Sangria
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Abbiamo preferito andare per gradi, cercando prima l'affidabilità e poi la prestazione. Già da quest'anno sarà pronto l'EMPAR AESA ed entro pochi anni l'EMPAR a facce fisse, a prestazioni siamo lì, siamo molto più avanti come sviluppo e il sistema di combattimento è già perfettamente integrato. Inoltre l'EMPAR ha dimostrato di essere robustissimo, lavorando per anni sul Carabiniere con pochissime avarie, la stessa cosa non si può dire sel SAMPSON, che ocmunque, non fraintendiamo, è un bel giocattolino. Comunque sia, secondo me farsi una classe tutta loro non ha portato gli inglesi ad avere una classe di unità superiore e ha fatto sprecare molti soldi ai contribuenti inglesi in primis, e in seconda battuta francesi e italiani.
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Il 127 non c'è ma poteva essere installato, scelte di allestimento non strutturali. Dal punto di vista estetico ancora non vedo troppe differenza con le orizzonte. A dimensioni siamo grosso modo uguali, da qui si desume che il maggior dislocamento implica un minore volume dei locali (+dislocamento=+ ferro => -aria=-volume) quanto al SAMPSON è un ottimo radar ma non è certo motivo di uscita dal progetto. Credo che sia stato un ricatto da parte di ABE system a far uscire UK dal progetto e realizzare una nave dopione e costosa, con scrse possibilità di esportazione.
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guardand il video ho notato come i Daring siano simili ai Doria. allora sono andato su wikipedia per confrontare i dati e a parte il dislocamento, che lascia il tempo che trova, le dimensioni sono simili, gli armamenti sono simili, l'allestimento in genre è simile e quindi non comprendo quali siano state le "diverse esigenze operative" che hanno spinto Uk a ritirarsi dal progetto. a giudicare dai sitemi imbarcati, non sempre migliori rispetto a quelli delle orizzonte quali il cannone nazionale da 114 in luogo del migliore 127 LW, i motori Rolls royce in luogo delle LM2500, il SAMTRON in luogo dell'EMPAR e i Lynx al posto degli NH90 beh, non vedo davvero perché UK abbia voluto spendere molti più soldi, facendone spendere di più anche a noi, per avere un caccia che alla fine è analogo ai nostri. Credo che il governo britannico abbia ceduto alle pressioni dell'industria nazionale, RR e BAE system su tutte (che difatti è diventata design authority in luogo del ministero della difesa britannico). Una occasione persa, sciovinismo britannico o davvero i Daring hanno qualcosa in più rispetto al progetto franco-italiano?
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Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
Sangria ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
L'architettura aperta implica tutta una serie di accorgimenti a monte che richiedono sostanzialmente spazio, il nemico numero uno dei progettisti in ambito dei sommergibili. Inoltre se si parla di open architecture a livello SW beh, non è che sia il massimo con sistemi come quelli di un SMG. Da altro punto di vista siamo invece davanti ad una scelta precisa, e scegiere significa sempre rinunciare a qualcosa. GLi U212 sono stati allestiti in cantiere, ottimizando gli spazi fino al millimetro. E' stao adottato questo sistema perché è stato possibile così far passare cavi e tubi dove altrimenti, se si fosse ricorsi all'allestimento tradizionale, non sarebbe stato possibile. Terminata questa fase il "ripieno" è stato infilato dentro lo scafo vuoto (a grandi linee, intendiamoci) e ovviamente sono stati previsti margini di upgrade ma certo non si fanno in due giorni, ci vuole una lunga sosta lavori in bacino. -
Concordo. Inoltre l'aspide 2000 è pienamente compatibile con il sistema Albatros previo piccolo intervento di secondo livello in arsenale. Un barbatrucco per ridare smalto anche ai De la Penne, che con l'SM-1 e Albatros vecchio tipo si trovano n po' in difficoltà, o anche per le minerva, che si troverebbero ad avere un importante upgrade.
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E' recente la notizia che l'Aspide 2000, venduto da Alenia alla Spagna, abbia effettuato diversi, positivi test di lancio. l'aspide per molti risulta essere solo una versione su licenza del Sea Sparrow, in realtà, a partire dalla sua prima versione, l'Aspide si è mostrato sempre superiore allo Sparrow per via di un motore più potente, del sistema ad alette fisse (dopo il deludente modello ad alette ripiegabili) , per la testa in guerra a pallini di tungsteno in luogo del continuous ros e per il sistema di controllo, a 4 alette indipendenti in luogo delle alette accoppiate 2 a 2; non ultimo il radar monopulse in luogo del radar a scansione conica del RIM-7. L'Aspide 2000 oggi è confrontabile con l'ESSM e per certi versi è superiore. La marina, secondo voi, ha fatto bene a puntare tutto sull'Aster o avrebbe potuto anche continuare, magari con qualche upgrade, a sviluppare l'aspide?
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Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
Sangria ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
Non vanno inserite consolles nuove, sarebbe molto più facile. Se non erro i Todaro hanno unsistema integrato, dove a prescindere dalla consolle sulla quale ti trovi puoi visualizzare la tua postazione. Questo ovviamente comporta la riscrittura di tutto il SW per integrare una nuova apparecchiatura "aliena" inoltre l'interno degli U212 è stato costruito a parte e poi "infilato" nello scafo. A meno di una predispozione a monte, che nonc redo ci sia, difficilmente sarà possibile integrare un sistema come i missili a cambiamento d'ambiente senza una lunga sosta lavori. -
Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
Sangria ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
E le consolles? COn cosa li lanciano, con la Playstation in mensa equipaggio? non è che prendi un missile, lo ficchi nel tubo e quello parte, ci vuole un sistema di comando e controllo. Se la consolle di lancio è configurata per gestire gli A184 il missile dovrà avere un sistema di comando e controllo compatibile con il software di gestione del lanciatore; i tubi da 533 mm sono standard, ma il fatto che sottomarini NATO impieghino il missili UGM-84 Harpoon non implica che tutti lo possano fare. anzitutto manca tutta la parte a monte come il sistema di comando e controllo e di ausilio alla guida, che comunque va installato e poi inserito nel sistema di combattimento, che è integrato e quindi non è come installare una pennina USB. Se analizziamo poi la tecnologia costruttiva dei Todaro si intuisce quanto sia difficoltoso lavorare su questi sistemi senza combinare guai. -
Chi darebbe la vita per la Marina?
Sangria ha risposto a De Tullio nella discussione Marina Militare
Lo è -
Chi darebbe la vita per la Marina?
Sangria ha risposto a De Tullio nella discussione Marina Militare
Io sono in marina non perché voglia morire per la mia patria ma perché voglio aiutare il Nemico a morire per la sua. -
Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
Sangria ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
Non mi risulta che i tOdaro possano impiegare, senza un certo numero di lavori in bacino, armi diverse dagli A184. -
non è contemporanea, è in time sharing, e 4 illuminatori ce li hanno solo i Burke e i Ticonderoga. Le F100 ad esempio ne hanno solo 2 e peraltro downgraded a 3 missili per illuminatore. La differenza sostanziale? La precisione di un missile è sensibilmente inferiore rispetto alla guida attiva di un Aster, con tutto ciò che ne consegue. Ovviamente è un sistema eccezionale, non lo nego e non l'ho mai negato, ma è al limite dello sviluppo e sente il peso degli anni. Che funzioni va bene, ma con i profili di volo dei missili più moderni non puoi permetterti di lasciare a sé stesso un missile che vola a 3,6 mach, perché rischi di dovergli fare, una volta ripreso, accostate ad un numero di G troppo elevato, con tutte le conseguenze del caso. Poi è ovvio che il continuous rod limita le conseguenze di una mancata intercettazione, ma se vogliamo fare i sofisticati è palese come questo sia un sistema che oggi è accettabile, tra cinque-dieci anni no, eppure le F100 le stanno acquistando oggi.
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Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
Sangria ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
La Marina militare italiana non ha come scopo il mero controllo delle coste ma una forte propensione alla proiezione. Un SSN è un sommergibile d'attacco, la sua presenza anche solo "in being" consente di tenere aperte le SLOCs italiane e chiudere quelle nemiche in qualsiasi momento. La dottrina sostanzialmente è questa, detta proprio in maniera rozza: In Itlaia l'88% (!!!) delle merci transita via mare, a fronte di una media mondiale dell'80%(!!!). Affacciandosi sul mediterraneo, l'Italia ha due punti strategici nazionali da tutelare che sono lo stretto di Otranto e il Canale di Sicilia, ovviamente esclusi il canale di sardegna e il Golfo del Leone. A livello di teatro, tuttavia, i punti chiave da tutelare sono lo stretto di Gibilterra, sotto controllo inglese (e spagnolo), e il Canale di Suez, sotto controllo Egiziano. Anche il dardanelli è importante perché consente di accedere ad importanti porti nel mar nero. a livello globale, per l'Italia è importantissimo, poi, lo stretto di Hormutz. GLi SSK sono nati per contrastare la minaccia sovietica di blocco di una o più di queste SLOCs che avrebbero potuto significare notevole tragedia per l'Europa meridionale e per l'Italia in particolare mentre oggi è la minaccia terroristica o di stati "canaglia" che per un qualsiasi motivo possono chiudere un punto di accesso con prevedibili conseguenze. non crediate sia così improbabile, già nel 1956 in seguito alla crisi di Suez lo stretto venen chiuso e se Israele è tanto sostenuto dagli USA e dall'Occidente in genere è anche in chiave di contrasto antiegiziana e generalmente antiaraba volta a limitare l'azione di controllo di El cairo sulle politiche di accesso al canale. Gli SSK possono essere impiegati per tenere aperte le vie di comunicazione o per interdire per brevi periodi (a meno di avere molti battelli relativamente vicini a casa) il traffico mercantile nemico. Avere un SSN consentirebbe all'Italia, a livello strategico (dal punto di vista tattco se ne dovrebbe discutere in apposito thread) di essere in grado di esercitare, qualora lo ritenesse necessario, il Sea Denial (e anche il sea control, di concerto con le altre componenti) che è uno degli aspetti importanti del sea power., in maniera molto più spinta, con un appoggio logistico ridotto e una persistenza in teatro molto superiore. Dove serve una squadriglia di SSK è sempre possibile impiegare un SSN per fare il lavoro forse meno bene, ma sicuramente più a lungo e più lontano. dislocare un SSN nel mar rosso, a largo del golfo di Aden (faccio un esempio sciocco) per contrastare il traffico mercantile nemico da e per il mediterraneo con ridotti rischi è molto, molto produttivo e quella di poter effettuare questo tipo di azioni è l'unica possibilità, ad oggi, che a mio avviso manca alla Marina Militare Uno si immagina sempre l'SSN come l'arma che attacca altre navi.. In realtà ha un aspetto molto strategico e la sola presenza nella flotta è una carta politica molto importante. Circa il costo del gioiellino però sono d'accordo con te, riveste una importanza molto minore, oggi, un SSN sarebbe un mezzo adatto per far fare un salto di qualità sia alla marina che alla nostra dottrina strategica, ma ad oggi e neigli anni a venire questo non sarà possibile. Circa lgi interessi strategici invece non sono d'accordo, e ho spiegato il perché. -
Più o meno... l'aegis usa un trucchetto per poter guidare molti missili, figlio della tecnologia dell'epoca in cui è stato progettato, l'EMPAR si può permettere di fare questo lavoro da solo senza dover impiegare un sistema complesso di più radar ed è la naturale evoluzione dell'AEGIS dal punto di vista concettuale. Ad oggi le differenze operative non sono poi così macroscopiche, seppur sostanziali, ma il vero problema è il margine di sviluppo. l'AEGIS così com'è è arrivato al massimo livello, il PAAMS è appena partito e già da quest'anno l'EMPAR avrà un primo upgrade ed entro il 2012 (praticamente domani) una nuova vrsione COMPLETAMENTE COMPATIBILE con le precedenti consentirà di condurre 24 bersagli contemporaneamente oltre ad una dinamica ancora superiore, eliminando oltretutto la comonente meccanica dell'antenna. Da qui a vent'anni cosa vedremo? il succo è tutto qui. Aggiungo, poi, che il ragionamento di Gianvito è fallace nel momento in cui ipotizza 10", o comunque un tempo t tra un intercetto ed un altro. Questo in trealtà non è prevedibile a priori, posso trovarmi ad avere due missili che colpiscono bersagli in posizioni differenti praticamente nello stesso momento come con l'intervallo di diversi secondi, dipende da dove si trova il target e quando lancio il missile. Potrei paradossalmente trovarmi a dover guidare tutti i missili più o meno nello stesso momento. immagina una minaccia di 10 missili che si avvicinano a mach 1 (300 m/s circa); se ogni secondo lanci un missile, il missile n° 10 incontrerà il bersaglio 3Km prima del missile n°1 e quindi verosimilmente intercetterà il bersaglio assieme al missile n° 4 o n° 5, ma anche, in qualche caso particolare, al missile n°1
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Non è corretto. L' AN/SPG-62, che guida il missile standard, è un radar CW cioè a onda continua, che quindi illumina il bersaglio con scansione meccanica. Ovviamente nel momento in cui lascia l'illuminazione del missile M1 per dedicarsi al missile M2 l'AN/SPG-62 deve spegnere l'illuminatore, posizionarsi sul missile M2, accendere l'illuminatore (e il beam impiega 3 millisecondi per Km). Questo non è certo a tempo zero, ci si perde grosso modo un decimo di secondo dal momento in cui tolgo l'illuminazione all'M1, la do all'M2 e questi COMINCIA a manovrare. Nel frattempo il missile M1 segue una rotta interpolata e riprenderà "coscienza di sè" tra circa due decimi di secondo, al termine del periodo di guida del missile M2, più un altro transitorio. Ora, non conosco la dinamica del sistema ma anche se illuminassi il missile per un millisecondo (un tempo bassissimo), avrei comunque 2 decimi di secondo circa di attesa per ogni missile che l'AN/SPG-62 controlla. ne caso di 4 missili, dopo che lascio il missile M1 ho circa 0,1 s per il missile M2, 0,1 per il misisle M3, 0,1 per il missile M4 e poi ancora 0,1 s per tornare al missile M1, sempre immaginando che in un decimo di secondo passi il transitorio tra lo sgancio del segnale, il riposizionamento (meccanico, sottolineo, e ipotizzo una velocità enorme per un sistema meccanico)... a mach 3,6 siamo nell'ordine dei 12.000 e rotti metri al secondo... In 0,4 secondi, il tempo in cui lo abbiamo lasciato solo, il missile M1 ha percorso 5 Km. Anche ipotizzando una dinamica dell'AN/SPG-62 migliore, è evidente che esiste un limite temporale per cui l'interpolazione della rotta seguita dallo Sm-2 accumula troppi errori per rendere sufficientemente precisa la mia arma. L'EMPAR invece, una volta guidati fino a mid-course i missili, li dimentica. Differenza sostanziale rispetto all'AEGIS che invece guida fino alla fase finale i missili con l'AN/SPY-1 e poi deve continuare guidarli con i vari AN/SPG-62. circa l'F15 che guida i missili... non è proprio così, fa semplicemente con 8 missili quello che l'EMPAR e l'AN/SPY-1 fanno con decine di bersagli e cioè una guida di crociera. Per info, andate qua http://www.hnsa.org/doc/pdf/fc2.pdf una bella pubblicazione divulgativa.
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Per spiegare il perché bisognerebbe entrare nel dettaglio della PRF (pulse repetition frequency) anzi, sarebbe meglio parlare della PRT (pulse repetition time) , che ne è il reciproco, relativamente al radar in questione e le dinamiche del ricevitore e della CPU del missile. Il radar del tiro invia al missile una serie di informazioni in pacchetti questi pacchetti devono essere elaborati dal missile che ovviamente non impiega tempo 0 ma un tempo t dipendente dalla velocità del processore imbarcato. Adesso è ovvio che se io devo guidare molti missili il tempo di trasmissione per singolo missile si riduce e alla fine si ridurrà talmente tanto che ci troveremo a non avere un impulso di durata sufficiente a trasmettere tutte le informazioni al missile e quindi non possiamo scendere sotto una PRT minima, che è tanto più grande quanto maggiori sono le informazioni da trasmettere, oppure una serie di impulsi con una frequenza così elevata che il missile non riuscirebbe a processare, perdendo dati. C'è poi tutta una serie di collidi bottiglia data dai vari bus di comunicazione calcolatore-antenna piattaforma-etere-antenna missile-calcolatore missile-sistema di guida-sistema di governo non indifferenti.
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Marina Spagnola: varato il Juan Carlos I
Sangria ha risposto a Thunderalex nella discussione Marina Militare
173,8 per l'esattezza e infatti ho modificato il post perché scritto con i piedi, che lasciava intendere un ponte di volo di 144 metri quando tale lunghezza è tra le perpendicolari. -
Marina Spagnola: varato il Juan Carlos I
Sangria ha risposto a Thunderalex nella discussione Marina Militare
150 metri tra le perpendicolari non sono pochi, poiché non implica assolutamente che la lunghezza del ponte di volo sia di 150 metri. La lunghezza tra le perpendicolari è misurata in questo modo pertanto buona parte del ponte di coperta, che per una LHD corrisponde al ponte di volo, è ben oltre 150m. Faccio inoltre notare che il Garibaldi ha una lunghezza f.t, nonostante il ponte di volo, di 144 metri. Il Garibaldi ovviamente rimarrà in servizio fino al 2016-2018, tirandolo per i capelli fino al 2020, anno in cui questa unità LHD sarà in linea. Nel 2016 il Peppino avrà 30 anni con diverse migliaia di miglia alle spalle, nel 2020 ben 34 e anche solo valutando l'MTBF degli apparati non penso che potrebbe fare molto altro che le cozze... Una LHD è la situazione più "politically correct" per sostituire la nostra portaerei leggera senza perdere troppe capacità di proiezione e il progetto proposto è probabilmente l'unico proponibile. -
Marina Spagnola: varato il Juan Carlos I
Sangria ha risposto a Thunderalex nella discussione Marina Militare
errata corrige. non è precisto espressamente lo sky jump ma la semplice possibilità di decollo/atterraggio di aerei STOVL -
Marina Spagnola: varato il Juan Carlos I
Sangria ha risposto a Thunderalex nella discussione Marina Militare
non sto parlando di una ipotesi ma di un requisito reale già presentato come documento ufficiale. Il requisito è questo, niente di più e niente di meno. Lo sky jump non deve essere molto accentuato come quello del Cavour ma piuttosto come quello del Peppino, o anche meno, in quanto consentirebbe il decollo solo in condizioni particolari e a mezzo scarico. il requisito, inoltre, prevede 5 spot per elicotteri con hangar per altri 5, in definitiva assomiglia molto alla proposta Fincantieri da 15.000 tonnellate con isola laterale. -
Marina Spagnola: varato il Juan Carlos I
Sangria ha risposto a Thunderalex nella discussione Marina Militare
Confrontare una LHD con una portaerei è sbagliato. Criticare il Cavour perché non viene esportata è altrettanto sbagliato, una portaerei non è una corvetta, o una nave logistica, una portaerei "fa" squadra navale, inoltre non è detto che non verrà esportata. I dati, corretti o no, non sono impressionanti per una unità di quel dislocamento, inoltre più di un analista ha avanzato forti dubbi sulle capacità operative dal punto di vista di proiezione verticale, ma staremo a vedere. Per quel che ne so io la possibilità di appontaggio di aerei STO/VL sarà limitata a casi di emergenza con macchina scarica. Data la conformazione dello scafo, speriamo riesca davvero a poter effettuare operazioni di volo con mare 4. Marina Militare ha presentato finalmente il progetto preliminare per la sua nuova LHD, che dovrà essere grosso modo lunga 150 metri, larga 31 e alta più o meno 25 metri, con hangar per almeno 5 velivoli e garages di metratura paragonabile, seppur inferiore alla Juan Carlos. avrà uno sky jump ma l'impiego di aerei STOVL sarà limitata anche per essa ai soli casi di emergenza. Inoltre Marina Militare non vuole scendere a compromessi con la cantieristica e applicherà le RINA-MIL, ben più severe delle normative impiegate dagli spagnoli, soprattutto in termini di affidabilità dei sistemi (MTBF e MTBR), Questo a grandi linee il progetto della Marina, che se le cose andranno come per il Cavour dovrebbe vedere l taglio della prima lamiera tra circa 5-6 anni, compatibilmente con l'avvio a disarmo del Garibaldi. -
Gli standard a guida attiva non si affideranno all' l'AN/SPY 1, inoltre è impossibile che possa guidare 18 missili contemporaneamente perché non torna con la risposta in frequenza della rear antenna dello Standard, dato che per guidarli "contemporaneamente" è impossibile ma in time sharing può guidarne uno per volta per un breve lasso di tempo.
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Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
Sangria ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
Grosso non vuol dire migliore, soprattutto per un SSK. Aumentare il dislocamento a 2000 tonnellate per cosa? Per imbarcare 6 siluri in più? Mmmm, un SSK deve essere soprattutto discreto, più il sottomarino è grosso, maggiore è la possibilità di essere scoperto. -
Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
Sangria ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
Magari non avanzano ma sono sufficienti in relazione alla minaccia attuale. Certo è che verosimilmente l'Italia, per garantire una capacità di proiezione tridimensionale dovrebbe dotarsi di una classe di almeno due SSN, anche piccoli. -
Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
Sangria ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
Come è sempre successo. Avendo poi 27 posti per 27 persone di equipaggio, in teoria si può arrivare anche a 40 in branda calda