"Utilizzo dello Spitfire in Italia"
Durante la Seconda Guerra Mondiale le forze armate italiane entrarono in possesso di diversi Spitfire come preda bellica. La prima volta fu il 9 febbraio1941, quando un esemplare da ricognizione fece un atterraggio di fortuna presso Pisa. A seguito di un altro atterraggio di fortuna, la Regia Aeronautica entrò in possesso di uno Spitfire Mk.V a Marina di Ragusa (27 agosto 1942). In seguito (9 settembre 1942) un aereo dello stesso tipo fu costretto ad atterrare nella stessa zona (a Scoglitti) dopo un combattimento con alcuni C.202. Benché questi arerei fossero stati limitatamente danneggiati, essi non furono riparati. Si parla anche di due Spitfire utilizzati anche in volo. Si tratta però soltanto di voci, rimaste prive di conferme storiche. L’unico utilizzo di aerei alleati da parte della Regia Aeronautica di cui si abbia conferma storica si riferiscono ad un P-38 Lighting ex-USAAF, ad un Bristol Beaufighter ex-RAF, e ad alcuni Dawotine francesi)
Lo Spitfire entra ufficialmente a far parte della Regia Aeronautica dopo il 24 maggio 1944, a seguito del riconoscimento all’Italia del ruolo di «cobelligerante» ed alla costituzione dell’ICAF (nei documenti Alleati la Regia Aeronautica era chiamata Italian Co-belligerent Air Force). Alla Regia Aeronautica, ora ICAF, furono versati 53 Spitfire Mk.Vb e Vc, in parte tropicalizzati, provenienti dal No.352 (Yugoslav) Squadron della Balkan Air Force, ed alcuni esemplari appartenuti alla MAAF (Mediterranean Allied Air Force), all’USAAF ed alle forze aeree francesi e greche. Alcune interessanti foto di questi velivoli sono reperibili sul volume già citato di Malizia. Si trattava di aerei di terza mano, molto usurati. Infatti, solo 33 dei 53 aerei ricevuti dall’ICAF furono in realtà messi in servizio. A beneficiarne (si fa perdire!) fu il 20° Gruppo del 51° Stormo, che operava dall’aeroporto di Canne della Battaglia (Bari). 16 Spitfire furono schierati all’aeroporto di Lecce -Galatina. I Gruppo di volo effettuò la prima missione di guerra il 23 ottobre 1944. Si trattò di missioni di scorta, attacco al suolo e ricognizione sul territorio iugoslavo. L’ultima missione di guerra della Regia Aeronautica nella seconda guerra mondiale fu effettuata proprio da due di questi Spitfire, in data 5 maggio 1945, con una ricognizione sopra Zagabria. Con la chiusura delle ostilità restavano ancora in carico all’ICAF 15 Spitfire, di cui solo 10 in efficienza.
Altri Spitfire, questa volta Mk IX, furono presi in carico dalla nascente Aeronautica Militare a partire dal 24 luglio 1947. La RAF infatti trasferì all’AMI gli Spitfire che ancora si trovavano sul territorio italiano. Si trattava di 80 Mk.IX “dimenticati” sull’aeroporto di Treviso - San Giuseppe. A questi si aggiunsero in seguito altri esemplari di varia provenienza: 99 LF Mk.IX e 11 HF Mk.IX . Si trattava, anche questa volta, di “fondi di magazzino”, già radiati dalla RAF. Di questi velivoli, infatti, non è stata mai reperita la documentazione tecnica, e pertanto non si è riusciti a ricostruire l’esatta identità e la provenienza dei velivoli. Secondo alcune fonti inglesi si ipotizza che gli aerei fossero 97 LF Mk.IX, 35 Mk.LX, 10 HF Mk.LX, un Mk.V, 7 Mk.Vb e 4 Mk.Vc . Questo calcolo porterebbe il totale a 154 aerei. Questi Spitfire operarono principalmente con il 5° ed il 51° Storno, ma anche con altri reparti, fino al 12 giugno 1948, data nella quale ne fu decisa la messa a terra per problemi strutturali. In seguito essi furono revisionati, pare dall’Aermacchi e dalla SAI Ambrosini, e rientrarono in attività, seppure in quantità molto limitate. Si parla inoltre della presenza in Italia di alcuni Spitfire Mk.Vb e Vc (forse tropicalizzati), in origine appartenenti alla Aviazione Turca, poi ceduti all’Italia. Anche di questo, però, non ci sono prove storicamente accertate. L’attività operativa dello Spitfire nell’aeronautica Militare ebbe fine nel marzo 1950, ma gli ultimi velivoli furono radiati dall’AMI nel 1952. Gli ultimi esemplari terminarono la loro gloriosa carriera presso la Scuola di Lecce. Gli ultimi 30 esemplari, completamente revisionati, furono poi venduti a Israele, che a sua volta li vendette in seguito alla Birmania. Una curiosità a proposito degli Spitfire AMI l’effettuazione di missioni clandestine di ricognizione sul territorio iugoslavo ed albanese nel novembre 1947, con partenza da Lecce da parte di uno Spitfire Mk IX proveniente dalla SRAM di Roma Guidonia, ed equipaggiato con due macchine fotografiche ventrali. L’attività di ricognizione aerea fu ripresa in seguito con la costituzione, il 4 marzo 1948 a Guidonia, del Nucleo Sperimentale di Volo, che sarebbe poi divenuto l’attuale Reparto Sperimentale di Volo di Pratica di Mare. Il reparto operò tra l’altro con alcuni esemplari di Spitfire Mk IX.
(Tratto da Nicola malizia “Quelli del Gatto Nero”, “Spitfire”, Delta Editrice, Parma 1997, WWW.EAF51.org, Wings Palette))
92 Squadriglia, 8 Gruppo, 5 Stormo, Aeronautica Military Italia 5-20 (MM.4112, ex-RR235)
51 Stormo MA617