelle missioni e non costituiva aspetto fondamentale di servizio, ma il frutto di sofisticate apparecchiature tecniche e scientifiche, che permettevano, attraverso la visione su schermi ottici, di controllare in qualsiasi condizione di tempo e luminosità: luna coperta, nebbia, foschia, tappeto nuvoloso a bassa quota, cosa avveniva nella zona sottostante, chi vi transitava, che tipi di veicoli transitavano. Gli aerei muniti di apparati A.I. (Air Interceptor) con antenna tipo Yagi (poi sostituita con altro modello rotante a parabola), di apparato PPI (Plan Position Indicator) che segnalava l'esatta posizione del velivolo per l'assistenza alla Guida Caccia e la presenza eventuale di aerei ostili. Nel 1945 ai Beaufighter si affiancava il più moderno bimotore Mosquito (con 610 Km./h di velocità, due motori RR da 1.250 HP, 4 armi da 20 e 4 da 7,7 mm., autonomia Km. 1.900, circa 4 ore e mezzo di volo). I reparti che ebbero in dotazione i due tipi di aerei erano gli Squadroni 252°, 153°, 157°, 255° e 600° che alternativamente fornirono le coppie di NF per la sorveglianza notturna. Migliorò anche l'A.I. con la versione Mk. VIII e furono installati anche apparati di produzione USA SCR. 270. Oltre a questi apparati per l'avvistamento, l'identificazione, la posizione e la presenza di eventuali aerei in volo nella zona, i disturbatori avevano il rivoluzionario apparato H2S, un impianto in grado di avvistare a terra veicoli in movimento con particolare differenziazione fra ostacoli fissi e mobili, e quindi in grado di controllare le strade di grande comunicazione, le ferrovie, la navigazione lacustre, e con cui era possibile effettuare le missioni di disturbo notturne, con una visione panoramica del terreno sorvolato in qualsiasi condizione di visibilità o di copertura per nubi. L'apparato si chiamava H2S (la sigla non indicava alcuna funzione specifica ma era di semplice fantasia per stornare attenzioni e curiosità e tutelare il segreto) anche se i tedeschi vennero in possesso dell'apparato trovato intatto su un aereo abbattuto e chiamato in codice Rotterdam. L'ideatore dell'H2S era il professor Dee che aveva utilizzato un tubo elettronico ideato dai proff. Randall e Boot Magnetron, realizzando uno schermo visivo con 10 Km. di diametro esplorabile. Una antenna rotante situata in una cupoletta in plexiglas posta nella zona inferiore della fusoliera, permetteva, volando, di controllare il terreno sottostante, i rilievi orografici, le caratteristiche e i percorsi dei fiumi e delle infrastrutture esistenti. L'operatore doveva soltanto accertare se le caratteristiche del terreno sorvolato corrispondevano a quelle della carta di navigazione scorrevole, per avere la certezza di trovarsi sul punto esatto, individuare eventuali bersagli e provvedere a segnalare al pilota la rotta, le correzioni da apportare e azionare successivamente le armi di bordo (o sganciare le bombe) al momento giusto. L'apparato H2S, inserito in una cassetta blindata, aveva una carica esplosiva con congegno autoesplodente per impedire che cadesse intatto in mani nemiche. Altro utile accorgimento usato quando l'aereo veniva inquadrato dai radar della difesa: Freya, Wurzburg, Riese, consisteva nel seminare in cielo sottilissime e leggerissime striscioline di stagnola (le cosiddette Windows) che galleggiavano a lungo ingannando l'onda di emissione e dando agli operatori a terra false indicazioni di quota e direzione, permettendo all'aereo di sgusciare indenne in altra direzione e a quota diversa. Un inganno che i tedeschi riuscirono poi ad annullare col sistema di slittamento della frequenza d'emissione. Il possesso di tutte queste attrezzature, apparati e sofisticate macchine scientifiche, permetteva a "Pippo" di fare con grande sicurezza il suo servizio di disturbo, scorrazzare impunemente nel nord Italia, colpire quasi sempre senza rischi aggiuntivi e infine rientrare alla sua base. Sul finire del 1944 giunse in Italia il nuovo caccia notturno USA: il P.61 bimotore della Northrop, meglio conosciuto come vedova nera per via della sua colorazione. Disponeva di due motori P.& W. da 2.000 HP, velocità di 590 Km/h e autonomia di 2.850 Km. (pari a 6 ore di volo), armato con 4 armi da 20 mm. E 4 da 12,7 mm. e 1.500 Kg. di bombe. Si trattava del più moderno velivolo realizzato specificamente per la caccia notturna, attrezzato con radar sofisticati tipo SCR. 270 e SCR. 729 per la scoperta e l'intercettazione, apparato elettronico di tiro mod. RA. 90/BC. 1.148 e visualizzatore di controllo BC. 1.151. Con tre uomini d'equipaggio, poteva svolgere missioni in assoluta tranquillità al punto che, anche l'USAAF, volle tentare di imitare gli inglesi della RAF, attuando analogo servizio di disturbo e sorveglianza notturna, ma la sua attività si limitò ad alcuni voli di prova e ad alcune missioni senza particolari esiti prima della fine del conflitto. Rimaneva "Pippo", l'inimitabile, il rompiscatole per eccellenza, l'aereo che impediva il sonno e turbava i viaggiatori notturni, rallentava le operazioni di rifornimento all'H.Gr. C e ostacolava l'afflusso di viveri e materiali per le esigenze della popolazione civile. Pochi aerei, mediamente una dozzina per notte, avevano creato non pochi problemi ai comandi italo-tedeschi, e nell'autore il desiderio di saperne di più.
  4. Più che altro vedendo la potenza distruttiva del javelin penso che non si ha nemmeno il tempo di rendersi conto della propria morte!!! anche se non troppo tecniche informazioni in italiano Qui Javelin in Spettacolare ma sembra irreale!!
  5. Blue Sky

    calibri

    In Effetti è quello che sostengo
  6. Blue Sky

    Caccia Notturna

    IL DIFENSORE NOTTURNO DEL REICH "All'improvviso, proprio sopra l'orizzonte avvistai una sagoma scura che si stagliava contro la luminescenza dell'aurora boreale. S'ingrandiva a mano a mano che mi avvicinavo, e ben presto riuscii a riconoscere il profilo di un aereo... la fusoliera grossa e l'alto timone di direzione di un bombardiere Wellington. Avevo il cuore in bocca e speravo che non mi avesse avvistato, mentre mi stavo avvicinando, al riparo dell'oscurità del cielo meridionale. Mi avvicinai fino a un centinaio di metri e mi preparai ad aprire il fuoco. Ormai distinguevo le fiamme dei suoi tubi di scappamento. Inquadrai la sua ala sinistra nel collimatore e in quell'istante preciso lo vidi virare, disimpegnandosi. Doveva avermi avvistato. Ma ora mi offriva come bersaglio la sua fusoliera, e la raffica dei miei cannoni ne fece scempio. Esplose in aria e precipitò came una massa ardente di rottami, mentre frammenti in fiamme ricadevano nel mare sottostante. Un cerchio di rosso fuoco sangue sprofondò rapidamente fra le onde, poi tutto tornò buio. Io rabbrividii al pensiero dell'equipaggio e volai in cerchio sul punto in cui era precipitato, mentre avvertivo il mio controllore di volo perchè informasse il servizio del soccorso aereo marittimo. Ero certo che gli uomini del Wellington fossero morti, ma non bisogna mai rinunciare a Provare" (T.Off) Descrizione di uno degli abbattimenti ad opera del Tenente Hans Fenzke (26 Giugno 1941), ci introduce in un tipo di combattimento aereo in cui la destrezza del pilota e l'intuito, erano vitali per portar a termine con successo la propria missione, la "Caccia Notturna". Maestro di questa specialità divenne Wilhelm Johnen. Storia ed abbattimenti del pilota!!! Wilhelm "Wim" Johnen
  7. Blue Sky

    calibri

    Il problema Dominus è che ormai molte azioni militari sono gestite da gruppi altamente specializzati, che fanno della velocità e l'effetto sorpresa uno dei requisiti fondamentali; certamenteIl G36C non è l'ideale in conflitti su larga scala, ma prova ad immaginare le azioni condotte dai reparti spaciali come i SAS, Il 9° Col Moschin, Navy Seals Ecc. Vedrai che in quest'ottica, trovano facilmente spazio armi come Il G36C, L'MP7, Il P90. Azioni d'infiltrazione, antiterrorismo, combattimento Urbano ed altre situazioni dove si presuppone ci sia bisogno di una grande mobilità, si predilige la compattezza e l'immediatezza delle suddette armi!!!
  8. Eccoti Accontentato!!! Spring Flag 2007 :drool:
  9. Blue Sky

    Bird Strike!

    Sequenza di un Bird Strike capitato ad un F16
  10. Infatti; comunque se ti piace il Javelin dai un'occhiata P.S. Penso che questo Topic dovrebbe essere spostato in ARMI Superficie Superficie
  11. Blue Sky

    Nose Art

    Uhm! Veramente Interessante Tornado!
  12. Blue Sky

    calibri

    Un'altra pistola interessante è la MK 23 Altre inforamzioni Qui
  13. Blue Sky

    Nose Art

    MISS PLEASE
  14. Blue Sky

    Bird Strike!

    Con il termine Bird strike in aviazione viene indicato l'impatto tra un volatile ed un velivolo costruito dall'uomo. I danni causati sono spesso ingenti; a partire dal 1910 si sono registrati 350 decessi in campo militare e 250 in campo civile a causa degli impatti con volatile; Le zone del velivolo maggiormente colpite sono la fusoliera, il canopy, le ali ed i motori.(Wiki) Un sito specifico da segnalare Qui!!! Tragedia in agguato Effetti devastanti di un birdstrike su F16 Conseguenze di un impatto su un motore!!! UH 60
  15. :rotfl: Amici miei è insuperabile
  16. Blue Sky

    RATTLRS

    Missile BrahMos lanciabile da sottomarini È in corso di sviluppo la versione per il lancio da sottomarini del nuovo missile da crociera supersonico BrahMos. Lo ha confermato Sivathanu Pillai, il CEO della joint venture russo-indiana che sta sviluppando il missile, al canale di news Vesti. Previa qualche modifica, il missile sarà installato sui sommergibili convenzionali indiani classe Kilo di costruzione russa, che così saranno dotati della capacità di colpire bersagli navali di superficie e terrestri. Il Rubin Design Bureau russo starebbe progettando un lanciatore verticale con otto celle a installare sui battelli classe Kilo, lo stesso che potrebbe essere installato a bordo dei sottomarini di nuova generazione classe Amur se dovessero essere acquisiti dalla marina indiana. (2 Luglio 2007) Informazioni molto interessanti in questo Video!!! Effettivamente anche se l'U.S. Navy è preparata nei confronti di qualsiasi minaccia (attacchi nucleari esclusi ovviamente) questo Brahmos merita per lo meno la considerazione da parte dei vertici militari americani, in quanto si potrebbe rivelare una sorpresa molto amara!!! Sarebbe bello sentire le opinioni di Gianni anche perchè penso possa fugare i nostri dubbi nei confronti di questo sistema d'arma! Ringrazio anticipatamente
  17. Molto interessanti Non per puntualizzare, ma penso che il tuo post Nella sezione storica andrebbe meglio
  18. Blue Sky

    Nose Art

    P 51 Mustang
  19. Il CR 42 da vicino è fantastico, e poi si sà i biplani nascondono un fascino tutto particolare
  20. Blue Sky

    new entry

    Welcome and Check Your Six
  21. Blue Sky

    Nose Art

    Tornado Desert Storm!!!
  22. Ma dai come poster Vintage è il massimo, quasi quasi lo appendo in casa :rotfl:
  23. Blue Sky

    HOPE/HOSBO

    Ricostruzione del possibile profilo di missione dello Storm Shadow P.S. Gianni riesci a decifrare il linguaggio greco?
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