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Blue Sky

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Tutti i contenuti di Blue Sky

  1. Blue Sky

    Tanks curiosi

    The Soviet Austin-Putilov Shown above is a (now) Polish Austin-putilov in the 1920. This vehicle was captured from the Soviets in the Russo-polish war of 1920 and renamed from Stenka Razi to Poznanczyk. A point of interest - Poland was the only nation to ever defeat the Red Army. The Austin-Putilov was a British design, though mostly produced and used in Russia. The Russians took the basic chassis (that was all that could be supplied by the over stretched Britsh production lines) and modified it considerably to cope with the harsh Russian conditions. Inprovements included later replacing the rear wheels with tracks and adding additional armor and rear steering. Both in terms of numbers and performance, the Austin/Austin-Putilov is considered by some to be the most important armored car the Russians possessed during WW1. Many saw action in the internal fighting surrounding the October revolution and afterwards in the Russian Civil War. After 1918 some saw service in the Polish and Japanese armies. This vehicle proved itself to be extremely rugged. For specifications go the section on WW1. Poland had more than 20, in different variants. All were captured in 1919-20, during Polish-Soviet war. The last ones were withdrawn in 1931. The name of the vehicle type was "Stenka Razin" or Styenka, depending on the translation. There were five basic variants of Soviet Austins:- three variants of English-built Austins (mod. 1914 - 48 cars, model 1915 - 60 cars and model 1918 - 60 cars, not all delivered due to the revolution). Maybe there were more Austins sent to Russia - the sources tell different numbers. - Austin-Putilov, with an armored body built in Russia (33 cars were made in 1919-20) - improved, with thicker armor and diagonal turrets. -More than 10 Austins of all types were captured by Polish - most of them were used by Polish, at least 5 survived and were used after the war. - the last variant was Austin-Putilov-Kegresse (only 12 cars built), with half-tracked chassis. It was very rare type, but a few vehicles (at least 2) were captured and used by Polish. They were ex-Soviet: "Ukrainiets" and "Putilovets" vehicles. The picture is depicting damaged Ukrainiets (with a slogan "Vsya Vlast Sovyetam" - All power to the Soviets) , after its capture.
  2. Blue Sky

    F-16 arctic bandits

    Anche questo modello presenta delle caratteristiche che mettono in luce la bravura e la notevole esperienza maturata in campo modellistico, unico appunto personale è da rivolgere proprio alla "commercializzazione" di questi piccoli capolavori, mi unisco quindi all'opinione sollevata da MADD22, ovviamente resto del parere che ognuno debba fare ciò che crede, quindi è solo un punto di vista e non una recriminazione!
  3. Blue Sky

    Nose Art

    Nose Art "Acme"
  4. Blue Sky

    F-16 arctic bandits

    Ehm.... Si ma il pod in questione si chiama Lantirn, perchè la parola usata da te, nelle nostre zone può essere considerata un aggettivo altamente offensivo! (Chiedo conferma a Vorthex)
  5. Qualche Patch Yankee!
  6. Blue Sky

    F-16 arctic bandits

    Benvenuto e complimenti davvero, questa sezione sta diventando una cricca di esperti, bene, vedo che l'influenza baronaria sta facendo delle vere e proprie stragi! Cosa vedo!!!!!! La Ditta Vorthex S.p.a. che fa ordinazioni ad altri??? Vergogna!!!!!! :asd:
  7. Blue Sky

    Tanks curiosi

    Armored Harley Davidson Motorcycle The Danish goverment between the wars was not generous with any military budget. So the army came up with the idea of "The Armored Motorbike". The Swedish factory Landsverk AB built the armor to the drawings made by the Danish army, and it was put on top of a Harley Davidson armed with a light machinegun. This was more than even a Harley could cope with. It was difficult to control on ordinary road, and a 3x1 vehicle with overloaded suspension wasn't impressive in terrain. It was decided to abandon the project. However, Danish motorbikes knocking out German armored cars and light tanks shows, the idea wasn't totally without merit. This was built 1932 and and dropped in 1935. After the trials the army decided to purchase the Danish Nimbus (below).
  8. Da quel che vedo non hai letto il link che ti ho segnalato, dove era in chiaro la posizione americana nei confronti dei tedeschi. Le basi erano presenti anche in altri paesi, ma forse ti sfugge qualcosa, per produrre intendo costruire un velivolo già operativo, cosa che i tedeschi realizzarono con il ME-262 e con l'aerorazzo ME-163 (non mi sembra di parlare solamente di Grafici- Formule-Calcoli) Concludendo bisogna sottolineare che non è in discussione se ci fossero arrivati o no, ma che oltre ai ritardi accumulati, assimilarono tecnologie Tedesche che resero la realizzazione meno complicata. Le Browning (Anche M3) erano da considerarsi superate nei confronti degli degli Mg 151/20, senza contare il fatto che man mano le suddette Browning lasceranno il posto ai vari tipi di cannoni sugli aerei, altrimenti anche gli Spitfire avrebbero lasciato solo le Mitragliatrici senza adottare gli Hispano, tanto con l'elevata cadenza di tiro stavano a posto! La storia ci ha invece detto che i piloti inglesi riuscivano a concretizzare molto meglio con i pochi colpi dei cannoncini che con molti colpi sul bersaglio che non avevano una bassissima funzione invalidante, non a caso dalle esperienze maturate dotarono il loro Gloster Meteor di ben 4 Hispano da 20 mm!
  9. Blue Sky

    Tanks curiosi

    ADMK Wheel-cum-Track Tankette "Mulus" First produced in 1935, this wheel-cum-track tank had unique featured an arrangement that was able to swing the front wheels upward via gear-driven arms. They then could be removed and put into brackets on the rear of the vehicle. The rear wheels could also be removed by driving the tracks up on blocks. A strange feature was that the front arms acted as a framework for the driver's seat.
  10. Se avete un po di tempo e vi interessa l'evoluzione dell'ala volante date un'occhiata a questo Topic! "L'Evoluzione dell'ala volante"
  11. Blue Sky

    Tanks curiosi

    :adorazione: Universal Carrier SPG During the dark days of 1940, there was a severe shortage of armored vehicles and all sorts of vehicles were made and tested to fill the gap.
  12. Blue Sky

    Tanks curiosi

    Alvis-Straussler Light Tank Offered to the War Office in 1937. The vehicle never was equipped with a turret. The design, though novel, was not accepted. Straussler is also noted for the Duplex Drive design that was fitted particularly to the US M4 Sherman tank. This tank was equipped with 2 engines - each drove a track independently.
  13. Blue Sky

    SM 72 I serie 1/72

    Arghhhh!!!!!! Come hai potuto Barone!!! Abbiamo seguito tutta la telenovela, ed ora dopo la centomillesima puntata ci privi del finale!!! Sostituisci forse con sicuramente e ti perdoniamo!!!
  14. Blue Sky

    Tanks curiosi

    Vickers Amphibious Light Tank L1E3 Designed and produced by Vickers, this tank was submitted for trials in June of 1939. Noteworthy is the roadwheels were airtight and hollow to increase buoyancy. The tank was never produced in series. Specifications
  15. Animali in guerra: Durante la seconda guerra mondiale, l’esercito russo usò cani kamikaze per far saltare in aria i panzer tedeschi. Nel libro A Higher Form of Killing, Robert Harris e Jeremy Paxman descrivono come i cani appena svezzati venissero tolti alle madri e venisse loro dato il cibo solo sotto alla “pancia” dei carri armati. Una volta sul campo di battaglia, i cani venivano tenuti a digiuno, con un esplosivo e un’alta antenna di comando sul dorso. Quando i panzer tedeschi si avvicinavano, gli animali affamati venivano rilasciati. Correndo istintivamente sotto ai carri nemici per cercare il cibo, l’antenna strisciava contro la pancia di metallo, facendo detonare l’esplosivo e distruggendo carro armato e cane. Piani ancora più fantasiosi vennero preparati dall’OSS, il precursore della CIA. Uno di essi era focalizzato sull’istintiva paura dell’acqua dei gatti e sulla loro leggendaria abilità di atterrare sempre sui loro piedi. Gli scienziati dell’OSS immaginarono di attaccare una bomba alle zampe del gatto che sarebbe stato poi imbracato sotto ad un aereo da combattimento. Durante la picchiata sulle navi da guerra naziste, il gatto sarebbe stato rilasciato e, nella disperazione di evitare l’acqua, avrebbe quasi certamente condotto la bomba sul ponte delle navi nemiche. Gli esperimenti furono un fiasco: gli animali perdevano conoscenza molto prima che la nave potesse servire da spazio di atterraggio. Dai primi anni ’60, gli scienziati militari hanno spostato la loro attenzione sui cetacei, sia come strumento di ricerca che come macchina da guerra. I piani più sinistri includevano l’addestramento dei delfini ad attaccare esplosivi e dispositivi-spia elettronici sulle navi e sui sottomarini nemici. Nel 1972, la marina statunitense ha sviluppato segretamente un gruppo di focene da guerra in Vietnam. Per almeno un anno, questi delfini sperimentali sono stati usati per proteggere le baie strategiche in territorio vietnamita dall’infiltrazione degli uomini rana nemici. Secondo il Dr. James Fitzgerald, pioniere nella ricerca sui delfini per la CIA e la marina statunitense, dopo aver sorpreso un sommozzatore intruso, gli animali venivano addestrati a togliergli la maschera e le pinne, tagliare il tubo dell’ossigeno e infine “catturarlo per l’interrogatorio”. In realtà sembra che i delfini che hanno “combattuto” in Vietnam siano stati molto meno benevoli. Molti addestratori, infatti, diedero le dimissioni disgustati dal crescente ed abietto sfruttamento dei cetacei da parte dell’esercito USA ed alleviarono il loro senso di colpa rivelando almeno in parte i segreti militari al pubblico. Secondo il Dr. Michael Greenwood, i delfini della marina erano stati anche addestrati ad uccidere, con coltelli attaccati alle pinne e al muso e con grandi siringhe ipodermiche piene di biossido di carbonio pressurizzato che, una volta iniettato all’uomo-rana nemico, si espandeva rapidamente facendolo letteralmente esplodere. Anni dopo, fu rivelato che i delfini killer in Vietnam erano stati responsabili della morte di 40 vietcong subacquei e (accidentalmente) 2 militari americani. “Non sanno riconoscere la differenza tra un amico e un nemico”, spiegò un ex addestratore della CIA. Il concetto di amico e nemico mortale all’interno della medesima specie è un concetto alieno per i delfini. Malgrado la Marina ammetta di esser stata capace di “programmare i delfini e tenerli sotto controllo per distanze fino a molte miglia”, essa negò strenuamente di averli sottoposti a condizionamento attraverso la stimolazione cerebrale. L’addestramento, comunque, rimase strettamente segreto, spingendo il Dr. Farooq Hussain del Dipartimento di Biofisica del King’s College (Università di Londra) a chiedersi: “Come può un animale che per secoli è stato celebrato solo per la sua intelligenza e la sua socievolezza verso l’uomo, ora essere addestrato da un uomo a ucciderne un altro? Di certo viene usata l’elettrostimolazione dei centri nervosi del piacere e del dolore per indurre e ricompensare un comportamento aggressivo. Le tecniche di addestramento accertate, comunque, non sono meno crudeli. I delfini vengono “controllati” attraverso la privazione del cibo. Quando sono sazi, sono molto difficili da controllare perché non hanno un incentivo a ritornare. Quindi, quando vanno in missione, vengono equipaggiati con un pezzo di velcro avvolto intorno al muso (conosciuto come AFD, “Anti-Foraging Device” ovvero mezzo anti foraggiamento) che impedisce loro di aprire la bocca per catturare pesci. Ciò li spinge a fare ritorno alla base. Quando un delfino è fuori, viene rilasciato un fischio di richiamo ad una frequenza che può essere sentita dagli animali a lunga distanza. Se ritornano dopo averlo udito, vengono ricompensati: l’AFD viene rimosso e ricevono del cibo. Nella primavera del 1989, Rick Trout, che aveva lavorato come addestratore di animali per la Marina dal 1985 al 1988, rivelò che delfini e foche dell’esercito erano stati affamati durante il loro addestramento al Naval Ocean System Center di San Diego in California. Documenti ufficiali mostrano che 13 delfini sono morti nelle mani della Marina in 3 anni, più della metà di fame o di disordini di stomaco. Bisogna sottolineare anche che l’uso dei delfini come strumento militare mette in pericolo i delfini indigeni dell’area in cui sono impiegati. Le truppe nemiche non sanno quali sono i delfini dell’avversario e quali no: ne consegue che uccidono tutti quelli che trovano. Delfino in laboratorio
  16. Blue Sky

    Nose Art

    Pauline (Versione con veli)
  17. Blue Sky

    Tanks curiosi

    Vickers Mark I Developement began in 1922 and the first deliveries began in 1924 to the British army. Beginning service as the Mark I Light Tank, this vehicle was soon reclassified a medium. This was the first British tank to have all round traverse and geared elevation for the gun. Sprung suspension gave the tank a good speed of 15mph. Two special units (not pictured above) were made called The Light Tank Mark I, these were "female" tanks designed specially for India (India Pattern). These two tanks were extra special in that all possible technology was used (fans, asbestos) to keep the interiors cool in the hot climate. These 2 tanks looked and weighed just as the Mark I Medium, but were never reclassified from Light as all others were.
  18. Blue Sky

    Tanks curiosi

    Se noti bene nel mio post n°9 c'è un link con foto e un video dell'impiego operativo dei Goliath! Comunque te li segnalo di nuovo! Goliath Info Goliath tracked mine, German anti-tank weapon (1944)
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